Note del corso di Fisica Matematica A
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2.2 Cinematica dei sistemi rigi<strong>di</strong> 29<br />
+ se ω = 0 lo stato cinetico è rotatorio;<br />
+ se ω = 0 e v(O ′ ) = 0 lo stato cinetico è traslatorio;<br />
+ se ω = 0 e v(O ′ ) = 0 lo stato cinetico è nullo (cioé tutti i punti hanno velocità nulla).<br />
Dimostrazione. La <strong>di</strong>mostrazione si basa sulla formula fondamentale <strong>del</strong>la cinematica rigida. Poniamo<br />
v◦ = (O ′ ) e consideriamo inizialmente il caso in cui I = 0. L’invariante è nullo se:<br />
- ω = 0 e v◦ = 0, allora in questo caso v(P) = 0 per ogni punto P <strong>del</strong> corpo rigido e lo stato<br />
cinetico è nullo;<br />
- ω = 0 e v◦ = 0, allora in questo caso v(P) = v◦ = 0 per ogni punto P <strong>del</strong> corpo rigido e lo stato<br />
cinetico è traslatorio;<br />
- ω = 0 e v◦ = 0, allora in questo caso v(P) = ω ×(P −O ′ ) per ogni punto P <strong>del</strong> corpo rigido e<br />
lo stato cinetico è rotatorio;<br />
- ω = 0 e v◦ = 0 con ω ⊥ v◦, allora esiste O ′′ tale che v◦ = ω×(O ′ −O ′′ ) e in questo caso possiamo<br />
scrivere che<br />
v(P) = v◦ +ω ×(P −O ′ ) = ω ×(O ′ −O ′′ )++ω ×(P −O ′ )<br />
= ω ×(P −O ′′ )<br />
per ogni punto P <strong>del</strong> corpo rigido e lo stato cinetico è rotatorio con asse istantaneo <strong>di</strong> rotazione<br />
passante per O ′′ e parallelo a ω;<br />
Consideriamo infine il caso in cui I = 0, ovvero<br />
ω = 0, v◦ = 0 con ω ⊥ v◦,<br />
decomponendo v◦ = v + v⊥ lungo le <strong>di</strong>rezioni parallela e perpen<strong>di</strong>colari a ω allora esiste O ′′ tale<br />
che v⊥ = ω ×(O ′ −O ′′ ) e in questo caso possiamo scrivere che<br />
v(P) = v◦ +ω ×(P −O ′ ) = v +ω ×(O ′ −O ′′ )++ω ×(P −O ′ )<br />
= v +ω ×(P −O ′′ )<br />
per ogni punto P <strong>del</strong> corpo rigido e lo stato cinetico è elicoidale con asse <strong>di</strong> Mozzi passante per O ′′<br />
e parallelo a ω.<br />
Derivando la (2.37) l’accelerazione viene scritta come:<br />
a = d2 O ′<br />
dt 2 + ˙ω ×(P −O′ )+ω ×[ω ×(P −O ′ )]<br />
= d2 O ′<br />
dt 2 + ˙ω ×(P −O′ )−ω 2 (P −Q)<br />
dove Q è la proiezione <strong>di</strong> P sull’asse <strong>di</strong> rotazione. In questa espressione i primi due adden<strong>di</strong> <strong>del</strong><br />
secondo membro costituiscono il contributo <strong>del</strong>la variabilità dei vettori caratteristici, mentre<br />
il terzo addendo <strong>di</strong>pende, esclusivamente, dal moto elicoidale tangente e, perciò, coincide con<br />
l’accelerazione che si avrebbe nel caso <strong>di</strong> una rotazione uniforme intorno all’asse istantaneo<br />
<strong>di</strong> rotazione.