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Ph.: Agenzia TEN telefonia M SMS “Con la sigla sms (short message service) si definisce il servizio che permette di inviare un breve messaggio (160 battute al massimo) da un cellulare ad un altro. Trattandosi di un mezzo di comunicazione economico, scritto (e quindi conservabile) e indiretto quanto una lettera, si è diffuso rapidamente fino a trasformarsi in un fenomeno di massa, dalle notevoli implicazioni culturali e di costume. esemp“Ad io, gli adolescenti lo usano, sempre più spesso, come strumento di difesa per affrontare le insicurezze nella comunicazione, sia nella fase iniziale di conoscenza che nell’ordinaria gestione delle relazioni. Parallelamente, alcuni genitori hanno trovato risposta al loro bisogno di restare costantemente presenti nella vita dei propri figli, trasformando il cellulare in un efficace strumento di controllo. Ma le caratteristiche di brevità, immediatezza e semplicità hanno reso i messaggini telefonici la forma di comunicazione più popolare, in qualsiasi circostanza (in Italia si scambiano mediamente 40 milioni di sms al giorno): infatti, vengono usati indistintamente per ricordare o disdire impegni, per scambiarsi informazioni di lavoro, per fare gli auguri nelle più disparate ricorrenze, per prenotare biglietti o per devolvere denaro in beneficenza. Occorre tener presente, però, che il destinatario di un sms, non potendo avvalersi per l’interpretazione di altre indicazioni (come lo sguardo, il tono di voce o la postura e l’atteggiamento dell’interlocutore), presta maggiore attenzione alle singole parole ed il rischio di essere fraintesi è molto alto. Un sms scritto distrattamente può risultare offensivo, categorico o incompleto. Allora, per ovviare all’assenza di segnali mimici e gestuali del volto e del corpo, si fa spesso ricorso alle emoticons: icone, costituite da segni d’interpunzione, che hanno lo scopo di rappresentare espressioni emotive. Ecco che le parentesi si aprono come sorrisi, gli asterischi schioccano come baci ed i “punto e virgola” ammiccano maliziosi. Tuttavia, lo short message rimane un mezzo assolutamente inadeguato, perché troppo 24 LA MAISON LS a cura della Redazione Quando una piccola bustina appare sul display. A • LIFESTYLE freddo ed impersonale, a comunicazioni delicate; è decisamente sconsigliabile, quindi, usarlo per rompere una relazione o porgere le condoglianze. Una particolare attenzione deve essere riservata, poi, all’impiego del T9 (acronimo di “text on 9 keys”): un GLOSSARIO: le emoticons :-) Sorrido, sono felice :-( Sono triste ;-) Sto scherzando :-D Sto ridendo :’-( Mi viene da piangere :-* Ti mando un bacio :-O Sono stupito :-! Sto fumando %-) Sono ubriaco :-@ Sto urlando :-x Ho la bocca cucita software, inventato da Tegic Communication, che si basa sull’utilizzo di un dizionario che associa uno o più termini ad ogni sequenza di tasti digitati. Nell’ipotesi che ad una stessa sequenza possano corrispondere parole diverse, quella statisticamente più utilizzata viene proposta per prima; purtroppo, non è detto che sia la stessa che l’utente intendesse usare ed il mancato controllo di quello che si è digitato può comportare una difficile comprensione del testo. Gli scherzi del T9 sono noti: se si digita “scusa” o “pausa” appare “paura”, “tu” viene storpiato in “tv” e si privilegia il voi al tu. Sostituzioni meno conosciute, ma altrettanto curiose, sono: “euro” con “duro”, “purché” con “strage”, “usciamo” con “uragano”, “ebraismo” con “fascismo”. Sebbene tali preferenze possano sembrare incoerenti con l’abituale uso della lingua italiana, una ricerca fatta in internet, utilizzando Google, conferma che certe parole sono presenti con una frequenza maggiore rispetto ad altre, ritenute più comuni. Meglio ricontrollare, quindi, prima di inviare: come i lapsus, i messagini possono partire in forme non corrette e verso destinatari sbagliati e quando ci si rende conto dell’errore è sempre troppo tardi. Lo dimostra il fatto (reale) in cui un tizio ha mandato alla moglie un sms destinato all’amante. Risultato: la moglie ha chiesto il divorzio. LS CURIOSITA’ Il libro “SMS-Straordinaria fortuna di un uso improprio del telefono”, scritto dagli psicologi Franco Del Corno e Gianluigi Mansi, racchiude molte notizie curiose sull’incredibile diffusione di questo fenomeno.
