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San Donato: wi-fi e lavori Il parco prende forma - Il Reporter

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<strong>Il</strong> Giornale del tuo Quartiere Q5<br />

L’INCHIESTA<br />

UNA FEBBRE DA CAVALLO<br />

Le puntate sull’ippica attirano meno,<br />

ma il vizio del gioco colpisce ancora.<br />

Intanto gli ippodromi sono a un bivio:<br />

la svolta è in arrivo PAGG.28-29<br />

VITA “DA CANI” NEL Q5<br />

A Novoli e dintorni non manca<br />

lo spazio per Fido. Ma nemmeno<br />

lo sporco sulle strade PAGG.8-9<br />

SPORT<br />

IL PERUVIANO “VOLANTE”<br />

Lo scorso anno un inizio dif<strong>fi</strong> cile,<br />

ora gol e assist a ripetizione: storia<br />

dell’ascesa di Juan Vargas PAG.36<br />

FIORENTINA PATTINAGGIO<br />

A tu per tu con Barbara Nutini,<br />

responsabile di una delle società<br />

più importanti in città PAG.38<br />

CALCIO. Squadre giovanili ormai multietniche. E boom di arbitri extracomunitari<br />

In città si gioca (e si <strong>fi</strong> schia) straniero<br />

hi l’avrebbe mai detto che un<br />

Cgiorno, sui campetti di casa nostra,<br />

non si sarebbero visti solo baby<br />

calciatori di ogni nazionalità, uniti<br />

dall’amore per il pallone e dal sogno<br />

di diventare campioni, ma anche arbitri<br />

provenienti da mezzo mondo. Oggi<br />

quel giorno è arrivato, come confermano<br />

i vertici <strong>fi</strong>orentini dell’associazione<br />

italiana arbitri: “Sì, tra nostri <strong>fi</strong>schietti<br />

ci sono molti stranieri, soprattutto<br />

africani, ma anche rumeni, albanesi e<br />

Periodico d’in<strong>forma</strong>zione locale. Anno IV n.4 del 4 gennaio 2010.<br />

N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di <strong>fi</strong>renze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />

PRIMO PIANO<br />

<strong>San</strong> <strong>Donato</strong>: <strong>wi</strong>-<strong>fi</strong> e <strong>lavori</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>parco</strong> <strong>prende</strong> <strong>forma</strong><br />

Quel nemico chiamato Aids<br />

una responsabilità collettiva, una di<br />

È quelle cose per cui vale la pena fare<br />

un po’ di mea culpa: di Aids non si parla<br />

più. Da tempo, ormai. Come se con la<br />

<strong>fi</strong>ne degli anni ’90 fosse passato il pericolo,<br />

come se lo spettro di questa tremenda<br />

malattia non fosse più di questo mondo.<br />

Eppure il virus c’è ancora, eccome, anche<br />

se ora non fa più notizia. E Firenze è<br />

spagnoli”. Succede che tanti studenti<br />

universitari, una volta arrivati in città,<br />

decidano di tentare questa “carriera”,<br />

spinti dalla passione per il calcio, dal<br />

rimborso riconosciuto ai direttori di<br />

gara e dal passaparola tra compagni di<br />

studi. E se qualcuno pensa che l’essere<br />

di pelle nera possa sottoporli a un<br />

eccessivo rischio di offese razziste, qui<br />

arriva la prima buona notizia: “In tanti<br />

anni c’è stato un solo caso clamoroso:<br />

per fortuna si dimostra più maturità a<br />

di Puliti-Ferri<br />

diventata la terza città in Italia per numero<br />

di malati conclamati (1.159) e sieropositivi<br />

presupposti (circa 2.400). Ma la<br />

vita di chi ne è colpito, complici i preziosi<br />

progressi della medicina, va avanti: come<br />

accade a Casa Vittoria, piccola comunità,<br />

sorta di “grande famiglia”, dove ogni<br />

giorno si lotta assieme contro questa malattia.<br />

PAGG.14-15<br />

livello dilettantistico che professionistico”,<br />

spiegano dall’Aia. La seconda<br />

buona notizia viene da coloro che in<br />

campo scendono per giocare, e non<br />

per <strong>fi</strong>schiare falli o fuorigioco: dai<br />

pulcini agli juniores, ormai non c’è<br />

squadra che non abbia tra le sue <strong>fi</strong>la<br />

almeno qualche straniero, con alcuni<br />

casi “estremi”. E così, allenamento<br />

dopo allenamento, partita dopo partita,<br />

i campioncini in erba imparano (anche)<br />

l’integrazione. PAGG.16-17<br />

EDIZIONE DEL QUARTIERE 5 • 49.572 COPIE DISTRIBUITE DA<br />

Astri<br />

PAG.3<br />

L’oroscopo<br />

della Maga Lula:<br />

le stelle raccontano<br />

il 2010 che ci aspetta<br />

PAGG.30-31<br />

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GENNAIO 2010<br />

Af<strong>fi</strong>liato<br />

Caro Shakespeare,<br />

il problema è un altro ltro<br />

Andrea Muzzi*<br />

o letto sul giornale<br />

Hche lo spettacolo<br />

più rappresentato è Romeo<br />

e Giulietta. Molti<br />

ritengono che Romeo & Giulietta sia la più<br />

bella storia d’amore di tutti i tempi. Stiamo<br />

scherzando! Quella è solo una cotta fra due<br />

adolescenti! Se li lasciavano stare quei due<br />

si sarebbero mollati da soli. Io sono convinto<br />

che alla terza volta che Romeo montava<br />

sul balcone Giulietta gli diceva “Che<br />

noia Romy, sei sempre qui!”. E lo buttava<br />

di sotto. Secondo me le storie d’amore da<br />

raccontare sono quelle che durano una vita.<br />

Dove lui e lei si conoscono da bambini,<br />

crescono assieme, invecchiano assieme<br />

e solo prima di morire lei guarda lui e gli<br />

dice “Ma te chi cacchio sei!?”. Questa è<br />

la storia di una vita! Io quando sento dire<br />

che Shakespeare è un genio mi <strong>prende</strong> il<br />

nervoso! Ha scritto certe cose: essere o non<br />

essere… questo è il problema! Ma come?<br />

Avere o non avere, questo è il problema. La<br />

mattina quando uno si alza non ha il dubbio<br />

se essere o non essere, ma si chiede quale<br />

supermercato conviene di più. Questo è<br />

il problema!! Gli scrittori sono le persone<br />

meno adatte per parlare d’amore. Dante<br />

la conosceva Beatrice? No. Leopardi la<br />

conosceva Silvia? No. Dante scriveva che<br />

Beatrice era dolce e gentile. Ma chi gliel’ ha<br />

detto? Magari Beatrice la mattina si alzava<br />

e faceva dei versi mostruosi! Sarebbe come<br />

se un estraneo parlasse di mia moglie. Lo<br />

saprò io com’è fatta, no? E Manzoni? Si<br />

vede che non ci capisce niente di matrimoni,<br />

nei “Promessi Sposi” ha scritto 300<br />

pagine solo per raccontare i preparativi. Lo<br />

sanno tutti che la cosa più bella del matrimonio<br />

è la cerimonia. Al limite scrivici un<br />

capitolo sulla lista di nozze!<br />

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2 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

IL CASO. Tante le questioni aperte o in sospeso per la grande area situata dietro via Pistoiese<br />

L’ex Gover in attesa di un futuro<br />

La scorsa primavera la zona era stata messa sotto sequestro,<br />

poi la direzione ambiente del Comune ne ha certi<strong>fi</strong> cato<br />

l’avvenuta boni<strong>fi</strong> ca. Ora i cittadini aspettano di sapere<br />

a quali interventi sarà sottoposto il risanato ex stabilimento<br />

Fannì Beconcini<br />

Gover è una vasta area situata dietro via<br />

Pistoiese lungo la Goricina, all’altezza di<br />

via del Pesciolino: un tempo sede di una<br />

L’Ex<br />

fabbrica di materie plastiche, in quasi dieci<br />

anni di abbandono si è tras<strong>forma</strong>ta in una “zona franca”,<br />

rifugio di senzatetto e discarica abusiva. Intanto, intorno<br />

sono sorti alcuni condomini, due asili comunali, un centro<br />

commerciale, un giardino e una pista pedociclabile<br />

che costeggia l’argine del <strong>fi</strong>ume. Quello che i residenti<br />

continuavano a domandarsi <strong>fi</strong>no a qualche mese fa era<br />

l’ormai pluriennale ritardo nella boni<strong>fi</strong>ca della zona. E<br />

di boni<strong>fi</strong>ca vera e propria si è trattata, visto che all’ex<br />

stabilimento Gover c’era – attualmente non dovrebbe<br />

esserci più, ma il condizionale in questi casi è d’obbligo<br />

– l’amianto, contenuto negli 11.500 mq di copertura in<br />

eternit dei tetti dell’edi<strong>fi</strong>cio. Finalmente, dopo anni di<br />

proteste da parte dei residenti, nella primavera scorsa<br />

il Nucleo operativo ecologico del Comando carabinieri<br />

ha rilevato un “notevole rischio per la salute pubblica<br />

derivante dal protrarsi dell’esposizione agli agenti atmosferici”,<br />

e ha messo sotto sequestro l’area. In realtà<br />

già due anni prima, nel luglio 2007, l’Arpat aveva effettuato<br />

lo stesso tipo di segnalazione, sottolineando la<br />

necessità di una rimozione tempestiva della copertura.<br />

E tornando indietro nel tempo, è del 2004 un provvedimento<br />

dirigenziale che pone la questione della necessità<br />

della boni<strong>fi</strong>ca. Gli abitanti delle Piagge, dal canto loro,<br />

rivendicano da anni il loro diritto alla salute avendo sottoposto<br />

più volte la questione alle istituzioni. Grande è<br />

stata la loro soddisfazione quando, in data 17 marzo,<br />

l’immobile è stato sottoposto a sequestro, e grande è<br />

stata la delusione quando, un mese dopo, c’è stata una<br />

proroga delle attività di boni<strong>fi</strong>ca dell’area. E adesso?<br />

Tra agosto e settembre 2009 la questione è stata riaperta<br />

sia in sede di consiglio comunale che di Quartiere, sulla<br />

scia di alcuni articoli giornalistici che denunciavano una<br />

situazione di stallo. In realtà – spiega il presidente del<br />

quartiere Federico Gianassi – la Direzione ambiente del<br />

Comune ha certi<strong>fi</strong>cato l’avvenuta boni<strong>fi</strong>ca dell’area tra<br />

maggio e giugno 2009: “La boni<strong>fi</strong>ca dall’amianto si è<br />

conclusa in data 27 maggio 2009, e da giugno lo stabilimento<br />

ex Gover è stato dissequestrato. Dalla Direzione<br />

ambiente hanno assicurato che adesso la zona è priva<br />

di rischi per la salute pubblica. Resta indubbiamente la<br />

complessità di una zona non priva di problematiche”.<br />

L’area infatti è ricca di questioni aperte o in sospeso,<br />

così come conferma Lorenzo Fredducci del condominio<br />

di via del Pesciolino, da tempo impegnato nell’ardua<br />

causa della vivibilità della zona: “Stiamo aspettando la<br />

documentazione della Asl relativa all’effettività della<br />

boni<strong>fi</strong>ca dall’amianto, intanto siamo nuovamente vessati<br />

dai fumi irritanti provenienti da un vicino impianto e<br />

aspettiamo notizie sulla situazione di via Piemonte, area<br />

adibita a verde pubblico ma che <strong>fi</strong>no a qualche tempo fa<br />

Adesso l’area è priva di rischi<br />

per la salute pubblica, ma resta<br />

indubbiamente la sua complessità<br />

è stata usata come deposito di terre di scavo provenienti<br />

dal Mugnone”. Ma questa è un’altra storia: sulla questione<br />

sta indagando la magistratura e i cittadini aspettano<br />

<strong>fi</strong>duciosi notizie da parte di Comune e Quartiere,<br />

così come sono in attesa di sapere a quali interventi sarà<br />

sottoposto il <strong>fi</strong>nalmente risanato ex stabilimento Gover.<br />

“Per quando riguarda la piani<strong>fi</strong>cazione urbanistica non<br />

abbiamo ancora dati, tuttavia come Quartiere continueremo<br />

a porre la questione come prioritaria presso le<br />

istituzioni comunali”, si impegna il presidente Gianassi.<br />

Un buon proposito di inizio anno a cui, si augurano i<br />

residenti, seguiranno presto azioni concrete.<br />

L’ALLARME. <strong>Il</strong> quartiere 5 tra le zone “preferite”<br />

Giovani e italiani, il<br />

popolo dei senzatetto<br />

enzatetto” è un’espressione<br />

“Sombrello che ingloba diverse<br />

categorie. E’ un’espressione vaga,<br />

dai con<strong>fi</strong>ni inde<strong>fi</strong>niti: troppo generica<br />

per portare a un reale approfondimento<br />

del problema. Quando non si<br />

conoscono i particolari di una storia,<br />

è sempre bene chiedere a chi questa<br />

storia la conosce meglio di noi. Come<br />

la Caritas, una delle associazioni più<br />

attive in città nell’ambito dell’assistenza<br />

alle persone bisognose. Alessandro<br />

Martini, direttore di Caritas,<br />

spiega che l’immaginario collettivo<br />

di persona senzatetto è molto lontano<br />

dalla realtà. E’ infatti opinione<br />

comune che a non potersi permettere<br />

un alloggio dove vivere siano in<br />

gran parte persone immigrate che<br />

non riescono ad integrarsi. “In realtà<br />

– spiega Martini – gli immigrati che<br />

<strong>fi</strong>niscono per strada rappresentano<br />

una percentuale molto bassa del fenomeno”.<br />

Secondo quanto afferma<br />

il direttore di Caritas, numerosi sono<br />

gli italiani che si trovano a vivere per<br />

strada. Se c’è qualcosa di più allarmante<br />

del dato attuale, è la tendenza<br />

che si è delineata negli ultimi anni e<br />

che non dà segni di arresto: l’aumento<br />

di persone che vivono in strada, di<br />

cui una percentuale sempre maggiore<br />

è costituita da giovani di casa nostra.<br />

E’ questo l’aspetto dimenticato del<br />

problema, ma che al tempo stesso ne<br />

è la radice. E’ forse più facile parlare<br />

di mancanza di strutture di accoglienza,<br />

ma il vero dramma sta nell’assenza<br />

di un’inversione di tendenza del<br />

fenomeno. A fronte di quest’analisi<br />

più generale è comunque doveroso<br />

considerare i servizi offerti in città<br />

per fare in modo che queste persone<br />

possano portare avanti una vita, per<br />

quanto dif<strong>fi</strong>cile. La Caritas, che non<br />

è l’unica ad offrire servizi di assistenza<br />

sul territorio <strong>fi</strong>orentino, mette a<br />

disposizione centri di ascolto, mense<br />

e alloggi. <strong>Il</strong> quartiere 5 risulta essere<br />

una delle zone “preferite” da chi vive<br />

per strada. “Queste persone tendono<br />

a concentrarsi in zone di periferia –<br />

spiega Martini - come la vasta area<br />

tra Peretola e Campi. Altri luoghi di<br />

ritrovo sono la stazione di Rifredi e<br />

la parte semicoperta del mercato di<br />

piazza Dalmazia. Critica è la situazione<br />

di edi<strong>fi</strong>ci abbandonati, come<br />

la scuola occupata in viale Guidoni”.<br />

Nonostante questa numerosa presen-<br />

Molti stanno tra<br />

Peretola e Campi,<br />

la stazione di Rifredi<br />

e piazza Dalmazia<br />

za, l’unico centro di accoglienza per<br />

la notte nel quartiere è quello delle<br />

Missionarie della Carità, in via Corelli,<br />

dove solo le donne vengono accolte.<br />

“Dietro a una persona senzatetto<br />

– sottolinea Martini - si celano una<br />

crisi lavorativa e una crisi sociale. Vivere<br />

per strada non signi<strong>fi</strong>ca solo non<br />

avere un lavoro, ma anche non poter<br />

contare sul sostegno di una persona<br />

amica”.<br />

/E.G.


il giornale del tuo quartiere<br />

AREE VERDI. Vanno avanti i <strong>lavori</strong> per la conclusione del grande <strong>parco</strong> di Novoli<br />

E a <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> è arrivato il Wi-<strong>fi</strong><br />

L’ultima novità<br />

riguarda la possibilità di<br />

connettersi a internet.<br />

Molta attenzione alla<br />

sicurezza, mentre<br />

manca ancora l’area<br />

destinata ai giochi<br />

per i bambini<br />

Paola Barile<br />

<strong>Il</strong> decennale progetto di riquali<strong>fi</strong>cazione<br />

della zona di Novoli sta ormai diventando<br />

realtà. L’università ha <strong>fi</strong>nalmente<br />

ottenuto il suo primo spazio verde,<br />

con una piazzetta prospiciente la biblioteca<br />

e, tra il tribunale in fase di completamento<br />

e il complesso commerciale in itinere, sta<br />

<strong>prende</strong>ndo sempre più <strong>forma</strong> il <strong>parco</strong> di <strong>San</strong><br />

<strong>Donato</strong> in Polverosa, un’area che si dovrà<br />

estendere, una volta terminati i <strong>lavori</strong> (già in<br />

ritardo sulle più pessimistiche prospettive),<br />

su 12 ettari di terreno. “Sono contento che<br />

si stia realizzando e si vadano a concludere<br />

i <strong>lavori</strong> di un <strong>parco</strong> che rappresenta un polmone<br />

verde di grande importanza per la città<br />

e per il quartiere, un <strong>parco</strong> che può essere<br />

fruito anche dal territorio molto popolato<br />

che lo circonda”, afferma il presidente del<br />

Quartiere 5 Federico Gianassi. Infatti, negli<br />

ultimi anni, alcune delle più importanti strutture<br />

economico-sociali della città sono state<br />

trasferite in quest’area, oggetto di un vasto<br />

progetto di riquali<strong>fi</strong>cazione: in quest’ottica,<br />

il <strong>parco</strong> ha rivestito un ruolo fondamentale,<br />

assurgendo a simbolo dell’attenzione verso<br />

le necessità sociali dei cittadini, luogo di<br />

incontri e di socializzazione, nonché polmone<br />

verde in grado di riequilibrare il rapporto<br />

tra l’uomo e gli spazi che lo circondano. È<br />

per questo che il progetto originale prevede<br />

la piantumazione di 500 alberi e di circa<br />

1.500 piante: il tipo, la quantità e la grandezza<br />

degli arbusti impiantati determinerà<br />

diversi livelli di “salubrità” e capacità di<br />

assorbimento degli inquinanti notoriamente<br />

esercitato dalle aree verdi. “Come Quartiere<br />

riteniamo fondamentale che venga a costituirsi<br />

una piantatura importante e che ci sia un<br />

giusto assortimento, compatibilmente con il<br />

tempo necessario per la crescita delle alberature;<br />

la presenza degli alberi è importante<br />

come polmone per l’inquinamento e anche<br />

come riparo naturale dalla calura estiva”. Ad<br />

oggi, l’andamento dei <strong>lavori</strong> e lo stato del<br />

<strong>parco</strong> sono sotto gli occhi di tutti coloro che<br />

decidono di farci una passeggiata: il primo<br />

colpo d’occhio è indubbiamente destinato al<br />

Copia in abbonamento postale<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

è un periodico di 8 edizioni<br />

che mensilmente<br />

viene distribuito da<br />

in 198.200 copie<br />

<strong>Il</strong> <strong>parco</strong> di <strong>San</strong> <strong>Donato</strong><br />

laghetto che sorge in posizione centrale, con<br />

due fontane interne a getto continuo; sopra<br />

il laghetto si innalza un ponte pedonale, un<br />

breve corridoio che collega la fascia di <strong>parco</strong><br />

lato via di Novoli a quella lato viale Guidoni.<br />

Quest’ultima area è completa ormai da mesi,<br />

ed è dominata da un gazebo che si erge in<br />

cima a una collinetta molto curata, recintata<br />

da piccoli cipressi e con un corredo di sassi<br />

che si arrotola lungo tutta la salita. Sono<br />

molti i piccoli particolari che risultano del<br />

FOCUS<br />

otrebbe essere una piccola stradina ri-<br />

Pparata dal grande traf<strong>fi</strong>co, racchiusa tra<br />

qualche tranquillo condominio e un ancor più<br />

quieto torrente. Invece è assai tormentata, via<br />

Malibran (zona piazza Puccini), non solo dalle<br />

buche, ma dal dubbio: a chi spetta la sua<br />

manutenzione? L’asfalto è ormai ridotto a<br />

brandelli e non c’è nessun indizio che faccia<br />

pensare che la strada sia pubblica: nessun passo<br />

carrabile, niente cassonetti, nessun servizio<br />

di raccolta ri<strong>fi</strong>uti. “Questa via è abbandonata a<br />

se stessa – lamentano alcuni condomini della<br />

vicina via Pasquini – non sappiamo neanche<br />

se sia classi<strong>fi</strong>cata interamente come strada pri-<br />

Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />

Web&Press Edizioni s.r.l.<br />

Direzione ed amministrazione:<br />

via Kassel 17- 50126 Firenze<br />

tel. 848.80.88.68<br />

Direttore Responsabile: Matteo Francini<br />

Service editoriale e gra<strong>fi</strong> co:<br />

Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />

scrivimi@ilreporter.it<br />

resto già ben curati: panchine di marmo candido<br />

sorgono al margine dei prati, fontanelle<br />

funzionanti, cestini per i ri<strong>fi</strong>uti. Mancano ancora,<br />

invece, l’avveniristica cascata a <strong>forma</strong><br />

di conchiglia rovesciata, l’area destinata ai<br />

giochi per bambini e quella appositamente<br />

individuata per gli amici a quattro zampe. <strong>Il</strong><br />

<strong>parco</strong> di <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> in Polverosa, che aspira<br />

a diventare il terzo giardino <strong>fi</strong>orentino dopo<br />

le Cascine e Boboli, si caratterizza anche per<br />

l’attenzione attribuita all’aspetto della sicu-<br />

vata e a chi sia intestata la proprietà”. Interrogando<br />

l’Uf<strong>fi</strong>cio patrimonio non abitativo si<br />

scopre che nell’elenco delle strade comunali,<br />

datato 1967, via Malibran non compare. In<br />

epoca più recente (<strong>fi</strong>ne 2002) i tecnici di Palazzo<br />

Vecchio hanno fatto degli accertamenti<br />

per veri<strong>fi</strong>care se la strada potesse essere considerata<br />

privata, ma di uso pubblico. Poi, a gennaio<br />

2009, arriva la delibera che stabilisce che<br />

la strada non è soggetta ad uso pubblico, ma<br />

solamente al traf<strong>fi</strong>co dei frontisti o poco più.<br />

Eppure un servizio alla comunità via Malibran<br />

lo offre: quello di rifugio per le auto in cerca di<br />

parcheggio, almeno un sera a settimana, quan-<br />

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />

Periodico d’in<strong>forma</strong>zione locale<br />

N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.<br />

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art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€<br />

Associato alla Unione Stampa<br />

Periodica Italiana<br />

3<br />

rezza: il giardino, chiuso di notte, è infatti<br />

racchiuso da una recinzione alta due metri e<br />

mezzo, mentre un buon impianto di illuminazione<br />

si snoda lungo tutto il suo percorso.<br />

L’ultima, grande novità che riguarda il <strong>parco</strong><br />

è quella dell’impianto Wi-<strong>fi</strong>: portando con sé<br />

il proprio portatile, è possibile collegarsi ad<br />

internet seduti su un prato o su una panchina,<br />

dopo aver richiesto la password di accesso<br />

telefonando al numero che compare direttamente<br />

sul pc.<br />

La strada, a due passi da piazza Puccini, avrebbe bisogno di qualche intervento<br />

Lo strano caso di via Malibran: a chi spetta la manutenzione?<br />

<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Rifredi, Novoli, Brozzi raggiunge<br />

49572 famiglie nel quartiere 5 di Firenze.<br />

Anno IV n.4 del 4 gennaio 2009<br />

SCHEDA<br />

<strong>Il</strong> nuovo volto<br />

dell’ex area Fiat<br />

Dopo la dismissione industriale<br />

dell’area di Novoli da parte della Fiat,<br />

l’idea di recuperare la zona si aff erma<br />

nei primi anni ’80: la riquali<strong>fi</strong> cazione<br />

dello spazio è volta a fare di Novoli<br />

un’area “ponte” tra la periferia e il<br />

centro della città. Viene chiamato a<br />

lavorare sul progetto il paesaggista<br />

statunitense Lawrence Halprin che,<br />

con un’equipe di architetti, studia<br />

per primo quale veste dare all’ex<br />

area Fiat: il <strong>parco</strong> <strong>fi</strong> gura <strong>fi</strong> n da subito<br />

come perno centrale della riquali<strong>fi</strong> -<br />

cazione. Nel 1991 l’amministrazione<br />

comunale <strong>fi</strong> orentina af<strong>fi</strong> da a Leon<br />

Krier, urbanista lussemburghese,<br />

l’obiettivo di redigere un nuovo<br />

piano guida per l’area: Krier decide<br />

di suddividere gli spazi così come li<br />

vediamo oggi, con due parti laterali<br />

destinate ad edi<strong>fi</strong> ci e una centrale<br />

destinata ad un <strong>parco</strong> di 12 ettari.<br />

Successivamente, gli architetti Gabetti<br />

e Isola hanno elaborato il piano<br />

di recupero dell’intera area.<br />

do nelle vie limitrofe c’è il turno di lavaggio.<br />

Poi c’è il cosiddetto “muro del pianto”, lungo<br />

il torrente, su cui vengono periodicamente<br />

abbandonate carcasse di motorini, scheletri di<br />

biciclette e pezzi di auto. Tra le frasche e le<br />

auto parcheggiate, capita spesso che qualche<br />

senzatetto si ricavi un giaciglio di fortuna. Per<br />

cercare di fare chiarezza i cittadini si sono rivolti<br />

anche al consigliere comunale Maurizio<br />

Sguanci, che per loro è prima di tutto un vicino<br />

di casa. “I residenti mi trovano d’accordo<br />

– afferma il consigliere Pd – cercheremo di<br />

far ricadere via Malibran sotto il patrimonio<br />

comunale”.<br />

/F.P.<br />

Dati non raccolti presso l’interessato<br />

Si in<strong>forma</strong> che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs<br />

196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il<br />

consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in<br />

quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o<br />

documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa<br />

vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg<br />

196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili,<br />

sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo <strong>fi</strong> ne dell’invio<br />

presso la Sua residenza del periodico gratuito “il <strong>Reporter</strong>”.<br />

<strong>Il</strong> responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.<br />

Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea<br />

la sospensione dell’invio della sua copia esercitando<br />

l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


4 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

MESTIERI DI OGGI E DI IERI. Sembra tramontata l’era delle botteghe artigianali di capi d’abbigliamento<br />

Vita da sarti ai tempi della crisi<br />

Da molti anni le confezioni industriali hanno preso il sopravvento,<br />

ma le dif<strong>fi</strong> coltà economiche hanno fatto riscoprire le riparazioni.<br />

“In 40 anni è totalmente cambiato lo stile del lavoro”<br />

Fannì Beconcini<br />

Un tempo la bottega<br />

del sarto era il<br />

luogo deputato alla<br />

realizzazione degli<br />

abiti e del corredo di tutta la<br />

famiglia: in sartoria si creavano<br />

capi su misura e per la vita,<br />

da lavoro o da sera, economici<br />

o di lusso, classici o stravaganti,<br />

a seconda delle esigenze<br />

del cliente. Oggi sembra de<strong>fi</strong>nitivamente<br />

tramontata l’era<br />

di botteghe e laboratori adibiti<br />

alla confezione artigianale di<br />

capi di abbigliamento: da ormai<br />

qualche decina di anni, infatti,<br />

le confezioni industriali hanno<br />

de<strong>fi</strong>nitivamente sostituito quelle<br />

artigianali nelle preferenze<br />

dei consumatori, sia per i costi<br />

indubbiamente inferiori che per<br />

le tempistiche meno dilatate rispetto<br />

al fatto a mano. Tuttavia,<br />

recentemente - complici la crisi<br />

e una maggiore consapevolezza<br />

da parte di chi acquista - si è<br />

cominciato a familiarizzare con<br />

termini quali “riuso”, “riciclo”,<br />

“consumo sostenibile”, divenuti<br />

pratica estesa a tutti i tipi di<br />

acquisti, abbigliamento compreso:<br />

c’è una maggiore attenzione<br />

alla durata di un capo e si<br />

comincia a preferire riparazioni<br />

o modi<strong>fi</strong>che agli acquisti ex<br />

novo. “Io sono aperta dal 1969<br />

e posso affermare che in quarant’anni<br />

è totalmente cambiato<br />

lo stile del lavoro: adesso si va<br />

avanti con correzioni di diversa<br />

entità, dalle piccole modi<strong>fi</strong>che<br />

alla vera e propria modellatura,<br />

mentre un tempo facevo soprattutto<br />

abiti su misura”, racconta<br />

Mariagrazia Gonnelli dalla sua<br />

bottega di via delle Panche. “E’<br />

la mentalità del cliente che oggi<br />

è cambiata, così come il modo<br />

di realizzare gli abiti”, aggiunge.<br />

Dello stesso parere è la signora<br />

Concetta della camiceria<br />

Fra Marì, che da vent’anni realizza<br />

camicie e abiti su misura:<br />

“<strong>Il</strong> nostro è un lavoro poco riconosciuto<br />

che invece richiede<br />

impegno, manualità e gusto...<br />

per fare dei bei vestiti bisogna<br />

sapere cucire, tagliare, modellare<br />

e avere buon occhio. Oggi<br />

si è persa l’attenzione alla qualità<br />

e io, da artigiana, per poter<br />

lavorare mi devo occupare soprattutto<br />

di modi<strong>fi</strong>che e riparazioni”.<br />

A fronte delle attività di<br />

lunga data, nel quartiere esistono<br />

anche negozi nati soltanto<br />

da qualche anno, che sembrano<br />

soddisfare le esigenze dei nuovi<br />

consumatori e non risentire di<br />

Concetta della camiceria Fra Marì<br />

nessuna crisi: è il caso del negozio<br />

di riparazioni Bif<strong>fi</strong>, nato nel<br />

2000 come semplice attività di<br />

riparazione abiti. Sembra questa<br />

la formula vincente per chi sa<br />

usare ago e <strong>fi</strong>lo e decide di tras<strong>forma</strong>re<br />

le proprie competenze<br />

<strong>Il</strong> negozio di riparazioni Bif<strong>fi</strong> Mariagrazia Gonnelli<br />

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tra le nuove generazioni comincia<br />

a venire riscoperto il piacere<br />

di un abito fatto su misura, che<br />

calza a pennello e che non sarà<br />

da buttare – o riparare – l’anno<br />

successivo.<br />

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il giornale del tuo quartiere<br />

5<br />

L’INTERVISTA. A tu per tu con Giorgio Moretti, da pochi mesi nuovo presidente di Quadrifoglio<br />

“Innovazione per contenere le tariffe”<br />

A Firenze si produce la stessa quantità di spazzatura<br />

di New York: “Vogliamo sfruttare le tecnologie più<br />

avanzate”. Ancora sperimentazioni per “sweepy jet”<br />

Simele Kruklidis<br />

Giorgio Moretti è da pochi mesi il<br />

nuovo presidente di Quadrifoglio,<br />

azienda che da anni si occupa di<br />

mantenere Firenze pulita. Un lavoro<br />

non da poco, considerando che la quantità di ri<strong>fi</strong>uti<br />

che produciamo è pari a quella di una metropoli<br />

come New York. Le innovazioni e i progetti<br />

previsti per i prossimi anni sono tanti, ma<br />

l’obiettivo principale è garantire tariffe basse.<br />

Ci fa un bilancio dell’attività dell’azienda?<br />

Quadrifoglio assicura ai cittadini qualità ed ef<strong>fi</strong>cienza<br />

nei servizi, riuscendo nel contempo a<br />

tenere sotto controllo i costi. Proprio per questa<br />

ragione, credo che siamo di fronte ad una<br />

buona azienda. Rispetto ad altre città italiane,<br />

per Firenze le tariffe sono notevolmente più accessibili:<br />

facendo ad esempio un paragone con<br />

Roma, qui si spende circa la metà. Presto potranno<br />

vederlo anche i cittadini: infatti, per trasparenza,<br />

dalle prossime bollette sarà possibile<br />

mettere a confronto tutte le tariffe. Dunque, se<br />

l quartiere 5, il più popoloso di Firenze con i suoi 100mila<br />

Iabitanti, ha avviato da anni iniziative volte alla riduzione della<br />

produzione di ri<strong>fi</strong>uti e all’incremento della raccolta differenziata.<br />

