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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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Seguono l’elenco delle specie note per la Toscana e quello <strong>dei</strong> rilevatori, ben 130,<br />

senza la cui solerzia sarebbe rimasta vuota buona parte <strong>dei</strong> quadrati UTM.<br />

Particolarmente degni di nota i ben illustrati capitoli relativi alla geografia sensu<br />

latissimo (geologia, morfologia, idrologia, climatologia, vegetazione, etc.), sicuramente<br />

i più ricchi fra quelli comparsi nei nostri atlanti erpetologici e, forse, nel<br />

loro insieme, addirittura i più esaurienti fra tutti quelli sinora comparsi in analoghe<br />

vedute d’insieme sulla geografia <strong>della</strong> Toscana. Se un paragone ha da farsi,<br />

mi sovviene soltanto la trattazione geografica contenuta nel magnifico volume del<br />

1993, curato da Folco Giusti, sulla «Storia naturale <strong>della</strong> Toscana meridionale».<br />

Molto interessante e ben impostato il capitolo sui numerosi, preoccupanti e in<br />

parte misteriosi fattori di rischio che minacciano la vita <strong>degli</strong> Anfibi, opportunamente<br />

affidato dagli Autori a Carlo Scoccianti, altro mio ex allievo, da tempo<br />

distintosi anche a livello internazionale come preparato, efficiente e caparbio<br />

protezionista. Completano la parte dedicata alla conservazione una lista delle<br />

norme legislative regionali e un elenco ragionato delle aree protette istituite in<br />

Toscana a tutela <strong>della</strong> nostra biodiversità, in tutto quasi 150.<br />

Notevole anche il capitolo storico, che si distingue da quelli similari a mia conoscenza<br />

soprattutto per aver focalizzato la sua attenzione sulle ricerche erpetologiche<br />

eseguite su materiale toscano, piuttosto che sui personaggi dell’erpetologia<br />

locale, e che pertanto risulterà di grande utilità anche dal punto di vista<br />

bibliografico.<br />

Le chiavi dicotomiche, che si spingono a livello di specie per larve e adulti e solo<br />

a livello generico per le uova, introducono alla parte essenziale del volume, costituita<br />

dalle schede delle 44 specie di Anfibi e Rettili <strong>della</strong> Toscana, 4 delle quali<br />

naturalizzate. Di ogni specie sono forniti nell’ordine: descrizione ed elementi utili<br />

all’identificazione, distribuzione generale, italiana e <strong>toscana</strong>, note sulla storia naturale<br />

e, infine, status, conservazione ed elementi di disturbo riferiti in particolare<br />

alla situazione del territorio regionale. Ogni scheda è completata da un’immagine<br />

<strong>della</strong> specie e da una cartina che illustra la sua distribuzione in Toscana.<br />

Concludono il lavoro un’analisi riassuntiva, soprattutto di carattere biogeografico,<br />

e una ricca bibliografia di ben 1068 titoli, comprendente sia i numerosi<br />

lavori citati nel testo sia un ampio repertorio di quelli inerenti all’erpetologia<br />

<strong>della</strong> regione.<br />

Visto che gli Autori del volume sono stati miei allievi, non vorrei aver peccato di<br />

soverchio trionfalismo nel fare la prefazione. Agli amici e ai colleghi che lo utilizzeranno<br />

la solita scontata ardua sentenza ... Non vi nascondo che mi sento un<br />

po’ come quell’ alunno napoletano, napoletano e quindi geniale, che trovandosi<br />

in un pasticcio, ebbe a esclamare «Io speriamo che me la cavo!».<br />

Benedetto Lanza<br />

già Professore Ordinario di Biologia Generale<br />

presso l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Studi</strong> di Firenze,<br />

Presidente <strong>della</strong> Societas Europaea Herpetologica<br />

e <strong>della</strong> Societas Herpetologica Italica.<br />

Firenze, 8 dicembre 2005.

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