Note del corso di Fisica Matematica A
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60 3 Generalità sui sistemi e grandezze meccaniche<br />
N<br />
ms(Ps −G) = 0.<br />
s=1<br />
La (3.20) si può proiettare lungo assi assegnati:<br />
xG =<br />
Ns=1msxs<br />
m<br />
, yG =<br />
Ns=1msys<br />
m<br />
, zG =<br />
Ns=1mszs<br />
dove xG,yG,zG designano le coor<strong>di</strong>nate <strong>del</strong> baricentro e xs,ys,zs quelle dei punti Ps.<br />
Diamo alcune ovvie proprietà:<br />
m<br />
, (3.21)<br />
i. Se tutti i punti Ps appartengono ad un medesimo piano o ad una medesima retta, lo stesso avviene<br />
per il loro baricentro.<br />
ii. Definiamo momento statico <strong>di</strong> un punto P <strong>di</strong> massa m rispetto ad un piano π, il prodotto<br />
<strong>di</strong> m per la sua <strong>di</strong>stanza dal piano (<strong>di</strong>stanza con segno in base al riferimento fissato). Allora,<br />
facendo coincidere il piano π con il piano z = 0, dalla terza <strong>del</strong>le (3.21) segue che: la somma dei<br />
momenti statici <strong>del</strong>le masse <strong>di</strong> un sistema, rispetto ad un generico piano π, coincide<br />
con il momento statico <strong>del</strong>la massa totale, supposta localizzata nel baricentro.<br />
iii.Proprietà <strong>di</strong>stributiva <strong>del</strong> baricentro: siano S ′ ed S ′′ due sistemi materiali (costituiti da un numero<br />
finito N ′ ed N ′′ <strong>di</strong> punti). Il baricentro <strong>del</strong> sistema S formato dai punti <strong>di</strong> S ′ e <strong>di</strong> S ′′ può essere<br />
calcolato come il baricentro tra due punti P ′ e P ′′ posti nei baricentri <strong>di</strong> S ′ ed S ′′ e aventi masse<br />
m ′ ed m ′′ uguali alle masse totali dei due sistemi S ′ ed S ′′ .<br />
iv.Se tutti i punti Ps sono contenuti in un insieme convesso allora il baricentro stesso vi appartiene.<br />
Mentre le i., ii. e iii. sono evidenti la iv. necessita <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mostrazione. Supponiamo per assurdo<br />
che il baricentro sia esterno. Poiché un dominio convesso (assumendo per semplicità che il suo<br />
contorno sia regolare) si può ottenere come l’inviluppo <strong>di</strong> tutti i suoi piani tangenti allora esiste un<br />
piano che <strong>di</strong>vide il baricentro dal dominio. Il momento statico <strong>del</strong> baricentro, rispetto a tale piano,<br />
avrà quin<strong>di</strong> segno opposto a quello <strong>del</strong> sistema cadendo quin<strong>di</strong> in assurdo.<br />
Osserviamo che tale <strong>di</strong>mostrazione si basa sul fatto che il contorno <strong>del</strong> dominio è regolare.<br />
È pos-<br />
sibile dare una <strong>di</strong>mostrazione alternativa <strong>di</strong>retta che non necessita <strong>di</strong> ipotesi sul contorno <strong>del</strong> dominio<br />
ma che fa uso <strong>del</strong>la seguente proprietà degli insiemi convessi: dati due punti qualsiasi appartenenti<br />
all’insieme allora anche ogni punto <strong>del</strong> segmento congiungente vi appartiene. Consideriamo ora <strong>del</strong><br />
sistema <strong>di</strong> punti S contenuti nel convesso i primi due punti e calcoliamone il loro baricentro. Esso<br />
appartiene al segmento congiungente e quin<strong>di</strong> è interno al convesso. Calcoliamo ora il baricentro<br />
tra un terzo punto P3 <strong>di</strong> S ed il baricentro dei primi due punti appena trovato al quale assegniamo<br />
massa m1 + m2. Anche questo nuovo baricentro apparterrà al convesso. Insomma, procedendo in<br />
N −1 passi alla fine si troverà il baricentro totale <strong>di</strong> S e questo sarà ancora interno al convesso.<br />
Piani <strong>di</strong>ametrali <strong>di</strong> simmetria<br />
Si <strong>di</strong>ce che un sistema S <strong>di</strong> punti materiali possiede un piano <strong>di</strong>ametrale π, coniugato ad una<br />
assegnata <strong>di</strong>rezione r (non parallela al piano), quando ad ogni punto <strong>di</strong> S ne fa riscontro un altro,<br />
<strong>di</strong> egual massa, situato sulla parallela ad r passante per il primo, alla stessa <strong>di</strong>stanza dal piano<br />
π e dalla banda opposta. I punti, che così si corrispondono, si chiamano coniugati. Un piano<br />
<strong>di</strong>ametrale π si chiama in particolare piano <strong>di</strong> simmetria (geometrico-materiale) quando la<br />
<strong>di</strong>rezione coniugata r è perpen<strong>di</strong>colare al piano.