Il Geometra Veronese - Collegio dei Geometri della Provincia di ...

20 Aprile 2010
il Geometra veronese
modifi ca della cosa comune conforme alla destinazione
della stessa, che ciascun condomino - pertanto
- può apportare a sue cure e spese, sempre che
non impedisca l’altrui paritario uso, non rechi pregiudizio
alla stabilità e alla sicurezza dell’edifi cio, e
non ne alteri il decoro architettonico (Trib. Catania,
25.1.2006).
Al fi ne di stabilire se le opere modifi catrici della cosa
comune (in fattispecie, posizionamento dì una canna
fumaria sul tetto condominiale) abbiano pregiudicato
il decoro architettonico di un fabbricato condominiale,
devono essere tenute presenti le condizioni in cui
quest’ultimo si trovava prima della esecuzione delle
opere stesse, con la conseguenza che una modifi ca
non può essere ritenuta pregiudizievole per il decoro
architettonico se apportata a un edifi cio la cui estetica
era stata già menomata a seguito di precedenti
lavori ovvero che sia di mediocre livello architettonico
(Trib. Monza, 1.12.2005).
Il condomino può appoggiare una canna fumaria al
muro comune perimetrale dell’edifi cio condominiale
purché ciò non impedisca l’altrui uso o rechi pregiudizio
alla stabilità, alla sicurezza e al decoro architettonico
dello stabile (Trib. Monza, 23.5.2005).
Trasformazione di fi nestra in portafi nestra
Il disposto di cui all’art. 1120 cod. civ. espressamente
vieta le innovazioni all’edifi cio condominiale che
incidano sul decoro architettonico del medesimo, in
tal modo determinando una interferenza nel godimento
della cosa da parte anche di uno solo dei singoli
FATTI E NOTIZIE
Decoro architettonico dell’edifi cio, la giurisprudenza recente
condomini. All’intervenuta arbitraria modifi cazione da
parte di un condomino di una fi nestra in portafi nestra
e alla conseguente accertata lesione del decoro
architettonico dell’edifi cio, consegue, nella specie, la
condanna del medesimo al ripristino dello stato dei
luoghi a regola d’arte (Trib. Roma, 24.2.2009).
Impugnazione di delibera assembleare
In sede di impugnazione di una deliberazione assembleare
avente a oggetto lavori di restauro della facciata
dell’edifi cio condominiale, al tribunale è consentito
di verifi care il profi lo di censura inerente l’alterazione
del decoro architettonico dell’edifi cio soltanto in
presenza di lavori integranti “innovazione” ai sensi
dell’art. 1120, comma 2, cod. civ. (Trib. Salerno, ord.
16.12.2008).
Poteri del tribunale
Nel caso di impugnazione di delibera dell’assemblea
condominiale per un profi lo concernente il decoro
dell’edifi cio, al tribunale è precluso ogni intervento,
essendo l’assemblea l’unica depositaria del potere discrezionale
di decidere cosa non sia e cosa sia conforme
al decoro architettonico, né potendosi il tribunale
sostituire al riguardo, atteso che il giudizio ex art.
1137 cod. civ. è confi nato ai profi li di strettissima
legittimità e non di merito delle vicende condominiali
(Trib. Torino, 9.1 2008).
Impianto di condizionamento
In tema di condominio, non viola il divieto di alterare
il decoro architettonico dell’immobile condominiale il
condomino che installa sul balcone dell’appartamento
di sua proprietà l’unità esterna di un impianto di
raffreddamento, ancorché l’installazione costituisca
una modifi ca dell’originario profi lo dello stabile, se le
linee estetiche del fabbricato risultano già alterate da
pregresse e consentite superfetazioni di vario genere,
realizzate da altri condomini nel corso del tempo
(Trib. Monza, 15.12.2008).
L’installazione da parte del singolo condomino di un
impianto di condizionamento su un prospetto interno
del fabbricato deve ritenersi legittima e non incidente
sul decoro architettonico, ove per decoro architettonico
deve intendersi l’estetica del fabbricato data
dall’insieme delle linee e delle strutture che connotano
lo stabile stesso e gli imprimono una determinata
armonica fi sionomia e una specifi ca identità (Trib.
Monza, 3.9.2007).