08.06.2013 Views

Note del corso di Fisica Matematica A

Note del corso di Fisica Matematica A

Note del corso di Fisica Matematica A

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

82 4 Statica<br />

π<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Fig. 4.2. Riduzione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> 3 forze a 2 forze.<br />

Teorema 4.15. Ogni sistema Σ <strong>di</strong> vettori applicati è riducibile ad un sistema Σ ′ costituito da due<br />

soli vettori applicati.<br />

Dimostrazione. Dimostriamo prima il teorema nel caso in cui Σ sia costituito dai soli tre vettori<br />

applicati (P1,F1), (P2,F2) e (P3,F3). Se, come caso particolare, le linee <strong>di</strong> azione <strong>di</strong> due vettori<br />

applicati, <strong>di</strong>ciamo (P1,F1) e (P2,F2), sono incidenti in un punto P allora me<strong>di</strong>ante una operazione<br />

elementare <strong>di</strong> scorrimento e poi <strong>di</strong> composizione segue che questi due vettori applicati sono riducibili<br />

all’unico vettore (P,F1 + F2). Se poi i tre vettori applicati sono paralleli e contenuti in un piano<br />

π, cioé P1,P2,P3 ∈ π e Fi = Fiâ con â che giace in π, allora scomponendo F1 = F ′ 1 + F ′′<br />

<br />

<br />

π<br />

1, con F ′ 1<br />

e F ′′<br />

1 non paralleli ad â, otteniamo un nuovo sistema <strong>di</strong> quattro vettori applicati (P1,F ′ 1), (P2,F2),<br />

(P1,F ′′<br />

1) e (P3,F3) costituito da due coppie <strong>di</strong> vettori incidenti in un punto e quin<strong>di</strong> riducibile a<br />

due vettori applicati. Rimane quin<strong>di</strong> da <strong>di</strong>mostrare il caso generale in cui le linee <strong>di</strong> azione non<br />

sono tutte parallele tra loro e i punti non appartenenti ad un unico piano o incidenti in un unico<br />

punto. Sia ora r la retta intersezione tra il piano π, avente asse (P2,F2) e passante per P1, ed<br />

il piano π ′ , avente asse (P3,F3) e passante per P1, e sia P un qualunque punto appartenente a<br />

r e <strong>di</strong>stinto da P1. Scomponiamo (P2,F2) lungo le linee PP2 e P1P2 ottenendo un nuovo sistema<br />

(P2,F ′ 2), (P2,F ′′<br />

2) riducibile a (P2,F2); analogamente scomponiamo (P3,F3) lungo le linee PP3 e P1P3<br />

ottenendo un nuovo sistema (P3,F ′ 3), (P3,F ′′<br />

3) riducibile a (P3,F3). Facciamo ora scorrere ciascuno<br />

<strong>di</strong> questi vettori applicati lungo le proprie linee d’azione in modo da ottenere il sistema costituito<br />

dai 5 vettori applicati (P1,F1), (P1,F ′ 2), (P1,F ′ 3), (P,F ′′<br />

2) e (P,F ′′<br />

3) riducibili al sistema costituito da<br />

due vettori applicati (P1,F1 +F ′ 2 +F ′ 3) e (P,F ′′<br />

2 +F ′′<br />

3). Se il sistema è costituito da n > 3 vettori<br />

applicati allora, isolandone tre e riducendo questi a due, si riduce il sistema a n−1 vettori applicati<br />

seguendo lo schema appena descritto; ripetendo questo proce<strong>di</strong>mento n−2 volte alla fine si riduce il<br />

sistema originario a due soli vettori applicati.<br />

Segue il corollario:<br />

Corollario 4.16. Ogni sistema equivalente ad un sistema nullo è riducibile ad un sistema assolutamente<br />

nullo, cioé costituito solo da vettori nulli.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!