La “lista nera” delle opere ferme - Il Reporter
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<strong>Il</strong> Giornale del tuo Quartiere Q2<br />
CONSUMI<br />
RISPARMIARE SI PUÒ<br />
Pochi gesti e la bolletta scende:<br />
dal riscaldamento all’elettricità,<br />
ecco qualche trucco... PAGG.10-11<br />
LE STRADE “GROVIERA”<br />
Buche, dossi e avvallamenti: lo stato<br />
<strong>delle</strong> vie del quartiere PAG.4<br />
SPORT<br />
BONAZZOLI SI PRESENTA<br />
L’attaccante ritrova Prandelli<br />
e a Firenze cerca riscatto:<br />
“Sono motivatissimo” PAG.38<br />
DOSSIER. Nel 2008 segnalati 224 casi, le vittime prescelte sono gli anziani<br />
<strong>La</strong> truffa è dietro l’angolo<br />
D<br />
Lo sguardo attento de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
sulla quotidianità fiorentina<br />
PAG.28<br />
rin. Qualcuno suona alla porta,<br />
dallo spioncino sembra<br />
una persona per bene. <strong>Il</strong> nonno<br />
apre e lo fa entrare, salvo poi scoprire<br />
che quello che ha accolto in<br />
casa non era un addetto di chissà<br />
quale azienda, né un amico del<br />
figlio, ma un truffatore che gli ha<br />
ripulito il portafoglio. E’ questo il<br />
copione <strong>delle</strong> truffe che sempre<br />
più spesso va in scena nelle case<br />
dei fiorentini. Lo dicono anche i<br />
numeri: lo scorso anno sono stati<br />
Periodico d’informazione locale. Anno III n.14 del 2 marzo 2009.<br />
N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />
PRIMO PIANO<br />
<strong>La</strong> <strong>“lista</strong> <strong>nera”</strong><br />
<strong>delle</strong> <strong>opere</strong> <strong>ferme</strong><br />
<strong>La</strong> mappa <strong>delle</strong> etnie<br />
cinesi a Brozzi, i cingalesi alle<br />
ICascine, i peruviani alla stazione<br />
di Santa Maria Novella e i<br />
nordafricani a San Lorenzo, Santa<br />
Croce e Santo Spirito. <strong>La</strong> città<br />
si apre a nuove contaminazioni,<br />
che scelgono posti precisi per<br />
mettere radici. Firenze si divide<br />
a zone e ogni etnia si stabilisce in<br />
un territorio definito. Dal centro,<br />
segnalati alla questura 224 casi,e<br />
non si tratta di “colpacci” ma di<br />
piccole frodi che danneggiano i<br />
cittadini comuni. Specie quelli anziani,<br />
più indifesi: le analisi sulle<br />
truffe rivelano che i furfanti scelgono<br />
di preferenza le ore mattutine,<br />
per mettere a segno i loro colpi<br />
quando tendenzialmente in casa ci<br />
sono solo i pensionati. Che spesso<br />
rimangono vittime anche di raggiri<br />
più sottili, come un conto per<br />
una riparazione domestica troppo<br />
di S.Wiedenstritt e C.Gentileschi<br />
che è anche il punto di arrivo per<br />
la maggior parte degli stranieri,<br />
quindi il primo sbocco naturale,<br />
fino alle periferie dove alcuni<br />
decidono di stabilirsi. Viaggio in<br />
una Firenze a macchie di colore.<br />
Dove è possibile fare un viaggio<br />
nel viaggio e scoprire costumi,<br />
usanze, tradizioni e nuove abitudini.<br />
PAGG.28-29<br />
salato per essere onesto. Oppure,<br />
e capita spesso, l’inganno arriva<br />
per telefono, con le centinaia<br />
di offerte più o meno vere che ci<br />
vengono propinate dall’altro capo<br />
della cornetta. Insomma, c’è poco<br />
da stare tranquilli: e chi i consumatori<br />
li tutela per mestiere, vedi<br />
associazioni come il Codacons,<br />
consiglia di non abbassare mai la<br />
guardia. Ebbene, ecco un po’ di<br />
consigli per evitare di cadere in<br />
trappola...<br />
PAGG.8-9<br />
EDIZIONE DEL QUARTIERE 2 • 41.973 COPIE DISTRIBUITE DA<br />
Sondaggio<br />
PAG.3<br />
Ronde<br />
dei cittadini<br />
per la sicurezza<br />
sul territorio,<br />
sei d’accordo?<br />
PAG.15<br />
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MARZO 2009<br />
E se mi sposassi<br />
la Signora denaro?<br />
Andrea Muzzi*<br />
1013960<br />
Affiliato<br />
a primavera, la sta-<br />
Lgione dell’amore,<br />
è oramai alle porte.<br />
Leggendo le statistiche,<br />
la primavera è<br />
anche la stagione dei matrimoni. <strong>Il</strong> matrimonio<br />
è il sacramento che unisce 2<br />
persone per sempre: la sposa e il ristoratore.<br />
Perchè per pagare le rate del pranzo<br />
una vita non basta! Non capisco cosa<br />
c’entra il matrimonio con due persone<br />
che si vogliono bene. In alcune isole<br />
della Nuova Guinea quando una ragazza<br />
vuole sposare un uomo glielo fa capire<br />
dandogli un morso nel polpaccio! Questo<br />
te la fa odiare una donna, mica amarla!<br />
Da noi come segno di prosperità agli<br />
sposi si tira il riso, in un paesino sperduto<br />
dell’Africa c’è l’usanza di tirare agli<br />
sposi le noci di cocco. E’ amore questo?<br />
No è un attentato! In India lo sposo deve<br />
portare la sposa sulle spalle fino al suo<br />
villaggio. Io fossi un indiano, pur di evitare<br />
l’ernia, mi sposerei la vicina di casa.<br />
<strong>Il</strong> matrimonio è un business, non c’entra<br />
niente con i sentimenti <strong>delle</strong> persone.<br />
Però devo ammettere che oggi c’è più<br />
amore di prima. E per giunta tutti amiamo<br />
la stessa persona: la Signora denaro.<br />
Un tempo in Sicilia se il marito trovava<br />
la moglie a letto con l’amante ricorreva<br />
al delitto passionale. Ieri ho letto sul<br />
giornale di un palermitano che è rientrato<br />
a casa ed ha sparato ad un uomo che<br />
abbracciava il suo salvadanaio. <strong>Il</strong> poveretto<br />
prima di morire ha provato anche a<br />
giustificarsi: “ti giuro, ero venuto in casa<br />
tua solo per fare sesso con tua moglie!”.<br />
<strong>La</strong> Signora denaro è libidinosa, cambia<br />
uomini con una facilità incredibile. Infatti<br />
oggi i migliori club privè sono in<br />
banca. Ieri ho visto due correntisti con<br />
la mascherina che di nascosto si scambiavano<br />
le banconote! Allora questa primavera<br />
facciamo il matrimonio giusto:<br />
sposiamoci con una bella banconota da<br />
500 euro. E tanti auguri a tutti!<br />
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1013961
2 Marzo 2009 CAMPO DI MARTE • CURE • COVERCIANO<br />
LA CITTA’ CHE CAMBIA. Ha chiuso anche lo storico impianto di via Centostelle<br />
Se il quartiere resta a secco… di benzinai<br />
Mario Scorpioni, una vita al servizio del quartiere<br />
Mario Scorpioni gestiva la piccola stazione dal ’67: al momento<br />
della notizia della cessazione della sua attività – per scelta della<br />
compagnia – gli abitanti della zona hanno fatto la fi la per salutarlo. E<br />
anche altre “pompe” di Campo di Marte hanno ormai i giorni contati<br />
Paola Ferri<br />
Molto più di una semplice stazione di benzina.<br />
Mario Scorpioni, il benzinaio storico<br />
di via Centostelle, ha chiuso, lasciando<br />
uno spazio vuoto nelle abitudini del<br />
quartiere. Prima in viale Giovine Italia (“dove subii<br />
l’alluvione”) e poi dal ’67 a Campo di Marte, Mario ha<br />
visto il quartiere crescere ed evolversi attorno alla sua<br />
stazioncina di benzina. Quello che non è cambiato è il<br />
contesto <strong>delle</strong> relazioni sociali che ha intessuto con i residenti.<br />
“Sono rimasto stupito dall’affetto che mi hanno<br />
dimostrato i clienti quando ho annunciato che lasciavo<br />
l’attività”, racconta. In tanti sono andati a salutarlo, un<br />
signore ha mandato la moglie al suo posto per evitare di<br />
commuoversi: “L’ho conosciuto da ragazzo, veniva da<br />
me trent’anni fa a fare il pieno al motorino, adesso ha<br />
due fi gli”. A dire la verità Mario avrebbe anche conti-<br />
nuato a lavorare per un altro<br />
paio d’anni. I suoi 69 non se<br />
li sente affatto sulle spalle,<br />
è stata una decisione della<br />
compagnia quella di chiudere<br />
l’impianto. Scelta che va<br />
nella direzione di allontanare<br />
le stazioni di benzina dall’abitato e realizzare strutture<br />
più grandi in zone periferiche. Possibilmente self-service,<br />
così da contenere i costi. A detrimento però di un<br />
rapporto umano, che è esso stesso un servizio per la comunità.<br />
In 50 anni di questo mestiere, Mario non si è<br />
limitato a rifornire auto e motorini, ai clienti ha fatto fare<br />
il pieno di buon umore. Due chiacchiere sul tempo, sull’amata<br />
Fiorentina, sulla famiglia. Perché ormai coloro<br />
che abitano qui li conosce tutti. “Vorrei che le istituzioni<br />
capissero che la nostra è una funzione sociale oltre che<br />
economica – afferma rifl ettendo sul piano regolatore,<br />
che prevede la chiusura di diversi impianti sul territorio<br />
– è un servizio pubblico che andrebbe mantenuto. Non<br />
Resiste invece la struttura<br />
di piazza Nobili, nonostante<br />
da anni si senta parlare<br />
di una sua imminente chiusura<br />
discuto le scelte <strong>delle</strong> compagnie petrolifere, è normale<br />
che se una stazione incassa poco preferiscano chiuderla.<br />
Ma l’amministrazione dovrebbe fare qualcosa affi nché i<br />
cittadini non perdano questo servizio”. Sono diversi gli<br />
impianti che hanno tirato giù il bandone o che stanno per<br />
farlo nella zona di Campo di Marte. Fino a una quindicina<br />
di anni fa viale Fanti e dintorni contavano diverse stazioncine,<br />
chiuse una dopo l’altra nel giro di poco tempo.<br />
Qualche mese fa è toccato a quella di via Lungo l’Affrico,<br />
all’altezza dell’intersezione con via D’Annunzio,<br />
e presto sarà la volta della sua gemella dall’altra parte<br />
dell’incrocio. Qui, infatti, il Comune prevede di realizzare<br />
una grande rotatoria per regolare il traffi co. Ha i<br />
giorni contati anche una <strong>delle</strong> tre stazioni che si trovano<br />
in piazza Alberti, ma in questo caso si tratta di una scelta<br />
della compagnia che la gestisce. Resiste invece la strut-<br />
tura di piazza Nobili, nonostante<br />
da anni si senta parlare<br />
di una sua imminente chiusura<br />
a causa della vicinanza<br />
con il palazzo retrostante.<br />
Tutto sommato si tratta di tre<br />
o quattro posti di lavoro che<br />
vanno a sparire nel quartiere. “Non si parla di grandi<br />
numeri – prosegue Mario - ma credo che sia comunque<br />
necessario fare di tutto per salvaguardare posti di lavoro<br />
in un periodo diffi cile come questo. Io ci ho mangiato<br />
per mezzo secolo, al posto mio poteva subentrare un’altra<br />
famiglia. Oltretutto si obbliga la gente ad andare a<br />
mettere benzina più lontano e magari a fare da sé, cosa<br />
che non a tutti piace. Le donne, soprattutto quelle meno<br />
giovani, odiano il self-service”. Ma quello che mancherà<br />
più di tutto a lui come ai suoi clienti è il rapporto di amicizia<br />
che si era creato negli anni. Facendo un bilancio tra<br />
costi, sacrifi ci e gratifi cazioni, però, Mario è soddisfatto:<br />
come direbbe un calciatore, “ho chiuso da campione”.<br />
algrado la dimensione piuttosto<br />
Mridotta, la piccola Settignano<br />
possiede, tra i suoi edifi ci, anche ben<br />
due locali originariamente creati per<br />
ospitare spettacoli: un teatro e un’area<br />
polivalente chiamata “<strong>La</strong> Rotonda”<br />
per via della sua forma. Entrambe le<br />
costruzioni, poco sfruttate poiché attualmente<br />
in condizioni inadeguate<br />
per avere i requisiti di agibilità consoni<br />
a ospitare il pubblico, oggi sono<br />
destinati a scuole di teatro o di danza.<br />
<strong>Il</strong> Teatro di Settignano, in via di San<br />
Romano 13/r, appartiene alla Casa del<br />
Popolo che, a sua volta, lo ha concesso<br />
in affi tto alla scuola di danza Nijinsky.<br />
<strong>Il</strong> ricavato di questo accordo è appena<br />
suffi ciente al mantenimento del teatro<br />
stesso e di parte degli altri immobili<br />
della Casa del Popolo. Adesso, del-<br />
le caratteristiche<br />
che generalmente<br />
contraddistinguono<br />
i teatri non ve<br />
n’è più nessuna:<br />
non più un palcoscenico,<br />
nessun<br />
palchetto e nemmeno un sedile per il<br />
pubblico. Lo spazio è stato adattato<br />
alle nuove esigenze e allestito con due<br />
sale per gli allievi. <strong>Il</strong> vecchio teatro<br />
di Settignano non ha altro che la facciata<br />
esterna a ricordarne l’originaria<br />
identità. Purtroppo, infatti, mancando<br />
la possibilità di accogliere il pubblico,<br />
perfi no i saggi della scuola non<br />
possono essere effettuati all’interno<br />
del teatro stesso, e le sue condizioni<br />
attuali sono talmente inadeguate che<br />
sarebbero necessari investimenti più<br />
FATTI E PERSONE<br />
SETTIGNANO. “Riconvertiti” i vecchi teatri<br />
Spazi non adatti: cala<br />
il sipario sugli spettacoli<br />
che sostanziosi per la sola messa a<br />
norma. “Auspico di poter trovare un<br />
fi nanziamento o pubblico o privato<br />
per restaurare almeno la facciata del<br />
teatro – spiega il presidente della casa<br />
del Popolo di Settignano, Riccardo<br />
Brunini - riportandola al suo antico<br />
splendore”. Per quanto riguarda “<strong>La</strong><br />
Rotonda” - di proprietà della parrocchia<br />
- Don Giorgio si trova davanti<br />
a un problema simile. L’edifi cio circolare,<br />
adiacente alla Misericordia, è<br />
stato costruito nel 1958 con l’obiettivo<br />
di diventare un punto di aggregazione<br />
multifunzionale per gli abitanti.<br />
Da allora, però, non è mai stato usato<br />
frequentemente: 15 anni fa è stato<br />
utilizzato come palestra, oggi per<br />
qualche corso di teatro. L’ostacolo<br />
più signifi cativo è rappresentato dal-<br />
I due edifi ci nati<br />
per ospitare rappresentazioni<br />
sono ora trasformati<br />
in scuole di danza e recitazione<br />
l’assenza di riscaldamento in inverno<br />
e dell’impianto di condizionamento<br />
d’estate, poiché la Rotonda è costruita<br />
a vetrate e di conseguenza molto<br />
esposta al caldo e al freddo. Secondo<br />
Don Giorgio, però, non sono solo gli<br />
scarsi attributi della struttura a renderla<br />
impossibile da utilizzare: “Senza<br />
un posto dove parcheggiare - dice<br />
riaprendo una vecchia questione per<br />
Settignano - se ci fosse un affl uenza<br />
massiccia di spettatori, come si potrebbe<br />
fare?”.<br />
/A.D.
PRIMO PIANO<br />
CAMPO DI MARTE • CURE • COVERCIANO<br />
Marzo 2009<br />
OPERE FERME. <strong>La</strong> lista nera degli edifici dismessi o mai inaugurati nel quartiere<br />
Sei immobili in cerca di un progetto<br />
Dal Meyer all’ex palazzo<br />
<strong>delle</strong> poste in via del<br />
Pratellino, passando per<br />
la nuova stazione dei<br />
vigili e la vecchia sede<br />
Telecom di via Masaccio:<br />
tante le strutture<br />
in attesa di un futuro<br />
Francesca Puliti<br />
uanto dovremo aspettare per vedere<br />
Qscomparire il “mostro verde” <strong>delle</strong> ex<br />
poste in via del Pratellino? E quanto tempo<br />
passerà prima che l’ex Meyer possa risorgere<br />
ed essere restituito al quartiere? Le questioni<br />
in sospeso sono tante tra Le Cure e Bellariva,<br />
buchi neri che inghiottiscono spazi pubblici<br />
e privati dalla periferia alle zone più centrali.<br />
Edifi ci “messi in attesa” da mesi o da anni,<br />
come è il caso dell’ex sede della Telecom in<br />
via Masaccio, vuota da più di dieci anni e<br />
per la quale non si intravede nessun progetto<br />
all’orizzonte. Quindicimila metri quadri in<br />
una zona residenzialissima farebbero gola a<br />
molti, sennonché sull’edifi cio vige un vincolo<br />
di destinazione per “impianti tecnologici<br />
e servizi annessi”. Vincolo che, assieme al<br />
prezzo ritenuto troppo alto, fece desistere<br />
anche la Provincia dal comprarlo. <strong>La</strong> scorsa<br />
estate, infatti, l’immobile era emerso come<br />
una <strong>delle</strong> (poche) destinazioni possibili per<br />
l’ente provinciale, alla ricerca di una nuova<br />
sede in città. In quell’occasione la società<br />
proprietaria del palazzo aveva fi ssato la cifra<br />
a 80 milioni circa, e non se ne fece niente. E’<br />
stato acquistato oltre un anno fa, invece, ciò<br />
che rimane dell’immobile <strong>delle</strong> Poste vicino<br />
a Ponte al Pino, ma ancora non si vedono i<br />
frutti dell’operazione. Di quello che fu l’uffi -<br />
cio sdoganamento pacchi e servizi di recapito<br />
non rimane altro che uno scheletro di ruggine<br />
e vetro. Inutilizzato da oltre 20 anni, l’ultimo<br />
atto a cui è stato soggetto è stata la bonifi ca<br />
dall’amianto che ne permeava la struttura.<br />
“A livello di quartiere abbiamo fatto tutto il<br />
possibile per sollecitare amministrazione e<br />
proprietà a trovare una soluzione – sottolinea<br />
Gianluca Paolucci, presidente del Q2 – oltretutto<br />
l’edifi cio si trova in una posizione<br />
strategica per la viabilità: da tempo insistiamo<br />
affi nché almeno una parte della struttura<br />
venga demolita, così da poter allargare via<br />
Campo d’Arrigo”. L’avvento dell’Alta Velocità<br />
ha reso la situazione ancor più complicata:<br />
“L’area sarà investita dai progetti annessi<br />
alla Tav, che prevedono l’interramento dei<br />
binari e la costruzione di case e negozi sul-<br />
Copia in abbonamento postale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
è un periodico di 7 edizioni<br />
che mensilmente<br />
viene distribuito da<br />
in 190mila copie<br />
L’ex palazzo <strong>delle</strong> poste in via del Pratellino<br />
la superfi cie che sarà liberata”, afferma Elio<br />
Turis, presidente della commissione assetto<br />
del territorio del Quartiere. Al tavolo della<br />
trattativa dovranno dunque sedersi le Ferrovie<br />
dello Stato e la proprietà dell’immobile<br />
per trovare un accordo. Attende una decisione<br />
anche la nuova stazione della polizia<br />
municipale in viale Fanti, costata alle casse<br />
pubbliche circa 460mila euro. Conclusa da<br />
circa un anno, la palazzina di fi anco al deposito<br />
comunale avrebbe dovuto accogliere<br />
IL FOCUS<br />
hiare, fresche e dolci acque, ma rive un<br />
Cpo’ meno dolci. Quelle dell’Arno, per<br />
intendersi. Troppo spesso balzano agli occhi<br />
immagini non proprio poetiche, passeggiando<br />
lungo il fi ume. Da anni la sponda destra<br />
attende un complessivo riordino, o ancora<br />
meglio un piano di riscoperta e valorizzazione<br />
dell’area. Non che manchino le idee,<br />
basti pensare a quella più audace che prevede<br />
la collocazione, nei pressi del ponte San<br />
Niccolò, di una piattaforma galleggiante,<br />
dipinta come una gigantesca scacchiera a<br />
misura d’uomo. Ma i grandi progetti hanno<br />
una lunga incubazione, si sa, e nel frattempo<br />
Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />
Web&Press Edizioni s.r.l.<br />
Direzione ed amministrazione:<br />
via Kassel 17- 50126 Firenze<br />
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Direttore Responsabile: Matteo Francini<br />
Service editoriale e grafi co:<br />
Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />
scrivimi@ilreporter.it<br />
i vigili di Campo di Marte, attualmente “di<br />
stanza” accanto ai campini dove si allena la<br />
Fiorentina in viale Maratona. Solo un anno<br />
fa la necessità di trasferire il centro operativo<br />
era spinta dalle incalzanti richieste della<br />
società gigliata: al suo posto sarebbe dovuto<br />
sorgere l’ormai famoso mini-centro sportivo<br />
dotato di palestra e mensa per il team viola.<br />
Ma il tutto si è arenato sul rinnovo della convenzione<br />
e sulla questione del nuovo stadio.<br />
“<strong>Il</strong> mio obiettivo è giungere alla conclusione<br />
la riva d’Arno soffre. E con lei una buona<br />
fetta di quartiere. Una <strong>delle</strong> situazioni più<br />
delicate è quella che si è venuta a creare all’ex<br />
ristorante Kontiki. <strong>La</strong> pizzeria ha chiuso<br />
i battenti da oltre due anni, anche se la parola<br />
“chiuso” non è la più azzeccata: le reti<br />
sono rotte in più punti, e alcuni senzatetto<br />
hanno ricavato un giaciglio all’interno di<br />
quel che rimane del ristorante. Si tratta di<br />
un’area di proprietà privata, per cui l’amministrazione<br />
può fare ben poco per risolvere<br />
la situazione. <strong>La</strong> questione è resa ancor<br />
più complicata dal fatto che non si tratta di<br />
un’unica proprietà, ma di due aree distinte<br />
Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />
Periodico d’informazione locale<br />
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Associato alla Unione Stampa<br />
Periodica Italiana<br />
3<br />
della vicenda entro fi ne mandato”, assicura<br />
l’assessore allo sport Eugenio Giani. Ma nel<br />
frattempo non ci sono più stati contatti da<br />
parte dei Della Valle. All’elenco degli immobili<br />
in attesa di un inquilino o quantomeno di<br />
un progetto, si potrebbero aggiungere anche<br />
i due spazi di proprietà dell’acquedotto in via<br />
Frusa e in piazza <strong>delle</strong> Cure. Agli annunci<br />
che li vedevano trasformati in parcheggi non<br />
ha fatto seguito alcun atto uffi ciale. E la lista<br />
dei progetti in cerca di autore si allunga.<br />
Manca un riordino complessivo. L’ex Kontiki una <strong>delle</strong> situazioni più delicate<br />
E anche la sponda dell’Arno fi nisce in lista d’attesa<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Campo di Marte, Cure, Coverciano<br />
raggiunge 41.973 famiglie nel quartiere 2 di Firenze.<br />
SCHEDA<br />
I punti interrogativi<br />
per la viabilità<br />
otonda sì, rotonda no. E fu così che<br />
Ranche la viabilità fi nì nel capitolo<br />
<strong>delle</strong> <strong>opere</strong> incompiute. Tra i principali<br />
temi da affrontare rimane sul tavolo il<br />
futuro assetto di piazza <strong>delle</strong> Cure, per la<br />
quale gli uffi ci tecnici del Comune avevano<br />
già steso le linee di massima: una rotonda<br />
centrale, una riorganizzazione del<br />
mercato e un bel parcheggio. Ci ha pensato<br />
la Tav a rimescolare le carte, così<br />
che è entrato in gioco un nuovo sottopasso<br />
carrabile tra la piazza e viale Don<br />
Minzoni. Tutto sospeso, per ora. Come il<br />
progetto che avrebbe dovuto coinvolgere<br />
e integrare piazza Alberti e via Gioberti<br />
(in questo caso si parlava anche di pedonalizzazione<br />
della strada). Ma la questione<br />
più spinosa rimane il ponte di Varlungo:<br />
qui, secondo la società Autostrade,<br />
dovrebbe interrarsi il raccordo autostradale,<br />
per riemergere in superfi cie in zona<br />
viale Verga. Un’ipotesi che ha da sempre<br />
infi ammato gli animi dei residenti, anche<br />
se da qualche tempo pare essere passata<br />
in secondo piano.<br />
e affi ancate, appartenenti a persone diverse.<br />
Qualche passo avanti è stato fatto, invece,<br />
laddove sorgeva la discoteca Villa Kasar. Al<br />
posto dell’edifi cio, anch’esso meta di occupazioni<br />
abusive in passato, si allunga adesso<br />
un verde pratino. Ma anche qui i progetti<br />
stentano a decollare. Una volta giunto al<br />
termine l’iter giudiziario per il fallimento<br />
del locale, allora e solo allora si potrà cominciare<br />
a ragionare su cosa fare dell’area.<br />
Per adesso l’ipotesi più accreditata è quella<br />
di farvi sorgere un centro dedicato alla<br />
Fondazione Caponnetto. Autorità di Bacino<br />
permettendo.<br />
/F.P.<br />
Dati non raccolti presso l’interessato<br />
Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs<br />
196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il<br />
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quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o<br />
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la sospensione dell’invio della sua copia esercitando<br />
l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
4 Marzo 2009 CAMPO DI MARTE • CURE • COVERCIANO ISTANTANEE<br />
<strong>Il</strong> menù stradale del quartiere 2 offre ogni<br />
giorno un nuovo e interessante mix a base di<br />
buche, toppe, asfaltature, crepe e raschiamenti:<br />
per chi sperimenta queste “prelibatezze” in<br />
auto, ma soprattutto in bicicletta e motorino,<br />
viaggiare diventa un autentico “piacere”.<br />
Ironia a parte, il problema è che da Bellariva<br />
a Coverciano, passando per San Salvi e Le Cure,<br />
è diffi cile trovare un chilometro di strada del<br />
tutto liscia. Senza fare troppo gli spocchiosi, e<br />
dunque tralasciando il fastidioso “traballio”<br />
quotidiano <strong>delle</strong> ruote sulle piccole buche, è<br />
però vero che alcune falle sono molto pericolose.<br />
<strong>Il</strong> consiglio? Guidare piano e mantenere alti i<br />
livelli di pazienza.<br />
Le strade…<br />
in buca<br />
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FATTI E PERSONE<br />
CAMPO DI MARTE • CURE • COVERCIANO<br />
E’<br />
primavera, svegliatevi<br />
giardini del<br />
quartiere. <strong>La</strong> bella<br />
stagione si avvicina<br />
e i parchi si preparano ad accoglierla.<br />
Abbiamo provato a fare un<br />
punto sullo stato di salute del verde<br />
con Cristina Volpini, presidente<br />
della commissione ambiente del<br />
Quartiere 2.<br />
Cosa è stato fatto e quali sono gli<br />
interventi ancora in corso?<br />
Al di là della manutenzione ordinaria,<br />
abbiamo riqualifi cato diversi<br />
giardini negli ultimi anni. Molto è<br />
stato fatto ad esempio in viale Righi,<br />
viale Malta e viale Fanti dove, oltre<br />
al riordino della viabilità interna e<br />
alla sostituzione degli arredi, è stata<br />
potenziata l’illuminazione notturna.<br />
L’intervento di maggior rilievo<br />
è senz’altro quello che riguarda i<br />
Cristina Volpini<br />
giardini di Bellariva, ancora in corcune situazioni di degrado, come lungarno del Tempio, dove persiste il<br />
so. Qui si trattava innanzitutto di procedere?<br />
problema dello spaccio. Per cercare<br />
eliminare situazioni di pericolosità, <strong>La</strong> diffi coltà più grande con cui ab- di allontanare le cattive frequentazio-<br />
quindi di sistemare le buche e rifare i biamo a che fare sono gli atti di vanni abbiamo creato un presidio fi sso,<br />
vialetti, sconnessi a causa <strong>delle</strong> radici dalismo. Ogni anno gran parte <strong>delle</strong> riaprendo i bagni pubblici, e abbiamo<br />
degli alberi. Un’operazione che ci ha risorse che abbiamo a disposizione se dato vita a iniziative di animazione<br />
portato via quasi tutte le risor-<br />
anche qui. Inoltre possiamo<br />
se da dedicare al verde per un <strong>La</strong> diffi coltà più grande<br />
contare sul servizio di sorve-<br />
intero anno.<br />
Per quel che riguarda i parchi<br />
come l’area Pettini-Burresi<br />
e Villa Favard?<br />
con cui abbiamo a che fare<br />
sono gli atti di teppismo.<br />
E ci sono anche casi più gravi<br />
glianza gestito dalle guardie<br />
ambientali, a cura dell’associazione<br />
Amici della Terra,<br />
che svolge quotidianamente<br />
I parchi non hanno bisogno<br />
un’azione di prevenzione e, in<br />
soltanto di cure, il verde deve anche ne va nelle riparazioni o nelle sosti- caso, segnala episodi sospetti alle<br />
essere vissuto. Per questo abbiamo tuzioni di giochi per bambini o fon- forze dell’ordine.<br />
dato vita a diverse iniziative dedicatanelle. Basti pensare a quel che è Cosa resta ancora da fare per il fute<br />
ai bambini e ai ragazzi in questi successo in piazza Fardella, una zona turo?<br />
due parchi, come ad esempio quella tutt’altro che degradata: qui è sta- <strong>La</strong> speranza è che nei prossimi anni<br />
intitolata “Le case degli animali”, ta addirittura rubata una panchina, i quartieri possano attingere a un<br />
la scorsa primavera-estate, durante proprio pochi giorni dopo la conclu- fondo più consistente, per far sì che<br />
la quale i più piccoli andavano alla sione dei lavori di riqualifi ca. Ci sono si possano piantare nuove piante nei<br />
scoperta di nidi e tane.<br />
poi casi più gravi, come ad esempio giardini esistenti e magari crearne di<br />
I cittadini lamentano ancora di al- quello dei giardini Caponnetto sul nuovi. Ma si tratta di scelte politiche.<br />
Marzo 2009<br />
VERDE/1. Parla Cristina Volpini, presidente della commissione ambiente del Q2<br />
“Giardini da vivere, notte e giorno”<br />
Animazione e iniziative di prevenzione contro gli atti di vandalismo:<br />
questa la ricetta contro l’abbandono. Aspettando nuove risorse<br />
Francesca Puliti<br />
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l nostro è il quartiere con meno<br />
“Iverde di tutta la città, nonostante<br />
il grande spazio di Villa Favard e<br />
del parco Pettini-Burresi. Non solo,<br />
ma quelle poche aree che abbiamo<br />
non sono curate in maniera adeguata”.<br />
Questa, in sintesi, la posizione<br />
di Claudio Scuriatti, coordinatore di<br />
Forza Italia per il Quartiere 2, a proposito<br />
di giardini, parchi & co. tra le<br />
Cure e Bellariva.<br />
Che cosa si potrebbe fare per il<br />
verde del quartiere?<br />
Servono attrezzature, a partire dai<br />
bagni pubblici. L’asfalto e i vialetti<br />
sono spesso in condizioni pietose,<br />
penso ad esempio a piazza Oberdan.<br />
Poi ci sono situazioni di completo<br />
abbandono, come quella dell’ex ristorante<br />
Kontiki, sul lungarno Aldo<br />
Moro. <strong>La</strong> struttura è vuota da anni<br />
ed è diventata dimora per senzatetto.<br />
Per non parlare della stradina<br />
che corre lungo l’Arno dietro l’ex ristorante,<br />
dove non è inusuale trovare<br />
siringhe o preservativi. Purtroppo<br />
non si tratta dell’unica area problematica<br />
del quartiere, un altro esempio<br />
sono i giardini di lungarno del<br />
Tempio, tristemente legati allo spac-<br />
cio, oppure quelli<br />
di via Novelli,<br />
dove stazionano<br />
presenze poco rassicuranti.<br />
E per quel che riguarda<br />
i parchi?<br />
I parchi che abbiamo sono decentrati<br />
rispetto alle grandi aree residenziali<br />
dove ci sarebbe più richiesta di giardini<br />
pubblici in cui passeggiare, far<br />
giocare i bambini, portare a spasso i<br />
cani. <strong>La</strong> mancanza di verde potrebbe<br />
essere arginata recuperando spazi<br />
dismessi, ad esempio sarebbe stato<br />
interessante vedere realizzato il progetto<br />
che prevedeva la creazione di<br />
5<br />
VERDE/2. Claudio Scuriatti, coordinatore Fi per il Q2<br />
“Più controlli nei parchi”<br />
Claudio Scuriatti<br />
<strong>Il</strong> Q2 è il meno verde<br />
di tutta la città.<br />
E le aree esistenti<br />
non sono curate<br />
un grande giardino all’interno del<br />
complesso dell’ex Meyer. Allo stesso<br />
modo bisognerebbe evitare che<br />
le aree che verranno dismesse dalle<br />
Ferrovie dello Stato con l’avvento<br />
dell’Alta Velocità siano oggetto di<br />
una speculazione edilizia, e fare in<br />
modo che tutto il quartiere possa<br />
guadagnarci in verde pubblico.<br />
Da dove cominciare?<br />
Si potrebbe iniziare con l’installazione<br />
di una cartellonistica chiara, che<br />
indichi cosa si può e non si può fare<br />
in un giardino. Proporrei di scriver-<br />
la anche in arabo<br />
e in altre lingue<br />
straniere. I cittadini<br />
stessi possono<br />
dare un contributo<br />
prezioso per limitare<br />
l’abbandono,<br />
segnalando alle forze dell’ordine le<br />
situazioni di degrado, la presenza<br />
di buche o di padroni di cani poco<br />
attenti. Per rendere il servizio più effi<br />
cace propongo di rendere rintracciabile<br />
la segnalazione: il cittadino<br />
ha diritto di sapere chi ha raccolto<br />
la sua informazione e, in caso, per-<br />
ché non si sia provveduto subito a<br />
porre rimedio.<br />
/F.P.<br />
Per una nuova stagione di<br />
Diritti Libertà Dignità<br />
Nè fermi... Nè zitti<br />
Nell’ambito della più generale fase di informazione<br />
e di mobilitazione della CGIL e dello SPI<br />
• per cambiare le scelte del governo in materia economica e sociale;<br />
• per sostenere la piattaforma dei pensionati su potere d’acquisto <strong>delle</strong><br />
pensioni, non autosufficienza e uno stato sociale fondato su giustizia,<br />
equità, solidarietà;<br />
• contro le intese separate sulla riforma della contrattazione;<br />
Ti invitiamo a partecipare ad una <strong>delle</strong> nostre assemblee<br />
che si terranno alle ore 15,00:<br />
Mercoledì 11 marzo presso il ”Circolo A. del Sarto”, via L. Manara 6<br />
Giovedì 12 marzo presso il “Circolo R . Andreoni”, Via A.D’Orso 6<br />
<strong>Il</strong> Sindacato Pensionati CGIL Lega Q.2 è a disposizione per:<br />
Assistenza per pratiche previdenziali • Assegni familiari per<br />
pensionati • Reversibilità • Richieste di accompagnamento per<br />
invalidi civili e assegno di invalidità civile • Compilazione <strong>delle</strong><br />
varie Modulistica • Informazioni varie • In sede è presente il CAAF<br />
SPI Q2, Via dell’Arcolaio, 17 • tel 055602820 • spiq2@firenze.tosc.cgil.it
6 Marzo 2009 CAMPO DI MARTE • CURE • COVERCIANO<br />
PER I PIU’ PICCOLI<br />
LUDOTECA, TANTE NOVITA’<br />
Lo spazio riservato ai piccoli del quartiere,<br />
in viale de Amicis 21, prevede nuove attività<br />
a marzo e aprile per i bambini e i loro<br />
genitori. Prima occasione di divertimento<br />
“Le sorprese di Pasqua”, il giovedì dalle<br />
16.45, a partire da giovedì 12 marzo fi no<br />
al 2 aprile: un laboratorio adulto-bambino<br />
consigliato ai bimbi dai 5 agli 8 anni,<br />
prevede l’iscrizione. Nuovo ciclo, poi,<br />
del corso di massaggio infantile per bambini<br />
da 0 a 8 mesi, il giovedì dalle 15,30<br />
alle 16,30, previsto da metà marzo con<br />
date da defi nire: un’esperta diplomata in<br />
massaggio infantile guiderà i genitori nell’apprendere<br />
come massaggiare il proprio<br />
bambino, attività ad iscrizione con quota<br />
di partecipazione. E ancora: mamme che<br />
incontrano le mamme, attività permanente,<br />
ogni lunedì dalle 10 alle 12, che permette<br />
alle neomamme di conoscersi e scambiarsi<br />
esperienze, attività a carattere libero. Nella<br />
ludoteca i piccoli possono giocare nell’angolo<br />
morbido 0-12 mesi. Fra le attività<br />
quotidiane da ricordare i giochi di gruppo<br />
e il prestito di libri e giochi per ragazzi e<br />
di libri di pedagogia per adulti. Informazioni<br />
al numero 055/2767452.<br />
CICLO DI CONFERENZE<br />
“CRISI ECONOMICA<br />
E NUOVI STILI DI VITA”<br />
Quale economia si prospetta per il dopo<br />
crisi? <strong>La</strong> globalizzazione che ha cambiato<br />
le teorie economiche, la produzione e il<br />
volto <strong>delle</strong> nostre città, sarà messa in crisi<br />
dall’attuale situazione economica e fi nanziaria?<br />
Sono questi i quesiti che riguarderanno<br />
le conferenze tenute da esperti del<br />
settore, professori universitari, economisti<br />
e personalità politiche, organizzate dal<br />
Quartiere 2, che si svolgeranno ogni saba-<br />
930736<br />
to, a Villa Arrivabene - in piazza Alberti 1/<br />
a - alle 17. Questi i prossimi appuntamenti<br />
in calendario: sabato 14 marzo “Come il<br />
potere economico diventa regola sociale<br />
e culturale: pubblicizzazione della sfera<br />
personale e privatizzazione dei beni e<br />
dei servizi pubblici; 21 marzo “<strong>La</strong> città in<br />
vendita”; 28 marzo “<strong>Il</strong> corpo in vendita”;<br />
4 aprile “Crisi economica e democrazia<br />
partecipata” e 18 aprile “Nuovi modelli di<br />
sviluppo: la decrescita felice?”. Ingresso<br />
libero. Informazioni: Uffi cio cultura, tel.<br />
055/2767828.<br />
GITE FUORI PORTA<br />
TORNA IL TREKKING DI PRIMAVERA<br />
Invito al Trekking 2009, un progetto del<br />
Quartiere con l’associazione Trekking Italia,<br />
si ripropone anche quest’anno con una<br />
selezione di itinerari di particolare interesse<br />
ambientale e culturale. Ecco i prossimi<br />
appuntamenti della stagione: domenica 22<br />
marzo “Valle del Mugnone”, un itinerario<br />
che si snoda in una <strong>delle</strong> più belle valli tra<br />
via Faentina e via Bolognese, da Pian di<br />
Mugnone alle zone circostanti. <strong>Il</strong> percorso,<br />
di 5 ore, avrà come punto di ritrovo il<br />
capolinea dell’Ataf, in via Pacinotti 21, e<br />
con il rientro previsto per le 18. Domenica<br />
5 aprile “Dicomano-Rufi na”, fra strade e<br />
sentieri, alla scoperta di paesaggi montani<br />
e collinari fi no a incontrare il fi ume Sieve.<br />
Un percorso di 5 ore con ritrovo alle 8,30<br />
alla biglietteria della stazione di Firenze di<br />
Santa Maria Novella e con rientro previsto<br />
per le 19 a Firenze. Iscrizione per le escursioni<br />
presso la sede del Trekking Italia, in<br />
via dell’Oriuolo 17, dal martedì al venerdì<br />
dalle 10 alle 12, e anche dalle 16,30 alle<br />
18,30 martedì, giovedì e venerdì. In sede<br />
di prenotazione dovranno essere forniti i<br />
dati anagrafi ci per l’assicurazione infortuni,<br />
il cui costo è di 2 euro. Informazioni al<br />
numero 055/2341040 in orario di uffi cio.<br />
E-mail: fi renze@trekkingitalia.com.<br />
LA RASSEGNA<br />
“POMERIGGIO AL CINEMA”<br />
Continuano i pomeriggi dedicati al grande<br />
cinema, organizzati dal Quartiere 2 con<br />
l’associazione Fuoriscena, al centro anziani<br />
del Quartiere, in via Luna 16. I prossimi<br />
appuntamenti sono in programma venerdì<br />
27 marzo, ore 16, con “Non è mai troppo<br />
tardi” (Usa 2007), un fi lm di Rob Reiner<br />
con Jack Nicholson e Morgan Freeman,<br />
una commedia che coinvolge due malati<br />
terminali che scappano e intraprendono<br />
un viaggio accompagnati da una lista di<br />
“cose da fare prima di morire”; venerdì<br />
17 aprile, stessa ora, “In amore niente<br />
regole” (Usa 2008), fi lm di e con George<br />
Clooney e Reneè Zellwegger, una commedia<br />
sentimentale che ha come protagonisti<br />
un campione di football degli anni venti<br />
e una giovane e intraprendente giornalista.<br />
Ingresso libero. Informazioni allo<br />
055/2767824-1.<br />
L’INIZIATIVA<br />
“FAMILIARIZZARE AL MUSEO”<br />
Nuova iniziativa, quella che riguarda il<br />
Quartiere e il Museo di Storia Naturale<br />
dell’Università di Firenze, rivolta all’intera<br />
famiglia, con l’obiettivo di visitare i<br />
musei in modo nuovo. Del ciclo di “Familiarizzare<br />
al Museo” per il mese di aprile<br />
è previsto un percorso che riguarda il<br />
mondo animale: dalla nascita alla riproduzione.<br />
Sabato 4 aprile, dalle 17 alle 19, in<br />
via San Michele a Rovezzano 10/a, verrà<br />
organizzato il laboratorio “Uovo dipinto”,<br />
dedicato alle decorazione di gusci d’uovo<br />
ispirandosi ai colori della natura. Domenica<br />
5 aprile, dalle 10 alle 12, sarà possibile<br />
visitare la sezione di Zoologia “<strong>La</strong><br />
Specola” del Museo di Storia Naturale, in<br />
via Romana 17, un’importante occasione<br />
per diffondere la cultura nel tempo libero<br />
della famiglia, un’esperienza di conoscenza<br />
e di divertimento da non relegare solo<br />
all’ambito scolastico. Per ogni attività è<br />
prevista l’iscrizione. Costo del biglietto<br />
per il museo 3 euro. Informazioni all’uffi -<br />
cio cultura del Quartiere 2, piazza Alberti<br />
1/a, dal lunedì al venerdì 9-13, martedì e<br />
giovedì anche 17-19. Tel: 055/2767828.<br />
IL DIBATTITO<br />
“ORDINE DEL TRICOLORE”<br />
Con il progetto di legge numero 1360,<br />
presentato il 23 giugno 2008, alcuni parlamentari<br />
della maggioranza hanno proposto<br />
di istituire un nuova onorifi cenza<br />
per tutti coloro che hanno combattuto nel<br />
periodo 1940-1945, sostenendo “la pari<br />
dignità di una partecipazione al confl itto,<br />
di molti combattenti giovani e meno<br />
giovani, cresciuti nella temperie culturale<br />
guerriera e imperiale del ventennio, che<br />
ritennero onorevole la scelta a difesa del<br />
regime ferito e languente”. Sarà questo il<br />
tema del dibattito che si terrà giovedì 19<br />
marzo, alle 17.30, a Villa Arrivabene, in<br />
piazza Alberti 1/a: “Siamo tutti cavalieri:<br />
un ‘ordine del tricolore’ a partigiani e<br />
repubblichini? Una proposta di legge in<br />
discussione”. Interverranno il presidente<br />
del Quartiere 2 Gianluca Paolucci; Enzo<br />
Collotti, docente di storia contemporanea;<br />
Mauro Socini, Anpi Firenze; Alessandra<br />
Povia, regista. Parteciperanno anche rappresentanze<br />
politiche del Quartiere. Nel<br />
corso della serata saranno proiettati i fi lmati<br />
“Ragazzi come noi - in memoria dell’eccidio<br />
di Campo di Marte del 22 marzo<br />
1944” e “Non mollare: chi era Gaetano<br />
Pilati?”. Ingresso libero. Informazioni al<br />
numero 055/2767828.
