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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

1879), interessanti in particolare per le stazioni toscane inedite del tarantolino;<br />

l’approfondita revisione del genere Discoglossus di F. lataste (1879); gli studi<br />

di Von BeDriaga (1879a; 1879b; 1886) sui Lacertidi europei (è lui, tra l’altro, il<br />

descrittore, nel 1882, del taxon insulanica <strong>della</strong> Podarcis muralis, endemico di<br />

Pianosa); il dettagliato esame <strong>della</strong> variabilità <strong>della</strong> colorazione e del disegno nel<br />

genere Podarcis di T. eiMer (1881); le ricerche di Boulenger sul genere Bombina<br />

(1886; 1888), sulle rane rosse (1891a) (con descrizione <strong>della</strong> Rana graeca e la<br />

segnalazione di Rana Latastii per Firenze, da riferire in realtà all’affine Rana<br />

italica) e sulle rane verdi (1891b); un’interessante nota di J. Von fischer (1886)<br />

sul comportamento <strong>della</strong> salamandrina dagli occhiali in cattività, con citazione<br />

di alcune località toscane; la prima segnalazione per l’Italia, a opera di M.G. peracca<br />

(1897), <strong>della</strong> Rana graeca (attualmente Rana italica), ricordata tra l’altro<br />

<strong>dei</strong> dintorni di Firenze (Monte Morello) e di Siena.<br />

Vari dati originali sulla presenza delle diverse specie di Anfibi e Rettili nel territorio<br />

toscano compaiono poi in alcuni cataloghi a stampa di collezioni museali; fra<br />

questi emergono nettamente, per abbondanza di citazioni, quelli a cura di E.H.<br />

giglioli (1880b) e di L. Müller (1882a; 1882b; 1887), riferentisi rispettivamente alle<br />

collezioni erpetologiche del Museo Zoologico “La Specola” di Firenze e a quelle<br />

del Basler Museum. Il catalogo di Giglioli, pubblicato in occasione dell’Esposizione<br />

Internazionale di Pesca svoltasi a Berlino nel 1880 e relativo ai Rettili acquatici, agli<br />

Anfibi e ai Pesci <strong>della</strong> fauna italiana, è basato sui ricchi materiali <strong>della</strong> “Collezione<br />

Centrale <strong>dei</strong> Vertebrati italiani”, da lui fondata pochi anni prima e costituita sia da<br />

materiali raccolti in varie regioni italiane sia da quelli ottenuti in apposite campagne<br />

di ricerca, fra le quali particolarmente proficue quelle <strong>della</strong> Tartana “Corinna”<br />

dell’estate-autunno 1877 e <strong>della</strong> Goletta “Olga” del corrispondente periodo del<br />

1878. Riferimenti ai materiali conservati presso il Museo Zoologico dell’<strong>Università</strong><br />

di Torino sono presenti nei già citati studi monografici di L. caMerano. Notizie più<br />

frammentarie e/o generiche relative ad esemplari toscani, talora ottenuti grazie<br />

agli scambi con il Museo di Firenze, figurano inoltre nei lavori di M.H. lichtenstein<br />

(1856) per lo Zoologisches Museum di Berlino, di A. günther (1858) e G.A. Boulenger<br />

(1882a; 1882b; 1887; 1894; 1896) per il British Museum (Natural History) di<br />

Londra, di O. Boettger (1892) per il Senckenberg Museum di Francoforte sul Meno<br />

e di W.L. sclater (1892) per l’Indian Museum di Calcutta.<br />

Citazioni di località toscane, nella maggior parte <strong>dei</strong> casi piuttosto generiche o di<br />

seconda mano ma in qualche caso anche abbastanza precise, compaiono infine<br />

in studi riguardanti la fisiologia, l’anatomia interna ed esterna ecc., come quelli<br />

di R. WieDersheiM (1875) sull’anatomia di Salamandrina e Speleomantes; di G. ca-<br />

Vanna (1877) sulla polimelia negli Anuri; di P. paVesi (1879) sull’ albinismo sensu<br />

lato negli Anfibi; di G. roMiti (1884) su un caso di decesso a séguito di un morso<br />

di vipera comune in provincia di Siena; di E. giacoMini (1891) sullo sviluppo <strong>della</strong><br />

luscengola nel Senese; di G. chiarugi e A. Banchi (1896), U. rossi (1897) e G. chiarugi<br />

(1899-1901) sulla riproduzione e sullo sviluppo delle uova <strong>della</strong> salamandrina<br />

dagli occhiali nei dintorni di Firenze; di A. BeneDicenti e O. polleDro (1899a; 1899b)<br />

sul veleno cutaneo del geotritone italiano. Citazioni di seconda mano, per lo più<br />

poco dettagliate, sono presenti anche in opere zoologiche di tipo divulgativo,<br />

come il volume sugli Anfibi e i Rettili di M. lessona (1891), facente parte <strong>della</strong> “Storia<br />

Naturale illustrata” edita da Sonzogno nell’ultima parte del XIX secolo.<br />

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