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Note del corso di Fisica Matematica A

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5.3 Equazioni car<strong>di</strong>nali <strong>del</strong>la Dinamica e equazioni <strong>di</strong> Lagrange 123<br />

Per una più precisa caratterizzazione seguiteremo il per<strong>corso</strong> già tracciato nella Statica dove, <strong>di</strong>stinguendo<br />

le forze in interne ed esterne, siamo pervenuti alle equazioni car<strong>di</strong>nali <strong>del</strong>la Statica;<br />

mentre poi, nella Statica generale, partendo dalla <strong>di</strong>stinzione <strong>del</strong>le forze in attive e vincolari e aggiungendo<br />

opportune ipotesi alla natura dei vincoli (assenza <strong>di</strong> attrito), siamo riusciti ad eliminare,<br />

grazie al principio dei lavori virtuali, dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio le incognite reazioni.<br />

5.3.2 Teoremi <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> moto e <strong>del</strong> momento <strong>del</strong>le quantità <strong>di</strong> moto. Equazioni car<strong>di</strong>nali <strong>del</strong>la<br />

Dinamica<br />

Teorema <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> moto<br />

Dato un sistema materiale S <strong>di</strong> N punti Ps comunque vincolato e sollecitato, <strong>di</strong>stinguiamo l’insieme<br />

<strong>di</strong> tutte le forze attive e vincolari agenti sul sistema in esterne ed interne (attive e vincolari) avente<br />

vettori denotati, rispettivamente, Fs,i e φs,i e Fs,e e φs,e. Le equazioni <strong>del</strong> moto si potranno scrivere:<br />

msas = Fs,i +φs,i +Fs,e +φs,e, s = 1, ..., N. (5.46)<br />

Le forze interne (Ps,Fs,i) e (Ps,φs,i), per la loro stessa natura, costituiscono un sistema vettorialmente<br />

equivalente a zero (cioé avente nulli il risultante e il momento risultante); quin<strong>di</strong>,<br />

sommando ambo i membri <strong>del</strong>la (5.46), si ottiene:<br />

<br />

dQ<br />

dt =<br />

N dvs<br />

ms<br />

dt =<br />

<br />

N N N<br />

msas = Fs,e + φs,e<br />

s=1<br />

s=1<br />

e denotando con Re il vettore risultante <strong>di</strong> tutte le forze attive esterne e denotando con Φe il vettore<br />

risultante <strong>di</strong> tutte le reazioni vincolari esterne, si ottiene la relazione<br />

Abbiamo dunque il seguente risultato:<br />

s=1<br />

s=1<br />

dQ<br />

dt = Re +Φe. (5.47)<br />

Teorema 5.11 (Teorema <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> moto). La derivata <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> moto <strong>di</strong> un<br />

qualsiasi sistema materiale è, istante per istante, uguale al vettore risultante <strong>del</strong>le forze esterne<br />

(attive e vincolari).<br />

Ricordando che Q = mvG, dove m è la massa <strong>del</strong> sistema e vG la velocità <strong>del</strong> baricentro, la (5.47)<br />

si può scrivere<br />

Cioé:<br />

maG = Re +Φe. (5.48)<br />

Teorema 5.12 (Teorema <strong>del</strong> baricentro). Qualunque sia il sistema materiale che si considera e<br />

qualunque sia la sollecitazione cui esso è sottoposto, il baricentro si muove come se fosse un punto<br />

materiale dotato <strong>del</strong>la massa totale <strong>del</strong> sistema e come se tutte le forze esterne (attive e vincolari)<br />

agenti sul sistema fossero applicate in esso.<br />

Il teorema precedente ci assicura che nessuna azione <strong>di</strong> congegni interni verrà a mo<strong>di</strong>ficare la<br />

traiettoria <strong>del</strong> baricentro. In particolare se Re +Φe è identicamente nullo dalla (5.48) segue aG =<br />

0; cioé il baricentro si muove <strong>di</strong> moto rettilineo uniforme. Se poi, più generalmente, è<br />

costantemente nulla la componente <strong>di</strong> Re +Φe secondo una qualche <strong>di</strong>rezione fissa a si ottiene che<br />

rimane costante, durante il moto <strong>del</strong> sistema, la componente <strong>del</strong>la velocità <strong>del</strong> baricentro<br />

secondo la <strong>di</strong>rezione a.

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