Sarà forse anche per la vicinanza con il futuro termovalorizzatore<br />

di Case Passerini, che nascerà proprio ai con<strong>fi</strong>ni del Q5, e dunque<br />

per l’esistenza di comitati attenti al problema dei ri<strong>fi</strong>uti e consci<br />

della bontà dei processi di differenziazione (in breve: ciò che vie-<br />

dovessi fare un bilancio complessivo dell’attività<br />

dell’azienda, direi che il mio giudizio è più<br />

che positivo<br />

Ci sono nuovi progetti in cantiere?<br />

Innanzitutto, per contenere le tariffe che purtroppo<br />

tenderanno ad aumentare, vorremmo<br />

sfruttare le tecnologie più avanzate, come il termovalorizzatore.<br />

Ecco perché molti dei nostri<br />

investimenti saranno dedicati all’innovazione.<br />

Nei prossimi mesi, inoltre, continueremo a sperimentare<br />

la pulizia delle strade “sweepy jet”,<br />

che permette di lasciare l’auto in sosta senza alcun<br />

disagio per i residenti. La procedura è qualitativamente<br />

più alta, anche se ancora piuttosto<br />

costosa. Dal 2010 impiegheremo sette nuove<br />

macchine per questo tipo di prestazione, sperando<br />

passo dopo passo di perfezionare il nostro<br />

servizio.<br />

L’ecologia, il riciclo e la raccolta differenziata<br />

sono diventati temi di grande attualità: come<br />

si comportano i <strong>fi</strong>orentini a tal riguardo?<br />

Giorgio Moretti<br />

Non c’è dubbio che la situazione sia cambiata<br />

rispetto a qualche anno fa, ma questo non basta,<br />

è necessario migliorare ancora. Oggi abbiamo<br />

raggiunto, tutti insieme, l’obiettivo del 40% di<br />

ri<strong>fi</strong>uti riciclati e la speranza è di arrivare presto<br />

al 50%. E’ pur vero che, a causa della grande<br />

ne differenziato non viene bruciato), che i cittadini hanno af<strong>fi</strong>nato<br />

buone virtù “differenziatrici”: lo dimostra, ad esempio, la vittoria<br />

per conto del Comune alle Cartoniadi 2006, s<strong>fi</strong>da nazionale<br />

organizzata da Comieco per premiare i maggiori differenziatori<br />

di carta e cartone. La disponibilità dei cittadini a modi<strong>fi</strong>care le<br />

proprie abitudini per contribuire al miglioramento del proprio<br />

territorio è ben esempli<strong>fi</strong>cata dall’“esperimento” di porta a porta<br />

avviato nel 2006 nei borghi di Peretola e Petriolo, realtà ad oggi<br />

funzionante e fruttuosa. In questi ultimi anni, inoltre, sono nate<br />

nel quartiere molte attività improntate alla logica del riutilizzo<br />

e della rimessa in vita di quei prodotti che sempre più gettiamo<br />

senza dar loro una “seconda possibilità”. Presso la Comunità delle<br />

Piagge, nel ‘97, è nata ad esempio l’Isola del Riuso, una struttura<br />

organizzata che, con l’obiettivo di ridurre la produzione di<br />

affluenza di turisti, è molto dif<strong>fi</strong>cile mantenere<br />

pulita Firenze. In media, qui si produce la stessa<br />

quantità di spazzatura di New York: il paragone<br />

dovrebbe rendere l’idea della mole di ri<strong>fi</strong>uti che<br />

dobbiamo gestire, nonostante il grande impegno<br />

che tutti impieghiamo.<br />

IL PUNTO NEL QUARTIERE. I cittadini di Novoli e dintorni hanno vinto, per conto del Comune, le Cartoniadi 2006<br />

Raccolta differenziata, una circoscrizione di “virtuosi”<br />

Nella zona presenti molte attività<br />

improntate alla logica del riutilizzo<br />

e della rimessa in vita dei prodotti<br />

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ri<strong>fi</strong>uti e concorrere alla <strong>forma</strong>zione di una maggiore consapevolezza<br />

ambientale, fornisce agli abitanti del quartiere (e non solo)<br />

laboratori dove riparare oggetti domestici, biciclette e accessori<br />

vari, un mercatino dell’usato e un punto di raccolta per il materiale<br />

destinato al riuso. Quadrifoglio, presso l’ex inceneritore di <strong>San</strong><br />

Donnino, gestisce invece una stazione ecologica dove i cittadini<br />

possono portare prodotti da destinare al riuso. Pantagruel, associazione<br />

di via Tavanti che segue le problematiche del carcere,<br />

tra le altre attività raccoglie anche indumenti per i detenuti. Sul<br />

sito del Q5 è inoltre possibile scaricare una “guida al riuso” che<br />

segnala gli esercizi della zona che riparano oggetti di tutti i tipi,<br />

dai piccoli elettrodomestici agli articoli di bigiotteria. Insomma,<br />

il quartiere 5 fornisce agli oggetti dei suoi cittadini molte alternative,<br />

oltretutto socialmente utili, alla discarica.<br />

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6 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

POLTRONE. I vertici della maggior parte delle aziende pubbliche <strong>fi</strong>orentine sono cambiati<br />

Le facce nuove delle società partecipate<br />

Angelo Lenosi Allegra. Poche settimane ed è la volta di<br />

questione di merito”.<br />

Poche parole, banali<br />

nella <strong>forma</strong>, rivoluzio-<br />

“Una<br />

narie nella sostanza.<br />

Poche parole per indicare nuovi metodi e<br />

criteri nella nomina dei vertici delle società<br />

partecipate dal Comune di Firenze.<br />

Un impegno <strong>forma</strong>lizzato da Matteo Renzi<br />

nel terzo dei famigerati “Cento punti”.<br />

Questione di merito, appunto: “Alla<br />

guida delle aziende pubbliche saranno<br />

nominate professionalità indipendenti, a<br />

prescindere dalla tessera di partito”, così<br />

recitava la promessa elettorale. Una promessa<br />

mantenuta, una piccola rivoluzione<br />

in corso ai vertici di alcune delle principali<br />

società a partecipazione pubblica:<br />

Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi,<br />

Publiacqua. Facce nuove (tanto per utilizzare<br />

lo slang renziano) in questi mesi<br />

hanno preso il posto dei “soliti noti”. Ad<br />

inaugurare il nuovo corso è stato, a poche<br />

settimane dall’insediamento di Renzi<br />

a Palazzo Vecchio, Filippo Bonaccorsi.<br />

Ex dirigente alla mobilità in Provincia, il<br />

trentanovenne avvocato ha preso il posto,<br />

in un colpo solo, della presidente uscente<br />

di Ataf Maria Capezzuoli (ex sindaco<br />

Ds di Impruneta) e del direttore generale<br />

Filippo Allegra, manager sì esperto, ma<br />

anche piuttosto costoso (oltre 250mila<br />

euro l’anno). Ecco quindi la soluzione fatta<br />

(quasi) in casa: un dirigente pubblico<br />

esperto di trasporti, le cui competenze<br />

sono già state saggiate da Renzi in Provincia,<br />

e per di più molto meno caro di<br />

Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi, Publiacqua:<br />

l’anno nuovo si è chiuso con la sostituzione<br />

dei dirigenti, con qualche sorpresa eclatante<br />

come la scelta di Carlo Bevilacqua, pescato<br />

inaspettatamente tra le <strong>fi</strong> la del Pdl<br />

<strong>Il</strong> nuovo presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi con il sindaco Renzi<br />

<br />

ANNO NUOVO = PROBLEMI VECCHI<br />

Anche il 2009 è terminato ed ancora una volta il governo di centro<br />

destra ha posto l’ennesima <strong>fi</strong>ducia per far approvare, in questo<br />

caso, una <strong>fi</strong>nanziaria che non risponde in nessun modo ai<br />

bisogni dei lavoratori e dei pensionati e più in generale, al<br />

nostro paese. E’ una <strong>fi</strong>nanziaria che produce un ulteriore danno<br />

alle condizioni materiali dei lavoratori dipendenti e dei pensionati,<br />

già pesantemente colpiti dalla crisi. Non c’è alcuna visione di lungo<br />

periodo ed alcun investimento nelle misure previste dal governo<br />

che possa rispondere ai problemi dell’occupazione e del lavoro, così<br />

come al sostegno della domanda interna. Sulle politiche <strong>fi</strong>scali non<br />

è stato fatto assolutamente niente, sia per combattere l’evasione<br />

<strong>fi</strong>scale che per ridurne il carico gravante sui lavoratori dipendenti<br />

e pensionati. Invece, signi<strong>fi</strong>cativo e vergognoso è stato prorogare i<br />

termini allo scudo <strong>fi</strong>scale, continuando a premiare chi negli anni<br />

precedenti ha esportato capitali ed ora può tranquillamente riportarli<br />

in Italia pagando solamente una piccola percentuale, garantendosi<br />

l’anonimato. Non solo, ma oltre a premiare i soliti furbi, il messaggio<br />

lanciato dal governo è “se puoi evadi e poi si vedrà”, “tanto c’è chi<br />

le tasse le paga tutti i mesi”.<br />

PEREQUAZIONE AUTOMATICA 2010<br />

Per il 2010 l’indice previsionale per l’adeguamento alle pensioni<br />

viene <strong>fi</strong>ssato nello 0,7%. Mentre per il 2009 l’indice Istat de<strong>fi</strong>nitivo è<br />

stato <strong>fi</strong>ssato nel 3,2% contro il 3,3% applicato. Per ciò con la rata di<br />

gennaio verrà recuperato da parte dell’ente erogatore lo 0,1%.<br />

Facciamo due conti, per il 2009, lo 0,1% su 1.000 € lordi equivale a<br />

13 € lordi (da recuperare), mentre per il 2010 sempre su una pensione<br />

mensile di € 1.000 lorde, l’aumento sarà di € 7 lordi. In virtù di questo<br />

i pensionati riceveranno a gennaio una pensione più bassa che nel<br />

mese di dicembre.<br />

Per qualsiasi in<strong>forma</strong>zioni, nelle nostre sedi potrai avere chiarimenti<br />

in merito.<br />

CONGRESSO CGIL<br />

E’ iniziato il percorso del XVI Congresso della Cgil che si concluderà l’8<br />

maggio a Rimini. Nel frattempo si svolgeranno le assemblee di base e<br />

i congressi di tutte le categorie, compresa la nostra, lo Spi.<br />

La nostra Lega svolgerà 12 assemblee dislocate nel nostro Quartiere.<br />

A tutte le nostre iscritte e ai nostri iscritti, abbiamo spedito una<br />

lettera con tutte le date ed i luoghi delle assemblee. Sarà un grande<br />

lavoro, ma crediamo che nel percorso congressuale, questa sia una<br />

di quelle occasioni importanti per parlare ai nostri iscritti e alle<br />

nostre iscritte, di come la Cgil e lo Spi non intendono arrendersi e di<br />

come vogliono dare continuità all’azione sindacale di questi ultimi<br />

anni, intensi<strong>fi</strong>candola, lottare per modi<strong>fi</strong>care le scelte del governo e<br />

conquistare un modello di società per l’uguaglianza, i diritti, la libertà<br />

e la dignità.<br />

Informiamo i nostri iscritti e non, che da giovedì 14 gennaio<br />

lo Spi-Cgil sarà presente tutti i giovedì dalle 15.00 alle 17.00 presso<br />

la Casa della Cultura - Via Forlanini 164. Pertanto da tale data non<br />

sarà più operativa la nostra presenza, il lunedì, al punto Soci Coop di<br />

Via Carlo del Prete<br />

PER ULTERIORI INFORMAZIONI ENTRA NELLE NOSTRE SEDI E TROVERAI LA RISPOSTA CHE CERCHI<br />

<br />

Giovedì 4 Febbraio ore 10.00 Visita al Museo di Doccia – Sesto Fiorentino<br />

Sabato 20 Febbraio ore 10.00 Visita al Palazzo Medici Riccardi<br />

LEGA QUARTIERE 5 - FIRENZE<br />

Via Cesalpino, 3/B - 50134<br />

Tel. 055.4220440 - 055.417903<br />

Fax 055.4360151<br />

E-mail : spiq5@<strong>fi</strong>renze.tosc.cgil.it<br />

ZOOM<br />

oltrone, poltroncine, seg-<br />

Pgiole, persino strapuntini,<br />

purché comodi e ben retribuiti.<br />

Questa, nell’immaginario collettivo,<br />

la percezione dell’universo<br />

delle società partecipate:<br />

“Un parcheggio per politicanti<br />

non eletti o a mandato scaduto”<br />

(come recita il sito internet<br />

relativo allo stato di attuazione<br />

dei 100 punti). Una percezione<br />

condivisa e avvalorata dai fatti<br />

se, come è vero, sino ad oggi i<br />

posti di vertice nelle municipalizzate<br />

sono stati occupati sistematicamente<br />

da esponenti di<br />

partiti (di maggioranza), scelti<br />

più secondo criteri di equilibrio<br />

politico che di comprovata<br />

competenza. Un’abitudine certo<br />

non solo <strong>fi</strong>orentina, ma non per<br />

questo non da stigmatizzare. E il<br />

primo a farlo è stato proprio, sin<br />

dalla campagna elettorale delle<br />

primarie, Matteo Renzi. L’ondata<br />

di nuove nomine avviata<br />

a luglio e proseguita in periodo<br />

prenatalizio, pare destinata a<br />

proseguire nei prossimi mesi.<br />

Verso il rinnovo delle cariche<br />

Quadrifoglio: via Marco Maria Samoggia<br />

(uomo di comprovata fede Pd), al suo posto<br />

Giorgio Moretti, imprenditore di successo,<br />

chiamato ad amministrare la “società<br />

pubblica più interessante dal punto<br />

di vista industriale”, come ebbe a dire<br />

Renzi in occasione della presentazione.<br />

Una nomina a sorpresa, e ancor più sor<strong>prende</strong>nte<br />

l’annuncio di Moretti di voler<br />

svolgere il suo ruolo di amministratore di<br />

un’azienda partecipata senza alcun compenso.<br />

Ancora qualche tempo, ed ecco la<br />

mandata di <strong>fi</strong>ne anno dei rinnovi dei Consigli<br />

di amministrazione: su tutte Firenze<br />

Parcheggi e Publiacqua. Con una sorpresa<br />

(l’ennesima, e forse la più eclatante) e<br />

un’eccezione che conferma la regola. Alla<br />

presidenza della partecipata che gestisce<br />

i parcheggi di struttura, il dimissionario<br />

Alessandro Lo Presti (ex consigliere<br />

comunale Ds) cede il passo all’avvocato<br />

tributarista Carlo Bevilacqua. Un professionista<br />

conosciuto e stimato da Renzi<br />

(e sin qui niente di nuovo), nonostante le<br />

diverse appartenenze politiche. Sì perché<br />

Bevilacqua (ecco la sorpresa) sino al giugno<br />

scorso è stato presidente del gruppo<br />

di Forza Italia in consiglio provinciale.<br />

Per una nomina che spiazza, una che ricalca<br />

il clichè tradizionale: al vertice di<br />

Publiacqua (attualmente occupato dall’ex<br />

assessore diessino Amos Cecchi) Renzi<br />

ha infatti indicato il nome di Erasmo<br />

D’Angelis, storico esponente di Legambiente<br />

e consigliere regionale uscente (e<br />

non riconfermato) in quota Pd, unico caso<br />

di “usato garantito” in un <strong>parco</strong> dirigenti<br />

quasi interamente rinnovato.<br />

Nei prossimi mesi attese altre nomine<br />

<strong>Il</strong> valzer di nomi continua<br />

Le novità non sono <strong>fi</strong> nite<br />

societarie vanno anche colossi<br />

come la Centrale del Latte,<br />

enti strategici come Aeroporto<br />

di Firenze e Casa spa (società<br />

di gestione del patrimonio immobiliare<br />

pubblico), e ancora<br />

Sil<strong>fi</strong> (illuminazione) e la Società<br />

servizi alla strada Sas (entrambe<br />

a guida diessina ed entrambe<br />

destinate nel medio periodo<br />

a confluire, assieme a Firenze<br />

Parcheggi, in un’unica società<br />

attiva nella mobilità). Cambierà<br />

sicuramente il numero uno di<br />

Mukky Paolo Bambagioni (ex<br />

primo cittadino di Signa sotto le<br />

insegne del Ppi), con ogni probabilità<br />

futuro consigliere regionale,<br />

ma per sapere il nome del<br />

successore occorrerà attendere<br />

le elezioni di <strong>fi</strong>ne marzo. Ancora<br />

incertezza sugli altri incarichi in<br />

scadenza, ma c’è da scommettere<br />

su qualche altra sorpresa,<br />

destinata a suscitare inevitabilmente<br />

qualche lamentela da parte<br />

degli esclusi e plausi da parte<br />

di chi legge nelle nuove nomine<br />

un rinnovato modo di gestire la<br />

cosa pubblica.<br />

/A.L.


1080536<br />

ISTITUTO del<br />

SACRO CUORE di Firenze<br />

Viale Michelangiolo, 27 - FIRENZE<br />

L'ISTITUTO DEL SACRO CUORE, nella sua secolare attività, nella <strong>forma</strong>zione integrale degli allievi dai tre anni <strong>fi</strong>no al coronamento<br />

degli studi superiori (liceo a indirizzo classico, scienti<strong>fi</strong>co e linguistico) persegue i seguenti obiettivi:<br />

• Educare tutta la persona mediante una solida <strong>forma</strong>zione intellettuale, un'attenta coscienza critica e l'abitudine al ragionamento<br />

Sensibilizzazione ai valori umani e spirituali.<br />

• Risvegliare la capacità di selezionare, ordinare e personalizzare gli stimoli esterni per un giusto orientamento della vita, secondo la propria speci<strong>fi</strong>ca<br />

vocazione.<br />

• Educare alla libertà, alla coerenza, alla responsabilità.<br />

• Aiutare ciascuno a sviluppare la propria originalità<br />

• Studio accurato delle lingue straniere a tutti i livelli.<br />

Per gli studi superiori conoscenza ed usi dei linguaggi speci<strong>fi</strong>ci e dell'in<strong>forma</strong>tica.<br />

Particolare attenzione alle discipline umanistiche, scienti<strong>fi</strong>che ed economico-giuridiche,<br />

• L'ambiente che si apre a tutti gli allievi è sereno e, per la sua stessa posizione naturale, assai privilegiato.<br />

<strong>Il</strong> Convitto che si apre alle allieve dalla scuola primaria al liceo, in un ambiente sereno e familiare favorisce la <strong>forma</strong>zione<br />

personale in un clima di fraternità e di impegno.<br />

Servizi<br />

Gli allievi usufruiscono delle attrezzature di cui la scuola<br />

dispone:<br />

laboratorio di in<strong>forma</strong>tica<br />

laboratorio di scienze e di <strong>fi</strong>sica<br />

laboratorio linguistico<br />

biblioteche<br />

teatro<br />

palestra<br />

strumenti audiovisivi<br />

campi da gioco aperti anche in ore extrascolastiche<br />

servizio di trasporto e di mensa<br />

Ma soprattutto gli allievi, dai più piccoli della Scuola dell'Infanzia<br />

ai più grandi del Liceo usufruiscono della splendida posizione<br />

dell’Istituto; le loro ricreazioni si svolgono abitualmente<br />

nell’ampio <strong>parco</strong> che si offre ai giochi delle differenti età, senza<br />

alcuna preclusione.<br />

Convitto<br />

L'Istituto del Sacro Cuore offre un ambiente<br />

sereno e familiare che favorisce la <strong>forma</strong>zione<br />

spirituale, intellettuale, e personale di ciascuna<br />

ragazza. Ogni singola alunna è presa nella sua<br />

interezza, con i suoi talenti e le sue dif<strong>fi</strong>coltà, ed è<br />

guidata alla piena maturazione e crescita<br />

necessarie per la costruzione della persona, nel<br />

rispetto delle diverse personalità. Ciascuna è<br />

aiutata e sollecitata nel suo impegno scolastico<br />

perché possa mettere a frutto tutte le potenzialità.<br />

Le religiose che sono accanto alle ragazze nei vari<br />

momenti della giornata favoriscono il clima di<br />

famiglia così necessario per creare e ricreare<br />

equilibri in una fascia di età particolarmente<br />

dif<strong>fi</strong>cile. <strong>Il</strong> convitto è aperto alle alunne della<br />

Scuola Primaria, della Scuola Media e del Liceo.<br />

PENSIONATO<br />

UNIVERSITARIO<br />

L' istituto del Sacro<br />

Cuore è lieto di offrire<br />

a un piccolo gruppo di<br />

universitarie un<br />

Pensionato dove si respiri un'atmosfera di<br />

famiglia.<br />

È appunto in questo clima che esse potranno<br />

studiare serenamente e raggiungere i<br />

traguardi della maturità umana e cristiana.


8 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />

QUATTRO ZAMPE. Ecco come vivono Fido e Micio nel quartiere<br />

Per i cani lo spazio non manca<br />

Ma per le strade resta lo sporco<br />

Fannì Beconcini<br />

Animali in città: vita da cani... o da gatti.<br />

“<strong>Il</strong> Comune di Firenze promuove<br />

la cura e la presenza nel proprio territorio<br />

degli animali quale elemento<br />

fondamentale e indispensabile dell’ambiente”,<br />

sancisce il Regolamento sulla tutela degli animali:<br />

“La città di Firenze, comunità portatrice di<br />

elevati valori di cultura e civiltà, individua nella<br />

tutela degli animali uno strumento <strong>fi</strong>nalizzato al<br />

rispetto ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi<br />

e in particolare verso le specie più deboli”.<br />

RICCARDO LIBERATORI<br />

Imprenditore, 38 anni<br />

“Penso<br />

che i servizi<br />

ci siano”<br />

“Penso che, tra veterinari, negozi per animali e aree<br />

cani, i servizi ci siano. Tuttavia ho notato che nella<br />

nuova zona per cani di Piazza Valdelsa manca il verde:<br />

è provvista di fontanella e cestini ma il terreno è<br />

quasi tutto sterrato, senza aiuole, e l’area non è ben<br />

segnalata”<br />

Rispetto e tolleranza: sono questi i principi a cui<br />

si ispira il comune di Firenze e che ogni cittadino<br />

è tenuto a rispettare. Ma vediamo come...<br />

Quali sono i provvedimenti presi, gli strumenti<br />

predisposti e le azioni programmate per tutelare<br />

i nostri amici a quattro zampe? Nel quartiere 5<br />

esistono diversi di giardini, parte dei quali con<br />

aree cani, presenti in via Sestese e nei giardini<br />

del Lippi, in viale Corsica e in via Pisacane,<br />

nel giardino delle Piagge 2 e in quello di via del<br />

Pesciolino, in piazza Valdelsa e in piazza delle<br />

Medaglie d’Oro, in via Vittorio Emanuele e in<br />

via Stibbert: si tratta di zone in cui i cani possono<br />

correre senza guinzaglio, mentre nei restan-<br />

MATILDE ROSSI<br />

Studentessa, 14 anni<br />

“Hanno<br />

tutto quello<br />

che serve”<br />

“Penso che nella zona dove abito, in Via Pistoiese,<br />

un cane abbia tutto quello che gli serve. Oltre ai negozi<br />

per animali, ci sono varie zone verdi ed esiste<br />

un’area cani nel giardino di Via del Pesciolino che<br />

hanno costruito da poco... di altre aree non ho notizia”<br />

DOMENICA 24 GENNAIO presso la Misericordia di Rifredi<br />

avrò luogo l’evento più importante nella vita<br />

dell’Associazione: sarà infatti festeggiato <strong>San</strong> Sebastiano, il<br />

martire patrono della Misericordia.<br />

Sin dalle prime luci dellíalba, Fratelli e Sorelle saranno impegnati<br />

nel confezionamento dei tradizionali ‘panellini’ che, una volta<br />

benedetti, durante tutta la giornata saranno distribuiti alla popolazione<br />

presso la Sede di Via delle Panche e la mattina anche<br />

presso le Parrocchie e gli Ospedali del circondario.<br />

La tradizione della distribuzione del pane risale agli albori<br />

della nascita della Confraternita della Misericordia di Rifredi,<br />

come atto caritativo nei confronti dei bisognosi; pane tanto<br />

importante da comparire tutt’oggi nello stemma<br />

dell’Associazione, tagliato da un coltello a simboleggiarne la<br />

condivisione e l’unione con la Pieve di <strong>San</strong>to Stefano.<br />

Sempre la mattina, dalle ore 8 alle ore 11, 30, avrà luogo la<br />

raccolta del sangue organizzata dal Gruppo <strong>Donato</strong>ri <strong>San</strong>gue<br />

Fratres “Bruno Sapori” nei locali del Poliambulatorio (si raccomanda<br />

di presentarsi digiuni). Personale medico ed infermieristico specializzato provvederà ai prelievi ed a fornire in<strong>forma</strong>zioni.<br />

Ai donatori sarà offerta la colazione ed un piccolo gadget.<br />

Alle ore 13 l’appuntamento è presso i locali del Centro Icaro in Via delle Panche n. 212 (Parrocchia S. Pio X al Sodo) per il pranzo<br />

sociale, previa prenotazione presso la Segreteria della Misericordia.<br />

Nel pomeriggio, prima della S. Messa, alla presenza di S.E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Betori, saranno uf<strong>fi</strong>cialmente inaugurati<br />

i locali, appena ristrutturati, dove sarà a breve trasferito il Poliambulatorio della Misericordia di Rifredi; l’immobile, continguo alla<br />

Sede, conosciuto nella zona come ‘<strong>Il</strong> Villino’, ospiterà un numero di specializzazioni e di medici maggiore rispetto all’attuale, nuovi<br />

servizi di diagnostica e di prenotazione, per rispondere in modo ancora più ef<strong>fi</strong>cace alle necessità della popolazione.<br />

Ma il momento culminante e più atteso della Festa sarà la S. Messa, alle ore 18 presso la Pieve di S. Stefano in Pane, presieduta<br />

da S.E. Arcivescovo: qui i Fratelli e Sorelle che, al termine di uno speci<strong>fi</strong>co cammino di preparazione, ne hanno espresso il desiderio,<br />

saranno rivestiti della ‘Cappa’, la Veste storica della Misericordia di Rifredi simbolo di appartenenza alla Confraternita e di anonima<br />

carità di servizio, entrando così uf<strong>fi</strong>cialmente a far parte dell’Associazione.<br />

Per maggiori in<strong>forma</strong>zioni ed il programma dettagliato, consultare il sito Internet www.misericordiarifredi.org.<br />

ti luoghi i cani sono ammessi al guinzaglio ed<br />

eventualmente muniti di museruola... e i padroni<br />

sono tenuti alla raccolta degli escrementi, punto<br />

dolente che divide la cittadinanza. “Lavoro in<br />

un centro diurno per minori in via Ferrarin, una<br />

zona industriale purtroppo usata come gabinetto<br />

pubblico per cani”, afferma Cecilia, educatrice.<br />

Dello stesso parere è la signora Rosa che abita<br />

in viale Guidoni: “Nei giardini vicini c’è un’area<br />

per cani ma continuo a trovare escrementi di<br />

animali sul marciapiede”. La questione è delicata:<br />

come far rispettare le regole della civile<br />

convivenze ai padroni di ignare bestiole che non<br />

hanno altra colpa se non quella di espletare le<br />

CARLOTTA VENNERI<br />

Commessa, 20 anni<br />

“Conto sul<br />

<strong>parco</strong> di<br />

<strong>San</strong> <strong>Donato</strong>”<br />

“Lavoro in un negozio di animali e ho un pincher, Tabata,<br />

che porto abitualmente nei giardini di Piazza delle<br />

Medaglie d’Oro, dove da tempo esiste un’area dedicata<br />

solo a loro. L’unico neo è che d’estate il terreno si<br />

secca. Conto sul nuovo <strong>parco</strong> <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> che stanno<br />

<strong>fi</strong>nendo di costruire”<br />

LA MISERICORDIA DI RIFREDI FESTEGGIA IL SUO PATRONO<br />

“IL LABIRINTO” Da poco tempo è nato un centro<br />

di accoglienza per lo sviluppo delle autonomie per<br />

le famiglie e le persone. <strong>Il</strong> progetto è stato chiamato<br />

“<strong>Il</strong> labirinto” per evocare il senso di smarrimento<br />

che pervade chi si trova ad affrontare momenti critici<br />

nella propria vita e non ha ancora trovato un aiuto<br />

adeguato oppure non sa dove rivolgersi. Per rispondere<br />

a queste esigenze la Misericordia di Rifredi,<br />

con il contributo del CESVOT, propone uno sportello<br />

dove un equipe di professionisti, insieme a<br />

volontari <strong>forma</strong>ti, può dare una risposta non tanto in<br />

termine di risoluzione immediata del problema, ma<br />

creando un vero e proprio progetto. L’equipe di professionisti<br />

lavora in rete con i servizi già esistenti sul<br />

nostro territorio, indirizzando e dando una continuità<br />

al percorso intrapreso. <strong>Il</strong> “Labirinto” è operativo<br />

tutti i mercoledì dalla 17,00 alle 18,00 telefonando<br />

al n° 055-4269214 per <strong>prende</strong>re un primo<br />

appuntamento.<br />

Per in<strong>forma</strong>zioni contattare la Segreteria: tel. 055-4269238 in orario di uf<strong>fi</strong>cio<br />

o visitare il sito Internet www.misericordiarifredi.org (sezione Eventi & News).<br />

1063166


il giornale del tuo quartiere<br />

MAXIMILIANO GIGANTE<br />

Operaio, 38 anni<br />

“Considerare<br />

le taglie<br />

dei cani”<br />

“Penso che nella costruzione delle aree attrezzate per<br />

cani si dovrebbe tenere conto che esistono cani di taglie<br />

diverse, grandi e piccoli. A volte sono costretto ad<br />

evitare le aree dove sono presenti cani di grossa taglia<br />

onde evitare alla mia cagnolina incontri spiacevoli o<br />

pericolosi”<br />

Vari giardini hanno un’area ad hoc per i migliori<br />

amici dell’uomo, ma molti residenti si lamentano<br />

per le “tracce” del loro passaggio sui marciapiedi.<br />

Altra questione è quella della tutela dei randagi<br />

loro funzioni biologiche in aree cittadine?<br />

“Magari mettendo distributori di sacchetti<br />

nei giardini e aumentando le zone verdi”,<br />

suggeriscono i padroni. Comune e Quartiere<br />

da tempo sono impegnati in opere di<br />

sensibilizzazione a tal proposito, tuttavia<br />

le ultime campagne risalgono a qualche<br />

anno fa, così come la distribuzione di kit<br />

con tanto di paletta e sacchetti. Altra questione<br />

all’ordine del giorno è la tutela dei<br />

randagi, gatti o cani che siano, raccolti e<br />

vaccinati prima di essere ospitati da strutture<br />

e servizi gestiti dal Comune: il canile<br />

di via Circondaria, il Servizio colonie feline<br />

e la Asl di viale Corsica, convenzionati<br />

con l’Uf<strong>fi</strong>cio diritti animali. <strong>Il</strong> Servizio colonie<br />

feline è attivo da novembre del 1999,<br />

e da allora sono state censite 450 colonie<br />

per un totale di circa 5.000 gatti. Per ogni<br />

colonia felina – gruppo di gatti liberi che<br />

frequentano abitualmente lo stesso luogo<br />

– è individuato un responsabile incaricato<br />

non solo dell’accudimento giornaliero, ma<br />

anche di sterilizzazioni e controlli sanitari.<br />

<strong>Il</strong> servizio è gestito dall’Associazione<br />

amici del mondo animale, garantisce un<br />

pronto soccorso 24 ore su 24 e si <strong>prende</strong><br />

cura delle colonie prive di tutori e dei<br />

gatti abbandonati. Quello dell’abbandono<br />

è un problema ormai noto: a fronte delle<br />

centinaia di animali domestici accuditi e<br />

coccolati dai padroni, infatti, ne esistono<br />

altrettanti che un padrone non ce l’hanno<br />

più o non ce l’hanno mai avuto... e adesso<br />

che sembrano proliferare pensioni deluxe<br />

per cani e saloni di bellezza per gatti, viene<br />

da pensare che amici degli animali lo si è<br />

se ci si impegna a salvaguardare il benessere<br />

di tutti gli esseri viventi, garantendone<br />

innanzitutto una sopravvivenza dignitosa.<br />

EDOARDO AMATO<br />

Studente, 22 anni<br />

“Mettiamo<br />

distributori<br />

di sacchetti”<br />

“Penso che ci sia suf<strong>fi</strong>ciente spazio per far giocare<br />

e correre liberi i cani: l’area di viale Corsica c’è da<br />

tempo e nella zona ne hanno costruite di nuove. Un<br />

suggerimento: nelle aree cani si potrebbero mettere<br />

distributori di sacchetti per favorire la raccolta degli<br />

escrementi”<br />

9<br />

Ecco gli interventi in programma questo<br />

mese sulle strade del quartiere:<br />

VIALE GIOVANNI MILTON<br />

VIA ZOROASTRO DA<br />

PERETOLA<br />

Nel mese di gennaio verrà riasfaltata<br />

la carreggiata di viale Giovanni Milton<br />

nel tratto che va dal Ponte Rosso a<br />

via Angiolo Poliziano. Sarà invece<br />

interamente riasfaltata via Zoroastro da<br />

Peretola.<br />

APPALTI<br />

A questi interventi si aggiungono<br />

due appalti che riguardano <strong>lavori</strong><br />

<strong>fi</strong>nalizzati all’abbattimento della barriere<br />

architettoniche presenti in tutta la città.


