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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

– Corpo globoso, chiaramente distinto dalla coda. Branchie sempre invisibili<br />

dall’esterno ...................................................................... larve di Anuri (Anura)<br />

CAUDATI (O URODELI)<br />

1.- Piede con 4 dita (2) . La cresta dorsale, a margine libero <strong>rettili</strong>neo, inizia alla nuca<br />

o poco dietro di essa. Apice caudale arrotondato o terminante con un brevissimo<br />

mucrone ....................... salamandrina dagli occhiali (Salamandrina perspicillata)<br />

– Piede con 5 dita ............................................................................................ 2<br />

2.- Dimensioni non molto inferiori a quelle <strong>degli</strong> adulti metamorfosati. Caratteri<br />

sessuali secondari più o meno evidenti ............ forme neoteniche di Triturus (3)<br />

– Dimensioni chiaramente inferiori a quelle <strong>degli</strong> adulti metamorfosati. Caratteri<br />

sessuali secondari del tutto assenti ................................................................. 3<br />

3.- Testa larga, con il muso ampiamente arrotondato. All’attaccatura di tutti e<br />

quattro gli arti, dalla parte dorsale, una macchietta bianco-giallastra o giallastra<br />

chiara, meno netta e definita nelle larve giovani. La cresta dorsale inizia circa<br />

a metà tronco; apice caudale più o meno arrotondato o leggermente appuntito.<br />

Colorazione dorsale brunastra o bruno-nerastra, tendente al tipico disegno<br />

giallo e nero negli esemplari prossimi alla metamorfosi ....................................<br />

................................................. salamandra pezzata (Salamandra salamandra)<br />

– Testa non particolarmente larga, con il muso non ampiamente arrotondato.<br />

Macchia chiara all’attaccatura <strong>degli</strong> arti assente. La cresta dorsale inizia alla<br />

nuca o poco dietro di essa. Apice caudale appuntito, mucronato o filamentoso;<br />

colorazione dorsale non come sopra .............................................................. 4<br />

4.- Porzione laterale del tronco compresa fra l’attacco anteriore dell’arto anteriore<br />

e l’attacco posteriore dell’arto posteriore dello stesso lato provvista di<br />

15-16 solchi verticali. Apice caudale acutamente appuntito o terminante con un<br />

lungo filamento. Cresta dorsale, in visione laterale, a profilo convesso e provvista<br />

di grosse macchie nerastre rotondeggianti. Dita molto lunghe e sottili, filiformi<br />

nelle larve più giovani. Lunghezza totale fino a 80 mm ....................................<br />

................................................................... tritone carnefice (Triturus carnifex)<br />

– Porzione laterale del tronco compresa fra l’attacco anteriore dell’arto anteriore e<br />

l’attacco posteriore dell’arto posteriore dello stesso lato provvista di 11-13 solchi<br />

verticali. Apice caudale gradualmente appuntito, talora mucronato o terminante con<br />

un breve filamento. Cresta dorsale, in visione laterale, a profilo <strong>rettili</strong>neo o appena<br />

convesso, senza grosse macchie scure rotondeggianti. Dita non particolarmente<br />

lunghe e sottili. Lunghezza totale di regola inferiore a 50 mm ............................. 5<br />

(2) Occorre prestare particolare attenzione a non confondere le larve di Salamandrina con quelle<br />

molto giovani e con il piede ancora con 4 dita <strong>degli</strong> altri Urodeli.<br />

(3) Gli esemplari neotenici <strong>dei</strong> tre tritoni presenti in Toscana, a parte la presenza delle branchie<br />

esterne ai lati <strong>della</strong> testa, somigliano abbastanza alle rispettive forme metamorfosate, delle quali<br />

costituiscono spesso una versione più “sbiadita” dal punto di vista cromatico. Gli individui neotenici<br />

con caratteri sessuali esterni ben sviluppati e capaci di riprodursi sono chiamati pedogenetici. Ulteriori<br />

indicazioni per la corretta attribuzione specifica <strong>dei</strong> neotenici in senso lato sono fornite nel<br />

paragrafo “Descrizione e riconoscimento” nella scheda dedicata a ciascuna delle tre specie.<br />

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