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atlante degli anfibi e dei rettili della toscana - Università degli Studi ...

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CONSERVAZIONE E TUTELA<br />

ATLANTE DEGLI ANFIBI E DEI RETTILI DELLA TOSCANA<br />

La conservazione dell’erpetofauna è di fondamentale importanza anche per<br />

la tutela <strong>degli</strong> ecosistemi nel loro complesso, dato il ruolo di primaria importanza<br />

svolto dagli Anfibi e dai Rettili a vari livelli nelle catene alimentari.<br />

Quando si parla di conservazione, il tema può essere considerato da due<br />

punti di vista fra loro concettualmente differenti, anche se per vari aspetti<br />

strettamente collegati: da un lato la diretta tutela delle specie e il mantenimento<br />

nelle migliori condizioni <strong>degli</strong> ambienti in cui esse vivono, dall’altro<br />

il ripristino e la creazione ex-novo di strutture che consentano la sopravvivenza<br />

e auspicabilmente anche la ripresa numerica delle popolazioni di<br />

alcune di esse. La conservazione <strong>degli</strong> ambienti di particolare pregio dal<br />

punto di vista naturalistico e quella delle specie di rilevante importanza per<br />

la loro rarità e/o il loro interesse biogeografico, sono (o almeno dovrebbero<br />

essere) garantite dall’istituzione di territori protetti e dalla legislazione<br />

vigente in materia.<br />

In Toscana la superficie delle aree protette di vario tipo assomma attualmente<br />

a 211.179 ettari, pari al 9,2% del territorio regionale (dati Regione<br />

Toscana, 2004). Il territorio protetto toscano comprende due Parchi Nazionali<br />

in comune con l’Emilia-Romagna, un Parco Nazionale interamente<br />

compreso nella regione, un’Area Naturale Marina di Interesse Internazionale<br />

(in comune con la Liguria e la Sardegna), 3 Parchi Naturali Regionali,<br />

2 Parchi Naturali Interprovinciali e Provinciali, 34 Riserve Naturali Statali,<br />

36 Riserve Naturali Regionali e 32 Aree Naturali Protette di Interesse Locale<br />

(dati Ministero dell’Ambiente e <strong>della</strong> Tutela del Territorio e Regione<br />

Toscana, 2003-2004), per un totale di 111 aree tutelate. A queste vanno<br />

poi aggiunti 136 fra proposti Siti di Importanza Comunitaria (pSIC) e Zone<br />

di Protezione Speciale (ZPS), selezionati in tutto il territorio regionale in<br />

base alla Direttiva n° 409/1979/CEE e alla Direttiva Habitat-Natura 2000<br />

n° 43/1992/CEE; vi sono inoltre altri 22 Siti di Importanza Regionale non<br />

in comune con i precedenti, individuati a séguito <strong>della</strong> legge regionale n°<br />

56/2000.<br />

L’istituzione di buona parte delle aree di interesse regionale e locale rientra<br />

nel piano di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio ambientale<br />

e naturalistico che la Regione Toscana sta portando avanti soprattutto<br />

a partire dal 1995 (L.R. n° 49 dell’11.IV.1995, in attuazione delle<br />

norme <strong>della</strong> Legge quadro nazionale n° 394/1991 sulle aree protette),<br />

avente come principali obiettivi la tutela <strong>della</strong> biodiversità e un equilibrato<br />

utilizzo delle risorse territoriali e ambientali, per uno sviluppo economico e<br />

sociale sostenibile. Con tre distinte delibere (n° 133 dell’1.III.1995, n° 256<br />

del 16.VII.1997 e n° 176 del 26.VII.2000) sono stati approvati dal Consiglio<br />

Regionale i primi tre Programmi per le aree protette, ciascuno <strong>dei</strong> quali fornisce<br />

le norme di attuazione funzionale <strong>della</strong> Legge Regionale e contiene<br />

in allegato l’elenco ufficiale <strong>dei</strong> nuovi territori oggetto di tutela. Nel 2000 la<br />

Regione Toscana ha poi emanato, in attuazione <strong>della</strong> legge n° 357/1997,<br />

che a livello italiano recepisce a sua volta la direttiva n° 43/1992/CEE, la<br />

Legge Regionale n° 56, la quale tra l’altro individua gli ambienti e le specie<br />

animali e vegetali di interesse regionale e include nei Siti di Importanza Regionale<br />

(SIR) tutti i siti proposti di Interesse Comunitario (pSIC), le Zone di<br />

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