10 Gennaio 2010<br />

ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affanno<br />

Ma l’anno nero è davvero <strong>fi</strong> nito?<br />

Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessore<br />

regionale al lavoro avverte: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine”<br />

Benedetta Strappi<br />

che si è appena concluso<br />

si è trascinato dietro un<br />

pesante fardello. Quello della<br />

L’anno<br />

crisi, che per tutti gli ultimi<br />

mesi ha imperato sulle vite della maggior<br />

parte della famiglie, come un’odiosa spada<br />

di Damocle che ha soffocato portafogli<br />

e buonumore. A Firenze, come nella<br />

Toscana tutta e nel resto d’Italia, tanti<br />

nuclei familiari si sono ritrovati con uno<br />

stipendio solo, costretti a fare i conti con<br />

la giostra dell’economia mondiale che nel<br />

2009 ha cominciato a girare impazzita.<br />

I dati Istat rielaborati dall’Osservatorio<br />

regionale del mercato del lavoro insieme<br />

ai dati sugli avviamenti forniti dai centri<br />

per l’impiego parlano chiaro. Nel corso<br />

dei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si è<br />

registrato un calo delle assunzioni del 15<br />

per cento, il che signi<strong>fi</strong>ca, in termini assoluti,<br />

90mila persone in meno al lavoro<br />

rispetto allo stesso periodo del 2008. Una<br />

cifra che, per farsi un’idea, equivale ad<br />

un’intera cittadina rimasta a spasso, senza<br />

un’occupazione e dunque senza stipendio.<br />

Le persone in cerca di lavoro, iscrit-<br />

LA NOVITÀ<br />

a crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoi<br />

Lstrascichi negativi anche l’aumento del pericolo usura.<br />

Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnali<br />

inquietanti, che fanno pensare che questa tremenda pratica<br />

si stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsa<br />

ai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettive<br />

per la lotta allo strozzinaggio. <strong>Il</strong> primo punto prevede nuovi<br />

sportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questi<br />

anni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importante<br />

costituita dai 24 sportelli della Fondazione toscana<br />

te ai centri per l’impiego della Toscana,<br />

a <strong>fi</strong>ne ottobre scorso erano 50.753 (17,2<br />

per cento) in più rispetto a ottobre 2008.<br />

Decisamente in affanno appare l’occupazione<br />

femminile: il 62 per cento dei disoccupati<br />

iscritti al collocamento è composto<br />

da donne. Scendendo nel dettaglio,<br />

la contrazione degli avviamenti al lavoro<br />

risulta particolarmente forte per il settore<br />

dei contratti a tempo indeterminato (-28,3<br />

per cento), anche se pure quelli a tempo<br />

determinato registrano una flessione pari<br />

a -12,8 per cento. Altra spia del malessere<br />

della nostra economia è il ricorso alla<br />

cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria:<br />

rispetto al 2008 è cresciuto del<br />

354 per cento. Per la cassa integrazione<br />

straordinaria in deroga le richieste pervenute<br />

alla Regione (che gestisce in proprio<br />

le procedure di autorizzazione su richiesta<br />

delle aziende e sulla base di accordi<br />

sindacali) sono state, a partire dal 4 maggio<br />

2009, 7.395, per un totale di 18.063<br />

lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600<br />

mila ore. In media sono state richieste<br />

530 ore di cassa integrazione in deroga<br />

La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascolto<br />

a lavoratore. Tra le situazioni più critiche<br />

che si è cercato di tamponare pubblicamente<br />

ci sono quelle dei lavoratori<br />

precari, privi di ammortizzatori sociali:<br />

proprio pensando a loro sono stati estesi<br />

gli incentivi alle aziende che rinnovano<br />

per un anno i contratti a termine in scadenza.<br />

Oltre a questo, grazie ad una serie<br />

di accordi stipulati con le parti sociali, la<br />

cassa integrazione in deroga potrà essere<br />

concessa per un periodo superiore ai sei<br />

mesi e anche gli incentivi della Regione<br />

ai contratti di solidarietà sono stati estesi<br />

e potenziati. In<strong>fi</strong>ne, uno sguardo all’anno<br />

appena cominciato: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà un<br />

anno facile – ha spiegato l’assessore regionale<br />

al Lavoro Gianfranco Simoncini –<br />

l’occupazione in Toscana non è ancora al<br />

tracollo ma dobbiamo ricordare che stanno<br />

funzionando in maniera massiccia gli<br />

ammortizzatori sociali che hanno aiutato<br />

a mitigare l’impatto sociale della crisi.<br />

Ma molti problemi devono ancora venire<br />

al pettine e quindi dobbiamo attrezzarci<br />

per integrare e adeguare il pacchetto dei<br />

provvedimenti anticrisi”.<br />

Allarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova legge<br />

per la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente della<br />

Regione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territorio<br />

potrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, con<br />

servizi di primo ascolto af<strong>fi</strong>dati anche agli Uf<strong>fi</strong>ci relazioni per<br />

il pubblico e ad altri uf<strong>fi</strong>ci delle pubbliche amministrazioni,<br />

nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo apposite<br />

convenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevede<br />

nuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, con<br />

la creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sulla<br />

comunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivol-<br />

Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di Firenze<br />

Cari amici e concittadini,<br />

un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornare<br />

in Palazzo Vecchio per continuare a lavorare per la<br />

nostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglie<br />

intraprese per difendere la nostra città dal degrado <strong>fi</strong> sico<br />

e culturale al quale era stata condannata dalla passata<br />

amministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storici<br />

merito di tutti i <strong>fi</strong> orentini che ci hanno creduto:<br />

• La pedonalizzazione di Piazza duomo;<br />

• La revisione del progetto della tramvia;<br />

• La riapertura della discussione sul progetto TAV e<br />

sulla Stazione Foster la cui costruzione sembrava<br />

ormai data per scontata;<br />

• La revisione del “Piano Strutturale” per impedire<br />

la cementi<strong>fi</strong> cazione incontrollata della città.<br />

Dopo la positiva esperienza della lista civica “Firenze<br />

c’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultima<br />

campagna delle elezioni comunali perché non potevo<br />

rinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degli<br />

ultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste del<br />

mio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , era<br />

necessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livello<br />

nazionale per dare forza e respiro alla politica locale.<br />

Era necessario un partito concreto ed in grado di mettere<br />

le sue radici nel territorio.<br />

Ho scelto la Lega Nord perché questo movimento è l’unico<br />

ad avere proprio queste caratteristiche. Un partito:<br />

• vicino a i problemi della gente;<br />

• politicamete trasversale;<br />

• che parla un linguaggio chiaro e comprensibile;<br />

• in difesa della nostra cultura, dei nostri valori e<br />

delle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio di<br />

scendere in Piazza per difendere il Croci<strong>fi</strong> sso;<br />

• unico partito del centro destra, tranne l’UDC, che<br />

partecipò alla raccolta delle <strong>fi</strong> rme per i referendum<br />

sulla tramvia;<br />

• composto da persone entusiaste del proprio lavoro,<br />

attualità<br />

te specialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a un<br />

uso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterli<br />

in guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivanti<br />

dall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. Una lotta a<br />

tutto campo, insomma, per cercare di estirpare quella piaga<br />

odiosa che è lo strozzinaggio. <strong>Il</strong> problema del resto ha dimensioni<br />

colossali, con fatturati degni di una grande azienda: si<br />

stima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiri<br />

intorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 per cento di esso sia<br />

controllato dal crimine organizzato.<br />

/B.S.<br />

con un senso pratico per i problemi<br />

che mi è piaciuto e col quale<br />

mi sono identi<strong>fi</strong> cato;<br />

• che ha detto basta agli sprechi fatti<br />

unicamente per mantenere dei bacini<br />

di voto di scambio;<br />

• che sostiene il federalismo e non solo quello <strong>fi</strong> scale<br />

come soluzione per riportare correttamente l’ Italia<br />

al ruolo che le compete responsabilizzando le zone<br />

del paese che ancora soffrono per colpa di politiche<br />

di tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spesso<br />

spesi unicamente per mantenere i voti e con essi il<br />

potere.<br />

<strong>Il</strong> legame con la Lega Nord è sorto perche la Lega ha<br />

aderito in pieno al programma della lista civica “Firenze<br />

C’è” condividendone contenuti e programmi.<br />

L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento soci<br />

proseguirà liberamente la propria attività. Un caro saluto<br />

a tutti i <strong>fi</strong> orentini ai quali chiedo di appoggiarmi per<br />

far crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenze<br />

e dei <strong>fi</strong> orentini.


attualità<br />

ECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e futuro della loro impresa<br />

“Questa crisi può offrire delle chances”<br />

L’azienda <strong>fi</strong> orentina<br />

ha appena inaugurato<br />

un avveniristico<br />

stabilimento a Scandicci<br />

ed è riuscita a chiudere<br />

il 2009 con un fatturato<br />

dal segno più<br />

Giulia Righi<br />

All’inizio quelle borse sembravano<br />

quasi un affare di famiglia. Era tanto<br />

tempo fa: correva l’anno 1954 e Carla<br />

Braccialini, oggi presidente onorario<br />

della Braccialini S.r.l, insieme al marito Roberto<br />

aveva scelto di usare ago e <strong>fi</strong>lo per dar <strong>forma</strong> a<br />

quell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Comincia<br />

da quell’esperimento il percorso che negli<br />

anni ha fatto di quest’azienda <strong>fi</strong>orentina una realtà<br />

di fama internazionale, con negozi sparsi in ogni<br />

angolo del pianeta e un fatturato col segno più<br />

anche nell’anno nero dell’economia. Ecco come<br />

Carla Braccialini e suo <strong>fi</strong>glio Lorenzo, direttore<br />

marketing e comunicazione, raccontano la loro<br />

azienda.<br />

Come vi siete mossi per uscire dai venti di crisi<br />

che nell’ultimo anno hanno sof<strong>fi</strong>ato forte?<br />

Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione:<br />

ampliamento in mercati nuovi, con un<br />

presidio comunicativo forte ed un aggiornamento<br />

continuo di prodotto; non ultimo con aperture di<br />

nuovi store in punti strategici come l’aeroporto di<br />

Fiumicino a Roma.<br />

Un settore come il vostro si trova a dover fare<br />

i conti con una competizione feroce e talvolta<br />

sleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventa<br />

per sopravvivere sul mercato?<br />

<strong>Il</strong> problema della competizione feroce e della contraffazione<br />

è sempre esistito nel nostro settore ma<br />

la Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti.<br />

Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni,<br />

non c’è bisogno di reinventarsi per sopravvivere,<br />

ma bensì di fare sempre meglio le cose, con sempre<br />

più entusiasmo ed impegno rispetto ai nostri<br />

contraffattori, investendo in ricerca e difendendo<br />

Carla Braccialini<br />

La Giusta<br />

soluzione per<br />

il lavoro che<br />

stai cercando<br />

il know-how.<br />

Qual è la vostra s<strong>fi</strong>da per il futuro immediato?<br />

Quella di combattere la contrazione dei consumi<br />

mantenendo vivo l’appeal che in questo momento<br />

esiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che in<br />

un momento di crisi come questo, per chi è davvero<br />

bravo, si liberano delle chance importanti per<br />

guadagnare terreno.<br />

E’ appena stato inaugurato lo stabilimento di<br />

Scandicci, come nasce l’idea di un progetto<br />

tanto particolare?<br />

Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspet-<br />

http://www.lalocandina.it<br />

848.80.88.68<br />

per la tua pubblicità<br />

to estetico, etico e di comunicazione in un progetto<br />

in grado di rappresentare la <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a stessa<br />

dell’azienda: basso impatto ambientale, qualità<br />

del lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntato<br />

ai principi del Feng Shui, l’antica arte<br />

geomantica taoista della Cina) con una straordinaria<br />

sensibilità ai servizi interni allo stabilimento<br />

(mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forte<br />

impatto visivo che crea un importante elemento<br />

di comunicazione con l’esterno. La sede doveva<br />

essere qualcosa di unico, originale che rispecchiasse<br />

il mondo Braccialini e le sue borse.<br />

VUOI<br />

APRIRE<br />

IL TUO<br />

NIDO?<br />

ZOOM<br />

11<br />

L’AZIENDA IN CIFRE<br />

<strong>Il</strong> fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 è<br />

cresciuto di otto volte, con una media del<br />

40 per cento annuo, puntando sui propri<br />

marchi e su accordi con maison internazionali.<br />

Ha complessivamente 200 dipendenti<br />

e coinvolge nell’export 40 paesi. Nel<br />

2008 Braccialini e la controllata Dadorosa<br />

Srl (marchio Gherardini) hanno fatturato<br />

70 milioni. <strong>Il</strong> core business dell’azienda è<br />

rappresentato da borse, piccola pelletteria,<br />

cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini,<br />

Tua by Braccialini e quelli in licenza<br />

sono Gherardini, Looney Tunes (Warner<br />

Bros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.<br />

ANNO NUOVO SEDE NUOVA<br />

Proprio poche settimane fa, con una grande<br />

festa, è stata inaugurata la nuova sede di<br />

Braccialini a Scandicci. <strong>Il</strong> progetto – nato e<br />

realizzato dall’architetto <strong>San</strong>dro Cammilli –<br />

riproduce uno stabilimento-giardino ispirato<br />

ai principi del feng shui, su una super<strong>fi</strong> cie<br />

di 10mila metri quadrati, su due piani, ed è<br />

pensato per accogliere, assieme al nuovo<br />

centro logistico di 4mila mq (distante pochi<br />

chilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciata<br />

principale è interamente sovrastata da<br />

un giardino verticale allestito con piante di<br />

edera a pronto eff etto, che funzionerà anche<br />

da stabilizzatore termico consentendo<br />

una riduzione dei consumi energetici.<br />

LA STORIA<br />

La storia di Braccialini comincia nel 1954,<br />

quando Roberto e Carla Braccialini aprono<br />

il primo laboratorio artigianale di borse.<br />

Con lei, dopo la scomparsa del marito, già<br />

dagli anni ’80 cominciano a collaborare i <strong>fi</strong> -<br />

gli. Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze,<br />

nel 2001 il primo negozio monomarca a<br />

Milano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchising<br />

in terra araba e altri due monomarca a<br />

Dubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa,<br />

licenziatario di un altro grande marchio <strong>fi</strong> orentino,<br />

Gherardini e nel 2008 viene inaugurato<br />

il grande showroom milanese. Nel<br />

2009, in<strong>fi</strong> ne, la nomina di Carla Braccialini a<br />

Cavaliere del Lavoro.<br />

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12 Gennaio 2010<br />

LA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”<br />

Anche gli oggetti vanno in albergo<br />

Un po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:<br />

in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più.<br />

Per af<strong>fi</strong> ttare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadrati<br />

Luca Serranò<br />

Un albergo silenzioso che<br />

non risente della crisi. Un<br />

“ricovero” per oggetti di<br />

qualsiasi <strong>forma</strong> e dimensione.<br />

L’Hotel delle cose, il grande<br />

palazzo giallo che s’affaccia su via<br />

Baccio da Montelupo, è un luogo che<br />

non assomiglia a nessun altro. Una<br />

lunga serie di box (da 2 a 300 metri<br />

quadri) che si tras<strong>forma</strong>no all’occorrenza<br />

in garage, librerie, archivi<br />

e semplici “sgabuzzini”. Ogni locale<br />

col suo volto, il suo odore e le sue<br />

storie. Una scelta imprenditoriale che<br />

s’è dimostrata vincente anche in altre<br />

parti d’Italia, e che il gruppo Carcano,<br />

attivo nel settore dei trasporti, sembra<br />

voglia replicare nella zona di Firenze<br />

sud. “Le richieste non mancano”<br />

spiega Filippo Fallai, che insieme a<br />

Mirko Degl’Innocenti porta avanti<br />

la struttura. “C’è chi trasloca e cerca<br />

una sistemazione temporanea per le<br />

proprie cose e chi ha bisogno di uno<br />

spazio ulteriore per la propria professione”.<br />

Poi, continua: “Ci sono i<br />

collezionisti e quelli che tras<strong>forma</strong>no<br />

i box in un archivio. Senza dimenticare<br />

– conclude – che molti ricorrono<br />

ai nostri locali per puro sentimentalismo,<br />

per non staccarsi dagli oggetti<br />

cui sono maggiormente affezionati”.<br />

In alcuni casi, ad ogni modo, il valore<br />

emotivo va di pari passo con quello<br />

economico. Non mancano auto<br />

d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato,<br />

tutti protetti da un avanguardistico<br />

sistema d’allarme. I prezzi<br />

vanno da 50 euro mensili più iva (per<br />

un box di quasi 2 metri quadri) <strong>fi</strong>no a<br />

raggiungere cifre consistenti per i locali<br />

più grandi. Otto metri quadri, per<br />

esempio, arrivano a costare oltre duecento<br />

euro al mese. Per i box di oltre<br />

cento metri quadri si va fuori listino:<br />

“Ma quanto si spende per af<strong>fi</strong>ttare un<br />

magazzino in proprio? - dice Filippo<br />

Fallai - la nostra carta vincente è proprio<br />

questa. A patto che sia legale i<br />

nostri locali sono a disposizione per<br />

qualsiasi attività”. Un luogo singolare,<br />

l’Hotel delle cose, una sorta di<br />

combinazione tra una deposito e un<br />

albergo vero e proprio, dove gli oggetti<br />

si tras<strong>forma</strong>no in ricordi perpetrando<br />

vite e storie passate. A pochi<br />

metri dall’ingresso, dopo una breve<br />

rampa di scale, c’è anche un’esposi-<br />

Non mancano<br />

auto d’epoca<br />

e preziosi oggetti<br />

d’antiquariato,<br />

tutti protetti da<br />

un avanguardistico<br />

usi e costumi<br />

zione di modernariato (periodo 1920-<br />

1980) curata da Giovanni Guerri:<br />

“Vorremmo allargare l’offerta - racconta<br />

ancora Fallai - magari ospitando<br />

vere e proprie botteghe artigianali,<br />

sulla scia di quanto sperimentato nei<br />

nostri centri di Bergamo e Brescia.<br />

<strong>Il</strong> sogno è accompagnare all’attività<br />

di trasloco e deposito quella di opi<strong>fi</strong>cio,<br />

innescando un circolo virtuoso<br />

che si contrapponga alla meccanicità<br />

dell’usa e getta”.<br />

LA DECISIONE<br />

In viale Guidoni<br />

La scuola occupata<br />

diventa un giardino<br />

stato un brutto incendio a<br />

È mettere la parola <strong>fi</strong>ne sulle<br />

sorti di quell’edi<strong>fi</strong>cio di viale<br />

Guidoni che da scuola che fu<br />

(Caterina De’ Medici) si era<br />

tras<strong>forma</strong>to in rifugio per decine<br />

e decine di persone, per la<br />

maggior parte di origine somala.<br />

Dopo quell’episodio (doppio,<br />

per la verità, perché gli incendi<br />

sono stati due) si è deciso<br />

di correre ai ripari e il sindaco<br />

Matteo Renzi ha <strong>fi</strong>rmato in loco<br />

un’ordinanza che cambia radicalmente<br />

la destinazione d’uso<br />

di quell’area.Al posto di quelle<br />

macerie carbonizzate presto ci<br />

sarà un giardino. La palazzina<br />

non era infatti recuperabile, le<br />

<strong>fi</strong>amme avevano compromesso<br />

de<strong>fi</strong>nitivamente una situazione<br />

già assai precaria, e così si è<br />

scelto di demolirla per lasciare<br />

spazio a un nuovo fazzoletto<br />

di verde. Gli occupanti,<br />

rimasti senza casa proprio nei<br />

giorni del gran freddo, sono<br />

stati invece sistemati in altre<br />

strutture. All’avvio dei <strong>lavori</strong><br />

erano presenti il sindaco Matteo<br />

Renzi e gli assessori ai <strong>lavori</strong><br />

pubblici Massimo Mattei<br />

e alle politiche sociosanitarie<br />

Stefania Saccardi. Prima di cominciare<br />

con l’abbattimento è<br />

stata avviata un’operazione di<br />

pulizia e rimozione dei mobili<br />

che affollavano gli interni della<br />

struttura. Quattro ditte hanno<br />

preso parte a questa impegnativa<br />

operazione di sgombero:la<br />

Cooperativa di Rifredi che si è<br />

occupata della rimozione dei<br />

materiali contenuti nella struttura;<br />

il Quadrifoglio invece che<br />

si è occupato del conferimento<br />

degli scarti in discarica; la ditta<br />

Eredi Sabini incaricata di realizzare<br />

la chiusura dell’edi<strong>fi</strong>cio<br />

e la ditta Migliorini Piero che<br />

ha curato la chiusura in rete<br />

metallica delle <strong>fi</strong>nestre al piano<br />

terra. Una volta conclusa la<br />

fase preliminare di sgombero<br />

delle masserizie sono riprese le<br />

operazioni di demolizione e si<br />

è dato avvio alla preparazione<br />

del giardino.<br />

sistema d’allarme /B.S.<br />

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14 Gennaio 2010<br />

FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia per numero di contagiati conclamati e sieropositivi<br />

In città l’Aids colpisce più che mai<br />

Nessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gli<br />

ammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400.<br />

È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo per<br />

tutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangue<br />

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DIRITTO AMMINISTRATIVO: (giovedì 15-19) Edilizia - Urbanistica - Concorsi pubblici - Servizi Pubblici -<br />

Appalti<br />

DIRITTO DEL LAVORO: (lunedi 15-19) Lavoratori - Aziende - Contratti - Licenziamenti - Agenzia - Vertenze<br />

DIRITTO PREVIDENZIALE: (martedì 15-19) Contributi - Pensioni - Invalidità Civile - Malattie professionali<br />

DIRITTO DEGLI STRANIERI: (mercoledì 15-19) Immigrazione - Permessi di soggiorno - Ricongiungimenti -<br />

Cittadinanza - Af<strong>fi</strong>damento Minori - Ricorsi<br />

DIRITTO PENALE: (martedì 15-19)<br />

CONSULENZA TECNICA:<br />

ARCHITETTO: (giovedì 9-13) Ristrutturazione - Restauro - Progettazione - Arredamento di interni<br />

GEOMETRA: (martedì 9-13) Catasto - Relazioni tecniche - Valutazioni - Sicurezza - Stime<br />

CONSULENTE INFORMATICO: (venerdì 9-11)<br />

CONSULENZA PSICOLOGICA:<br />

CONSULENTE PER INFANZIA ED ADOLESCENZA: (mercoledi 15-19)<br />

CONSULENTE PSICOLOGICO - SESSUOLOGICO - PSICO - GIURIDICO: (giovedi 15-19)<br />

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COMMERCIALISTA: (lunedì 15-19) Consulenza Tributaria e Societaria - Studi di fattibilità<br />

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Paola Ferri<br />

Solo stime, non esistono dati<br />

precisi attraverso i quali<br />

indagare l’incidenza del<br />

virus Hiv sulla popolazione<br />

<strong>fi</strong>orentina o toscana. Eppure le stime<br />

parlano di una Firenze balzata<br />

L’INTERVISTA<br />

Stefano Corso, Lila Toscana<br />

“Si combatte<br />

su più fronti”<br />

revenzione, assistenza, auto-<br />

Paiuto e tutela legale. L’Aids<br />

si combatte su più fronti, come<br />

spiega Stefano Corso, presidente<br />

della Lila (Lega Italiana Lotta<br />

all’Aids) Toscana.<br />

Quali sono le principali attività<br />

della Lila in ambito di prevenzione?<br />

Facciamo in<strong>forma</strong>zione mirata a<br />

seconda delle fasce di età. Non<br />

si tratta soltanto di fare lezioni<br />

speci<strong>fi</strong>che nelle scuole, ma di<br />

coinvolgere anche gli adulti, alla<br />

luce dei dati che vedono l’età<br />

media dei contagiati in aumento.<br />

Al momento stiamo conducendo<br />

un progetto per fare prevenzione<br />

nelle palestre, sui luoghi di lavoro,<br />

nei centri di aggregazione<br />

giovanile. Ma non solo: cerchiamo<br />

di rendere partecipi i medici<br />

di famiglia, af<strong>fi</strong>nché consiglino<br />

ai pazienti il test per l’Hiv.<br />

Quante persone assistete a Firenze?<br />

Attualmente sono un’ottantina<br />

le persone che seguiamo attraverso<br />

diversi tipi di sostegno,<br />

dall’accompagnamento in ospedale<br />

per coloro che hanno problemi<br />

a spostarsi, all’assistenza<br />

domiciliare, <strong>fi</strong>no ai gruppi di<br />

auto-aiuto e alla tutela giuridica.<br />

Sono molti, infatti, coloro che<br />

perdono il lavoro non appena<br />

rivelano di essere sieropositivi.<br />

E si ritrovano in gravi dif<strong>fi</strong>coltà<br />

economiche, oltre che psicologiche.<br />

Basti pensare che l’assegno<br />

di invalidità corrisponde a 250<br />

euro, una cifra con cui diventa<br />

dif<strong>fi</strong>cile sopravvivere. Inoltre<br />

capita sempre più spesso che si<br />

rivolgano a noi delle coppie miste,<br />

<strong>forma</strong>te da un partner sieropositivo<br />

e uno sieronegativo, in<br />

cerca di consulenze.<br />

In materia di <strong>fi</strong>gli, per esempio?<br />

Sì, con le nuove terapie e <strong>prende</strong>ndo<br />

tutte le precauzioni del<br />

caso, il rischio di trasmettere il<br />

virus al <strong>fi</strong>glio è sceso al di sotto<br />

dell’1 per cento e sono diverse le<br />

coppie che decidono di affrontarlo.<br />

Chi scopre precocemente<br />

di essere sieropositivo ha delle<br />

buone prospettive di vita, sia in<br />

termini di qualità che di durata.<br />

Più tardi lo si scopre e più debilitanti<br />

saranno le cure. /F.P.<br />

salute<br />

improvvisamente dal quinto al terzo<br />

posto in questa amara classi<strong>fi</strong>ca, con<br />

1.159 casi di Aids conclamata (quelli<br />

sì, documentati) e circa 2.400 sieropositivi<br />

presupposti. Cifre che<br />

collocano il capoluogo toscano ben<br />

al di sopra della soglia di incidenza<br />

considerata usuale, attestata sull’1<br />

per mille. Stando a questi dati a Firenze<br />

si supererebbe il 2,7 per mille.<br />

Un universo sommerso quello dei<br />

contagiati, sepolto da una coltre di<br />

pregiudizi e paure sedimentate negli<br />

anni. Dopo l’iniziale ondata mediatica,<br />

gli spot da elettroshock, i <strong>fi</strong>lm<br />

da premio oscar e le iniziative di<br />

sensibilizzazione, è come se l’Aids<br />

fosse sprofondata nell’abisso in cui<br />

gli stessi mass media tendono a relegare<br />

tutto ciò che non fa più notizia.<br />

Primo dicembre a parte (ovvero<br />

durante la giornata mondiale della<br />

lotta all’Aids), se ne parla poco o<br />

punto. Sono rimaste le lezioni nelle<br />

scuole, quelle sì, per fare prevenzione<br />

tra ragazzi e ragazzini sempre<br />

più precoci e sempre meno avvezzi<br />

all’uso delle precauzioni (basti<br />

pensare che secondo alcune recenti<br />

statistiche solo il 40 per cento dei<br />

giovani tra 15 e 25 anni ne fa uso).<br />

Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio,<br />

o meglio dovrebbe ampliare<br />

il target, perché il maggior numero<br />

dei contagiati si colloca nella fascia<br />

compresa tra i 30 e i 45 anni. E<br />

sono più del 60 per cento coloro che<br />

scoprono di essere sieropositivi al<br />

momento del ricovero in ospedale,<br />

quando ormai l’Aids è conclamata.<br />

Un ritardo che li costringe a ricorrere<br />

a cure più pesanti, con forti ripercussioni<br />

sulla futura qualità di vita.<br />

Nonché sulla spesa sanitaria. In media<br />

l’Asl spende 10mila euro l’anno<br />

per ogni malato di Hiv. E il conto<br />

lievita ad ogni giro: in Toscana si<br />

parla di 100 nuovi casi di Aids conclamata<br />

all’anno, che si vanno ad<br />

aggiungere a quelli già riconosciuti,<br />

la cui prospettiva di vita, con le<br />

nuove terapie, si è allungata. Ma la<br />

cura è tanto più ef<strong>fi</strong>cace quanto prima<br />

il virus viene riconosciuto. Da<br />

qui il progetto lanciato dal Comune<br />

di Firenze, in collaborazione con la<br />

Asl 10 e la Lila Toscana, chiamato<br />

“Hiv-Aids, una malattia dimenticata”.<br />

La prima parte dell’iniziativa,<br />

quella che prevede una campagna di<br />

in<strong>forma</strong>zione a tappeto tra scuole,<br />

presidi Asl, autobus e via dicendo,<br />

è già partita. Obiettivo quello di<br />

spingere coloro che si accingono a<br />

fare normali analisi del sangue ad<br />

effettuare, gratuitamente, anche il<br />

test per l’Hiv. “Lo scopo è quello di<br />

arrivare a 10mila test, in modo da<br />

capire la reale incidenza del virus<br />

sulla popolazione <strong>fi</strong>orentina – spiega<br />

l’assessore alle politiche sociali e<br />

presidente della Società della Salute<br />

Stefania Saccardi – e la novità sta<br />

proprio nel coinvolgere la cosiddetta<br />

popolazione normale, non soltanto<br />

le categorie a rischio, in modo da<br />

avere un dato reale e non soltanto<br />

stime basate su dati parziali”.


salute<br />

FOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle persone più fragili che hanno contratto il virus<br />

