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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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Tritone alpestre<br />

Triturus alpestris (Laurenti, 1768)<br />

Altri nomi italiani: tritone alpino.<br />

Descrizione e riconoscimento - Le parti ventrali in ambedue i sessi sono da<br />

giallo-uovo ad arancio-rosso, di regola senza macchie o macchiette scure; la<br />

gola nella sottospecie apuanus, quella cioè presente in Toscana, tranne rare<br />

eccezioni, è invece in tutto o in parte punteggiata o macchiettata di nerastro.<br />

Il maschio metamorfosato ha la cresta dorsale gialla e nera e le parti superiori<br />

grigio-brunastre o grigio-nerastre, soffuse di azzurro o di azzurro-violaceo<br />

durante l’epoca riproduttiva; i fianchi sono percorsi da una banda bianco-argentata<br />

punteggiata di nero, sotto la quale è presente un’altra stretta banda<br />

celeste. La femmina metamorfosata è priva di cresta vertebrale e ha le parti<br />

dorsali bruno-grigiastre, brunastre chiare o marroni, spesso marmorizzate di<br />

più scuro, e i fianchi macchiettati di bruno o di bruno-nerastro. Oltre che per<br />

le differenze nella colorazione e nell’ornamentazione, il maschio, come in tutti<br />

i tritoni, si distingue anche per la regione clocale chiaramente più rigonfia. Le<br />

larve hanno le parti superiori da giallastro a marrone chiaro, macchiettate o<br />

marmorizzate di più scuro, e quelle ventrali biancastre. Gli individui neotenici,<br />

caratterizzati dalla permanenza di branchie esterne più o meno estese ma già<br />

maturi dal punto di vista riproduttivo, sono simili alle larve a fine sviluppo, pur<br />

mostrando allo stesso tempo alcuni caratteri propri <strong>dei</strong> metamorfosati, come<br />

ad esempio le dimensioni e il differenziamento fra i sessi a livello <strong>della</strong> regione<br />

cloacale. Gli adulti raggiungono i 12 cm di lunghezza totale, le larve a fine sviluppo<br />

i 5 cm. L’esemplare raffigurato è <strong>della</strong> Garfagnana (Lucca).

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