Fusione d'immagini e applicazioni in radioterapia stereotassica

G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

Rigida
Si fanno sovrapporre i set di immagini con una
“semplice” roto-traslazione
Compensa i movimenti “globali” del paziente
Non tiene conto dei movimenti interni al paziente
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

Elastica
Oltre a subire una roto-traslazione, il “set
flottante” viene deformato per adattarsi al “set
di riferimento”
Compensa i movimenti “locali” degli organi interni
Utile nei casi seguenti:
Quando i due esami da co-registrare sono stati fatti in
condizioni differenti (Es. riempimento retto/vescica,
presenza/assenza lettino rigido, distorsione in RM, ...)
Se si vogliono utilizzare “atlanti anatomici”
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

“Identità”
TC-PET intrinsecamente co-registrate
Tramite punti
Reperi esterni al paziente
Reperi anatomici
Tramite superfici
Il “body” del paziente
Tramite livelli di grigio
“Mutua informazione”
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

TC:
necessaria per algoritmo di calcolo della dose
ottima accuratezza spaziale
RM:
molto utile (necessaria???) per:
l’individuazione di organi a rischio spesso coinvolti
nel trattamento (chiasma, vie ottich e tronco)
per una migliore definizione del target
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

TC:
presenza di artefatti dovuti alle strutture
metalliche del sistema di localizzazione
stereotassica (anello, montanti e viti di
fissaggio) che possono rendere
inutilizzabili alcuni strati dell’esame
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

RM col sistema di localizzazione
stereotassica montato:
NON POSSIBILE se questo ha parti
in materiale ferromagnetico
PROBLEMATICA per gli artefatti,
anche se è amagnetico (eddy
current, schermatura campo RF)
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

• Schermatura del
segnale RF
• Apparecchi
dentali non
ferromagnetici
nella bocca del
paziente
• Mancanza di
segnale
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

Se non si ha a disposizione un algoritmo di
“fusione elastica” occorre utilizzare una
sequenza RM poco sensibile alla
disomogeneità del campo magnetico
(shimming non perfetto, disomogeneità
introdotte dal paziente)
Possibilmente correggere lo shimming del
magnete prima dell’esame per la
radiochirurgia
G. Coscia – Fusione immagini in stereotassi

Spessore di strato (strati adiacenti):
La BrainLAB suggerisce: 3 mm
Noi utilizziamo: 1.25 mm
Scansioni oblique:
Possibili, ma sconsigliate se è la TC di
localizzazione
Nessun problema per gli altri set di immagini TC
Posizione paziente:
Supino
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Spessore di strato (strati adiacenti):
Noi utilizziamo: 1 mm
Orientazioni scansioni:
Assiali, sagittali, coronali, oblique
Posizione paziente:
Supino
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