SONO UN BUON NUMERO GLI IMPIANTI DEL QUARTIERE AD USO LIBERO RIMESSI A NUOVO O IN VIA DI RIFACIMENTO<br />
Sport per tutti, la mappa dei lavori<br />
Fra pochi giorni si inaugura il campo di calcio a cinque del Gignoro completamente rinnovato.<br />
E’ solo la ciliegina sulla torta di una operazione che ha permesso di ridisegnare un nuovo volto<br />
a diverse strutture sportive pubbliche di Campo di Marte, migliorandone la fruibilità<br />
Ne aveva proprio bisogno di una bella<br />
operazione di restauro il campo di calcetto<br />
incastonato fra l’Esselunga del<br />
Gignoro e le prime case di via Vitelli.<br />
Realizzato in terra battuta nel 2001 grazie a una<br />
donazione della catena commerciale e passato in<br />
dotazione al Quartiere 2, ha subito in tempi relativamente<br />
brevi un deterioramento che ne ha condizionato<br />
pesantemente l’utilizzo, fi no a rendere inevitabile<br />
la ristrutturazione. E così nei mesi scorsi<br />
il Quartiere ha provveduto a quei lavori necessari<br />
a ridare smalto a un impianto che, fra l’altro, è in<br />
una posizione di facile accesso e con ampie possibilità<br />
di parcheggio. Grazie anche al contributo di<br />
Esselunga, che ha parzialmente fi nanziato l’intervento,<br />
oggi il campo di calcio a cinque del Gignoro<br />
si offre in una veste completamente rinnovata,<br />
con uno scintillante manto di erba artifi ciale, ormai<br />
adoperata per tutta l’impiantistica del genere,<br />
e una recinzione nuova di zecca. <strong>Il</strong> “terreno” di<br />
gioco sintetico consentirà un uso continuo per tutto<br />
l’anno a prescindere dal tempo, azzerando tutte<br />
le attività di manutenzione. Ad aprile il campino<br />
dovrebbe già essere entrato nella disponibilità di<br />
quei cittadini che vorranno organizzare incontri di<br />
calcetto. Ovviamente l’apertura, come detto libera,<br />
sarà però regolamentata e terminerà al calar<br />
del sole. L’ attenzione del Quartiere nei confronti<br />
degli impianti aperti a tutti del suo territorio non<br />
si ferma comunque qui. Altri interventi, terminati<br />
da poco, in corso o programmati a breve, ci presentano<br />
un panorama di questo settore certamente<br />
confortante. Nel campo di basket nei giardini di<br />
via Pasquali è stato rifatto completamente il terreno<br />
di gioco e rinnovati i canestri, e si affi anca<br />
così a quello della Torre nel viale Verga, fra l’altro<br />
molto frequentato dai ragazzi. Da ricordare che<br />
questo impianto è ad orario regolamentato e chiuso<br />
la notte. Nei giardini di Bellariva nel lungarno<br />
Colombo verrà realizzato, prima dell’estate, un<br />
campo di basket all’americana (6m x20m), quelli<br />
cioè con un solo canestro, molto conosciuti da noi<br />
N<br />
uova struttura per il Quartiere, un polo sociale per Campo di Marte,<br />
in via Luna 16, una traversa di via Gioberti, nello stesso edifi -<br />
cio del centro anziani Bellariva, Oberdan, San Salvi. Da poco sono<br />
stati ultimati i lavori per renderlo agibile. L’inaugurazione si terrà sabato<br />
28 marzo alle 10,30 circa, alla presenza di Gianluca Paolucci, presidente<br />
del Quartiere. Diversi gli interventi necessari per realizzare il polo sociale,<br />
che si avvarrà di ampi locali di circa 180 mq. Per quanto riguarda l’esterno,<br />
i lavori hanno interessato la revisione e il riposizionamento della copertura<br />
del tetto, la sostituzione di gronde e calate e il rifacimento <strong>delle</strong> facciate.<br />
All’interno è stato ristrutturato il terzo piano, con la demolizione e il rifacimento<br />
di vecchi controsoffi tti e del pavimento, la costruzione di servizi<br />
igienici anche per portatori di handicap e la realizzazione di un impianto<br />
di climatizzazione e di illuminazione e di un ascensore. L’importo dei lavori<br />
ammonta a circa 300.000 euro. <strong>Il</strong> nuovo polo sociale, come punto di<br />
riferimento degli anziani del quartiere, prevede di ospitare l’uffi cio anziani<br />
del Quartiere 2, la Rete di solidarietà - attualmente a Villa Arrivabene<br />
- e secondo l’ipotesi in studio, anche uno spazio per l’Auser territoriale,<br />
nell’ambito di un progetto di collaborazione con la Rete e il Quartiere. <strong>La</strong><br />
IL NUOVO LOOK DEL CAMPO DI CALCETTO DEL GIGNORO<br />
grazie ai telefi lm d’oltreoceano, e ristrutturato il<br />
pallaio. Nel viale Fanti a Campo di Marte è stato<br />
ripristinato il percorso vita. Anche la pista di<br />
skateboard nel viale di Maratona entro poco tempo<br />
verrà chiusa per motivi di sicurezza, successivamente<br />
demolita e poi completamente rifatta,<br />
come pure la recinzione. Un intervento resosi<br />
necessario per i continui atti vandalici che hanno<br />
più volte danneggiato la rete e l’impianto nel suo<br />
insieme e impedito ai tanti appassionati di questo<br />
gioco di utilizzarlo al meglio. Da ricordare inoltre<br />
che all’interno dei giardini di via Novelli è in<br />
funzione un altro campo di calcetto in sintetico,<br />
SABATO 28 MARZO INAUGURAZIONE DEL POLO SOCIALE DEL QUARTIERE 2 IN VIA LUNA<br />
dotato di impianto di illuminazione e aperto 24<br />
ore su 24 e che sono disponibili per gli amanti<br />
del calcio anche il campino Menabrea situato in<br />
via Rocca Tedalda nelle adiacenze di Villa Favard<br />
e il campo regolamentare di Villa Pergolato accanto<br />
al cimitero di Settignano. “L’ampia offerta<br />
di impianti sportivi a uso libero ristrutturati o in<br />
un ottica di rifacimento dimostra la sensibilità del<br />
Quartiere verso quelle ampie fasce di cittadini che<br />
preferiscono impiegare il loro tempo libero e di<br />
divertimento in un’attività fi sica sia collettiva che<br />
individuale”, commenta Gianluca Paolucci, presidente<br />
del Quartiere.<br />
Nasce un nuovo punto di riferimento per gli anziani<br />
I locali completamente ristrutturati permetteranno l’utilizzo di spazi molto più ampi e funzionali.<br />
Saranno la nuova sede per alcuni importanti servizi al cittadino, come la Rete di solidarietà<br />
Rete è composta da volontari e offre un grande sostegno alle persone in<br />
diffi coltà. <strong>Il</strong> funzionamento del servizio è semplice: la Rete si contatta con<br />
il numero telefonico 055/667707, poi appena ricevuta la richiesta, l’operatore<br />
qualifi cato provvede ad indicare al cittadino il servizio pubblico o<br />
l’associazione che può fornire una soluzione, se possibile, al problema che<br />
è stato posto. <strong>Il</strong> centralino è stato istituito per le richieste di aiuto da parte<br />
di persone che si trovano in condizioni di disagio o di diffi coltà a causa di<br />
invalidità, solitudine, tossicodipendenza, emarginazione, alcolismo, malattie<br />
fi siche o psichiche, oppure anziani, donne e minori con gravi problemi<br />
o anche chi ha subito violenze di qualsiasi genere. Funziona dal lunedì<br />
al venerdì dalle 9 alle 13 e dal lunedì al giovedì anche 16-19. L’Auser è un<br />
punto di ascolto, di aiuto alla persona in diffi coltà, con attività prevalente<br />
rivolta verso gli anziani. Fra i suoi servizi, nel quotidiano opera con volontari<br />
per far compagnia alle persone durante le passeggiate oppure per<br />
chi ha bisogno di qualcuno che si rechi a prendere medicinali o a fare la<br />
spesa. Si coordina con Socicoop per progetti culturali e collabora con la<br />
Rete per servizi come l’accompagnamento <strong>delle</strong> persone a Careggi o altre<br />
strutture ospedaliere.<br />
INFORMAZIONEACURA<br />
DELCONSIGLIODIQUARTIERE 2<br />
COMUNE DI FIRENZE<br />
Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a<br />
Tel.0552767831 - fax 0552767838<br />
e-mail q2@comune.fi .it<br />
CERIMONIA AL SACRARIO DELLO<br />
STADIO PER RICORDARE I GIOVANI<br />
TRUCIDATI NEL MARZO 1944<br />
Anche quest’anno Campo di Marte onorerà i cinque giovani<br />
fucilati dai fascisti il 22 marzo del 1944 sotto la torre<br />
di Maratona, la cui unica colpa era stata quella di non aver<br />
voluto indossare l’uniforme dell’esercito di Salò. I loro<br />
nomi sono impressi sulla lapide che li ricorda posta all’interno<br />
del Sacrario dello stadio Franchi: Leandro Corona,<br />
Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni e Guido<br />
Targetti, tutti, eccetto il primo, originari di Vicchio di Mugello.<br />
Poco più che ragazzi - il più anziano aveva appena<br />
23 anni - “semplici e poveri fi gli del popolo”, andarono<br />
incontro ad una morte orribile con dignità mista ad incredulità.<br />
Alla loro memoria il Presidente della Repubblica<br />
ha concesso il 25 aprile 2008 la medaglia d’oro<br />
al merito civile. A commemorarli davanti al Sacrario,<br />
venerdì 20 marzo, durante la cerimonia organizzata dal<br />
Quartiere 2 e dal comune di Firenze, ci saranno non solo<br />
i rappresentanti <strong>delle</strong> due istituzioni cittadine ma anche il<br />
sindaco di Vicchio, i sindaci di numerosi Comuni della<br />
provincia di Firenze, esponenti della Federazione regionale<br />
toscana <strong>delle</strong> associazioni antifasciste e della Resistenza<br />
e tanti studenti <strong>delle</strong> scuole medie e superiori di<br />
Campo di Marte. <strong>Il</strong> ritrovo dei partecipanti è previsto alle<br />
10,15 presso la sede decentrata del Consiglio di Quartiere<br />
in via Nicolodi 2; poi si formerà un corteo che raggiungerà<br />
il Sacrario dove alle 10,45, dopo la deposizione di una<br />
corona di fi ori, inizieranno gli interventi rievocativi. <strong>La</strong><br />
giornata si concluderà verso le 11,30 con la celebrazione<br />
della messa. Info: 0552767819/7820.<br />
IL CERCHIO, OTTIMO AIUTO<br />
PER I VOSTRI RAGAZZI, ANCORA<br />
QUALCHE POSTO DISPONIBILE<br />
<strong>Il</strong> servizio del Quartiere svolto da <strong>Il</strong> Cerchio, il centro di<br />
socializzazione e di apprendimento, in via Monsignor<br />
Leto Casini 11 (dietro all’Esselunga Gignoro, presso<br />
la palazzina ex Fila), rivolto ai ragazzi <strong>delle</strong> scuole<br />
medie, ha ancora alcuni posti disponibili. <strong>Il</strong> Cerchio è un<br />
centro di aiuto per i ragazzi, organizzato con lo spirito<br />
di sostenerli nello sviluppo, nelle relazioni, nell’apprendimento<br />
e per creare un luogo di incontro che favorisca<br />
i loro interessi e scelte, come la scuola superiore. Gestito<br />
da due psicopedagogiste dell’associazione Koinonia e da<br />
una volontaria, il Centro funziona dal lunedì al venerdì<br />
dalle ore 15,30 alle 17,30 e lunedì e mercoledì anche<br />
17,30-19,30 e prevede per ciascun ragazzo una frequenza<br />
bisettimanale. L’accesso è possibile a seguito di un colloquio<br />
di iscrizione con i genitori; con il ragazzo verrà poi<br />
creato un percorso educativo individualizzato. L’attività<br />
che si svolge prevede due momenti distinti: 40 minuti<br />
dedicati ad attività di laboratorio (con carta, stoffa, legno,<br />
voce ecc.) e il tempo restante di un’ora e mezzo è dedicato<br />
a fare i compiti insieme a qualcuno che può aiutare<br />
i ragazzi. Un’occasione per sostenere i propri fi gli anche<br />
in vista <strong>delle</strong> pagelle. Le attività del Cerchio prevedono il<br />
pagamento di una quota mensile di 50 euro (ridotta a seconda<br />
del proprio ISEE). Per le iscrizioni: 338 3048942,<br />
negli orari <strong>delle</strong> attività. Info: uffi cio servizi educativi<br />
del Quartiere 2, Villa Arrivabene piazza Alberti 1/a,<br />
dal lunedì al venerdì 9-13, martedì e giovedì anche<br />
17-19; tel. 055 276 7827/ 7818.<br />
UN PICCOLO PROGETTO PER UNA<br />
GRANDE IMPRESA: “A TUTTA VITA...”<br />
Piccole cose per migliorare la qualità di vita è l’obiettivo<br />
dell’iniziativa “A tutta vita..”, organizzata dal Quartiere<br />
2 con Trekking Italia, per sensibilizzare sui temi di una<br />
sana alimentazione, del benessere fi sico legato al camminare<br />
e della famiglia come nucleo di socializzazione.<br />
<strong>Il</strong> progetto è rivolto ai ragazzi in età scolare e ai loro genitori.<br />
Gli appuntamenti in calendario sono: domenica<br />
29 marzo nell’area naturale protetta del Torrente Mensola,<br />
con ritrovo alle 9,30 nella sede del Quartiere 2, a<br />
Villa Arrivabene piazza Alberti 1/a, dove si svolgerà un<br />
incontro con un esperto di alimentazione, poi con il bus<br />
urbano si raggiungerà Ponte a Mensola dove si passeggerà<br />
ricordando Boccaccio, che qui ha ambientato il poema<br />
“<strong>Il</strong> Ninfale Fiesolano”; domenica 19 aprile al Giardino<br />
di Boboli, ritrovo all’ingresso di via Romana e visita del<br />
giardino, si parlerà fra l’altro di come fare merenda; domenica<br />
10 maggio “Lungo l’Arno”, incontro all’ingresso<br />
del parco dell’Albereta, passeggiata fi no alla pescaia<br />
di Sant’Andrea a Rovezzano, si discuterà sull’importanza<br />
dell’acqua; domenica 31 maggio visita al parco di Pratolino,<br />
parlando <strong>delle</strong> abitudini alimentari dei nostri nonni;<br />
domenica 14 giugno ultimo appuntamento, la visita di<br />
una fattoria nei dintorni di Firenze per conoscere la natura<br />
mentre i bambini impareranno a fare il pane. Iscrizione:<br />
Trekking Italia, via dell’Oriuolo 17, dal martedì al venerdì<br />
dalle 10-12 e anche 16,30-18,30 martedì, giovedì<br />
e venerdì. Info: 055/2341040, orario di uffi cio.
8 Marzo 2009<br />
L’INCHIESTA<br />
DOSSIER/1. Aumentano i casi di raggiro e le vittime sono soprattutto gli anziani<br />
Le regole d’oro contro i truffatori<br />
Seguendo qualche semplice accorgimento si può evitare di cadere nelle mani dei<br />
malfattori che si aggirano in città e che si fanno consegnare soldi con l’inganno. Spesso<br />
diffidare aiuta: ecco un vademecum per non inciampare nelle trappole<br />
Simele Kruklidis<br />
<strong>La</strong> piaga <strong>delle</strong> truffe ha colpito anche<br />
Firenze ed il bilancio dell’anno da<br />
poco concluso non lascia scampo:<br />
224 i casi segnalati alla questura.<br />
Qui non si parla di “colpacci” ad alto livello,<br />
ma di piccole frodi a scapito di gente comune<br />
che, peccando di troppa fiducia o anche solo<br />
di poca attenzione, cade in queste infauste<br />
trappole. In molti infatti credono di poter riconoscere<br />
a prima vista un truffatore o una situazione<br />
poco chiara, ma, nella realtà, le dinamiche<br />
che caratterizzano i furti sono piuttosto<br />
complesse. <strong>Il</strong> “piano” viene studiato nei minimi<br />
particolari ed i furfanti-come attori degni<br />
dell’Oscar- interpretano i personaggi più<br />
disparati, mettendo in scena dei veri e propri<br />
spettacoli teatrali. Di cattivo gusto,<br />
naturalmente. Dal finto vicino<br />
di casa che vi supplica per un<br />
prestito, al funzionario della telefonia<br />
che richiede il pagamento<br />
di una bolletta, fino al venditore<br />
che offre un’occasione irrinunciabile: sono<br />
questi i tipici trucchi utilizzati a Firenze dai<br />
truffatori per adescare le loro “prede”. Dopo<br />
una breve presentazione del “personaggio”, il<br />
gioco si svolge nel giro di pochi minuti ed il<br />
malcapitato si ritrova con il portafoglio alleggerito,<br />
senza neanche capirne il perché. In cit-<br />
<strong>La</strong> questura<br />
ha elaborato<br />
alcuni identikit<br />
tà è così scattato l’allarme, e dalle istituzioni<br />
fiorentine è partito un piano di sicurezza che<br />
suggerisce ai cittadini le regole basilari per<br />
evitare di essere raggirati con troppa facilità.<br />
Le direttive sono semplici e rappresentano il<br />
mezzo più efficace per difendersi dalla truffa.<br />
Innanzitutto bisogna accertarsi sempre dell’identità<br />
della persona che ci sta importunando,<br />
con l’accortezza di non rivelare i propri<br />
dati personali. Come seconda regola è poi<br />
raccomandabile non fidarsi mai di sconosciuti<br />
che si presentano alla porta come dipendenti<br />
di Enti pubblici o privati, anche se in apparenza<br />
sembrano indossare una divisa: se si ritiene<br />
opportuno, all’occorrenza è bene richiedere<br />
un tesserino di riconoscimento, ricordandosi<br />
che non è maleducazione, ma<br />
giustificata diffidenza. Nel caso<br />
in cui non si sia sufficientemente<br />
convinti della persona che si<br />
ha di fronte, è sempre meglio<br />
rifiutare qualsiasi proposta o richiesta,<br />
magari prendendo tempo o chiedendo<br />
l’aiuto di carabinieri o polizia. Come previsto,<br />
le vittime “preferite” dei truffatori restano,<br />
ancora una volta, gli anziani. Per questa<br />
ragione, il monito <strong>delle</strong> autorità fiorentine si<br />
indirizza soprattutto ai familiari più giovani,<br />
affinché possano tutelare in prima persona i<br />
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loro cari, tenendoli sempre informati sui possibili<br />
pericoli in cui possono incorrere, dalle<br />
vendite telefoniche alla vincita di finti premi.<br />
Di recente, per facilitare l’identificazione di<br />
alcuni tra i possibili truffatori, sono stati elaborati<br />
dalla polizia scientifica anche tre identikit,<br />
che individuano il volto di due uomini e<br />
una donna specializzati in truffe tra Firenze<br />
e provincia. I dati sono stati raccolti durante<br />
tutto il 2008, partendo esattamente dalle testimonianze<br />
<strong>delle</strong> vittime. Dalla ricostruzione<br />
<strong>delle</strong> dinamiche <strong>delle</strong> truffe, sembra che i<br />
malviventi agiscano perlopiù di mattina, nelle<br />
ore in cui si presume che gli anziani siano soli<br />
in casa. A quel punto, dopo essersi guadagnati<br />
la fiducia della vittima, trovano la scusa per<br />
richiedere il denaro o per derubare in segreto.<br />
In altri casi, i truffatori preferiscono studiare a<br />
lungo i movimenti del “bersaglio”, seguendone<br />
le abitudini: le vittime vengono così circuite<br />
nei supermercati, alle poste o nelle banche,<br />
luoghi percepiti come “sicuri”. Per arginare il<br />
fenomeno, sono stati disposti pattugliamenti<br />
mirati nelle zone della città in cui c’è una<br />
maggiore concentrazione di persone anziane<br />
o dove si sono già verificate le truffe. Fino a<br />
questo momento, le persone arrestate sono<br />
soltanto cinque: ma il lavoro della questura<br />
continua.<br />
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L’INTERVISTA/1<br />
Parla Silvia Bartolini, responsabile Codacons Toscana<br />
“Mantenete alta la guardia”<br />
l Codacons è un’associazione nata<br />
Ia tutela dei diritti dei consumatori:<br />
per saperne di più abbiamo incontrato<br />
l’avvocatessa Silvia Bartolini, responsabile<br />
dell’area fiorentina e toscana.<br />
Chi si rivolge al Codacons e quali<br />
sono i casi di truffe più ricorrenti?<br />
Da noi arrivano soprattutto le persone<br />
anziane, vittime dei raggiri più<br />
disparati. Nella casistica della nostra<br />
città, le frodi più comuni riguardano<br />
le riparazioni domestiche, i cui costi<br />
a volte si rivelano talmente eccessivi<br />
da non poter essere ritenuti plausibili.<br />
Molto ricorrenti sono anche i furti ad<br />
opera di finti tecnici dell’Enel, della<br />
Telecom o di qualunque altro servizio<br />
pubblico. Nella zona dell’Isolotto, di<br />
recente, siamo persino venuti a conoscenza<br />
di circa quattro imbrogli ad<br />
opera di un presunto ispettore <strong>delle</strong><br />
caldaie.<br />
Dunque bisogna fare attenzione a<br />
non firmare contratti con troppa<br />
leggerezza...<br />
I venditori “porta a porta” che tentano<br />
di propinare agli utenti nuovi contratti<br />
devono indurre al sospetto. Prima<br />
di compilare un qualsiasi modulo<br />
è fondamentale valutare con estrema<br />
cautela tutte le clausole, per evitare di<br />
“legarsi” ad un contratto che non si<br />
desidera. Altrimenti, il più <strong>delle</strong> volte,<br />
Silvia Bartolini<br />
si finisce con l’acquistare un prodotto<br />
diverso da quello desiderato. <strong>Il</strong> primo<br />
passo per tutelarsi è mantenere alti i<br />
livelli di attenzione.<br />
I casi di truffa agli anziani sono in<br />
aumento? A fronte dei fatti compiuti,<br />
come agisce il Codacons?<br />
In verità, anno dopo anno, gli episodi<br />
di truffa a Firenze si mantengono<br />
piuttosto stabili. <strong>La</strong> speranza per il<br />
futuro è semmai che le campagne di<br />
sensibilizzazione ed il lavoro <strong>delle</strong><br />
autorità portino ad una effettiva e<br />
consistente riduzione del fenomeno.<br />
Intanto, il Codacons continua a smascherare<br />
questi tentativi di frode, an-<br />
che se non sempre è possibile risalire<br />
ai colpevoli.<br />
/S.K.
L’INCHIESTA<br />
DOSSIER/2. Le offerte telefoniche sono un assillo costante per tutti, ma la Toscana va in controtendenza<br />
Lo scocciatore suona sempre due volte<br />
L’INTERVISTA/2<br />
Parla Marinella Romoli, dirigente Corecom<br />
“<strong>La</strong> privacy? Violata spesso”<br />
orse non tutti sanno che il Co-<br />
Frecom (Comitato Regionale<br />
per le Comunicazioni), può aiutare<br />
i cittadini a difendersi da truffe e<br />
violazioni della privacy gratuitamente.<br />
Marinella Romoli, dirigente<br />
responsabile del settore, ci<br />
ha illustrato le attività principali<br />
dell’ente.<br />
Di cosa si occupa nello specifico<br />
il Corecom?<br />
<strong>Il</strong> Corecom è un organo della Regione<br />
che si occupa soprattutto di<br />
attività di servizio all’utenza, in<br />
particolar modo in materia di vigilanza,<br />
controllo, conciliazione<br />
nelle controversie<br />
tra utenti ed<br />
operatori <strong>delle</strong><br />
telecomunicazioni<br />
e di monitoraggio<br />
dei<br />
media locali.<br />
Un ventaglio molto vasto di operazioni,<br />
del tutto rivolto alla tutela<br />
dei cittadini.<br />
Sono frequenti i casi di contenzioso?<br />
Dal 2004 all’anno appena concluso,<br />
le istanze che abbiamo accolto<br />
sono passate da 235 a 3420:<br />
un numero nettamente in aumento<br />
dunque. Tra le varie situazioni di<br />
malcontento, non di rado succede<br />
che gli utenti si rivolgano a noi per<br />
aver subito atti di violazione della<br />
privacy. Di fronte a tali circostanze<br />
è importante che i cittadini sappiano<br />
dell’esistenza del Corecom<br />
della possibilità di risolvere le<br />
controversie in maniera del tutto<br />
gratuita e senza il coinvolgimento<br />
di avvocati.<br />
Dietro il fenomeno del telemarketing<br />
e del teleselling possono nascondersi<br />
<strong>delle</strong> truffe? Quali sono<br />
le fasce di età più colpite?<br />
Alla luce dei sondaggi da poco effettuati<br />
abbiamo rilevato che le telefo-<br />
nate e la pubblicità<br />
a carattere<br />
info-promozionalecoinvolgono<br />
soprattutto<br />
gli anziani over<br />
65, ma anche<br />
un’ampia presenza femminile in<br />
condizioni “non professionali”.<br />
Uno dei sistemi più frequenti per attrarre<br />
l’attenzione dell’interlocutore<br />
è quello di far balenare la speranza<br />
di un premio, di una vincita inaspettata.<br />
Si tratta di una modalità di<br />
vendita “mascherata”, che prevede<br />
In quattro anni abbiamo<br />
accolto circa 3000<br />
contenziosi: sono<br />
in continuo aumento<br />
quindi una forma di inganno nei<br />
confronti <strong>delle</strong> persone. /S.C.<br />
Si stima che solo il 4 per cento della popolazione sia<br />
al riparo dall’insistenza degli operatori dei call center.<br />
Ma il difensore civico rassicura: “Da noi le pratiche aperte<br />
per questo tipo di questioni non sono in aumento”<br />
Serena Cafaggi<br />
Marzo 2009<br />
<strong>La</strong> pioggia di offerte telefoniche che ogni<br />
giorno invade la nostra privacy, infiltrandosi<br />
nelle mura di casa attraverso i cellulari e<br />
l’apparecchio fisso, non di rado ci spinge ad<br />
inveire furibondi contro gli impavidi call center; che<br />
puntualmente richiamano. Le proposte sono molteplici<br />
e svariate, da chi cerca di convincerci a cambiare<br />
gestore telefonico a chi offre un nuovo abbonamento<br />
per la tv e ancora, da chi chiede di collaborare ad un<br />
sondaggio a quelli che propongono una polizza assicurativa.<br />
Non c’è limite alla fantasia umana. Di ricevere<br />
queste chiamate è successo proprio a tutti, anche se<br />
in genere la questione si chiude lì, insieme al gesto di<br />
riattaccare la cornetta. Eppure il fenomeno in Italia è<br />
dilagante, tanto che il Garante della Privacy Francesco<br />
Pizzetti ha parlato di “selvaggia aggressione” fuori da<br />
ogni legge sulla tutela della sfera privata. A Firenze<br />
però, la situazione non è molto chiara o meglio: sembra<br />
andare in netta controtendenza. <strong>Il</strong> difensore Civico<br />
della Toscana Giorgio Morales ci ha infatti spiegato,<br />
statistiche alla mano, che: “Le pratiche aperte lo<br />
scorso anno sono state 148 - ha spiegato Morales - in<br />
perfetta media con gli anni precedenti. Inoltre, le segnalazioni<br />
che ci sono pervenute dagli utenti hanno<br />
riguardato in larga misura la Telecom, che si è sempre<br />
dimostrata piuttosto corretta nel risolvere le controversie”.<br />
Insomma, nessun caso allarmante o fuori dalla<br />
norma, sembrerebbe. Ma, se ad ognuno di noi è capitato<br />
più volte al mese di ricevere chiamate indesiderate,<br />
i conti allora non tornano. A quanto pare, il nocciolo<br />
della questione sta nel fatto che i fiorentini ricorrono<br />
all’aiuto del difensore civico o del Co.Re.Com solo<br />
ed esclusivamente nel momento in cui il disturbo si fa<br />
serio e continuato. Come nel caso di servizi telefonici<br />
addebitati senza richiesta o costi in bolletta di chiamate<br />
mai effettuate. Dalle pagelle annuali del nostro<br />
difensore civico, un genere di reclamo che sembra in<br />
crescita è semmai quello di utenti che si sono ritrovati<br />
abbonati ad un diverso gestore telefonico senza saperne<br />
le ragioni. Su altri casi meno eclatanti ci si passa<br />
sopra, soprattutto per evitare di “infilarsi” in quei terribili<br />
labirinti <strong>delle</strong> pratiche burocratiche. Infine, nell’eventualità<br />
in cui ancora non vi sia mai successo di<br />
essere disturbati al telefono, secondo statistiche recenti<br />
dell’agenzia Assocontact, vuol dire che fate parte di<br />
quel fortunato 4 per cento della popolazione, per miracolo<br />
scampato all’attacco degli aitanti operatori dei<br />
call center. Invece, il resto dei comuni mortali è schedato<br />
in foltissime banche dati che raccolgono non solo<br />
numeri di telefono, ma anche indirizzi e informazioni<br />
personali. Per sapere come questo sia possibile, pensate<br />
all’ultima volta in cui avete compilato un modulo o<br />
un coupon, nei supermercati come dal benzinaio. Che<br />
fine fanno tutti quei dati? A buon intenditore...<br />
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9
10 Marzo 2009<br />
IN BOLLETTA/1. Pochi gesti per tagliare i consumi di elettricità senza rinunciare alle comodità<br />
<strong>Il</strong> risparmio energetico in dieci mosse<br />
Via libera agli<br />
elettrodomestici ad<br />
alta efficienza, ma<br />
l’importante è non<br />
lasciarli in stand-by<br />
troppo a lungo<br />
Francesca Puliti<br />
Case sempre più tecnologiche<br />
uguale bollette sempre più salate.<br />
Un’equazione che ben conosciamo.<br />
Eppure qualcosa si può fare<br />
per limitare i danni di quell’armata silenziosa<br />
che da qualche anno ha invaso i nostri appartamenti.<br />
Un vero e proprio esercito corazzato<br />
di spine, spinotti e batterie. In principio fu la<br />
tv, poi il videoregistratore, in seguito il computer,<br />
adesso neanche il normale portaritratti<br />
ci basta più, abbiamo bisogno della cornice<br />
elettronica. <strong>La</strong> lotta è impari: di loro non possiamo<br />
più fare a meno. Così, senza che ce ne<br />
accorgiamo, i consumi energetici lievitano e<br />
il nostro conto in banca scema. Ma tagliare il<br />
costo in bolletta è semplice, come spegnere<br />
un interruttore. Semaforo verde dunque per<br />
il risparmio energetico, a partire da pochi<br />
gesti quotidiani, piccole abitudini che poco<br />
incidono sul nostro stile di vita, ma che molto<br />
possono fare per il nostro portafogli. Si<br />
comincia con i tanto vituperati led, da tempo<br />
sotto accusa da parte <strong>delle</strong> associazioni<br />
ambientaliste e di consumatori. <strong>Il</strong> consiglio<br />
numero uno, dunque, è quello di spegnere<br />
gli elettrodomestici - televisore, lavatrice o<br />
pc che sia - direttamente dal pulsante principale,<br />
anziché lasciarli in stand-by. Se è vero<br />
che il consumo della spia è irrisorio, altrettanto<br />
vero è che le nostre case al buio brillano<br />
più di un albero di Natale: moltiplicando il<br />
costo di ogni led, il risparmio che si ottiene<br />
varia dal prezzo di un biglietto per il cinema<br />
fino a una ventina di euro l’anno, a seconda<br />
di quanti apparecchi possediamo. Non una<br />
grossa cifra, ma un punto di partenza per limitare<br />
gli sprechi. Quando andiamo a com-<br />
FIESOLE COLLINE<br />
prare un elettrodomestico, inoltre, assicuriamoci<br />
che sia classificato come A o A+: non<br />
molti sanno che lavastoviglie e lavatrici di<br />
questo tipo consumano meno acqua di quanta<br />
se ne utilizza lavando a mano. A fronte di<br />
un investimento più sostanzioso, il risparmio<br />
sarà dunque costante negli anni a seguire.<br />
Sarebbe buona norma, poi, effettuare i lavaggi<br />
solo a pieno carico e preferire le temperature<br />
più basse, evitando il prelavaggio. In<br />
alternativa si può interrompere il ciclo per<br />
una decina di minuti, lasciando in ammollo i<br />
panni, e poi farlo ripartire. <strong>La</strong> manutenzione<br />
inoltre è fondamentale per l’efficienza energetica<br />
e la lunga vita degli elettrodomestici:<br />
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ad esempio se il congelatore è correttamente<br />
sbrinato, anziché foderato da uno strato di<br />
ghiaccio, funziona meglio e con meno spesa.<br />
Un’altra strategia è posizionare il frigo<br />
nella zona più fredda della cucina ed evitare<br />
quelli ad incasso, più facili a surriscaldarsi.<br />
Non dimentichiamo infine le lampadine a<br />
fluorescenza che, a parità di luce, consumano<br />
il 70 per cento in meno di quelle tradizionali.<br />
Tutto ciò dovrebbe portare ad un sollievo<br />
pari al 15-20 per cento della bolletta della<br />
corrente. Chi non ne avesse abbastanza può<br />
ottenere ulteriori consigli presso lo Sportello<br />
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VADEMECUM<br />
L’INTERVISTA<br />
Sergio Gatteschi di Forum Energia<br />
“Misuriamo la febbre<br />
ai nostri appartamenti”<br />
arla Sergio Gatteschi, Presidente di<br />
PAmici della Terra e Forum Energia,<br />
associazioni attive da anni nella sensibilizzazione<br />
verso il risparmio energetico e lo<br />
sfruttamento di fonti alternative.<br />
Cosa consiglia a chi vuole risparmiare sui<br />
costi <strong>delle</strong> bollette?<br />
Prima di tutto di “misurare la febbre” alla<br />
propria abitazione, attraverso una certificazione<br />
energetica, per capire dove e come<br />
intervenire al fine di limitare le dispersioni.<br />
Poi si possono mettere in pratica interventi<br />
di varia entità, dai più semplici e abbordabili<br />
ai più complessi.<br />
Cominciamo dai più economici.<br />
Una <strong>delle</strong> cose meno costose è l’installazione<br />
di valvole termostatiche ai termosifoni.<br />
Questi apparecchi consentono il mantenimento<br />
di una temperatura diversa stanza<br />
per stanza. Un’operazione che richiede un<br />
investimento davvero piccolo (circa 160<br />
euro a radiatore) a fronte di un grosso risparmio.<br />
Altro aspetto da tenere sotto controllo<br />
sono gli infissi <strong>delle</strong> finestre: il costo<br />
per cambiarli è un po’ più alto rispetto all’esempio<br />
precedente, ma si recupera per il<br />
55% attraverso l’Irpef. Anche la sostituzione<br />
della vecchia caldaia con un impianto ad<br />
alta efficienza gode di incentivi fiscali.<br />
Passiamo agli interventi più impegnativi.<br />
A chi deve ristrutturare la facciata consiglio<br />
vivamente la coibentazione esterna: si<br />
tratta di montare un pannello isolante che<br />
funziona come una sorta di coperta per la<br />
casa, proteggendola dal freddo d’inverno<br />
e dal caldo eccessivo d’estate. Salendo di<br />
prezzo c’è l’installazione di un pannello<br />
solare termico, da collegare alla caldaia,<br />
o di un pannello fotovoltaico. In quest’ultimo<br />
caso l’investimento è più consistente,<br />
circa 22mila euro per l’impianto completo,<br />
mentre per quanto riguarda il primo caso<br />
il costo iniziale si ammortizza facilmente,<br />
soprattutto se viene abbinato alla caldaia<br />
centralizzata di un condominio. /F.P.<br />
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11<br />
IN BOLLETTA/2. Temperatura e costi sotto controllo grazie a un piccolo dispositivo<br />
A qualcuno piace caldo (e poco caro)<br />
Scaldare casa costa tra il 15 e il 30<br />
per cento in meno, basta montare<br />
una valvola su ogni termosifone.<br />
Ma si possono tagliare anche le spese<br />
per il riscaldamento condominiale,<br />
e contro il caro benzina arriva<br />
un nuovo tipo di autostop<br />
Paola Ferri<br />
C’è chi<br />
conosce a memoria<br />
il listino prezzi di ogni<br />
catena di supermercati<br />
e sceglie dove compra-<br />
re questo e quello in base al risparmio.<br />
C’è chi passa da un gestore telefonico<br />
all’altro alla ricerca della convenienza.<br />
Ormai far quadrare i conti è diventato<br />
un mestiere. Se tutti (o quasi) conosciamo<br />
l’esistenza dei riduttori di flusso da<br />
montare sui rubinetti di casa per limi-<br />
tare il getto, oppure<br />
la necessità<br />
di mantenere una<br />
temperatura inferiore<br />
ai 20 gradi,<br />
non molti sono a<br />
conoscenza di altri strumenti per tagliare<br />
i costi della vita di tutti i giorni. A<br />
partire proprio dal riscaldamento. Per<br />
chi abita in un condominio e ha la caldaia<br />
centralizzata la soluzione si chia-<br />
<strong>Il</strong> ripartitore aiuta<br />
a dividere equamente<br />
le spese condominiali<br />
ma “valvola termostatica”. “Si tratta<br />
di un apparecchio da montare ad ogni<br />
termosifone di casa – spiega Andrea<br />
Cavaciocchi della società Ecolazio che<br />
lavora in questo settore da 15 anni, con<br />
sedi a Firenze e a Roma - in modo da<br />
poter impostare la temperatura in maniera<br />
indipendente dagli altri appartamenti<br />
del palazzo. Non solo: in questo<br />
modo è possibile differenziare la temperatura<br />
nelle varie stanze, per cui pos-<br />
siamo tenerla più<br />
bassa nelle camere<br />
e più alta in<br />
bagno ad esempio”.<br />
<strong>Il</strong> meccanismo<br />
si completa<br />
con un ‘ripartitore’ che misura la quantità<br />
di calore emessa da ogni radiatore<br />
e trasmette i dati a una centralina che<br />
si trova sul pianerottolo, in modo che<br />
ognuno paghi solo per l’energia effet-<br />
tivamente consumata. Un modo per<br />
limitare gli sprechi, oltre che le litigate<br />
tra i vicini di casa che non riescono a<br />
mettersi d’accordo su quando e per<br />
quanto tempo tenere acceso il riscaldamento.<br />
“<strong>Il</strong> risparmio varia tra il 15 e<br />
il 30 per cento – continua Cavaciocchi<br />
- a seconda dell’uso che il cliente ne fa.<br />
Una persona a cui abbiamo installato il<br />
meccanismo ha tagliato addirittura il 70<br />
per cento dei costi in questa stagione”.<br />
Per far funzionare al meglio l’intero<br />
sistema è necessario però affidarsi ad<br />
Scuola Accademica di Danza<br />
É presente a Firenze da oltre vent’anni. <strong>La</strong><br />
Scuola Accademica di Danza Sad è stata fondata<br />
nel 1986 da <strong>La</strong>ura Checcucci Lisi, ballerina<br />
di successo che per prima ha introdotto in<br />
Italia l’insegnamento del metodo della Ecole<br />
de Dance Classique di Montecarlo di Marika<br />
Besobrasova. E oggi, dopo tanti anni,<br />
nella bella sede di via Scipione Ammirato, la<br />
tradizione continua e si rinnova: l’off erta formativa<br />
spazia dalla danza classica a quella<br />
moderna e contemporanea, fi no ai corsi di<br />
stretching e tono, elegantissima disciplina<br />
fi tness praticabile da chiunque per scolpire i<br />
muscoli, eliminare le tensioni accumulate, tonifi<br />
care il fi sico, migliorare energia, equilibrio<br />
e portamento. Le allieve della Scuola possono<br />
contare su un corpo insegnante altamente<br />
qualifi cato e i corsi, sia per la danza classica<br />
che per quella moderna e contemporanea,<br />
sono organizzati in base a diversi livelli di<br />
diffi coltà. Le insegnanti, guidate dalla direttrice<br />
Lisi, affi ancata da Donatella Locchi e da<br />
altre docenti d’esperienza, seguono le allieve<br />
e le preparano per le audizioni con particolare<br />
attenzione alle potenzialità professionali<br />
della danza.<br />
Per tutto il mese di marzo chi si volesse avvicinare a queste discipline avrà diritto<br />
ad una settimana gratis per i corsi di hip hop e di danza moderna<br />
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tutti gli accorgimenti necessari. E mentre<br />
su internet fioccano consigli di ogni<br />
tipo, da come prepararsi uno sgrassatore<br />
universale a base di aceto, a come recuperare<br />
l’acqua di cottura della pasta<br />
per lavare i piatti, arriva anche il nuovo<br />
autostop, per risparmiare sulla benzina.<br />
Nonché sullo smog. <strong>Il</strong> meccanismo<br />
è semplice come mettersi d’accordo<br />
con gli amici per prendere una sola<br />
auto, anziché andare nello stesso posto<br />
ognuno con il proprio mezzo. Solo<br />
che in questo caso a mettersi d’accordo<br />
sono persone che non si conoscono tra<br />
di loro: galeotto fu il web ancora una<br />
volta. Tramite l’apposito sito (www.<br />
roadsharing.com), dopo aver inserito i<br />
propri dati, ognuno immette il tragitto<br />
che intende percorrere e cerca compagni<br />
di viaggio. Uno strumento efficace<br />
contro il caro-carburanti, ma anche<br />
contro il traffico. E se proprio ci si dovesse<br />
ritrovare incolonnati al semaforo,<br />
almeno si ha la possibilità di fare due<br />
chiacchiere.
