Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura
Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura
laureati e viaggianti e quasi cittadini non smetterete un momento di dannarvi e sbattervi e sbavare, perché non volete accettare, perché vi illudete di fuggire, di seppellire i secoli di fango e merda che vi inseguono, che avrete sempre alle spalle, ombre scure che vi segnano indelebili e liri-liri-liri-lero, forse mi confondo e dico cose incomprensibili, e lo so che non faccio che brontolare anche adesso, e invece secondo voi dovrei dire in fretta quel poco che ancora importa di dire e poi crepare lanciando bacini e benedizioni, e augurarvi ogni bene e lasciar stare il vostro futuro che non è affare mio, che non ho fatto che rimestare il torbido per cavarne soldi e rispetto di cartone e non posso fare la predica a nessuno lo so, lo so, carissimi, ma soffro e mi confondo, mi ripeto, sragiono, non viaggio bene tra le onde di ricordi e rimpianti, mi impantano, vi ingiurio, mi ingiurio, lo so, lo so, è il freddo degli ultimi momenti che mi blocca le parole dolci che dovrei dire, forse, forse, ma mi chiamo Bastianu per qualcosa, e pesavo novantasei chili fino a poche settimane fa e se non fossi bloccato a questo letto malladittu sarei ancora un metro e ottantacinque e la barba mi cresce ispida e incazzata come fil di ferro, e ho occhi di lupo a digiuno e proprio non ci riesco a dirvi che mi pento di tutto e che spero preghiate per me, no, sono stato brigante e puttaniere come tutti i Lilliu e muoio incazzato, che una vita sola non mi è 96 bastata, e se tra qualche giorno verrete a trovarmi, in campusantu, non piangete e non pregate ma guardate la fotografia, puntando i vostri occhi contro i miei, e casomai vedremo se riuscirò a commuovermi, o se davvero, come si dice, chi è nato lupo neanche la morte lo fa agnello. 97
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laureati e viaggianti e quasi citta<strong>di</strong>ni non smetterete<br />
un momento <strong>di</strong> dannarvi e sbattervi e sbavare, perché<br />
non volete accettare, perché vi illudete <strong>di</strong> fuggire, <strong>di</strong><br />
seppellire i secoli <strong>di</strong> fango e merda che vi inseguono,<br />
che avrete sempre alle spalle, ombre scure che vi segnano<br />
indelebili<br />
e liri-liri-liri-lero, forse mi confondo e <strong>di</strong>co cose incomprensibili,<br />
e lo so che non faccio che brontolare<br />
anche adesso, e invece secondo voi dovrei <strong>di</strong>re in fretta<br />
quel poco che ancora importa <strong>di</strong> <strong>di</strong>re e poi crepare<br />
lanciando bacini e bene<strong>di</strong>zioni, e augurarvi ogni bene<br />
e lasciar stare il vostro futuro che non è affare mio,<br />
che non ho fatto che rimestare il torbido per cavarne<br />
sol<strong>di</strong> e rispetto <strong>di</strong> cartone e non posso fare la pre<strong>di</strong>ca<br />
a nessuno<br />
lo so, lo so, carissimi, ma soffro e mi confondo, mi<br />
ripeto, sragiono, non viaggio bene tra le onde <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong><br />
e rimpianti, mi impantano, vi ingiurio, mi ingiurio,<br />
lo so, lo so, è il freddo degli ultimi momenti<br />
che mi blocca le parole dolci che dovrei <strong>di</strong>re, forse,<br />
forse, ma mi chiamo Bastianu per qualcosa, e pesavo<br />
novantasei chili fino a poche settimane fa e se<br />
non fossi bloccato a questo letto malla<strong>di</strong>ttu sarei ancora<br />
un metro e ottantacinque e la barba mi cresce ispida<br />
e incazzata come fil <strong>di</strong> ferro, e ho occhi <strong>di</strong> lupo<br />
a <strong>di</strong>giuno e proprio non ci riesco a <strong>di</strong>rvi che mi pento<br />
<strong>di</strong> tutto e che spero preghiate per me,<br />
no, sono stato brigante e puttaniere come tutti i<br />
Lilliu e muoio incazzato, che una vita sola non mi è<br />
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bastata, e se tra qualche giorno verrete a trovarmi, in<br />
campusantu, non piangete e non pregate<br />
ma guardate la fotografia, puntando i vostri occhi<br />
contro i miei, e casomai vedremo se riuscirò a commuovermi,<br />
o se davvero, come si <strong>di</strong>ce,<br />
chi è nato lupo neanche la morte lo fa agnello.<br />
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