Ma a Casa Vittoria la vita continua<br />

Francesca Puliti<br />

Casa Vittoria si trova lungo<br />

i viali di circonvallazione,<br />

luogo di passaggio<br />

per molti, ma in cui raramente<br />

ci si ferma a lungo. Gli automobilisti<br />

ci passano davanti tutti i<br />

giorni, augurandosi di arrivare il più<br />

in fretta possibile a destinazione, o<br />

almeno al semaforo successivo, senza<br />

guardarsi troppo intorno. Casa<br />

Vittoria – unica struttura del genere<br />

in Toscana convenzionata con la<br />

Asl - è una palazzina dedicata ai<br />

malati di Aids più fragili. Quelli che<br />

non hanno alle spalle una famiglia<br />

in grado di sostenere le cure, quelli<br />

che hanno perso il lavoro e non<br />

hanno un posto dove andare, quelli<br />

che sono stati gettati nello sconforto<br />

dalla scoperta della malattia quando<br />

era già in stato avanzato. Qui i volontari<br />

della Caritas, loro sì, si fermano<br />

a lungo, ci passano le giornate<br />

e ricostruiscono una sorta di famiglia<br />

allargata. La vita si svolge come<br />

in una vera e propria casa, i ritmi,<br />

segnati dalle terapie, dalle riabilita-<br />

embro della Consulta na-<br />

Mzionale per la lotta all’Aids,<br />

Luisa <strong>San</strong>vito presiede al Coordinamento<br />

italiano delle case<br />

alloggio per chi soffre di questa<br />

sindrome.<br />

Dottoressa, che condizione vivono,<br />

socialmente parlando, i<br />

sieropositivi e i malati di Aids?<br />

Soffrono di una ghettizzazione<br />

sempre più marcata, purtroppo.<br />

Continuiamo a dividere i malati<br />

in buoni e cattivi, a segnare questi<br />

ultimi con un marchio che è dif<strong>fi</strong>cile<br />

cancellare. Basti pensare che<br />

questa discriminazione li segue<br />

anche post mortem. A causa di<br />

una legge vecchissima ormai senza<br />

più senso, coloro che muoiono<br />

di Aids non possono essere esposti,<br />

né tantomeno vestiti come si<br />

deve. Ad amici e parenti viene<br />

negato anche il piccolo conforto<br />

di accomiatarsi in maniera meno<br />

traumatica dal defunto.<br />

Crede che i pregiudizi siano aumentati<br />

nel tempo?<br />

Sì, a causa della crescita<br />

dell’ignoranza. C’è stata una<br />

rimozione collettiva del problema,<br />

ma nascondere la malattia è<br />

zioni, dai riposi forzati, cercano di<br />

assomigliare il più possibile a quelli<br />

di una famiglia normale. E’ una piccola<br />

comunità, 12 i posti letto, di<br />

cui 7 convenzionati con l’Asl 10 e<br />

gli altri a carico della Caritas. Qui<br />

arrivano i casi più gravi, “ma solo<br />

una persona al momento è costretta<br />

a letto – racconta la dottoressa Luisa<br />

<strong>San</strong>vito, responsabile della struttura<br />

– mentre gli altri possono svolgere<br />

attività normali, seppur con qualche<br />

dif<strong>fi</strong>coltà”. E così si cerca di riportarli<br />

alla vita, quella vita in cui hanno<br />

perso la <strong>fi</strong>ducia. Attraverso gite<br />

all’aperto, piccoli lavoretti, attività<br />

riabilitative. “Al centro del progetto<br />

c’è la persona nel suo complesso<br />

– continua la dottoressa <strong>San</strong>vito<br />

– non si tratta soltanto di terapie<br />

farmaceutiche, ma di un percorso<br />

personalizzato, basato soprattutto<br />

sulla relazione umana che si viene a<br />

creare”. Da quando ha aperto, venti<br />

anni fa, Casa Vittoria ha accolto 119<br />

persone, 94 uomini e 25 donne, e<br />

ne ha accompagnate alla morte 62.<br />

È una piccola comunità convenzionata<br />

con la Asl, una sorta di famiglia allargata<br />

che accoglie chi ha bisogno d’aiuto nella<br />

lotta quotidiana contro questa patologia<br />

L’OPINIONE. Luisa <strong>San</strong>vito, Consulta nazionale lotta Aids<br />

“I pregiudizi sono<br />

aumentati nel tempo”<br />

ancora più pericoloso. Lo dimostrano<br />

i dati, che parlano di un<br />

aumento dei contagiati e di un<br />

cambiamento anche nelle modalità<br />

di trasmissione.<br />

In che senso?<br />

E’ aumentata l’età media dei<br />

contagiati, in Toscana si aggira<br />

attorno ai 40 anni. Per quel che<br />

riguarda il contagio è nettamente<br />

diminuita la percentuale della<br />

trasmissione tramite siringa, legata<br />

alla tossicodipendenza (passata<br />

dal 69 per cento del 1988<br />

all’odierno 8,6 per cento), mentre<br />

l’infezione per via sessuale è<br />

salita dal 13,3 per cento dei primi<br />

tempi al 73 per cento. Inoltre si<br />

stima che in Italia, sul totale dei<br />

sieropositivi, un quarto sia ignaro<br />

di esserlo.<br />

Le terapie si sono evolute? A<br />

quando il vaccino?<br />

Le terapie hanno fatto passi da<br />

gigante, ma dall’Aids non si guarisce.<br />

E non credo che ci sia l’interesse<br />

economico ad elaborare il<br />

vaccino: le case farmaceutiche si<br />

arricchiscono sui costosi farmaci<br />

somministrati a sieropositivi e<br />

malati conclamati. /F.P<br />

Solo negli ultimi 12 mesi la “famiglia”<br />

ha perso tre pezzi, due giovani<br />

sulla trentina e un uomo di circa 60<br />

anni. Già, perché i malati che arrivano<br />

ultimamente sono in gran parte<br />

sulla sessantina, un dato che emerge<br />

anche dalle statistiche e che getta<br />

una luce diversa sulla diffusione<br />

della malattia. “Non esistono cate-<br />

1066487<br />

gorie a rischio, ma comportamenti<br />

a rischio – sottolinea la dottoressa<br />

– la percezione del rischio si è abbassata”.<br />

I casi meno gravi (persone<br />

sieropositive, ma non in Aids conclamata)<br />

vengono ospitati invece a<br />

Casa Helios, un’altra struttura gestita<br />

dalla Caritas. Anche qui si respira<br />

il clima di una comunità, in cui<br />

15<br />

ognuno tenta di scon<strong>fi</strong>ggere i propri<br />

demoni, quelli di un marchio, di<br />

un’esclusione sociale, ricominciare<br />

da capo. Non è facile, ma a volte<br />

succede. “Uno di loro si è sposato<br />

proprio pochi giorni fa”, racconta<br />

la <strong>San</strong>vito. E i suoi occhi velati da<br />

un po’ di commozione sono più che<br />

comprensibili.<br />

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- moderna<br />

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- latino americano<br />

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TEATRO<br />

CANTO<br />

- musical<br />

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16 Gennaio 2010<br />

PALLONE/1. Una nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “<strong>fi</strong>schetti” da tutto il mondo<br />

Se l’arbitro viene da (molto) lontano<br />

Arrivano da Paesi<br />

africani come Camerun<br />

e Senegal, ma non solo.<br />

Molti sono studenti,<br />

che una volta qui si<br />

avvicinano a questo<br />

mondo per passione e<br />

rimborsi. “Razzismo nei<br />

loro confronti? No,<br />

c’è più maturità<br />

a livello dilettantistico<br />

che professionistico”<br />

Matteo Francini<br />

Se è cosa risaputa che tanti giovani<br />

stranieri, a partire dagli africani,<br />

vengano in Italia con il sogno di<br />

diventare famosi calciatori emulando<br />

le gesta dei vari Weah ed Eto’o, meno<br />

noto è invece il fatto che molti di loro, una<br />

volta arrivati qui, decidano di “armarsi” di<br />

casacca nera e <strong>fi</strong>schietto e calcare i campi<br />

non per segnare o evitare gol, bensì per segnalare<br />

fuorigioco e tirare fuori cartellini.<br />

Questo, almeno, è quanto succede a Firenze,<br />

da sempre fucina di grandi arbitri, da<br />

Gino Menicucci ai più “recenti” Rocchi e<br />

Pierpaoli, passando per Cristina Cini, prima<br />

assistente donna nel calcio professionistico<br />

italiano. Sarà forse per quest’aria da grandi<br />

<strong>fi</strong>schietti che si respira in città (e che ha<br />

portato, ai tempi di Menicucci, al record di<br />

sette <strong>fi</strong>orentini ad arbitrare contemporaneamente,<br />

la stessa domenica, altrettante partite<br />

di serie A), fatto sta che, una volta qui,<br />

anche i giovani venuti da fuori decidono di<br />

tentare la carriera arbitrale. Così, capita che<br />

nei campetti di tutta la provincia e non solo<br />

si vedano camerunensi e senegalesi, alba-<br />

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nesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco a<br />

calciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri ci<br />

sono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo:<br />

la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegal<br />

e Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia e<br />

Spagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezione<br />

<strong>fi</strong>orentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sono<br />

circa una ventina, ogni anno, i <strong>fi</strong>schietti stranieri in attività<br />

in città, sui 395 tra arbitri e assistenti af<strong>fi</strong>liati all’Aia di Firenze,<br />

una delle più grandi a livello nazionale (“ma invito<br />

tutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori di<br />

gara, a fare quest’esperienza nuova che li può molto arricchire:<br />

per partecipare al corso servono solo tanta passione<br />

e un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numero<br />

costante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta<br />

“mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su<br />

37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta il<br />

presidente della sezione <strong>fi</strong>orentina dell’Aia – molti di loro<br />

sono studenti universitari che, durante il periodo di permanenza<br />

da noi, un po’ per la passione per il calcio, un po’ perché<br />

spinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventare<br />

arbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i <strong>fi</strong>ssi”. Se<br />

questi sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi al<br />

mondo dei <strong>fi</strong>schietti, al resto ci pensa il passaparola: due<br />

chiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale,<br />

ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta di<br />

Tepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, per loro<br />

diventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. <strong>Il</strong> segreto,<br />

quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una volta<br />

sui campi da gioco? “Possono avere un po’ di dif<strong>fi</strong>coltà con<br />

C’è anche chi continua questa<br />

carriera una volta tornato<br />

nel proprio Paese d’origine<br />

la lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattutto<br />

gli africani – dice il presidente dell’Aia <strong>fi</strong>orentina – c’è chi<br />

è arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoria<br />

o di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continua<br />

una volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensa<br />

che il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possa<br />

sottoporre l’arbitro di turno (<strong>fi</strong>gura spesso già non troppo<br />

amata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo di<br />

insulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia<br />

– fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo un<br />

caso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, a<br />

cui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale<br />

– conclude Tepsich – per il resto non ci sono mai<br />

stati problemi: per fortuna, si dimostra più maturità a livello<br />

dilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serie<br />

A, qualcuno dovrebbe <strong>prende</strong>re esempio.<br />

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PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle <strong>forma</strong>zioni giovanili toscane<br />

Uno straniero per compagno di squadra<br />

Dai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenze<br />

e dintorni, non abbia tra le sue <strong>fi</strong> la marocchini o albanesi, rumeni<br />

o peruviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazione<br />

Ivo Gagliardi<br />

Un rumeno in porta, un marocchino e un<br />

peruviano <strong>fi</strong>anco a <strong>fi</strong>anco a centrocampo,<br />

un albanese come centravanti. Non stiamo<br />

parlando di una selezione “resto del mondo”,<br />

di quelle che giocano nei vari tornei di bene<strong>fi</strong>cenza,<br />

ma di come potrebbe facilmente presentarsi<br />

una qualsiasi squadra giovanile <strong>fi</strong>orentina. Se infatti<br />

in serie A, tanto per fare l’esempio più noto, l’Inter è<br />

da molti considerata un’eccezione (essendo Internazionale<br />

di fatto, oltre che di nome), pur non arrivando<br />

a una percentuale così alta di stranieri in <strong>forma</strong>zione<br />

– anche se qualche caso “estremo” non manca e non<br />

è mancato – nelle baby squadre di casa nostra, dai<br />

pulcini agli juniores, gli stranieri non sono più una<br />

rarità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagati<br />

fatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambini<br />

e ragazzi che l’universale (o quasi) passione per<br />

il calcio unisce nella stessa <strong>forma</strong>zione, su ogni campetto<br />

di centro città e periferia. Dove - e chi conosce<br />

l’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicità<br />

è ormai una realtà, e l’integrazione non una<br />

chimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosa<br />

di concreto costruito allenamento dopo allenamento,<br />

partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana,<br />

il settore giovanile e scolastico della Figc (la<br />

Federazione italiana gioco calcio), quello per intendersi<br />

che com<strong>prende</strong> bambini e ragazzi dai primi calci<br />

agli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono<br />

10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran parte<br />

dei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numero<br />

è in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretario<br />

della delegazione provinciale <strong>fi</strong>orentina – spesso<br />

infatti si veri<strong>fi</strong>ca quasi una ‘corsa allo straniero’ da<br />

parte delle società, e in qualche caso abbiamo dovuto<br />

bloccare i tesseramenti per mancanza di documenti o<br />

per situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimento<br />

tranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemi<br />

di integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalità<br />

più rappresentate sui nostri campetti da calcio, sono<br />

due gli elementi da tenere in considerazione: le comunità<br />

più numerose e la loro “cultura” calcistica. Così,<br />

a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009<br />

tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) e<br />

rumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostra<br />

regione, e la cui passione per il pallone spinge bambini<br />

e ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa,<br />

proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono da<br />

sempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli<br />

– ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualche<br />

esempio, i tesserati peruviani sono 82, i macedoni 50,<br />

i polacchi 38 e i <strong>fi</strong>lippini 21. E ancora: 23 brasiliani,<br />

22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancano<br />

nemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) e<br />

Giappone (1), anche se la minore popolarità del calcio<br />

in quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano meno<br />

coloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali che<br />

siano le nazioni più rappresentate, la strada è ormai<br />

tracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta,<br />

nelle società di casa nostra si impara anche altro.<br />

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18 Gennaio 2010<br />

CONTI IN TASCA. Per pranzare fuori un solo ticket spesso non è più suf<strong>fi</strong>ciente<br />

Quel buono pasto che non basta mai<br />

Simele Kruklidis<br />

Se c’è una cosa che proprio<br />

non va giù quando<br />

si resta a pranzo fuori<br />

è trovarsi di fronte a un<br />

conto salato. Ecco perché in genere<br />

ogni bravo <strong>fi</strong>orentino, dopo<br />

lunghi anni di esperienza, arriva<br />

a formulare una lista di locali e<br />

ristoranti “af<strong>fi</strong>dabili”, in cui mangiar<br />

bene ma ad un prezzo modi-<br />

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i risiamo, eccoli che torna-<br />

Cno. I saldi, evento da sempre<br />

atteso e che in tempi di crisi<br />

come questo profuma più che<br />

mai di buono, sono tornati. Le<br />

vendite promozionali sono ricominciate<br />

e allora vale la pena<br />

di ricordare quella serie di accorgimenti<br />

che le associazioni<br />

di consumatori ci ripetono ogni<br />

anno e che permettono di fare<br />

acquisti in tutta serenità. <strong>Il</strong> regolamento<br />

prevede che possono<br />

essere messe a saldo “tutte<br />

le merci a carattere stagionale<br />

o di moda, suscettibili di notevole<br />

deprezzamento se non<br />

vengono vendute entro un certo<br />

periodo. Le merci a saldo devono<br />

essere separate dalle merci<br />

non a saldo”. Le regole per le<br />

vendite a saldo sono quelle di<br />

sempre: le merci scontate dovranno<br />

indicare il prezzo pieno,<br />

la percentuale di sconto e il<br />

prezzo <strong>fi</strong>nale e si applicano le<br />

norme del codice civile e correlate<br />

che prevedono l’obbligo<br />

della sostituzione di merci<br />

difettate e la garanzia. Non è<br />

quindi ammissibile la dicitura<br />

“non si cambia la merce a saldo”<br />

se non riferita ai casi in cui<br />

questa facoltà spetta comunque<br />

all’esercente (cioè nei casi in<br />

cui il cambio è determinato da<br />

ripensamenti di chi compra e<br />

non da difetti del prodotto: ad<br />

esempio se è stata sbagliata<br />

la taglia oppure se si cambia<br />

semplicemente idea). Devono<br />

essere accettati i pagamenti<br />

con carte di credito, bancomat<br />

e mezzi simili negli esercizi<br />

che li accettano normalmente,<br />

e dunque non è ammissibile<br />

la dicitura: “sulle merci a saldo<br />

non viene accettata la carta<br />

di credito” e simili. La violazione<br />

da parte degli esercenti<br />

commerciali di tale normativa<br />

comporta sanzioni da 500 a<br />

3.000 euro. D’altro canto, per<br />

chi compra, è indispensabile è<br />

comunque conservare lo scontrino<br />

<strong>fi</strong>scale, vero lasciapassare<br />

per esercitare i propri diritti di<br />

acquirente.<br />

/B.S.<br />

co. Fino a qualche tempo fa, un<br />

valido alleato di questa strategia<br />

era il famoso buono pasto degli<br />

impiegati che forniva copertura<br />

economica per un pranzo ricco e<br />

abbondante. Naturalmente, con<br />

il caro vita degli ultimi anni, anche<br />

su questo fronte le cose sono<br />

cambiate: così, per farla breve,<br />

quel pasto completo che sapeva<br />

saziarci nella pausa dal lavoro si<br />

è presto tras<strong>forma</strong>to in panino e<br />

bottiglietta d’acqua o, in alternativa,<br />

in primo piatto seguito dal<br />

caffè. Consumare un pasto veloce<br />

vuol dire infatti spendere intorno<br />

ai 5 euro, mentre un pranzo<br />

più consistente si aggira intorno<br />

ai 10 o poco più. In base a recenti<br />

studi effettuati dall’Adoc,<br />

l’associazione a difesa ed orientamento<br />

dei consumatori, è infatti<br />

emerso che oggi il valore dei<br />

ticket, circa 5,29 euro, non è neppure<br />

lontanamente equiparabile<br />

al costo della vita. Tale adeguamento<br />

è invece avvenuto in altri<br />

paesi europei, tanto che la Spagna<br />

con i suoi buoni pasto da 9<br />

economia<br />

Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi il<br />

cestino da casa con dentro le “provviste” per la giornata, mentre sulla rete aumentano i<br />

siti che offrono guide ai locali <strong>fi</strong> orentini dove si spende meno. Ecco le idee più ingegnose<br />

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euro l’uno supera il Bel Paese del<br />

70 per cento. Anche a Firenze la<br />

situazione non è rosea, soprattutto<br />

per chi lavora in centro e non<br />

ha la disponibilità di mangiare a<br />

mensa: se non si tiene d’occhio il<br />

prezzo del menu si corre infatti<br />

il rischio di “sprecare” i buoni,<br />

dato che ne servono almeno due<br />

a coprire la spesa di un unico<br />

pasto. Per questa ragione non ha<br />

tardato ad arrivare in tavola un<br />

sano ed economico rimedio anticrisi:<br />

il buon vecchio cestino da<br />

pranzo riempito a casa con cura e<br />

dedizione. Quanto ai ticket che si<br />

accumulano nel portafogli, una<br />

soluzione a molti gradita è usarli<br />

per fare la spesa. Nella maggior<br />

parte dei supermercati e mercati<br />

cittadini, è possibile effettuare<br />

qualsiasi acquisto con questa<br />

<strong>forma</strong> alternativa di pagamento.<br />

Per quelli che invece non vogliono<br />

rinunciare al piacere del<br />

pranzo fuori, anche dal web sono<br />

arrivati interessanti aiuti: basta<br />

digitare le parole chiave per trovare<br />

siti internet ad hoc, che si<br />

impegnano giorno dopo giorno<br />

in una scrupolosa valutazione<br />

del rapporto qualità/prezzo nei<br />

ristoranti e nei locali <strong>fi</strong>orentini<br />

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20 Gennaio 2010<br />

Tre alloggi su cinque senza un regolare<br />

contratto di locazione, residenze di<br />

comodo e permessi ztl falsi. Aumentano<br />

i controlli “per ristabilire la legalità come<br />

principio di convivenza civile”<br />

Francesca Puliti<br />

Settanta indagini in due mesi, 27 contratti di af<strong>fi</strong>tto in nero rilevati e sanzioni<br />

per 131mila euro. “Non si tratta di un’operazione spot – afferma l’assessore<br />

alla casa Claudio Fantoni – intensi<strong>fi</strong>cheremo i controlli grazie alla<br />

collaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organico<br />

del nucleo di polizia tributaria”. <strong>Il</strong> baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossa<br />

con gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sulla<br />

casa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazione<br />

degli af<strong>fi</strong>tti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della polizia<br />

municipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arco<br />

del 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), <strong>fi</strong>no alle residenze di comodo<br />

ottenute solo per avere il permesso di circolare con l’auto nel centro storico (32 i<br />

casi scoperti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto di<br />

locazione, quella degli af<strong>fi</strong>tti in nero rimane comunque la piaga più dif<strong>fi</strong>cile da<br />

estirpare.<br />

Assessore, come intende procedere riguardo alla questione af<strong>fi</strong>tti?<br />

Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito.<br />

L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto,<br />

Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenzia<br />

delle Entrate. Questa attività produce dati su cui operare indagini e a partire da<br />

questi abbiamo deciso di intensi<strong>fi</strong>care i controlli. Non solo per recuperare l’evasione<br />

<strong>fi</strong>scale, ma per contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli af<strong>fi</strong>tti in<br />

Claudio Fantoni<br />

politica<br />

PALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione<br />

“Af<strong>fi</strong> tti in nero, ora si fa sul serio”<br />

onclusa la campagna per le primarie e lasciato alle spal-<br />

Cle qualche strascico di polemica su un’affluenza non<br />

troppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero<br />

40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere),<br />

la squadra dei candidati al consiglio regionale è pronta<br />

a scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuri<br />

consiglieri del Pd eletti nella circoscrizione <strong>fi</strong>orentina.<br />

Ed ecco i “magni<strong>fi</strong>ci sette” che hanno incassato il maggior<br />

numero di preferenze. In ordine di arrivo si classi<strong>fi</strong>ca primo<br />

Vittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,<br />

di cui è stato sindaco per due mandati. Dietro di lui tre ex<br />

margheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede per lui), Paolo<br />

Bambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passato<br />

da sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionale<br />

dal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto a<br />

Firenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovvero<br />

il campione di preferenze alle ultime elezioni comunali,<br />

titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglio<br />

in Palazzo Vecchio. Si classi<strong>fi</strong>ca sesta l’unica donna riuscita<br />

a spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale a<br />

nero contribuiscono a tenere alti quelli<br />

regolari e privano chi accetta il compromesso<br />

di una serie di diritti civili. <strong>Il</strong> nostro<br />

obiettivo dunque non è sanzionare<br />

per sanzionare, ma ristabilire la legalità<br />

come principio di convivenza civile.<br />

A proposito di legalità, come la mettiamo<br />

con le numerose occupazioni<br />

abusive?<br />

Ribadisco che la strada da percorrere<br />

è una soltanto, quella della legalità.<br />

Come amministrazione cittadina abbiamo<br />

il dovere, anche morale, di dare<br />

delle risposte all’emergenza abitativa.<br />

Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo<br />

– aumentando lo stock degli alloggi di<br />

edilizia residenziale pubblica e accelerando<br />

le procedure di assegnazione. In<br />

tal senso va la decisione di effettuare<br />

l’assegnazione tramite planimetria,<br />

che consente un notevole risparmio di<br />

tempo. Stiamo consegnando decine e<br />

decine di appartamenti, via via che si<br />

concludono i <strong>lavori</strong> di manutenzione.<br />

E il famoso fondo di garanzia a carico<br />

del Comune per le 100 giovani<br />

coppie impossibilitate ad accendere<br />

un mutuo, che compariva tra i 100<br />

punti di Renzi, che <strong>fi</strong>ne ha fatto?<br />

La giunta ha già deliberato in proposito<br />

lo scorso ottobre, si tratta adesso solamente<br />

di aspettare che le pratiche burocratiche<br />

facciano il loro corso. <strong>Il</strong> bando<br />

dovrebbe uscire proprio nelle prossime<br />

settimane.<br />

OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la Petraglia<br />

Pronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magni<strong>fi</strong> ci sette”<br />

sport, pari opportunità, gemellaggi e cooperazione internazionale,<br />

due mandati da primo cittadino di <strong>San</strong> Piero a Sieve<br />

alle spalle. Settima posizione per Simone Naldoni, segretario<br />

provinciale del Pd nonché assessore ai servizi sociali<br />

a Scandicci e presidente della Società della salute dell’area<br />

nord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altro<br />

partito che aveva accettato la s<strong>fi</strong>da-primarie, ad arrivare<br />

davanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiato<br />

il secondo in classi<strong>fi</strong>ca, Maurizio De <strong>San</strong>tis. E adesso<br />

comincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.<br />

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politica<br />

PALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune<br />

“Non mollo l’opposizione.<br />

E ora voglio vedere i fatti”<br />

Francesca Puliti<br />

Molla, non molla, resiste. Sono circolate<br />

su tutti i giornali le voci che davano<br />

Giovanni Galli prossimo alla rottura<br />

con il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidato<br />

a sindaco del centrodestra ad abbandonare<br />

il Salone dei Dugento dopo la scon<strong>fi</strong>tta elettorale.<br />

E invece no, l’ex portierone viola non ha nessuna<br />

intenzione di arrendersi. Resta al suo posto e<br />

resta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha preso<br />

nuovamente possesso di un’altra poltrona, quella<br />

degli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionista<br />

di calcio. Pentito della discesa nell’agone<br />

politico forse? “Assolutamente no – afferma Galli<br />

– sono una persona a cui piace conoscere le cose,<br />

affrontarle di persona. Quella in Palazzo Vecchio è<br />

un’esperienza che mi arricchisce moltissimo”.<br />

Da outsider della politica che era, come ha vissuto<br />

questi primi mesi in Consiglio comunale?<br />

In questo periodo ho cercato di capire come funziona<br />

la macchina pubblica e devo ammettere che se per certi<br />

aspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hanno<br />

lasciato perplesso.<br />

A cosa si riferisce?<br />

Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenze<br />

concrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale la<br />

discussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimo<br />

sempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamente<br />

politico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sul<br />

ruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto a<br />

voce alta e sono state travisate dalla stampa.<br />

Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppo<br />

del Pdl?<br />

Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltanto<br />

espresso il mio imbarazzo per alcune situazioni che si<br />

erano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdo<br />

che il Consiglio abbia bocciato la mozione di Ornella<br />

De Zordo che chiedeva di fermare il taglio degli<br />

alberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovuta<br />

nascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento che<br />

era stato deciso che la stazione non sarebbe più stata<br />

costruita là.<br />

A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestita<br />

la vicenda?<br />

Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza.<br />

Al di là della comunicazione del sindaco non c’è<br />

niente a livello progettuale, non ci sono atti uf<strong>fi</strong>ciali da<br />

impugnare. La collocazione della stazione è stata rimessa<br />

in discussione mille volte, senza che si procedesse a<br />

Scuola<br />

"l'eleganza dei<br />

movimenti...<br />

la leggerezza dello<br />

spirito...<br />

tutto questo<br />

è....danza...."<br />

Claudia Morandini<br />

ballerina professionista internazionale<br />

Accademica di Danza<br />

diretta da Laura Checcucci Lisi<br />

Giovanni Galli<br />

mettere niente per iscritto. Ma credo che la gente sia in<br />

grado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacare<br />

dalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Un’operazione<br />

meritevole, ma gestita in modo discutibile.<br />

In che senso?<br />

La chiusura di piazza Duomo al traf<strong>fi</strong>co implicava l’intero<br />

riassetto della viabilità urbana. Invece non c’è stata<br />

nessuna piani<strong>fi</strong>cazione e il caos nelle strade cittadine lo<br />

dimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tanto<br />

è costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel caso<br />

della Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “aria<br />

fritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e su<br />

cui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una serie<br />

di progetti ben diversi.<br />

Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamento<br />

degli Europei del 2016 con lo stadio nuovo?<br />

Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che avere<br />

lo stadio nuovo pronto per allora. La prima scadenza,<br />

infatti, è <strong>fi</strong>ssata per il 10 febbraio, data entro la quale<br />

presentare la candidatura con annesso il progetto della<br />

nuova struttura. <strong>Il</strong> che signi<strong>fi</strong>ca che per allora tutti i problemi<br />

legati Castello dovrebbero essere stati risolti. La<br />

partita del nuovo stadio è una grande opportunità, ma<br />

può rivelarsi un pericoloso boomerang.<br />

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PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio<br />

“Tra me e la Lega Nord<br />

uno sposalizio alla pari”<br />

on ha fatto un ingresso<br />

Ntrionfale dal portone principale,<br />

eppure ci è arrivata lo stesso<br />

nel palazzo del potere, la Lega<br />

Nord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli,<br />

a pochi mesi dalle elezioni<br />

amministrative che lo avevano<br />

visto guadagnarsi nuovamente<br />

uno scranno grazie alla lista civica<br />

Firenze C’è. C’è stato un<br />

(breve) momento, durante la lunga<br />

marcia verso le scorse amministrative,<br />

in cui Razzanelli era<br />

sembrato un plausibile candidato<br />

per il centrodestra. Abbastanza<br />

“civico” da poter essere apprezzato<br />

anche dagli elettori del Pdl<br />

e forte di un referendum (quello<br />

sulla tramvia, ma non ci sarebbe<br />

neanche bisogno di ricordarlo)<br />

che aveva smosso gli equilibri<br />

cittadini. Ma il matrimonio non è<br />

andato in porto. A sposare la causa<br />

di Mario (o viceversa) è stata<br />

invece la Lega, qualche tempo<br />

dopo. A novembre il cambio di<br />

targa e nome del gruppo e la “discesa<br />

della Lega oltre gli Appennini”.<br />

Come ha spiegato questo passaggio<br />

ai suoi elettori?<br />

Dopo il successo della lista civica,<br />

dovevo trovare una “casa”,<br />

un appoggio politico a livello<br />

nazionale. La Lega Nord è stato<br />

l’unico partito che abbia appoggiato<br />

<strong>fi</strong>n dall’inizio la mia battaglia<br />

contro la tramvia, mentre An<br />

osteggiava il referendum e Forza<br />

Italia si è limitato a concedere la<br />

libera scelta ai suoi elettori. Non<br />

solo, la Lega è un partito vicino<br />

ai problemi concreti della gente.<br />

Che poi può condividere o meno<br />

ciò che propone, ma sicuramente<br />

capisce quello a cui si riferisce.<br />

In questo senso posso dire di essere<br />

leghista da sempre, perché<br />

mi sono sempre occupato dei<br />

problemi concreti della gente.<br />

Quindi la sua linea politica non<br />

cambia?<br />

1012618<br />

di Rolando Susini<br />

Mario Razzanelli<br />

21<br />

Assolutamente no, perché il mio<br />

programma si identi<strong>fi</strong>ca in quello<br />

della Lega, anche nello spirito.<br />

Tant’è vero che ho ricevuto più<br />

congratulazioni per questo “matrimonio”<br />

che per la vittoria del<br />

referendum sulla tramvia.<br />

Allora perché non l’ha fatto<br />

prima delle amministrative?<br />

Avevo cominciato un percorso<br />

con un altro partito, l’Udc, ma<br />

mi sono scontrato con gerarchie<br />

e veti. Tra cui, quello più eclatante,<br />

l’appoggio prima proclamato<br />

e poi ritirato alla mia lista civica<br />

alle amministrative di giugno. La<br />

mia candidatura stonava perché<br />

non mi prestavo all’accordo con<br />

il Pd, che il partito voleva sperimentare<br />

a Firenze.<br />

I rumors la accreditano come<br />

candidato alle prossime regionali…<br />

Non ho mai fatto nessuna richiesta<br />

in tal senso alla Lega, si tratta<br />

di uno “sposalizio” alla pari, fatto<br />

per convinzione e non in base alle<br />

rispettive doti. Ma se arrivasse la<br />

proposta lo farei sicuramente.<br />

Con l’intenzione di far crescere<br />

questo movimento. Una cosa è<br />

certa, adesso non devo più guardarmi<br />

dai colpi bassi e dalle coltellate<br />

alla schiena. /F.P.<br />

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22 Gennaio 2010<br />

Anche la Provincia di Firenze ha il<br />

suo Diamante, un vero e proprio<br />

gioiello fotovoltaico. Si tratta di<br />

una centrale energetica di nuova<br />

generazione realizzata da Enel Ingegneria e<br />

Innovazione dalla <strong>forma</strong> appunto di un diamante<br />

che illuminerà le notti del Parco di Villa<br />

Demidoff a Pratolino. Sviluppato dalla Ricerca<br />

Enel in collaborazione con l’Università di<br />

Pisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistema<br />

energetico innovativo che consente, per la prima<br />

volta, di testare la generazione di elettricità<br />

con pannelli fotovoltaici, integrandola con un<br />

sistema in grado di accumularla sotto <strong>forma</strong> di<br />

idrogeno e di renderla disponibile anche quando<br />

il sole non c’è. Con una <strong>forma</strong> architettonica<br />

che lo rende particolarmente adatto per essere<br />

inserito in contesti paesaggistici di pregio<br />

architettonico e naturalistico, il Diamante, che<br />

ha una potenza installata di 11 kWp, fornirà<br />

energia per l’illuminazione notturna del <strong>parco</strong><br />

Mediceo e quindi del colosso dell’Appennino<br />

del Giambologna, della peschiera della maschera,<br />

della grotta di Cupido, del viale degli<br />

zampilli e per l’alimentazione delle biciclette<br />

elettriche messe a disposizione dei frequentatori<br />

della villa. I 38 pannelli fotovoltaici di<br />

ultima generazione installati sulla struttura<br />

permettono di produrre energia elettrica sfruttando<br />

l’irraggiamento del sole. La parte di<br />

energia non utilizzata viene accumulata generando<br />

idrogeno, che è stoccato all’interno<br />

di tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante.<br />

Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile,<br />

la struttura è in grado quindi di produrre energia<br />

elettrica anche durante la notte o in assenza<br />

di sole. “Diamante, in molti sensi, non è solo<br />

un esercizio tecnologico o di design – spiega<br />

Sauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –<br />

ma è una sorta di pre-prototipo industriale. <strong>Il</strong><br />

sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio,<br />

una casa da due o tre famiglie e l’idea<br />

è stata quella di svilupparlo come piccola centrale<br />

di generazione permanente di energia rinnovabile.<br />

Per ora Diamante è un oggetto che<br />

ci è costato un occhio della testa solo per far<br />

tagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaici<br />

e sviluppare il sistema a idrogeno di estrema<br />

so<strong>fi</strong>sticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamento<br />

termico per accumulare ed erogare<br />

energia. Ma con le prossime batterie sarà tutto<br />

diverso, diverrà una vera e propria proposta di<br />

investimento per famiglie, condomini e anche<br />

piccole imprese”. “Come Provincia di Firenze<br />

– ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamo<br />

chiesto che l’installazione del diamante<br />

energetico nel <strong>parco</strong> di Pratolino non resti un<br />

fatto isolato. Abbiano già dato la disponibilità<br />

ad Enel per un nostro impegno concreto che<br />

porti all’installazione di altri impianti di questo<br />

genere anche nel Parco delle cascine e ai<br />

Renai di Signa”.<br />

provincia<br />

FUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaica<br />

Un “gioiello” che illumina un <strong>parco</strong> intero<br />

Alto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppato<br />

dalla Ricerca Enel in collaborazione con<br />

l’Università di Pisa: produce energia sfruttando i<br />

raggi del sole, e tras<strong>forma</strong> in idrogeno quella che<br />

non viene utilizzata<br />

Ginevra Donnici<br />

Studio Odontoiatrico<br />

<strong>Il</strong> presidente Barducci con il direttore<br />

Ingegneria e Innovazione di Enel Livio Vido<br />

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ARTE E DINTORNI<br />

A Palazzo Medici venti gigantogra<strong>fi</strong>e<br />

Gli scatti di Candida Höfer in una mostra<br />

saltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando però la presenza<br />

Eumana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotogra<strong>fi</strong>e della tedesca<br />

Candida Höfer, artista specializzata in immagini di grande <strong>forma</strong>to. La Galleria di Palazzo<br />

Medici Riccardi espone, <strong>fi</strong>no al 24 gennaio, venti gigantogra<strong>fi</strong>e meticolosamente composte,<br />

che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raf<strong>fi</strong>nata e unica. Le immagini<br />

chiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimore<br />

e palazzi storici. <strong>Il</strong> progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione Palazzo<br />

Strozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degli<br />

innumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezione<br />

preliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008,<br />

documentando accuratamente questi spazi. Alla <strong>fi</strong>ne ha individuato venti luoghi capaci di esprimere<br />

la sua visione su<br />

Firenze: alcuni ambienti<br />

del Museo di <strong>San</strong><br />

Marco, gli Uf<strong>fi</strong>zi e la<br />

loro biblioteca, il Teatro<br />

della Pergola, Palazzo<br />

Pitti, Palazzo Corsini,<br />

la Villa di Poggio a<br />

Caiano, le Biblioteche<br />

Marucelliana e Riccardiana,<br />

l’Accademia con<br />

uno scorcio del David di<br />

Michelangelo, Palazzo<br />

Vecchio e Palazzo Medici<br />

Riccardi. Elemento<br />

comune agli scatti è<br />

l’esplorazione di interni<br />

evocativi e deserti, privi<br />

di presenze umane che<br />

“sono una distrazione<br />

alla visione dello spazio”<br />

come afferma la<br />

fotografa tedesca. L’artista<br />

ha prodotto questi<br />

ritratti di interni senza<br />

ritoccare digitalmente<br />

o alterare le immagini.<br />

Saranno quindi incontri<br />

di luce ravvicinati e<br />

sfolgoranti quelli che<br />

vivranno i visitatori in<br />

transito tra via Cavour<br />

e via Ginori (ingresso<br />

Palazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höfer<br />

gratuito 9-19, chiuso<br />

mercoledì). /G.D.