12 Marzo 2009<br />
DIMENTICANZE. In ogni angolo della città s’incontrano strutture fatiscenti e in disuso da anni<br />
Una pioggia di edifici abbandonati<br />
Dal Ponte al Pino<br />
a Rifredi, passando<br />
per Gavinana e le Cure:<br />
sparse qua e là,<br />
come cartoline<br />
di una Firenze<br />
ormai tramontata,<br />
le vecchie costruzioni<br />
sonnecchiano in città<br />
Serena Wiedenstritt<br />
<strong>La</strong> città si evolve, gli spazi cambiano,<br />
la geografia urbana si modella<br />
su una Firenze che cresce e che<br />
diventa area metropolitana. Un<br />
processo complesso, affascinante, che però<br />
a volte lascia <strong>delle</strong> zone d’ombra che assorbono<br />
vecchi edifici dismessi e dimenticati.<br />
L’occhio a volte si abitua, a volte si stravolge<br />
a vedere, accanto alle novità, vecchi e cadenti<br />
emblemi di una “Firenze com’era” che non<br />
avrebbe nessun motivo di resistere nel tempo.<br />
A seguire qualche esempio di dimenticanza<br />
che qua e là imbruttisce la città. Al Ponte al<br />
Pino sorge ancora una struttura che fu, nei<br />
decenni passati, di proprietà <strong>delle</strong> Poste, che<br />
oggi dichiarano di aver venduto il palazzo<br />
diversi anni fa ad una società privata, di cui,<br />
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L’ex Esselunga di viale Giannotti nel quartiere 3<br />
per discrezione, non viene fatto il nome. Accanto<br />
all’edificio, l’area che ospitava i capannoni<br />
ex-Omnia Express è stata bonificata ed<br />
è stato ripulito tutto, fanno sapere dalle FS.<br />
L’acquirente <strong>delle</strong> Poste, invece, continua a<br />
latitare. Altro capitolo, l’area vecchio Meyer.<br />
L’ospedale dei bambini ha cambiato casa, ma<br />
la vecchia struttura? L’edificio è stato oggetto<br />
dell’attenzione del Movimento di Lotta<br />
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per la Casa, che vi ha fatto irruzione lo scorso<br />
gennaio, quando circa 150 persone hanno<br />
forzato il lucchetto e sono entrate nei locali.<br />
Lì è partita la polemica, recentemente tornata<br />
agli onori <strong>delle</strong> cronache per la decisione<br />
del Comune di finanziare la pulizia di alcuni<br />
bagni chimici installati nell’area: il centrodestra<br />
insorge, da Palazzo Vecchio evidenziano<br />
problemi di igiene pubblica. Ancora: chi si<br />
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L’INTERVISTA<br />
i fronte a tanti edifici disa-<br />
Dbitati e a migliaia di metri<br />
quadrati sprecati Lorenzo Bargellini,<br />
del Movimento di Lotta<br />
per la Casa di Firenze, snocciola i<br />
numeri dell’emergenza abitativa:<br />
“Ogni giorno a Firenze vengono<br />
eseguiti tre-quattro sfratti e nei<br />
prossimi tre anni ne sono previsti<br />
circa 5.500. Si tratta per la maggior<br />
parte di persone indigenti,<br />
spesso anziani e spesso donne<br />
sole con bambini. Un segnale della<br />
crisi che sta colpendo la città si<br />
vede anche in questo fenomeno:<br />
prima la percentuale degli sfratti<br />
per morosità era il 20 per cento,<br />
nell’ultimo periodo è salita al 60<br />
per cento. Significa che le famiglie<br />
non ce la fanno più a pagare<br />
un affitto, che la precarietà sta<br />
colpendo sempre di più. E il paradosso<br />
è che chi viene sfrattato<br />
per morosità non può partecipare<br />
ai bandi per gli alloggi popolari,<br />
quei pochi che sono rimasti. <strong>La</strong><br />
morosità viene quindi ancora vista<br />
come una colpa. Idem per chi<br />
non riesce a pagare il mutuo ed<br />
è insolvente nei confronti di una<br />
banca: non avrà mai diritto ad<br />
una casa popolare”. <strong>Il</strong> Movimento<br />
di Lotta per la Casa, oltre a inter-<br />
IL CASO<br />
muove spesso fra Firenze e Sesto Fiorentino<br />
lo vede sempre, idem per chi si avvia verso<br />
Careggi. Si tratta del casermone in mezzo a<br />
via Taddeo Alderotti: uno scheletro abbandonato<br />
e rovinato ormai da anni. Spostandosi a<br />
Firenze sud, s’incontra l’ex Esselunga di viale<br />
Giannotti. Ora la spesa si fa un centinaio<br />
di metri più in là, ma il vecchio supermercato<br />
di viale Giannotti (per mesi al centro di un<br />
tira e molla determinato dalla nuova apertura<br />
Tra le aree fantasma,<br />
l’ex Meyer,<br />
l’ex Meccanotessile,<br />
l’ex Esselunga<br />
di viale Giannotti<br />
della Coop di Gavinana) è ancora lì. Da tre<br />
anni la struttura è stata ceduta al Comune di<br />
Firenze. Da Palazzo Vecchio spiegano che, a<br />
marzo scorso, prima l’approvazione della variante<br />
al piano regolatore da parte della giunta<br />
comunale, poi l’ok del consiglio, parevano<br />
aver dato l’ultimo via libera alla realizzazione<br />
degli alloggi ad affitto agevolato nell’area<br />
dell’ex supermercato Esselunga. <strong>Il</strong> progetto<br />
sarebbe dovuto essere l’ultimo tassello del<br />
progetto di trasformazione urbana dell’area<br />
ex Longinotti. C’erano anche i fondi, visto<br />
che da Palazzo Vecchio avevano fatto sapere<br />
che il progetto di nuovi alloggi aveva ricevuto<br />
il finanziamento dallo Stato per 2 milioni<br />
573.490 euro pari al 50 per cento del<br />
costo complessivo dell’intervento, mentre<br />
il restante 50 sarebbe stato a carico di Casa<br />
spa. Ad oggi però non solo non ci sono gli<br />
alloggi, ma mancano soprattutto le tracce del<br />
cantiere.<br />
Lorenzo Bargellini, Movimento di Lotta per la Casa<br />
“Ogni giorno tre sfratti”<br />
venire in soccorso <strong>delle</strong> persone<br />
sfrattate, segue da vicino le case<br />
occupate della città, che ospitano<br />
in tutto circa 1.700 persone, molti<br />
italiani ma anche molte famiglie<br />
straniere e cittadini richiedenti<br />
asilo: “A parte l’ultima vicenda<br />
del vecchio Meyer - spiega Bargellini<br />
- che abbiamo dovuto occupare<br />
in vista dello sgombero<br />
della Rosai che avrebbe lasciato<br />
150 persone per la strada, non<br />
abbiamo messo in piedi nessuna<br />
nuova iniziativa. Ormai, infatti,<br />
gli sgomberi sono immediati e c’è<br />
un problema di rapporti di forza<br />
con le istituzioni”. In conclusione,<br />
di fronte ad una emergenza<br />
abitativa conclamata, cosa propone<br />
il Movimento? “Chiediamo<br />
un aumento dell’edilizia popolare<br />
pubblica, non sovvenzionata<br />
né affidata alla cooperative, la<br />
promozione di progetti di autorecupero,<br />
come sta avvenendo ad<br />
esempio nell’asilo nell’area di<br />
Castello, la requisizione di stabili<br />
disabitati, l’utilizzo di edifici sfitti<br />
a uso culturale e abitativo, come<br />
per alcune vecchie caserme, e<br />
una inchiesta sugli affitti a nero<br />
in centro, che sono la gran parte”<br />
termina Bargellini. /S.W.
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14 Marzo 2009<br />
SALUTE<br />
IN ARRIVO. Un fiorentino su dieci dovrà fare i conti con le conseguenze dell’aumento dei pollini nell’aria<br />
Bentornate allergie, nemiche di stagione<br />
Giulia Righi Starnuti, prurito, naso che gocciola, occhi che lacrimano:<br />
sono questi i fastidiosi sintomi del tormento primaverile.<br />
ci ha regalato un carico<br />
di infl uenza, la primavera inve- Ecco i consigli del medico. E una piccola curiosità: la<br />
ce si trascina dietro le allergie.<br />
L’inverno<br />
Non si scappa, ogni stagione ha lanugine dei pioppi è innocua, fa solo da capro espiatorio<br />
i suoi mali. E allora, di nuovo, largo ai fazzoletti.<br />
“Anche quest’anno per un fi orentino su<br />
dieci non sarà possibile fare a meno di questo<br />
sgradito accessorio”. E, se ce lo dice un<br />
medico, c’è da crederci. “Negli ultimi anni si<br />
è registrato un notevole aumento dei soggetti<br />
che soffrono di allergie stagionali più o meno<br />
importanti- spiega il dottor Niccolò Berzi- e<br />
l’arrivo della primavera costituisce un momento<br />
particolarmente critico”. <strong>Il</strong> termine “allergia”,<br />
prosegue, ha origine greca e signifi ca<br />
‘reazione anomala, diversa’ : “Si tratta di una<br />
risposta esagerata dell’organismo a sostanze<br />
normalmente innocue per il resto <strong>delle</strong> persone,<br />
come polveri, pollini o alimenti- continua<br />
il dottor Berzi- Praticamente inneschiamo una<br />
battaglia contro un nemico inesistente, il nostro<br />
corpo si comporta come Don Chisciotte<br />
contro i mulini a vento”. I sintomi classici<br />
sono il prurito, l’arrossamento e la lacrimazione<br />
degli occhi, la rinorrea sierosa (il naso che<br />
gocciola), frequenti starnuti, problemi <strong>delle</strong><br />
vie respiratorie, senso di mancanza d’aria e<br />
tosse, spesso accompagnati da stanchezza e<br />
irritabilità. “Questi sintomi si presentano singolarmente<br />
o associati, determinando quadri<br />
lievi e sopportabili oppure notevoli e invalidanti”.<br />
Per questo, chiosa il dottore, è fondamentale<br />
individuare l’allergene scatenante<br />
(ovvero il nemico inesistente), perché il primo<br />
rimedio, il più immediato, è tenersi alla larga<br />
dalla causa del proprio male. Poi. “Ciascuno<br />
di noi è o può diventare allergico e non è<br />
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infrequente la comparsa di sintomi in età già<br />
adulta- prosegue il dottor Berzi- Complici nel<br />
determinare questo fenomeno sono la familiarità<br />
(il 30% dei bambini con genitore allergico<br />
svilupperanno sintomi allergici dello stesso<br />
tipo), l’igiene che ha ridotto i contatti con i<br />
germi e quindi l’allenamento del nostro sistema<br />
immunitario, ma anche il fumo di sigaretta,<br />
l’inquinamento e i cambiamenti climatici<br />
rapidi e improvvisi”. Ma come si rimedia?<br />
“Possono aiutare alcune piccole accortezze,<br />
per esempio limitare l’attività all’aria aperta<br />
nei periodi di maggiore suscettibilità, sapere<br />
che nelle giornate secche e ventose la concentrazione<br />
dei pollini è maggiore e svolgere<br />
una vita sana, cercando di mantenere un ritmo<br />
del sonno regolare e un’alimentazione varia,<br />
magari con integrazione di vitamine”. Se tutto<br />
questo non ci basta, allora ci sono i medicinali:<br />
“Oggi disponiamo di farmaci che aiutano<br />
a contenere o eliminare la sintomatologia, da<br />
assumere al bisogno quando necessario o in<br />
terapie stagionali- prosegue il dottor Berzi- In<br />
determinati periodi possiamo limitare i sintomi<br />
per esempio con antistaminici o cortisonici<br />
oppure “istruire” l’organismo a non rispondere<br />
a certe sostanze, con la terapia vaccinale”.<br />
E, per il resto ci vuole la solita, santa, pazienza<br />
perchè ogni mese ha il suo tormento: marzo e<br />
aprile ad esempio sono i mesi dei pollini della<br />
betulla, del cipresso, quelli in cui iniziano le<br />
graminacee e quelli in cui la parietaria vive ha<br />
un picco di fi oritura. Per fi nire, una curiosità:<br />
“Sfatiamo una convinzione errata- conclude il<br />
dottor Berzi- la lanugine del pioppo che “imbianca”<br />
la nostra città durante la primavera non<br />
è costituita da polline e per quanto fastidiosa<br />
non produce fenomeni allergici: è solo il capro<br />
espiatorio di tutti quei pollini che contemporaneamente<br />
vengono trasportati dal vento”.<br />
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Ronde dei cittadini<br />
per la sicurezza sul territorio,<br />
sei d’accordo?<br />
1. Sì, serve un maggior controllo nelle strade<br />
2. Sì, ma solo se sorvegliate e con precisi limiti d’azione<br />
3. No, così c’è il rischio di una giustizia fai-da-te<br />
Così avete risposto il mese scorso<br />
Stop a fast food e kebab in centro: Firenze deve seguire l’esempio di Lucca?<br />
50,64% Si, le tradizioni devono essere difese<br />
31,22% No, la fusione di popoli e culture<br />
è positiva per la città<br />
18,14% Non so, andrebbe trovata<br />
una via di mezzo tra tradizione e novità<br />
50,64%<br />
LA LEGGE 194 18,14%<br />
CHE<br />
REGOLAMENTA L’ABORTO<br />
DEVE ESSERE CANCELLATA?<br />
<strong>Il</strong> sondaggio è stato eff ettuato tramite il sito internet www.ilreporter.it, una<br />
linea telefonica dedicata e l’indirizzo e-mail dicolamia@ilreporter.it. Totale<br />
votanti: 1406; Risposte: Si, le tradizioni devono essere difese: 712 (50,64%);<br />
No, la fusione di popoli e culture è positiva per la città: 439 (31,22%); Non<br />
so, andrebbe trovata una via di mezzo tra tradizione e novità: 255 (18,14%);<br />
Sondaggio tramite www.ilreporter.it: 918 (65,29%); Risposte: Si, le tradizioni<br />
devono essere difese: 464 (50,5%); No, la fusione di popoli e culture è positiva<br />
per la città: 287 (31,3%); Non so, andrebbe trovata una via di mezzo tra<br />
tradizione e novità: 167 (18,2%); Sondaggio tramite linea telefonica dedicata:<br />
totale votanti: 276 (19,63%); Risposte: Si, le tradizioni devono essere difese:<br />
141 (51,2%); No, la fusione di popoli e culture è positiva per la città: 86 (31,1%);<br />
Non so, andrebbe trovata una via di mezzo tra tradizione e novità: 49 (17,7%);<br />
Sondaggio tramite dicolamia@ilreporter.it: totale votanti: 212 (15,07%); Ri-<br />
I risultati saranno pubblicati sul prossimo numero<br />
31,22%<br />
sposte: Si, le tradizioni devono essere difese: 107 (50,7%); No, la fusione di popoli<br />
e culture è positiva per la città: 66 (31,2%); %); Non so, andrebbe trovata<br />
una via di mezzo tra tradizione e novità: 39 (18,1%); AVVERTENZA: I “sondaggi<br />
on line” non sono sondaggi rappresentativi ai sensi <strong>delle</strong> direttive dell’Autorità<br />
garante <strong>delle</strong> comunicazioni: essi non hanno valore statistico. I risultati che<br />
forniscono non hanno, cioè, la pretesa di rappresentare l’opinione di gruppi<br />
di persone. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione<br />
elaborato scientifi camente, che hanno l’unico scopo di permettere agli utenti<br />
che lo desiderano di esprimere la propria personale opinione.
16 Marzo 2009<br />
TERZA ETÀ/1. In controtendenza rispetto ai luoghi comuni, gli anziani sono molto attivi<br />
Non è mai il tempo di esser vecchi<br />
Sono sempre di più i pensionati che conducono una vita<br />
dinamica e varia, trascorrendo il tempo libero con i nipoti<br />
o impiegandolo al teatro, al cinema, al museo.<br />
I nostri nonni hanno imparato ad esser super impegnati<br />
FIRENZE e il Suo ARTIGIANATO<br />
C’è una categoria che si sente dimenticata, che teme<br />
di male in peggio. Che chiede aiuto, magari alla Amministrazione<br />
che verrà dopo le elezioni (6-7 Giugno). Una<br />
categoria di operatori laboriosi semi asfissiati da mercato<br />
globale, crisi economica, ma soprattutto dalla più che<br />
decennale insipienza degli amministratori locali, responsabili<br />
primi del malgoverno e del degrado della Città.<br />
L’Artigianato Fiorentino ha costituito la Storia, l’anima<br />
e la linfa di questa Città, e la Ricchezza di Firenze.<br />
L’Artigianato Fiorentino vive oggi un Presente incerto<br />
e teme un Futuro oscuro.<br />
• <strong>Il</strong> nostro grande Artigianato (le stoffe, il cuoio<br />
lavorato, i gioielli, il legno dorato e dipinto) se ne è<br />
andato.<br />
• Le mostre dell’Artigianato e dell’Antiquariato, nostre<br />
glorie tradizionali , non ci sono più.<br />
• L’industria della Moda è emigrata altrove, tra<br />
Roma e Milano, con gravi ricadute anche sull’indotto<br />
artigianale e commerciale.<br />
L’Artigianato Fiorentino ha bisogno e voglia di rinascere<br />
e di risplendere.<br />
Si tratta di una componente economica e lavorativa di<br />
consistenza non indifferente, oltreché di una “Cultura”<br />
fatta di dedizione, sacrificio, ingegno, eccellenza di “nicchia”,<br />
sapienza trasmessa, che sa proporre in tutti i mercati<br />
oggetti particolari, “unici”, diversi , in un mondo di<br />
prodotti standardizzati.<br />
Con misure di sostegno si possono e si devono affrontare<br />
le criticità che affliggono il “sistema”: dal<br />
problema legato alle localizzazioni sul territorio (connesso<br />
al mercato immobiliare), al ricambio generazionale<br />
(incertezze dell’apprendistato).<br />
Ma non si tratta solo<br />
di necessari interventi<br />
per la rivitalizzazione<br />
del comparto<br />
( scuole d’arte, artigianato<br />
artistico e di<br />
qualità) .<br />
Una reale volontà di<br />
rilancio della Città<br />
(e del Suo Artigia-<br />
Riccardo Sarra<br />
Capogruppo di AN<br />
al Consiglio Comunale di Firenze<br />
nato) non può prescindere da una visione di insieme,<br />
da un progetto globale.<br />
<strong>La</strong> Nuova e, senz’altro, Diversa Amministrazione che i<br />
Fiorentini sceglieranno il 6-7 Giugno, saprà sicuramente<br />
rispondere alle esigenze del Sistema Moda : spazi<br />
espositivi consoni, sempre più efficienti e funzionali<br />
collegamenti aeroportuali, infrastrutture adeguate. <strong>La</strong><br />
Valorizzazione dell’Antiquariato (Biennale e manifestazioni<br />
collaterali) avrà riflessi positivi per il rilancio <strong>delle</strong><br />
attività collegate al restauro. <strong>La</strong> Politica Culturale della<br />
Amministrazione di CentroDestra realizzerà una nuova<br />
stagione di Eventi collegati non solo a Teatro, Musei, Musica,<br />
ma anche a Antiquariato e Artigianato, e sarà quindi<br />
in grado di rigenerare il comparto produttivo.<br />
Si tratta di saper riconciliare Firenze e il Suo Artigianato<br />
con il passato, per rilanciarli verso il futuro. Una atto<br />
d’amore, di responsabilità e concretezza, che solo il CentroDestra<br />
potrà realizzare; un risultato che scaturirà, ne<br />
siamo certi, dalla intelligenza dei Fiorentini tutti.<br />
Riccardo Sarra<br />
Capogruppo di AN in Consiglio Comunale a Firenze<br />
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />
Giuditta Boeti<br />
C’è solo<br />
un modo<br />
di dimenticare il<br />
tempo: impiegar-<br />
lo, diceva Charles<br />
Baudelaire. Ed è proprio questo il segreto<br />
per vivere serenamente gli anni<br />
dopo la pensione: investire appieno<br />
il tempo libero senza lasciare spazio<br />
alla trappola della solitudine. Gli<br />
ultra sessantacinquenni di oggi che<br />
sono in pensione hanno imparato a<br />
condurre una vita dinamica e impegnata,<br />
abbattendo così il pregiudizio<br />
che li vuole pigri, tristi, con pantofole<br />
ai piedi lui, e con l’uncinetto in<br />
mano lei. Invece no, i nostri nonni<br />
sono molto indaffarati, soprattutto<br />
in tempi in cui le generazioni di<br />
mezzo sono sempre più impegnate<br />
dal lavoro e a corto di denaro. Allora<br />
bisogna accudire i nipoti, la mattina<br />
portarli a scuola e poi riprenderli nel<br />
pomeriggio. Malgrado qualche acciacco<br />
fisico, gli individui che hanno<br />
superato le sessantacinque primavere<br />
detengono un primato in città: il<br />
volontariato è ormai appannaggio<br />
completo di pensionati ancora desiderosi<br />
di essere utili alla società. Le<br />
statistiche dicono che non c’è molta<br />
differenza tra il tempo libero <strong>delle</strong><br />
donne e quello degli uomini. Se prima<br />
la donna anziana trascorreva più<br />
tempo in casa e l’uomo passava le<br />
sue giornate al Circolo sociale, oggi,<br />
il popolo dei pensionati si organizza<br />
ed esce di casa, dando più concre-<br />
L’INDAGINE<br />
ra il lavoro, la famiglia e gli<br />
Timpegni i fiorentini non hanno<br />
molto tempo libero a disposizione.<br />
L’unico ritaglio di libertà da dedicare<br />
a se stessi è concesso dalle<br />
otto di sera in poi, da passare più<br />
che altro in casa in compagnia dei<br />
figli. Per chi preferisce uscire, la<br />
meta prediletta è il cinema. Elemento<br />
che accomuna fasce di età e<br />
sessi diversi è la scarsità di soldi<br />
da investire nella fruizione culturale:<br />
fra i 25 e i 30 euro al mese,<br />
non di più. Lo rivela un’indagine<br />
messa a punto dall’Ufficio statistica<br />
del Comune, effettuata su un<br />
campione di 800 persone residenti<br />
a Firenze. Gli unici a spendere più<br />
tempo libero nelle ore pomeridiane,<br />
perché svincolati dagli impegni<br />
lavorativi, sono le casalinghe e gli<br />
anziani. Quattro fiorentini su dieci<br />
tra gli intervistati dichiarano di<br />
trascorrere il tempo libero in casa<br />
propria o altrui, il 28 per cento in<br />
attività all’aperto e il 18,3 per cento<br />
in attività sportive. Tra i 30 e i 60<br />
anni i momenti di svago si trascorrono<br />
prevalentemente con i figli.<br />
Dedicano il proprio tempo libero<br />
al partner il 28 per cento, mentre<br />
il 27 per cento lo dedica agli amici.<br />
FOCUS<br />
tezza alle possibilità che la vita gli<br />
offre. A conferma che i nonni di casa<br />
nostra si danno un gran daffare per<br />
impiegare al meglio il tempo libero<br />
ci sono i dati Istat, da cui emerge<br />
che quasi la metà della popolazione<br />
anziana legge sempre più libri e, se<br />
un tempo si dedicava soprattutto al<br />
Vangelo, oggi si prediligono storie di<br />
avventura, natura e cultura. Le donne<br />
vanno di più al cinema, visitano<br />
musei e mostre, passano più tempo<br />
dal parrucchiere e si soffermano di<br />
più a guardare le vetrine cercando<br />
di farsi una ragione per la moda che<br />
cambia. E gli uomini, lungi dall’essere<br />
annoiati pantofolai davanti alla<br />
televisione, si dedicano alla manutenzione<br />
della casa e si rendono utili<br />
recandosi al supermercato per fare la<br />
spesa, muniti di sacchetti riciclabili<br />
e volantino con tutte le promozioni<br />
alla mano. Altra novità sono i cosiddetti<br />
viaggi post pensionamento.<br />
Ben lontani dalle solite visite guidate<br />
o dai classici pellegrinaggi in città<br />
sante, i nonni sono pronti a visitare<br />
capitali europee e a partire per lunghe<br />
trasferte, come dimostrano i pacchetti<br />
preparati ad hoc dalle agenzie<br />
di viaggio. Insomma, se anche la salute<br />
non è più quella d’un tempo, la<br />
vita dopo la pensione non è destinata<br />
all’isolamento e alla solitudine perché<br />
si diventa realmente vecchi solo<br />
quando si perde il buonumore, indipendentemente<br />
dagli anni che si ha.<br />
Una ricerca fotografa le nostre abitudini<br />
<strong>Il</strong> relax? Scatta alle 20<br />
Un buon 10 per cento, prevalentemente<br />
composto da donne, decide<br />
di rilassarsi in solitudine. <strong>La</strong> spesa<br />
mensile che gli intervistati hanno<br />
dichiarato di sostenere per fruire<br />
<strong>delle</strong> attività di carattere culturale,<br />
vede più della metà del campione<br />
dividersi equamente fra coloro che<br />
spendono da 25 a 50 euro (prevalenza<br />
femmine) e coloro che spendono<br />
fino a 25 euro (prevalenza<br />
maschi). <strong>Il</strong> rimanente 36 per cento<br />
si ripartisce fra chi sostiene una<br />
spesa compresa fra i 50 e i 100<br />
euro e chi, invece, ha dichiarato di<br />
non sostenere alcun tipo di spesa e<br />
sono per lo più anziani e di bassa<br />
scolarizzazione.<br />
/G.B.
