San Donato: wi-fi e lavori Il parco prende forma - Il Reporter
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12 Gennaio 2010<br />
LA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”<br />
Anche gli oggetti vanno in albergo<br />
Un po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:<br />
in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più.<br />
Per af<strong>fi</strong> ttare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadrati<br />
Luca Serranò<br />
Un albergo silenzioso che<br />
non risente della crisi. Un<br />
“ricovero” per oggetti di<br />
qualsiasi <strong>forma</strong> e dimensione.<br />
L’Hotel delle cose, il grande<br />
palazzo giallo che s’affaccia su via<br />
Baccio da Montelupo, è un luogo che<br />
non assomiglia a nessun altro. Una<br />
lunga serie di box (da 2 a 300 metri<br />
quadri) che si tras<strong>forma</strong>no all’occorrenza<br />
in garage, librerie, archivi<br />
e semplici “sgabuzzini”. Ogni locale<br />
col suo volto, il suo odore e le sue<br />
storie. Una scelta imprenditoriale che<br />
s’è dimostrata vincente anche in altre<br />
parti d’Italia, e che il gruppo Carcano,<br />
attivo nel settore dei trasporti, sembra<br />
voglia replicare nella zona di Firenze<br />
sud. “Le richieste non mancano”<br />
spiega Filippo Fallai, che insieme a<br />
Mirko Degl’Innocenti porta avanti<br />
la struttura. “C’è chi trasloca e cerca<br />
una sistemazione temporanea per le<br />
proprie cose e chi ha bisogno di uno<br />
spazio ulteriore per la propria professione”.<br />
Poi, continua: “Ci sono i<br />
collezionisti e quelli che tras<strong>forma</strong>no<br />
i box in un archivio. Senza dimenticare<br />
– conclude – che molti ricorrono<br />
ai nostri locali per puro sentimentalismo,<br />
per non staccarsi dagli oggetti<br />
cui sono maggiormente affezionati”.<br />
In alcuni casi, ad ogni modo, il valore<br />
emotivo va di pari passo con quello<br />
economico. Non mancano auto<br />
d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato,<br />
tutti protetti da un avanguardistico<br />
sistema d’allarme. I prezzi<br />
vanno da 50 euro mensili più iva (per<br />
un box di quasi 2 metri quadri) <strong>fi</strong>no a<br />
raggiungere cifre consistenti per i locali<br />
più grandi. Otto metri quadri, per<br />
esempio, arrivano a costare oltre duecento<br />
euro al mese. Per i box di oltre<br />
cento metri quadri si va fuori listino:<br />
“Ma quanto si spende per af<strong>fi</strong>ttare un<br />
magazzino in proprio? - dice Filippo<br />
Fallai - la nostra carta vincente è proprio<br />
questa. A patto che sia legale i<br />
nostri locali sono a disposizione per<br />
qualsiasi attività”. Un luogo singolare,<br />
l’Hotel delle cose, una sorta di<br />
combinazione tra una deposito e un<br />
albergo vero e proprio, dove gli oggetti<br />
si tras<strong>forma</strong>no in ricordi perpetrando<br />
vite e storie passate. A pochi<br />
metri dall’ingresso, dopo una breve<br />
rampa di scale, c’è anche un’esposi-<br />
Non mancano<br />
auto d’epoca<br />
e preziosi oggetti<br />
d’antiquariato,<br />
tutti protetti da<br />
un avanguardistico<br />
usi e costumi<br />
zione di modernariato (periodo 1920-<br />
1980) curata da Giovanni Guerri:<br />
“Vorremmo allargare l’offerta - racconta<br />
ancora Fallai - magari ospitando<br />
vere e proprie botteghe artigianali,<br />
sulla scia di quanto sperimentato nei<br />
nostri centri di Bergamo e Brescia.<br />
<strong>Il</strong> sogno è accompagnare all’attività<br />
di trasloco e deposito quella di opi<strong>fi</strong>cio,<br />
innescando un circolo virtuoso<br />
che si contrapponga alla meccanicità<br />
dell’usa e getta”.<br />
LA DECISIONE<br />
In viale Guidoni<br />
La scuola occupata<br />
diventa un giardino<br />
stato un brutto incendio a<br />
È mettere la parola <strong>fi</strong>ne sulle<br />
sorti di quell’edi<strong>fi</strong>cio di viale<br />
Guidoni che da scuola che fu<br />
(Caterina De’ Medici) si era<br />
tras<strong>forma</strong>to in rifugio per decine<br />
e decine di persone, per la<br />
maggior parte di origine somala.<br />
Dopo quell’episodio (doppio,<br />
per la verità, perché gli incendi<br />
sono stati due) si è deciso<br />
di correre ai ripari e il sindaco<br />
Matteo Renzi ha <strong>fi</strong>rmato in loco<br />
un’ordinanza che cambia radicalmente<br />
la destinazione d’uso<br />
di quell’area.Al posto di quelle<br />
macerie carbonizzate presto ci<br />
sarà un giardino. La palazzina<br />
non era infatti recuperabile, le<br />
<strong>fi</strong>amme avevano compromesso<br />
de<strong>fi</strong>nitivamente una situazione<br />
già assai precaria, e così si è<br />
scelto di demolirla per lasciare<br />
spazio a un nuovo fazzoletto<br />
di verde. Gli occupanti,<br />
rimasti senza casa proprio nei<br />
giorni del gran freddo, sono<br />
stati invece sistemati in altre<br />
strutture. All’avvio dei <strong>lavori</strong><br />
erano presenti il sindaco Matteo<br />
Renzi e gli assessori ai <strong>lavori</strong><br />
pubblici Massimo Mattei<br />
e alle politiche sociosanitarie<br />
Stefania Saccardi. Prima di cominciare<br />
con l’abbattimento è<br />
stata avviata un’operazione di<br />
pulizia e rimozione dei mobili<br />
che affollavano gli interni della<br />
struttura. Quattro ditte hanno<br />
preso parte a questa impegnativa<br />
operazione di sgombero:la<br />
Cooperativa di Rifredi che si è<br />
occupata della rimozione dei<br />
materiali contenuti nella struttura;<br />
il Quadrifoglio invece che<br />
si è occupato del conferimento<br />
degli scarti in discarica; la ditta<br />
Eredi Sabini incaricata di realizzare<br />
la chiusura dell’edi<strong>fi</strong>cio<br />
e la ditta Migliorini Piero che<br />
ha curato la chiusura in rete<br />
metallica delle <strong>fi</strong>nestre al piano<br />
terra. Una volta conclusa la<br />
fase preliminare di sgombero<br />
delle masserizie sono riprese le<br />
operazioni di demolizione e si<br />
è dato avvio alla preparazione<br />
del giardino.<br />
sistema d’allarme /B.S.<br />
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