Note del corso di Fisica Matematica A
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6.2 Cinematica dei continui deformabili 145<br />
Se il fluido è incomprimibile (e omogeneo) la sua densità ρ è costante e l’equazione <strong>di</strong> continuità<br />
<strong>di</strong>venta<br />
<strong>di</strong>v v = 0;<br />
cioé la velocità è un campo vettoriale a <strong>di</strong>vergenza nulla. Questi campi vettoriali a <strong>di</strong>vergenza<br />
nulla si <strong>di</strong>cono campi solenoidali.<br />
6.2.4 Spostamenti e piccole deformazioni<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
ξ <br />
ξ 3<br />
. <br />
.<br />
ξ <br />
<br />
<br />
Fig. 6.5. Deformazione <strong>del</strong>la porzione C <strong>del</strong> continuo.<br />
Cominciamo con una analisi puramente cinematica, cioé in<strong>di</strong>pendentemente dalle forze che lo<br />
producono, <strong>del</strong>le piccole deformazioni <strong>di</strong> un mezzo continuo. A tale scopo ci riferiamo ad un<br />
sistema cartesiano (O;x 1,x 2,x 3) ed in<strong>di</strong>chiamo con P(x1,x2,x3) un generico punto <strong>del</strong> mezzo nello<br />
stato naturale C (cioé in assenza <strong>di</strong> deformazioni), e con P ⋆ la posizione <strong>di</strong> P nella generica<br />
configurazione deformata C ⋆ . Denoteremo con s(P) = P ⋆ − P la funzione spostamento <strong>del</strong> punto<br />
P e con si(P) le sue componenti cartesiane. Stu<strong>di</strong>amo ora la <strong>di</strong>stribuzione degli spostamenti in<br />
un intorno V <strong>di</strong> P introducendo un sistema <strong>di</strong> riferimento cartesiano (P;ξ 1,ξ 2,ξ 3) con origine in P<br />
ed assi paralleli rispettivamente a x1,x2,x3. Sia poi Q = Q(ξ 1,ξ 2,ξ 3) un generico punto <strong>del</strong> detto<br />
intorno V e s(Q) = Q ⋆ −Q lo spostamento <strong>di</strong> Q <strong>del</strong>lo stato naturale C alla configurazione deformata<br />
C ⋆ . Le componenti cartesiane si(Q) sono funzioni <strong>del</strong>le coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> Q rispetto ad O e cioè <strong>di</strong> xi+ξi<br />
e potranno essere sviluppate in serie <strong>di</strong> Taylor <strong>di</strong> punto iniziale P, trascurando gli infinitesimi <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne superiore al primo or<strong>di</strong>ne nelle ξi, ottenendo<br />
si(Q) = si(xj +ξj) (6.23)<br />
<br />
∂si ∂si ∂si<br />
= si(P)+ ξ1 + ξ2 + ξ3 +O(|ξ|<br />
∂x1 ∂x2 ∂x3<br />
2 )<br />
P<br />
dove O(|ξ| 2 ) denota un infinitesimo <strong>del</strong> secondo or<strong>di</strong>ne per |ξ| piccolo (che nel seguito trascuriamo)<br />
e dove assumiamo si regolare (ad esempio <strong>di</strong> classe C 2 (R)). Ponendo<br />
P<br />
P<br />
<br />
. <br />
.