atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...
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2003, 2005), P. agnelli et al. (1996), S. Vanni e M. poggesi (1998) e S. Vanni et al.<br />
(1987a; 1994; 1997; 2000; 2003) su svariati aspetti dell’erpetologia <strong>toscana</strong> e<br />
in particolare sulla distribuzione di alcune specie di Anfibi e Rettili nel territorio<br />
in esame e sull’analisi erpeto-faunistica di differenti aree di esso; di M. zuffi<br />
sugli Anfibi e i Rettili del comprensorio di Capannori (1999b) e sul biacco e la<br />
vipera dell’Isola di Montecristo (2001b; 2002a); di M. zuffi e F. oDetti (1998), M.<br />
zuffi et al. (1996; 1999) e A. teti e M. zuffi (2004) sull’attività riproduttiva e la<br />
morfometria <strong>della</strong> testuggine palustre europea nella fascia costiera pisana. Una<br />
buona parte <strong>degli</strong> altri lavori riferibili a questo raggruppamento ha per oggetto<br />
aree protette o zone di particolare interesse conservazionistico, ma si tratta in<br />
maggioranza di contributi di tipo divulgativo o semi-divulgativo, relativi agli<br />
aspetti faunistici o naturalistici generali del territorio considerato, senza cioè<br />
l’apporto di dati originali relativi alla presenza e alla distribuzione <strong>degli</strong> Anfibi<br />
e/o <strong>dei</strong> Rettili. Ulteriori segnalazioni, di regola di seconda o successiva mano,<br />
sono inoltre contenute in circa altre 45 pubblicazioni, riguardanti, più che altro<br />
dal punto di vista generale, turistico o escursionistico, l’intera regione o più<br />
limitate zone di essa.<br />
Dati relativi all’erpetofauna <strong>toscana</strong>, per la maggior parte riferentisi al genere<br />
Speleomantes, compaiono inoltre in una cinquantina di contributi dedicati alla<br />
speleologia regionale, circa la metà <strong>dei</strong> quali con una o più segnalazioni originali.<br />
Fra di essi ricordiamo, successivamente alla sintesi riassuntiva sulla speleofauna<br />
<strong>toscana</strong> di B. lanza (1961), i lavori di G. De giuli (1962), di V. preloVsek e<br />
F. utili (1967; 1973), di G. BaDini (1968), del gruppo archeologico speleologico Versiliese<br />
(1969), di C. Bonzano et al. (1983) e di J.C. faith (1994a; 1994b) su alcune<br />
grotte delle Alpi Apuane; di G. saMMuri (1978) sulla fauna reperita nelle cavità<br />
<strong>della</strong> Provincia di Grosseto; di l. aMBregi e s. Marinelli (1957), S. Vanni e B. lanza<br />
(1983), P. Magrini e S. Vanni (1984), S. Vanni e P. Magrini (1986; 1989) e S. Vanni<br />
(1997a, 1997b) sulla fauna sotterranea di differenti zone <strong>della</strong> regione.<br />
Citazioni di località toscane sono pure presenti in lavori di carattere sistematico,<br />
faunistico o biogeografico più generale, concernenti cioè altri territori oltre alla<br />
Toscana. Dei circa 240 contributi che possono essere fatti rientrare in questo<br />
raggruppamento, di particolare rilievo appaiono alcune revisioni sistematiche o<br />
corologiche di certi generi o specie, come quelli di g. alBertini e B. lanza (1988)<br />
sulla presenza di Rana catesbeiana in Italia; A.M. Bauer et al. (1997) sull’attribuzione<br />
del fillodattilo europeo al genere Euleptes; di S.D. Busak et al. (1988)<br />
sul genere Triturus in base a riscontri biochimici; di L. capocaccia (1964; 1966;<br />
1968) sull’Elaphe longissima (ora Zamenis longissimus e lineatus) in Italia e sulla<br />
distribuzione di Caretta caretta e Dermochelys coriacea nell’area mediterranea;<br />
di L.-P. knoepffler (1961; 1962), B. lanza et al. (1984; 1986), G. nascetti et al.<br />
(1984), M. capula et al. (1985), M. capula e M. corti (1993a; 1993b) e B. fritz et<br />
al. (1994) sul genere Discoglossus; di M. Denöel et al. (2001) sul pedomorfismo<br />
in Triturus alpestris; di A. DuBois (1987) su Rana “graeca” (con descrizione di<br />
Rana graeca italica, ora R. italica); di J. eiselt e B. lanza (1956) e J. eiselt (1958) su<br />
Salamandra salamandra; di U. fritz (1995; 2001; 2003) su Emys orbicularis in<br />
Europa; di B. lanza e J.M. cei (1977), B. lanza et al. (1977), W. Mayer (1981), P.-C.<br />
guillaMe e B. lanza (1982) e M. capula e A. ceccarelli (2003) sulla posizione sistematica,<br />
su basi biochimiche, di alcuni Lacertidi mediterranei; di R. stefani (1979),