Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura

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08.06.2013 Views

laureati e viaggianti e quasi cittadini non smetterete un momento di dannarvi e sbattervi e sbavare, perché non volete accettare, perché vi illudete di fuggire, di seppellire i secoli di fango e merda che vi inseguono, che avrete sempre alle spalle, ombre scure che vi segnano indelebili e liri-liri-liri-lero, forse mi confondo e dico cose incomprensibili, e lo so che non faccio che brontolare anche adesso, e invece secondo voi dovrei dire in fretta quel poco che ancora importa di dire e poi crepare lanciando bacini e benedizioni, e augurarvi ogni bene e lasciar stare il vostro futuro che non è affare mio, che non ho fatto che rimestare il torbido per cavarne soldi e rispetto di cartone e non posso fare la predica a nessuno lo so, lo so, carissimi, ma soffro e mi confondo, mi ripeto, sragiono, non viaggio bene tra le onde di ricordi e rimpianti, mi impantano, vi ingiurio, mi ingiurio, lo so, lo so, è il freddo degli ultimi momenti che mi blocca le parole dolci che dovrei dire, forse, forse, ma mi chiamo Bastianu per qualcosa, e pesavo novantasei chili fino a poche settimane fa e se non fossi bloccato a questo letto malladittu sarei ancora un metro e ottantacinque e la barba mi cresce ispida e incazzata come fil di ferro, e ho occhi di lupo a digiuno e proprio non ci riesco a dirvi che mi pento di tutto e che spero preghiate per me, no, sono stato brigante e puttaniere come tutti i Lilliu e muoio incazzato, che una vita sola non mi è 96 bastata, e se tra qualche giorno verrete a trovarmi, in campusantu, non piangete e non pregate ma guardate la fotografia, puntando i vostri occhi contro i miei, e casomai vedremo se riuscirò a commuovermi, o se davvero, come si dice, chi è nato lupo neanche la morte lo fa agnello. 97

laureati e viaggianti e quasi citta<strong>di</strong>ni non smetterete<br />

un momento <strong>di</strong> dannarvi e sbattervi e sbavare, perché<br />

non volete accettare, perché vi illudete <strong>di</strong> fuggire, <strong>di</strong><br />

seppellire i secoli <strong>di</strong> fango e merda che vi inseguono,<br />

che avrete sempre alle spalle, ombre scure che vi segnano<br />

indelebili<br />

e liri-liri-liri-lero, forse mi confondo e <strong>di</strong>co cose incomprensibili,<br />

e lo so che non faccio che brontolare<br />

anche adesso, e invece secondo voi dovrei <strong>di</strong>re in fretta<br />

quel poco che ancora importa <strong>di</strong> <strong>di</strong>re e poi crepare<br />

lanciando bacini e bene<strong>di</strong>zioni, e augurarvi ogni bene<br />

e lasciar stare il vostro futuro che non è affare mio,<br />

che non ho fatto che rimestare il torbido per cavarne<br />

sol<strong>di</strong> e rispetto <strong>di</strong> cartone e non posso fare la pre<strong>di</strong>ca<br />

a nessuno<br />

lo so, lo so, carissimi, ma soffro e mi confondo, mi<br />

ripeto, sragiono, non viaggio bene tra le onde <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong><br />

e rimpianti, mi impantano, vi ingiurio, mi ingiurio,<br />

lo so, lo so, è il freddo degli ultimi momenti<br />

che mi blocca le parole dolci che dovrei <strong>di</strong>re, forse,<br />

forse, ma mi chiamo Bastianu per qualcosa, e pesavo<br />

novantasei chili fino a poche settimane fa e se<br />

non fossi bloccato a questo letto malla<strong>di</strong>ttu sarei ancora<br />

un metro e ottantacinque e la barba mi cresce ispida<br />

e incazzata come fil <strong>di</strong> ferro, e ho occhi <strong>di</strong> lupo<br />

a <strong>di</strong>giuno e proprio non ci riesco a <strong>di</strong>rvi che mi pento<br />

<strong>di</strong> tutto e che spero preghiate per me,<br />

no, sono stato brigante e puttaniere come tutti i<br />

Lilliu e muoio incazzato, che una vita sola non mi è<br />

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bastata, e se tra qualche giorno verrete a trovarmi, in<br />

campusantu, non piangete e non pregate<br />

ma guardate la fotografia, puntando i vostri occhi<br />

contro i miei, e casomai vedremo se riuscirò a commuovermi,<br />

o se davvero, come si <strong>di</strong>ce,<br />

chi è nato lupo neanche la morte lo fa agnello.<br />

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