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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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MATERIALI E METODI<br />

ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Nonostante la ricca letteratura erpetologica riguardante il territorio toscano<br />

e il copioso materiale da esso proveniente conservato nelle collezioni museali,<br />

e in particolare presso la Sezione di Zoologia “La Specola” del Museo<br />

di Storia Naturale dell’<strong>Università</strong> di Firenze, i dati relativi alla presenza <strong>degli</strong><br />

Anfibi e <strong>dei</strong> Rettili in certe zone <strong>della</strong> regione erano del tutto assenti od<br />

ormai di vecchia data. A partire dal 1992 abbiamo quindi intrapreso una<br />

vasta e approfondita opera di ricerca diretta sul campo, allo scopo di acquisire<br />

nuove conoscenze e ulteriori conferme sulla distribuzione di questi<br />

animali nell’area in esame; la ricerca è stata conclusa nel novembre 2004.<br />

Le ricognizioni sul campo sono state alcune centinaia e hanno riguardato<br />

un po’ tutto il territorio regionale, ma in particolare le zone carenti o mancanti<br />

di segnalazioni. Prezioso al proposito è stato anche il contributo di<br />

alcuni rilevatori, che hanno fornito dati inediti, in qualche caso su specie<br />

poco comuni o di difficile osservazione, concernenti territori finora poco<br />

conosciuti dal punto di vista erpetologico. Una rilevante massa di dati è<br />

stata inoltre raccolta nel corso di ricerche commissionate al Museo di Storia<br />

Naturale dell’<strong>Università</strong> di Firenze da alcuni Enti, finalizzate alla conoscenza<br />

faunistica o più in generale naturalistica del territorio, sia in aree protette o<br />

in attesa di divenirlo (province di Arezzo e di Massa Carrara), sia in territori<br />

provinciali o parti di essi (province di Prato e Firenze), sia ancora a livello<br />

regionale (progetto “Bioitaly-Natura 2000” del Ministero dell’Ambiente e<br />

<strong>della</strong> Tutela del Territorio e progetti “Obiettivo 5b” e “RE.NA.TO” <strong>della</strong> Regione<br />

Toscana).<br />

Ciascuna osservazione effettuata in natura è stata subito annotata in<br />

un quaderno di campagna e successivamente riportata in un’apposita<br />

scheda cartacea, nella quale sono indicati il nome <strong>della</strong> specie; lo stadio<br />

(o gli stadi) di sviluppo e il numero esatto o indicativo <strong>degli</strong> esemplari<br />

osservati; la provincia, il comune e il nome il più possibile preciso <strong>della</strong><br />

località di osservazione; la quota; il tipo di ambiente (o di ambienti); la<br />

data; la tavoletta 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare in cui si trova<br />

il sito in esame; le coordinate U.T.M. (Universal Transverse Mercator;<br />

sistema ED 1950), con massima approssimazione il quadrato 10 X 10<br />

km; eventualmente le coordinate geografiche (riferite all’Elissoide Internazionale,<br />

orientamento ED 1950) (ad esempio per le cavità naturali<br />

inserite nel Catasto Speleologico toscano); l’ora solare, la temperatura<br />

e le condizioni atmosferiche (quando note); eventuali altre osservazioni<br />

riguardanti il reperto; il tipo di rilevamento (diretto, da fonte bibliografica,<br />

da collezione museale, da archivio fotografico o riferito indirettamente);<br />

il tipo di reperto (esemplare vivente, morto, conservato in una<br />

collezione, rilevato in base a un’esuvia o al canto oppure a séguito di<br />

altre circostanze); il nome del rilevatore (o <strong>dei</strong> rilevatori). Le coordinate<br />

U.T.M. delle località di osservazione, negli ultimi anni, sono state rilevate<br />

sul campo mediante un apparecchio G.P.S. portatile “Garmin E-Trex<br />

Summit”, che, con una precisione variabile a seconda <strong>dei</strong> satelliti con i<br />

quali riesce a collegarsi e dell’intensità del segnale, fornisce dati fino<br />

al dettaglio <strong>dei</strong> metri; i valori ottenuti, all’atto <strong>della</strong> compilazione <strong>della</strong><br />

scheda, sono stati comunque arrotondati al decametro.<br />

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