Le nostre pagine<br />

Quaracchi e il Quartiere<br />

I<br />

più giovani forse sorrideranno<br />

nell’ascoltare il suono<br />

della parola Quaracchi che<br />

rievoca il suono prodotto da<br />

alcuni tipi di volatili, che si possono<br />

vedere per la presenza dei<br />

vicini laghetti della piana. I meno<br />

giovani ricorderanno con un nostalgico<br />

sorriso le battute ed i<br />

lazzi che in uno show della televisione<br />

in bianco e nero degli anni<br />

70 gli italiani potevano vedere un<br />

tal Taracchi di Quaracchi ad opera<br />

di un noto comico.<br />

Quaracchi non è solo un luogo<br />

denso di ricordi e signi<strong>fi</strong>cati storici.<br />

Rappresenta una porzione<br />

strategica del nostro territorio<br />

che pure ha vissuto anche a seguito<br />

delle tras<strong>forma</strong>zioni urbane<br />

alcune dif<strong>fi</strong>coltà. E’ per questo,<br />

che il Consiglio di Quartiere recentemente<br />

insediatosi, è intenzionato<br />

a lavorare per rafforzare<br />

il legame tra amministrazione e<br />

territorio. Con questa ottica in<br />

data 12 dicembre 2009 la Commissione<br />

Cultura del Quartiere 5<br />

ha organizzato presso la Chiesa<br />

di <strong>San</strong> Piero a Quaracchi, grazie<br />

alla disponibilità della Parrocchia,<br />

un Concerto tenuto dalla Scuola<br />

di musica di Fiesole che ha visto<br />

un’alta partecipazione. Tale concerto<br />

si è inserito nelle numerose<br />

attività culturali organizzate laborazione che il Q5 ha realizza- posta solamente alle pur impordente della Commissione servizi lunga, ma la collaborazione che<br />

dalla Commissione presieduta da to, insieme ad altre associazioni tanti materie culturali ed educa- sociali Cristiano Balli hanno più in questi mesi si è instaurata tra<br />

Gloria Innocenti in occasione del del quartiere, con le scuole pretive. Occorre porre attenzione volte effettuato recentemente le associazioni di volontariato<br />

Natale con l’auspicio di portare senti nella zona, come avviene anche ai temi più strettamente sopralluoghi per incontrare ed attive sul territorio, le comunità<br />

lo spirito natalizio in ogni angolo per la Scuola media “Paolo Uc- del territorio. E’ per questo che ascoltare i problemi dei cittadini parrocchiali e le Istituzioni, co-<br />

del nostro Quartiere.<br />

cello.<br />

il Presidente della Commissione e per provare a dare risposta. stituisce il viatico migliore per<br />

In tal senso si dirige anche la col- Ma l’attenzione non deve essere Territorio Fabrizio Ricci e il Presi- La strada da percorrere è ancora affrontare e risolvere i problemi.<br />

SOCIALE<br />

<strong>Il</strong> Progetto “Mediatori di strada”<br />

all’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci”<br />

el Quartiere 5 si segnalano<br />

esperienze di valore in Nmolti<br />

settori. E’ un territorio<br />

ricco di attrazioni e opportunità.<br />

Tuttavia è innegabile che, oltre a<br />

fenomeni positivi, il Quartiere 5 è<br />

interessato pure da fenomeni di disgregazione<br />

e conflittualità sociale<br />

contro i quali è necessario fare<br />

fronte. Tali fenomeni coinvolgono<br />

anche gli adolescenti, compromettendone<br />

talvolta il percorso di<br />

crescita. Non è da escludersi che<br />

tali fenomeni si veri<strong>fi</strong>chino anche<br />

perché il Territorio è stato spesso<br />

pensato a misura di adulto. In<br />

tale contesto i minori non sempre<br />

hanno la possibilità di esercitare<br />

i propri diritti di cittadinanza e di<br />

sperimentare maggiore consapevolezza<br />

dei rapporti sociali e civili,<br />

pre-condizione essenziale per lo<br />

sviluppo di una comunità locale<br />

competente e partecipata.<br />

La molteplicità dei fattori di disagio<br />

- scolastico, socio-ambientale,<br />

familiare - rischia di infrangersi<br />

all’interno dei gruppi giovanili,<br />

generando situazioni e comportamenti<br />

devianti: alcuni adolescenti<br />

adottano infatti modelli relazionali<br />

e di vita che producono frequentemente<br />

condotte critiche autolesioniste<br />

o distruttive.<br />

Per tali ragioni il Consiglio di Quartiere<br />

5 ha da tempo individuato la<br />

necessità di intervenire per opporsi<br />

a tale deriva attivando percorsi<br />

educativi che offrano opprutnità<br />

ai nostri giovani. A tale <strong>fi</strong>ne è stato<br />

attivato un servizio di “Educativa<br />

di strada”, che ha coinvolto, oltre<br />

ai giovani delle zone di Novoli e<br />

Firenze Nova, gli studenti dell’Istituto<br />

Industriale Statale Leonardo<br />

da Vinci.<br />

L’IIS Leonardo da Vinci è una vera e<br />

propria comunità, profondamente<br />

permeata da fenomeni e fermenti<br />

territoriali. Un sistema sociale aperto<br />

alle diverse risorse e problematiche<br />

del Quartiere. Si tratta di una<br />

scuola dove le strutture didattiche,<br />

gli spazi in<strong>forma</strong>li, i giardini creano<br />

la percezione di uno spazio urbano<br />

profondamente integrato con<br />

la realtà esterna. In questo senso,<br />

la scuola nella sua lunga storia ha<br />

“fatto” il “quartiere”, non soltanto<br />

perché ha contribuito a <strong>forma</strong>re<br />

generazioni di lavoratori e cittadini,<br />

ma anche perché incide sul<br />

tessuto socio culturale circostante.<br />

A sua volta è il territorio stesso a<br />

interagire con la realtà scolastica,<br />

anche generando problematiche<br />

e criticità non facilmente risolvibili.<br />

Alla luce di queste considerazioni il<br />

Consiglio di Quartiere 5 ha scelto di<br />

investire su un modello operativo<br />

di intervento, l’educativa di strada,<br />

sperimentandolo nel contesto del-<br />

5<br />

la scuola da Vinci, inteso come spazio<br />

sociale in osmosi con il territorio<br />

circostante, microcosmo aperto<br />

popolato e vissuto da molte tipologie<br />

di soggetti portatori di interessi<br />

e bisogni differenziati.<br />

<strong>Il</strong> lavoro portato avanti in questi<br />

anni all’interno dell’Istituto ha prodotto<br />

ottimi risultati. Tali risultati<br />

sono stati raccolti in una pubblicazione<br />

che verrà discussa e commentata<br />

dagli stessi studenti coinvolti<br />

Martedì 19 gennaio 2010 e poi<br />

presentata ai rappresentanti delle<br />

Istituzioni e agli operatori del settore<br />

Mercoledì 27 gennaio alle ore<br />

17 presso la sede dell’IIS Leonardo<br />

da Vinci.


5<br />

LE PISTE CICLABILI NEL QUARTIERE 5<br />

<strong>Il</strong> Quartiere è dotato di una considerevole rete di piste ciclabili. Tale rete si è in<strong>fi</strong>ttita<br />

nel corso degli anni anche per le richieste dei cittadini di far fronte alla necessità di<br />

una mobilità migliore che prevedesse un’alternativa al mezzo di trasporto tradizionale,<br />

l’auto, che non fosse solo il mezzo pubblico. Le amministrazioni, che si sono succedute,<br />

hanno infatti predisposto un piano di piste ciclabili, che sono state realizzate in<br />

maniera omogenea nel nostro quartiere, per coprire il territorio nel modo più esteso.<br />

Le piste ciclabili principali sono la C4 “ciclopista Novoli”, la C5 “Scandicci-Careggi”, la<br />

C6 “Cascine-Sesto Fiorentino” e l’ultima in ordine di realizzazione, la nuova pista ciclabile<br />

alle Piagge, lungo il canale della Goricina, che porta <strong>fi</strong>no ai Renai di Signa.<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

In particolare in merito alla nuova pista della Piagge <strong>Il</strong> Vicepresidente Q5 Federico<br />

Perugini dichiara: “A differenza delle altre, la pista ciclabile delle Piagge rappresenta<br />

anche un itinerario naturalistico, da percorrere a piedi e che può rientrare nel progetto<br />

del “Parco Fluviale dell’Arno”. La pista ciclabile, in generale, non svolge solo una funzione<br />

di mobilità alternativa ma si collega anche all’attività sportiva. L’incentivazione<br />

dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, deve essere inquadrato anche in<br />

questa ottica. E’ utile infatti per migliorare gli stili di vita e combattere la sedentarietà.<br />

La pista ciclabile non è solo un intervento di riquali<strong>fi</strong>cazione della zona delle Piagge,<br />

ma è anche un’importante esempio di infrastruttura eco-sostenibile e di mobilità alternativa.<br />

E’ collegata infatti con il Parco delle Cascine, consentendo quindi di arrivare<br />

in bicicletta nel centro storico. Rappresenta quindi un’arteria di collegamento della<br />

periferia nord-ovest con il centro storico. Consente una valida alternativa a costo zero<br />

all’automobile e all’autobus. Aumenta anche la libertà del cittadino. Da oggi è possibile<br />

andare gratis in piazza Duomo in bicicletta e con il cane, facendo una bellissima passeggiata<br />

all’insegna della natura, del risparmio energetico ed economico del rispetto<br />

e difesa dell’ambiente.”<br />

Obiettivo dell’attuale amministrazione è dunque potenziare il sistema delle piste ciclabili.<br />

Del medesimo tenore il Presidente della Commissione territorio Fabrizio Ricci<br />

il quale tra gli indirizzi programmatici relativi al territorio dell’anno 2010 ha proposto<br />

l’agevolazione dell’utilizzo di biciclette con la creazione, oltre alle piste ciclabili, di un<br />

piano rastrelliere adeguato alle esigenze. In particolare Ricci dichiara: “Saremo molto<br />

sensibili al tema della mobilità sostenibile incentivando l’utilizzo di un mezzo alternativo<br />

all’auto. In tal senso l’uso della bicicletta è un mezzo per noi fondamentale”.<br />

<br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

Le nostre pagine<br />

i nostri contatti<br />

Qualora desideriate inviare segnalazioni o suggerimenti al Consiglio di<br />

Quartiere 5, potrete indirizzare le Vostre comunicazioni alle e-mails istituzionali<br />

del Consiglio di Quartiere.<br />

Presidente Federico Gianassi :<br />

presidenteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Vicepresidente Federico Perugini:<br />

vicepresidenteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Territorio Fabrizio Ricci:<br />

territorioq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Servizi Sociali Cristiano Balli:<br />

socialeq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Ambiente Francesca Paolieri:<br />

ambienteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Cultura Gloria Innocenti Grisanti:<br />

culturaq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Servizi Educativi Andrea Casucci:<br />

serveducq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Sport Andrea Bencini:<br />

sportq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

Presidente Commissione Lavoro e Sviluppo Benedetta Albanese:<br />

lavoroesviluppoq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />

L’albero di Natale “del riciclo”<br />

I bambini e gli insegnanti<br />

della scuola dell’infanzia<br />

Amendola hanno raccolto<br />

l’invito del Quartiere ed<br />

hanno addobbato un albero<br />

di Natale splendido<br />

nella sua fantasiosa originalità<br />

che fa bella mostra<br />

di se all’ingresso della<br />

sede del Quartiere stesso.<br />

Tutto realizzato con materiali<br />

di riciclo, quest’albero<br />

natalizio dimostra come, il<br />

bello nasca senza sprechi<br />

inutili, ma sfruttando soprattutto<br />

la fantasia, di cui<br />

i più piccoli sono particolarmente<br />

dotati.<br />

Niente sprechi, niente plastiche<br />

e materiali perico-<br />

<strong>Il</strong> 12 Dicembre 2009 si sono<br />

tenuti i festeggiamenti di<br />

Radio Voce della Speranza<br />

per il trentesimo anniversario.<br />

Radio Voce della Speranza<br />

(frequenza è 92.4 FM)<br />

è una emittente evangelica<br />

<strong>fi</strong>orentina, che fa parte di un<br />

network nazionale composto<br />

da 9 emittenti locali che<br />

fanno capo all’Associazione<br />

Media Avventista Italiana<br />

(AMAI). La Radio si trova da<br />

sempre nel territorio del<br />

Quartiere 5, in zona Careggi,<br />

e, collaborando in rete con<br />

varie associazioni locali e<br />

losi sul nostro albero, ma<br />

soprattutto un esempio<br />

concreto di quella che è<br />

un’attenta opera di divulgazione<br />

ecologica.<br />

L’albero di Natale “del riciclo”,<br />

del resto, altro non<br />

è che un tassello prezioso<br />

delle tante iniziative<br />

di questo tipo che<br />

nelle scuole comunali<br />

dell’infanzia del nostro<br />

quartiere sono ricorrenti<br />

e che s’inseriscono in un<br />

progetto più ampio che le<br />

coinvolge da tempo e che<br />

prevede il riutilizzo dei ri<strong>fi</strong>uti<br />

per la realizzazione di<br />

oggettistica di vario genere<br />

e fantasia.<br />

I Festeggiamenti di<br />

Radio Voce della Speranza<br />

nazionali, si occupa di temi<br />

sociali, culturali, di in<strong>forma</strong>zione<br />

medico-sanitaria e religiosi<br />

grazie al lavoro di un<br />

gruppo di volontari.<br />

Sono intervenuti ai festeggiamenti<br />

anche l’Assessore<br />

Claudio Fantoni e il<br />

Presidente del Quartiere 5,<br />

Federico Gianassi, che ha<br />

ringraziato l’emittente per il<br />

servizio svolto in questi anni<br />

e per l’apertura e l’interesse<br />

mostrato nell’interagire con<br />

i rappresentati istituzionali<br />

su tematiche di rilievo per il<br />

nostro territorio.


Le nostre pagine<br />

INIZIATIVE NEL QUARTIERE 5<br />

VENERDI’ CULTURALI<br />

DI VILLA POZZOLINI<br />

(Sala Archi di Villa Pozzolini – Viale Guidoni,<br />

188 – tel. 055/4378494)<br />

22 gennaio, ore 17,30<br />

Storia dell’arte italiana: il 400 e il primo<br />

Rinascimento<br />

a cura di Armando Caprilli<br />

29 gennaio, ore 15,30<br />

Visita guidata agli Uf<strong>fi</strong>zi<br />

a cura di Armando Caprilli<br />

5 febbraio, ore 17,30<br />

Curtatone e Montanara: per capire oltre<br />

la rtorica<br />

a cura di Ugo Barlozzetti<br />

12 febbraio, ore 17,30<br />

Miasmi e fragranze: alle origini di una disciplina<br />

dell’igiene<br />

a cura di Vespasiano Ramazzini<br />

19 febbraio, ore 17,30<br />

Concerto di spirituals<br />

La Corale di S.Lucia, diretta da Luca Logi<br />

26 febbraio, ore 17,30<br />

<strong>Il</strong> Risorgimento nella pittura dei Macchiaioli<br />

a cura di Sergio Casprini<br />

5 marzo, ore 17,30<br />

Le urne dei forti: la memoria come bisogno<br />

di identità naazionale<br />

a cura di Livio Ghelli<br />

12 marzo, ore 17,30<br />

Proiezione del video: “<strong>Il</strong> corpo delle donne”<br />

a cura dell’Associazione “Libere tutte”<br />

19 marzo, ore 17,30<br />

Patti col diavolo: il mito di Faust<br />

a cura di Elena Blavatsky<br />

26 marzo, ore 17,30<br />

Canti e poesie del nostro Risorgimento<br />

a cura di Adalberto Scarlino<br />

MOSTRE DI FOTOGRAFIA E PITTURA<br />

NEL QUARTIERE 5<br />

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dal 30 gennaio al 5/6 febbraio 2010<br />

“QUATTRO ARTISTE A CONFRONTO”<br />

a cura dell’ Associazione Culturale GA-<br />

DARTE<br />

Orario di apertura tutti i giorni:10,00-12,00/15,00-19,00<br />

Inaugurazione 30 Gennaio 2010 ore<br />

16,30<br />

Espongono:<br />

OLGA BELSITO<br />

DELIA DESSI’<br />

VALERIA PANICHI<br />

ANGELA TARANTINO<br />

Dal 27 febbraio al 2 aprile 2010<br />

ANTONIO ANCAROLA<br />

Dal 27 marzo al 2 aprile 2010<br />

GIUSEPPE TRENTACOSTE<br />

Sala A.n.r.a.c. Centro Coop “Le Piagge”, Via<br />

Lazio 10/7<br />

Come arrivare: Ataf e Linea 56 capolinea “le<br />

Piagge” - F.s. Stazione “Le Piagge”<br />

PALESTRA<br />

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L’importanza dell’ANPIL Terzolle<br />

Inserita alla <strong>fi</strong>ne del 2006 nell’elenco delle<br />

aree protette della Regione Toscana,<br />

l’ANPIL Terzolle (Area Naturale Protetta di<br />

Interesse Locale) è un’area di particolare<br />

pregio ambientale e paesaggistico che<br />

si estende per circa 2000 ettari intorno al<br />

<strong>fi</strong>ume tra i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino<br />

e Vaglia.<br />

<strong>Il</strong> Regolamento di Gestione è stato approvato<br />

con Delibera del Consiglio Comunale<br />

di Firenze n. 30 del 07-04-2008.<br />

Con l’approvazione del Regolamento è<br />

possibile accedere ai fondi regionali per<br />

gli aspetti riguardanti la fruizione del <strong>parco</strong><br />

e la conservazione ambientale degli<br />

habitat. La guida dell’ANPIL Terzolle è<br />

demandata ad un Comitato di Gestione,<br />

composto da 6 membri, che si avvale di<br />

un Comitato Scienti<strong>fi</strong>co, composto da<br />

esperti in materia di aree protette, scienze<br />

naturali e agro forestali<br />

L’obiettivo principale dell’ANPIL Terzolle<br />

è promuovere, in <strong>forma</strong> coordinata, la<br />

conservazione e la valorizzazione del<br />

patrimonio naturale dell’ambiente, del<br />

paesaggio e del patrimonio storico-culturale,<br />

nonché la promozione di attività<br />

economiche compatibili, di attività ricre-<br />

ative, di ricerca scienti<strong>fi</strong>ca e di gestione<br />

faunistica.<br />

<strong>Il</strong> nostro territorio è ricco di aree protette<br />

di grande interesse naturalistico e paesaggistico.<br />

Alcune di queste si trovano<br />

nelle immediate vicinanze della città di<br />

Firenze, altre in ambienti montani, lontani<br />

dal contesto urbano. Caratteristica<br />

speci<strong>fi</strong>ca dell’ANPIL Terzolle è proprio<br />

la sua vicinanza alla città, in particolare,<br />

per quanto riguarda il nostro Quartiere,<br />

alla zona di Rifredi e Careggi. La particolarità<br />

di questa vasta area è quella di<br />

essere, quantomeno per le aree più vicine<br />

al nostro Quartiere, ormai un “<strong>parco</strong><br />

antropizzato”, cioè caratterizzato da un<br />

territorio ampiamente urbanizzato che<br />

mantiene però caratteristiche ambientali,<br />

naturalistiche e paesaggistiche di<br />

grande interesse e quindi da tutelare. In<br />

particolare, il Quartiere 5 vede nell’ANPIL<br />

uno strumento fondamentale per la valorizzazione<br />

del territorio e si attiverà in<br />

accordo con il Comune per realizzare una<br />

idonea documentazione in<strong>forma</strong>tiva con<br />

cartogra<strong>fi</strong>e tematiche, guida naturalistica<br />

e pannelli in<strong>forma</strong>tori.<br />

Nella seduta del Consiglio di Quartiere 5<br />

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<strong>Il</strong> Quartiere 5 organizza CORSI di GINNA-<br />

STICA bisettimanali per adulti e anziani<br />

dal 11 GENNAIO 2010 nelle seguenti<br />

palestre :<br />

- PALESTRA FILPJ<br />

Via Magellano (zona Ponte di mezzo bus 23 )<br />

corsi solo al mattino nei seguenti giorni:<br />

Martedì e Venerdi 9.00-10.00 10.00-<br />

11.00 11.00-12.00 .<br />

- PALESTRA DON MINZONI<br />

P.zza C. d V. Veneto (zona Panche bus 2 e 20)<br />

corsi solo il pomeriggio:<br />

Lunedì-Giovedi 16.30-17.30 17.30-18.30<br />

del 23 dicembre 2009 è stato eletto quale<br />

membro per il Comitato di Gestione<br />

dell’ANPIL Terzolle il Consigliere Fabrizio<br />

Tucci. A proposito della elezione e degli<br />

obiettivi che si intendono perseguire Fabrizio<br />

Tucci dichiara: “Credo che il primo<br />

passo per tutelare e valorizzare un’area<br />

protetta sia quello di conoscerla e per<br />

conoscerla é necessario utilizzarla e renderla<br />

fruibile al più presto, soprattutto<br />

da parte di chi su quel territorio ci vive<br />

e ci lavora quotidianamente. Per “farla<br />

conoscere” sarà opportuno, per esempio,<br />

potenziare le escursioni guidate con<br />

le scuole, come già fatto in passato dal<br />

Quartiere, magari partendo proprio dalle<br />

scuole che insistono nell’ambito dell’AN-<br />

PIL, in quanto i bambini sono spesso il<br />

tramite che permette anche agli adulti<br />

di entrare in contatto con l’ambiente.<br />

L’ANPIL potrebbe essere e diventare un<br />

grande “laboratorio didattico all’aperto”,<br />

che cambia e muta le sue caratteristiche<br />

anche in funzione delle stagioni.<br />

Per quanto riguarda la Conservazione<br />

Ambientale si dovrà attentamente tenere<br />

di conto di tutte le indicazioni del Comitato<br />

Scienti<strong>fi</strong>co e di altri enti preposti<br />

o Martedì-Venerdi 17.30-18.30<br />

- PALESTRA P. VALENTI<br />

Via T. Alderotti (zona Poggetto bus 8 e 20 )<br />

corsi mattina e pomeriggio:<br />

Lunedì-Giovedi 15.00 – 16.00<br />

Martedì-Venerdi 9.15-10.15 10.15-11.15<br />

Mercoledi-Venerdi 14.45-15.45 15.45-<br />

16.45 .<br />

- PALESTRA CADORNA<br />

Via Pontormo, 92 (zona Castello bus 2 e<br />

28)<br />

corsi solo al mattino nei seguenti giorni :<br />

Lunedì-Giovedi 9.00-10.00 10.00-11.00<br />

Le iscrizioni , si effettuano presso la sede<br />

del Quartiere 5 Via Lambruschini ,33. (<br />

Bus n. 4, n. 8, n. 20 e n. 28 ) con orario<br />

8.30-12.30 dal Lunedì al Venerdi<br />

Per in<strong>forma</strong>zioni telefoniche 055 2767005/6<br />

IL PRESIDENTE COMM. SPORT Q.5<br />

Andrea Bencini<br />

IL PRESIDENTE DEL C. di Q. 5<br />

Federico Gianassi<br />

I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE<br />

(Anoressia, bulimia, disturbi atipici)<br />

Mercoledì 27 gennaio, mercoledì 3 febbraio<br />

- ore 21,00<br />

COME PERDERE E MANTENERE IL<br />

PESO PERDUTO<br />

(Gestire l’alimentazione senza perdere la<br />

testa)<br />

Mercoledì 3 marzo, mercoledì 10 marzo<br />

- ore 21,00<br />

Sala del Consiglio del Quartiere 5, Via<br />

Lambruschini, 33<br />

Come arrivare: Bus 4, 20, 28<br />

Ingresso libero<br />

A cura dell’AIDAP Associazione Italiana Disturbi<br />

dell’alimentazione e del peso<br />

come l’ARPAT, programmando un monitoraggio<br />

periodico di tutti i bioindicatori<br />

sulla qualità del <strong>fi</strong>ume. Per migliorare la<br />

consapevolezza di tutti i soggetti sull’importanza<br />

del tema della conservazione<br />

del patrimonio naturalistico ed ambientale,<br />

si potrà valutare anche la promozione,<br />

in accordo con le associazioni<br />

ambientaliste e comunque con tutte le<br />

realtà sociali presenti nella zona, di manifestazioni<br />

dedicate al risparmio energetico,<br />

alla raccolta differenziata, alla<br />

mobilità sostenibile (magari cercando di<br />

potenziare il servizio di trasposto pubblico).<br />

Credo sia inoltre necessario promuovere<br />

lo sviluppo di attività economiche<br />

con particolare riferimento alle attività<br />

agricole, alle attività silvicolturali e a tutte<br />

quelle attività di servizio d’in<strong>forma</strong>zione<br />

e promozione turistica chiaramente di<br />

tipo esclusivamente compatibile con il<br />

prioritario obiettivo di valorizzazione<br />

ambientale. Penso In<strong>fi</strong>ne che sia opportuna<br />

la convocazione al più presto il<br />

Comitato Scienti<strong>fi</strong>co che ricordiamo ha<br />

funzioni consultive e di consiglio, ma che<br />

saprà certamente fornire ottimi indicazioni<br />

su come operare.”<br />

5<br />

Inaugurazione<br />

area giochi<br />

in Via vespucci<br />

In data 30 Dicembre 2009 è stata<br />

inaugurata una nuova area giochi in<br />

Via Vespucci. L’intervento, progettato<br />

da Franco Mugnai,tecnico dell’Uf<strong>fi</strong>cio<br />

Verde Urbano del Quartiere 5, prematuramente<br />

scomparso nella primavera<br />

scorsa, è costato complessivamente<br />

82.000 euro, ha previsto la ristrutturazione<br />

dell’area gioco esistente pari a<br />

600 metri quadrati mediante la sostituzione<br />

delle attrezzature ludiche e<br />

delle panchine esistenti e la realizzazione<br />

di una pavimentazione in gomma.<br />

I giochi sono ispirati ad un design<br />

moderno e realizzati con materiali<br />

che ne assicurano resistenza nel tempo.<br />

Si tratta infatti di legno di robinia<br />

e acciaio. La pavimentazione c.d.<br />

“smorzacadute”, oltre ad essere certamente<br />

funzionale, è dotata di gradevole<br />

effetto estetico per la varietà di<br />

colori utilizzata. Inoltre, l’intera area è<br />

stata completamente delimitata con<br />

una recinzione colorata. Sebbene la<br />

data di scadenza della riquali<strong>fi</strong>cazione<br />

fosse prevista per la <strong>fi</strong>ne del mese<br />

di Marzo, grazie alla apprezzabile<br />

intensità dei <strong>lavori</strong> è stato possibile<br />

completare l’intervento con alcuni<br />

mesi di anticipo. <strong>Il</strong> Quartiere esprime<br />

soddisfazione per l’intervento sia per<br />

la velocità dell’opera che per la qualità<br />

del risultato. Viene infatti messa<br />

a disposizione dei bambini una area<br />

giochi sicura e accogliente. Contemporaneamente<br />

vengono garantiti agli<br />

accompagnatori e ad altri che vogliano<br />

farne uso spazi che consentono<br />

di stare seduti in modo gradevole e<br />

decoroso. Tale intervento si inserisce<br />

nella strategia del Consiglio di Quartiere<br />

di aumentare gli spazi vivibili del<br />

territorio in modo che siano fruibili<br />

dalla popolazione. L’auspicio è pertanto<br />

che di tale area vorranno bene<strong>fi</strong>ciare<br />

il numero più ampio possibile di<br />

persone, le quali si impegnino però ad<br />

assicurare sempre il massimo rispetto<br />

dello Spazio Pubblico che appartiene<br />

alla nostra Comunità tutta.<br />

Un ricordo per<br />

Massimo Giannelli.<br />

<strong>Il</strong> 3 dicembre scorso è improvvisamente<br />

venuto a mancare Massimo<br />

Giannelli, Esecutore Polivalente del<br />

Quartiere 5. Massimo si occupava dei<br />

servizi di collegamento tra le varie sedi<br />

e di quelli necessari alla buona riuscita<br />

delle tante iniziative organizzate dagli<br />

Uf<strong>fi</strong>ci della Circoscrizione. Proprio il<br />

giorno precedente era stato protagonista<br />

nella realizzazione dell’iniziativa<br />

in favore dei lavoratori SEVES tenutasi<br />

in Piazza del Sodo. Grande è il dolore<br />

del Quartiere. Vogliamo però ricordarlo<br />

con affetto e simpatia. La simpatia,<br />

che ha contraddistinto Massimo, ha<br />

reso per tutti noi più piacevole lo stare<br />

insieme qui al Quartiere. Terremo sempre<br />

presente la disponibilità e la generosità<br />

che ha mostrato verso gli amici,<br />

cercando di farne tesoro. A Massimo il<br />

ricordo affettuoso di tutto il Quartiere.


