Note del corso di Fisica Matematica A
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36 2 Cinematica<br />
2.3.2 Derivata vettoriale rispetto ad assi in moto<br />
Se un vettore v := v(t) è riferito ad una terna (O;x,y,z) resta definita la derivata vettoriale <strong>di</strong> v<br />
come quel vettore che ha per componenti, rispetto alla terna fissata, le derivate <strong>del</strong>le componenti <strong>di</strong><br />
v. Tale derivata non varia se calcolata rispetto ad un’altra terna solidale (o anche traslante) con<br />
la prima; essa varia, invece, quando calcolata rispetto ad una terna in moto rispetto a quella data.<br />
Denotiamo con dv<br />
dt<br />
<br />
O la derivata (assoluta) <strong>di</strong> v rispetto alla terna fissa (O;x,y,z) e con dv<br />
dt<br />
O ′<br />
la derivata (relativa) <strong>di</strong> v rispetto alla terna mobile (O ′ ;x ′ ,y ′ ,z ′ ). Possiamo supporre, al fine<br />
<strong>del</strong><br />
calcolo <strong>del</strong>la derivata vettoriale, O = O ′ . Sia P −O = v, quin<strong>di</strong> i due vettori dv<br />
dt<br />
O e dv<br />
dt<br />
<br />
non<br />
O ′<br />
sono altro che la velocità assoluta e relativa <strong>di</strong> P; quin<strong>di</strong>, se ω designa la velocità angolare <strong>del</strong>la terna<br />
(O ′ ;x ′ ,y ′ ,z ′ ) rispetto alla terna (O;x,y,z), segue che:<br />
<br />
dv<br />
dt<br />
O<br />
=<br />
dv<br />
dt<br />
O ′<br />
+ω ×(P −O ′ ) =<br />
si noti che le due derivate coincidono sempre e solo quando si annulla ω ×v.<br />
Dalla (2.49), applicata al vettore ω, segue che:<br />
<br />
dω dω<br />
=<br />
dt dt O O ′<br />
;<br />
<br />
dv<br />
dt O ′<br />
+ω ×v (2.49)<br />
cioé nel moto <strong>di</strong> un sistema rigido la velocità angolare ha la stessa derivata rispetto alla terna<br />
fissa e a quella solidale con il sistema. In particolare, osservando che la derivata <strong>di</strong> uno scalare è<br />
in<strong>di</strong>pendentente dalla terna <strong>di</strong> riferimento, segue che<br />
<br />
dversω dversω<br />
= ;<br />
dt dt<br />
cioé:<br />
O<br />
Teorema 2.21. Se durante il moto <strong>di</strong> un sistema rigido l’asse <strong>di</strong> moto ha <strong>di</strong>rezione fissa entro il<br />
sistema allora ha <strong>di</strong>rezione fissa nello spazio e viceversa.<br />
La(2.49)permetteinoltre<strong>di</strong><strong>di</strong>mostrareilseguente:ognimotoelicoidaleuniformeha,perqualsiasi<br />
centro <strong>di</strong> riduzione, vettori caratteristici costanti rispetto agli assi mobili.<br />
2.3.3 Precessioni regolari<br />
Sia dato un sistema rigido S che ruota uniformemente intorno ad un asse f solidale con esso;<br />
il quale, a sua volta, mantenendosi solidale ed incidente ad un asse fisso p, ruoti uniformemente<br />
intorno a quest’ultimo. Diremo precessione regolare il moto assoluto <strong>di</strong> S, generato dal moto<br />
<strong>di</strong> trascinamento <strong>di</strong> f intorno a p e dal moto relativo <strong>di</strong> S intorno a f (l’uno e l’altro moti relativi<br />
uniformi). L’asse p, fisso nello spazio, si <strong>di</strong>ce asse <strong>di</strong> precessione; l’asse f, fisso nel corpo, asse <strong>di</strong><br />
figura; il punto O, comune ai due assi, si <strong>di</strong>ce polo <strong>del</strong>la precessione.<br />
Se ω1 è la velocità angolare <strong>di</strong> S intorno a f (vettore <strong>di</strong> lunghezza costante e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e verso<br />
costante rispetto al sistema rigido) e ω2 quella <strong>di</strong> f intorno a p (vettore <strong>di</strong> lunghezza costante e fisso<br />
nello spazio), allora la velocità angolare ω <strong>del</strong>l’atto <strong>di</strong> moto rotatorio <strong>del</strong>la precessione è data ad ogni<br />
istante da ω = ω1 +ω2 e l’asse <strong>di</strong> istantanea rotazione passa per O.<br />
O ′