FOCUS<br />
TERZA ETÀ/2. A Firenze su 3.800 richieste presentate ne sono state soddisfatte 2.948<br />
Social card, un percorso a ostacoli<br />
Per ottenere la ricarica di 40 euro<br />
mensili occorrono molti requisiti. A tante<br />
persone, poi, è capitato di ritrovarsi<br />
fra le mani un tessera non caricata.<br />
Lo Spi: “Una procedura complicata”<br />
Giulia Righi<br />
Éarrivata, accompagnata<br />
da una cortina di propaganda<br />
e slogan, ed ha<br />
subito scontentato i più.<br />
E’ la “social card”, la carta acquisti<br />
ideata dal ministro Tremonti. Una<br />
tesserina magnetica, ricaricata con<br />
80 euro ogni due mesi, e riservata<br />
agli anziani che si trovano in<br />
difficoltà economica comprovata.<br />
Appena introdotta sono nati i primi<br />
problemi. Numero uno: tanti anziani,<br />
anche in città, se la sono sì<br />
ritrovata tra le mani, ma non caricata.<br />
Vuota. E si sono accorti dello<br />
“scoperto” nel modo più umiliante<br />
possibile: alla cassa del supermercato,<br />
davanti agli sguardi incuriositi<br />
<strong>delle</strong> altre persone in fila. Al<br />
momento di pagare infatti, in tanti<br />
hanno scoperto che la tessera non<br />
era stata caricata. Perché? “<strong>La</strong> trafila<br />
per ottenerla - spiega Daniele<br />
Bettarini segretario dello Spi Cgil<br />
di Firenze - si è dimostrata fin da<br />
subito farraginosa. Perché gli an-<br />
LA SCHEDA<br />
ziani la hanno ritirata negli uffici<br />
postali, ma spettava poi all’Inps<br />
caricarla, dopo che erano stati verificati<br />
i requisiti. Ma è successo<br />
in molti casi che gli anziani non<br />
siano stati avvisati che la loro domanda<br />
non era stata accettata”. E,<br />
di qui, l’umiliazione alle casse dei<br />
supermercati. Un’altra questione è<br />
quella relativa alle persone che, pur<br />
avendo presentato la domanda, se<br />
la sono vista respingere. I dati Inps<br />
(aggiornati al 15 gennaio) spiegano<br />
che a Firenze, su 3.800 richieste<br />
pervenute alle Poste, ne sono state<br />
soddisfatte 2.948. “Ottenere questa<br />
carta - continua Bettarini - era un<br />
percorso a ostacoli. Occorre infatti<br />
soddisfare molti requisiti, e in tanti<br />
sono rimasti a bocca asciutta perché<br />
magari, pur avendo pensioni<br />
misere, avevano un piccolo gruzzoletto<br />
da parte”. E i gradini che<br />
l’anziano deve superare per avere<br />
diritto alla ricarica mensile di 40<br />
euro sono: un Isee (indicatore della<br />
SOLLIEVO O UMILIAZIONE?<br />
<strong>La</strong> “Social Card” è una carta acquisti ideata dal ministro Tremonti,<br />
destinata agli anziani over 65 e ai minori con meno di tre anni, in<br />
comprovata situazione di indigenza. E’ stata pensata per dare un<br />
sollievo, seppur minimo, alle persone in difficoltà. Viene ricaricata<br />
con 80 euro ogni due mesi, 40 al mese. A Firenze, secondo i dati Inps<br />
del gennaio su 3.800 richieste pervenute alle Poste, ne sono state<br />
soddisfatte 2.948. In tutta la Toscana invece ne sono state richieste<br />
16.033, concesse invece 12.332. Appena introdotta ha suscitato<br />
molte polemiche, perché tanti anziani se la sono sì ritrovata tra le<br />
mani, ma “vuota”, senza la ricarica, e se ne sono accorti al momento<br />
di pagare alla cassa del supermercato, con relativa umiliazione.<br />
ORIENTARSI TRA I REQUISITI<br />
In tanti hanno messo in discussione la fitta serie di requisiti necessari<br />
per ottenere la Social Card. Le condizioni da rispettare per averne<br />
diritto sono tante: l’Isee (indicatore della situazione socio economica<br />
equivalente) deve essere inferiore ai 6 mila euro, il reddito personale<br />
deve essere inferiore a 6 mila euro (o a 8 mila se il richiedente<br />
è over 70), non bisogna avere più di un’utenza rispettivamente del<br />
gas o dell’ elettricità, non avere patrimonio mobiliare superiore ai 15<br />
mila euro, non essere proprietario di un’auto, non essere in possesso<br />
del 25 per cento o più di un immobile ad uso abitativo, o del 10<br />
per cento di immobili a uso non abitativo.<br />
UNO SCONTO ULTERIORE<br />
Una convenzione siglata tra varie associazioni di categoria e il Ministero<br />
dell’economia prevede il riconoscimento ai possessori della Social card<br />
di uno sconto del 5 per cento sulle spese effettuate con la stessa carta.<br />
Confcommercio è tra quelle che hanno aderito. <strong>La</strong> Carta Acquisti può<br />
essere utilizzata solo negli esercizi del dettaglio alimentare e della ristorazione,<br />
compresi i bar, che potranno cumulare il 5 per cento di sconto<br />
con altre eventuali iniziative promozionali già in atto. Alla convenzione<br />
posso aderire le imprese dotate di un POS abilitato al circuito Mastercard<br />
e che rientrano in un codice merceologico (merchant category<br />
code) autorizzato dal Ministero dell’Economia.<br />
situazione socio economica equivalente)<br />
inferiore ai seimila euro,<br />
un reddito sotto i 6.000 euro (8.000<br />
per gli over 70), non avere più di<br />
un’utenza del gas o dell’ elettricità,<br />
non avere patrimonio mobiliare superiore<br />
ai 15 mila euro, non essere<br />
proprietario di un’auto, non essere<br />
in possesso del 25 per cento o più<br />
di un immobile ad uso abitativo, o<br />
Marzo 2009<br />
del 10 per cento di immobili a uso<br />
non abitativo. Insomma, una giungla.<br />
“Un quarto <strong>delle</strong> persone che<br />
ha fatto domanda non ha ottenuto<br />
la carta - spiega Bettarini - e noi<br />
stiamo verificando quei casi per<br />
vedere se effettivamente non ne<br />
avevano diritto. Ma c’è anche un<br />
altro dato: c’è uno scarto del 90<br />
per cento tra chi si è presentato qui<br />
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da noi e chi poi ha fatto effettivamente<br />
domanda”. In tanti si sono<br />
scoraggiati, e ci hanno rinunciato<br />
in partenza. E ora, come vanno le<br />
cose? Chi invece la ha ottenuta riceve<br />
puntualmente la sua ricarica?<br />
“Per quanto ci risulta, sembra che<br />
non ci siano particolari problemi,<br />
e dopo le prime tessere vuote, non<br />
abbiamo più avuto segnalazioni”.<br />
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CLICK. In città aumentano i negozi a cui rivolgersi per vendere sul web i propri oggetti<br />
Si compra on line, si ritira al bancone<br />
Serena Wiedenstritt<br />
Gli americani lo fanno<br />
già da tempo, come ben<br />
sanno i cultori del film<br />
“40 anni vergine”, in cui<br />
per la prima volta compare il personaggio<br />
che lavora su eBay, il celebre<br />
sito di aste on line. E’ un lavoro semplice,<br />
per chi ama “smanettare”: si<br />
tratta di stare tutto il giorno sul web<br />
a tirare sul prezzo di un oggetto o<br />
strappare la cifra migliore sull’altro.<br />
Se per qualcuno è un divertimento,<br />
per molti gestire tutte le operazioni<br />
della compravendita elettronica è un<br />
ostacolo quasi insormontabile e così<br />
per alcuni fare l’assistente di vendi-<br />
te sul web sta<br />
diventando o<br />
potrebbe diventare<br />
un lavoro. I<br />
dati di una recente<br />
indagine<br />
AcNielesen parlano di circa 8 mila<br />
persone che, solo in Italia, traggono<br />
la loro fonte di reddito unica o principale<br />
da eBay. Non stupisce quindi<br />
che il boom degli assistenti alla vendita<br />
elettronica sia arrivato anche<br />
nel nostro Paese e nella nostra città.<br />
In Lungarno Benvenuto Cellini, ad<br />
esempio, c’è “Affari in Vista”, negozio<br />
in franchising che si occupa di<br />
Su eBay si trova di tutto:<br />
dalle mutande firmate<br />
ai gioielli antichi<br />
supportare la massa all’asta su eBay<br />
di oggetti di terzi. Lo slogan è chiaro:<br />
“Sei stanco di passare i tuoi fine<br />
settimana a mettere i tuoi oggetti<br />
all’asta su eBay?”. Affari in Vista si<br />
definisce un “drop-off shop eBay” e<br />
già a sentire questa definizione i non<br />
esperti di informatica si mettono le<br />
mani fra i capelli. In realtà si tratta<br />
semplicemente di un negozio dove<br />
tutti (privati o aziende) possono recarsi<br />
per vendere i propri oggetti o<br />
prodotti su eBay, la maggior casa d’<br />
aste virtuale del mondo. Racconta<br />
Sandro Santarlasci, titolare del negozio<br />
che si trova a pochi passi da<br />
porta San Niccolò:<br />
“I nostri<br />
clienti sono di<br />
tutti i tipi, c’è<br />
l’anziano che<br />
non ha il computer<br />
a casa, ma anche giovani e<br />
professionisti che sono esperti ma<br />
non si fidano ed hanno paura di incappare<br />
in qualche truffatore, fino<br />
alle aziende o ai negozi che hanno<br />
sede a Firenze ma vogliono cercare<br />
clienti anche in altri paesi o oltreoceano”.Quanto<br />
agli oggetti più strani<br />
che mettono in vendita: “C’è un<br />
po’ di tutto, si va dagli slip di grandi<br />
marche a cinque euro fino al gommone<br />
da 55 mila, passando per le<br />
botti di Chianti classico, le più classiche<br />
macchine fotografiche e per i<br />
videogame. Al momento abbiamo<br />
in vendita anche alcuni gioielli antichi,<br />
che crediamo possano essere<br />
interessanti soprattutto per il merca-<br />
to americano”. Per vendere i propri<br />
oggetti sulla piattaforma virtuale<br />
occorre collegarsi ad internet, aprire<br />
un account, scrivere l’inserzione<br />
più accattivante, verificare a quale<br />
prezzo vendere l’oggetto in questione<br />
per poi stabilirne anche il costo<br />
di spedizione, fare le fotografie del-<br />
TENDENZE<br />
Per chi non riesce, o non vuole, pensare da sé alla vendita in rete di gingilli vari adesso ci sono gli “assistenti<br />
di vendite sul web”, che si occupano di inserire l’annuncio e di curare le trattative per conto del cliente<br />
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l’oggetto, seguirne la vendita e poi a<br />
fine asta, impacchettarlo per spedirlo<br />
a mezzo posta. Operazioni semplici,<br />
ma non per tutti, oltre alla difficoltà<br />
di guadagnarsi un buon riscontro: “<br />
Noi cerchiamo di vedere gli oggetti<br />
che mettiamo in vendita, per essere<br />
quanto più possibile affidabili”.<br />
FRANCHISING IN CERCA D’AFFILIATI<br />
<strong>La</strong> maggior parte dei negozi sono attività in franchising e proprio<br />
in questo settore ci sono ancora tante possibilità per chi cerca<br />
lavoro ed è appassionato di pc: sono numerosi i franchising che<br />
cercano affiliati a Firenze. Uno fra tutti Vendilo, ma anche Venduto!<br />
(uno dei primi del genere che ha aperto qualche anno<br />
fa a Milano) mentre a Scandicci si trova già BIT2BIT, che nasce<br />
come servizio di assistenza informatica e ora si occupa anche<br />
di offrire “pieno supporto alla creazione ed all’inserimento <strong>delle</strong><br />
inserzioni, alla realizzazione <strong>delle</strong> relative fotografie, al monitoraggio<br />
<strong>delle</strong> visite ed alla definizione di una efficace strategia di<br />
vendita”. Naturalmente su eBay.<br />
MONDO VIRTUALE VS MONDO REALE<br />
Oltre ai negozi fisici che si occupano di portare il commercio<br />
elettronico-fatto di mezzi virtuali- in mano a persone reali, eBay<br />
resta anche in rete, con il blog www.assistenteallecompravendite.com.<br />
I gestori del sito spiegano: “I temi che tratteremo saranno<br />
quelli del business e <strong>delle</strong> opportunità legati ad eBay ed al<br />
mondo che gli gira attorno. Si parlerà di “Assistenti alle compravendite”<br />
e di come si possa creare un buon business assistendo<br />
privati ed aziende a vendere online, tratteremo dei “Drop Off<br />
Shop”, e cioè di quei negozi su strada che offriranno in modo<br />
fisico l’assistenza sopra descritta e non solo”. Come dire, studiato<br />
per chi alla rete non vuol proprio rinunciare.<br />
OCCHI BEN APERTI CONTRO LE TRUFFE<br />
A proposito di truffatori, la cronaca recente non sempre incoraggia<br />
il fai da te. È piuttosto recente la notizia che tre persone sono state<br />
denunciate a Reggio Emilia perché clonavano gli account di e-Bay e<br />
truffavano gli utenti che partecipavano alle aste su internet. <strong>La</strong> truffa<br />
informatica è stata scoperta grazie alla segnalazione di un giovane<br />
che aveva acquistato e pagato 380 euro un cellulare che non gli<br />
è mai stato recapitato a casa, ma i tre avevano già truffato una ventina<br />
di persone con il sistema della clonazione degli account, mentre<br />
poi si facevano versare i soldi <strong>delle</strong> aste su numerose carte prepagate,<br />
per evitare che gli organi di polizia le potessero bloccare.
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20 Marzo 2009<br />
lavoreremo con gli amici che hanno condiviso<br />
questa prima battaglia e con il sindaco<br />
Domenici, che mi ha dato la disponibilità.<br />
Dobbiamo agire tutti insieme per una ricomposizione<br />
del Pd e per la costruzione di<br />
una coalizione di centrosinistra. L’avversario<br />
è il centrodestra, al cui elettorato dico<br />
che la nostra è l’unica proposta credibile.<br />
E se Giovanni Galli dovesse essere il loro<br />
candidato spero di fargli goal.<br />
Che sindaco sarà, qualora i fiorentini la<br />
eleggano?<br />
Sarò un sindaco che non si chiude nel Palazzo,<br />
ma che sta in mezzo alla gente. <strong>Il</strong><br />
mercoledì mattina riceverò i cittadini come<br />
fa il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.<br />
Anche gli assessori e i consiglieri dovranno<br />
partecipare agli eventi della città.<br />
I fiorentini ci hanno chiesto di cambiare<br />
POLITICA<br />
AL VOTO/1. Parla Matteo Renzi, il candidato che ha sbaragliato le primarie<br />
“Se vinco sarò un sindaco tra la gente”<br />
Ha vinto la prima battaglia e adesso si prepara ad<br />
affrontare la sfida contro gli altri candidati. E promette<br />
che, se arriverà a Palazzo Vecchio, nei primi tre mesi<br />
di mandato realizzerà i suoi “cento punti”<br />
Angelo Lenosi<br />
Quando Matteo Renzi divenne<br />
presidente della Provincia a soli<br />
29 anni la sua elezione venne<br />
salutata come l’affermazione<br />
di una nuova generazione di amministratori<br />
pubblici. Sono passati quasi cinque anni da<br />
quel giorno, cinque anni nei quali il giovane<br />
presidente ha maturato esperienza nella<br />
gestione della cosa pubblica. Esperienza<br />
che Renzi, forte del successo ottenuto alle<br />
recenti primarie del centrosinistra, cercherà<br />
di mettere a frutto qualora i fiorentini, nel<br />
giugno prossimo, lo eleggano sindaco di<br />
Firenze. Prima di allora ancora gli ultimi<br />
mesi a capo della Provincia e una campagna<br />
elettorale che si preannuncia tutt’altro che<br />
semplice. <strong>La</strong> corsa verso Palazzo Vecchio è<br />
appena iniziata.<br />
Un successo al termine di una campagna<br />
per le primarie a dir poco movimentata.<br />
Poteva andare meglio di così?<br />
Aver vinto al primo turno è stato un risultato<br />
che va oltre ogni aspettativa e che dimostra<br />
la voglia di nuovo degli elettori del<br />
centrosinistra. <strong>Il</strong> 15 febbraio non ha vinto<br />
Matteo Renzi, ma il Pd. Ha vinto l’idea di<br />
partecipazione e la politica di quelli che<br />
sanno rischiare e che hanno coraggio. Intorno<br />
alla mia candidatura si sono riunite<br />
persone diverse per estrazione culturale e<br />
politica. Persone che si sono messe insieme<br />
con entusiasmo perché hanno a cuore il futuro<br />
di Firenze.<br />
<strong>La</strong> prima battaglia è vinta. Adesso è atteso<br />
da un secondo confronto, quello decisivo.<br />
<strong>La</strong> campagna per le amministrative sarà intensa,<br />
da portare avanti con determinazione.<br />
Dobbiamo fare tesoro dell’occasione offerta<br />
dalle primarie. <strong>La</strong> squadra si allargherà:<br />
CRONACA DI UNA VITTORIA INASPETTATA<br />
Cronaca di una vittoria inaspettata. Almeno nei termini numerici. Matteo<br />
Renzi ha vinto le primarie del centrosinistra conquistando la nomination<br />
a sindaco di Firenze. Un successo ottenuto al primo turno, ribaltando<br />
ogni pronostico che dava quasi per scontato il ballottaggio. Una<br />
vittoria conquistata sul filo di lana:il regolamento <strong>delle</strong> primarie prevedeva<br />
infatti una sfida al secondo turno per i primi due candidati nel<br />
caso in cui nessuno fosse riuscito ad raggiungere il 40% dei voti. Sfida<br />
evitata per pochissimo: 15104 i voti ottenuti da Renzi (pari al 40,52%),<br />
10031 (26,91%) quelli incassati da <strong>La</strong>po Pistelli. A seguire Daniela <strong>La</strong>stri<br />
(14,59%), Michele Ventura (12,48%) e Eros Cruccolini (5,49%). Primarie<br />
combattute, quindi, e molto partecipate, come dimostrano gli oltre<br />
37mila votanti che lo scorso 15 febbraio si sono recati nei 55 seggi allestiti<br />
sul territorio fiorentino. Per Matteo Renzi, attuale presidente della<br />
Provincia di Firenze, una forte e legittimante investitura popolare.<br />
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Firenze e per farlo partiremo dalle facce<br />
nuove in Palazzo Vecchio e dai 100 punti<br />
per i primi tre mesi di mandato. Tra questi<br />
ci sono 50 piccole cose e 50 grandi progetti<br />
come, ad esempio, la detassazione degli interventi<br />
per la “lotta al brutto”, le biblioteche<br />
aperte anche di notte, tempi certi per i<br />
cantieri e la bretella Barberino-Incisa.<br />
Presidente della Provincia a 29 anni,<br />
potenziale sindaco di Firenze a 34. Cosa<br />
vuole fare da grande?<br />
Ho vinto le primarie e adesso farò di tutto<br />
per vincere le elezioni e governare Firenze.<br />
Se sarò eletto sindaco cambierò la città:<br />
penserò a Firenze 24 ore su 24 e mi concentrerò<br />
sul futuro della nostra città. Dobbiamo<br />
lavorare per far sì che i fiorentini siano<br />
orgogliosi del domani come sono gelosi del<br />
passato.<br />
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POLITICA<br />
AL VOTO/2. Parla Massimo Parisi, coordinatore regionale Forza Italia<br />
“Dobbiamo riaprire la partita<br />
e guadagnarci la vittoria”<br />
Lorenzo Salusest<br />
vuole cambiare. Sul serio”.<br />
Poche parole che campeggiano in<br />
centinaia di manifesti in giro per<br />
“Firenze<br />
la città. E’ l’inizio della campagna<br />
elettorale del Popolo della Libertà. Una campagna<br />
che il centrodestra fiorentino si prepara ad affrontare<br />
con la forza di chi non ha nulla da perdere. I dati<br />
<strong>delle</strong> scorse elezioni politiche attribuiscono al Pd<br />
circa il 48% dei consensi. In lieve flessione rispetto<br />
al dato elettorale (49,2% al primo turno, lievitato<br />
al 64% al ballottaggio) ottenuto da Leonardo Domenici<br />
alle elezioni amministrative del 2004. Un<br />
vantaggio talmente ampio da far tremare le gambe<br />
agli sfidanti. Ma nonostante tutto in casa Pdl si respira<br />
aria di ottimismo. Le fibrillazioni vissute dal<br />
centrosinistra durante la campagna per le primarie,<br />
e la vittoria di Matteo Renzi, non hanno fatto altro<br />
che aumentare la consapevolezza nella dirigenza<br />
del centrodestra. Consapevolezza <strong>delle</strong> difficoltà,<br />
ma anche <strong>delle</strong> opportunità di raggiungere un risultato<br />
significativo: strappare al centrosinistra una<br />
<strong>delle</strong> sue roccaforti storiche. A lanciare la carica è<br />
Massimo Parisi, deputato e coordinatore regionale<br />
di Forza Italia.<br />
Mancano circa tre mesi alle elezioni amministrative.<br />
Siete pronti a dar battaglia e a candidarvi<br />
alla guida della città?<br />
<strong>La</strong> macchina organizzativa è già in moto. Durante<br />
questi anni abbiamo dimostrato di avere una classe<br />
dirigente all’altezza, matura per assumersi responsabilità<br />
di governo anche a Firenze. Uomini e donne<br />
pronti ad impegnarsi per dare un futuro migliore<br />
a questa città. L’amministrazione di centrosinistra<br />
sta mostrando i suoi limiti e le sue debolezze, ed il<br />
suo storico consenso sta scricchiolando. Sta a noi<br />
dare la spallata definitiva e cambiare Firenze. C’è<br />
una grande opportunità che dovremo cogliere andando<br />
a cercare il consenso anche in quelle fascia<br />
di società civile scontenta di questa amministrazione.<br />
Per poter vincere dobbiamo guardare oltre il<br />
nostro elettorato storico.<br />
Alle scorse amministrative avete raggiunto il<br />
ballottaggio grazie alla presenza di una lista alla<br />
sinistra di quello che allora si chiamava Ulivo.<br />
Ipotesi che potrebbe replicarsi anche in questa<br />
tornata elettorale. Ripetere il risultato di cinque<br />
anni fa vi lascerebbe soddisfatti?<br />
Direi proprio di no. Che conquistare Palazzo Vec-<br />
Centro per la salute dei tuoi occhi<br />
Massimo Parisi<br />
chio non sia impresa semplice è noto, tuttavia non<br />
credo sia impossibile. Noi ci abbiamo sempre creduto,<br />
e a maggior ragione ci crediamo adesso. A<br />
Firenze c’è una situazione paradossale: di fronte<br />
ad un evidente scontento nella cittadinanza il Partito<br />
democratico sta cercando di far passare un<br />
messaggio di cambiamento rispetto al passato. Un<br />
cambiamento, però, tutto interno al loro sistema di<br />
potere. Abbiamo il dovere di svelare questo grande<br />
bluff, riaprire la partita e provare a vincerla.<br />
Un bluff che, sembra di capire, ha un nome ed<br />
un cognome.<br />
Esatto. Matteo Renzi si propone come l’uomo nuovo,<br />
simbolo della discontinuità con l’amministrazione<br />
Domenici. Ma la realtà è ben diversa: basti<br />
ricordare che il neocandidato sindaco del centrosinistra<br />
da quattro anni e mezzo sta governando la<br />
provincia di Firenze, sostenuto da una coalizione<br />
che è più o meno la stessa che governa a Palazzo<br />
Vecchio, e avallando nei fatti le decisioni assunte<br />
dalla giunta comunale. Nonostante il suo tentativo<br />
di smarcarsi dal Pd e da Domenici, Renzi resta un<br />
politico organico al suo partito e al centrosinistra.<br />
Un politico attento più all’immagine che alla sostanza.<br />
Non è certo lui il simbolo del cambiamento<br />
di cui Firenze ha bisogno.<br />
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ALVOTO/3. L’ex ministro corre con la sua lista civica<br />
“Insieme per Firenze”,<br />
Spini scende in campo<br />
L<br />
Marzo 2009<br />
iste civiche, indipendenti,<br />
aperte. Cambia la forma,<br />
non la sostanza: la corsa<br />
a sindaco non vedrà protagonisti<br />
solo i candidati del centrodestra e<br />
del centrosinistra, ma anche soggetti<br />
esterni ai due schieramenti. E<br />
come accadde cinque anni fa con<br />
Ornella de Zordo potrebbe essere<br />
proprio il successo di una lista<br />
slegata dai partiti a rendere necessario<br />
il ballottaggio. Una lista che<br />
potrebbe avere il nome di “Insieme<br />
per Firenze”, trascinata dalla<br />
candidatura di Valdo Spini, docente<br />
universitario con alle spalle<br />
una lunga esperienza governativa<br />
e parlamentare dapprima nel Psi,<br />
poi nei Ds, da cui è uscito in occasione<br />
della nascita del Pd. Una<br />
decisione, quella dell’ex ministro,<br />
maturata nel tempo e assunta definitivamente<br />
lo scorso novembre.<br />
A sostenere Spini un lungo elenco<br />
di fiorentini provenienti soprattutto,<br />
ma non solo, dal mondo della<br />
cultura e dell’università. Una proposta<br />
a 360 gradi, che, nelle intenzioni<br />
di Spini, va oltre gli steccati<br />
ideologici e i soggetti partitici.<br />
Un progetto in divenire, dalla definizione<br />
del programma (alla cui<br />
stesura stanno lavorando specifici<br />
gruppi) alla strategia politica. An-<br />
che se l’obiettivo<br />
resta immutato:<br />
inserirsi tra le due<br />
coalizioni, raccogliere<br />
il consenso<br />
degli scontenti<br />
dell’una e dell’altra<br />
parte. Da un lato gli elettori<br />
del Pdl, stanchi di continuare a<br />
perdere senza neanche provare a<br />
vincere, dall’altro il popolo della<br />
sinistra (interno o esterno al Pd)<br />
che non si riconosce nel progetto<br />
politico del centrosinistra né<br />
in Matteo Renzi. Delusi per una<br />
sconfitta annunciata gli uni, delusi<br />
per una vittoria insoddisfacen-<br />
Valdo Spini<br />
Una proposta<br />
a 360 gradi<br />
che va oltre<br />
ideologie e partiti<br />
21<br />
te gli altri. Un bacino elettorale<br />
ampio e disorientato che, auspica<br />
Spini, potrebbe trovare cittadinanza<br />
politica nella lista “Insieme<br />
per Firenze”. Una lista in grado di<br />
intercettare consensi facendo leva<br />
su alcuni punti fermi, dalla riqualificazione<br />
della città, conciliando<br />
le esigenze di sicurezza con le politiche<br />
di integrazione, al rilancio<br />
dell’immagine della città, partendo<br />
dal suo immenso patrimonio<br />
artistico e culturale. Temi generali<br />
cui va aggiungersi il piatto forte:<br />
la necessità di verifiche puntuali<br />
sulla tramvia in piazza Duomo e<br />
sul sottoattraversamento dell’Alta<br />
Velocità. Obiezione<br />
che accomuna<br />
gran parte <strong>delle</strong> liste<br />
civiche. Segno<br />
che un comune<br />
denominatore c’è,<br />
così come potrebbe<br />
esserci lo spazio ed il tempo<br />
perché si intessa un dialogo tra i<br />
diversi soggetti della sinistra, siano<br />
essi partiti o associazioni, con<br />
l’obiettivo di individuare un percorso<br />
unitario. Un dialogo avviato<br />
e che potrebbe vedere Spini uno<br />
dei possibili candidati di un nuovo<br />
raggruppamento che va da Rifondazione<br />
ai Verdi.<br />
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22 Marzo 2009<br />
Sindaco di Sesto Fiorentino per nove<br />
anni, dal 2004 è vicepresidente dell’ente<br />
provinciale ed è stato segretario<br />
metropolitano del Pd fino a gennaio. E, senza<br />
reticenze, si definisce un “uomo di sinistra”<br />
Lorenzo Salusest<br />
ÈAndrea Barducci il candidato<br />
alla presidenza della Provincia<br />
per il centrosinistra: ha vinto le<br />
primarie con un netto 59,8%.<br />
Per nove anni sindaco di Sesto fiorentino,<br />
dal 2004 ad oggi vicepresidente<br />
della Provincia di Firenze, segretario<br />
metropolitano del Pd sino al gennaio<br />
scorso, aspirante successore di Matteo<br />
Renzi sulla poltrona più alta di Palazzo<br />
Medici Riccardi, Barducci, fiorentino di<br />
nascita, sestese d’adozione, è cresciuto a<br />
pane e politica, impegno e passione. Indole<br />
tranquilla, aria bonaria si definisce<br />
senza reticenze “uomo di sinistra”. Un<br />
unico vizio: il sigaro. Però toscano.<br />
Circa il 75% dei consensi in provincia,<br />
oltre il 50% a Firenze. Confidava<br />
in un successo così ampio?<br />
Ci si aspetta sempre un buon risultato,<br />
e così è stato. Sono molto contento sia<br />
per il dato dell’area metropolitana sia<br />
per quello, più risicato, ottenuto in città.<br />
Adesso occorre mettere da parte il risultato<br />
<strong>delle</strong> primarie e lavorare per le amministrative,<br />
ripartendo dalla cornice<br />
programmatica del centrosinistra, con<br />
l’aiuto dei partiti della coalizione.<br />
Qualora dovesse essere eletto quali<br />
saranno le priorità della sua presidenza?<br />
<strong>Il</strong> momento è critico per tutti, lavoratori<br />
e datori di lavoro. L’obiettivo primario<br />
è aiutare tutti i settori, partendo dagli<br />
investimenti nel campo della formazione<br />
e del trasferimento tecnologico. Per<br />
Andrea Barducci<br />
POLITICA<br />
AL VOTO/4. Andrea Barducci è il candidato del centrosinistra per la corsa a Palazzo Medici<br />
“<strong>La</strong> mia sfida per una Provincia di qualità”<br />
e la partita per la conquista di Palazzo Vecchio è tutt’al-<br />
Stro che chiusa, lo stesso non può dirsi per la corsa per<br />
la Provincia di Firenze. Numeri alla mano, Palazzo Medici<br />
Riccardi è un fortino inespugnabile del Partito democratico.<br />
Mugello, Valdisieve, circondario empolese, comuni<br />
dell’area metropolitana: tutte zone, quelle della provincia<br />
fiorentina, a spiccata subcultura di sinistra, terreni ancora<br />
impraticabili per gli uomini del centrodestra. Alle scorse<br />
elezioni amministrative Matteo Renzi, sostenuto da una<br />
coalizione di centrosinistra, ottenne il 58,8 per cento dei<br />
consensi, relegando a grande distanza gli avversari: solo il<br />
30 per cento per Federico Tondi, candidato in quota Udc<br />
dell’allora Casa <strong>delle</strong> libertà, e 9 per cento per Sandro Tar-<br />
getti, esponente di Rifondazione comunista. Maggioranze<br />
bulgare che, in vista <strong>delle</strong> prossime amministrative, lasciano<br />
solo briciole di speranze al Popolo della libertà, nonostante<br />
Rifondazione (ancora ben radicata in molte aree<br />
della provincia fiorentina) anche nella prossima tornata<br />
elettorale si presenti da sola. A rendere ancor più problematica<br />
la già improbabile rincorsa, la maggior politicizzazione<br />
del voto alle provinciali, con un conseguente effetto<br />
“anti-Berlusconi” ancor più accentuato che alle comunali.<br />
Scontato quindi che il centrodestra non investirà grandi<br />
risorse nella sfida per Palazzo Medici Riccardi. Né tanto<br />
meno schiererà una figura di alto rilievo o di grande richiamo.<br />
Ad oggi nessuna indiscrezione sul nome del candidato<br />
rimanere competitive e reggere la sfida, le piccole<br />
e medie imprese della provincia hanno bisogno<br />
del sostegno <strong>delle</strong> istituzioni. Inoltre intendiamo<br />
migliorare una qualità ambientale già buona, attraverso<br />
le energie rinnovabili, la bioarchitettura,<br />
e l’incentivazione della raccolta differenziata dei<br />
rifiuti.<br />
<strong>La</strong> corsa verso Palazzo Medici Riccardi è certamente<br />
più in discesa di quella verso Palazzo<br />
Vecchio. Sarà una campagna di basso profilo?<br />
Assolutamente no. <strong>Il</strong> centrodestra cercherà di giocarsi<br />
le sue carte, quindi mi attendo una sfida impegnativa,<br />
da non sottovalutare. <strong>Il</strong> consenso bisogna<br />
guadagnarselo e mantenerlo nel tempo. Non mi<br />
<strong>ferme</strong>rò alla vittoria alle primarie, per rispetto nei<br />
confronti di alleati e avversari.<br />
Si discute da tempo circa l’opportunità di abolire<br />
le province. Diventerà presidente di un ente<br />
inutile?<br />
Le province hanno competenze importanti, dalla<br />
viabilità, a parte dell’edilizia scolastica, dalla formazione<br />
professionale alle politiche ambientali. Ciò<br />
nonostante sono a favore di una razionalizzazione,<br />
a partire dall’abolizione <strong>delle</strong> province di Firenze,<br />
Prato e Pistoia, con il conseguente trasferimento<br />
<strong>delle</strong> loro competenze all’ente Città metropolitana.<br />
Non un livello di governo in più, ma un soggetto<br />
utile a semplificare l’attività amministrativa. Quindi,<br />
a costo di mettere a rischio il mio posto, dico<br />
che se ci saranno le condizioni spero che nel 2014<br />
i cittadini non debbano più votare per la provincia<br />
di Firenze.<br />
AL VOTO/5. <strong>La</strong> partita dell’opposizione nell’area metropolitana fiorentina si annuncia difficile<br />
Pdl, alla conquista dell’inespugnabile fortino “rosso”<br />
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del Popolo della libertà, anche se pare ormai certo che a<br />
sfidare Andrea Barducci, uscito trionfatore dalle primarie<br />
del centrosinistra, non sarà un un candidato della società<br />
civile ma un esponente di partito, con ogni probabilità<br />
un rappresentante di Forza Italia. Consigliere provinciale<br />
uscente o dirigente di partito, poco cambia: in entrambi i<br />
casi si tratterà di un candidato di bandiera pronto ad immolarsi<br />
sull’altare <strong>delle</strong> amministrative. Un sacrificio in<br />
termini di riscontro elettorale che verrà ripagato da un solo<br />
beneficio: sedere per cinque anni sugli scranni dell’opposizione<br />
in consiglio provinciale. Sola consolazione per chi<br />
avrà trascorso un mese di campagna elettorale girando per<br />
i paesi della inconquistabile provincia fiorentina. /A.L.<br />
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due giorni dedicati<br />
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<strong>delle</strong> malattie<br />
cardiovascolari<br />
21 e 22 marzo<br />
2009<br />
orario 8,30 - 18,00<br />
(ultimo accesso ore 17,30)<br />
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degli Innocenti<br />
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cardiovascolare ed a migliorare il proprio stato di salute<br />
potrà effettuare gratuitamente le analisi del sangue e le<br />
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al numero verde 800801616 dal 12 marzo al 19 marzo,<br />
dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.<br />
Sono previsti fino ad un max di 500 ingressi giornalieri.<br />
Le entrate avverranno dalle ore 8.30 alle 17.30 ogni 30<br />
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Tutti conoscono il vecchio detto “prevenire è meglio che curare”, ma,<br />
nonostante i suoi indubbi vantaggi, la prevenzione cardiovascolare<br />
non è tenuta nella dovuta considerazione dalla maggior parte <strong>delle</strong><br />
persone.<br />
Più del 40% della totalità dei decessi è dovuto a malattie cardiovascolari<br />
che costituiscono la causa principale di morte ed invalidità e<br />
gravano considerevolmente sulla spesa sanitaria.<br />
Nel solo 2008, l’area fiorentina ha contato oltre 1500 casi di infarto.<br />
I progressi nel campo della diagnosi e della terapia sono stati<br />
enormi e presumibilmente continueranno ad aumentare nel prossimo<br />
futuro. Nonostante questo, a causa dell’invecchiamento della<br />
popolazione e per la diffusione di scorretti stili di vita, i nuovi casi<br />
di malattia aumentano costantemente.<br />
<strong>La</strong> principale malattia dell’apparato cardiovascolare è l’aterosclerosi,<br />
ovvero la formazione di depositi di colesterolo che rendono più<br />
spessa la parete dei vasi sanguigni e più difficoltoso il passaggio di<br />
sangue verso cuore e cervello, con un conseguente elevato rischio<br />
di angina, infarto ed ictus, quando il flusso di sangue non è più<br />
sufficiente.<br />
L’aterosclerosi si sviluppa lentamente nel corso della vita e, quando<br />
compaiono i primi segni, la malattia è già in fase avanzata. E’ fondamentale<br />
quindi prevenirne lo sviluppo e la diffusione quando le<br />
persone sono ancora sane.<br />
Oggi si sa con sicurezza che, controllando i fattori di rischio,<br />
si possa prevenire (e quindi evitare) più del 50% dei casi di<br />
tali malattie.<br />
Fra i fattori di rischio i più “controllabili”, in termini di riduzione o,<br />
addirittura, rimozione sono: diabete mellito, ipertensione arteriosa,<br />
ipercolesterolemia, fumo, sovrappeso, sedentarietà.<br />
Di fondamentale importanza, per ridurre al minimo l’impatto della<br />
malattia aterosclerotica sulla propria salute, è la precocità dell’azione<br />