SOVRAPPESO E OBESITÀ:<br />

I SERVIZI PUBBLICI SUL TERRITORIO<br />

<strong>Il</strong> sovrappeso e l’obesità si stanno ponendo sempre più all’attenzione della medicina generale non<br />

solo per il suo aumento di incidenza ma soprattutto per il riconoscimento del loro ruolo come fattore<br />

di rischio per le patologie croniche: basti pensare al crescente numero di diabetici e di ipertesi.<br />

<strong>Il</strong> fenomeno è molto diffuso nel nostro Paese e la sua prevalenza è in costante aumento con una<br />

preoccupante espansione nell’età infantile, attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stili<br />

di vita estremamente sedentari con livelli assai ridotti di attività <strong>fi</strong>sica.<br />

L’attenzione al peso va posta <strong>fi</strong>n dall’infanzia perché il bambino obeso ha molte probabilità di<br />

essere un adulto obeso. L’attenzione all’infanzia comporta chiaramente un coinvolgimento dei<br />

genitori e degli adulti di riferimento per tutti i signi<strong>fi</strong>cati che il cibo assume all’interno delle relazioni<br />

familiari (sociale, culturale, educativo), non solo alimentare.<br />

La correzione del peso deve essere eseguita con cautela, soprattutto nel periodo dell’infanzia e<br />

dell’adolescenza, senza restrizioni alimentari brusche e troppo severe (da evitare il “fai da te”…)<br />

che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla salute.<br />

Consigli per tutelare la salute (dalle linee guida nazionali)<br />

Controlla se il tuo peso è giusto<br />

Un peso stabile che rientri nei limiti della norma contribuisce a far vivere meglio e più a lungo.<br />

Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti indicati in tabella, è necessario riportarlo gradatamente<br />

ad un peso ragionevole.<br />

<strong>Il</strong> parametro più utilizzato per valutare lo stato nutrizionale di una persona è l’Indice di Massa Corporea<br />

che si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in Kg) per l’altezza al quadrato (espressa<br />

in metri). Confronta il valore ottenuto con i tuoi dati con i valori della tabella sottostante:<br />

IMC INFERIORE A 18,5 SOTTOPESO<br />

IMC DA 18,5 A 24,9 NORMOPESO<br />

IMC DA 25 A 29,9 SOVRAPPESO<br />

IMC DA 30 A 34,9 OBESITÀ LIEVE<br />

IMC DA 35 A 39,9 OBESITÀ MODERATA<br />

IMC SUPERIORE A 40 OBESITÀ GRAVE<br />

Controlla la tua Circonferenza vita<br />

Altro elemento importante per valutare il tuo stato nutrizionale è la Circonferenza Vita in quanto<br />

rappresenta un valido indice del grasso presente a livello addominale.<br />

Se il valore è superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne, il rischio di malattie cardiovascolari<br />

risulta sensibilmente aumentato.<br />

Segui una dieta variata e bilanciata per mantenere il peso sotto controllo.<br />

• Vale a dire includere tutti gli alimenti in maniera equilibrata:<br />

• Evitare di fare pasti copiosi: meglio frazionare l’alimentazione della giornata in tre pasti principali<br />

(colazione, pranzo e cena) e due piccoli spuntini (ciascuno di circa 100 calorie);<br />

• Ridurre il consumo di alimenti di origine animale ricchi di grassi: latte e derivati, <strong>forma</strong>ggio,<br />

insaccati, il grasso visibile della carne e dolci in genere;<br />

• Privilegiare il consumo di pesce, soprattutto di quello azzurro, in quanto ricco di grassi protettivi<br />

nei confronti del cuore;<br />

• Ridurre il consumo di sale da cucina come condimento, se ne raccomanda il consumo di<br />

5-6 gr. al giorno equivalente a circa un cucchiaino da caffè. Sono da limitare anche estratti di<br />

carne e dadi da brodo, ma anche salse per condimenti tipo maionese, ketchup, senape, salsa<br />

di soia....., si possono invece utilizzare spezie e aceto anche balsamico per insaporire i cibi;<br />

• Consumare almeno 5 porzioni fra frutta e verdura al giorno di stagione per assicurarsi un’<br />

adeguata assunzione di <strong>fi</strong>bra alimentare necessaria per controllare il peso e per ridurre l’as-<br />

1) Saltare la prima colazione o il pranzo aiuta a perdere peso<br />

2) L’olio di semi è più leggero dell’olio di oliva<br />

3) Per scendere di peso basta eliminare la pasta dalla dieta<br />

4) Praticare un'intensa attività <strong>fi</strong>sica è suf<strong>fi</strong>ciente a perdere peso<br />

5) Mangiare frutta, in gran quantità, aiuta a mantenere la linea<br />

6) Tutti gli alimenti di origine alimentare contengono colesterolo<br />

7) Chi ha genitori obesi è destinato inevitabilmente ad essere grasso<br />

sorbimento di grassi e zuccheri introdotti con la dieta;<br />

• Bevi ogni giorno acqua in abbondanza, mediamente 1,5/2 litri, frequentemente e in piccole<br />

quantità, anche quando non avverti lo stimolo della sete. Ricorda che il calcio presente nell’acqua<br />

viene assorbito dall’organismo come il calcio presente nel latte.<br />

• Sono da evitare tutti i superalcolici e gli alcolici in genere in quanto pur non essendo un<br />

nutriente l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie che sommandosi a quelle apportate<br />

dagli alimenti possono contribuire a fare ingrassare;<br />

• Mantenere uno stile di vita attivo attraverso una regolare e quotidiana attività motoria (camminare<br />

o pedalare almeno mezz’ora tutti i giorni).<br />

Cosa fare se la valutazione dello stato nutrizionale non risulta adeguata<br />

Rivolgiti al pediatra o al medico di famiglia per avere i consigli utili su come affrontare le problematiche<br />

relative al peso corporeo i quali decideranno sulla base della storia familiare e personale<br />

l’opportunità di effettuare approfondimenti attraverso l’invio e la collaborazione con i servizi specialistici<br />

pubblici del territorio.<br />

Sul territorio è possibile trovare servizi dedicati e in rete a seconda delle tue caratteristiche<br />

<strong>fi</strong>siche e alle tue esigenze cliniche<br />

Se il tuo peso rientra nel normopeso o nel lieve sovrappeso e sei interessato a recuperare e/o mantenere<br />

un buono stato di salute allora il Counseling Nutrizionale fa al caso tuo. <strong>Il</strong> programma<br />

prevede un percorso di salute attraverso incontri a piccoli gruppi sulle tematiche della corretta<br />

alimentazione e di un salutare stile di vita.<br />

Per in<strong>forma</strong>zioni telefonare nei giorni: mercoledì e giovedì dalle 9 alle 10,30 al n. 055 2496794.<br />

<strong>Il</strong> servizio è prenotabile tramite CUP metropolitano e non è prevista richiesta medica.<br />

Se invece il tuo peso si colloca già nel sovrappeso conclamato e/o obesità puoi rivolgerti a Ambulatorio<br />

di Dietetica Professionale della tua zona.(vedi tabella)<br />

AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO<br />

OSPEDALE.<br />

SM.ANNUNZIATA<br />

MERCOLEDÌ/<br />

VENERDÌ<br />

VIA GRAMSCI SESTO<br />

FIORENTINO<br />

LUNEDÌ/MARTEDI //<br />

PRESIDIO P.PALAGI<br />

(EX IOT) -FIRENZE<br />

VENERDÌ //<br />

OSPEDALE DEL<br />

MUGELLO<br />

LUNEDÌ MARTEDÌ<br />

PRESIDIO L.NO<br />

SANTA ROSA<br />

FIRENZE<br />

MERCOLEDÌ/<br />

GIOVEDÌ/VENERDI<br />

//<br />

PRESIDIO VIA<br />

BETTINI-PELAGO<br />

VENERDÌ //<br />

OSPEDALE NUOVO<br />

S.G.DI DIO-FIRENZE<br />

MERCOLEDÌ/<br />

VENERDÌ<br />

MARTEDÌ<br />

OSPEDALE<br />

SERRISTORI FIGLINE<br />

LUNEDÌ-2° E<br />

4°GIOVEDÌ<br />

//<br />

PRESIDIO VIA<br />

DELL’OSTERIA<br />

FIRENZE<br />

MERCOLEDÌ //<br />

PRESIDIO<br />

CAMEREATA<br />

MERCOLEDÌ/<br />

GIOVEDÌ<br />

PRESIDIO V.LE<br />

PRESIDIO VIA<br />

MORGAGNI<br />

LUNEDÌ MARTEDÌ<br />

RIALDOLI-<br />

MARTEDÌ //<br />

FIRENZE<br />

SCANDICCI<br />

PRESIDIO B.GO LUNEDÌ-<br />

PRES.ALFA<br />

OGNISSANTI MERCOLEDÌ-<br />

//<br />

COLUMBUS LASTRA GIOVEDI //<br />

FIRENZE<br />

VENERDI<br />

A SIGNA<br />

La prenotazione va effettuata tramite CUP (telefono da rete <strong>fi</strong>ssa 840003003 e da rete mobile<br />

199175955) metropolitano con richiesta medica.<br />

VALUTA LE TUE CONOSCENZE IN AMBITO NUTRIZIONALE, RISPONDENDO VERO O FALSO AD UN SEMPLICE TEST SUI PREGIUDIZI ALIMENTARI<br />

8) l’ananas fa dimagrire<br />

9) Per condire la pasta è più salutare utilizzare la margarina invece del burro<br />

10)Per dimagrire più facilmente è necessario usare alimenti light<br />

11) L’acqua oligominerale aiuta a perdere di peso<br />

12) Gli ingredienti riportati in etichetta sono elencati in ordine decrescente<br />

13)La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro contenuto nei cibi<br />

Risposte esatte: Da 1 a 5 = Falso (F), 6 =Vero (V), da 7 a 11= F, 12 e 13 = V<br />

La Società della Salute di Firenze, per attuare le linee di indirizzo regionali e nazionali sul tema alimentazione e salute ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con medici, dietiste, nutrizionisti, psicologi con l’obiettivodi fornire<br />

al cittadino una risposta integrata attraverso interventi di educazione sanitaria, assistenziale e clinica. Per ulteriori approfondimenti relativi ai servizi territoriali sopraindicati è possibile consultare il sito della Società della Salute di Firenze<br />

www.sds.<strong>fi</strong>renze.it e per conoscere le “linee guida per una sana alimentazione italiana” vedere il sito dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione www.inran.it<br />

In<strong>forma</strong>zione a cura della Società della Salute


noi e gli altri<br />

FRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisogno<br />

Un secolo al servizio della città<br />

137 anni al servizio della città e dei <strong>fi</strong>orentini.<br />

La Fratellanza militare di Firenze<br />

nasce nel 1872 ad opera di un gruppo<br />

di reduci di guerra che prestavano soccorso<br />

agli aderenti all’associazione, ma bastano<br />

pochi anni per tras<strong>forma</strong>rla in associazione volontaria<br />

aperta a tutta la cittadinanza, nessuno<br />

escluso. “Si chiama Fratellanza Militare perché<br />

è un retaggio della guerra d’indipendenza ma<br />

oggi di militare non c’è più niente, ci spostiamo<br />

con le ambulanze non coi carri armati”. Sorride<br />

Stefano Naldi, segretario dell’associazione,<br />

che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono,<br />

con tanto impegno, a offrire alla città.<br />

11mila soci reali (ovvero soci che annualmente<br />

versano una quota di 15 euro) di cui circa 700<br />

impegnati in attività di volontariato per un totale<br />

di 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza.<br />

“I volontari sono tanti ma potrebbero<br />

essere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimo<br />

da fare – continua Naldi -. Riusciamo a<br />

soddisfare una buona percentuale delle richieste<br />

che riceviamo, ma quello che facciamo non<br />

è ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgere<br />

di più i giovani”. La domanda è altissima e l’offerta<br />

è differenziata. La fratellanza è in contatto<br />

diretto col 118 e mette a disposizione le ambulanze<br />

e il personale volontario per il primo<br />

soccorso (vengono svolti dei corsi <strong>forma</strong>tivi<br />

per chi svolge attività di questo genere a bordo<br />

delle ambulanze), ma si mette a disposizione<br />

anche per attività di carattere sociale, come<br />

l’accompagnamento degli anziani, l’assistenza<br />

domiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mette<br />

a disposizione per il servizio volontario – continua<br />

Naldi – chiediamo una disponibilità di due<br />

ore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti,<br />

pensionati, l’identikit del volontario è<br />

quantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale,<br />

perché la differenziazione consente di<br />

coprire tutte le necessità”. Tutti questi servizi<br />

sono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciare<br />

un’offerta, ma non è obbligatorio, mentre<br />

per consentire alla Fratellanza di auto<strong>fi</strong>nanziarsi<br />

sono stati intrapresi le cosiddette “attività<br />

commerciali marginali” di onoranze funebri e<br />

di servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio pros-<br />

simo i due locali che la Fratellanza af<strong>fi</strong>ttava alla<br />

Asl (via <strong>San</strong>t’Agostino e cia di <strong>San</strong> Salvi) cesseranno<br />

di esistere e i cittadini potranno rivolgersi<br />

ai nuovi ambulatori che la Asl designerà.<br />

“Siamo consapevoli che certe scelte possono<br />

talvolta arrecare disagio alla cittadinanza – ha<br />

detto il presidente della Fratellanza Filippo Al-<br />

legri - ma come associazione di volontariato<br />

viste le troppe problematiche nate nel continuare<br />

a gestire tale servizio abbiamo preferito<br />

interrompere tale rapporto ed iniziare da subito<br />

a pensare ad un nuovo servizio altrettanto utile<br />

per la popolazione che speriamo a breve di poter<br />

comunicare”.<br />

/L.F.<br />

Undicimila soci sparsi sul territorio <strong>fi</strong> orentino e 700 volontari che prestano attivamente<br />

servizio mettendosi a disposizione di chi è in dif<strong>fi</strong> coltà. <strong>Il</strong> segretario Stefano Naldi:<br />

“Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”<br />

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27<br />

1065704


28 Gennaio 2010<br />

<strong>Il</strong> progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinata<br />

a ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respira<br />

però qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendenti<br />

l’inchiesta<br />

IL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno per subire un cambiamento radicale<br />

Ippodromi, un lungo inverno<br />

in attesa della grande svolta<br />

Luca Serranò<br />

Anno cruciale, il 2010, per l’ippica <strong>fi</strong>orentina.<br />

Nonostante la <strong>fi</strong>rma della convenzione<br />

tra il Comune e l’ente gestore<br />

risalga a un anno fa, infatti, gli impianti<br />

del Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire un<br />

cambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratore<br />

delegato di Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a.,<br />

Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi aveva<br />

presentato a grandi linee il suo piano di rilancio.<br />

Punto quali<strong>fi</strong>cante del progetto è l’accorpamento<br />

delle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura,<br />

il Visarno, destinata ad ospitare anche un mini<br />

casino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto de<br />

Le Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilità<br />

del Comune o essere convertito ad altra destinazione.<br />

“E se invece il trotto scomparisse del tutto?”,<br />

sussurra sibillino un operatore dell’ippodromo. “Ci<br />

vuole poco, basta spostare le corse altrove”. Una<br />

ROLANDO VERSARI<br />

63 anni, barista<br />

“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video poker<br />

e slot machine, una scelta che non condivido e che in<br />

fondo ritengo un po’ pericolosa. Troppa gente si rovina<br />

con quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regole<br />

precise”.<br />

Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestra<br />

“Servono<br />

limiti per le<br />

macchinette”<br />

sensazione diffusa ma senza alcun riscontro, che<br />

ben spiega il clima di incertezza che si respira tra<br />

gli addetti ai <strong>lavori</strong>. Oltre un mese fa, d’altra parte,<br />

Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a. ha aperto le pratiche<br />

di licenziamento per 18 dipendenti (su 48), tra cui<br />

molte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto un<br />

contratto di solidarietà ma non abbiamo accettato -<br />

spiegano dalla r.s.u - perché pagare colpe altrui?”.<br />

Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a. ha motivato la riduzione<br />

di personale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisi<br />

complessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella,<br />

proprietario dell’ippodromo di Siracusa, ha<br />

poi indicato nell’austerity imposta dall’Unire (tagli<br />

ai costi, diminuzione del numero di corse) una delle<br />

cause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18<br />

licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollo<br />

delle scommesse è soprattutto lo storico impianto<br />

di via del Pegaso, <strong>fi</strong>no a pochi anni fa tra i più “remunerativi”<br />

di tutta la penisola. Un declino su cui<br />

molti operatori si dividono, chi <strong>prende</strong>ndosela con<br />

la concorrenza, chi lamentando le condizioni quasi<br />

La MUSICA è niente<br />

se nessuno la può<br />

SENTIRE.<br />

fatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandola<br />

di cessioni di ramo d’azienda che ha interessato<br />

l’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l.<br />

<strong>fi</strong>no all’attuale Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a.) prima e<br />

dopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008),<br />

ha comportato il rinvio di molti <strong>lavori</strong> necessari al<br />

perfetto funzionamento de Le Mulina. La delibera<br />

di giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini,<br />

indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo per ristrutturare<br />

“la palazzina ex biglietteria distrutta da<br />

un incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventi<br />

mai ultimati, ma che un provvedimento dirigenziale<br />

del settembre scorso ha ulteriormente prorogato<br />

all’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione.<br />

“Che almeno si investa sul Visarno”, commenta<br />

sconsolato un vecchio scommettitore, mentre<br />

si passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Poco<br />

distante, un gruppetto di fantini conversa allegramente<br />

e due operai si divertono a fare arrabbiare la<br />

barista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza del<br />

vecchio Le Mulina, luogo di vizio solo per alcuni.<br />

TOMMASO CAVERNI<br />

28 anni, studente<br />

“Molti<br />

giocano<br />

solo per<br />

divertirsi”<br />

“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocano<br />

solo per divertirsi, senza accanimento, e credo siano<br />

pochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Stato<br />

deve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non è<br />

accettabile che lotterie e scommesse invadano la nostra<br />

vita quotidiana.”<br />

Hear the World è un’iniziativa<br />

internazionale ideata da Phonak<br />

per aumentare la consapevolezza<br />

sull’importanza dell’udito, un problema<br />

che colpisce più del 16% della popolazione<br />

mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,<br />

Dionne War<strong>wi</strong>ck, Harry Belafonte,<br />

Laura Pausini e altri artisti di fama<br />

internazionale hanno unito le loro forze<br />

a favore di Hear the World.<br />

Nel contesto di questa iniziativa, Phonak<br />

ha istituito la Hear the World Foundation,<br />

un’entità non-pro<strong>fi</strong>t per supportare<br />

progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto<br />

da de<strong>fi</strong>cit uditivo.<br />

www.hear-the-world.com<br />

GIOVANNI RIGACCI<br />

53 anni, edicolante<br />

“Servirebbe<br />

qualche<br />

regola in più”<br />

“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormai<br />

si può giocare dappertutto, alla stazione come al bar, e<br />

per quanto sia contrario ad ogni <strong>forma</strong> di proibizionismo<br />

credo si debba valutare attentamente la questione. Non<br />

vorrei che le nuove generazioni crescessero col mito<br />

dell’azzardo”.<br />

Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.<br />

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l’inchiesta<br />

IL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima salute<br />

GIANCARLO PAOLIERI<br />

31 anni, tabaccaio<br />

“<strong>Il</strong> gratta<br />

e vinci? Fa<br />

compagnia<br />

agli anziani”<br />

“Noi siamo attrezzati per scommesse e lotterie, il libero<br />

mercato lo consente e non vedo perché dovremmo rinunciarvi.<br />

Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta e<br />

Vinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle persone<br />

anziane come la radio o la tv”.<br />

Un esercito di persone<br />

“risucchiate” dal vizio<br />

Luca Serranò<br />

Con l’avvento di internet e il boom delle<br />

scommesse sportive le corse dei cavalli<br />

hanno perso centralità nell’immaginario<br />

degli amanti del gioco. Quote troppo basse,<br />

feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi striscianti<br />

sul regolare svolgimento delle gare hanno infatti<br />

relegato l’ippica ad un ruolo marginale. <strong>Il</strong> flusso<br />

di puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariati<br />

milioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il<br />

2008), mentre gli ippodromi hanno perso gran parte<br />

della loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenze<br />

c’era la <strong>fi</strong>la per pagare l’ingresso a Le Mulina, distante<br />

anni luce il periodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormai<br />

negli innumerevoli centri autorizzati alla raccolta<br />

di scommesse è il calcio a farla da padrone, mentre<br />

sono le slot machine (tarate al 75 per cento) a preannunciarsi<br />

come l’affare del secolo. Pochi spiccioli<br />

di manutenzione e un numero altissimo di potenziali<br />

giocatori hanno spinto le principali agenzie come i<br />

semplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine da<br />

pro<strong>fi</strong>tto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giunti<br />

a costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo dei<br />

fumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiere<br />

anche per i vecchi locali di via del Prato. A breve,<br />

grazie ad un so<strong>fi</strong>sticato sistema di collegamento tra<br />

MARCO GIOVANNONI<br />

54 anni, commerciante<br />

“Meno<br />

dannoso<br />

aprire nuovi<br />

casinò”<br />

“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo.<br />

Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capisco<br />

cosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Penso<br />

sarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, la<br />

frammentazione dell’offerta rischia di calamitare anche<br />

le persone più indifese”.<br />

le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di super<br />

enalotto nazionale delle slot machine, con tanto<br />

di montepremi milionario. La necessità di porre un<br />

limite al gioco “selvaggio”, a questo punto, comincia<br />

a farsi largo tra gli stessi addetti ai <strong>lavori</strong>, stanchi<br />

di scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri di<br />

famiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio.<br />

“Sono scene che preferirei non vedere - spiega<br />

il direttore di un noto centro scommesse che vuol<br />

mantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavalli<br />

manca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casi<br />

la clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazione<br />

che mi ricorda il periodo del cambio lira- euro:<br />

quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”.<br />

Davvero complicato arginare un fenomeno in così<br />

rapida espansione, anche alla luce delle frantumazione<br />

dell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altra<br />

parte, bene<strong>fi</strong>cia non poco dell’“azzardo” legalizzato,<br />

accantonando quella vocazione proibizionista tante<br />

volte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 per<br />

cento degli italiani scommetta regolarmente, mentre<br />

sono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato.<br />

Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisi<br />

dell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni del<br />

mondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie,<br />

concorsi a pronostico) segna decisamente il passo.<br />

L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altra<br />

parte, è poco più di uno sbiadito ricordo.<br />

ALESSIO GRANA<br />

29 anni, events manager<br />

“Non ci<br />

vedo niente<br />

di male”<br />

29<br />

“Non ci vedo niente di male, la società non offre altre<br />

valvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel che<br />

fa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni dello<br />

Stato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubbliche<br />

virtù sia la quintessenza della politica italiana”.<br />

1003444


30 Gennaio 2010<br />

Le stelle della Maga Lula<br />

Qualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosi<br />

da guardare dal basso, per altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento.<br />

Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si <strong>fi</strong> nisce<br />

per darla sempre. Scettica oppure convinta, speranzosa oppure rassegnata.<br />

Una ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 per cento degli intervistati<br />

ha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dal<br />

lavoro all’amore. Un altro 31 per cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegato<br />

che questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri.<br />

Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 per cento ha ammesso di basare<br />

le scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vanno<br />

sempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hanno<br />

da raccontarci e che ci promettono per l’anno che è appena iniziato. Se poi<br />

avevano ragione, si vedrà…<br />

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Con il 2010 si annunciano buone nuove in arrivo<br />

per gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza,<br />

perché il trionfo vero arriverà solo questa<br />

primavera e più ancora in estate, stagione speciale<br />

per gli affari di cuore dei nati del segno.<br />

Benissimo andrà in questo periodo ai cuori<br />

solitari, che potrebbero <strong>fi</strong> nalmente trovare<br />

compagnia, mentre le coppie rodate arriveranno<br />

a un banco di prova. Sul fronte lavorativo<br />

i primi mesi dell’anno porteranno una ricca<br />

raccolta di quanto seminato l’anno scorso, con<br />

belle soddisfazioni per chi ha faticato tanto per<br />

guadagnare quello scatto in avanti.<br />

Avete tentennato tanto durante l’anno passato,<br />

e invece il 2010 adesso si presenta come<br />

l’anno della svolta. Quello delle rivoluzioni<br />

nella vostra vita, dei cambiamenti che un<br />

tempo vi spaventavano e che adesso invece<br />

vi sembrano tanto semplici. Anche il portafoglio<br />

bene<strong>fi</strong> cerà di queste tras<strong>forma</strong>zioni e<br />

<strong>fi</strong> nalmente avrete la serenità per pensare alle<br />

questioni lasciate in sospeso. L’importante è<br />

però che voi non vi facciate <strong>prende</strong>re la mano<br />

dalle vostre faccende <strong>fi</strong> nendo per distrarvi e<br />

dimenticare le persone che avete accanto e<br />

che richiedono le vostre attenzioni.<br />

oroscopo<br />

Ariete 20 marzo • 20 aprile Toro 21 aprile • 21 maggio<br />

Per i nati sotto il segno del toro quest’anno non<br />

mancheranno le soddisfazioni, specialmente<br />

sul fronte lavorativo. In questo settore infatti vi<br />

aspettano dodici mesi movimentati, dinamici,<br />

densi di incontri: l’importante è prestare molta<br />

attenzione anche ai minimi dettagli in fase di<br />

piani<strong>fi</strong> cazione, dopo la strada sarà in discesa.<br />

Una buona abitudine sarà quella di contare<br />

<strong>fi</strong> no a dieci prima di dire cose di cui ci si può<br />

pentire. Per i cuori solitari non mancheranno<br />

nuovi e promettenti incontri, mentre chi è già<br />

in compagnia potrebbe trovarsi di fronte a un<br />

bivio e fare quel passo che rimanda da tempo.<br />

Bilancia 23 settembre • 22 ottobre Scorpione 23 ottobre • 22 novembre<br />

Si parte bene e si <strong>fi</strong> nisce meglio, questa volta.<br />

L’anno nuovo farà vedere di che pasta è fatto<br />

<strong>fi</strong> n dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievo<br />

dopo un 2009 tribolato. Lavoro e <strong>fi</strong> nanze<br />

saranno illuminati da una luce nuova, e quella<br />

boccata d’ossigeno che aspettavate da così<br />

tanto tempo <strong>fi</strong> nalmente arriverà regalandovi<br />

<strong>fi</strong> nalmente un po’ di serenità. Importante è non<br />

tirare i remi in barca e continuare a impegnarsi<br />

a fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiuto<br />

e consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno e<br />

senza fare troppo dietrologie quando qualcosa<br />

sembra non andare per il verso giusto.<br />

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2010<br />

Gemelli 22 maggio • 21 giugno Cancro 22 giugno • 22 luglio Leone 23 luglio • 22 agosto Vergine 23 agosto • 22 settebre<br />

Vietato farsi scoraggiare da un inizio anno<br />

poco promettente sul fronte lavorativo e su<br />

quello amoroso, perché nel vostro caso il buongiorno<br />

non si vede dal mattino, ma arriva<br />

comunque. E alla svelta. Fin dai primi mesi<br />

dell’anno la ruota comincerà a girare nel verso<br />

giusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”.<br />

Forti in campo sentimentale, rassicuranti su<br />

quello professionale, vi accompagneranno per<br />

tutto il 2010. Mese d’oro in questo senso sarà<br />

agosto, trionfo di belle novità: l’importante è<br />

tenere a freno certe inclinazioni impulsive, che<br />

se assecondate potrebbero far danni.<br />

Niente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillante<br />

ma questo non vuol dire niente. In breve<br />

tempo infatti le cose cominceranno ad andare<br />

per il verso giusto e ottimismo e buonumore torneranno<br />

ad accompagnare le vostre giornate.<br />

Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questo<br />

vi consentirà di avvicinarvi più serenamente<br />

agli altri: col partner sfumeranno le tensioni e<br />

sul lavoro abbandonerete quell’atteggiamento<br />

ostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. <strong>Il</strong> periodo<br />

migliore un po’ su tutti i fronti sarà quello<br />

estivo, e sarà proprio durante la bella stagione<br />

che arriverà quello che aspettavate da tanto.<br />

Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza,<br />

un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsi<br />

mai una buona dose di prudenza questo<br />

2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchi<br />

di buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodici<br />

mesi propizi per le relazioni sociali e pieni<br />

di energie, e questo potrebbe essere positivo per<br />

chi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questo<br />

è per voi anche l’anno del cuore, e le belle novità<br />

sono in vista sia per chi cerca sia per chi è già in<br />

felice compagnia, e i momenti in cui sarete giù<br />

di corda saranno ampiamente controbilanciati<br />

dall’affetto di chi vi circonda.<br />

<strong>Il</strong> 2010 per i nati sotto il segno del Capricorno<br />

arriva carico di promesse ma un po’ dispettoso:<br />

dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti i<br />

fronti ma i risultati raggiunti saranno sempre<br />

frutto di un impegno costante. Vietato dunque<br />

abbassare la guardia e sedersi sugli allori: è essenziale<br />

investire le proprie energie senza riserve<br />

e la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere,<br />

anzi, lo farà in pompa magna. Bel momento<br />

per chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbe<br />

diventare quello che si aspettava da una<br />

vita intera. Delicatezza con gli amici o si rischia<br />

di ferirli involontariamente.<br />

Questo per il leone sarà l’anno della riscossa,<br />

della rivincita su un 2009 che non è stato molto<br />

clemente. La ruota gira e questa volta ha scelto di<br />

farlo con decisione, senza indugi. Si annuncia un<br />

buon periodo sotto diversi settori: chi vuol cambiare<br />

lavoro e medita da tempo un radicale cambiamento<br />

troverà pane per i suoi denti, chi invece<br />

continuerà un cammino già intrapreso potrà farlo<br />

serenamente. Discorso simile vale per la vita di<br />

coppia: il 2010 promette interessanti novità e una<br />

svolta positiva per chi la sta aspettando, sia che si<br />

tratti di fare un passo col partner, sia che si tratti<br />

di trovare compagnia per un cuore solitario.<br />

Dovete convincervi a sognare un po’ di più, a<br />

vedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridere<br />

anche quando ne avete poca voglia. Fatto questo<br />

la strada sarà più in discesa e arriveranno<br />

le soddisfazioni. L’anno nuovo si preannuncia<br />

positivo e specialmente a partire da febbraio<br />

il buonumore vi guiderà come un Virgilio dei<br />

tempi nostri. Cercherete la spensieratezza e troverete<br />

amici in grado di assecondarvi in questo<br />

vostro desiderio, e la stessa sintonia si registrerà<br />

con il partner, dopo un periodo un po’ travagliato.<br />

Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno,<br />

che potrebbero portare belle sorprese.<br />

Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivo<br />

c’è pure una ottima dose di forza per far fronte<br />

agli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso e<br />

i primi mesi dell’anno saranno propizi per mettere<br />

dei punti e andare a capo senza tanti indugi.<br />

Si tratta di cercare di essere risoluti e di non<br />

farsi trattenere dalla paura del nuovo: un po’ di<br />

audacia non guasterà. In campo sentimentale<br />

l’anno nuovo esordisce con qualche intoppo, ma<br />

regalerà a breve miglioramenti percepibili e cambiamenti<br />

positivi, e con la primavera si aprirà la<br />

stagione del cuore, con picchi di felicità molto alti<br />

e grandi dosi di buonumore.<br />

Sagittario 23 novembre • 21 dicembre Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio Acquario 21 gennaio • 19 febbraio Pesci 20 febbraio • 19 marzo<br />

31<br />

Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso di<br />

sparigliarle e fortunatamente può farlo senza<br />

l’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti.<br />

Sul piano professionale si apre la stagione<br />

dei cambiamenti, dei progetti che passano dalla<br />

carta alla realtà e che vi restituiscono quell’energia<br />

che sul <strong>fi</strong> nire dell’anno passato sembrava<br />

essere stata risucchiata. L’importante è mantenere<br />

sempre una profonda lucidità. Anche per le<br />

faccende sentimentali pare arrivato il momento<br />

di fare un passo avanti e di dare concretezza ai<br />

rapporti già avviati, mentre i cuori in cerca di<br />

capanna troveranno di che rallegrarsi.<br />

AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE<br />

L'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo.<br />

Ma anche le soluzioni sono sempre più ef<strong>fi</strong>caci, rapide e sicure.<br />

INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI<br />

GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto pro<strong>fi</strong>lo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi<br />

di responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scienti<strong>fi</strong>che, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "Siena<br />

Fertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua esperienza nello studio <strong>fi</strong>orentino di via Lorenzo il Magni<strong>fi</strong>co. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi<br />

decenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono sempli<strong>fi</strong>cati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecogra<strong>fi</strong>e transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche<br />

dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed ef<strong>fi</strong>cace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie".<br />

Qual è la sua <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a di intervento?<br />

"<strong>Il</strong> mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente personalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosi<br />

di farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo".<br />

Cosa pensa della legge 40?<br />

"È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante persone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre con<strong>fi</strong>ne.<br />

DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVI<br />

Membro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo per i quali organizza corsi di <strong>forma</strong>zione, convegni, progetti<br />

scienti<strong>fi</strong>ci e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al <strong>fi</strong>anco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi <strong>fi</strong>nalizzata a<br />

scegliere il trattamento più ef<strong>fi</strong>cace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio per ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". In<br />

quanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi per trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia per la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Io<br />

sono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".<br />

1086784<br />

PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE<br />

Studio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magni<strong>fi</strong>co 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it