Per Consulti ed Approfondimenti: Ambulatorio Veterinario di Dogana - Repubblica di <strong>San</strong> <strong>Marino</strong> Il Furetto... e il suo comportamento Il furetto è ormai da tempo un animale che fa sempre più parte di nuclei familiari. E’ particolare nelle sue caratteristiche sia fisiologiche-anatomiche che comportamentali, ed è per questo che il veterinario che si occupa di furetti deve conoscere le loro esigenze per istruire correttamente il proprietario ad interagire con l’animale, in un ambiente adeguato alle sue esigenze. Il furetto domestico o Mustela Putorius Furo, fa parte dei mammiferi, famiglia mustelidae. Più piccolo e con muso più corto rispetto a quello selvatico, conserva anche in età adulta una predisposizione all’attività ludica. La gestazione è di 41-42 gg, con un numero di nati che varia da 1 a 12. I piccoli nascono nudi con occhi e orecchie chiuse e la madre si occupa di loro fino alla 6°-8° settimana. La pubertà viene raggiunta tra i 5 e gli 8 mesi. Il furetto è fortemente sociale nel suo comportamento e preferisce il gruppo, con cui svolge tutte le attività giornaliere. Non essendo molto territoriale può con- vivere con soggetti dello stesso sesso, a patto che vengano forniti adeguati spazi e risorse con diversi punti di alimentazione e numerosi rifugi. Il comportamento di marcatura è molto sviluppato e il furetto lo mette in atto attraverso le deiezioni e attraverso l’eliminazione delle secrezioni delle giandole poste ai fianchi in addome e nella regione perianale. Come già accennato, l’attività ludica viene conservata indipendentemente dall’età del soggetto e viene utilizzata come mezzo di comunicazione sociale che permette di definire le relazioni gerarchiche e i legami affettivi. Trascorrono molte ore al giorno giocando tra loro o con il proprietario. Il furetto comunica anche attraverso la vocalizzazione. Spesso al borbottio si accompagna l’orripilazione dei peli della coda, che sono dimostrazione di uno stato di eccitazione. Quando si innesca un invito al gioco l’atteggiamento che l’animale assume è detto “danza della felicità”. Il furetto inizia a correre emettendo suoni acuti-brevi, contorcendosi e saltando di corsa, e spesso alcuni soggetti in questa fase possono effettuare agguati ad oggetti o alle estremità del proprietario (mani e piedi). Essendo un animale molto socievole è facile fargli accettare l’inserimento di altri animali, Il Dottore degli Animali Rubrica a cura di: Nicolò Dott. Nunziatini Medico Veterinario anche di specie diversa, avendo sempre l’accortezza di monitorare l’evento, per intervenire di fronte ad atteggiamenti aggressivi dell’uno e dell’altro soggetto. L’educazione è fondamentale: i piccoli furetti non sanno controllare adeguatamente il morso, quindi se dovesse stringere più del dovuto o esagerare nel gioco, è buona norma utilizzare il metodo materno, cioè prenderli per la collotta, sollevarli e rovesciarli di schiena. Altra situazione che spesso mette in crisi il proprietario è l’eliminazione delle deiezioni in luoghi diversi. Questo atteggiamento può dipendere da una cattiva educazione o da una non corretta alimentazione, che potrebbe ridurre la capacità di trattenere le feci. Per quanto riguarda l’educazione all’uso della vaschetta igienica, è bene ricordare che il furetto cerca sempre l’approvazione del proprietario e ama sia le coccole che i premi, quindi basterà mettere in pratica queste elementari esigenze e si potrà ottenere un educatissimo animale da compagnia. Il furetto è un animale che per le sue predisposizioni ed esigenze comportamentali, necessita di una presenza costante da parte del proprietario. Ed è solo in questo modo che si potranno creare quei rapporti affettivi, che ci permetteranno di apprezzare la presenza di questo bizzarro compagno di giochi. LS LA MAISON LS 25
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