Note del corso di Fisica Matematica A
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20 2 Cinematica<br />
e, in virtù <strong>del</strong>la (2.24), segue che<br />
Derivando ulteriormente si ottiene che:<br />
˙ρ = c<br />
ρ2 dρ<br />
dθ<br />
¨ρ = −c dθ<br />
dt<br />
che, sostituite nella prima <strong>del</strong>le (2.17), dà<br />
aρ = − c2<br />
ρ 2<br />
che è nota sotto il nome <strong>di</strong> formula <strong>di</strong> Binet.<br />
2.1.6 Esercizi<br />
˙ρ = dρ<br />
dθ ˙ θ<br />
= −cd1/ρ<br />
dθ .<br />
d21/ρ = −c2<br />
dθ2 ρ2 d21/ρ dθ2 <br />
1 d2<br />
+<br />
ρ dθ2 <br />
1<br />
ρ<br />
Esercizio 2.1: Stu<strong>di</strong>are il moto <strong>del</strong> punto P che si muove con legge oraria<br />
s(t) = t 3 −2t 2 +t, t ≥ 0<br />
(2.25)<br />
su una traiettoria γ nota ed assegnata. In particolare si chiede <strong>di</strong> determinare per quali valori <strong>di</strong> t<br />
si ha un istante <strong>di</strong> arresto, quando il moto è <strong>di</strong>retto o retrogrado e quando il moto è accelerato o<br />
ritardato.<br />
Esercizio 2.2: Due punti P1 e P2 si muovono su una stessa retta AB orientata da B verso A e<br />
con origine in B. P1 è all’istante iniziale t = 0 fermo in B e si muove verso A con legge oraria<br />
s1(t) = 1<br />
2 a1t 2 , a1 > 0.<br />
P2, per t = 0, passa in A con velocità v0 <strong>di</strong>retta verso B ed ha legge oraria<br />
s2(t) = 1<br />
2 a2t 2 −v0t+ℓ, a2 > 0 e ℓ = |AB|.<br />
Stu<strong>di</strong>are il moto <strong>di</strong> entrambi i punti e determinare come e quando i due punti si incontrano.<br />
Esercizio 2.3: Stu<strong>di</strong>are il moto <strong>del</strong>l’estremo B <strong>di</strong> una biella lunga ℓ (vincolato a muoversi lungo<br />
l’asse x) nota la legge θ = θ(t) con cui si muove la manovella <strong>di</strong> lunghezza r < ℓ determinare, in<br />
particolare, la velocità e l’accelerazione nel caso generale e poi nel caso particolare θ(t) = ωt con ω<br />
costante.<br />
Esercizio 2.4: Un’asta AC lunga d può ruotare nel piano (O;x,y) attorno al punto C <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate<br />
(0,−h) con legge data θ = θ(t) e h > d. Dall’estremo A parte un filo (flessibile e inesten<strong>di</strong>bile)<br />
che, dopo essere passato per la carrucola posta in O, porta appeso all’altro estremo un punto P (che,<br />
per effetto <strong>del</strong> peso, tiene sempre il filo in tensione). Sapendo che il filo è lungo ℓ ≥ d+h, stu<strong>di</strong>are il