32 Gennaio 2010<br />

volta è <strong>fi</strong>nita con una retromarcia<br />

da parte di chi voleva farsi<br />

pubblicità utilizzando l’immagine<br />

L’ultima<br />

di Firenze. La <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a del “do ut<br />

des” aveva portato alla copertura del ponte più<br />

famoso del mondo con uno striscione promozionale<br />

di una catena della grande distribuzione<br />

in cambio di <strong>fi</strong>nanziamenti per il restauro<br />

del Corridoio Vasariano. Ma l’operazione ha<br />

rischiato di ritorcersi contro l’inserzionista che<br />

ha ritirato la pubblicità, confermando il sostegno<br />

ai <strong>lavori</strong>. Non è però la prima volta che<br />

una pubblicità in cambio di una sponsorizzazione<br />

fa discutere, né Firenze è l’unica a dover<br />

affrontare questi dilemmi. Non va meglio<br />

a Venezia, dove la facciata della chiesa di <strong>San</strong><br />

Simeon aveva ospitato niente di meno che una<br />

pubblicità di una casa di moda, scatenando le<br />

proteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcuno<br />

aveva pensato di tappezzare il Pantheon. Ma<br />

a parte i casi clamorosi, come si deve regolare<br />

chi vuole fare pubblicità “usando”, con misura,<br />

la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazione<br />

Renzi? “Alcuni provvedimenti<br />

sono già allo studio - spiega l’architetto Gianni<br />

Bordoni, responsabile Pubblicità e Insegne del<br />

Comune di Firenze - il principio è che Firenze<br />

ha un grande potenziale, vista la sua fama in-<br />

ternazionale. Chi vuol fare pubblicità a Firenze<br />

può sfruttare un brand di tutto rispetto, ma ci<br />

deve essere una contropartita per la città. D’ora<br />

in poi non si tratterà di af<strong>fi</strong>ttare uno spazio<br />

a una ditta, in cambio di introiti che vanno a<br />

fare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate per<br />

interventi di restauro di beni monumentali o di<br />

riquali<strong>fi</strong>cazione di aree speci<strong>fi</strong>che. In pratica,<br />

deve essere chiaro il legame fra la concessione<br />

di uno spazio e il vantaggio per la città. Del<br />

resto se i fondi per i restauri non arrivano dal<br />

Governo, è opportuno che la città li trovi in altro<br />

modo”. Per quanto riguarda gli introiti da<br />

pubblicità in generale (dalla pubblica af<strong>fi</strong>ssione<br />

negli spazi gestiti dal Comune agli impianti<br />

pubblicitari <strong>fi</strong>no alle insegne) Firenze guadagna<br />

ogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro.<br />

Ma anche qui si cambierà: “Modi<strong>fi</strong>cheremo le<br />

modalità di assegnazione degli spazi - continua<br />

Bordoni – e al più presto si procederà a gare di<br />

evidenza pubblica per la concessione”. In altre<br />

parole, se prima lo spazio si doveva richiedere,<br />

ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambite<br />

saranno a disposizione, in esclusiva, di chi<br />

offre di più. E non solo, un’altra novità riguarda<br />

le insegne: dal 2010 chi apre un negozio potrà<br />

chiedere l’autorizzazione direttamente con la<br />

dichiarazione di inizio attività.<br />

tempi moderni<br />

ZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” per promuovere la propria immagine<br />

In città una pubblicità tira l’altra<br />

Allo studio del Comune ci sono provvedimenti<br />

per regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazioni<br />

mirate per i restauri e le riquali<strong>fi</strong> cazioni<br />

e gare pubbliche per la concessione di spazi”<br />

Serena Wiedenstritt<br />

987731<br />

ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusive<br />

Ma che cosa è in<br />

regola e che cosa no?<br />

o studente straniero che in<br />

Lvia Calzaioli distribuisce il<br />

volantino con la pubblicità della<br />

pizzeria e la piantina per arrivarci<br />

è un fuorilegge. Così come sono<br />

vietate le “vele” – i grandi camion<br />

che trasportano cartelloni promozionali<br />

– in piazza della Libertà.<br />

Nelle zone centrali la pubblicità<br />

è particolarmente regolamentata,<br />

chiariscono dall’uf<strong>fi</strong>cio del<br />

Comune in piazza Artom, cui<br />

tutti i cittadini sono chiamati a<br />

rivolgersi prima di intra<strong>prende</strong>re<br />

iniziative promozionali. Se su<br />

tutto il territorio la promozione<br />

è contingentata in modo da non<br />

snaturare la città, le regole sono<br />

ancora più severe per quanto riguarda<br />

il centro storico. È infatti<br />

vietata sia la pubblicità fonica<br />

– quella con gli altoparlanti sul<br />

tettuccio della macchina – sia<br />

quella sulle persone: per capirsi,<br />

niente uomini sand<strong>wi</strong>ch in piazza<br />

della Signoria. Fuorilegge anche<br />

la distribuzione “hand to hand”<br />

e tutte le forme di volantinaggio<br />

che insistono su spazi pubblici<br />

(altro discorso, insomma, per la<br />

pubblicità dei concerti di organo<br />

distribuita sul sagrato della chiesa).<br />

Tornando alle vele, ne è permessa<br />

la circolazione ma non la<br />

sosta: spiegano da piazza Artom<br />

che la vela ferma in una piazza<br />

<strong>fi</strong>orentina equivale ad un grande<br />

cartellone pubblicitario <strong>fi</strong>sso,<br />

con la differenza che non viene<br />

pagato lo spazio al Comune. Si<br />

aggira quindi la norma che vieta<br />

una pubblicità così grande in spazi<br />

che non la possono contenere:<br />

“Firenze non è Parigi – chiariscono<br />

dall’uf<strong>fi</strong>cio preposto – qui non<br />

abbiamo i grandi boulevard con<br />

marciapiedi da 12 metri che possono<br />

contenere il dehors dei caffè,<br />

lo spazio per i pedoni e quello<br />

per i 6 metri per 3 pubblicitari”. E<br />

sul rispetto delle regole il Comune<br />

annuncia il pugno duro: “Intendiamo<br />

contrastare non tanto<br />

il singolo inserzionista quanto il<br />

sistema delle vele e procedere in<br />

ogni caso con la veri<strong>fi</strong>ca di compatibilità.<br />

Purtroppo la pubblicità<br />

è legata al codice della strada: si<br />

può rimuovere una insegna se è<br />

pericolosa, altrimenti si deve ricorrere<br />

a procedure ostative che<br />

richiedono più tempo”. /S.W.


1084969


LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico <strong>fi</strong>orentino<br />

L’amore al tempo di Andrea Muzzi<br />

“L’amore è geco” è il testo teatrale scritto<br />

e interpretato dal comico. Due date al Puccini per<br />

assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlare<br />

delle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarle<br />

Caterina Gentileschi<br />

uomo innamorato ha una<br />

forza incredibile, niente lo<br />

può fermare. Un uomo inna- “Un<br />

morato è capace di rovesciare<br />

qualunque potere e disarmare qualunque esercito.<br />

L’Iraq ha perso la guerra perché Saddam<br />

Hussein era circondato solo da uomini. Se gli<br />

facevano vedere due gnocche con il cavolo che<br />

perdeva!”. E’ un Andrea Muzzi nuovo quello<br />

che scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacolo<br />

ideato insieme al giovane autore Marco<br />

Vicari, che approderà sul palcoscenico del teatro<br />

Puccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda data<br />

è riservata ai soci Coop). “I protagonisti della<br />

storia sono due precari – spiega l’autore e protagonista<br />

- e proprio perché sono precari hanno<br />

un sacco di cose da fare. Questi due precari si<br />

improvvisano rivoluzionari e tentano di mettere<br />

su una battaglia per l’amore ma cercano<br />

di coinvolgere il pubblico perché sono troppo<br />

impegnati nei loro mille lavoretti per essere in<br />

prima linea, così invogliano il pubblico a partire<br />

poi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’<br />

una sorta di omaggio all’amore quello che Muzzi<br />

regala al pubblico <strong>fi</strong>orentino e non solo (è in<br />

ociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo,<br />

Sagrigentino di nascita ma <strong>fi</strong>orentino d’adozione,<br />

innamorato della città e “supertifoso” della Fiorentina.<br />

Grande animatore di Facebook, due romanzi<br />

alle spalle (<strong>Il</strong> mio nome è Nedo Ludi e Memo), uno<br />

di prossima uscita e un altro già in cantiere. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />

lo ha incontrato per parlare di Firenze e di libri.<br />

Partiamo da Firenze…<br />

E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato.<br />

Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa,<br />

come se in questa città ci fossi nato. E le tracce di<br />

questo amore sono ben visibili nel mio nuovo romanzo.<br />

Le suggestioni che questa città mi regala<br />

sono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticano<br />

la luce del giorno. Ma anche la sua gente ha<br />

qualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in di-<br />

tour da gennaio in tutta la toscana). “Mi viene<br />

da sorridere perché non avrei mai pensato che<br />

un tema universale come l’amore diventasse<br />

anche argomento di dibattito politico come è<br />

avvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione al<br />

presidente del consiglio e il suo invito a combattere<br />

l’odio con l’amore”. Ma come mai un titolo<br />

così curioso? Perché l’amore è geco? “A parte il<br />

gioco di parole – continua Muzzi – ovviamente<br />

scherzoso, “L’amore è geco” perché il geco<br />

è un animaletto misterioso. Ho scoperto che un<br />

gruppo di scienziati americani hanno cercato di<br />

capire come fa a rimanere attaccato alle super<strong>fi</strong>ci<br />

verticali, senza però riuscire a darsi una valida<br />

risposta. Per l’amore vale lo stesso principio: è<br />

una cosa misteriosa e speciale che non va analizzata<br />

e studiata, va presa come viene”. Sul<br />

palcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice Diletta<br />

Opulista che va in scena nella prima parte dello<br />

spettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautore<br />

italiano a vincere per due volte il premio Tenco<br />

( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore),<br />

che collabora musicalmente con molti artisti, tra<br />

cui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico,<br />

non un <strong>fi</strong>losofo – continua Muzzi – ma penso<br />

scussione” che è al tempo stesso la sua ricchezza e il<br />

suo limite. Anche in città chiudono le piccole librerie<br />

e si rafforzano i giganti della distribuzione.<br />

Riflessi sulla vita culturale e sul mercato?<br />

Una libreria chiusa è una perdita incalcolabile. Tanto<br />

più nel caso delle piccole librerie, così come per i<br />

piccoli negozi di musica. Però vedo anche che delle<br />

piccole librerie continuano a aprire, in questo periodo.<br />

Forse siamo davanti a un periodo di transizione.<br />

Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosa<br />

parla?<br />

<strong>Il</strong> mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, sarà<br />

ancora una volta diverso dai primi due. Un romanzo<br />

sociale, che prova a interpretare l’attuale condizione<br />

umana, soffermandosi su quella che mi pare la<br />

più acuta malattia delle società avanzate: l’ansia di<br />

che la risata sia il modo migliore per trasmettere<br />

alcuni messaggi, come quello che vogliamo far<br />

arrivare con questo spettacolo”. “Un innamorato<br />

è un uomo libero, non lo assoggetti a nessuna<br />

legge – si legge in una nota della piece - Per questo<br />

vogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordatevi<br />

che il matrimonio è un sacramento che unisce<br />

due persone per sempre: la sposa e il ristoratore.<br />

Perché per pagare le rate del pranzo una vita<br />

non basta!”. Un modo di parlare d’amore senza<br />

banalizzare l’argomento. Una risata continua<br />

dall’inizio alla <strong>fi</strong>ne. Fa ridere tutto, tranne la<br />

chiusura, che invita alla riflessione, <strong>prende</strong>ndo<br />

in prestito una citazione del grande Enzo Biagi.<br />

LA RECENSIONE. Un tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della Toscana<br />

Tre americane in viaggio per scoprire la Maremma<br />

hades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scritto<br />

Sdalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’Università internazionale<br />

Fua - Florence University of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondo<br />

la Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è af<strong>fi</strong>ancato dalle<br />

immagini più belle, per un viaggio indimenticabile alla scoperta della regione più selvaggia della Toscana dove<br />

mare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey<br />

- la Maremma è un luogo fantastico, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristici<br />

e vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dalle<br />

caotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gusto<br />

che si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocando<br />

con le opere del Giardino dei Tarocchi”. <strong>Il</strong> libro si trova nelle librerie <strong>fi</strong>orentine Paperback exchange (Via delle<br />

Oche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica).<br />

/L.V.Z.<br />

L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a Firenze<br />

Firenze, i libri e... La memoria dei pesci<br />

costruire un’immagine edi<strong>fi</strong>cante di se stessi. Con<br />

questa realtà si confronta Brando, il protagonista di<br />

una storia ambientata a Firenze nel 2011.<br />

Ma stai anche lavorando al seguito di “<strong>Il</strong> mio<br />

nome è Nedo Ludi”...<br />

Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioni<br />

iniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano a<br />

scrivere un sequel rispondevo che no, per me la storia<br />

<strong>fi</strong>niva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poi<br />

lo scorso luglio, assieme al mio caro amico Michele<br />

Morrocchi ho aperto il “Nedo Ludi fans Club” su<br />

Facebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamo<br />

già quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che<br />

“dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciato<br />

a pensarlo ho scoperto che ce l’avevo già dentro.<br />

/Ciro Becchimanzi<br />

IL PROGRAMMA<br />

Sei mostre per un 2010<br />

a base di arte e cultura<br />

n anno di mostre che portano apre<br />

Uche coniuga opere d’arte e storie da<br />

raccontare, nell’anno in cui si celebrano<br />

alcune importanti ricorrenze. E’ stata<br />

presentata a Roma “Firenze 2010. Un<br />

anno ad arte”, nuova stagione espositiva<br />

del Polo museale <strong>fi</strong>orentino, organizzata<br />

in partnership con l’Ente cassa di risparmio<br />

e Firenze Musei. Si comincia il 25<br />

marzo con “Pregio e bellezza. Cammei e<br />

intagli dei Medici” (<strong>fi</strong>no al 27 giugno) al<br />

Museo degli argenti di Palazzo Pitti, dove<br />

verranno esposte le preziose gemme rinascimentali<br />

che indossava la famiglia che<br />

governava la città. Si prosegue con l’attesissimo<br />

arrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre),<br />

dell’antologica dedicata a Caravaggio<br />

e i caravaggeschi che a quarant’anni<br />

dalla mostra curata dalla storica dell’arte<br />

Evelina Borea, porta alla Galleria degli<br />

Uf<strong>fi</strong>zi e alla Palatina un centinaio di capo<strong>lavori</strong><br />

realizzati dall’artista e dai suoi<br />

seguaci, proprio nell’anno in cui ricorre<br />

il quarto centenario della morte del pittore.<br />

La terza tappa è <strong>fi</strong>ssata alla Galleria<br />

dell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1<br />

novembre, <strong>prende</strong>rà vita “Virtù d’amore.<br />

Pittura nuziale nel Quattrocento <strong>fi</strong>orentino”,<br />

organizzata in collaborazione con il<br />

museo Horne, nella quale verrà esposta<br />

una selezione so<strong>fi</strong>sticatissima dei cassoni<br />

e delle spalliere che arredavano le camere<br />

da letto rinascimentali: da quello realizzato<br />

per la nascita di Lorenzo il Magni<strong>fi</strong>co,<br />

conservato al Metropolitan Museum<br />

di New York, a quelli dipinti da pittori<br />

che hanno fatto la storia, come Botticelli<br />

e Filippo Lippo. La curiosa esposizione<br />

che segue è “Parigi val bene una messa.<br />

L’omaggio dei Medici a Enrico IV re di<br />

Spagna” che dopo aver fatto tappa al Musée<br />

national du château de Pau, porterà<br />

alle Cappelle Medicee le 19 tele che Cosimo<br />

II commissionò a pittori accademici<br />

<strong>fi</strong>orentini per celebrare le esequie del re<br />

di Francia e Navarra il 16 settembre 1610<br />

nella Basilica di <strong>San</strong> Lorenzo. <strong>Il</strong> 20 luglio<br />

sarà la volta di “Vinum nostrum. Arte,<br />

scienza e miti del vino nelle civiltà del<br />

Mediterraneo Antico”, dedicata alla cultura<br />

del vino nell’antichità e organizzata<br />

insieme al Museo Galileo. A chiudere la<br />

stagione ci pensano “I grandi bronzi del<br />

battistero. Rustici e Leonardo” (dal 10<br />

settembre al 10 gennaio 2011) che verranno<br />

esposti al Bargello prima di tornare<br />

al Museo dell’Opera del Duomo.<br />

Uno dei dipinti in mostra


cultura 35<br />

LA MANIFESTAZIONE/1. Di nuovo in città le proposte della <strong>fi</strong>era che inaugura l’anno della moda<br />

Gennaio è sinonimo di Pitti Immagine<br />

Barbara Biondi<br />

Cinquantanovemila metri quadrati<br />

di spazi allestiti, 739 aziende con<br />

più di 800 marchi, più di 20mila<br />

compratori attesi. Sono questi i<br />

numeri della moda in città, olimpo fashion<br />

che a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine.<br />

“Pitti Uomo fa da apripista e dà<br />

una risposta forte alle tras<strong>forma</strong>zioni del<br />

mercato, rivoluzionando la progettazione<br />

del salone – dice Raffaello Napoleone, amministratore<br />

delegato di Pitti Immagine -.<br />

Così a questa edizione il padiglione centrale<br />

si presenta con un nuovo layout, af<strong>fi</strong>dato a<br />

uno dei nomi più interessanti nel panorama<br />

internazionale dell’architettura e del design,<br />

Patricia Urquiola. E cambia di conseguenza<br />

l’aspetto complessivo della <strong>fi</strong>era, che si<br />

afferma de<strong>fi</strong>nitivamente come luogo di ricerca,<br />

sperimentazione e novità oltre che di<br />

incontro e scambio per la Pitti community”.<br />

Nuovo volto dunque per l’evento che inaugura<br />

l’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio).<br />

Tra i progetti speciali, le anteprime e i<br />

lanci internazionali che saranno protagonisti<br />

alla Fortezza da Basso sono da segnalare: lo<br />

speciale allestimento con il quale Everlast<br />

festeggerà i 100 anni del marchio, ideato<br />

dall’architetto Elio Di Franco, l’importan-<br />

te spazio espositivo, all’esterno dell’Arena<br />

Strozzi, con cui il marchio Add presenterà<br />

il suo stile e la nuova collezione, il debutto<br />

a Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswear<br />

contemporaneo, l’olandese Denham,<br />

l’esordio internazionale di Fornarina Sport<br />

Glam, la nuova linea <strong>fi</strong>tness-chic di Fornarina<br />

e in<strong>fi</strong>ne la presentazione world<strong>wi</strong>de della<br />

collezione di un prestigioso marchio heritage<br />

scozzese come Barbour. Ma non solo,<br />

c’è “What’s Fashion About?”, ed è un nuovo<br />

tributo alla community internazionale dei<br />

buyer e dei visitatori della manifestazione<br />

il tema conduttore di questo Pitti Uomo,<br />

legato alle parole, alle idee e al gossip del<br />

mondo della moda. “Ci sarà un <strong>fi</strong>tto montaggio<br />

di interviste realizzate da un gruppo<br />

di blogger itineranti” spiega Agostino Poletto,<br />

vice-direttore generale di Pitti Immagine<br />

“ancora una volta saranno protagonisti i Pitti<br />

People, la variegata community di buyer,<br />

stampa e visitatori che con il loro stile e le<br />

loro idee contribuiscono a rendere unico il<br />

Pitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza da<br />

Basso ci sarà un’installazione fatta da un<br />

imponente nastro su cui si accumuleranno<br />

parole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcuni<br />

dei protagonisti di Pitti Uomo. Grande<br />

embrano rincorrersi. Dopo le novità per<br />

Si grandi, seguono a ruota i suggerimenti<br />

per le tendenze dei bambini più modaioli.<br />

Tra le importanti novità di questo Pitti<br />

Bimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza)<br />

ci sono le presentazioni speciali di griffe<br />

come Junior Jean-Paul Gaultier e Paul<br />

Smith Kids, il rientro di Diesel Kids, che<br />

l’azienda presenterà in uno spazio dedicato<br />

assieme a Diesel Footwear e alla nuova<br />

collezione di John Galliano, e poi i nuovi<br />

ingressi delle collezioni bambino di grandi<br />

nomi internazionali come Adidas, Custo<br />

Barcelona, Desigual e Notify. Insomma<br />

attesa per gli ospiti vip, che come ogni edizione,<br />

animano le serate <strong>fi</strong>orentine di Pitti.<br />

Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon,<br />

designer britannico che presenterà la sua<br />

collezione in un maxi-evento alla manifat-<br />

sempre di più la moda dei più piccini fa<br />

invidia alle griffe dei grandi. Addio tutine<br />

e felpe da strascicare dovunque, benvenuta<br />

attenzione ai marchi, ai colori più trendy e<br />

alle novità in fatto di gusti e abbinamenti.<br />

<strong>Il</strong> successo di Pitti Bimbo è legato anche<br />

agli importanti momenti di comunicazione,<br />

s<strong>fi</strong>late e iniziative legate al mondo dei<br />

più piccoli che a ogni edizione af<strong>fi</strong>ancano<br />

la manifestazione. Sempre più seguite le<br />

s<strong>fi</strong>late, da cui partono non soltanto le tendenze<br />

di collezione ma anche preziose indicazioni<br />

di styling e di abbinamento tra<br />

abiti e accessori. E Pitti non è Pitti senza<br />

tura Richard Ginori e Corneliani, storico<br />

brand legato all’abbigliamento maschile. Da<br />

non perdere anche il <strong>fi</strong>ume di appuntamenti<br />

di Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pour<br />

elle”.<br />

LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autore<br />

Bimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorni<br />

l’immancabile appuntamento con i Filati<br />

(dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà come<br />

di consueto la stagione invernale del calendario<br />

della moda <strong>fi</strong>orentina. “La forza di<br />

Pitti Filati è nel suo essere un vero laboratorio<br />

di ricerca – dice Agostino Poletto,<br />

vice-direttore generale di Pitti Immagine<br />

– l’osservatorio privilegiato delle tendenze<br />

della moda del futuro. <strong>Il</strong> nostro pubblico<br />

provenienti da tutto il mondo viene a Firenze<br />

per vedere l’eccellenza della <strong>fi</strong>latura<br />

internazionale, a caccia di suggestioni<br />

creative sempre nuove”. Che la festa abbia<br />

inizio.<br />

/B.B.<br />

1069345


IL PERSONAGGIO. Un inizio (molto) dif<strong>fi</strong>cile in viola, ora farne a meno è quasi impossibile<br />

Goleador e talismano, la rinascita di Vargas<br />

<strong>Il</strong> peruviano non è solo la principale fonte di assist per l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadra<br />

non perde. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”<br />

Cristina Guerri<br />

Se non fosse stato per il suo stratosferico inizio di stagione<br />

(e in parte per il <strong>fi</strong>nale della precedente), Juan<br />

Vargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitori<br />

del “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola Felipe<br />

Melo. E invece il peruviano, 27 anni il prossimo ottobre, è la<br />

rivelazione di questa Fiorentina. A detta degli esperti il vero Vargas<br />

è sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciato<br />

a Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sono<br />

riconducibili al dif<strong>fi</strong>cile periodo di adattamento che il giocatore<br />

stava attraversando. Un periodo durato quasi tutto il campionato<br />

e coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che,<br />

per lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative)<br />

del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiarato<br />

l’esterno - però non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,<br />

...Entra, siedi e cuci!<br />

Cucilandia Firenze e’ un club del cucito a macchina<br />

dove cortesia ed accoglienza rendono l’ambiente<br />

familiare e gradevole. Nel nostro negozio puoi<br />

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da tutti i paesi del mondo soddisferanno<br />

anche le clienti piu’ esigenti.<br />

sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto che<br />

se oggi, in un periodo così positivo, dovessi tornare a correre<br />

sulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccio<br />

in fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degli<br />

assist per l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador.<br />

<strong>Il</strong> perché? Basta analizzare le partite in cui il mancino<br />

ha segnato. <strong>Il</strong> primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto,<br />

Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante per<br />

il passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino contro<br />

la Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro il<br />

Lione (1-0) decisiva per il passaggio agli ottavi. Finita qui? No,<br />

anche con l’Atalanta (2-0) il peruviano è andato a segno con un<br />

bellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo signi<strong>fi</strong>ca che<br />

quando “El Loco” segna, la Fiorentina non perde. Con le sue super-prestazioni,<br />

l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori più<br />

conosciuti secondo la classi<strong>fi</strong>ca Iffhs, l’Istituto di storia e statistica<br />

calcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club più<br />

forti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona.<br />

Queste le big interessate del giocatore, che dovranno però<br />

sborsare tra i 20 e i 25 milioni per acquistarlo. Interesse che non<br />

tocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quello<br />

di fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non mi<br />

riguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momento<br />

opportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina.<br />

Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola in<br />

alto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So bene<br />

che circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come tali<br />

vanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare del<br />

domani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agente<br />

del giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensare<br />

solo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate a<br />

lui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie.<br />

Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juan<br />

non ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”.<br />

Ti aspettiamo… E <strong>fi</strong>no a <strong>fi</strong>ne mese se ti iscriverai ai nostri corsi<br />

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sport<br />

IL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare per i viola. Soprattutto oltre i con<strong>fi</strong>ni nazionali<br />

E la Fiorentina diventò a misura d’Europa<br />

È stata l’unica italiana a vincere il proprio girone di<br />

Champions e la seconda in assoluto, dietro al Real<br />

Madrid, per gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie A<br />

Cristina Guerri<br />

I<br />

risultati parlano chiaro: si è chiuso<br />

un 2009 da incorniciare per la<br />

Fiorentina. Dopo il quarto posto<br />

raggiunto la scorsa stagione, i viola<br />

terminano l’anno con la storica quali<strong>fi</strong>cazione<br />

agli ottavi di Champions League.<br />

Anche se le partite - tra preliminari,<br />

Champions e campionato - giocate dai<br />

viola sono state veramente tante, il 2009<br />

non è l’anno solare con più gare disputate<br />

nell’era dei Della Valle. Quello con<br />

più partite rimane il 2008 (58), mentre il<br />

2009 resta fermo a 47 (potevano essere<br />

48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandata<br />

causa neve). Confrontando i numeri<br />

del campionato con quelli europei,<br />

sembra che la Fiorentina viaggi molto<br />

più in Europa che nella serie A italiana.<br />

Anche non dimenticando la sfortunata<br />

apparizione in Coppa Uefa dell’anno<br />

scorso (quando i viola furono eliminati<br />

dall’Ajax nei sedicesimi di <strong>fi</strong>nale),<br />

la Fiorentina chiude la fase a gironi di<br />

Champions League con una sola scon<strong>fi</strong>tta<br />

(quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non è<br />

<strong>fi</strong>nita qui. Perché la squadra di Prandelli<br />

è stata l’unica italiana su quattro a vincere<br />

il proprio girone di quali<strong>fi</strong>cazione, e<br />

con le 14 reti fatte è la seconda squadra in<br />

assoluto (dietro al Real Madrid) per il nu-<br />

mero dei gol realizzati. Anche per Cesare<br />

Prandelli è stato un 2009 da incorniciare.<br />

Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti,<br />

il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardini<br />

in testa alla classi<strong>fi</strong>ca degli allenatori<br />

più vincenti della storia viola, a quota 99<br />

successi. Poco tempo dopo, nel turno che<br />

ha visto la Fiorentina di scena a Livorno<br />

(0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesima<br />

vittoria in 197 partite (record assoluto)<br />

alla guida della squadra gigliata.<br />

La 101esima vittoria però, siamo sicuri,<br />

resterà quella più bella per il tecnico di<br />

Orzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpool<br />

del 29 settembre. Un record lo ha<br />

raggiunto anche Alberto Gilardino. Con<br />

la rete del 2-1 ad An<strong>fi</strong>eld, l’attaccante<br />

ex Milan ha raggiunto Gabriel Batistuta<br />

in vetta alla classi<strong>fi</strong>ca dei marcatori europei<br />

della Fiorentina. Dopo i 6 centri<br />

della stagione scorsa (preliminare con lo<br />

Slavia Praga compreso), infatti, la punta<br />

dei viola ha già toccato quota 4 reti dopo<br />

la prima fase dell’edizione di quest’anno.<br />

In campionato, invece, la Fiorentina<br />

viaggia a velocità più moderata. I viola<br />

terminano l’anno solare al sesto posto<br />

con 60 punti (comanda l’Inter con 81),<br />

mentre nel 2008 si erano piazzati quarti<br />

con 70 lunghezze.<br />

VERSO GLI OTTAVI<br />

Ancora i tedeschi sul cammino della squadra di Prandelli<br />

C’è il Bayern Monaco, missione rivincita<br />

ra sicuramente l’avversaria da evitare.<br />

EMa la mano di Emilio Butragueño - ex<br />

attaccante del Real Madrid e della nazionale<br />

spagnola - ha voluto far incontrare nuovamente<br />

Fiorentina e Bayern Monaco. Oltre<br />

ai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos e<br />

Cska Mosca erano tra le possibili avversarie<br />

per gli ottavi di Champions League. <strong>Il</strong> destino<br />

è stato ancora una volta crudele con la<br />

Fiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool,<br />

a una nuova impresa per raggiungere un<br />

risultato storico: i quarti di <strong>fi</strong>nale della più<br />

prestigiosa competizione europea per club.<br />

L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocherà<br />

il 17 febbraio nello strepitoso Allianz<br />

Arena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0<br />

a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzo<br />

al Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”,<br />

aveva commentato a caldo lo spoglia-<br />

37<br />

toio viola. Diverso il pensiero di Sebastien<br />

Frey, voglioso di rivincita nei confronti del<br />

club tedesco. “Vorrei - aveva espresso subito<br />

dopo la vittoria ad An<strong>fi</strong>eld - incontrare subito<br />

i tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”.<br />

Un conto in sospeso ce l’avrà anche Manuel<br />

Vargas, autore della sua peggiore prestazione<br />

in maglia viola (per lui, lo scorso anno,<br />

90 minuti di errori e orrori). Più moderato<br />

il commento di Karl Heinz Rummenigge,<br />

presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio,<br />

ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”.<br />

Tutt’altro che positivo, infatti, il percorso intrapreso<br />

<strong>fi</strong>n qui dal club tedesco. Dopo un<br />

modestissimo inizio, il Bayern è ora terzo in<br />

campionato e ha ottenuto il secondo posto<br />

nel girone europeo dietro al Bordeaux. E per<br />

la Fiorentina - Lione insegna - la vendetta è<br />

un piatto che va servito freddo. /C.G.<br />

1014264


38 Gennaio 2010<br />

L’INTERVISTA. Barbara Nutini illustra il successo della Fiorentina Pattinaggio<br />

Novoli, l’eccellenza è sui pattini<br />

Carlo Marrone<br />

Parlare con Barbara Nutini (al centro nella<br />

foto) è come ripercorrere la storia del pattinaggio<br />

<strong>fi</strong>orentino. Una storia ambientata<br />

a Rifredi. Iniziata nella pista all’aperto<br />

di via Allori dove a 10 anni, tornando da scuola,<br />

Barbara ha cominciato a pattinare. Oggi quella<br />

bambina è la responsabile di una delle società più<br />

importanti di Firenze, la Fiorentina Pattinaggio,<br />

che ha sede nell’invidiatissimo Palarotelle in via<br />

dell’Olmatello. Di conseguenza, questa intervista<br />

non poteva che essere il racconto di una storia,<br />

lunga una vita, di amore per il pattinaggio.<br />

Qual è la sua storia sportiva?<br />

Ho pattinato dai 10 ai 18 anni, poi mi sono subito<br />

dedicata ad allenare. L’ho fatto per una decina di<br />

anni, <strong>fi</strong>no a quando non ho dovuto smettere per<br />

problemi personali. Ho ripreso nel 2003, quando<br />

è nata una nuova disciplina: i gruppi spettacolo.<br />

Avete raggiunto qualche traguardo importante?<br />

Sì, nel 2004 siamo arrivati secondi ai campionati<br />

europei di Firenze e l’anno successivo siamo arrivati<br />

quarti a quelli di Copenaghen.<br />

Come è diventata responsabile della Fiorentina<br />

Pattinaggio?<br />

Nel 2004 c’è stato il bando per la gestione del Palarotelle.<br />

Così, visti i buoni risultati, io e il mio<br />

staff abbiamo deciso di partecipare. Vinta la gara,<br />

nel 2005 abbiamo preso in mano la società e abbiamo<br />

deciso di puntare tutto sui giovani.<br />

<strong>Il</strong> pattinaggio è radicato a Firenze?<br />

Anche se non ci sono molti spazi, è uno sport<br />

molto diffuso e con un discreto seguito.<br />

Avete molte atlete?<br />

Nel giro di pochi anni abbiamo triplicato le iscrizioni.<br />

Oggi contiamo più di 60 atlete, che compe-<br />

Passione nell’allenare e amore per questa disciplina: così, la responsabile di una<br />

delle più importanti società cittadine è riuscita a portare il club in cima a tutte<br />

le classi<strong>fi</strong> che. E al Palarotelle continua la sua missione: puntare tutto sui giovani<br />