preventiva.<br />
Intervenire con l’ informazione e l’educazione alla prevenzione significa<br />
tutelare la salute del cuore, prevenire l’ictus e ridurre l’elevato<br />
impatto sociale di queste patologie. E’con questo obiettivo che la<br />
Società della Salute di Firenze e l’Azienda Sanitaria organizzano<br />
Comune<br />
di Firenze<br />
Riguardiamoci il cuore<br />
Nuova edizione della due giorni<br />
di prevenzione cardiovascolare<br />
Nei due giorni della manifestazione potrai sottoporti gratuitamente ad accertamenti<br />
per definire la probabilità di ammalarti nei prossimi dieci anni.<br />
Innanzitutto fermati all’accoglienza, dove gli infermieri compileranno la scheda che<br />
ti accompagnerà nel percorso e dove saranno annotati i dati utili a ricavare il tuo rischio<br />
cardiovascolare.<br />
<strong>La</strong> seconda tappa è il laboratorio, dove ti sarà prelevato dal dito un campione di sangue<br />
per stabilire i valori di glicemia, colesterolo e creatinina.<br />
Nello spazio dei farmacisti potrai farti controllare la pressione e raccogliere utili consigli<br />
sulla corretta assunzione dei farmaci.<br />
I medici diabetologi ti indicheranno il modo migliore per prevenire il diabete;<br />
i nefrologi: valuteranno la funzionalità dei tuoi reni e ti parleranno <strong>delle</strong> malattie renali<br />
e del loro effetto sul cuore.<br />
Lo spazio degli stili di vita comprende:<br />
“Riguardiamoci il cuore”, una manifestazione di prevenzione<br />
cardiovascolare che si terrà sabato 21 e domenica 22 marzo,<br />
dalle h 9 alle h 18, presso l’Istituto degli Innocenti in piazza<br />
Santissima Annunziata a Firenze.<br />
Obiettivi principali dell’evento sono:<br />
• sensibilizzare la popolazione sul rischio di malattie cardiovascolari;<br />
• promuovere la cultura della prevenzione e l’adozione di un<br />
corretto stile di vita;<br />
• effettuare diagnosi precoci per individuare i casi ad alto rischio<br />
di infarto o ictus.<br />
Negli splendidi locali saranno collocati alcuni stand presso i quali i<br />
cittadini potranno sottoporsi gratuitamente ad esami per<br />
calcolare il rischio di malattie cardiovascolari nei successivi<br />
dieci anni e per eventuali, se necessari, ulteriori approfondimenti<br />
da farsi in loco oppure in ospedale, con il consenso del medico di<br />
famiglia.<br />
L’invito è per tutti:<br />
• per i giovani per sensibilizzarli verso abitudini alimentari sane,<br />
sufficiente attività fisica e astensione dal fumo;<br />
• per gli adulti, ed in particolare per le donne,più fragili dopo la<br />
menopausa;<br />
• per gli anziani, perché non è mai troppo tardi per cominciare a<br />
vivere bene.<br />
<strong>Il</strong> cittadino troverà l’aiuto e il consiglio di medici di famiglia, specialisti<br />
ospedalieri, farmacisti e tutti coloro che operano per la tutela<br />
della salute.<br />
Alla manifestazione collaborano associazioni di volontariato, categorie<br />
commerciali ed imprese coinvolte dalla Società della Salute<br />
nella convinzione che il benessere del cittadino si realizza anche<br />
migliorando l’ambiente e le condizioni di vita e di lavoro.<br />
<strong>Il</strong> nostro programma di prevenzione cardiovascolare aspira a:<br />
• portare l’ospedale fuori dalle sue mura per ricercare un’intesa sempre<br />
più stretta con la medicina del territorio e con gli altri soggetti<br />
coinvolti, a vario titolo, nella tutela della salute;<br />
• dare alle persone sempre maggior consapevolezza e strumenti per<br />
la difesa del proprio benessere.<br />
21 e 22 marzo 2009 • Istituto degli Innocenti<br />
Controllo gratuito<br />
della tua salute cardiovascolare<br />
Non perdere questa occasione!<br />
VISITA GUIDATA AL MUSEO<br />
L’Istituto degli Innocenti e la Società<br />
della Salute offrono, a coloro che<br />
effettuano il percorso, un biglietto<br />
omaggio per una visita guidata al<br />
Museo della durata di circa 20 minuti.<br />
I posti sono limitati.<br />
Le prenotazioni al momento del suo<br />
ingresso.<br />
Orario visite:<br />
10.00-10.30-11.00-15.00-15.30-16.00<br />
• un’area per la medicina sportiva e la promozione del movimento sul territorio;<br />
• un’area dell’alimentazione;<br />
• un’area dei centri antifumo.<br />
I medici di medicina generale che ti aspetteranno nello spazio successivo calcoleranno,<br />
sulla base degli esami effettuati, il rischio cardiovascolare ed eventualmente ti indirizzeranno<br />
verso gli spazi degli specialisti ospedalieri, dove potrai trovare cardiologi<br />
che ti informeranno sui danni del colesterolo e sui sintomi e i segnali utili a riconoscere<br />
un infarto. Le persone ad alto rischio verranno sottoposte ad ecocardiogramma oppure<br />
saranno richiamate in ospedale;<br />
angiologi e chirurghi vascolari: ti informeranno sulla prevenzione <strong>delle</strong> malattie<br />
vascolari e sottoporranno ad ecografia vascolare coloro che ne avranno necessità;<br />
medici internisti: ti parleranno dell’ipertensione arteriosa e della sua conseguenza più<br />
temuta, l’ictus cerebrale.<br />
PASSEGGIATA NEI DINTORNI DI FIRENZE<br />
AssoCuore e Trekking Italia Firenze, in<br />
collaborazione con la Società della Salute,<br />
hanno organizzato una passeggiata nei<br />
dintorni di Firenze “la collina di Arcetri”<br />
per sabato 21 marzo ore 9.00 ritrovo Ponte<br />
Vecchio, lato sinistro (Oltrarno) – Arrivo P.zza<br />
SS Annunziata alle ore 13.30 circa. Escursione<br />
facile – durata 4 ore – Lunghezza Km 6 circa<br />
– dislivello m. 150. Prenotazioni AssoCuore tel.<br />
3456028773 o Trekking Italia tel. 0552341040<br />
Informazione a cura della Società della Salute
SOCIALE<br />
SALUTE. Con l’attivazione dei Punto Insieme il percorso per ottenere assistenza è più semplice<br />
Quando il nonno da solo non ce la fa<br />
Quello della non autosufficienza degli anziani<br />
è un problema sempre più diffuso,<br />
ecco qualche indicazione per non perdersi<br />
nella giungla della burocrazia<br />
Benedetta Strappi<br />
Lo sa bene chi, in famiglia, ha un<br />
anziano non autosufficiente. Un<br />
nonno che magari fino a poco tempo<br />
prima era in ottima salute e che<br />
all’improvviso inizia a sentire il peso dell’età.<br />
Lo sa bene, si diceva. Sa quanto può<br />
essere impervio il cammino per ottenere<br />
aiuto quando ce ne è bisogno. Negli ultimi<br />
mesi però, grazie a una legge regionale che<br />
ha portato un po’ d’ordine, esiste una serie<br />
di strumenti in più per avvicinarsi alle isti-<br />
tuzioni e chiedere sostegno<br />
quando la famiglia non basta<br />
a portar sollievo a una vita in<br />
difficoltà. <strong>Il</strong> primo passo da<br />
compiere, quando in casa c’è<br />
un anziano non autosufficiente,<br />
è bussare alla porta del medico di famiglia.<br />
E’ lui il primo intermediario, colui che<br />
valuta se la condizione di salute della persona<br />
anziana è tale da richiedere l’attivazione<br />
di un “percorso della non autosufficienza”. E<br />
IL CASO<br />
Stiamo lavorando<br />
per snellire<br />
le procedure<br />
el primo semestre 2008, a Firenze, le vendite della cosid-<br />
Ndetta “pillola del giorno dopo” sono aumentate del 10 per<br />
cento. Mentre nel resto della Toscana l’incremento è attestato<br />
intorno all’ 1.5 per cento annuo, il capoluogo va in controtendenza.<br />
<strong>Il</strong> dato si ricava da un dossier regionale sui distributori<br />
<strong>delle</strong> case farmaceutiche: in città nei primi sei mesi del 2008<br />
sono state vendute 3.830 confezioni, mentre nel secondo semestre<br />
dell’anno precedente erano state 3.487. Questo tipo di<br />
medicinale (fascia C, prescrivibile su carta bianca) nasce come<br />
mezzo per evitare gravidanze indesiderate a rapporto ormai<br />
c’è anche un’altra porta, a cui bussare: quella<br />
dei “PuntoInsieme”, sportelli dedicati dove<br />
si può presentare la propria richiesta di assistenza.<br />
A Firenze ce ne sono in ogni quartiere<br />
ed è in questa sede che si trovano gli<br />
operatori che accolgono la richiesta e consegnano<br />
agli utenti tutta la documentazione<br />
da compilare per segnalare il loro bisogno e<br />
chiedere una valutazione. Quello della valutazione,<br />
appunto, è un gradino cruciale: ad<br />
occuparsene è una Unità di Valutazione Mul-<br />
tiprofessionale (composta da<br />
un medico, da un assistente<br />
sociale, da un infermiere e<br />
dal medico curante della persona),<br />
che una volta analizzate<br />
le complessive condizioni<br />
della persona formula un “Progetto Assistenziale<br />
Personalizzato”. Progetto che, attenzione,<br />
non si traduce automaticamente in<br />
un ricovero in una Rsa. Anzi: la tendenza in<br />
corso, ciò a cui si punta, è che l’anziano non<br />
In città il ricorso a questo farmaco è aumentato<br />
autosufficiente resti nella propria abitazione,<br />
adeguatamente seguito in base alle sue esigenze.<br />
Ci sarà dunque chi avrà bisogno di<br />
un sostegno essenzialmente sociale, e chi<br />
invece avrà bisogno di un’assistenza di tipo<br />
sanitario. <strong>La</strong>ddove l’Unità di Valutazione<br />
Multiprofessionale formuli un progetto che<br />
prevede un’assistenza domiciliare, la legge<br />
regionale prevede anche la possibilità di un<br />
avvenuto. Si tratta di compresse da assumere entro 72 ore dal<br />
rapporto a rischio, a base di un ormone progestinico: più si<br />
aspetta ad assumerle, minore è l’efficacia, come ha dimostrato<br />
anche uno studio dell’’Organizzazione Mondiale della Sanità<br />
(Oms). Non è un farmaco contraccettivo standard, è cosa ben<br />
diversa dalla pillola anticoncezionale, e dovrebbe servire solo<br />
in situazioni d’emergenza, come può essere un caso di violenza<br />
sessuale oppure la rottura accidentale del preservativo. Ma tutto<br />
questo evidentemente sfugge alle giovanissime, che secondo<br />
una recente indagine della Sigo (Società italiana di ginecologia<br />
eventuale contributo economico per coprire,<br />
almeno in parte, le spese per una badante.<br />
“Stiamo lavorando su più fronti-spiega Riccardo<br />
Poli, direttore della Società della Salute<br />
di Firenze- per fare in modo di snellire<br />
procedure burocraticamente pesanti. Un altro<br />
obiettivo è quello di fare in modo che la<br />
persona non autosufficiente abbia una risposta<br />
nel minor tempo possibile”.<br />
Boom della pillola del giorno dopo, vendite aumentate del 10 per cento<br />
<strong>La</strong> Giusta<br />
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Marzo 2009<br />
27<br />
e ostetricia) sono tra le consumatrici maggiori di questo farmaco.<br />
L’allarme, lanciato dai medici a più riprese, è che proprio<br />
le adolescenti abbiano “frainteso” e che la pillola del giorno<br />
dopo sia diventata per loro un metodo contraccettivo d’elezione.<br />
Qualcosa a cui ricorrere non perché accidentalmente si è<br />
rotto il preservativo, ma in sostituzione di questo o di qualunque<br />
altro metodo anticoncezionale. Di qui il monito dei dottori: ci<br />
sono i consultori, dove, specialmente le giovanissime possono<br />
contare sui consigli di una ginecologa. Che sono sempre meglio<br />
di una corsa col fiatone in farmacia.<br />
/B.S.<br />
962983
28 Marzo 2009<br />
POPOLI/1. Ecco una mappa della città raccontata attraverso le etnie che la vivono<br />
Quartiere che vai, gente che trovi<br />
I cinesi scelgono Brozzi, i somali la zona della stazione, i cingalesi hanno eletto il verde<br />
<strong>delle</strong> Cascine come campo sportivo, le donne rumene nel giorno libero s’incontrano<br />
nella chiesa di Costa San Giorgio: ritratto di una Babele in salsa toscana<br />
Serena Wiedenstritt<br />
Firenze non è come Londra.<br />
E non solo perché mancano<br />
i caratteristici bus rossi<br />
a due piani. E neanche<br />
perché non ci sono le cabine telefoniche,<br />
sempre rosse - a dire la verità<br />
non ci sono proprio più cabine<br />
telefoniche. Piuttosto perché non si<br />
può suddividere in etnie così bene<br />
come la capitale britannica che su<br />
un sito molto frequentato (www.<br />
londraviaggi.it) viene mappata secondo<br />
zone di appartenenza <strong>delle</strong><br />
diverse nazionalità che vi si sono<br />
via via stabilite. Questo non signifi -<br />
ca che anche Firenze non sia divisa<br />
per zone più popolate da alcune nazionalità<br />
ed altre più frequentate da<br />
altre. Sicuramente il melting pot è<br />
un tratto caratterizzante della città,<br />
che specialmente nel centro storico<br />
raccoglie tutte le etnie e le popolazioni,<br />
che si raggruppano intorno<br />
al polo nevralgico del commercio<br />
e della vita cittadina. Del resto, il<br />
centro è anche il punto di arrivo<br />
per la maggior parte degli stranieri,<br />
quindi il primo sbocco naturale.<br />
Dove, insomma, è più facile muoversi<br />
e fare affari. Certo, poi non si<br />
può negare che ci siano comunità<br />
straniere che hanno trovato il loro<br />
ambiente ideale al di fuori <strong>delle</strong><br />
mura che delimitano il centro città.<br />
Così gli stranieri di nazionalità<br />
cinese hanno scelto di stabilirsi<br />
nella zona di Brozzi, fra via Pratese<br />
e via Pistoiese, in quella parte<br />
di Firenze che già si estende verso<br />
Prato, dove ai giardini è molto<br />
comune vedere bambini cinesi che<br />
giocano insieme ai piccoli albanesi<br />
e rumeni. Tornando al centro, ci<br />
sono casi di diverse comunità che<br />
insistono sulla stessa zona, anche<br />
per motivi diversi. Le ragioni che<br />
spingono le comunità a riunirsi,<br />
infatti, sono varie: si può trattare<br />
di zone commerciali, piuttosto che<br />
di un centro culturale o di associazioni<br />
di volontariato che fanno da<br />
catalizzatore. Così, ad esempio, i<br />
somali hanno eletto a loro zona di<br />
riferimento l’area fra piazza Santa<br />
Maria Novella e via Palazzuolo:<br />
Melting pot<br />
alla fiorentina<br />
l’aggregazione, come la nascita di<br />
negozi, è infatti forte in via e piazza<br />
San Paolino, via della Scala, zona<br />
piazza Santa Maria Novella e intorno<br />
al Centro Culturale “Gli Anelli<br />
Mancanti”, che organizza corsi di<br />
lingua e fornisce assistenza legale<br />
agli stranieri. Cittadini originari<br />
dello Sri <strong>La</strong>nka, invece, hanno la<br />
“sana” abitudine di incontrarsi alle<br />
Cascine, soprattutto la domenica,<br />
perché individuano nello sport una<br />
Paese che vai, usanza che trovi. No no. <strong>Il</strong> vecchio proverbio non serve<br />
più a un fi co secco. Adesso si dovrebbe dire “Paese che vai, tutte le<br />
usanze ci trovi”. A Firenze per esempio - che non si può certo defi nire<br />
città dalle aspirazioni cosmopolite – se si vuol sapere come festeggia<br />
il capodanno un cinese basta fare capolino nel triangolo tra Brozzi,<br />
Peretola e Campi. Se a suscitare interesse è la cultura maghrebina<br />
basta fare un salto in piazza Santa Croce, a Santo Spirito e in San<br />
Lorenzo. L’osservatore fortunato potrebbe anche incappare in una<br />
vera e propria chicca, ovvero qualcuno che prega inginocchiato su<br />
un tappeto, rivolto verso <strong>La</strong> Mecca. Senza andare troppo lontano, lo<br />
studioso improvvisato che vuole saperne di più della quotidianità dei<br />
cugini dell’Est Europa, basta che alzi la cornetta e componga il numero<br />
di una <strong>delle</strong> tantissime ditte di costruzioni sparse per la città. Dall’altra<br />
parte del fi lo risponderà quasi sicuramente un preparatissimo<br />
signore dall’accento albanese. E le famose usanze di queste parti? <strong>Il</strong><br />
vecchio fi orentino si è fatto veramente fagocitare dalle “orde degli invasori”?<br />
No, non propriamente. Si è seduto da una parte ed è rimasto<br />
a guardare. Talvolta cercando di capire, tal altra chiudendosi a riccio.<br />
<strong>Il</strong> risultato è che “l’homus becerus”, la specie indigena un tempo più<br />
diff usa, va cercata con attenzione. Dove? Impresa ardua. Qualcuno<br />
si trova ancora dalle parti di Gavinana o all’Isolotto. Ma aff rettatevi,<br />
sono esemplari in via di estinzione.<br />
<strong>delle</strong> attività fondamentali della comunità<br />
e una fonte di forte aggregazione<br />
e socialità. Torna il commercio,<br />
invece, come catalizzatore<br />
<strong>delle</strong> comunità straniere presso lo<br />
Spazio Multiculturale del lungarno<br />
Pecori Giraldi. Qui si trovano soprattutto<br />
le comunità marocchina,<br />
cinese e senegalese, che, oltre a<br />
vendere oggetti di artigianato dei<br />
rispettivi paesi di origine, approfi ttano<br />
di uno spazio comune per incontrarsi.<br />
Inoltre, sono fondamentali<br />
come centri di aggregazione<br />
i luoghi di culto. Per la comunità<br />
cattolica dello Sri <strong>La</strong>nka, ad esempio,<br />
un altro ritrovo importante è la<br />
Chiesa di San Pier Gattolino in via<br />
Romana, dove si tiene ogni domenica<br />
mattina la messa dalla comunità<br />
cingalese. Presso la chiesa ortodossa<br />
di Costa San Giorgio, invece, la<br />
domenica mattina, che è il giorno<br />
libero <strong>delle</strong> badanti, si ritrova una<br />
grande parte della comunità rumena.<br />
Ci sono poi i negozi-poli di<br />
attrazione <strong>delle</strong> comunità straniere.<br />
A questo proposito è interessante<br />
la zona Santa Croce-via Ghibellina,<br />
che, dopo aver a lungo ospitato<br />
la moschea, ora conta diversi<br />
locali etnici. Così ad esempio sia in<br />
Borgo Santa Croce, sia in via dei<br />
Benci si trova un take away messicano.<br />
Un altro ristorante messicano<br />
è in via Ghibellina, che può vantare<br />
anche un bar tavola calda iraniano<br />
e un caffé iraniano, con tanto di<br />
dolci e dolcetti da accompagnare<br />
alle bevande calde. <strong>Il</strong> suo gemello,<br />
sempre iraniano, è in via Verdi.<br />
Un altro ristorante etnico, stavolta<br />
indiano, si trova in via Ghibellina,<br />
mentre poco più in là, in via Farini,<br />
grazie anche alla prossimità con la<br />
sinagoga, si trova ormai da tempo<br />
TEMPI MODERNI<br />
il ristorante ebraico Kasher Ruth’s.<br />
Del resto alle ultime rilevazioni -<br />
ottobre 2008 - i cittadini stranieri<br />
residenti a Firenze erano 37.634,<br />
più del 10% della popolazione totale,<br />
particolarmente concentrati<br />
nei quartieri 5 (12.007 unità) e 1<br />
(10.629). <strong>La</strong> popolazione più presente<br />
era quella rumena, seguita<br />
dall’albanese e da quella cinese.<br />
Numerosi anche gli imprenditori<br />
stranieri, soprattutto concentrati<br />
nei settori <strong>delle</strong> attività manifatturiere,<br />
del commercio all’ingrosso<br />
e al dettaglio e <strong>delle</strong> costruzioni.<br />
Non stupisce quindi l’abbondanza<br />
di centri e locali <strong>delle</strong> comunità<br />
non italiane.<br />
992414
TEMPI MODERNI<br />
POPOLI/2. Tra San Lorenzo e Santa Maria Novella, una società dalle abitudini diverse<br />
Un mondo racchiuso in poche strade<br />
L’INTERVISTA<br />
Divina Capalad, fi lippina, presidente del consiglio degli<br />
stranieri del Comune di Firenze, conosce bene la<br />
geografi a di Firenze, sa dove si riuniscono le diverse<br />
comunità e soprattutto perché: “Prevalgono i motivi<br />
religiosi, la vicinanza della moschea piuttosto che la<br />
chiesa evangelica per la comunità fi lippina che tende<br />
a concentrarsi anche dalle parti di via Masaccio”. <strong>La</strong><br />
maggiore concentrazione di cittadini stranieri, anche<br />
secondo Capalad, si trova nel centro città, ma ci sono<br />
anche le eccezioni di periferia e mezza periferia: “Ad<br />
C’è chi vende al mercato e chi lavora nel call center. C’è chi<br />
gironzola alla stazione e chi vive agli angoli <strong>delle</strong> strade. C’è chi<br />
ci abita e chi lo attraversa. Vizi e virtù di un quartiere di frontiera<br />
Caterina Gentileschi<br />
<strong>Il</strong> quartiere. Sezionato, colorato,<br />
rumoroso. Ognuno arriva e si<br />
ritaglia un pezzetto di strada trasformandola<br />
nel proprio territorio.<br />
C’è chi si affaccia dai negozi e c’è<br />
chi strilla al mercato. C’è chi sbircia<br />
da fi nestre socchiuse e sventola il bucato<br />
di nascosto, strizzando l’occhio<br />
ai vicoli napoletani. Ma c’è anche chi<br />
si arrangia agli angoli della strada,<br />
scambiandosi sguardi e osservando il<br />
mondo che passa. <strong>Il</strong> limbo che vive tra<br />
la Stazione Santa Maria Novella e il<br />
quartiere di San Lorenzo, scientifi camente<br />
delimitato da via Nazionale, è<br />
un mondo in continuo cambiamento.<br />
Terra di nessuno e terra di tutti. Da<br />
questo dedalo di viuzze ogni giorno<br />
passano migliaia di persone, chi per un<br />
motivo chi per un altro. Di fi orentini<br />
ne sono rimasti pochi ad abitare quelle<br />
case strette e lunghe, le stesse che un<br />
tempo dovevano essere un baluardo<br />
della fi orentinità. Questo quartiere<br />
esempio i cittadini dello Sri <strong>La</strong>nka tendono a stabilirsi<br />
dalle parti di via Carlo del Prete, mentre i peruviani<br />
si trovano più spesso dalle parti di Coverciano, verso<br />
la parte a sud della città”. <strong>La</strong> comunità fi lippina, di<br />
cui Capalad fa parte, è mossa però anche da altri “interessi”.<br />
Racconta la presidente del Consiglio degli<br />
Stranieri: “Ci incontriamo spesso fra piazza Indipendenza<br />
e Santa Maria Novella, perché in quella zona<br />
del centro si trovano le nostre banche, banche fi lippine<br />
che hanno aperto una fi liale a Firenze, alcune fi n dal<br />
Marzo 2009<br />
popolare, animato dal mercato più<br />
grande di Firenze, si è trasformato nel<br />
tempo e con la prossimità della stazione,<br />
nel melting pot per eccellenza. Gli<br />
omoni che rallegravano il tempio ottocentesco<br />
del commercio made in Florence,<br />
sono stati rimpiazzati di recente<br />
da signori sud americani che vendono<br />
frutta esotica e da giovani commesse<br />
dagli occhi a mandorla, che vendono<br />
merci con marchio italiano a gente di<br />
passaggio che arriva da ogni parte del<br />
pianeta. Qualche indigeno c’è ancora<br />
in quella Firenze cambiata. Vende il<br />
pesce, affetta bistecche o dirige sapientemente<br />
qualche ristorantino spartano.<br />
Tutti sembrano i personaggi di un<br />
grande presepein movimento. Questo<br />
quartiere è una terra di confi ne, sorta<br />
di colonne d’Ercole dalle quali tutti<br />
devono passare per entrare nella città<br />
gigliata. Tutti lo attraversano frettolosamente,<br />
qualcuno si ferma. Nel cuore<br />
di San Lorenzo c’è via Faenza a fare<br />
da spartiacque, rinnovata nel look ma<br />
non nell’essenza. <strong>Il</strong> lastricato nuovo<br />
di zecca dà una luce tutta diversa alla<br />
Parla Divina Capalad, presidente del consiglio degli stranieri<br />
“Motivi economici o religiosi determinano la geografi a <strong>delle</strong> comunità”<br />
1992”. Sono infatti diversi, circa quattro, gli istituti<br />
bancari con sede nelle Filippine che lavorano anche<br />
a Firenze. E neanche poco, visto che servono la quasi<br />
totalità dei loro concittadini emigrati per lavorare nel<br />
capoluogo toscano e si occupano dei trasferimenti di<br />
denaro nel paese d’origine. È a questa banche, infatti,<br />
che la maggior parte dei fi lippini affi da l’invio dei<br />
propri guadagni: “Si spende poco ed è come se des-<br />
simo i nostri soldi in mano ai nostri parenti” spiega<br />
Capalad.<br />
/S.W.<br />
GELATERIA ARTIGIANALE<br />
29<br />
via. Quella che prima appariva come<br />
un suk, ora sembra un salottino multietnico.<br />
I frequentatori abituali sono<br />
sempre i soliti. Ci sono i maghrebini<br />
con i negozi specializzati in prodotti<br />
<strong>delle</strong> loro terre e i call center, gestiti<br />
da sudamericani o da nordafricani,<br />
che “vendono” chiamate a persone<br />
care sparse per il globo al prezzo di<br />
un cono gelato. Non mancano i cinesi,<br />
formichine operose che in cambio di<br />
pochi euro riescono a trovare qualsiasi<br />
tipo di articolo, dal souvenir agli abiti<br />
di seta fi no al necessaire per il fai da<br />
te. Passando attraverso il mercato e<br />
superando i banchi dei pellettieri, oggi<br />
gestiti per lo più da brasiliani chiacchieroni,<br />
si arriva in via Nazionale,<br />
la strada di gran lunga più rumorosa<br />
e disordinata. Quasi non sembra Firenze.<br />
Le categorie merceologiche<br />
si sprecano e proliferano oggetti introvabili<br />
in altre zone della città. Dal<br />
negozio specializzato in cerniere alle<br />
originali calzature fi rmate da Albion,<br />
fi no ad un barbiere vecchio stile e ad<br />
una fornitissima bottega per gli amanti<br />
del fetish e dei pearcing. In fondo alla<br />
strada c’è la stazione. Partenza e arrivo<br />
per anime frettolose e rifugio per anime<br />
inquiete e devastate. Santa Maria<br />
Novella è frequentata da ospiti fi ssi.<br />
Clochard dai volti ormai noti, rom che<br />
gironzolano con le gonne svolazzanti<br />
e persone di ogni etnia che sembra<br />
attratta da questo non-luogo come da<br />
una calamita. Spesso, la sera, c’è gente<br />
a bivaccare sul prato, proprio di fronte<br />
all’abside di Santa Maria Novella. <strong>La</strong><br />
musica accesa, una birra in mano. Ridono<br />
e chiacchierano, parlano dei loro<br />
problemi. Forse non lo sanno che lì di<br />
fronte c’è Masaccio, forse non sanno<br />
neanche perché la stazione si chiama<br />
così, forse non se lo domandano nemmeno.<br />
Forse.<br />
<strong>Il</strong> gelato per i fiorentini!<br />
gelati e granite<br />
artigianali<br />
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gli unici con le parigine<br />
Prima del cono, il gelato si gustava cosi’...<br />
<strong>La</strong> tradizione italiana del gelato<br />
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materie prime creando i nostri<br />
prodotti con passione e maestria<br />
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30 Marzo 2009<br />
SPOT. Cresce il numero degli immigrati, e in città spuntano manifesti multilingue<br />
Quando la pubblicità parla straniero<br />
Le aziende, nelle loro campagne promozionali, hanno iniziato<br />
a rivolgersi anche a questo tipo di pubblico, e non è difficile<br />
imbattersi in cartelloni scritti in francese, arabo, inglese e rumeno<br />
Giuditta Boeti<br />
Quelli più diffusi sono in francese, arabo,<br />
inglese e tagalog (la lingua dei filippini)<br />
e generalmente compaiono sui tram, sui<br />
giornali e sui volantini. Sono gli annunci<br />
pubblicitari “etnici” quelli che si rivolgono, direttamente<br />
in lingua originale, alla popolazione di stranieri<br />
che vive, consuma e spende in città e dunque è un potenziale<br />
acquirente a tutti gli effetti. Lo scorso anno<br />
i cittadini extra comunitari presenti a Firenze erano<br />
quasi 35 mila, il 9,5% della popolazione complessiva.<br />
Con questi numeri le aziende hanno iniziato a strizzare<br />
l’occhio a questi possibili clienti che, pur abitando<br />
nel nostro Paese, non conoscono<br />
bene la lingua. O comunque<br />
anche se conoscono l’italiano, è<br />
sicuramente più forte il richiamo<br />
di un messaggio che non parla<br />
semplicemente di loro ma parla<br />
direttamente con loro. Ci provano le compagnie telefoniche,<br />
le banche, le grande catene di arredamento<br />
con pubblicità che comunicano in tante lingue diverse.<br />
E così capita di trovare sui giornali annunci in albanese,<br />
cinese, rumeno, arabo. I fiorentini, naturalmente,<br />
finiscono per capirci poco, se non che si tratta di<br />
qualche allettante promozione costruita a misura di<br />
immigrato. Un mercato in forte crescita è quello della<br />
telefonia, sia fissa che mobile, verso i paesi di origine<br />
degli stranieri, come dimostra il particolare business<br />
dei phone center, nati nei quartieri ad alta densità di<br />
immigrati stranieri. Così le compagnie telefoniche si<br />
sono poste l’obiettivo di sviluppare spot costruiti intorno<br />
a questo tipo di utenza, con tanto di tariffe ad<br />
hoc e spiegazioni in lingua madre. Ma anche le Poste<br />
hanno imparato a rivolgersi ai clienti non italiani<br />
con pubblicità mirate: ne è un esempio la campagna<br />
per promuovere il trasferimento via telefono di denaro<br />
dall’Italia all’estero, senza bisogno di banche che<br />
spesso, nel Paese d’origine, mancano o sono difficili<br />
da raggiungere. Per la prima volta, nel mondo della<br />
pubblicità di casa nostra, volantini e manifesti si rivolgono<br />
direttamente all’universo degli extracomunitari<br />
presenti in Italia, considerandoli quindi a pieno titolo<br />
cittadini. Le nuove immagini che<br />
si affacciano nell’universo <strong>delle</strong><br />
inserzioni mostrano uno spaccato<br />
di quotidianità fin’ora inesplorato:<br />
dalla donna rumena con in<br />
braccio un bambino, al sorridente<br />
operaio senegalese, dallo studente albanese, al giardiniere<br />
filippino. Tutte queste campagne pubblicitarie<br />
sono nate dopo un’indagine di mercato di Millword<br />
Brown, che ha mostrato come gli extracomunitari si<br />
sentissero spettatori e non protagonisti dei messaggi<br />
promozionali. E a pensarci bene, per una famiglia<br />
musulmana, una donna con le gambe al vento in una<br />
stazione di servizio che sponsorizza una compagnia<br />
telefonica, ha lo stesso appeal che potrebbe avere su<br />
una famiglia italiana uno spot che propone qualche<br />
strano intruglio da mettere sulla pasta asciutta. Questioni<br />
di gusto, certo.<br />
Compagnie telefoniche<br />
e Poste hanno elaborato<br />
anche prodotti ad hoc<br />
IL DENTISTA RISPONDE<br />
come salvare i nostri denti<br />
QUESTO MESE: Parliamo di igiene orale perché non se ne parla mai abbastanza<br />
CARI LETTORI mi sono affezionato a<br />
questa rubrica con la quale mi piace<br />
pensare di potervi essere in qualche<br />
modo utile.<br />
Vi immagino; vivere una vita piena<br />
di impegni, come la mia, è importante<br />
però trovare il tempo per la<br />
pulizia dei denti.<br />
Servono almeno cinque minuti, tre<br />
volte al giorno (dopo i pasti principali),<br />
per spazzolare, con calma, i denti<br />
e la lingua e un po' di tempo in più<br />
per passare, almeno la sera, anche il<br />
filo interdentale.<br />
<strong>La</strong> bocca è il nostro maggior ingresso<br />
fisico fra esterno e interno, vi si accumulano<br />
germi e batteri e per la salute,<br />
non solo <strong>delle</strong> mucose e dei denti, è<br />
importante curarne scrupolosamente<br />
l'igiene. È fondamentale avere dei denti<br />
sani e gengive ben aderenti ad essi in<br />
modo che non si formino tasche parodontali<br />
che diventano un formidabile<br />
ricettacolo di batteri. Gli strumenti che<br />
ci servono sono semplicemente: uno<br />
spazzolino piccolo di media durezza, il<br />
filo interdentale e il dentifricio.<br />
È poi importante saperli usare nel modo<br />
giusto e delicatamente. Lo spazzolino lo si inclina a 45 gradi<br />
passandolo su gengive e denti dal rosa verso il bianco, quin-<br />
di dall'alto verso il basso per i superiori e<br />
dal basso verso l'alto per gli inferiori.<br />
Ciò è molto importante perché così facendo<br />
si massaggia la gengiva e si spazzola<br />
via la placca; se si usasse lo spazzolino in<br />
senso contrario si scollerebbe la gengiva<br />
spingendovi dentro la placca.<br />
Tale operazione va eseguita sulle tre<br />
superfici dei denti (esterna, interna e<br />
della masticazione) poi delicatamente si<br />
deve inserire il filo interdentale seguendo<br />
le pareti fino sotto la gengiva sia su<br />
un dente che su l'altro vicino.<br />
Tutto ciò è importantissimo per la salute<br />
della bocca e non solo perché recentemente<br />
la letteratura internazionale ha<br />
messo in evidenza la relazione fra le<br />
malattie <strong>delle</strong> gengive (parodontiti) e<br />
patologie così dette sistemiche come<br />
malattie cardiovascolari, diabete, patologie<br />
polmonari...<br />
Questo perché le parodontiti forniscono<br />
batteri patogeni che, complice la circolazione<br />
del sangue, possono disseminarsi<br />
in tutto l'organismo.<br />
Cari lettori, spero di aver reso l'idea dell'importanza<br />
di una accurata igiene della<br />
bocca. Non dimentichiamolo.<br />
<strong>Il</strong> prossimo mese vi parlerò della pulizia professionale da fare<br />
dal dentista una volta all'anno.<br />
Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225<br />
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L’INTERVISTA<br />
rofessore, negli ultimi<br />
Ptempi stiamo assistendo<br />
ad un nuovo fenomeno<br />
a livello comunicativo: le<br />
aziende lanciano, sempre<br />
più spesso, campagne pubblicitarie<br />
rivolte esclusivamente<br />
ai cittadini stranieri.<br />
Perché si sta diffondendo<br />
questa moda?<br />
È un tentativo, da parte dei<br />
soggetti privati, di avviare<br />
una strategia commerciale<br />
rivolta ad un nuovo target<br />
di acquirenti, quasi a voler<br />
lanciare il messaggio ‘sono<br />
disponibile a venirti incontro<br />
parlandoti direttamente nella<br />
tua lingua’. <strong>Il</strong> rischio, però, è<br />
quello di creare un ‘eterogenesi<br />
dei fini’ che potrebbe infastidire<br />
il cittadino straniero,<br />
nel senso che potrebbe esser<br />
percepito come un messaggio<br />
classista. Per quanto provenienti<br />
da altri Paesi, gli extracomunitari<br />
hanno bisogno di<br />
sentirsi parte integrante della<br />
comunità italiana senza essere<br />
identificati come stranieri.<br />
È come se i newyorkesi per<br />
parlare ad un cittadino napoletano<br />
immigrato in America<br />
SOCIETÀ<br />
<strong>La</strong> parola a Carlo Sorrentino, docente di comunicazione<br />
“Strategia efficace ma rischiosa”<br />
si rivolgessero suonandogli<br />
il mandolino! Per quanto sia<br />
un richiamo alla propria terra<br />
credo che la maggior parte<br />
<strong>delle</strong> persone si infastidirebbe”.<br />
Ma queste strategie commerciali<br />
a livello comunicativo<br />
sono efficaci?<br />
“Sicuramente sono efficaci<br />
da un punto di vista prettamente<br />
informativo: leggendo<br />
una promozione in lingua madre<br />
ne comprendo immediatamente<br />
i vantaggi. Però non so<br />
fino a che punto questi messaggi<br />
possano entusiasmare<br />
i cittadini italiani. Trovare<br />
in giro per la città campagne<br />
pubblicitarie che si rivolgono<br />
solo agli stranieri potrebbe<br />
alimentare un sentimento di<br />
antipatia, in questi giorni così<br />
diffuso, contro gli extracomunitari.<br />
Qualcuno potrebbero<br />
infastidirsi e pensare che sia<br />
in atto una sorta di invasione<br />
da parte degli immigrati, ma<br />
in realtà non è così perché i<br />
primi a non volersi ghettizzare<br />
ma piuttosto a cercare l’in-<br />
tegrazione sono proprio gli<br />
stranieri.”<br />
/G.B.
