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Flavio Soriga, Diavoli di Nuraiò - Sardegna Cultura

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niente <strong>di</strong> grave, in onore delle note e le strofe dei ragazzi<br />

sul palco, <strong>di</strong> questa notte allegra.<br />

Notte <strong>di</strong> desideri eccitazione poesia, i portoni sulla<br />

strada sorridono <strong>di</strong> passiflore e rampicanti, le stelle<br />

cadendo si voltano e ci vedono, buona serata signori!<br />

sussurrano allegre, fosse così tutta l’estate non c’importerebbe<br />

delle vacanze passate qui per i pochi sol<strong>di</strong>,<br />

della lontananza delle spiagge dei falò, delle <strong>di</strong>scoteche<br />

dei pubs, notte stellata, ombre confuse a ballare<br />

con noi, sembra il Poeta quella figura accanto a Efisio<br />

Lai, sembra proprio il Poeta genovese, che impressione<br />

vederli così, magri tutt’e due, capelli lunghi<br />

stessa faccia scavata dal fumo dagli anni dal vino,<br />

stesso fascino stessa voce arrochita, glielo <strong>di</strong>cono tutti<br />

a Efisietto che assomiglia al Poeta, solo che lui non sa<br />

cantare né mettere in fila parole frementi sulla guerra<br />

e l’amore, se davvero è del Poeta quell’ombra laggiù,<br />

abbraccerà forse il suo sosia e schiarendo la gola, rubata<br />

una chitarra a qualcuno, griderà la rabbia delle<br />

guerre degli altri, dei generali cretini e dei poveri <strong>di</strong>avoli<br />

partiti davvero, giovani e forti per una macchina<br />

nuova al ritorno, per una gita al mare con le loro ragazze,<br />

tra un anno, per qualche milione messo da<br />

parte alle Poste, griderà che Fabio ha una moglie che<br />

l’aspetta nell’Isola e se nessun prete li ha mai sposati<br />

è sua moglie lo stesso, canterà del suonatore Jones<br />

della bella Angiolina del carabiniere che l’innamorò,<br />

canterà <strong>di</strong> una ragazza scivolata su una stella, <strong>di</strong><br />

140<br />

quattro pensionati mezzo avvelenati a un tavolino,<br />

delle male<strong>di</strong>zioni al tempo le donne ed il governo,<br />

canterà le gioie le pene la pesantezza dell’anima <strong>di</strong><br />

tutti i <strong>di</strong>avoli danzanti <strong>di</strong> questa notte d’estate, <strong>di</strong><br />

come è bello il tango se Lillina ti abbraccia, <strong>di</strong> com’è<br />

bello l’amore se sal<strong>di</strong> tubi tutto il giorno, <strong>di</strong> come<br />

può esser facile passare le notti felici con due accor<strong>di</strong><br />

e un cielo <strong>di</strong> stelle, anche in quest’angolo scordato da<br />

tutti, tra questa gente che non conta niente, che<br />

siamo tutti figli del Cielo, <strong>di</strong>rà il Poeta, se è sua quell’ombra<br />

che fuma in silenzio, e sorride.<br />

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