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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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INTRODUZIONE<br />

ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

Il sempre maggiore interesse che si è sviluppato negli ultimi anni verso i<br />

temi riguardanti la natura, e in particolare verso la biodiversità, ha stimolato<br />

la realizzazione di numerosi progetti mirati all’approfondimento delle<br />

conoscenze naturalistiche del territorio in cui viviamo. In quest’ottica, varie<br />

istituzioni pubbliche o private, a livello europeo, nazionale, regionale o<br />

provinciale, si sono adoperate nella produzione di atlanti di distribuzione di<br />

alcuni gruppi faunistici e floristici.<br />

L’importanza di un Atlante di distribuzione risiede non soltanto nel “fotografare”<br />

la situazione di determinati taxa vegetali o animali in una specifica<br />

porzione di territorio e in uno stabilito intervallo di tempo ma soprattutto<br />

nel diventare la base per intraprendere una corretta gestione del territorio<br />

e stabilire successive opere di monitoraggio.<br />

A partire dal 1993, varie regioni e province italiane hanno pubblicato o<br />

stanno producendo un loro <strong>atlante</strong> <strong>degli</strong> Anfibi e <strong>dei</strong> Rettili, arrivando, in<br />

alcuni casi, anche alla realizzazione di un primo aggiornamento. Ci è quindi<br />

sembrato doveroso che anche la Toscana, area particolarmente ricca dal<br />

punto di vista erpetologico, si fornisse di questo utile strumento, che va<br />

ad aggiungersi ad altre importanti iniziative intraprese dall’Amministrazione<br />

Regionale. La Regione Toscana ha infatti dimostrato in varie occasioni<br />

una notevole sensibilità verso le problematiche naturalistiche e ambientali,<br />

sostenendo l’approfondimento di specifiche ricerche la cui importanza è<br />

emersa a séguito <strong>della</strong> realizzazione di progetti a largo raggio, come “Bioitaly-Natura<br />

2000”, “Obiettivo 5b”, il “Repertorio Naturalistico Toscano” (RE.<br />

NA.TO.), la legge n° 56/2000 “Norme per la conservazione e tutela <strong>degli</strong><br />

habitat naturali e seminaturali, <strong>della</strong> flora e <strong>della</strong> fauna selvatiche” e la conseguente<br />

normativa sulle aree di collegamento ecologico.<br />

L’attuazione dell’Atlante <strong>degli</strong> Anfibi e Rettili <strong>della</strong> Toscana è stata possibile<br />

grazie a un bagaglio di conoscenze acquisite in oltre vent’anni di studi specifici<br />

sul territorio e alla collaborazione di numerosi esperti e appassionati<br />

che ci hanno aiutato nella raccolta <strong>dei</strong> dati. Di fondamentale importanza si<br />

è poi rivelata l’esistenza <strong>della</strong> ricchissima collezione erpetologica conservata<br />

presso la Sezione di Zoologia “La Specola” del Museo di Storia Naturale<br />

dell’<strong>Università</strong> di Firenze, tramite la quale si sono potute evidenziare<br />

le differenze fra lo status passato e quello presente di certe specie, sia dal<br />

punto di vista <strong>della</strong> distribuzione territoriale sia da quello <strong>della</strong> densità popolazionale.<br />

Ci auguriamo che la lettura e l’uso di quest’opera possano contribuire ad<br />

accrescere l’attenzione verso due importanti gruppi animali <strong>dei</strong> quali talvolta<br />

non viene compresa appieno l’utilità nei complessi meccanismi delle<br />

catene biologiche e nella salvaguardia dell’ambiente naturale.<br />

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