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LA PERIATRITE DELLA SPALLA <strong>La</strong> periatrite della spalla è una espressione<br />
generica di una sindrome dolorosa causata da una patologia periarticolare.<br />
Si distinguono diverse sindromi: spalla dolorosa semplice (tendinite del m.<br />
sovraspinoso o del capo lungo del m. bicipite brachiale), spalla dolorosa acuta<br />
(associata a borsite calcifica subacromiale), spalla bloccata o congelata<br />
(capsulite adesiva), sindrome da conflitto sotto-acromiale (rottura della cuffia dei<br />
rotatori). E’ frequente sia in attività lavorative che sportive, per traumi efficienti,<br />
microtraumi ripetuti, sovraccarico funzionale notevole. Si manifesta clinicamente<br />
con limitazione funzionale e dolore che si accentuano nei movimenti attivi e<br />
passivi. Generalmente il dolore è localizzato sulla faccia antero laterale della<br />
spalla con possibile irradiazione sulla faccia anteriore del braccio.<br />
<strong>Il</strong> trattamento all’inizio è conservativo associando terapia farmacologia per via<br />
generale e locale.<br />
Efficace è la terapia fisica strumentale (Ultrasuoni, Ionoforesi, Tens,<br />
<strong>La</strong>serterapia, Tecarterapia). Per potenziare i risultati della terapia medica e<br />
fisica è indispensabile il trattamento riabilitativo per riattivare la motilità<br />
articolare compromessa specie nella spalla bloccata, per rinforzare i gruppi<br />
muscolari deficitari, con automotivazione del paziente per un migliore<br />
recupero funzionale della spalla.<br />
comunicazione i tuoi apparecchi con<br />
il televisore, il telefono cellulare o<br />
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ANZIANE. Secondo il parere di un geriatra di fama internazionale il paradosso è in primis nell’indifferenza della classe medica che ignora o trascura i danni e in secundis quanto la sordità sia<br />
subdola. <strong>La</strong> presbiacusia, cioè la sordità da “invecchiamento” non procura dolore a chi ne è colpito ed è assai diffusa in Italia la tendenza a ignorarla o nasconderla.<br />
NON viene rimediata se non quando giunge alle forme più gravi e perciò procura danni di tipo psico-cognitivo irreversibili che aggravano e complicano la non autosufficienza <strong>delle</strong> persone<br />
anziane e la qualità della vita anche dei famigliari. Siccome la sordità professionale o presbiacusia si palesa già intorno ai 40-45 anni e dovrebbe già essere diagnosticata, curata e, se del caso,<br />
RIMEDIATA a partire dai 35 dB di perdita media dell’udito è evidente che ciò non avviene. Avviene invece che, con la mancata diagnosi che si ripercuote di conseguenza sulla prevenzione,<br />
l’ipoacusico “scopre” semmai DI NON POTER PIU’ FARE A MENO DI AFFRONTARE IL PROBLEMA quando è più fragile fisicamente perché anziano, e più debole economicamente, perché<br />
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RECENSIONI. Viaggio nei libri, alla scoperta di racconti nascosti e nuovi autori<br />
Narrativa? Solo se è made in Tuscany<br />
Quale luogo migliore <strong>delle</strong> strade fiorentine, della campagna toscana, dei parchi del granducato per ambientare<br />
una storia? Luoghi che invogliano a raccontare e stimolano la fantasia. Allora ecco un sottobosco di scrittori<br />
indigeni (noti e meno noti) che si mettono alla prova con la penna, lasciando sullo sfondo il porto sicuro della<br />
propria terra. <strong>Il</strong> risultato? Un originale mix di narrativa gialla e romantica, con un occhio all’ambientalismo<br />
CARLO LAPUCCI<br />
I palcoscenici scomparsi<br />
eatro popolare<br />
“Tminimo”, un libro<br />
per riscoprire il gusto<br />
di tradizioni ormai<br />
perse e cancellate dal<br />
tempo. Carlo <strong>La</strong>pucci<br />
manda in stampa per<br />
i tipi della fiorentina<br />
Sarnus, l’edizione arricchita<br />
e aggiornata di un<br />
lavoro che apparve già<br />
nel 1990. <strong>Il</strong> risultato è<br />
degno di nota e di attenzione.<br />
<strong>Il</strong> volume (pagg.<br />
208, euro 14) raccoglie<br />
le rappresentazioni elementari<br />
che si usavano<br />
nelle veglie, nelle aie, nei raduni, nei mercati, nelle<br />
fiere, come monologhi, sproloqui, parodie, lamenti, serenate,<br />
testamenti, lettere, prediche, contrasti. Una vera<br />
e propria raccolta di metamorfosi, dove il testo orale,<br />
nelle mani sapienti dell’attore, passa dal racconto alla<br />
rappresentazione, quasi che la novella e altri racconti<br />
tendano a travalicare nel teatro. Questa nuovissima<br />
edizione, corredata da stampe popolari che mostrano<br />
alcune realizzazioni pratiche dello spettacolo, ci consegna<br />
– semmai ve ne fosse bisogno – anche la conferma<br />
<strong>delle</strong> capacità e del rigore scientifico dell’autore. Carlo<br />
<strong>La</strong>pucci vive a Firenze dove insegna. Si è occupato di<br />
letteratura e ha al suo attivo diverse <strong>opere</strong> di narrativa<br />
e di linguistica, tra cui il Dizionario dei modi di dire<br />
della lingua italiana, Garzanti 1993. <strong>La</strong>pini ha anche<br />
pubblicato i volumi: Fiabe toscane, Mondadori 1984;<br />
<strong>La</strong> Bibbia dei poveri, Mondadori 1985; Indovinelli<br />
italiani, Vallardi 1994. Nel 2006 per Le Monnier e nel<br />
2007 per Mondadori è uscito il Dizionario dei proverbi<br />
italiani che raccoglie 25.000 proverbi, prima opera e<br />
studio generale sui detti italiani. /C.B.<br />
NOVITA’ ASSOLUTA A FIRENZE<br />
EUROTAICHI<br />
Corso di SHAYUQUAN<br />
SONO DEFINITI in Cina “Arti<br />
Marziali INTERNE” quei metodi di difesa<br />
personale che, per neutralizzare un’<br />
aggressione, rifiutano l’uso della forza e<br />
fanno dell’efficienza del movimento la<br />
chiave del loro potere. Lo Shayuquan è<br />
una moderna Arte Marziale Interna che<br />
insegna come organizzare al meglio la<br />
struttura corporea mediante speciali<br />
tecniche di pilotaggio dell’apparato<br />
muscolare.<br />
DIVIENE allora possibile liberare il<br />
corpo dal continuo bisogno di riaggiu-<br />
991024<br />
Tecniche di base<br />
stamento antigravitazionale che ne<br />
blocca l’energia e le potenzialità.<br />
Questo porta ad azioni e movimenti<br />
agevoli, efficienti e ottimali.<br />
LE TECNICHE di base dello<br />
Shayuquan non sono esclusivamente<br />
inerenti alla difesa personale, ma utili a<br />
chiunque voglia migliorare le proprie<br />
capacità di movimento e coordinazione,<br />
e quindi impiegabili sia nelle attività<br />
quotidiane che in quelle artistiche e<br />
sportive.<br />
PRESSO: GAVINUPPIA.<br />
Centro Giovani Quartiere 3 - Via Gran Bretagna 48 - Firenze<br />
Insegnante e referente per informazioni.<br />
Renzo Guidi 328.4147719 renzgu@tin.it<br />
trainer 3° grado EUROTAICHI<br />
(European Institute for T’ai Chi Studies e.V.)<br />
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ERASMO D’ANGELIS<br />
Animali made in Tuscany<br />
opo la flora la<br />
Dfauna. Erasmo<br />
D’Angelis, politico ambientalista<br />
e giornalista<br />
fiorentino (d’adozione)<br />
di vecchia data, continua<br />
il suo originale viaggio<br />
nella splendida natura<br />
toscana e ci regala un<br />
altro bel volume, ricco<br />
di splendide foto e pregevoli<br />
storie. “Animali<br />
della Toscana” (Giunti<br />
Editore, pagg. 288, euro<br />
35,00) è in libreria da<br />
poche settimane e segue<br />
di circa un anno il<br />
volume sui parchi della nostra regione. “Gli animali<br />
come non li abbiamo mai visti né conosciuti”, si vanta<br />
l’autore. E, del resto, come dargli torto: specialmente<br />
noi “cittadini”, alle prese ogni giorno con un ambiente<br />
fatto di strade, palazzi, auto e smog. Eppure, a seguire<br />
le rotte animaliste tracciate da D’Angelis, basterebbe<br />
fare pochi chilometri per arrivare nell’oasi del centro<br />
di scienze naturali di Galceti, a Prato, e lì potremmo<br />
vedere da vicino addirittura l’unicorno, un bel cucciolo<br />
di capriolo dalla congenita e leggendaria anomalia. Oppure<br />
spostarsi in Maremma per scoprire, attraverso le<br />
migrazioni dei fenicotteri rosa, un angolo di Camargue<br />
made in Tuscany. E così via sfogliando “Animali della<br />
Toscana”: dal ritorno del lupo nel Casentino e del volo<br />
dell’aquila reale sulle pareti <strong>delle</strong> Apuane, alle anatre<br />
di Fucecchio e del barbagianni che vive in città, al tuffo<br />
del martin pescatore e degli aironi che sono tornati<br />
a popolare i nostri fiumi a partire dall’Arno fino alle<br />
cicogne con i loro nidi “ospitate” sui tralicci, grazie ai<br />
tecnici dell’Enel. Un viaggio affascinante da cominciare<br />
in poltrona e proseguire dal vivo. /C.B.<br />
GIANROCCO PUCINO<br />
<strong>Il</strong> rebus del maresciallo<br />
eroe non è di<br />
“L’ carta” è il romanzo<br />
d’esordio del<br />
fiorentino Gianrocco<br />
Pucino, ex commercialista<br />
e consulente di<br />
marketing dello sport,<br />
che ha deciso di piantare<br />
il lavoro per dedicarsi<br />
al grande amore<br />
per la scrittura. Uscito<br />
recentemente nella<br />
collana Giallo & Nero<br />
- I colori del brivido di<br />
Mauro Pagliai editore,<br />
“L’eroe non è di carta”<br />
(pagg. 146, euro 10) è<br />
anche la prima avventura del maresciallo calabrese<br />
Andrei, personaggio simpatico ed estroverso. <strong>Il</strong> milite<br />
dell’Arma indaga sul rapimento di Silvia, un’affermata<br />
scrittrice da lui amata in gioventù ai tempi<br />
della Scuola Sottoufficiali Carabinieri frequentata<br />
a Firenze. <strong>La</strong> donna è stata rapita in concomitanza<br />
con l’uscita del suo ultimo libro, l’ennesimo sulle avventure<br />
del maresciallo Santi, chiara trasposizione<br />
idealizzata di Andrei che all’epoca della loro storia<br />
decise di inseguire la carriera rinunciando all’amore.<br />
<strong>Il</strong> maresciallo Andrei non è solo l’ispiratore dei<br />
romanzi di Silvia, ma anche l’eroe <strong>delle</strong> storie di Cesare,<br />
aspirante scrittore di gialli che per vivere fa<br />
il guardiano. <strong>Il</strong> tema dello scrivere innesca così un<br />
gioco di scatole cinesi in cui la fiction contiene la<br />
realtà e viceversa, tanto da arrivare alla risoluzione<br />
del caso dopo non pochi e sorprendenti colpi di scena.<br />
Insomma, gli ingredienti del noir o, se preferite,<br />
del poliziesco all’italiana, ci sono tutti, pesati e miscelati<br />
da un autore che di certo farà ancora parlare<br />
(e stampare) di sé. /Ciro Becchimanzi<br />
970863
CULTURA<br />
GIOVANNI BOGANI<br />
Libera di nome e di fatto<br />
ibera, si chiama-<br />
“Lva, Libera. Nome<br />
strano, inverosimile, sì.<br />
Ma le era perfetto. Libera<br />
l’amava davvero,<br />
la libertà. Era disposta<br />
a rinunciare a tutto, per<br />
averla. Soldi e sorrisi,<br />
amori di uomini, sicurezza<br />
di avere qualcuno<br />
che la aspettasse, quando<br />
tornava”. Comincia così<br />
“L.”, il primo romanzo<br />
di Giovanni Bogani<br />
(pagg 180, Cult editore,<br />
9,50 euro), uscito per la<br />
prima volta dieci anni<br />
fa, già ristampato sette volte, in due edizioni diverse.<br />
Quest’anno è stato rieditato dalla casa editrice Cult, che<br />
l’ha curato come un piccolo e prezioso caso editoriale, il<br />
primo del noto giornalista e critico cinematografico del<br />
quotidiano <strong>La</strong> Nazione, che nel frattempo si è dedicato<br />
alla scrittura di altri romanzi che hanno per protagonista<br />
sempre lui, Luca. Un “long seller”, ma non solo:<br />
ha anche innescato un meccanismo di identificazione.<br />
All’autore sono arrivate più di 1500 mail, in gran parte<br />
di lettrici. Molte di loro si identificano nella protagonista,<br />
Libera. Una donna che ama la libertà più di ogni<br />
altra cosa: più dell’amore stesso. <strong>La</strong> storia di L. è la storia<br />
di Libera, una personalità inarrestabile davanti alla<br />
quale il ragazzo soccombe innamorato. Luca la rincorre<br />
e lei si divincola. Poi si riavvicina, poi scappa ancora,<br />
in un terremoto emotivo che non accenna a terminare.<br />
“L’amore, il sesso, il bordo d’abisso: ‘L.’ racconta questa<br />
ossessione e la racconta bene, cioè ossessivamente”<br />
scrive Caludio Lolli nell’introduzione del libro. Un<br />
storia tormentata, come tutte le storie d’amore. Quelle<br />
vere. /C.G.<br />
VALERIO VERDIANI<br />
V<br />
GIULIANO GIORGETTI<br />
alerio Verdiani, ha 48 anni e una lunga,<br />
imperitura passione per letteratura. Poco<br />
importa se nella vita poi ha deciso di fare il<br />
medico, questo signore nato a Empoli e vissuto<br />
tutta la vita a Firenze, ha appena pubblicato<br />
il suo primo romanzo, “<strong>La</strong> fattoria <strong>delle</strong><br />
ultime case” (171 pagg, Editrice Effequ, 11<br />
euro). Una storia semplice, ambientata tra le<br />
colline toscane, con una cadenza senza pretese<br />
che ricorda il procedere scandito della vita<br />
di campagna e che in certi punti assomiglia<br />
Giallo alle porte di Fiesole<br />
ttanta pagine<br />
O“gialle”. Una storia<br />
concentrata in un<br />
volumetto leggero e<br />
pratico. “Via barbacane<br />
120” (98 pagg, Edizioni<br />
<strong>Il</strong> filo, 13 euro)<br />
è il romanzo a tinte<br />
fosche scritto da Giuliano<br />
Giorgetti, sindacalista<br />
fiorentino che<br />
si è già misurato con la<br />
scrittura, partecipando<br />
a numerosi concorsi e<br />
scrivendo un saggio<br />
sul mobbing e diverse<br />
raccolte di racconti e<br />
poesie. Via barbacane 120 si volge alle porte di Firenze,<br />
in quel limbo fatto di stradine intatte che si<br />
inerpicano verso Fiesole. E’ in questo scenario che<br />
viene uccisa una vecchia signora. Alessandro Amadei,<br />
il protagonista, si avventura verso la cittadina<br />
etrusca per visionare una villetta in vendita. Ed è<br />
proprio all’interno dell’abitazione che si consuma<br />
il delitto. <strong>La</strong> vittima è Adelina Morabito, un’anziana<br />
studiosa della storia e dei riti <strong>delle</strong> civiltà Inca<br />
e Maya che viene inaspettatamente pugnalata. Morabito<br />
coltivava interessi esoterici e contatti con un<br />
antico culto e con un coltello da lei ritrovato, lo stesso<br />
che si trasformerà nell’arma del suo delitto. Amadei<br />
si trova coinvolto in questa indagine sui generis,<br />
che si svolge tra cipressi e ulivi ma è avvolta da una<br />
persistente nebbia che affonda le radici nelle culture<br />
precolombiane. A fare da divertente appendice al<br />
libro ci sono le ricette tipiche, le musiche ascoltate<br />
dai personaggi, i luoghi visitati e le citazioni dotte<br />
che l’autore sparge tra una pagina e l’altra del romanzo.<br />
/C.G.<br />
<strong>La</strong> collina, gli amici e un libro<br />
Marzo 2009<br />
più a una sceneggiatura che a un romanzo. Si<br />
vedono la piazza e i cipressi, si assapora l’andatura<br />
discontinua della corriera che lascia la<br />
città e sale verso un mondo più piccolo e raccolto.<br />
<strong>La</strong> fattoria <strong>delle</strong> ultime case è la storia di<br />
un babbo che racconta a suo figlio pezzetti della<br />
vita, degli incontri, <strong>delle</strong> avventure straordinarie<br />
che si possono vivere tra le quattro viuzze<br />
di un posto di provincia. <strong>Il</strong> protagonista è<br />
Vittorio, un ragazzino le cui parole fanno da<br />
cicerone al lettore attraverso un mondo fatto<br />
Mai più soli a casa<br />
GIANNI BECCIANI<br />
33<br />
Un viaggio nell’apocalisse<br />
a campagna toscana<br />
Lfa gola agli scrittori.<br />
Lo skyline fatto<br />
di poggi e cipressi allungati<br />
sembra essere<br />
lo scenario ideale di<br />
ogni romanzo. Pagine<br />
dolci, pungenti, seriose<br />
e terrificanti. L’apocalisse<br />
perduta (Giovane<br />
Golden Edizioni, 513<br />
pagg, 15 euro) prima fatica<br />
letteraria di Gianni<br />
Becciani, sessantasette<br />
anni, ne è l’esempio<br />
lampante. Lo scrittore,<br />
che di mestiere ha scelto<br />
di lavorare con l’arte, ha costruito una storia ambientata<br />
tra il granducato, le isole dell’Egeo e l’Europa del<br />
nord. Le vicende di un uomo che scopre negli ambienti<br />
di una vecchia pieve un antico manoscritto. Un volume<br />
“scomodo”, la prova lampante che l’Apocalisse non sarebbe<br />
stata scritta da Giovanni ma bensì da Luca. L’uomo<br />
scompare portando il libro con sé e lasciando alle<br />
sue spalle solo poche tracce, quelle che sua figlia e un<br />
vecchio professore riusciranno a ripercorre. <strong>Il</strong> viaggio<br />
si dipana tra luoghi e incontri diversi, trasformandosi<br />
in thriller storico filologico scorrevole e ben fatto. <strong>La</strong><br />
scrittura è agile, la trama avvincente. A completare<br />
l’opera ci pensa una sottile ironia e le pillole di storia<br />
dell’arte che qua e là deliziano i palati degli appassionati.<br />
Per dirlo con le parole dell’autore: “Questo romanzo<br />
è l’espressione di quella ineliminabile e multiforme passione<br />
senile per la vitae la sua complessità che mi spinge<br />
verso sempre nuove avventure. Nonostante l’età”. Tombaroli,<br />
iscrizioni aramaiche e trafficanti di <strong>opere</strong> d’arte<br />
faranno da ottimi ciceroni a chi vorrà avventurarsi tra le<br />
pagine di questo libro. Buon viaggio. /L.V.Z.<br />
di un amore giovanissimo e non dichiarato, di<br />
una amicizia speciale e leale, di uno skyline<br />
cambiato nel tempo, di cui si conservano solo<br />
vividi ricordi. Sullo sfondo, vicende ombrose e<br />
misteriose si celano nella collina degli spiriti,<br />
luogo dove si aggira un sagrestano meschino e<br />
prende vita un losco traffico di vino. Una parentesi<br />
piacevole su una dimensione nascosta,<br />
forse in qualche angolo della toscana ancora<br />
viva, che si lascia scoprire solo dai viaggiatori<br />
più volenterosi. /L.V.Z.<br />
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E’ un progetto di sostegno ed assistenza a domicilio per gli anziani che si basa<br />
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34 Marzo 2009<br />
L’EVENTO. Arriva a Firenze la cantante che ha vinto la scorsa edizione di X-Factor<br />
Giusy, Gaetana e il successo<br />
Un presente da cantante e un passato<br />
da cassiera. Storia di una ragazza<br />
che ce l’ha messa tutta e oggi si gode<br />
la serenità di un’ovazione pop<br />
Giusy Ferreri (photo Alex Gerini)<br />
Sara Ghilardi<br />
Èstata la rivelazione del programma<br />
Rai “X Factor”<br />
dello scorso anno, grazie ad<br />
una vocalità intrigante e particolarissima.<br />
Da lì la sua carriera ha<br />
preso il volo con il tormentone “Non<br />
ti scordar mai di me” e con il singolo<br />
“Novembre.” E’ Giusy Ferreri che<br />
trasforma in oro tutto quello che canta<br />
e che parte con il primo tour della<br />
sua carriera. Sarà anche a Firenze al<br />
Saschall il 31 marzo con l’ album di<br />
esordio “Gaetana”.<br />
Nome insolito per un album, Gaetana<br />
è un omaggio alla nonna di Giusy,<br />
una signora tutto pepe a cui l’artista<br />
tiene molto.<br />
«<strong>La</strong> vedo raramente perché vive a<br />
Palermo, ma siamo legate da affetto<br />
profondo. È una nonna modaiola e<br />
rock: grande fan di Gianna Nannini e<br />
Francesco Renga. Mi piace giocare sui<br />
contrasti: un disco di qualità con un titolo<br />
ironico. “Gaetana” è perfetto per<br />
il mio timbro vocale, cosi personale,<br />
forte e ingombrante ».<br />
Le dodici tracce del cd “Gaetana”<br />
sono un mix di suoni caldi e raffinati.<br />
<strong>Il</strong> singolo “Novembre” dalle sonorità<br />
anni 80 mostra il carattere più<br />
audace e intraprendente di Giusy<br />
Ferreri.<br />
«Novembre è un brano molto autobiografico,<br />
anche se ispirato a vicende<br />
passate, perché ora sto vivendo un<br />
periodo sereno sentimentalmente e<br />
gratificante professionalmente. Mi ci<br />
RICCARDO, 26ENNE. Nonostante la mia giovane età ho passato degli anni molto duri che mi<br />
hanno maturato. Sono un ragazzo del sud e cerco una ragazza dolce e comprensiva per poter<br />
costruire un progetto d’amore.<br />
DANIELE, 29ENNE dolce e romantico, tipo mediterraneo stanco dei soliti locali e di ragazze evanescenti<br />
e superficiali, cerco una ragazza con la voglia di guardare avanti e di costruirsi una famiglia.<br />
GIULIANA 46ENNE nubile, passo le giornate dedicandomi completamente al mio lavoro che<br />
adoro ma che non mi basta più. Ho mille interessi ma questo non è sufficiente a farmi felice perchè<br />
mi sento comunque sola: vivere in due cambia la prospettiva …<br />
MARZIA, 53ENNE. Mi ritengo una donna sensibile, stanca di conoscere persone che hanno<br />
paura di impegnarsi affettivamente, cerco un uomo disposto a condividere i momenti belli e quelli<br />
difficili. Un uomo semplice, vero.<br />
MATILDA, 34 ANNI. Sono straniera. Mi trovo in difficoltà perche non ho amici e mi sento molto sola.<br />
Mi piacerebbe avere una persona a fianco perché mi manca l’amore.<br />
OLGA 42ENNE, serena indipendente, ho avuto un uomo che non ha saputo essermi leale, adesso voglio<br />
conoscere un uomo che apprezzi quello che sono e quello che so dare a chi mi ama.<br />
LAURA 47 ANNI. Amo il mare d'inverno, il suono della pioggia e per questo mi ritengo una <strong>delle</strong> ultime<br />
romantiche. Ho sempre il sorriso sulle labbra e ho tanta voglia di innamorarmi ancora. Amo le cose<br />
semplici della vita e vorrei incontrare un uomo che mi faccia stare bene e soprattutto ridere.<br />
ALESSANDRA 47ENNE, particolarmente sensibile ma dal carattere estremamente forte. Amo cercare nelle<br />
persone e cose la semplicità, pur essendo io, una donna ambiziosa. Mi ritengo di bella presenza. Cerco<br />
un uomo come me, distinto, di bella presenza , esigente, ma profondamente legato ai principi morali e alla<br />
famiglia.<br />
LINDA 50ENNE di bella presenza. Cerco un uomo attento che ami la donna, rendendosi conto del ruolo<br />
che lei ricopre nella società e nella famiglia. Desidero che sia di sani principi, solare,trasparente, di carattere<br />
mite: mi piacerebbe una persona colta.<br />
SILVIA 51ENNE divorziata. Mora, raffinata, semplice nei modi, carismatica. Cerco un uomo di spessore,<br />
gratificato, buona posizione e intelligente.<br />
BRUNA, 54 ANNI. Sono una signora di bell'aspetto, dinamica, mi piace molto il ballo liscio e andare a<br />
fare <strong>delle</strong> belle gite. Amo stare in compagnia, sono vedova e cerco una persona sensibile di sani principi,<br />
che ami le cose semplici come me.<br />
MONICA, 60 ANNI, molto curata e giovanile. Non mi rassegno alla solitudine, sono forte, combattiva di<br />
carattere, ma molto dolce e affettuosa nel privato. Se anche tu sei stanco di essere solo chiamami, potrebbe<br />
nascere qualcosa di speciale.<br />
ELIANA 60ENNE romantica timida e fragile, vedova da troppo tempo; ho il desiderio di un compagno forte<br />
sensibile e intelligente che mi sorprenda con la sua profondità.<br />
ritrovo perché affronta la conclusione<br />
di una relazione amorosa con meno romanticismo<br />
rispetto a “Non ti scordar<br />
mai di me” e maggiore risolutezza nel<br />
riprendere il controllo della propria<br />
esistenza».<br />
Un disco che vanta collaborazioni<br />
di importanti nomi della musica che<br />
hanno puntato su questo talento in<br />
ascesa attratti soprattutto dalla sua<br />
vocalità originale. <strong>La</strong> canzone che<br />
apre l’album è il duetto con Tiziano<br />
Ferro “L’amore e basta!”.<br />
«Ha voluto cantare con me questo<br />
brano, perché ci è molto affezionato:<br />
sono orgogliosa che l’abbia affidato<br />
a me invece di inciderlo nel suo disco.<br />
Sono fiera che la mia vocalità l’abbia<br />
intrigato e che dopo l’esperienza di “X<br />
Factor” con “Non ti scordar mai di<br />
me” abbia voluto proseguire la nostra<br />
collaborazione come autore e produttore<br />
assieme a Canova del mio disco<br />
d’esordio».<br />
Un debutto impreziosito anche dalla<br />
presenza fra gli autori di Linda Perry,<br />
da sempre un modello di riferimento<br />
per Lei.<br />
«Era un mio sogno collaborare con<br />
Linda ed è una grande soddisfazione<br />
essere la prima artista italiana a esserci<br />
riuscita. Linda Perry è un’autrice<br />
profonda e compone la musica in modo<br />
geniale. <strong>Il</strong> risultato è stato entusiasmante:<br />
Linda è gasatissima. Le sono<br />
piaciuti gli arrangiamenti, la mia voce<br />
e pure le altre canzoni del disco».<br />
ALLUVIONE<br />
CULTURA<br />
Cercasi video<br />
per realizzare un film<br />
nsieme per ricostruire il passato<br />
Idella città. Erasmo D’Angelis, presidente<br />
della Commissione Territorio<br />
e Ambiente del Consiglio Regionale,<br />
lancia un appello a chiunque possieda<br />
materiale video e fotografico<br />
riguardante l’alluvione del 1966.<br />
L’obiettivo? Realizzare il primo<br />
docu-film interamente dedicato agli<br />
angeli del fango e prodotto insieme<br />
a Mediateca Toscana Film Commission<br />
e Rai. <strong>Il</strong> film-documento sarà a<br />
cura di Gabriele Parenti, coordinatore<br />
dei programmi della sede Rai di Firenze<br />
con il supporto di Angela Morra,<br />
responsabile della sede toscana di<br />
Teche Rai. “ Sarà un’opera collettiva<br />
– spiega D’Angelis – ed è per questo<br />
che facciamo appello a chiunque<br />
abbia a disposizione immagini della<br />
tragedia dell’alluvione del 1966 a<br />
collaborare con noi nel racconto di<br />
quella che è stata anche una straordinaria<br />
operazione di volontariato e di<br />
passione civile mai vista in Italia. <strong>Il</strong><br />
film-documento chiarirà anche tutti<br />
gli aspetti relativi ai mancati allarmi<br />
e ai ritardi dei soccorsi statali, mettendo<br />
in mostra quanto di positivo è<br />
stato realizzato nel bacino dell’Arno<br />
negli ultimi anni e il molto che resta<br />
ancora da fare”. <strong>Il</strong> docu-film, che verrà<br />
realizzato entro la fine dell’anno,<br />
avrà scopo documentaristico e di ricerca<br />
senza finalità commerciali e gli<br />
autori lavoreranno a titolo interamente<br />
gratuito. I filmati possono essere<br />
consegnati presso la Mediateca Regionale<br />
Toscana Film Commission in<br />
Via San Gallo 25 dal lunedì al vener-<br />
dì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14,30 alle<br />
17. tel. 055-2719035 /C.G.<br />
PAOLO, 33ENNE. Non so come mi vedono le ragazze, ma iniziare questa nuova sfida è davvero entusiasmante,<br />
tutto pur di essere felice!<br />
ALEX 42 ANNI laureato, con un lavoro gratificante. <strong>Il</strong> mio aspetto è gradevole e curato. Amo la vita, visitare<br />
bei posti, gustare una buona cena, frequentare bella gente. Gli eventi culturali non mi dispiacciono.<br />
Vivo la coppia con intensità purché ci si sappia stimolare e valorizzare a vicenda.<br />
TOMMASO, 44 ANNI, 178, fisico asciutto, imprenditore. Ho girato il mondo per lavoro, parlo tre lingue.<br />
Non amo i compromessi e le storielle. Cerco una relazione importante, una donna indipendente, che sa<br />
quello che vuole.<br />
FRANCO 48 ANNI, libero, laureato. Ho una biografia intensa, insegno per hobby, amo le persone complesse,<br />
ma molto intelligenti ed amanti della vita, che non si perdono nella banalità quotidiana. Mi ritengo<br />
un creativo con spiccato senso pratico, che sa realizzare qualunque sogno.<br />
DOMENICO. 55ENNE, laureato in discipline giuridiche, alto 182 moro, peso forma. Estroverso, socializzo<br />
con facilità. Amo lo sport, filosofia orientale, psicosomatica. Cerco una donna di buona estrazione, alta,<br />
curata.<br />
ANDREA. HO 55 ANNI portati bene, sono alto 183, con spalle larghe. Le esperienze della vita, anche quelle<br />
negative, sono lezioni <strong>delle</strong> quali fare tesoro. Mi piace guardare una donna dentro. Sono schietto,<br />
profondo, sincero.<br />
STEFANO 56ENNE, laureato. Negli ultimi 25 anni ho girato il mondo. Ora mi sono fermato e voglio trovare<br />
la compagna che qualche volta mi sono illuso di aver trovato. Cerco una donna aperta mentalmente.<br />
Di piacevole aspetto.<br />
TIZIANO 58ENNE, avvocato, con passione per la musica ed il pianoforte, carattere verace, onesto, risoluto.<br />
Cerco una donna leale, di buona cultura, decisa, aperta mentalmente, con interesse a viaggiare e<br />
vivere assieme.<br />
GIULIO 61ENNE, di me dicono che sono un uomo raro da trovare perché leale ed onesto. Questo a volte<br />
non basta e non ripaga. Cerco una donna anche coetanea, che abbia imparato che nella vita contano i sentimenti<br />
e l’onestà. 992584
36 Marzo 2009<br />
Pensavamo di averli persi oramai, i<br />
cari vecchi giocattoli in legno, dimenticati<br />
per sempre in qualche polveroso<br />
sgabuzzino. Un pinocchio,<br />
una trottola, un cavallo a dondolo: oggetti<br />
unici, levigati, dai colori tenui e le forme lineari<br />
e che ai bambini piacevano tanto. Poi,<br />
con l’avvento dell’era della plastica, della<br />
produzione in serie e dei microchip, tutto è<br />
cambiato; e oggi, i balocchi sono diventati<br />
talmente complessi e sofisticati che c’è un<br />
manuale di istruzioni per capirne il funzionamento,<br />
proprio come per un comune pc.<br />
Fatto sta che, in seguito allo scandalo della<br />
Mattel, la nota multinazionale dei giocattoli<br />
che si è trovata costretta a ritirare dal mercato<br />
centinaia di prodotti altamente nocivi,<br />
è iniziata un’inversione di rotta, i cui echi<br />
si avvertono anche nella nostra città. Dalle<br />
fierucole di Santo Spirito e Santissima<br />
Annunziata al nuovo “Gatto <strong>La</strong>rdo” di via<br />
Gioberti, dal Dreoni Giocattoli alla Città del<br />
Sole, i negozi dedicati all’infanzia che vendono<br />
oggetti “all’antica” sono tutt’altro che<br />
introvabili. E su questo dopotutto non c’è da<br />
stupirsi, Firenze ha sempre avuto un debole<br />
per il passato. Sembrerebbe un autentico ritorno<br />
alla tradizione, anche se il rischio è che<br />
si tratti di una semplice moda. Al momento,<br />
infatti, la tendenza dei genitori più giovani<br />
è comprare per i loro pupi oggetti rigorosamente<br />
in legno o in materiali naturali, poco<br />
trattati, possibilmente ideati in Italia, scolpiti<br />
e non assemblati. Caratteristiche precise, che<br />
contrastano con il più comune “made in china”.<br />
Questi piccoli capolavori di artigianato<br />
sono consigliati per i bambini in fase di cre-<br />
arionette e animali buffi, cubetti colorati<br />
Me scrigni preziosi. <strong>Il</strong> vecchio balocco in<br />
legno continua ad appassionare i piccini. <strong>La</strong>ura<br />
Dreoni, titolare dell’omonimo negozio, ci ha<br />
spiegato perché.<br />
Quali sono i vantaggi dei giochi in legno?<br />
Innanzitutto prevedono una maggiore partecipazione<br />
ed interattività del bambino, a differenza<br />
dei giochi elettronici che, in alcuni casi,<br />
sono quasi del tutto autosufficienti. Inoltre, un<br />
oggetto in legno, anche se si ammacca o perde<br />
il colore, rimane sempre bellissimo; questo non<br />
accade per il suo corrispettivo in plastica che<br />
invece, una volta rotto, diventa inutile, spesso da<br />
buttare via.<br />
Come vanno le vendite di questi giocattoli?<br />
<strong>Il</strong> mercato non è mai in calo ed anzi, già da diversi<br />
anni abbiamo notato un notevole incremento<br />
nelle vendite. Questo accade perché i giochi in<br />
legno sono oggetti semplici ma ben fatti, che non<br />
perdono mai il loro incredibile fascino.<br />
Vanno bene anche per i più piccoli? <strong>Il</strong> prezzo<br />
CULTURA<br />
GIOCATTOLI. <strong>La</strong> nuova vita dei balocchi in legno. Meno tecnologia e più spazio alla creatività<br />
Torna in auge il vecchio Pinocchio<br />
Simele Kruklidis<br />
scita e pare che possano addirittura favorire<br />
lo sviluppo della creatività e della fantasia:<br />
con pochi mezzi, l’ingegno si aguzza. Dunque,<br />
mentre molti di noi si affannavano a cercare<br />
giochi all’ultimo grido, c’era qualcuno<br />
che, di soppiatto, continuava ad acquistare<br />
i balocchi del passato, alimentando un mercato<br />
silenzioso ma in continuo movimento.<br />
E così, davanti alla visione di un cagnolino<br />
robot o di una pista automobilistica telecomandata,<br />
viene spontaneo chiedersi se sia<br />
davvero necessario spendere ingenti somme<br />
di denaro in complicati circuiti perché i<br />
bambini si divertano. <strong>La</strong> risposta è scontata.<br />
Semmai il difficile sarà spiegare ad un innocente<br />
pargoletto perché a lui spetta un trenino<br />
rigido e senza ruote, mentre il suo compagno<br />
di scuola ha un Robocop ad altezza naturale.<br />
Ma questa è un’altra storia.<br />
L’INTERVISTA. <strong>La</strong> proprietaria di un negozio spiega il perché di una passione che non tramonta<br />
Nel regno dei giochi vince ancora la tradizione<br />
AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZE<br />
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Oculistica<br />
Dr. Saverio Matteini Giovedì Dalle 14.00 alle 17.00<br />
è moderato?<br />
I giocattoli in legno sono consigliati soprattutto<br />
ai bambini dagli zero a cinque anni; naturalmente<br />
ogni oggetto, a seconda la fascia di età<br />
cui è destinato, presenta caratteristiche diverse,<br />
soprattutto per mantenere alti gli standard di sicurezza.<br />
<strong>Il</strong> prezzo poi è oltremodo accessibile, in<br />
confronto ai giochi più sofisticati. Purtroppo, il<br />
problema di fondo è che oggi i bimbi subiscono<br />
gli effetti della pubblicità e vanno alla ricerca<br />
dei prodotti visti in tv.<br />
/S.K.<br />
DIRETTORE SANITARIO: DR. VINCENZO MARRAS<br />
ORARIO DI APERTURA:<br />
Tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle ore 19.30 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30<br />
<strong>Il</strong> servizio infermieristico di iniezioni intramuscolari si eff ettua dal lunedì al sabato dalle ore 08.00 alle ore 10.00<br />
PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA<br />
GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER ILGIORNO RICHIESTO DISPONIBILE IN ORDINE PROGRESSIVO<br />
RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA<br />
Dr. Dario Di Salvo Lunedì Dalle 12.00 alle 15.00<br />
Dr. M.Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 09.30 alle 11.45<br />
Martedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />
Venerdì Dalle 15.00 alle 19.00<br />
Dr. Maria <strong>Il</strong>aria Legnaioli Lunedì Dalle 15.30 alle 18.00<br />
Dr. Luigi Vitale Martedì Dalle 15.00 alle 18.00<br />
Dr. Elena Desideri Mercoledì Dalle 08.30 alle 12.30<br />
Dr. Francesco De Saint Pierre Giovedì Dalle 08.30 alle 12.30<br />
Dr. <strong>La</strong>ura Bardi Venerdì Dalle 09.15 alle 12.00<br />
Dr. Claudia Ponchietti Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.15<br />
Dr. Vanni Borgioli Sabato Dalle 09.00 alle 12.15<br />
Ortopedia<br />
Dr. Filippo Poccianti Lunedì Dalle 13.00 alle 14.15<br />
Giovedì Dalle 13.30 alle 14.30<br />
Dr. Leonardo Sacchi Giovedì Dalle 08.30 alle 11.00<br />
Dr. Paolo Donati Venerdì Dalle 12.00 alle 14.00<br />
Mercoledì Dalle 12.15 alle 13.45<br />
Dr. Francesco Menotti Sabato Dalle 08.30 alle 10.30<br />
Otorinolaringoiatria<br />
Dr. Ferriero Gennaro Lunedì Dalle 17.30 alle 19.00<br />
Sabato Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Dr. Chiara Cavicchi Lunedì Dalle 11.00 alle 13.00<br />
Venerdì Dalle 16.30 alle 19.00<br />
Dr. Geri Toccafondi Martedì Dalle 10.00 alle 11.15<br />
Mercoledì Dalle 14.00 alle 15.30<br />
Dr. Tommaso Savino Martedì Dalle 15.00 alle 16.10<br />
Dr. Alonzo Attilio Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00<br />
Giovedì Dalle 12.00 alle 13.30<br />
Dr. Marco <strong>La</strong>zzeri Mercoledì Dalle 18.00 alle 18.45<br />
Dr. Pontone Filippo Giovedì Dalle 15.00 alle 16.45<br />
Pediatria e chirurgia pediatrica<br />
Dr. Giovanni Grisolia Lunedì Dalle 16.30 alle 17.30<br />
Giovedì Dalle 11.00 alle 12.00<br />
Pneumologia<br />
Dr. Alessandro Romeo Martedì Dalle 09.00 alle 10.00<br />
Psicologia - Psicoterapia<br />
Dr. Claudia Bricci Mercoledì Dalle 09.00 alle 10.30<br />
Dr. Lisa Alessandri Martedì Dalle 12.30 alle 15.00<br />
Reumatologia<br />
Dr. Maria Letizia Conforti Venerdì Dalle 09.00 alle 10.00<br />
Urologia<br />
Dr. Pierluigi Sangiovanni Martedì Dalle 18.00 alle 19.00<br />
Altre Prestazioni - Iniezioni intramuscolari<br />
Dal lunedì al Sabato Dalle 08.00 alle 10.00
Mostre<br />
Palazzo Pitti<br />
Museo degli Argenti<br />
Dal 14 Marzo al 12 Luglio<br />
130 <strong>opere</strong>, tra cui una serie<br />
di accostamenti molto significativi<br />
di arti applicate: i vetri<br />
di Ercole Barovier e Carlo<br />
Scarpa con gli straordinari<br />
reperti del Museo Archeologico<br />
Nazionale di Napoli, le<br />
ceramiche di Giò Ponti con<br />
quelle dei Musei Archeologici<br />
Nazionali di Firenze e Roma, i<br />
gioielli del Novecento con alcune<br />
meraviglie dell’antichità<br />
e con le collezioni Medicee di<br />
Palazzo Pitti.<br />
I marmi vivi<br />
Museo Nazionale<br />
del Bargello<br />
Dal 3 Aprile al 12 luglio<br />
<strong>La</strong> mostra fiorentina mette in<br />
luce la fase più significativa<br />
della produzione ritrattistica<br />
dell’artista, quella in cui si<br />
afferma il suo magistero<br />
rappresentato, oltre che<br />
da Costanza Bonarelli, dai<br />
Ritratti di Urbano VIII, di<br />
Scipione Borghese e di altri<br />
personaggi della cerchia<br />
papale.<br />
It’s Waterfull!<br />
Visita guidata<br />
Galleria degli Uffizi<br />
8 Marzo<br />
Un viaggio di due ore alla<br />
scoperta dei grandi capolavori<br />
conservati nel<br />
famoso museo fiorentino.<br />
Tra Botticelli, Leonardo,<br />
Michelangelo e Raffaello, il<br />
cui ricavato verrà devoluto<br />
in favore del movimento<br />
Shalom Onlus per la costruzione<br />
di un pozzo in Burkina<br />
Faso. 12,00 euro a persona.<br />
Prenotazione obbligatoria al<br />
n. 3285398918<br />
Concerti<br />
Luca Carboni<br />
Teatro Puccini<br />
9 Marzo<br />
<strong>Il</strong> concerto segue l’uscita<br />
del nuovo album “Musiche<br />
Ribelli”, una raccolta di riletture<br />
di brani dei cantautori<br />
degli anni ‘70. L’artista sarà<br />
accompagnato sul palco<br />
dalla sua band composta da<br />
Antonello Giorgi (batteria e<br />
percussioni), Ignazio Orlando<br />
(basso), Fabio Anastasi<br />
(pianoforte e tastiere), Mauro<br />
Patelli (chitarre) e Vincenzo<br />
Pastano (chitarre). Una parte<br />
del concerto lo vedrà affiancato<br />
dalla chitarra e dalla<br />
voce di Riccardo Sinigallia,<br />
con cui duetterà in “<strong>La</strong> casa<br />
di Hilde” e “Ho visto anche<br />
degli zingari felici”. Durante i<br />
concerti Carboni passerà da<br />
una dimensione acustica ad<br />
una più elettrica proponendo<br />
brani dell’ultimo album e dal<br />
suo repertorio.<br />
<strong>La</strong>ura Pausini<br />
world tour 2009<br />
Nelson Mandela Forum<br />
11 e 12 Marzo<br />
<strong>La</strong>ura Pausini - World Tour<br />
2009” arriva a due anni<br />
di distanza dal concertoevento<br />
di San Siro del 2<br />
giugno 2007 - prima donna<br />
ad esibirsi all’interno dello<br />
stadio milanese - e a quattro<br />
dal precedente tour mondiale<br />
che in quasi 60 data ha<br />
totalizzato oltre 500.000<br />
spettatori. <strong>Il</strong> nuovo tour sarà<br />
l’occasione per ascoltare<br />
live i brani del nuovo album<br />
“Primavera in anticipo” e le<br />
grandi hit indimenticabili del<br />
repertorio dell’artista.<br />
L’INIZIATIVA/1<br />
Cotto imprunetino,<br />
Franco Battiati<br />
live in theatre 2009<br />
Teatro del Maggio<br />
Musicale Fiorentino<br />
17 e 18 Marzo<br />
Accompagnato sul palco dei<br />
maggiori teatri d’Italia dalla<br />
sua più rodata formazione,<br />
garanzia di assoluta armonia,<br />
ricreerà in teatro la magia<br />
di canzoni splendide in un<br />
contesto semplice e raccolto,<br />
perfetto per questo repertorio<br />
prezioso sia nei testi che<br />
nelle musiche. Fleurs 2 è,<br />
infatti, il capitolo conclusivo<br />
della trilogia iniziata nel 1999<br />
con il primo storico e rivoluzionario<br />
Fleurs, che inaugurava<br />
in Italia, ma anche nel<br />
mondo, un modo originale di<br />
affrontare la rilettura di grandi<br />
canzoni del passato, con<br />
gusto sottile e aristocratico<br />
sfuggendo alla logica banale<br />
della cover.<br />
Biagio Antonacci<br />
<strong>Il</strong> cielo ha<br />
una porta sola in Tour<br />
Nelson Mandela Forum<br />
25 Marzo<br />
Si riconferma il feeling tra il<br />
cantautore milanese e i grandi<br />
numeri dei palazzetti, ad<br />
un anno di distanza dall’ ultimo<br />
tour che ha registrato il<br />
tutto esaurito in ogni tappa, e<br />
che ha mantenuto la migliore<br />
tradizione dei tour di più<br />
conclamato successo dell’artista.<br />
<strong>Il</strong> nuovo tour segue<br />
l’uscita dell’omonimo album<br />
che, dopo sette settimane<br />
dalla sua pubblicazione, è già<br />
triplo disco di platino. Biagio<br />
Antonacci in questa seconda<br />
parte del tour riproporrà al<br />
suo affezionato pubblico tutti<br />
quei brani che hanno reso<br />
la sua carriera una <strong>delle</strong> più<br />
eterogenee del panorama<br />
musicale italiano e che lo avvicinano<br />
così empaticamente<br />
a chi lo ascolta.<br />
700 anni da raccontare<br />
l prossimo 23 marzo il cotto di Imprune-<br />
Ita compie ufficialmente 700 anni, e per<br />
festeggiare un compleanno così importante<br />
l’amministrazione del comune chiantigiano,<br />
l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e<br />
l’Osservatorio Mestieri d’Arte (Oma), hanno<br />
promosso una serie di inizitive che culminano<br />
nella mostra “<strong>Il</strong> cotto dell’Impruneta.<br />
Maestri del Rinascimento e le fornaci”.<br />
L’esposizione, allestita nei secolari locali<br />
di piazza Buondelmonti (salone e chiostro<br />
della Basilica di S. Maria e Loggiati del<br />
Pellegrino) sarà aperta al pubblico fino al<br />
26 luglio dal giovedì alla domenica dalle 10<br />
alle 13 e dalle 15 alle 19. <strong>La</strong> mostra, avrà<br />
essenzialmente tre sezioni: una di architettura<br />
con ampio uso di apparati multimediali,<br />
una sulle manifatture locali comprese le<br />
produzioni attuali, la terza (la principale)<br />
sulla scultura rinascimentale in terracotta.<br />
Quest’ultima farà la gioia degli ammiratori<br />
di Brunelleschi, Michelozzo, Della Robbia,<br />
Verrocchio, Benedetto da Maiano, Ghiberti,<br />
Desiderio da Settignano e dei tanti altri<br />
maestri del Rinascimento, le cui <strong>opere</strong> saranno<br />
messe a disposizione dai principali<br />
musei fiorentini. Sette secoli di storia che<br />
iniziarono ufficialmete il 23 marzo 1309,<br />
data di pubblicazine del primo statuto della<br />
corporazione dei fornaciai. Per il 2009 il comune<br />
di Impruneta sta lavorando anche a un<br />
itinerario geografico–stradale per segnalare<br />
sul terreno dove andare e che cosa vedere.<br />
<strong>Il</strong> Museo Horne ospiterà invece Artigiani in<br />
Famiglia, iniziativa didattica per i bambini<br />
in collaborazione con l’Oma. /S.C.<br />
J Ax<br />
Auditorium Flog<br />
26 marzo<br />
Ax, famosa voce degli<br />
Articolo 31 (che di fatto non<br />
si sono sciolto ma hanno<br />
deciso di intraprendere<br />
carriere da solisti), arriva a<br />
Firenze portando con sé i<br />
suoi ultimi lavori. Dopo le<br />
recenti collaborazioni con<br />
Marracash (il cantante di<br />
Badabum cha cha) e dove<br />
aver vinto il “Best act” agli<br />
Mtv Music awards a Monaco,<br />
J Ax, pubblica su My space<br />
un brano dedicato a tutti i<br />
suoi fans, “Uno di noi”. Nel<br />
2009 è attesa l’uscita del<br />
suo nuovo album.<br />
Giusy Ferreri<br />
Saschall<br />
31 Marzo<br />
Un successo straordinario<br />
iniziato con la pubblicazione<br />
del singolo di “Non ti scordar<br />
mai di me”, presentato<br />
nella scorsa edizione del<br />
talent show X Factor, che ha<br />
mantenuto per 12 settimane<br />
consecutive il primo posto<br />
nella classifica dei ‘digital<br />
download’. L’omonimo<br />
CD-EP, pubblicato a giugno<br />
2008, ha raggiunto le 250<br />
mila copie vendute rimanendo<br />
in vetta alla classifica<br />
degli album per 11 settimane<br />
consecutive. Numeri che da<br />
esordiente hanno trasformato<br />
Giusy Ferreri in una<br />
<strong>delle</strong> star più brillanti del<br />
panorama musicale italiano,<br />
con oltre 600.000 copie<br />
complessive vendute in soli<br />
sette mesi.<br />
Teatro<br />
Ridere fa buon sangue<br />
Teatro Puccini<br />
19 Marzo<br />
Protagonista è la risata nel<br />
divertente spettacolo-monologo<br />
di Novello Novelli,<br />
attore verace toscano che ha<br />
collaborato con Francesco<br />
Nuti, Leonardo Pieraccioni<br />
e Alessandro Benvenuti.<br />
Tra i numerosi personaggi<br />
interpretati al cinema, si<br />
ricorda il maresciallo dei<br />
carabinieri alle prese col ben<br />
noto psicanalista Caruso<br />
Pascoski e il vecchio nonno<br />
della famigerata e così reale<br />
famiglia Gori.<br />
Onesto ma non troppo<br />
Teatro Puccini<br />
27 e 28 Marzo<br />
L’ultimo lavoro scritto e<br />
interpretato da Dado, il<br />
comico diventato famoso sul<br />
palcoscenico di Zelig che ha<br />
realizzato questo divertente<br />
sipario con la collaborazione<br />
di Mario Scaletta.<br />
<strong>La</strong> signorina Giulia<br />
Teatro della Pergola<br />
Dal 10 al 15 Marzo<br />
<strong>La</strong> Signorina Giulia, è forse<br />
il testo più felice di August<br />
Strindberg. Tutta la vicenda<br />
tragica è frutto della notte<br />
di San Giovanni che, legata<br />
a leggende e riti nordici è<br />
nell’immaginario popolare<br />
nordico la notte in cui può<br />
accadere di tutto. L’allestimento<br />
dello spettacolo è<br />
affidato alla sapiente regia<br />
di Armando Pugliese, e vede<br />
come protagonista, nel ruolo<br />
della signorina Giulia, una<br />
intensa Vanessa Gravina e un<br />
altrettanto incisivo Edoardo<br />
Siravo nel ruolo di Jean.<br />
n architetto specializzato in proget-<br />
Utazione sostenibile – e per questo già<br />
premiato e famoso in Europa e nel mondo<br />
- e trenta giovani architetti e ingegneri alle<br />
prese con il quartiere di Novoli. Questi gli<br />
ingredienti del workshop “Progettare la sostenibilità”<br />
che si terrà dal 24 al 28 marzo<br />
alla Stazione Leopolda di Firenze, in contemporanea<br />
con il Salone Immobiliare di<br />
Firenze in programma, sempre alla Stazione<br />
Leopolda, dal 26 al 29 marzo. A condurre<br />
il workshop sarà Mario Cucinella, padre del<br />
Sino Italian Ecological Building a Pechino,<br />
della nuova sede del Comune di Bologna, del<br />
Padiglione eBo a Bologna e della stazione<br />
Villejuif-Leo <strong>La</strong>grange della metropolitana<br />
di Parigi. Scopo degli incontri sarà giungere<br />
alla progettazione di un’area urbana di Fi-<br />
segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />
L’INIZIATIVA/2<br />
Una proposta per reinventare<br />
il quartiere di Novoli<br />
LA MOSTRA<br />
Benvenuti<br />
a Pitti<br />
dedicata a Pietro Benvenu-<br />
Èti, il Pittore Imperiale, la<br />
prima mostra di Firenze 2009.<br />
Un anno ad arte, quarta edizione<br />
del ciclo di esposizioni<br />
organizzato dal Polo Museale<br />
Fiorentino con l’Ente Cassa<br />
di Risparmio di Firenze e Firenze<br />
Musei. <strong>Il</strong> debutto a Palazzo<br />
Pitti (Galleria Palatina e<br />
Galleria d’arte moderna) dal<br />
10 marzo, per ammirare fino<br />
al 21 giugno le <strong>opere</strong> di una<br />
figura sconosciuta al grande<br />
pubblico, ma che rappresenta<br />
il massimo protagonista dell’arte<br />
toscana negli anni del<br />
passaggio dal neoclassicismo<br />
al romanticismo. Pietro Benvenuti<br />
(Arezzo 1769 - Firenze<br />
1844) artista vicino al potere<br />
in ogni fase della sua carriera,<br />
fu allievo dell’Accademia <strong>delle</strong><br />
Belle Arti di Firenze, completò<br />
la formazione a Roma.<br />
Fu nominato pittore di corte<br />
da Elisa Baciocchi Bonaparte<br />
(sorella di Napoleone e Granduchessa<br />
di Toscana) la quale<br />
nel 1807 lo chiamò a dirigere<br />
l’Accademia di Firenze. <strong>La</strong><br />
mostra a cura di Liletta Fornasari<br />
e Carlo Sisi ripercorre<br />
la carriera dell’artista. Si va<br />
dalle grandiose composizioni<br />
degli anni napoleonici con temi<br />
mitologici, tra cui il quadro di<br />
Pirro presentato per la prima<br />
volta dopo un lungo e complesso<br />
restauro, alla Sala di<br />
Ercole, decorata da Benvenuti<br />
durante l’ammodernamento di<br />
Palazzo Pitti e terminata negli<br />
anni della Restaurazione. L’Itinerario<br />
si conclude con <strong>opere</strong><br />
che già preludono ai temi del<br />
romanticismo e che portano<br />
anche il Pittore Imperiale ad<br />
accennare alle istanze di veridicità<br />
proprie della successiva<br />
generazione dei ‘moderni’, soprattutto<br />
dai Macchiaioli.<br />
/Sara Ghilardi<br />
renze, Novoli, già da anni al centro di una<br />
complessa trasformazione - nelle diverse<br />
scale d’intervento e secondo un approccio<br />
ed una metodologia sostenibile. L’area di<br />
Novoli sarà infatti oggetto sia di una macro<br />
valutazione urbanistica e di riassetto del luogo<br />
urbano, sia di una micro valutazione a livello<br />
del singolo edificio come generatore di<br />
qualità ambientale. Nel corso del workshop i<br />
partecipanti potranno consultarsi con consulenti<br />
tecnici <strong>delle</strong> aziende produttrici di materiali<br />
per l’edilizia eco-sostenibile e seguire<br />
convegni e letture in cui si confronteranno<br />
figure e proposte di rilievo del panorama<br />
locale e internazionale. Per informazioni e<br />
iscrizioni al workshop: www.progettosape-<br />
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/S.W.
