09.06.2013 Views

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

1 4<br />

buito dalla Liguria centrale alla Calabria meridionale; la sua supposta presenza<br />

nella Sicilia nord-orientale non è stata confermata (Vaccaro & turrisi, 1998). Alcuni<br />

Autori considerano questo taxon una semplice sottospecie di Bombina variegata<br />

(Linnaeus, 1756), specie a distribuzione europea sud-orientale e centrale,<br />

ma le diversità genetiche (cfr. nascetti et al., 1982) e di ornamentazione<br />

fra le due entità (cfr. ad es. Vaccaneo, 1931 e lanza, 1983) depongono senz’altro<br />

a favore di un loro differenziamento a livello specifico (cfr. anche lanza & Vanni,<br />

1991 e lanza & corti, 1993). Sull’Appennino centrale e meridionale si spinge<br />

fino a poco oltre i 1500 m.<br />

Distribuzione italiana - La distribuzione italiana coincide con quella generale.<br />

Distribuzione in Toscana - In Toscana l’ululone dal ventre giallo appenninico<br />

è presente un po’ in tutto il territorio regionale, isole escluse, ma appare localizzato<br />

e quasi ovunque in forte e costante diminuzione. Le particelle U.T.M. in<br />

cui questa specie è stata accertata sono 57 (17 dati dal 1985 in poi, 24 fino al<br />

1984 e 16 solo bibliografici) sulle 306 regionali (18,6%). Le quote delle località<br />

di osservazione sono comprese fra poco oltre il livello del mare e 1150 m (Canale<br />

delle Verghe, Alpi Apuane, Lucca). Copertura discreta, suscettibile tuttavia<br />

di qualche cambiamento con il proseguire delle ricerche e, all’opposto, per la<br />

progressiva rarefazione <strong>della</strong> specie.<br />

Note ecologiche e biologiche - Si tratta di un Anuro capace di sopportare una<br />

vasta gamma di temperature. In prevalenza diurno, di solito frequenta raccolte<br />

d’acqua poco profonde e di limitate dimensioni, ferme o leggermente correnti<br />

(piccoli stagni, acquitrini, abbeveratoi, vasche, torrentelli, fossetti lungo le<br />

strade, pozze di esondazione, pozze di origine meteorica o alimentate da sorgenti<br />

ecc.), talora anche di mediocre qualità, sia in ambiente aperto sia in aree<br />

boscate. Gli adulti si recano all’acqua a partire dall’inizio <strong>della</strong> primavera e, in<br />

condizioni atmosferiche favorevoli, vi rimangono fino a metà dell’autunno. Lo<br />

svernamento avviene a terra. Caratteristico è il canto emesso dal maschio durante<br />

il periodo <strong>degli</strong> amori, che ricorda l’abbaiare in lontananza di un piccolo<br />

cane. Fra la metà <strong>della</strong> primavera e la fine dell’estate si hanno di solito 2 o 3<br />

accoppiamenti, di tipo lombare, e ogni volta ciascuna femmina depone da 40<br />

a un centinaio di uova; quest’ultime sono attaccate, isolate o a piccoli gruppi,<br />

alla vegetazione o a rametti sommersi, a foglie morte giacenti sul fondo ecc.. La<br />

metamorfosi ha luogo dopo 2-3 mesi. Tipica è la reazione dell’ululone, molto<br />

probabilmente di tipo aposematico, quando venga disturbato (Unkenreflex o<br />

riflesso-ululone): oltre a emetttere un’abbondante secrezione cutanea, di colore<br />

bianco e assai irritante per le mucose, l’animale inarca il dorso e solleva le<br />

zampe, evidenziando la vivace colorazione delle parti inferiori. Piuttosto timido<br />

e sospettoso, questo Anuro si immerge non appena avverta qualche pericolo e<br />

va a nascondersi fra la vegetazione sommersa o fra le pietre o il fango del fondo.<br />

Gli adulti si cibano di invertebrati di piccole dimensioni (soprattutto Insetti<br />

e Crostacei), le larve di microinvertebrati e microalghe e di eventuali materiali<br />

organici in decomposizione presenti nell’ambiente in cui si trovano. Le larve e<br />

le uova sono talora divorate da alcuni Pesci e Uccelli, dalle bisce d’acqua, dai<br />

tritoni, dalle larve acquatiche di certi Insetti ecc.; i metamorfosati, per la secrezione<br />

irritante e velenosa prodotta a livello cutaneo, hanno probabilmente pochi<br />

predatori, più che altro alcuni Uccelli e i serpenti del genere Natrix.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!