Note del corso di Fisica Matematica A
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n<br />
.<br />
. <br />
t<br />
1.1 Operazioni sui vettori 7<br />
Fig. 1.6. Sulla traiettoria γ é possibile introdurre un’origine O ′ e un verso <strong>di</strong> percorrenza positivo; l’ascissa curvilinea s definisce<br />
in modo univoco la posizione <strong>di</strong> un punto P su γ. IL versore tangente ˆt ha <strong>di</strong>rezione tangente alla curva e verso concorde con<br />
il verso positivo <strong>del</strong>la curva; il versore normale ˆn giace nel piano osculatore ed é <strong>di</strong>retto verso la parte interna <strong>del</strong>la curva. Il<br />
<strong>di</strong>sco osculatore giace nel piano osculatore, il suo centro appartiene alla retta normale e il suo raggio coincide con il raggio<br />
<strong>di</strong> curvatura ρc; tra tutti i <strong>di</strong>schi tangenti alla curva in P il <strong>di</strong>sco osculatore é quello che meglio approssima, localmente, la<br />
traiettoria γ.<br />
2 dx<br />
+<br />
dt<br />
2 dy<br />
+<br />
dt<br />
2 dz<br />
= 0.<br />
dt<br />
Un caso particolare è il caso, ben noto, <strong>di</strong> una curva definita nel piano attraverso la rappresentazione<br />
cartesiana<br />
x → y = f(x), x ∈ [x1,x2]<br />
dove f(x) è una funzione assegnata e dove [x1,x2] è un intervallo assegnato. In questo caso la curva<br />
γ consiste in<br />
γ = <br />
(x,y) ∈ R 2 : x ∈ [x1,x2],y = f(x) <br />
Questo caso, infatti, può essere visto come un caso particolare <strong>del</strong> precedente in cui x = t, y = f(t)<br />
e z = 0.<br />
Sulla curva γ si può introdurre un’origine O1 ed un verso <strong>di</strong> percorrenza positivo, si può inoltre<br />
calcolare la lunghezza s detta ascissa curvilinea, con segno, <strong>del</strong>l’arco <strong>di</strong> curva congiungente O1 con<br />
un generico punto P(t) <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate (x(t),y(t),z(t)) attraverso l’integrale<br />
s = s(t) = ±<br />
<br />
<br />
t <br />
<br />
t0<br />
dx(t ′ )<br />
dt<br />
2<br />
+<br />
dy(t ′ )<br />
dt<br />
2<br />
+<br />
dz(t ′ )<br />
dove t0 è il valore <strong>del</strong> parametro corrisponde a O1 e dove prenderemo il segno +, rispettivamente −,<br />
se P segue, rispettivamente precede, O1 secondo il verso assegnato sulla curva. La funzione t → s(t)<br />
dt<br />
2<br />
dt ′