FIORENTINA. L’attaccante è sbarcato alla corte di Prandelli dopo la cessione di Pazzini alla Samp<br />
<strong>La</strong> rivincita “viola” di Emiliano Bonazzoli<br />
Ha scelto la maglia numero 32<br />
che fu di Vieri, e a Firenze<br />
cerca riscatto dopo<br />
un periodo non troppo<br />
fortunato a Genova.<br />
“Mi farò trovare pronto<br />
quando il mister<br />
mi chiamerà”<br />
Cristina Guerri<br />
Ha scelto la maglia numero 32. Quella stessa maglia che<br />
la stagione passata è stata di proprietà di Christian Vieri.<br />
Emiliano Bonazzoli – arrivato alla corte di Prandelli<br />
nel mercato di gennaio, nell’ambito della trattativa<br />
che ha portato Giampaolo Pazzini a vestire la maglia blucerchiata<br />
- spera di ripetere l’annata che ha vissuto (rigore nella semifi nale di<br />
coppa Uefa a parte) l’anno scorso Bobo. “Vieri ha fatto molto bene<br />
qua. Vorrei seguire le sue orme, fare bene come lui ha fatto a Firenze”,<br />
confessa. L’attaccante, classe 1979, cresciuto calcisticamente<br />
nel Brescia, lascia Genova (sponda blucerchiata) con un pizzico di<br />
amarezza. “Alla Sampdoria dovevo fare il titolare, poi tutto è cambiato<br />
e ho scelto la Fiorentina quando si è presentata la possibilità”,<br />
racconta. <strong>La</strong> possibilità gliel’ha data il direttore sportivo viola Pantaleo<br />
Corvino, cedendo Pazzini ai blucerchiati per 9 milioni di euro<br />
. 992585<br />
più il prestito (la sua opzione per il riscatto è fi ssata per 2 milioni e<br />
800mila euro) dell’attaccante di Asola. “C’era la volontà di far misurare<br />
Pazzini con un’altra realtà - commenta Corvino - abbiamo<br />
cercato di coniugare la sua volontà con i nostri interessi, e mi sembra<br />
che ci siamo riusciti. Bonazzoli ha <strong>delle</strong> qualità e <strong>delle</strong> caratteristiche<br />
simili a Giampaolo, e siamo sicuri che ci darà una mano a<br />
raggiungere i nostri obiettivi”. E anche lui, l’ex attaccante doriano,<br />
è sicuro: “Non sono un giocatore fi nito. Vengo qui motivatissimo,<br />
gli infortuni ormai sono superati e voglio fare del mio meglio per<br />
dimostrare che le voci su di me sono infondate”. Già, perché la<br />
carriera di Bonazzoli è stata caratterizzata da lunghi e pesanti infortuni,<br />
come quello del 28 dicembre 2005, quando s’infortunò<br />
durante l’allenamento al legamento crociato della gamba destra (6<br />
mesi di stop) e quello del 7 aprile 2007, questa volta al legamento<br />
crociato del ginocchio sinistro, dove si sottopose a un’operazione<br />
che gli procurò altri 6 mesi di in<strong>ferme</strong>ria. <strong>Il</strong> momento più felice<br />
della carriera lo ha passato alla Reggina, dove con i suoi gol dette<br />
983968<br />
un contributo fondamentale per la salvezza della società amaranto.<br />
“Nel gennaio 2003 lasciai Parma per andare a Reggio Calabria<br />
– ricorda la punta - con quella maglia ho totalizzato 17 presenze e<br />
sono riuscito a segnare 7 gol”. Sarà diffi cilissimo, per lui, “rubare”<br />
il posto da titolare alla “coppia d’oro” Mutu-Gilardino (entrambi<br />
ex compagni nel Parma), ma Bonazzoli questo lo sa bene. “Non mi<br />
pesa entrare a partita in corso. Vengo per cercare di subentrare in<br />
caso di necessità, e vorrò farmi trovare pronto quando il mister mi<br />
chiamerà in causa”. A Firenze il giocatore ha ritrovato Prandelli:<br />
“Sono contento di ritrovarlo; conosco i suoi metodi di lavoro, li ho<br />
già testati a Parma, ma da tutti gli allenatori che ho avuto ho cercato<br />
di trarre i consigli migliori”. Infi ne, viene naturale chiedere al<br />
giocatore un paragone tra l’ex compagno doriano Antonio Cassano<br />
e il “fenomeno” viola Adrian Mutu. “Cassano è un individualista,<br />
Mutu invece è un giocatore che si mette più al servizio della squadra.<br />
Se Adrian è meglio di Antonio? Per me sì”. Parola di Emiliano<br />
Bonazzoli.<br />
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VIAGGIO NEL PALLONE. Settima tappa del tour de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> tra i club sportivi di casa nostra<br />
A scuola di calcio (e vita) a Ponte a Greve<br />
Dietro il cemento del centro commerciale sorge la società che ha fatto dell’entusiasmo<br />
e dell’affetto verso i suoi ragazzi due elementi distintivi. “<strong>Il</strong> nostro presupposto<br />
non è quello di creare campioni, ma di formare i ragazzi”, spiega il vicepresidente<br />
Francesco Casentini. E dalla prima squadra escono allenatori e dirigenti<br />
Cristina Guerri<br />
Èuna grande famiglia, quella del Ponte<br />
a Greve. Diffi cile (prima di metterci<br />
piede) pensare di trovare, dietro quell’infi<br />
nita massa di cemento che prende<br />
il nome di centro commerciale (che non ha<br />
dato un sostegno economico alla società ma ha<br />
portato comunque visibilità) tanto entusiasmo,<br />
tanto affetto verso i propri ragazzi. L’ambiente<br />
del Ponte a Greve è molto accogliente, con un<br />
ristorante-pizzeria che ispira belle rimpatriate<br />
e un bar grande e funzionale. Qui c’è Francesco<br />
Casentini, vicepresidente della società ma<br />
anche direttore generale e responsabile della<br />
scuola calcio, un po’ il factotum del Ponte<br />
a Greve. “<strong>Il</strong> presupposto della nostra società<br />
- esordisce Casentini - non è quello di creare<br />
dei campioni, ma di formare i ragazzi”. Al momento<br />
del suo arrivo, la scuola calcio contava<br />
45 elementi: adesso “dopo tre anni di duro lavoro<br />
raggiunge i 160 ragazzi. C’è stato un cambiamento<br />
di mentalità. <strong>La</strong> nostra polisportiva<br />
predilige lo sport educativo, senza escludere,<br />
chiaramente, quello agonistico. <strong>Il</strong> nostro sport<br />
dovrà cercare di divertire, di aggregare, di essere<br />
una scuola di vita e una palestra di virtù”.<br />
<strong>La</strong> prima squadra, guidata da mister Ronaldelli,<br />
affronta il campionato di terza categoria. “È<br />
uno spogliatoio particolare – afferma Casentini<br />
L’avvocato Aldo Fittante risponde<br />
A cura del Prof. Avv. Aldo Fittante<br />
Marzo 2009<br />
Una grande opportunità in materia di energie rinnovabili:<br />
“Progetto 1000 tetti fotovoltaici<br />
per ciascuna Provincia della Regione Toscana”<br />
Gentili lettori, come ricorderete alcuni mesi fa è stato pubblicato<br />
su <strong>Reporter</strong> un mio contributo specifi camente dedicato<br />
alla materia del risparmio energetico e del relativo meccanismo<br />
di incentivazione denominato “Conto Energia”.<br />
Più recentemente ho anche segnalato l’importante Convegno<br />
“Conto Energia: risparmio energetico ed eliminazione dei costi<br />
dell’energia elettrica per le imprese toscane”, svoltosi il 14 novembre<br />
2008 in Firenze presso la Sede dell’Assessorato all’Ambiente<br />
del Comune, con l’intervento di illustri ed autorevoli<br />
Relatori e del quale ho curato personalmente la realizzazione.<br />
In questa sede, poiché abbiamo ricevuto tantissime richieste<br />
di chiarimenti in merito e riscontrato un notevole interesse<br />
dei lettori, anzichè rispondere come faccio di consueto<br />
ad uno specifi co quesito di natura giuridica, desidererei<br />
segnalare una interessante opportunità in materia di energie<br />
rinnovabili alla quale potranno aderire i lettori interessati.<br />
<strong>La</strong> ATI costituita da Empower Energy Group S.r.l., da Columbus<br />
S.r.l. e da Solgenera S.r.l. del GRUPPO CONSIAG S.p.A., intende<br />
realizzare un progetto volto a promuovere la diff usione di<br />
impianti fotovoltaici in Toscana. <strong>Il</strong> progetto prevede l’installazione<br />
di 1.000 sistemi fotovoltaici, ciascuno con potenza<br />
nominale pari a 3 kWp (suffi ciente a garantire il fabbisogno<br />
energetico domestico medio di una famiglia), nel territorio di<br />
ciascuna provincia della Toscana, con assegnazione a ciascun<br />
Comune di una quota di ripartizione. All’iniziativa aderiscono<br />
naturalmente i comuni della Provincia di Firenze.<br />
Ogni singolo impianto sarà collegato alla rete del distributore<br />
locale di energia elettrica con attivazione del sistema di scambio<br />
sul posto, usufruendo degli incentivi sull’energia elettrica<br />
prodotta attraverso il meccanismo del “Conto Energia” disciplinato<br />
dal DM 19/02/2007 e dunque messi a disposizione<br />
dallo Stato italiano.<br />
Chiunque possegga un edifi cio con caratteristiche tali da consentire<br />
l’installazione di un impianto con potenza nominale<br />
pari a 3 kWp, attraverso il progetto in questione e gli incentivi<br />
messi a disposizione dalla normativa del nostro Paese ed<br />
inoltrando una specifi ca domanda alla ATI, potrà partecipare<br />
alla selezione e rendere possibile il sogno di non pagare più le<br />
bollette per l’energia elettrica. Sarà la ATI ad occuparsi dell’intero<br />
progetto: dai sopralluoghi necessari, alla realizzazione ed<br />
installazione degli impianti; dai collaudi previsti dalla legge,<br />
a tutte le attività necessarie all’attivazione degli incentivi<br />
previsti dal Conto Energia.<br />
<strong>Il</strong> progetto sarà realizzato con la collaborazione <strong>delle</strong> Amministrazioni<br />
Locali interessate, l’Assessorato all’Ambiente del Comune<br />
di Firenze, le Province ed i Comuni aderenti all’iniziativa,<br />
le Associazioni di categoria. L’attivazione del fi nanziamento<br />
per i soggetti benefi ciari avverrà attraverso apposite convenzioni<br />
da stipularsi con numerosi Istituti di credito del nostro<br />
distretto territoriale, tra i quali il Monte dei Paschi di Siena.<br />
<strong>La</strong> partecipazione al progetto prevede l’invio di una domanda<br />
di adesione da compilarsi attraverso un modulo fornito dalla<br />
ATI. Successivamente all’ammissione alla selezione sarà verifi<br />
cata la presenza di tutti i requisiti richiesti per l’installazione<br />
39<br />
- siamo quasi in fondo alla classifi ca, ma i nostri<br />
ragazzi si allenano continuamente, sono un<br />
bellissimo gruppo. Per noi la prima squadra è<br />
vista come un serbatoio dove crescere nuovi allenatori<br />
e dirigenti”. Diverso il discorso per gli<br />
juniores, che militano nel campionato regionale<br />
ottenendo buonissimi risultati (la caratteristica<br />
della squadra è che vince in trasferta e perde in<br />
casa, precisa il vicepresidente); anche gli allievi<br />
A e B e i giovanissimi A e B sono belle squadre<br />
(“puntiamo a ottenere il passaggio al regionale<br />
anche qui”). <strong>La</strong> scuola calcio è ricca di piccoli<br />
talenti: “Dal ‘95 in giù abbiamo tanta qualità<br />
– continua Casentini - abbiamo capito che se i<br />
ragazzi vanno in campo con lo stress, con l’ansia<br />
del risultato, non rendono. I nostri, quando<br />
perdono, li sentiamo cantare sotto la doccia... è<br />
una gioia vederli stare insieme”. <strong>La</strong> polisportiva<br />
nasce nel 1974 grazie a un gruppo di trenta<br />
genitori che, stanchi del degrado e del disagio<br />
giovanile che si presentava in quella parte della<br />
città, hanno messo insieme le proprie forze<br />
economiche, dando vita alla polisportiva. Tanto<br />
aiuto è stato dato dal presidente Franco Ciccioni<br />
e dall’insostituibile Don Vittorio, prete della<br />
parrocchia di San Lorenzo a Ponte a Greve. Ora<br />
Don Vittorio non c’è più. Ma il nuovo parroco,<br />
Don Marco, continua con la stessa passione e<br />
dedizione a occuparsi dei ragazzi. Nel pomeriggio,<br />
nell’edifi cio sopra il bar si riuniscono i<br />
ragazzi <strong>delle</strong> medie per fare i compiti, mentre la<br />
sera, nella stessa stanza, si riunisce il Collettivo<br />
Autonomo Viola. “I nostri ragazzi arrivano qui<br />
dopo la scuola, pranzano al ristorante e vengono<br />
qui a fare i compiti. I genitori si fi dano,<br />
sanno che hanno lasciato i loro ragazzi in buone<br />
mani”. Che dire, ci fossero più società come<br />
questa, il calcio forse non sarebbe più visto<br />
come uno sport violento, ma come un elemento<br />
importante nella crescita dei ragazzi.<br />
dell’impianto.<br />
Sono ammessi alla selezione<br />
tutti i soggetti privati<br />
titolari di un diritto reale di<br />
godimento su edifi ci ubicati all’interno di uno dei Comuni<br />
della Provincia di interesse.<br />
Sicuro di aver fatto cosa gradita nel segnalare un’opportunità<br />
davvero unica, invito i lettori interessati ad avere maggiori<br />
delucidazioni in ordine alla procedura e alle condizioni di adesione<br />
al progetto a rivolgersi a Empower Energy Group S.r.l.,<br />
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40 Marzo 2009<br />
PALLAVOLO. L’atleta del Cpf Volley di Rifredi tra promozione in B1, laurea e matrimonio<br />
Lei sarà felice per i tre traguardi<br />
che sta per tagliare. I fiorentini,<br />
probabilmente, solo per<br />
due. <strong>Il</strong> primo, pienamente condiviso,<br />
è naturalmente la possibilità di<br />
riportare la sua Cpf in B1, una categoria<br />
importante per il volley fiorentino.<br />
Per due anni, il Rifredi ha sfiorato la<br />
promozione, sfumata per tanta, troppa<br />
sfortuna. Arrivare sulla linea d’arrivo e<br />
perdere al fotofinish non è stato solo un<br />
danno. Insieme alla brava e bella Giulia<br />
Ridolfi, ormai veterana della squadra,<br />
sono state inserite giocatrici di qualità<br />
senza una “prima donna” ma guidate<br />
da una <strong>delle</strong> migliori allenatrici della<br />
toscana, Barbara Biagi. Un progetto di<br />
ragazze giovani che stanno crescendo<br />
accanto a un’esperta come <strong>Il</strong>aria Ranieri,<br />
talento della pallavolo che ha militato<br />
come palleggiatrice in Serie A1 nella Figurella<br />
Firenze.<br />
Giulia, a pochi mesi da tre traguardi<br />
importanti come si sente?<br />
Felice. <strong>Il</strong> matrimonio per una ragazza<br />
di 24 anni è una scommessa, ma io ci<br />
voglio credere anche perché ho trovato<br />
un ragazzo stupendo. E’ un sogno bellissimo,<br />
non svegliatemi. Altro obiettivo<br />
del quale vado fiera è la mia laurea in<br />
Scienze della Comunicazione, traguardo<br />
non tagliato, ma ormai imminente. Poi<br />
c’è la B1 da conquistare con la Cpf, in<br />
questo momento prima di fare commenti<br />
celebrativi voglio aspettare l’ultima<br />
giornata: abbiamo fatto bene fin qui, ma<br />
ancora non abbiamo vinto nulla.<br />
SPORT<br />
I tre traguardi di Giulia Ridolfi<br />
Lorenzo Mossani<br />
EQUITAZIONE. Tanti successi (soprattutto tra i più giovani) per la società<br />
<strong>Il</strong> centro ippico Toscana… a cavallo<br />
n vero “boom” di successi, soprat-<br />
Ututto tra i più giovani, al Centro ippico<br />
Toscana Equitazione di Cerbaia. <strong>Il</strong><br />
fascinoso mondo dei cavalli attira sempre<br />
più appassionati del volteggio, del<br />
dressage e degli ostacoli, e iniziano ad<br />
arrivare i primi riconoscimenti a livello<br />
nazionale. In particolare tra i più giovani<br />
che utilizzano i pony per imparare. <strong>Il</strong><br />
centro, diretto da Paola Micheletto, conta<br />
un’ottantina di atleti e, nei mesi scorsi,<br />
Ludovica Pellicoro, 11 anni, si è confermata<br />
campionessa regionale di dressage,<br />
titolo che aveva conquistato anche l’anno<br />
TRASFORMAZIONE<br />
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Scaramanzia?<br />
Forse. Ma per troppi anni abbiamo pensato “è fatta”, poi l’incantesimo<br />
si è incrinato sul più bello. Anche se quest’anno siamo più<br />
complete come rosa.<br />
Se dovesse arrivare la promozione, la società dovrebbe rafforzare<br />
il gruppo o vi sentite pronte così per il salto in B1?<br />
Secondo me ci vorrebbe il classico martello, ‘over’ 180 cm, con<br />
esperienza che ci garantisca punti in ogni incontro. Poi qualche<br />
altro acquisto per avere una panchina più lunga: la B1 è un’altra<br />
cosa, rispetto alla B2.<br />
Parlando di mercato, lei si sente sulla “piazza”?<br />
Con i ragazzi no – sorride Giulia – mi sposo! Nella pallavolo sto<br />
bene in questo gruppo, ma ne riparleremo a giugno.<br />
Certo non sarà la B1 a spaventarla…<br />
Non credo, l’ho già vissuta. Giovanissima a Borgo a Buggiano e<br />
poi a San Casciano con l’Azzurra, dove ho sfiorato un’altra promozione…<br />
ma era in A2, un altro sogno che si è rotto sul traguardo:<br />
speriamo che non sia io a portare sfiga!<br />
prima, nella categoria allievi pony in sella<br />
a Barbessa. Non solo. <strong>La</strong> Pellicoro si<br />
era già messa in evidenza ai campionati<br />
italiani di Cervia dove, nel concorso ippico,<br />
si è classificata nona su 130 partenti<br />
e, nella gara di cross, è arrivata seconda<br />
su circa 50 partecipanti. Ma un po’ tutta<br />
la squadra sta andando bene. Anche<br />
nel volteggio, i ragazzi allenati da Elena<br />
De Martino hanno conquistato varie medaglie<br />
a livello regionale a conferma di<br />
un’importante crescita di tutta la società,<br />
che si sta mettendo in netta evidenza nel<br />
panorama nazionale.<br />
/Sim.Spa.<br />
1013697<br />
TIRO CON L’ARCO. Prime vittorie per Matteo Lo Re<br />
“Ugo di Toscana”, campioni crescono<br />
i chiama Matteo Lo Re, ed è<br />
Suno dei fiori all’occhiello della<br />
società “Ugo di Toscana”, storica<br />
compagine del tiro con l’arco a Firenze.<br />
Nell’intento di promuovere<br />
la divulgazione del tiro con l’arco<br />
e in particolare di creare motivi di<br />
aggregazione e punti di riferimento<br />
importanti, la società fiorentina ha<br />
avviato da qualche anno il progetto<br />
“Giovani & Giovani”. Un vero<br />
e proprio percorso facilitato che<br />
unisce attività ludica e sportiva<br />
con partecipazione a gare appositamente<br />
preparate, che abbiano<br />
come traguardo fondamentale<br />
quello dell’educazione, del vivere<br />
insieme, dell’avviamento graduale<br />
allo sport agonistico. Uno dei<br />
prodotti migliori di questo speciale<br />
programma è proprio il giovanissimo<br />
Matteo Lo Re, 13 anni,<br />
che, nei mesi scorsi, si è laureato<br />
campione italiano a squadre indoor<br />
nell’arco olimpico insieme a Emanuele<br />
Magrini e Tommaso Gatti.<br />
Un ben traguardo per un ragazzo<br />
molto promettente, che potrebbe<br />
regalare grandi soddisfazioni a<br />
Firenze. Sempre nel campionato<br />
italiano, Matteo Lo Re si è messo<br />
in evidenza pure nelle prove individuali,<br />
conquistando la medaglia di<br />
bronzo al termine di una gara au-<br />
torevole, condotta al comando per<br />
tutta la prima parte e chiusa con un<br />
eccellente 283 su 300 nelle prime<br />
10 volée. <strong>La</strong> Compagnia degli Arcieri<br />
della Città di Firenze è nata<br />
nel dicembre 1965 e da subito, in<br />
maniera pioneristica, ha promosso<br />
la pratica del tiro con l’arco e la<br />
crescita della Fitarco (Federazione<br />
Italiana del Tiro con l’Arco). Dopo<br />
due anni, la nuova denominazione:<br />
Compagnia degli Arcieri della Città<br />
di Firenze “Ugo di Toscana”, che<br />
onora il marchese “Ugo di Tuscia”,<br />
vissuto a cavallo dell’anno mille e<br />
primo personaggio storico a dare<br />
una connotazione europea all’allora<br />
crescente Firenze. /Sim.Spa.
