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Rettili - Anagrafe canina

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scuro con macchie sulle scaglie gialle o arancio-rosso, più intense sulle zampe. In relazione alla provenienza geografica,<br />

si possono osservare altre variazioni di colore della cute.<br />

La viTa in naTura:<br />

occupa le aree aperte delle savane umide e le foreste tropicali dove durante la notte la temperatura può scendere<br />

anche fino ai 15-20 gradi. Ama gli ambienti spaziosi, caldi (con temperature giornaliere attorno ai 25-30 gradi) e<br />

umidi (circa 60-90%) e rifugge la luce solare diretta. È più attiva il mattino e la sera o quando piove.<br />

aLLevamenTo in caTTiviTà:<br />

in cattività le carbonarie richiedono una umidità ambientale medio-alta. È necessario predisporre l’ambiente con<br />

una ciotola bassa e larga nella quale gli animali possano immergersi e bere. Sono consigliate somministrazioni settimanali<br />

di vitamine, calcio, ed una corretta esposizione ai raggi UVB mediante l’utilizzo di appositi neon o lampade;<br />

le lampade al neon devono avere l’apposito riflettore che raddoppia l’efficienza.<br />

aLimenTazione:<br />

prevalentemente erbivora, assume solo occasionalmente alimenti di origine animale. In natura si ciba di erbe (tarassaco,<br />

trifoglio, ed insalate), foglie, fiori, frutta matura (banane, pere, mele, arance, cocomeri), legumi, funghi, invertebrati<br />

(lumache, farfalle, termiti, formiche e mosche). L’alimento che predilige è la frutta ben matura caduta dagli<br />

alberi che rappresenta il 70% della dieta durante la stagione umida e il 40% durante quella secca. Il comportamento<br />

alimentare tuttavia cambia con l’età. Da adulta preferisce piante succulente e cactus, mentre risulta essere onnivora<br />

in fase di crescita.<br />

Attrezzatura necessaria: il terrario, di grandi dimensioni, deve prevedere lampada riscaldante ad infrarossi con termostato,<br />

termometro ed igrometro, lampada ad irraggiamento UVB, fondo in fibra naturale ed eventuali ciotole per<br />

acqua e cibo.<br />

LegisLazione:<br />

la Geochelone carbonaria è contemplata nella Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) in Allegato B<br />

geocheLona eLegans - Famiglia: Testudinidea - Genere: Geochelone - Specie: Elegans<br />

descrizione:<br />

si tratta di una specie medio-piccola, originaria di Pakistan, Sri Lanka, India. Geochelona<br />

elegans raggiunge dimensioni di 23-24 cm nei maschi e poco meno nelle<br />

femmine. Il carapace è molto bombato, alto, soprattutto nelle femmine. La colorazione<br />

per ogni singola placca del carapace è nera con delle strisce radiali gialle che<br />

partono da un aureola centrale giallo arancione, da cui il nome comune di Tartaruga<br />

Stellata. Il carapace degli esemplari, mano a mano che l’animale si avvicina all’età<br />

adulta, assume una forma caratterizzata da vistose gibbosità. La cute della testa e<br />

delle zampe è giallo-grigia, con macchiettatura nera. Sono note 2 varianti geografiche<br />

di Geochelone elegans: quella Indiana, caratterizzata solitamente da 7-8 raggi<br />

completi più sottili per ogni placca, e quella dello Sri Lanka, con 5-6 raggi di maggior spessore.<br />

La viTa in naTura:<br />

questa tartaruga possiede un carattere molto tranquillo. Gran parte della giornata la trascorre sonnecchiando sotto<br />

qualche pianta o sotto qualche foglia. Le ore di maggior attività corrispondono a quelle più fresche, al mattino e al<br />

tramonto. Si tratta di una specie poco aggressiva anche nei confronti dei propri simili, ad esclusione delle lotte tra<br />

maschi durante il periodo della riproduzione.<br />

aLLevamenTo in caTTiviTà:<br />

nonostante si adatti bene alla cattività non si tratta di una specie adatta a chi è alle prime armi. Non necessita di<br />

terrari enormi, comunque le misure minime per poter allevare una coppia o un trio composto da un maschio e due<br />

femmine, devono essere di cm 130x100 cm di base. Come materiale di fondo si può utilizzare qualunque cosa che<br />

non favorisca lo sviluppo di muffe o funghi, e facilmente sostituibile. Si consiglia l’uso di trucioli depolverati e non<br />

trattati chimicamente. Le tartarughe apprezzeranno rintanarsi in un mucchietto di fieno che si può posizionare in<br />

un angolo del terrario. È bene collocare nelle vicinanze del punto più caldo del terrario una bacinella con acqua,<br />

profonda al massimo 1,5 cm, utile sia per l’abbeverata che per bagnarsi. La temperatura del terrario dovrebbe aggirarsi<br />

intorno ai 32-33° nel punto caldo, ottenibile con l’ausilio di una lampada ad incandescenza o ad infrarossi, per<br />

scendere sino a 24-25 nella zona più distante. La temperatura notturna può scendere sino a 20-21°. Utili possono<br />

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