Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura
Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura
stessa tensione nella testa la stessa voglia di spaccare il soffitto a forza di bestemmie gratuite, certe volte ho dei maledetti pensieri banali come che vorrei non essere nato o che quando uscirò da qui sarà tutto diverso o che almeno dovrei iniziare a pungermi le vene che voglio sciogliermi come la cera picchiare il mio compagno di stanza uccidere una guardia bucarmi il fegato farmi tante seghe da non aver più forza per star male imparare a pregare davvero scrivere poesie bellissime calmarmi, calmarmi almeno un pochino, ritrovare la calma ed essere di nuovo io, calmo, calmo, di nuovo calmo. Mi succede così, a volte, qui dentro, soprattutto d’inverno. 66 Sei… – Nuraiò in fiamme! Nuraiò in fiamme! – grida Franchino, correndo mezzo nudo per le strade del paese. – Nuraiò in fiamme! Nuraiò in fiamme! Tutti bruciati sarete, maledetti peccatori, figli e amici di Satana, impuri e manigoldi, nelle fiamme brucerete maiali schifosi! Urla e corre veloce, Franchino, veloce veloce perché ha il fisico ancora buono, Franchixeddu, anche se è dimagrito da far paura. Fino a qualche anno fa aveva le spalle larghe come un armadio, e le mani grasse e gigantesche, forti e sicure. In paese si dice che una volta che girava in campagna di sera un cane rabbioso ha cercato di azzannarlo, gli è proprio saltato addosso verso la faccia, con i dentoni di fuori pronto a morderlo, e lui tranquillo gli ha dato uno schiaffo con tutta la forza che aveva e quello ha rinculato a terra sbattendo la testa, e quando è ripartito cercando di azzannargli le gambe Franchino lo ha lasciato fare per qualche secondo e poi come se niente fosse ha portato le mani intorno al collo dell’animale e ha stretto, fortissimo, strozzandolo in pochi secondi. 67
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stessa tensione nella testa la stessa voglia <strong>di</strong> spaccare<br />
il soffitto a forza <strong>di</strong> bestemmie gratuite, certe volte<br />
ho dei maledetti pensieri banali come che vorrei non<br />
essere nato o che quando uscirò da qui sarà tutto <strong>di</strong>verso<br />
o che almeno dovrei iniziare a pungermi le<br />
vene che voglio sciogliermi come la cera picchiare il<br />
mio compagno <strong>di</strong> stanza uccidere una guar<strong>di</strong>a bucarmi<br />
il fegato farmi tante seghe da non aver più<br />
forza per star male imparare a pregare davvero scrivere<br />
poesie bellissime calmarmi, calmarmi almeno<br />
un pochino, ritrovare la calma ed essere <strong>di</strong> nuovo io,<br />
calmo, calmo, <strong>di</strong> nuovo calmo.<br />
Mi succede così, a volte, qui dentro, soprattutto<br />
d’inverno.<br />
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Sei…<br />
– <strong>Nuraiò</strong> in fiamme! <strong>Nuraiò</strong> in fiamme! – grida<br />
Franchino, correndo mezzo nudo per le strade del paese.<br />
– <strong>Nuraiò</strong> in fiamme! <strong>Nuraiò</strong> in fiamme! Tutti bruciati<br />
sarete, maledetti peccatori, figli e amici <strong>di</strong> Satana,<br />
impuri e manigol<strong>di</strong>, nelle fiamme brucerete maiali<br />
schifosi!<br />
Urla e corre veloce, Franchino, veloce veloce perché<br />
ha il fisico ancora buono, Franchixeddu, anche se è<br />
<strong>di</strong>magrito da far paura. Fino a qualche anno fa aveva<br />
le spalle larghe come un arma<strong>di</strong>o, e le mani grasse e<br />
gigantesche, forti e sicure. In paese si <strong>di</strong>ce che una<br />
volta che girava in campagna <strong>di</strong> sera un cane rabbioso<br />
ha cercato <strong>di</strong> azzannarlo, gli è proprio saltato addosso<br />
verso la faccia, con i dentoni <strong>di</strong> fuori pronto a<br />
morderlo, e lui tranquillo gli ha dato uno schiaffo<br />
con tutta la forza che aveva e quello ha rinculato a<br />
terra sbattendo la testa, e quando è ripartito cercando<br />
<strong>di</strong> azzannargli le gambe Franchino lo ha lasciato fare<br />
per qualche secondo e poi come se niente fosse ha portato<br />
le mani intorno al collo dell’animale e ha stretto,<br />
fortissimo, strozzandolo in pochi secon<strong>di</strong>.<br />
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