SPORT<br />
BASKET. Parla il ventiquattrenne giocatore della Mabo<br />
Simone Cortesi, missione salvezza<br />
Nonostante la sua età<br />
è considerato quasi un<br />
veterano. E intanto si gode<br />
anche la love story con la<br />
pallavolista Francesca Ferretti<br />
Lorenzo Mossani<br />
<strong>La</strong> Mabo non può mollare. Firenze ha bisogno<br />
del grande basket. Simone Cortesi, ex<br />
Osimo, la deve trascinare. In estate, quando<br />
tutti avevano dato “l’estrema unzione”<br />
alla Serie A dilettanti, è arrivata la famiglia Falsini<br />
con un direttore sportivo preparato come Dario Bocchini,<br />
che ha stoppato Cortesi mentre era pronto a<br />
vestire la casacca della Bipop in LegaDue. Simone<br />
ha compiuto da poco 24 anni, ma è considerato a Firenze<br />
quasi un veterano. Segnale della fiducia che<br />
l’ambiente ripone in lui. “Non è solo fiducia in me<br />
– sorride Simone - siamo una squadra di giovanissimi.<br />
Tra i miei compagni sono considerato un ‘Old<br />
Boy’. E’ un roster che ha un futuro, ma ora deve credere<br />
nel presente”.<br />
Salvezza possibile?<br />
Non è ‘possibile’, è quasi un dovere. Ci sono dieci<br />
squadre che possiamo battere tranquillamente, ma<br />
solo se ci crediamo fino all’ultima giornata.<br />
Quanto è difficile per una giovanile affrontare un<br />
campionato composto anche da molti veterani?<br />
E’ stimolante. Noi sappiamo il nostro valore, ma certe<br />
volte siamo ingenui, nell’ultimo quarto abbiamo<br />
paura di vincere. Stiamo in partita per 30 minuti, poi<br />
ci dissolviamo come una bolla di sapone. Nel girone<br />
di ritorno non può più accadere, abbiamo perso troppi<br />
punti per strada.<br />
A inizio stagione le sue prestazioni sono state alta-<br />
Firenze A.S.P. Montedomini<br />
3° CORSO TEORICO-PRATICO<br />
DI NEUROFISIOLOGIA<br />
PEDIATRICA<br />
20-24 APRILE 2009<br />
<strong>Il</strong> gruppo di studio della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica si è fatto promotore del<br />
Primo Corso Triennale residenziale teorico-pratico di “Neurofisiologia Clinica Pediatrica”, articolato<br />
in 4 giornate con una parte teorica (lezioni frontali) ed una parte pratica (esercitazioni<br />
in piccoli gruppi, con tutor).<br />
<strong>Il</strong> corso è rivolto a Medici Specialisti e Specializzandi (Neurologici, Neurofisiologi, Neuropsichiatri<br />
Infantili, Pediatri, Fisiatri), Tecnici di Neurofisiopatologia, Terapisti della Riabilitazione.<br />
L’obiettivo è quello di fornire in un triennio una preparazione di base sulle caratteristiche<br />
generali e sugli aspetti peculiari dell’impiego <strong>delle</strong> diverse metodiche neurofisiologiche nel<br />
bambino e nel neonato.<br />
<strong>La</strong> scelta del triennio è dettata dalla complessità e vastità degli argomenti da affrontare:<br />
ogni anno è trattata in dettaglio una tematica precisa, cercando però di dare una panoramica<br />
completa degli argomenti, per consentire una informazione a largo raggio; abbiamo<br />
optato per il corso triennale itinerante per tenere conto <strong>delle</strong> esigenze e <strong>delle</strong> diverse realtà<br />
nazionali.<br />
<strong>Il</strong> primo anno di corso si è tenuto nel 2007 a S. Servolo, il secondo anno di corso si è svolto a<br />
Frascati (Roma) nel 2008 .<br />
<strong>Il</strong> terzo anno (2009) il corso si terrà a Firenze concludendo il triennio. Saranno affrontate tre<br />
grosse ed interessanti tematiche in ambito pediatrico che riguardano la parte neuropsicologica<br />
con i disturbi ad essa connessi, i disordini del movimento e la spasticità, le emergenze<br />
neurologiche ed i disturbi di coscienza nel bambino e nel neonato. Un altro fondamentale<br />
aspetto è quello che lega la neurofisiologia alla terapia;<br />
<strong>Il</strong> terzo corso sarà promotore della Giornata “satellite” di Neurofisiologia Clinica Pediatrica<br />
Europea, che vedrà partecipanti fra i maggiori esponenti europei del settore, che porteranno<br />
la loro esperienza a confronto sugli argomenti del corso stesso e su argomenti di interesse<br />
Simone Cortesi e Francesca Ferretti<br />
lenanti, ha influito il cambio di ruolo?<br />
Niente alibi, posso e voglio giocare meglio.<br />
E’ difficile giocare al Mandela Forum?<br />
Sì. I nostri tifosi sono molto calorosi, ma spesso il<br />
palazzetto sembra vuoto, forse per noi è ancora troppo<br />
grande.<br />
E’ possibile secondo lei avere in una grande o media<br />
città una squadra di vertice nel basket? Per<br />
molti il calcio oscura gli altri sport...<br />
Non è impossibile. Vedi Milano, Roma, Bologna, la<br />
stessa Pesaro...<br />
Si sussurra che a Pesaro abbia fatto canestro nel<br />
“cuore” della pallavolo (Francesca Ferretti ndr),<br />
una tripla strana ma eccezionale!<br />
Le voci a Firenze corrono velocemente. Comunque<br />
la “ciana” è vera, ma forse è lei che mi ha alzato il<br />
pallone per una schiacciata!.<br />
Potrebbe dire a Bocchini di ingaggiarla come<br />
playmaker a Firenze?<br />
Non credo, abbiamo già ottimi play a Firenze. Lei in<br />
regia ha vinto tutto a livello di club e in Nazionale:<br />
ora tocca a me vincere qualcosa.<br />
internazionale, consentendo di approfondire la conoscenza sullo “stato dell’arte” dello neurofisiologia<br />
pediatrica a livello europeo.,, Tale giornata vuole anche sancire la fondazione del<br />
Gruppo di Studio Europeo di Neurofisiologia Pediatrica che vedrà al suo interno i coordinatori<br />
ed i referenti del Gruppo di Studio Italiano.<br />
Comitato d’Onore:<br />
Francesco Pinto - Direttore Neurofisiopatologia Careggi - Presidente<br />
Filippo Vannoni - Presidente Montedomini<br />
Direttore del Corso:<br />
Silvia Lori<br />
Direttore Clin. di Neurologia Ped. AOU Meyer: Renzo Guerrini<br />
ECM: E’ stata avviata, presso il Ministero della Salute, la procedura prevista per l’attribuzione<br />
dei Crediti Formativi per le figure professionali di Medico Chirurgo e Tecnico di<br />
Neurofisiopatologia<br />
SEDE CONVEGNO<br />
Firenze<br />
A.S.P. Montedomini<br />
Via de’ Malcontenti 6<br />
Lunedì 20/04/09<br />
Basi teoriche EEG/PE/EMG<br />
Sonno<br />
Martedì 21/04/09<br />
Neuropsicofisiologia:<br />
Mercoledì 22/04/09<br />
Spasticità e Disordini del movimento (Distonie)<br />
Giovedì 23/04/09<br />
Neurofisiologia in Area Critica Pediatrica<br />
Venerdì 24/04/09<br />
GIORNATA NEUROFISIOLOGIA PEDIATRICA EUROPEA<br />
EUROPEAN MEETING OF PEDIATRIC NEUROLOGY<br />
Marzo 2009<br />
RUGBY. <strong>Il</strong> coach Paolo Ghelardi è fiducioso<br />
Giunti, vita dura in A1<br />
Ma sperare ora si può<br />
tagione di debutto non facile per<br />
Sil Giunti Firenze Rugby in A1.<br />
Ma il coach Paolo Ghelardi guarda<br />
fiducioso alla fine del campionato.<br />
“Come raggiungere la salvezza?<br />
Oltre a dover vincere tutti gli scontri<br />
diretti in casa dobbiamo riuscire a<br />
ottenere una vittoria in trasferta con<br />
una squadra di alta classifica – dice<br />
- non è una cosa facile, ma sarebbe<br />
importante riuscire a recuperare<br />
almeno altri 4 punti. E’ una strada<br />
lunga e faticosa, ma siamo fiduciosi”.<br />
Un cammino, quello del Giunti<br />
Firenze Rugby, complicato da alcune<br />
partite che potevano essere gestite<br />
meglio. “Sicuramente abbiamo sbagliato<br />
la partita contro la squadra di<br />
Udine all’andata: li abbiamo lasciati<br />
fare il loro gioco – spiega Ghelardi -<br />
poi contro il Colorno in casa, partita<br />
che si è chiusa con un solo punto di<br />
vantaggio per gli avversari, ottenuto<br />
nel recupero. <strong>La</strong> squadra c’è, ma a<br />
volte qualche episodio compromette<br />
il match e basta poco per mancare il<br />
risultato. Abbiamo pagato a causa di<br />
nostri errori e dei punti di penalizzazione.<br />
Ma bisogna dire che ci sono<br />
stati molti infortuni e che probabilmente<br />
la fortuna non ci è venuta incontro<br />
come nella scorsa stagione”.<br />
E forse, rispetto alla scorsa stagione,<br />
la rosa non è stata rinforzata abbastanza<br />
per affrontare la A1? “Inizialmente<br />
è stato così – risponde il coach<br />
- ma adesso abbiamo preso 4 giovani<br />
dal Viadana, una squadra di Top Ten<br />
che ha deciso di ritirare la formazione<br />
cadetta dal campionato nazionale<br />
Paolo Ghelardi<br />
41<br />
di serie A2. Abbiamo rinforzato soprattutto<br />
la linea di trequarti. Sono<br />
ragazzi molto giovani ma sono sicuro<br />
che potranno darci una mano,<br />
anche perché ci mancava il numero<br />
sufficiente di giocatori per allenarci<br />
e andare in campo. Motivo per cui<br />
abbiamo preso i punti di penalizzazione”.<br />
Dunque, ora sperare si<br />
può… “Ne ho già parlato anche con<br />
i ragazzi – racconta - per me l’importante<br />
è che il gruppo resti unito.<br />
Ci aspettano ancora partite difficili,<br />
soprattutto le trasferte contro Prato e<br />
Colorno, ma siamo tutti fiduciosi”.<br />
E il 29 marzo, al “Padovani”, arriva<br />
l’Amatori Rugby Milano. “E’ una<br />
squadra di metà classifica che gioca<br />
molto bene – conclude Ghelardi<br />
- è un avversario alla nostra portata<br />
anche perché noi in casa riusciamo<br />
sempre a fare quel qualcosa in più<br />
per vincere. Puntiamo molto sul fattore<br />
campo”. /Ivana Vita<br />
Gruppo di Studio di Neurofisiologia Pediatrica<br />
www.montedomini.net<br />
Simposio satellite (parte integrante del corso, aperto ad esterni gratuitamente fino ad un<br />
max di 80 persone totali)<br />
Intervengono:<br />
De Grandis, Liguori, Eleopra<br />
J.A.Eyre: The developmemt and plasticity of the corticospinal system<br />
K. E. Eeg-Olofsson: Elettromiography and maturative aspects in pediatric age<br />
R. Guerrini: Functional organization of the cerebral cortex in malformations of cortical<br />
development<br />
S.Boyd: ERPs generators<br />
Tavola Rotonda: Esperienze a confronto (Boyd, Eeg-Olofsson,Eyre, Guerrini, Suppiej, Di<br />
Capua, Scaioli, Sergi, Pastorino, Lori).<br />
Relatori e Coordinatori:<br />
AldoAmantini - Firenze, Maria Pia Amato - Firenze Carmen Barba - Firenze, Ivo Bruni<br />
- Firenze, Massimo Cincotta - Firenze, Domenico De Grandis - Rovigo Giuseppe De Scisciolo<br />
- Firenze, Matteo Di Capua - Roma Francesco Di Russo - Roma, Roberto Eleopra - Mestre,<br />
Selvaggia Fossi - Firenze, Lorenzo Genitori - Firenze, Flavio Giordano - Firenze, Renzo<br />
Guerrini - Firenze, Antonello Grippo - Firenze, Silvia Lori - Firenze, Rocco Liguori - Bologna,<br />
Tiziana Metitieri - Firenze, Francesco Mari - Firenze, Bruna Molteni - Milano, Roberto<br />
Miliucci - Roma, Giancarlo Pastorino - Milano, Nardo Nardocci - Milano, Federica Provini<br />
- Bologna, Luigi Piccinini - Lecco, Marcello C. Romano - Palermo, AldoRagazzoni - Firenze,<br />
Vidmer Scaioli - MilanoPaola Sergi - Milano, Vincenza Tarantino - Padova, Agnese Suppiej<br />
- Padova, CarloTrompetto - Genova, Catello Vollono - Roma<br />
European Teachers<br />
Janet A.nn Eyre - U.K., Karin Edebol Eeg-Olofsson- S, Stewart Boyd - U.K.<br />
Segreteria Organizzativa:<br />
Centro Servizi e Formazione “Montedomini”<br />
Via de’ Malcontenti, 6 50122 Firenze<br />
Elena Barbucci - Anna Maria De Rosa<br />
Tel. 055 2339404 - 0552339410 Fax: 055 2339416<br />
e-mail: corso.nfp3@montedomini.net<br />
siti web: www.montedomini.net www.csf-montedomini.net<br />
With the support of the<br />
European Chapter of the IFCN<br />
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
42 Marzo 2009<br />
Inviaci le tue lettere a<br />
redazione@ilreporter.it<br />
Lettere e segnalazioni:<br />
tutto su www.ilreporter.it<br />
Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />
Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />
www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e alle vostre opinioni<br />
CASCINE E LUNGARNI,<br />
LA “DURA VITA” DEI CICLISTI<br />
Gentile redazione,<br />
vorrei segnalare un problema urgente che riguarda i<br />
moltissimi ciclisti che utilizzano le Cascine e i lungarni<br />
per spostarsi in città. Si tratta della tanto strombazzata<br />
ciclopista dell’Arno C1 che già da anni, a seguito dei lavori<br />
tramvia, viene spostata progressivamente in stretti<br />
sentieri melmosi con grandi disagi. Ora addirittura all’improvviso<br />
viene tagliata ogni possibile comunicazione<br />
anche a piedi fra le Cascine e piazza Vittorio Veneto,<br />
isolando il mercato settimanale e il passaggio di chi va a<br />
fare sport nel parco senza usare l’auto. I cartelli indicano<br />
la direzione via del Fosso Macinante poi si perdono nel<br />
nulla presso il circolo del tennis; da notare che detta via<br />
(a parte l’allungamento del percorso di 1 km) è a senso<br />
unico e percorsa da auto a tutta velocità. Nell’altro senso<br />
(direzione piazza V. Veneto) è assolutamente impossibile<br />
passare in bici o a piedi in quanto stretta, tortuosa, priva<br />
di marciapiedi e piena di auto in sosta. Io mi sono trovato<br />
un camion in faccia e l’autista è sceso dal mezzo per<br />
inseguirmi... <strong>La</strong> Polizia Municipale non sa dare risposte e<br />
dice che le decisioni vengono dal settore mobilità (i famosi<br />
ingegneri ...) e faranno una segnalazione. Si vede<br />
che detti “ingegneri”, funzionari e politici non vanno in<br />
bici o a piedi e dai vetri oscurati <strong>delle</strong> loro auto blu non<br />
si rendono conto di cosa significa la vita normale di pendolari<br />
e cittadini.<br />
Maurizio <strong>La</strong>ndi<br />
MA CHI DECIDE DOVE SISTEMARE<br />
LE RASTRELLIERE?<br />
Mi chiamo Raffaele Di Mauro e abito in via <strong>delle</strong> Cascine.<br />
Qualche mese fa è stata messa una rastrelliera per parcheggio<br />
bici davanti all’uscita del nostro numero civico<br />
22, creando problemi di pulizia e di camminamento in<br />
quanto le bici non vengono messe solo nelle apposite<br />
rastrelliere, ma anche sui lati e dalla parte opposta che<br />
dà verso il marciapiede. Inoltre può creare difficoltà per<br />
un trasloco, per una emergenza, tipo l’uscita con una<br />
barella, un incendio, insomma i fattori possono essere<br />
molteplici. Tutto il condominio ha fatto diverse telefonate<br />
in Comune ma nessuno si è mai fatto vivo. Notare che<br />
dalla parte opposta della strada la suddetta non creerebbe<br />
problemi a nessuno. Mi piacerebbe sapere chi è<br />
la persona che decide dove piazzare le suddette, che<br />
tecnica usa per stabilire uno spazio invece che un’altro.<br />
Vi ringrazio se date voce a questo piccolo ma fastidioso<br />
problema.<br />
Raffaele Di Mauro<br />
UNO “SCIVOLO” PER LA PASSERELLA<br />
DI CAMPO DI MARTE<br />
Buongiorno,<br />
mi sono da poco trasferito a Firenze da Milano. Vivo a<br />
Campo di Marte e giro molto in bicicletta. Per andare in<br />
centro uso spesso la passerella sopra i binari della stazione<br />
ferroviaria che collega viale Fanti a viale Mazzini. Le scale<br />
mi obbligano a sollevare la bicicletta e portarla a mano.<br />
Perché, come spesso ho visto in casi come questo, non<br />
si munisce le scale di un piccolo “scivolo” largo come una<br />
ruota di bicicletta che ne permetta il trascinamento? A<br />
Milano il Comune ha da tempo istituito un (efficiente) filo<br />
diretto con i cittadini che possono mandare e-mail con<br />
suggerimenti/proteste ai vari assessorati, l’ho cercato anche<br />
sul sito del Comune di Firenze, ma invano... grazie,<br />
Fabio Pittella<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> risponde<br />
Le lettere che ci hanno scritto i signori <strong>La</strong>ndi, Di Mauro e<br />
Pittella dimostrano come in città, spesso, la vita dei ciclisti<br />
non sia <strong>delle</strong> più facili. Eppure, c’è da dire che la scelta<br />
di muoversi sulle due ruote andrebbe incentivata il più<br />
possibile e per diversi motivi, dalla riduzione del traffico<br />
ai benefici per l’ambiente, e questo soprattutto all’interno<br />
<strong>delle</strong> città. Già in passato, <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> aveva affrontato<br />
l’argomento, andando a verificare le condizioni <strong>delle</strong> piste<br />
ciclabili fiorentine: ebbene, dalle nostre indagini era<br />
emerso che uno dei problemi maggiori – denunciato<br />
anche da molti ciclisti – era quello dell’interruzione, a<br />
volte anche improvvisa, <strong>delle</strong> piste. Ma non solo. <strong>Il</strong> problema,<br />
infatti, pare essere quello della mancanza di una<br />
“rete globale”, di una visione generale della città per chi<br />
si muove sulle due ruote: le dimensioni di Firenze, infatti,<br />
consentirebbero di spostarsi da una parte all’altra della<br />
città in bicicletta, salvo incontrare difficoltà di cui la (pe-<br />
ricolosa) interruzione <strong>delle</strong> piste rappresenta solo un<br />
esempio. Lo scorso gennaio, la commissione ambiente<br />
e mobilità del Comune ha approvato una mozione per<br />
chiedere misure urgenti per la promozione dell’uso della<br />
bicicletta, e prima ancora, a dicembre, la Giunta aveva<br />
dato il via libera ad altri 11 chilometri di piste ciclabili, che<br />
saranno portati a termine nei prossimi mesi. Ma, quando<br />
si parla di biciclette, sono molti gli aspetti da tenere in<br />
considerazione, e non solo il numero di chilometri di piste<br />
ciclabili messe a disposizioni dei ciclisti. Come la possibilità<br />
di transitare da sottopassaggi o passerelle anche<br />
in sella alla bici, o la presenza sufficiente – e in posti adeguati<br />
– <strong>delle</strong> rastrelliere. Per questo, continueremo anche<br />
in futuro a occuparci della questione – che, seppur nel<br />
suo “piccolo”, rientra nel delicato tema della mobilità,<br />
molto dibattuto in questo momento a Firenze - e per<br />
questo vi chiediamo di continuare a segnalare difficoltà<br />
e problemi che incontrate in sella alla bicicletta. Perché<br />
un giorno Firenze possa dire di essere, davvero, una città<br />
a misura di ciclista.<br />
Marco Agnoletti<br />
• • •<br />
IL DEGRADO ALLA STAZIONE VISTO<br />
CON GLI OCCHI DI UNA MAMMA<br />
Spettabile Direzione,<br />
sono una polacca e da più di 10 anni vivo nel cuore di<br />
Firenze nella zona di Stazione Santa Maria Novella. Fino a<br />
poco tempo fa non vedevo o semplicemente non avevo<br />
tempo di vedere il degrado di questa città. Da un anno,<br />
da quando ho una bimba, vedo tutto con occhi diversi.<br />
Attraversando, adesso molto lentamente spingendo il<br />
mio passeggino, le strade del centro, mi sto accorgendo,<br />
che viviamo letteralmente nella fogna. E non si tratta<br />
soltanto dei poveracci, che ci chiedono l’elemosina ma<br />
del totale disordine e caos generale: i marciapiedi spesso<br />
inesistenti o non ristrutturati dai tempi di Medici, che<br />
costringono le persone con i passeggini come me a fare<br />
il pericolosissimo slalom tra le macchine (sembra, che<br />
nel centro di Firenze, nonostante i numerosi divieti, passi<br />
il mondo intero, che, ancora peggio, parcheggia ovunque,<br />
le strisce pedonali comprese), le strade piene di<br />
buche enormi dove il passeggino sprofonda completamente<br />
(così è ad esempio il tratto di Via Faenza verso la<br />
Fortezza da Basso), e ancora peggio piene di e di escrementi<br />
degli animali a due zampe (ad esempio Via Fiume<br />
e Via Valfonda, che sono <strong>delle</strong> vere e proprie latrine<br />
all’aria aperta). Se fosse solo la colpa dei poveri cagnolini<br />
dei quali si lamentano gli abitanti dei quartieri periferici!<br />
E tutto questo in totale assenza <strong>delle</strong> forze dell’ordine.<br />
Attraverso spessissimo la stazione Santa Maria Novella e<br />
personalmente non ho visto mai davanti a me un poliziotto,<br />
idem nelle zone circostanti compresa l’area del<br />
passaggio sotterraneo. Fa pensare, che visto tutto questo<br />
casino, hanno paura di farsi vedere. Tra l’altro, come si<br />
sa, ogni intervento è per loro una vera e propria via crucis<br />
L’ANGOLO DEI LETTORI<br />
burocratica perciò a Firenze gli individui socialmente pericolosi<br />
sono semplicemente pregati di non delinquere!<br />
Che cultura superiore... Non è così nelle grandi città europee.<br />
A Berlino, che visito spesso, c’è un poliziotto ad ogni<br />
angolo della stazione pronto ad intervenire... e così trovo<br />
sempre qualcuno per chiedere le informazioni. Sono<br />
loro a impedire con salatissime multe, anche a non far<br />
soddisfare i bisogni primari nei luoghi pubblici (che tra<br />
l’altro succede raramente perchè ormai quasi nessuno si<br />
azzarda di farlo). Lo stesso nella mia città natale Poznan in<br />
Polonia (tra l’altro della stessa grandezza di Firenze) dove<br />
tutte le principali strade del centro storico e della stazione<br />
centrale sono in continuazione sorvegliate dalle pattuglie<br />
dei poliziotti, che multano severamente chiunque<br />
si faccia vedere fuori dai locali pubblici con una bottiglia<br />
di birra in mano. Che leggi barbariche, non degne degli<br />
eredi dei grandi Signori Medici! E’ un quadro generale<br />
talmente squallido, che persino le “donnine” accompagnate<br />
dai clienti, che incontro nel mio palazzo pieno<br />
di pensioni, mi sembrano persone tutto sommato per<br />
bene. <strong>La</strong> mia più grande paura è, come dovrò raccontare<br />
questa triste realtà alla mia figlia, quando mi chiederà<br />
spiegazioni. Vi prego, da bravi giornalisti, fateci qualcosa<br />
per sensibilizzare il nostro caro Comune!<br />
Complimenti per il buon lavoro.<br />
Lettera firmata<br />
EX MEYER, UNA DIFFICILE CONVIVENZA<br />
Caro Signor Francini, direttore de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,<br />
sono un’abitante di via Buonvicini, proprio davanti agli ex<br />
caseggiati del Meyer e trovo che il servizio apparso sull’ultimo<br />
numero di <strong>Reporter</strong> non dica le cose come stanno!<br />
Gli edifici sono stati consegnati alla “chetichella” il 3 gennaio<br />
scorso, sabato alle ore 7.30 dal comune ai cosiddetti<br />
inquilini (Sic!). Non è stato forzato alcun cancello, semplicemente<br />
un’assistente sociale, unitamente ai signori<br />
di Movimento “lotta per la casa”, muniti di chiavi, sono<br />
entrati! Le faccio presente che una parte di quella abitata<br />
da questi signori è protetta dalle Belle arti, che abbiamo<br />
più e più volte parlato con gli “inquilini” al fine di farli desistere<br />
dall’appendere bucati e tappeti, oltre che alle solite<br />
antenne paraboliche, ma che - nonostante le chiamate e<br />
le lettere - a polizia, vigili urbani, lettere al sindaco e a vari<br />
esponenti <strong>delle</strong> forze politiche, niente è stato fatto, neppure<br />
per il decoro urbano. Si ammonticchiano i carrelli<br />
per la spesa abbandonati in via Luca Giordano, si lascia<br />
l’immondizia fuori dei cassonetti, (neppure il comune<br />
ha pensato ad aumentarli nonostante le 200 presenze<br />
in più). Si assiste ad una via vai notturno e diurno di gente<br />
non proprio sicura, vedi le macchine di grossa cilindrata<br />
che arrivano a notte fonda e se ne vanno sempre a notte<br />
fonda. Che ci fanno? E i lor signori si lamentano pure che<br />
il Comune non mette a loro disposizione i pulmini per<br />
il trasporto a scuola dei bambini. Ma cos’altro vogliamo<br />
chiedere ai cittadini? Cittadini intesi nel senso vero della<br />
parola: che pagano le tasse e votano (e pagano i pulmini<br />
privati). Grazie, spero proprio che vorrete correggere il
L’ANGOLO DEI LETTORI<br />
tiro nella prossima edizione del vostro giornale. Chissà,<br />
aspetterò con fiducia e... scarsa speranza.<br />
Lettera firmata<br />
IMPRUNETA: “BRETELLA” O GROVIERA?<br />
Gentile Direttore,<br />
a nome di numerosi abitanti di Via di Riboia a Pozzolatico,<br />
è doveroso segnalare la indecente manutenzione da<br />
parte del Comune di Impruneta del manto stradale nel<br />
tratto iniziale che va dalla Chiesa di Pozzolatico a Via Senese,<br />
Casello Firenze Certosa. Tale strada è chiamata “la<br />
bretella” perchè permette senza semafori di portare il<br />
traffico dal Poggio Imperiale al casello <strong>delle</strong> varie auto-<br />
invia la tua segnalazione<br />
alla nostra redazione<br />
redazione@ilreporter.it<br />
ABOLIZIONE DELLA CARTA FATA: PERCHÈ?<br />
L’Ataf è proprio decisa a riportare i suoi conti in attivo, infatti ha abolito la Carta Fata istituita<br />
nel 1996 (validità 3 anni, costo 60 euro) che consentiva alle persone di oltre 75 anni di fare un<br />
abbonamento annuale al costo di 65 euro. Francamente non ho capito quale vantaggio possa<br />
ottenere: una persona di oltre 75 anni può essere portata a fare questo abbonamento per<br />
la convenienza economica immediata senza considerare però l’eventualità di un “coccolone”<br />
prima della scadenza. C’é inoltre la comodità, appena salito in vettura, di potersi sistemare<br />
nel primo posto libero senza doversi preoccupare di obliterare il biglietto. Comunque io ho<br />
fatto i miei conti e quindi non ho accettato l’abbonamento ordinario a prezzo pieno e utilizzo<br />
l’autobus per lo stretto necessario. Voi che ne pensate?<br />
Lettera firmata<br />
<strong>La</strong> risposta<br />
“RIDUZIONI SULL’ABBONAMENTO IN BASE AL REDDITO”<br />
Riguardo le numerose segnalazioni dei cittadini e gli articoli di stampa relativi all’abolizione<br />
della Carta Fata, Ataf desidera chiarire nuovamente le ragioni della propria scelta. <strong>La</strong> Carta<br />
Fata legava la riduzione del costo dell’abbonamento unicamente al dato anagrafico: si basava,<br />
cioè, su una equazione del tutto ipotetica e demagogica “anziano uguale povero”. Con il<br />
risultato che anche i cosiddetti “pensionati d’oro” si trovavano a poter beneficiare di una riduzione<br />
di spesa assolutamente ingiustificata. Ataf offre invece sconti sull’acquisto dell’abbonamento<br />
al servizio di trasporto pubblico legati al reddito effettivamente percepito (in quanto<br />
basati sulla dichiarazione ISEE, già in uso anche al Comune di Firenze e in altri Comuni per<br />
tutelare le fasce deboli): in questo modo, la riduzione di spesa va unicamente a vantaggio dei<br />
cittadini meno abbienti, risultando veramente tutelante <strong>delle</strong> fasce deboli, siano esse composte<br />
da studenti, disoccupati o pensionati. Per informazioni sulle agevolazioni tariffarie, è<br />
possibile rivolgersi alla Sala Clienti Ataf presso la stazione di Santa Maria Novella.<br />
ATAF<br />
Buche e strade pericolose<br />
Inviateci le vostre segnalazioni corredate di foto<br />
all’indirizzo redazione@ilreporter.it<br />
strade di Firenze Certosa. Per tale motivo la strada è diventata<br />
di grande traffico e non ha più la natura di strada<br />
secondaria. Nonostante segnalazioni, la strada continua<br />
ad essere un formaggio groviera con rischi quotidiani<br />
per gli ammortizzatori e sopratutto per i motociclisti che<br />
scendono da Via di Riboia al sottopassaggio autostradale<br />
prima della salita per la chiesa di Pozzolatico.<br />
Per giurisprudenza costante il Comune è custode <strong>delle</strong><br />
sue strade e quindi le numerose, continue buche grossolane<br />
sono causa di risarcimento. Si vede che finora al<br />
Comune di Impruneta è andato tutto liscio perchè basterebbe<br />
il risarcimento di un sinistro con gravi lesioni<br />
per superare il costo del ripristino del manto stradale.<br />
Marzo 2009<br />
Speriamo che il Vostro intervento serva a eliminare questo<br />
grave disagio. Complimenti per il periodico e saluti<br />
cordiali.<br />
Giuseppe Chidichimo<br />
IL PROBLEMA DEGLI APPARTAMENTI<br />
FRAZIONATI<br />
Gent.ma redazione,<br />
sono sconcertata per lo “scempio” urbanistico del Comune<br />
di Firenze. Edilizia scellerata e lo vediamo tutti i<br />
giorni su tutti i giornali. Inoltre, da qualche anno è iniziata<br />
la “moda”, con una semplice Dichiarazione di inizio attività,<br />
di frazionare gli appartamenti nei condomini. Ad<br />
esempio un condominio (come quello dei miei genitori)<br />
costruito negli anni 60 con 15 unità abitative può arrivare<br />
a 30-40 appartamenti. In questo periodo un’abitazione<br />
di 130 mq la stanno frazionando in 4 monolocali così, i<br />
miei genitori sopra la loro testa si ritrovano 4 cucine e 4<br />
bagni con tutto quello che ne consegue, senza contare<br />
che i vecchi appartamenti perdono completamente di<br />
valore. Purtroppo viviamo nel far west senza nessun tipo<br />
di tutela per il cittadini e... questo è il Comune di Firenze!<br />
Tutto questo è legale? Chiaramente sono stati mandati<br />
numerosi fax (dai primi di gennaio) anche alla Polizia Edilizia<br />
per verificare la corretta conformità dei lavori ma, per<br />
il momento, non si è visto nessuno. Vi ringrazio,<br />
Cristina Bellocci<br />
SPORCO IN STRADA,<br />
LA “SOLUZIONE TEDESCA”…<br />
Egregi Signori,<br />
voglio anch’io fare una proposta al Comune di Firenze<br />
affinché, adottandola, si risolva una volta per tutte il<br />
problema di questi proprietari di cani che non rispettano<br />
la regola civile di raccogliere le defecazioni che<br />
il loro cane lascia sul terreno (giardini, strade e piazze).<br />
<strong>Il</strong> Comune dovrebbe mettere in atto il sistema che mi<br />
risulta essere adottato in Germania e cioè per ogni cane<br />
viene rilevato e registrato il Dna. In Germania, il vigile che<br />
trova la “cacca” in questione (mi si permetta la volgare<br />
espressione, ma è proprio necessaria per illustrare meglio<br />
lo schifo che si prova pestandola!!) fa un piccolo prelievo<br />
della stessa per rilevarne il Dna per poter risalire al proprietario<br />
del cane, al quale viene poi mandata una multa<br />
di minimo € 600,00. Sono certo che con questa procedura<br />
il problema si risolverebbe prontamente.<br />
Cordiali saluti.<br />
Renato Pellegrini<br />
MULTE DURANTE LA MESSA,<br />
UN RINGRAZIAMENTO<br />
Egregia redazione,<br />
un grato ringraziamento per la pubblicazione dello<br />
scritto a proposito <strong>delle</strong> multe in piazza San Felice, domenica<br />
dalle 11 alle 12 durante la celebrazione della<br />
Messa. Non so se la situazione si alleggerirà (troppo bello<br />
sarebbe sentirsi dei cittadini ascoltati) di certo, insieme,<br />
abbiamo dato un sostegno forte ad un forte sacerdote,<br />
Don Gianfranco Rolfi, che tanto dà alla propria parrocchia,<br />
restituendo in umile parte, il dono della speranza<br />
che riesce ad infondere con il suo ministero. Resto a<br />
disposizione, sentinella <strong>delle</strong> multe, se vorrete seguire il<br />
caso. Grazie ancora e buon lavoro per tutta la grintosa<br />
redazione del <strong>Reporter</strong>. Cordialmente,<br />
Giovanna Sanetti Spagnoli<br />
SAN SALVI, NOTTI ESTIVE A TUTTO VOLUME<br />
<strong>La</strong> scorsa estate, per gli abitanti di San Salvi, è stata funestata<br />
a causa del rumore emesso dal locale “Closer” che<br />
ha “allietato” le nottate degli abitanti fino alle 2 e oltre,<br />
con musica ad altissimo volume. <strong>La</strong> polizia municipale,<br />
allertata ai primi di luglio, è intervenuta soltanto a fine<br />
settembre, in una serata di maltempo durante la quale<br />
la musica dal vivo ovviamente non c’era. Sono stati informati<br />
del problema il nucleo ambientale della Polizia<br />
municipale, l’assessorato alla Cultura, l’assessorato al<br />
Commercio, ma nessuno ha ritenuto prioritario il diritto<br />
dei cittadini di dormire durante la notte. Giunti alle soglie<br />
della primavera 2009, i cittadini di San Salvi si chiedono<br />
quali iniziative saranno prese, questa volta tempestivamente.<br />
Intanto, forti dell’esperienza passata, si potrebbe<br />
limitare alle ore 24 l’orario di apertura di un locale i cui<br />
gestori non hanno dimostrato alcuna sensibilità nei<br />
confronti del vicinato (contattati immediatamente, non<br />
hanno abbassato il<br />
volume di un decibel). Oppure, meglio ancora, non<br />
consentire affatto a chi è allergico a qualsiasi tipo di mediazione<br />
tra “popolo della notte” e “popolo della notte<br />
ma che durante il giorno deve purtroppo lavorare” di<br />
funestare le notti dei cittadini, impedendo l’apertura.<br />
Speriamo in una risposta questa volta un po’ prima del<br />
prossimo autunno.<br />
Un gruppo di cittadini della zona di San Salvi<br />
ERRATA CORRIGE<br />
Nell’articolo uscito a pagina 28 del numero di gennaio<br />
de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>” e dedicato alle Rsa, in riferimento al sistema<br />
di compartecipazione degli assistiti per l’ospitalità<br />
giornaliera in queste strutture, abbiamo impropriamente<br />
scritto che “...recenti sentenze del Tar stabiliscono che<br />
il reddito conteggiato deve essere solamente quello dell’assistito”.<br />
<strong>La</strong> Società della Salute di Firenze ci ha fatto notare<br />
che la sentenza emanata dal Tar della Toscana “non<br />
riveste carattere generale ma si riferisce alla sola specifica<br />
situazione oggetto di impugnazione”. Ci scusiamo con<br />
gli interessati e con i lettori per l’imprecisione.<br />
Le lettere che non hanno trovato<br />
spazio sul giornale sono pubblicate<br />
sul nostro sito internet www.ilreporter.it<br />
43<br />
970884
44 Marzo 2009<br />
BENESSERE. Vizi e virtù di un fenomeno dilagante<br />
Quanto piace la cromoterapia<br />
Caterina Gentileschi<br />
Torna la primavera e sbocciano i<br />
primi fiori. Dopo il grigiore invernale,<br />
ricomincia a esplodere il<br />
miscuglio di colori di piante, arbusti,<br />
e riflessi di acqua e cielo. Forse non<br />
tutti sanno che primavera è anche tempo<br />
di cromoterapia. Una moda, un’ossessione,<br />
un diversivo ma per molti è anche una<br />
maniera per curarsi senza fare ricorso alla<br />
medicina tradizionale. Niente di provato<br />
scientificamente, nessuna scienza esatta, ma<br />
un’usanza che affonda le sue radici nell’antichità<br />
più remota. Sulle sponde del Nilo già<br />
migliaia di anni fa si utilizzavano ungenti<br />
colorati e si dipingevano a tinte particolari i<br />
luoghi che si frequentavano. Stesso discorso<br />
vale per la Grecia. Gli antichi abitanti del<br />
Peloponneso associavano a ciascun colore<br />
una secrezione del corpo. Se i colori cambiavano<br />
era il segnale di una malattia in corso<br />
e per debellarla si ricorreva all’uso <strong>delle</strong><br />
stesse tonalità. Anche gli arabi credevano<br />
nelle influenze cromatiche, e lo stesso concetto<br />
si ritrova nella tradizione indiana (che<br />
imputava ai colori la variazione nell’equilibrio<br />
dei chakra) e cinese, che usava colori<br />
distinti per guarire malattie diverse. Una<br />
tradizione andata sviluppandosi nel tempo,<br />
passando per il medioevo e l’illuminismo<br />
fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma anche<br />
senza scomodare le scienze esatte, si può affermare<br />
con certezza che le giornate di sole,<br />
quelle che con l’arrivo della bella stagione<br />
fanno brillare ogni cosa, aiutano a mettere<br />
di buon umore. E allora perché non ricorrere<br />
anche a tecniche semplici, come vestirsi<br />
di un colore sgargiante o portarsi dietro un<br />
oggettino colorfull? Un multivitaminico per<br />
il buon umore può essere anche la tonalità<br />
dell’ambiente nel quale si trascorrono le ore<br />
centrali della giornata. Al bando i grigiori e<br />
le stanze asettiche, via libera a tinte vivide<br />
ma senza esagerare, i picchi troppo intensi a<br />
lungo andare potrebbero affaticare la vista.<br />
Secondo le antiche teorie, ciascuna sfumatura<br />
corrisponderebbe alla cura per determinati<br />
sintomi. Ad esempio il rosso aiuterebbe<br />
a risolvere i casi di ustioni, mentre il blu,<br />
colore rilassante per eccellenza,<br />
aiuterebbe negli stati<br />
di stress e nervosismo. <strong>Il</strong><br />
giallo stimolerebbe la concentrazione<br />
mentre l’arancione<br />
dovrebbe incentivare<br />
l’ottimismo. Sono molti a<br />
gridare alla bufala e a considerare<br />
i risultati un semplice<br />
effetto placebo. Chi<br />
può dirlo. Una sola cosa è<br />
certa: quando a primavera<br />
la natura si risveglia, si<br />
respira un’aria nuova e positiva.<br />
Le stelle della Maga Lula<br />
Ariete 20 marzo • 20 aprile<br />
Dopo un mese di tensioni, specie sul lavoro, arriva finalmente<br />
la quiete. E ci sono, adesso, tutti i presupposti per<br />
tirare un bel sospiro di sollievo e dedicarsi a una ritrovata<br />
serenità. Ed è arrivata (sarà che siamo quasi a primavera)<br />
la stagione dell’amore, che in questo mese regalerà un<br />
trionfo d’emozioni.<br />
Toro 21 aprile • 21 maggio<br />
<strong>La</strong> ricetta per arrivare felici in fondo al mese è la seguente:<br />
bisogna stringere i denti e portare pazienza nella<br />
prima metà del mese, che dispenserà qualche grattacapo,<br />
mentre, passata questa faticosa quindicina, la strada<br />
sarà in discesa. In arrivo anche un bastimento carico di<br />
buonumore e creatività.<br />
Gemelli 22 maggio • 21 giugno<br />
Questo mese avrete dalla vostra una scintillante forma<br />
fisica, che vi consentirà di scaricare le tensioni in attività<br />
salutari, alleggerendo una mente di solito occupata da<br />
mille pensieri. E, finalmente più rilassati, sarete stimolati<br />
ed intellettualmente attivi: largo dunque alla messa in pratica<br />
di progetti a lungo meditati.<br />
Cancro 22 giugno • 22 luglio<br />
Per i nati sotto questo segno sarà il mese degli affari, e<br />
in arrivo ci sono belle novità sotto il profilo economico.<br />
A beneficiarne sarà soprattutto chi, in questi mesi, ha<br />
investito in attività personali. Sul lato affettivo/amoroso<br />
sarà invece il caso di portare un po’ di pazienza. Poca,<br />
comunque: dopo le salite ci son sempre le discese!<br />
Leone 23 luglio • 22 agosto<br />
Signori, le stelle consigliano di smettere di fare gli spendaccioni:<br />
le tasche fanno presto a bucarsi e chi vi sta<br />
accanto potrebbe non essere entusiasta della vostra vita<br />
da Paperon de Paperoni, anche se le vostre spese pazze<br />
sono dettate dalla generosità verso gli altri. E del resto,<br />
per voi questo è un mese in cui gli affetti saranno una<br />
priorità...<br />
Vergine 23 agosto • 22 settebre<br />
Occorrerà aspettare la fine del mese per ritrovare la<br />
vostra consueta affettività:durante le prime due decadi<br />
sarete infatti un po’ freddini e una ventata di gelo verrà a<br />
turbare i rapporti di coppia. Sarà anche il mese del pessimismo,<br />
e l’unica arma per combatterlo sarà cercare di<br />
ricordarsi, sempre, quanto sono belle le piccole cose...<br />
TERRA E CIELO<br />
Bilancia 23 settembre • 22 ottobre<br />
E’ il mese dell’estro artistico e di un rinnovato slancio<br />
creativo che vi porterà a dedicarvi ad attività che avevate<br />
trascurato. L’importante, ammoniscono le stelle, è non dimenticarsi<br />
di tutto il resto e rimanere sempre con i piedi<br />
piantati a terra. Ottimo periodo per gli affari di cuore.<br />
Scorpione 23 ottobre • 22 novembre<br />
Che noia, lavorare. Sarà un po’ questo il vostro motto del<br />
mese, che vi riserverà qualche grattacapo professionale<br />
e un clima tra colleghi non proprio scintillante. Sul lato<br />
sentimentale, è il momento di regalare al rapporto una<br />
bella brezza di romanticismo. <strong>La</strong>rgo al lume di candela.<br />
Sagittario 23 novembre • 21 dicembre<br />
E’ il momento di tenere gli occhi ben aperti su chi vi<br />
circonda, giusto per non ricevere fregature che potrebbero<br />
causare qualche mal di pancia, specie nel settore<br />
professionale. Fuoco e fiamme in campo sentimentale: è<br />
il momento dell’amore e dopo qualche turbolenza finalmente<br />
torna il sereno.<br />
Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio<br />
<strong>La</strong> strategia vincente per arrivare a testa alta a fine mese<br />
potrebbe essere quella di chiedere aiuto a chi vi sta intorno,<br />
senza timori, affidandosi ai consigli <strong>delle</strong> persone<br />
vicine, specie per ciò che a che fare con il lavoro. E’<br />
anche il periodo di una rinnovata autostima, e questo vi<br />
renderà sereni. E belli agli occhi altrui.<br />
Acquario 21 gennaio • 19 febbraio<br />
Dovrete mostrare il lato risoluto e battagliero del vostro<br />
carattere, anche con il partner, senza lasciare che sia lui<br />
a reggere il timone ad ogni ora del giorno. Sul lavoro<br />
è un periodo fortunato: finalmente in giro qualcuno si è<br />
accorto del vostro lavoro, e chissà che questo non giovi<br />
al conto in banca.<br />
Pesci 20 febbraio • 19 marzo<br />
Sono loro, gli amici, la chiave di volta di un mese che<br />
partirà con il “piede sbagliato”.<br />
Ci sarà qualche faccenda un po’ complicata da risolvere<br />
e dovrete investire su di loro per sciogliere il bandolo<br />
della matassa. Sul lavoro, in arrivo giornate di noia che<br />
potrebbero invogliarvi a guardarvi intorno...
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