Note del corso di Fisica Matematica A
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2.2 Cinematica dei sistemi rigi<strong>di</strong> 23<br />
ii. assumendo che sia x(t) = cos(ωt) e y(t) = sin(Ωt) graficare P(t) per <strong>di</strong>versi valori <strong>di</strong> ω e Ω;<br />
iii.semprenelle con<strong>di</strong>zioniin ii. assumereω = 1eΩ = π/3.1415, graficareP(t) perintervalli crescenti<br />
<strong>di</strong> t e osservare che la traiettoria <strong>di</strong> P riempie progressivamente il quadrato [−1,+1]×[−1,+1];<br />
iv.sempre nelle con<strong>di</strong>zioni in ii. <strong>di</strong>mostrare che quando ω e Ω non sono commensurabili tra loro allora<br />
la traiettoria <strong>di</strong> P riempie densamente il quadrato [−1,+1]×[−1,+1].<br />
2.2 Cinematica dei sistemi rigi<strong>di</strong><br />
Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sistemi materiali, costituiti da N punti materiali <strong>di</strong>stinti, può essere effettuato, almeno<br />
in linea <strong>di</strong> principio, con gli strumenti sviluppati nella sezione precedente. Di fatto questo procedura<br />
è inefficace quando il numero N <strong>di</strong> particelle è grande, come ad esempio il numero <strong>di</strong> molecole in<br />
un fluido o in un gas liberamente mobili.<br />
È quin<strong>di</strong> opportuno introdurre un mo<strong>del</strong>lo descrittivo<br />
<strong>del</strong> sistema fisico che, in alcuni casi, permetta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are il moto <strong>del</strong> sistema senza descrivere necessariamente<br />
il moto <strong>di</strong> ogni particella costituente il sistema. A tal fine noi facciamo la seguente<br />
ipotesi <strong>di</strong> lavoro che, in alcuni contesti, trova giustificazione: noi assumiamo che i sistemi materiali<br />
siano costituiti da uno o più corpi rigi<strong>di</strong>, non deformabili qualunque sia il loro moto e comunque<br />
siano sollecitati. Con questa mo<strong>del</strong>lizzazione non è ovviamente possibile stu<strong>di</strong>are la <strong>di</strong>namica dei<br />
flui<strong>di</strong> e dei gas (termo<strong>di</strong>namica e fluido<strong>di</strong>namica) e nemmeno le deformazioni dei soli<strong>di</strong> (teoria <strong>del</strong>la<br />
elasticità).<br />
2.2.1 Sistemi rigi<strong>di</strong><br />
Definizione 2.11. Diremo sistema rigido una figura S che, durante il moto, conservi inalterate le<br />
mutue <strong>di</strong>stanze dei suoi punti. Cioé se P1 e P2 sono due punti qualsiasi <strong>di</strong> tale sistema S deve essere<br />
che<br />
durante il moto.<br />
Osserviamo che la con<strong>di</strong>zione (2.26) equivale alla identità<br />
P1P2 = r = Costante (2.26)<br />
(P2 −P1)·(P2 −P1) = r 2<br />
dove r è in<strong>di</strong>pendente dal tempo. Derivando ambo i membri si trova la con<strong>di</strong>zione equivalente <strong>di</strong><br />
rigi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> un sistema:<br />
(P2 −P1)· d(P2 −P1)<br />
dt<br />
= 0, ∀P1,P2 ∈ S<br />
cioè si ha la seguente definizione equivalente. I moti rigi<strong>di</strong> <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> punti sono caratterizzati<br />
dalla circostanza che ad ogni istante la velocità <strong>di</strong> due punti quali si vogliano <strong>del</strong> sistema<br />
hanno la stessa componente secondo la congiungente dei due punti.<br />
Ai fini <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong> moto <strong>di</strong> un sistema rigido è utile fare la seguente osservazione <strong>di</strong> evidenza<br />
imme<strong>di</strong>ata. Dato un sistema rigido S, un sistema <strong>di</strong> riferimento fisso (O;x,y,z) ed un sistema<br />
<strong>di</strong> riferimento solidale (O ′ ;x ′ ,y ′ ,z ′ ) con il sistema S (solidale=le coor<strong>di</strong>nate dei punti <strong>di</strong> S sono<br />
costanti). Il moto <strong>di</strong> S è noto se è nota l’evoluzione temporale <strong>di</strong> (O ′ ,x ′ ,y ′ ,z ′ ) rispetto a