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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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Protezione Speciale (ZPS) relative agli Uccelli, i Siti di Interesse Nazionale (SIN) e<br />

particolari altri Siti di Interesse Regionale (SIR).<br />

Parallelamente alla tutela <strong>della</strong> biodiversità e delle aree di maggior pregio ambientale<br />

a livello legislativo, a partire dal 1997 è stato avviato un progetto <strong>della</strong><br />

Regione Toscana (prima come “Aree Obiettivo 5b”, poi come “RE.NA.TO”, Repertorio<br />

Naturalistico Toscano), fortemente voluto dal compianto dr. Roberto<br />

Rossi, vòlto alla migliore conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico<br />

regionale, per una più mirata ed efficace opera di salvaguardia e protezione.<br />

A tale scopo sono stati raccolti circa 25.000 dati bibliografici e inediti<br />

(a partire dal 1960 fino al 2001) su 472 specie vegetali, 509 specie animali, 71<br />

habitat e 83 fitocenosi, selezionati da un gruppo di specialisti delle <strong>Università</strong><br />

di Firenze e Siena e <strong>della</strong> società “Nemo” di Firenze, soprattutto in base alla loro<br />

rilevanza conservazionistica e biogeografica; tali dati, organizzati in un database<br />

appositamente realizzato, con possibilità di utilizzo pure con programmi<br />

GIS, e periodicamente aggiornati, sono in parte consultabili anche nel sito internet<br />

<strong>della</strong> Regione Toscana, all’indirizzo http://web.rete.<strong>toscana</strong>.it/renato/benvenuto.htm.<br />

Per quanto riguarda più in particolare l’erpetofauna, la raccolta <strong>dei</strong><br />

dati relativi alla quale è stata curata dagli scriventi, nell’archivio sono attualmente<br />

presenti 1243 segnalazioni per 13 specie di Anfibi e 960 segnalazioni<br />

per 11 specie di Rettili, distribuite rispettivamente su 578 e 256 punti.<br />

I due parchi nazionali in comune con l’Emilia-Romagna sono quelli delle Foreste<br />

Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istituito con la legge n° 305 del<br />

28.VIII.1989, il D.M. del 14.XII.1990 e il D.P.R. del 12.VII.1993, e quello dell’Appennino<br />

Tosco-Emiliano, isituito invece con la legge n° 344 dell’8.X.1997 e<br />

il D.P.R. del 21.V.2001. Il primo comprende un’area, in prevalenza boscata, di<br />

dorsale appenninica a cavallo fra le province di Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena e<br />

ha una superficie di 31.038 ha; per quanto riguarda la Toscana, vi è inclusa una<br />

parte <strong>dei</strong> territori comunali di Bibbiena, Chiusi <strong>della</strong> Verna, Poppi, Pratovecchio<br />

e Stia (Arezzo) e di Londa e San Godenzo (Firenze). Il secondo parco è costituito<br />

da alcune aree appenniniche disgiunte, soprattutto di crinale, per complessivi<br />

22.792 ha; le province toscane interessate sono quelle di Lucca (con i comuni di<br />

Giuncugnano, San Romano in Garfagnana e Villa Collemandina) e Massa Carrara<br />

(con i comuni di Comano, Filattiera, Fivizzano e Licciana Nardi). Il terzo Parco<br />

Nazionale riguardante la Toscana è quello dell’Arcipelago Toscano, istituito<br />

con la legge n° 305 del 28.VIII.1989 e i D.M. del 21.VII.1989 e 29.VIII.1990; si<br />

estende per 16.856 ha di superficie terrestre e 56.766 ha di superficie marina<br />

e comprende per intero le isole di Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri,<br />

buona parte dell’Isola di Capraia e una porzione delle isole d’Elba e del Giglio.<br />

Le province interessate sono quelle di Grosseto (comune di Isola del Giglio) e di<br />

Livorno (comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Livorno, Marciana,<br />

Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina e Rio nell’Elba). Vi<br />

sono presenti numerose entità di notevole interesse biogeografico, fra le quali<br />

alcune specie endemiche, sia animali sia vegetali. A questi Parchi va aggiunta<br />

anche un’Area Naturale Marina di Interesse Internazionale, il cosiddetto “Santuario<br />

per i mammiferi marini”, che è stata istituita (accordo internazionale del<br />

25.XI.1999, ratificato con la legge n° 391 dell’11.X.2001) per la salvaguardia<br />

<strong>dei</strong> Cetacei, particolarmente frequenti in questa zona; ne fa parte la superficie

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