Note del corso di Fisica Matematica A
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56 3 Generalità sui sistemi e grandezze meccaniche<br />
In particolare:<br />
Corollario: Il lavoro compiuto da una forza conservativa lungo una curva chiusa è nullo.<br />
Tale proprietà è caratteristica per le forze conservative (e da alcuni autori è posta come<br />
definizione <strong>di</strong> forza conservativa). Cioé se per una forza F il lavoro compiuto per un qualsiasi<br />
cammino <strong>del</strong> punto <strong>di</strong> applicazione, fra due punti generici P1 e P2 <strong>di</strong> una certa regione<br />
spaziale C, <strong>di</strong>pende esclusivamente dalle posizioni estreme P1, P2 (e non dalla traiettoria),<br />
la F è conservativa. Infatti, sia P0, <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate (x0,y0,z0), fissato e sia P, <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate<br />
(x,y,z), variabile in C; possiamo quin<strong>di</strong> definire la seguente funzione scalare univalente<br />
U(x,y,z) = U(x,y,z)−U(x0,y0,z0) = LP0,P<br />
dove si è scelta la costante ad<strong>di</strong>tiva <strong>del</strong> potenziale tale che U si annulli in P0. Dato P e dato lo<br />
spostamento infinitesimo dP abbiamo che tale relazione <strong>di</strong>venta, a meno <strong>di</strong> infinitesimi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />
superiore,<br />
LP0,P +F·dP = LP0,P +LP,P+dP = LP0,P+dP<br />
= U(x+dx,y +dy,z +dz) = U(x,y,z)+dU<br />
dove abbiamo usato il fatto che LP,P+dP = dL = F·dP. Da ciò risulta che deve essere<br />
F·dP = dU<br />
e quin<strong>di</strong> la forza è conservativa.<br />
Se consideriamo il lavoro <strong>di</strong> una forza come una forma <strong>di</strong> energia fisica, ceduta o eventualmente<br />
sottrattaalsuopunto<strong>di</strong>applicazione,constatiamochequesta energia è complessivamente nulla<br />
per un generico ciclo; vi è dunque, nel senso accennato, conservazione <strong>di</strong> energia.<br />
3.1.8 Lavoro ed energia cinetica<br />
Definizione 3.8. Definiamo energia cinetica <strong>di</strong> un punto materiale P il semi-prodotto<br />
T = 1<br />
2 mv2<br />
dove m è la massa e v è il modulo <strong>del</strong>la velocità v <strong>di</strong> P.<br />
(3.12)<br />
Il lavoro elementare compiuto dalla forza (F,P) per uno spostamento elementare da essa impresso<br />
al punto materiale cui è applicata è dato da<br />
dL = dT (3.13)<br />
dove dT denota il <strong>di</strong>fferenziale (calcolato rispetto al tempo) <strong>del</strong>l’energia cinetica. Infatti abbiamo<br />
separatamente che<br />
dL = F·dP e dT = d<br />
<br />
1<br />
dt 2 mv2<br />
<br />
dt = ma·vdt = ma·dP<br />
e queste due quantità coincidono dovendo essere F = ma per l’equazione fondamentale <strong>del</strong>la Dinamica.<br />
Osserviamo che, stavolta, abbiamo assunto che il moto (3.7) non è qualsiasi ma è il moto<br />
impresso dalla forza F al punto P. La (3.13) giustifica il seguente Teorema: