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Lu-Ka Riboldi - San Marino Annunci

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Fotomodelle<br />

per 1 giorno<br />

“In un tardo pomeriggio, dai ventri rigonfi delle bigie sue<br />

madri, una pioggia filante e canuta scendeva, come a<br />

sancire l'inizio della triste agonia di un'estate ancora tiepida.<br />

Fu proprio in un tardo pomeriggio come quello che<br />

per la prima volta capitai alla cantina. Assuefatto forse<br />

dall'aria satolla di mosto, in principio non mi accorsi<br />

delle prodigiose strutture atte in antico alla vinificazione<br />

e che tutt’ora, anche se dismesse, con l'imponenza delle<br />

cattedrali gotiche, si ergono guardinghe attorno alla<br />

cantina e con presenza minacciosa restano nei lustri<br />

lucida architettonica testimonianza di epoche forse<br />

ancor più minacciose e tristi, non tanto per la scarsa produzione<br />

di vino, dovuta ad annate poco buone, quanto<br />

per l'esubero di quella dell'olio che in quei miseri anni<br />

invece scorreva a fiumi. Il fascio littore al numero civico<br />

effettivamente mi rese un pò titubante ma la gigantesca<br />

immagine di una fanciulla degli anni venti, avvolta in<br />

Location: CANTINA DELLA GEA<br />

(Villa Verucchio - RN.)<br />

the end - ore 17,45 pm<br />

Chi saranno i PROTAGONISTI nella prossima Copertina<br />

di La Maison Lifestyle Magazine? Aspettiamo le vostre foto!<br />

inviatele a: lamaison@agenziaten.com<br />

una preziosa tunica dai panneggi ridondanti, mi si confacque<br />

e decisi di oltrpassare l'immaginaria linea di confine<br />

formata dall'ombra di un pioppo che lambì in quell'ora<br />

dell'imbrunire uno stanco cipresso, dirigendomi<br />

oltre queste, probabili solo nella mia fantasia, colonne<br />

d'ercole. Prima timide poi opulente lacrime di cielo scivolarono<br />

sulla mia giacca di pelle, veloci come sulla foglia<br />

del cavolo. Affrettai il mio passo e sciacquettando tra le<br />

pozzanghere giunsi veloce in faccia ad un portone di ferro<br />

pesante. Per curiosità o diffidenza verso l'ignoto oltrepassai<br />

con gli occhi i vetri, già nebulosi di condensa, imprigionati<br />

tra le sbarre del portone guerriero.<br />

Rotolai qualche sguardo in giro per il locale ma mi rimbalzarono<br />

contro soltanto immagini bruciate di luce, resa<br />

ancor più vivida dal tronfio grigiume temporalesco che<br />

aveva ormai rubato i colori al giorno”.<br />

Cristian Frisoni<br />

LA MAISON LS<br />

9

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