Barbara Nutini<br />

sport nel quartiere<br />

tono a livello agonistico.<br />

Come spiega questo boom?<br />

<strong>Il</strong> nostro successo in termini di adesioni e di risultati<br />

sportivi è da ricollegare a due fattori: primo,<br />

l’indiscussa qualità dello staff tecnico che è composto<br />

da me, Marco Pecchioli (Gruppi e Obbligatori)<br />

e Luca Dallai (quattro volte campione del<br />

mondo dal 1999 al 2002, ndr); secondo, la possibilità<br />

di disporre di uno spazio coperto.<br />

Ci sono atlete che hanno raggiunto livelli importanti?<br />

Asia Massai (a sinistra nella foto) è stata convocata<br />

nella nazionale giovanile, e Rachele nel 2001<br />

ha vinto il campionato italiano.<br />

Speranze per il futuro?<br />

Speriamo che Asia venga riconvocata in nazionale,<br />

e in generale <strong>lavori</strong>amo perché tutte le nostre<br />

atlete possano sviluppare al massimo le proprie<br />

potenzialità.<br />

Quindi siete una delle società di punta del panorama<br />

<strong>fi</strong>orentino?<br />

Direi che siamo la prima società a livello provinciale,<br />

una delle più forti a livello toscano e fra le<br />

prime a livello italiano.<br />

Perché consiglierebbe di iniziare a pattinare?<br />

Perché è uno sport che unisce l’aspetto artistico a<br />

quello puramente atletico, e poi perché è un ambiente<br />

estremamente coinvolgente. Infatti, pur essendo<br />

una disciplina individuale, si crea un bello<br />

spirito di gruppo che unisce non soltanto le atlete,<br />

ma anche le famiglie. Siamo una grande famiglia,<br />

questa è la nostra forza.<br />

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40 Gennaio 2010<br />

L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1<br />

<strong>Il</strong> baseball può tornare a volare<br />

Lorenzo Mossani<br />

Serie A. Finalmente una bella<br />

notizia per il baseball “made<br />

in Florence”. Troppi anni<br />

sono passati da quando Faso<br />

di Elio e Le Storie Tese esclamò in un<br />

concerto: “Fiorentini, avete una squadra<br />

di A1, dovete essere felici, è un<br />

bellissimo sport!”. Da allora ci sono<br />

stati solo problemi e tante delusioni.<br />

Nella prossima stagione la Fiorentina<br />

Baseball giocherà insieme all’Arezzo<br />

Baseball, detentore del titolo attuale<br />

della A2. La società aretina, per voce<br />

del proprio presidente Fabrizio Casalini,<br />

ha convinto uno scettico Pier<br />

Cesare Vita, presidente del glorioso<br />

sodalizio biancorosso, titubante soprattutto<br />

per i costi. Ma Firenze ha<br />

bisogno di lottare ancora per qualcosa<br />

d’importante ed è una piazza ambiziosa,<br />

quindi l’unione delle forze era<br />

necessaria per far tornare pubblico<br />

e sponsor al diamante del Campo di<br />

Marte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzo<br />

vuol dire spese dimezzate: questo<br />

assume un valore ancora maggiore<br />

se si pensa che, da sola, la Fiorentina<br />

avrebbe dovuto giocare il campionato<br />

di B. Segnali positivi arrivano anche<br />

dallo sponsor, Banca Etruria, che si<br />

è detta pronta per un campionato di<br />

vertice, aumentando il budget per la<br />

prossima stagione sportiva. La squadra<br />

sarà composta da una “fusione” di<br />

circa 10 giocatori dell’attuale Arezzo<br />

Baseball insieme a un’altra decina di<br />

appartenenti attualmente alla Fiorentina<br />

Baseball. Le magliette porteranno<br />

Pinto in azione<br />

i due loghi. Ovvia la soddisfazione<br />

delle due società, le parole di Fabrizio<br />

Casalini sono chiare: “Lo spirito di<br />

questa nuova collaborazione nasce da<br />

una serie di esigenze e necessità oggettive.<br />

L’unione delle due forze, sia<br />

societarie che sportive, porterà ad affrontare<br />

la prossima importantissima<br />

stagione con più motivi di interesse,<br />

sia tecnici che economici”. Per la Fiorentina<br />

Baseball, alla quale purtroppo<br />

il campo non aveva regalato la promozione,<br />

questa è davvero un’occasione<br />

irripetibile. Così il “nove” che uscirà<br />

dalla fusione potrebbe direttamente<br />

competere con le migliori squadre<br />

della categoria. Un’ipotetica squadra<br />

con: Pinto in terza, Bindi interbase,<br />

Cappuccini e/o Parri in prima, Pipo<br />

Ristori in seconda, un <strong>parco</strong> lanciatori<br />

unito da far invidia a qualsiasi squadra.<br />

Soddisfatte le due società che hanno<br />

raggiunto un accordo di collaborazione<br />

in vista delle prossime stagioni<br />

sportive. L’accordo avrà durata di un<br />

anno, ma i due club si propongono di<br />

attuare una progettualità che miri alla<br />

prosecuzione dell’accordo anche per<br />

le annate sportive 2011 e 2012, per affrontare<br />

al meglio il nuovo campionato<br />

di Serie A. <strong>Il</strong> sogno sarebbe quello<br />

di raggiungere il Grosseto in Serie A1.<br />

IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle Cascine<br />

Dall’equitazione alla danza,<br />

al “Filo” c’è spazio per tutti<br />

mmerso nel verde del <strong>parco</strong> del-<br />

<strong>Il</strong>e Cascine, il circolo ricreativo “<strong>Il</strong><br />

Filo” sta diventando uno dei centri<br />

culturali più attivi in città. Tante le<br />

discipline che rendono questa associazione<br />

unica nel suo genere. Ogni socio<br />

fondatore è responsabile di un settore.<br />

L’idea di avere un responsabile per<br />

ogni disciplina è venuta al momento<br />

della fondazione del circolo, per evitare<br />

di creare quelle chiusure, caratteristiche<br />

di molte associazioni monodisciplinari<br />

che aumentano la coesione<br />

del gruppo, ma ne diminuiscono la<br />

forza. L’idea di apertura all’esterno si<br />

riscontra anche nelle attività: sempre<br />

aperte a tutti, soci e non. Un nuovo<br />

socio perciò non è considerato solo<br />

un numero, ma avrà buone possibilità<br />

di diventare responsabile di un nuovo<br />

settore, allargando ulteriormente il<br />

Ogni socio<br />

fondatore<br />

è responsabile<br />

di un settore<br />

raggio di azione del club. Le discipline<br />

in cui il circolo ricreativo “<strong>Il</strong> Filo”<br />

è specializzato sono veramente tante,<br />

molte delle quali de<strong>fi</strong>nite, ingiustamente,<br />

di nicchia: fattore che porta le<br />

persone a non <strong>prende</strong>rle neanche in<br />

considerazione. <strong>Il</strong> caso del polo può<br />

essere preso ad esempio. Vista la fortuna<br />

della scuola di equitazione e la<br />

possibilità di avere a disposizione un<br />

sport<br />

ippodromo come quello del Visarno,<br />

provare a organizzare una squadra di<br />

polo è stato il passaggio successivo:<br />

molto soddisfatti dell’operazione si<br />

sono detti il presidente Ceccherelli e<br />

il responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietà<br />

anche nella diffusione della<br />

cultura. Sono attivi corsi di moda,<br />

arte, spettacolo e cucina, e negli ultimi<br />

tempi è stata data molta importanza<br />

al risparmio energetico. Gli sport più<br />

seguiti dai soci sono il bridge, la vela<br />

e la danza, ma come dice la denominazione<br />

del circolo, “Filo”, tutto può<br />

cambiare ed essere aggiunto a questo<br />

panorama di discipline. La solidarietà<br />

e le attività sociali sono sempre<br />

presenti, e le collaborazioni con enti<br />

bene<strong>fi</strong>ci sono molteplici. <strong>Il</strong> tempo libero<br />

è poco, ma per chi ha voglia di<br />

non perdere più il “<strong>fi</strong>lo”, vagando di<br />

club in club, questo è il luogo adatto:<br />

e, se qualcuno ha un’idea, il “<strong>fi</strong>lo” si<br />

potrebbe allungare.<br />

/L.M.


sport<br />

FOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2<br />

I “primi” dieci anni dei Guel<strong>fi</strong> Firenze<br />

Simone Spadaro<br />

Solo a primavera tornerà il campionato<br />

di football americano, con i Guel<strong>fi</strong><br />

Firenze in serie A2. Nella passata<br />

stagione, la squadra del presidente<br />

Alessandro Dallai, dopo un ottimo campionato,<br />

si è dovuta inchinare, in semi<strong>fi</strong>nale, agli<br />

Shark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere lo<br />

scudetto di serie A2 rimane immutato anche<br />

per la stagione che avrà inizio il prossimo 14<br />

marzo per concludersi, come sempre, a luglio.<br />

“<strong>Il</strong> mondo del football americano italiano è<br />

diviso in due federazioni – spiega il presidente<br />

Dallai – noi siamo af<strong>fi</strong>liati alla Fidaf, che è<br />

l’unica riconosciuta e che sta per entrare, di<br />

diritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che è<br />

una federazione in cui alcune società si sono<br />

staccate perché volevano creare squadre con<br />

gli stranieri. Una scelta ideologica che noi non<br />

abbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprio<br />

per far crescere questo sport, giocare senza gli<br />

stranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatori<br />

americani e italiani. La scelta di allestire<br />

squadre composte da soli italiani può essere<br />

molto utile a tutto il movimento”. E i risultati<br />

si vedono. “Abbiamo due squadre, l’Under 21<br />

e l’Under 18, che si sono comportate molto<br />

bene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionale<br />

under 21, i Guel<strong>fi</strong> sono stati scon<strong>fi</strong>tti<br />

solo nei quarti di <strong>fi</strong>nale, a Bolzano dai Giants<br />

per 13 a 6, al termine di una battaglia durissima<br />

e avvincente. L’Under 18 ha ricevuto<br />

innumerevoli complimenti per il campionato<br />

disputato. <strong>Il</strong> football americano – aggiunge<br />

Dallai – sta incuriosendo e interessando moltissimi<br />

giovani. La prima squadra, anche se<br />

è ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ di<br />

IL CORSO. Più sicurezza per le donne<br />

bbiamo dato il nostro pa-<br />

“A trocinio a questa prima<br />

fase sperimentale del corso, perché<br />

lo riteniamo un importante<br />

servizio, peraltro gratuito, fornito<br />

alla cittadinanza. Ben vengano<br />

altre iniziative come questa, che<br />

aiutino noi donne a sentirci più<br />

sicure”. Parole semplici quelle<br />

di Barbara Cavandoli, assessore<br />

allo sport del Comune di Firenze,<br />

sempre più occupata ad affrontare<br />

problemi sociali attraverso le discipline<br />

sportive. Sono purtroppo<br />

in un aumento aggressioni, stupri,<br />

borseggi e rapine ai danni delle<br />

donne, che da oggi avranno un<br />

aiuto in più per la propria difesa.<br />

Da sabato 23 gennaio a sabato 20<br />

febbraio, dalle 14.30 alle 16.30,<br />

alla palestra Body Line Center di<br />

via dello Steccuto 5r inizierà, infatti,<br />

il percorso del tutto gratuito<br />

di “Self Defence e antiaggressione<br />

femminile”, dedicato principalmente<br />

a donne di tutte le età del<br />

quartiere 5, per poi essere esteso a<br />

tutti gli altri quartieri <strong>fi</strong>orentini. I<br />

tecnici federali Toni Enrico e Paolo<br />

Pinzauti, fondatori dell’associazione<br />

no-pro<strong>fi</strong>t Asd Florence<br />

Self Dence Academy, proporranno<br />

10 ore di lezione: prevenzione,<br />

argomenti giuridici per non cade-<br />

SCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei <strong>fi</strong>orentini”: ecco gli eventi principali<br />

Appuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonista<br />

arrivata la neve in Appennino. E gli im-<br />

È pianti dell’Abetone, la “montagna dei<br />

<strong>fi</strong>orentini”, sono in funzione a ritmo continuo.<br />

Non solo la possibilità di sciare per tanti<br />

appassionati, sono molti gli appuntamenti<br />

agonistici previsti nel corso dell’inverno, tra<br />

cui gare Fis e Master, i circuiti per le categorie<br />

giovanili, e poi importanti manifestazioni<br />

nazionali e internazionali. In particolare, il<br />

“Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e i<br />

Campionati italiani allievi e ragazzi, dal 29<br />

al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile,<br />

la 51esima edizione dei Campionati italiani<br />

Uisp (Unione italiana sport per tutti), che<br />

Imparare a difendersi. Gratis<br />

re in eccesso di difesa, psicologia<br />

applicata e tecniche e tattiche di<br />

autodifesa, principalmente studiate<br />

su situazioni reali che potrebbero<br />

accadere sulla strada; difesa<br />

da aggressioni o minacce da armi<br />

bianche come coltello e bastone;<br />

difesa da aggressioni o coercizione<br />

a mano nuda; difesa da pistola,<br />

antistupro, antitaccheggio<br />

e antirapina sia su mezzi privati<br />

che pubblici e a piedi. Le allieve<br />

impareranno quindi a sviluppare<br />

una mentalità difensiva che porteranno<br />

con sé per tutto il resto della<br />

vita. In<strong>forma</strong>zioni e iscrizioni<br />

al Body Line Center in via dello<br />

Steccuto 5r.<br />

/L.M.<br />

giocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani.<br />

Sono tanti i <strong>fi</strong>orentini che si stanno avvicinando ai Guel<strong>fi</strong> Firenze e si appassionano<br />

a questo sport”. La disciplina principe degli Stati Uniti potrebbe,<br />

addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai molte<br />

le società che allestiscono squadre Under 15 e, qualcuna, anche l’Under 13,<br />

questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica.<br />

Proprio gli Under 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove il<br />

contatto <strong>fi</strong>sico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierina<br />

attaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina.<br />

Ecco perché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. <strong>Il</strong> contatto<br />

<strong>fi</strong>sico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possono<br />

cimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono i<br />

dieci anni di fondazione dei Guel<strong>fi</strong>. “E stiamo preparando la Coppa Toscana<br />

allo stadio Ridol<strong>fi</strong>, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio<br />

– annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa per tutti i <strong>fi</strong>orentini<br />

con partite tra i Guel<strong>fi</strong> e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. Un modo per<br />

far conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.<br />

porteranno 400 persone nella stazione pistoiese.<br />

Una stagione anche ricca di ricorrenze,<br />

a partire dai 90 anni della campionessa Celina<br />

Seghi, che saranno festeggiati nel mese<br />

di marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60<br />

anni dalla vittoria in discesa libera di Zeno<br />

Colò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni dello<br />

Sci club Abetone – Val di Lima. Come di<br />

consueto, anche quest’anno saranno molte le<br />

occasioni per iniziative di valorizzazione dei<br />

legami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sci<br />

club <strong>fi</strong>orentini e occasioni per manifestazioni<br />

di festa e d’amicizia tra il capoluogo toscano<br />

e la “sua” montagna.<br />

/Sim.Spa.<br />

DUBBIO, CONTROLLO, RIPETIZIONE... “E’ più forte di<br />

me...Non posso fare a meno di controllare di aver chiuso bene la<br />

porta e poi tornare indietro, e indietro, e poi ancora indietro...”; “In<br />

quel momento è come se esistesse solo quel pensiero, non riesco<br />

a distogliere la mente da esso nel modo più assoluto, e così devo<br />

contare, e ripetere...”; “Penso e faccio azioni così assurde...credo<br />

di essere solo al mondo!” “Sento che non sono sicura di aver letto<br />

bene e così rileggo, e rileggo, e mi rendo conto che il tempo passa<br />

ed io sono sempre alla stessa pagina...”; “Temo che mi possa<br />

accadere qualcosa di terribile e così sono costretto a dover fare<br />

tutta una serie di movimenti...solo così mi tranquillizzo, ma poi è<br />

peggio.”<br />

A chiunque sarà capitato di non essere certo di aver chiuso l’auto<br />

o spento il gas, di credere in qualche azione scaramantica che ci<br />

NON SEI SOLO...<br />

chiedi aiuto ad un professionista<br />

RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA<br />

DR.SSA DEBORA GILARDI<br />

Approccio cognitivo - Comportamentale<br />

Master in Disturbi dell'Alimentazione e Obesità<br />

Iscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388<br />

possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenere<br />

in un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, ma<br />

quando si inizia a percepire disagio, la sensazione che non dipenda<br />

più da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopra<br />

descritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontare<br />

la problematica ossessivo-complusiva. È un problema molto<br />

diffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, che<br />

può interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poiché<br />

invade la quotidianità e limita il raggio di azione della persona<br />

che ne soffre. La persona è aiutata dal professionista ad uscire<br />

dal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e delle<br />

compulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportune<br />

tecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propria<br />

qualità di vita.<br />

Ricorda<br />

“Nessun uomo è un’isola”<br />

(J. Donne)<br />

La dottoressa riceve su appuntamento presso<br />

Poliambulatorio Centro Medico delle Cure Via Sacchetti 9R<br />

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CONTATTARE Cell. 347 22 68 806 E-mail: debo.gilardi@alice.it<br />

41<br />

1070809


42 Gennaio 2010<br />

Inviaci le tue lettere a<br />

redazione@<br />

ilreporter.it<br />

Lettere e segnalazioni:<br />

tutto su www.ilreporter.it<br />

Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />

veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />

Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />

www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />

trovano spazio in queste pagine saranno<br />

pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />

commenti e alle vostre opinioni<br />

“CICLODROMO DI SAN BARTOLO A<br />

CINTOIA, LA MIA RISPOSTA”<br />

L’intervento di realizzazione del ciclodromo<br />

“Graziella Cenni” di <strong>San</strong> Bartolo a Cintoia è stato<br />

<strong>forma</strong>lmente ultimato il 16 marzo 2009, in<br />

data 8 gennaio 2009 sono state consegnate le<br />

chiavi dell’impianto alla Commissione Sport del<br />

Q4, af<strong>fi</strong>nché si potessero svolgere i preparativi<br />

dell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio<br />

2009. <strong>Il</strong> Q4 ha provvisoriamente af<strong>fi</strong>dato le chiavi<br />

della pista alla Società sportiva Itala Ciclismo<br />

che gestisce con merito e in via transitoria, il<br />

plesso. <strong>Il</strong> 16 novembre 2009 sono iniziati i <strong>lavori</strong><br />

di completamento dell’appalto per l’installazione<br />

dell’impianto di illuminazione, al <strong>fi</strong>ne di<br />

consentire il pieno utilizzo della pista in orari<br />

notturni e nel periodo invernale, <strong>lavori</strong> dunque<br />

che termineranno entro i primi mesi del<br />

2010. Successivamente l’Uf<strong>fi</strong>cio Tecnico Sport<br />

redigerà il Certi<strong>fi</strong>cato di Regolare Esecuzione<br />

dell’appalto di realizzazione della pista. Ecco,<br />

questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservato<br />

ed eseguito per portare a termine la struttura<br />

del ciclodromo “Graziella Cenni” di <strong>San</strong> Bartolo<br />

a Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) e<br />

Fanelli (del Q4) rilevano su “<strong>Reporter</strong>” del mese<br />

di dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzo<br />

dell’impianto in discussione, raccontata così,<br />

sembrerebbe anche vera; i fatti però sono<br />

riportati in testa a questo articolo, aggiungo<br />

inoltre che, non essendo del tutto ultimato e<br />

non avendo ancora le dovute certi<strong>fi</strong>cazioni per<br />

il pieno utilizzo della struttura, diventa assai<br />

dif<strong>fi</strong>cile oltre che rischioso, pensare di aprire un<br />

complesso dove l’Amministrazione ne risponderebbe<br />

in primis (e con essa tutti noi) a causa<br />

di problemi eventuali che potrebbero sorgere,<br />

con infortuni piccoli o grandi agli atleti o persone<br />

della società civile, causati dalla noncuranza<br />

e soprattutto dalla mancanza dei protocolli<br />

questi sì imposti dai termini di legge. Vorrei<br />

inoltre ricordare al consigliere Fanelli, componente<br />

per la PdL della Commissione Sport del<br />

Q4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasi<br />

momento sullo stato degli impianti, e comunque<br />

sarebbe bastato partecipare con più frequenza<br />

(sia detto fuori da ogni polemica) alle<br />

riunioni della Commissione per essere tenuti al<br />

corrente ed in<strong>forma</strong>ti dunque dello stato d’arte.<br />

<strong>Il</strong> ciclodromo era all’ordine del giorno della seduta<br />

di commissione del 10 dicembre scorso,<br />

da aggiungere inoltre che per gli orari di apertura<br />

sono di interesse primario dell’Amministrazione,<br />

cui preme siano resi noti a tutti i cittadini<br />

in maniera tempestiva, ma non prima di poter<br />

offrire un impianto in totale messa in sicurezza<br />

per gli utenti, che curiosamente bisogna rilevare<br />

siamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli<br />

(del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordare<br />

a tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” è<br />

il primo tassello di un polo sportivo nell’area di<br />

<strong>San</strong> Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordare<br />

qui, che nei primi mesi del 2010 sarà af<strong>fi</strong>data<br />

la realizzazione del prossimo campo di football<br />

americano del quale è appena <strong>fi</strong>nito il bando di<br />

gara. Af<strong>fi</strong>do allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelli<br />

per memoria storica e futura che, le polemiche<br />

strumentali servono solo a loro, a noi resta di<br />

concludere per tutti gli utenti un’avventura di<br />

impianto sportivo, che rimane in testa ai nostri<br />

pensieri e doveri non solo come cittadini ma<br />

sopratutto come amministratori. Non rimaniamo<br />

certo insensibili alle critiche, doverose e talvolta<br />

anche giuste, quando queste però nascono<br />

dall’intento di costruire per il bene comune,<br />

e non di polemizzare inutilmente. Dice infatti<br />

l’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lo<br />

stolto guarda il dito”.<br />

Donatella Villani<br />

Presidente della Commissione Sport del Q4<br />

“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO”<br />

Spettabile “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,<br />

ho 78 anni e sono un “<strong>fi</strong>glio” purosangue del<br />

quartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggetta<br />

e vissuto sempre tra Campo di Marte,<br />

Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia era<br />

povera, ma io, appassionato di cartoni animati,<br />

cominciando da ragazzo, con le mie sole forze<br />

e la mia tenacia, riuscii alla <strong>fi</strong>ne ad entrare da<br />

professionista in questo fantastico mondo. Tutto<br />

questo partendo da semplice autodidatta,<br />

realizzando chilometri e chilometri di pellicole<br />

in disegni animati, arrivando addirittura a produrre<br />

(come autore) negli anni dal 1966 al 1971,<br />

il <strong>fi</strong>lm lungometraggio “Un burattino di nome<br />

Pinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano in<br />

via Domenico Maria Manni) con una équipe<br />

di circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc.<br />

Questo <strong>fi</strong>lm che fu apprezzato ed esaltato da<br />

tutti i media di allora nonché dalla critica, costò<br />

poco meno di mezzo miliardo di lire (degli<br />

anni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro di<br />

oggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederlo<br />

proiettare nelle sale cinematogra<strong>fi</strong>che di mezzo<br />

mondo! Dico la mia in questo senso: è mai<br />

possibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa<br />

(anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni volta<br />

che si parla di <strong>fi</strong>lm su “Pinocchio”, solo quelli<br />

prodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni,<br />

ecc. compreso per<strong>fi</strong>no quello che D’Alò<br />

avrebbe intenzione di fare? Nessuno infatti<br />

cita mai quel mio <strong>fi</strong>lm che secondo gli esperti<br />

del settore rimane una delle pietre miliari del<br />

cinema di animazione italiano; tanto per fare<br />

un esempio, questo è accaduto abbastanza<br />

recentemente su articoli pubblicati da <strong>Il</strong> Tirreno<br />

e La Stampa, ma ciò vale anche per tantissime<br />

altre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità,<br />

faccio la mia sommessa protesta non sulla Gazzetta<br />

Uf<strong>fi</strong>ciale, bensì solo sul giornale del mio<br />

quartiere, quindi quasi sottovoce, mica sono<br />

in cerca dell’assegnazione del “<strong>fi</strong>orino d’oro”<br />

né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia,<br />

come autore, confesso che mi piacerebbe che<br />

qualche giornalista e (perché no?) anche qualche<br />

autorevole amministratore menzionassero,<br />

almeno quando si parla di lungometraggi su<br />

Pinocchio, i meriti di un <strong>fi</strong>orentino che, anziano<br />

sì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbe<br />

di vedere pubblicamente riconosciuta<br />

una vita intera spesa nell’immenso lavoro che<br />

richiede l’arte di quei disegni animati che hanno<br />

fatto e fanno sorridere tanti bambini, ma<br />

anche tantissimi adulti.<br />

Grazie per l’attenzione e l’ospitalità.<br />

Giuliano Cenci<br />

“TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLA<br />

SCUOLA”<br />

La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITT<br />

Marco Polo si trova in tratto percorso a forte<br />

velocità lontano dagli autovelox e l’attraversamento<br />

pedonale non è rialzato a banda larga<br />

come tutti quelli della zona (via Aretina , lungarno<br />

Colombo, ecc.); non solo, le righe bianche<br />

sono consunte e su metà della carreggiata<br />

cancellate da una toppa di asfalto recente. E’<br />

perciò necessario un intervento immediato che<br />

evidenzi l’attraversamento e moderi la velocità<br />

programmando l’adeguamento con apposito<br />

rialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagente<br />

centrale per poter attraversare in due fasi. Sono<br />

due mesi che avevo fatto questa segnalazione<br />

al Sindaco e alla Polizia Municipale senza che si<br />

sia visto il minimo intervento; noto con dispiacere<br />

che la nuova Amministrazione ha portato<br />

novità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia,<br />

Tav) ma sulle piccole cose imperversa ancora<br />

trascuratezza e scaricabarile fra i vari uf<strong>fi</strong>ci. Che<br />

facciamo, aspettiamo il morto?<br />

Maurizio Landi<br />

VIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTA<br />

Gentile redazione, ho letto con grande attenzione,<br />

sull’ultimo numero del Vs. giornale, le<br />

lettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungere<br />

anche la mia indignazione a quella<br />

dei precedenti lettori, precisando anche qualche<br />

altro aspetto del problema. Io abito in via<br />

Baracca e i pullman, oltre a sostare col motore<br />

acceso davanti ad un grande albergo, spesso<br />

rimangono parcheggiati, occupando l’intero<br />

spazio del marciapiede di fronte all’albergo, per<br />

tutta la notte. Quando mi capita di rientrare a<br />

casa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco prima<br />

di cena sono costretta a scendere sul piano<br />

stradale, con grossi rischi per l’incolumità mia e<br />

dei due bambini che devo tenere per mano.<br />

Inutile ricordare che in Via Baracca il traf<strong>fi</strong>co non<br />

solo è intenso, ma la maggior parte delle auto<br />

non rispetta assolutamente il limite di velocità,<br />

i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto e<br />

non c’è nessun attraversamento pedonale “a<br />

dosso”, come quelli che hanno collocato negli<br />

ultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman,<br />

inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenza<br />

del muro di cinta del deposito Anas, un<br />

paio di autotreni i cui autisti vanno a cena e a<br />

pranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada e<br />

forse si fermano anche a dormire nella cuccetta<br />

del loro mezzo, perché anche a notte fonda i<br />

mezzi sono ancora lì. Come già hanno fatto<br />

presente gli altri lettori, i vigili, da me varie volte<br />

interpellati, quando rarissimamente passano a<br />

piedi per questa disgraziata strada, sostengono<br />

di non poter fare nulla, perché nelle ore serali<br />

non sono più in servizio e se, talvolta, di giorno,<br />

hanno elevato qualche multa, queste non sono<br />

state pagate, perché i pullman erano stranieri e<br />

dunque... Dunque, come in tante altre situazioni,<br />

i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi,<br />

senza sperare che nessuna delle autorità competenti<br />

prenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessore<br />

competente farsi un giretto da queste<br />

parti, magari con la macchia di servizio, in orario<br />

notturno, per rendersi conto di persona del problema?<br />

Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda:<br />

perché in questo tratto di Via Baracca (all’altezza<br />

di Via don L. Perosi) non si sostituiscono<br />

alle normali strisce pedonali i dossi? Che cosa<br />

non lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato,<br />

perché ancora non c’è stato il morto? Posso<br />

sperare in una risposta da chi istituzionalmente<br />

deve occuparsi di questi problemi? Grazie per<br />

l’ospitalità e cordiali saluti.<br />

Carla Veronese<br />

AUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLE<br />

Spett.le redazione il <strong>Reporter</strong>,<br />

sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochi<br />

lettere<br />

giorni fa è stato multato sull’autobus per aver<br />

convalidato in ritardo il biglietto. <strong>Il</strong> solito furbastro<br />

si dirà. Mio <strong>fi</strong>glio, al contrario di me, non<br />

utilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Si<br />

è ritrovato in autobus solo a causa di un dito<br />

rotto che al momento gli impedisce di guidare.<br />

Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi:<br />

proprio per evitare che vadano spesi in altro<br />

modo). Salito sull’autobus, complice una certa<br />

svagatezza e l’impedimento della mano rotta,<br />

ha impiegato del tempo per trovare il biglietto<br />

e convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cui<br />

l’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevano<br />

i controllori. Quando sono saliti a bordo,<br />

Mattia ha già timbrato il biglietto, ma non<br />

importa, uno dei due, forse appassionato di tele<strong>fi</strong>lm<br />

polizieschi, da terra ha visto i movimenti<br />

del passeggero, attribuendogli una preveggenza<br />

che mio <strong>fi</strong>glio è lungi dal possedere. Data la<br />

giovane età e un carattere remissivo, lo zelante<br />

funzionario ha avuto buon gioco nell’elevare la<br />

multa che io ho pagato, esattamente come il<br />

biglietto, pur consapevole dell’illegittimità del<br />

verbale, laddove afferma, distorcendo la realtà<br />

dei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopo<br />

l’inizio della veri<strong>fi</strong>ca, a meno che l’attività di veri<strong>fi</strong>ca<br />

non s’intenda già iniziata sul marciapiede,<br />

ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non è<br />

per lamentare l’illegittimità dell’accertamento<br />

che scrivo: se mio <strong>fi</strong>glio si fosse premurato per<br />

tempo di trovare il biglietto, il problema non<br />

si sarebbe posto e anche una multa può insegnare<br />

a preparasi per tempo: oggi a timbrare<br />

un biglietto, domani a cose ben più importanti.<br />

Scrivo per lamentare quanto avvenuto in seguito,<br />

quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenza<br />

mostrata con Mattia, è stato invece<br />

molto più “comprensivo” nei confronti di un altro<br />

passeggero, questo sì sprovvisto di biglietto.<br />

<strong>Il</strong> passeggero, di nazionalità straniera (lo preciso<br />

solo per amor di verità), non è stato arrendevole<br />

come mio <strong>fi</strong>glio, al contrario. Risultato: lui ha<br />

continuato paci<strong>fi</strong>co il suo viaggio senza biglietto<br />

e Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insistere<br />

con i <strong>fi</strong>gli sul valore della legalità quando poi, il<br />

primo controllore che passa impone un rispetto<br />

delle regole per<strong>fi</strong>no eccessivo a qualcuno e le<br />

infrange clamorosamente un attimo dopo con<br />

qualcun altro. Quale insegnamento può trarre<br />

un ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio?<br />

Non <strong>fi</strong>nirà per convincersi che le<br />

regole si possono infrangere impunemente, a<br />

patto di essere determinati nel farlo? Vorrei poter<br />

dire che casi come questo sono l’eccezione,<br />

ma la mia quotidiana esperienza di viaggiatore<br />

testimonia il contrario.<br />

Cordiali saluti,<br />

Fabio Daddi<br />

LE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGE<br />

Buongiorno,<br />

scrivo per fare presente un problema che affligge<br />

chi come me abita alle Piagge di fronte<br />

al Viper Theatre. <strong>Il</strong> venerdì e il sabato notte è<br />

impossibile dormire e riposare in quanto il rumore<br />

è talmente forte da non permetterlo. La<br />

polizia municipale ha già realizzato delle rilevazioni<br />

fonometriche che hanno constatato che<br />

il rumore prodotto dal Viper è oltre il limite di<br />

tollerabilità. Ha quindi presentato un esposto al<br />

Viper per porvi rimedio ma i pannelli che hanno<br />

applicato per attutire il rumore non hanno<br />

migliorato la situazione. E da allora non è stato<br />

fatto più niente. Vi scrivo per chiedere il vostro<br />

aiuto, per sensibilizzare le istituzioni in qualche<br />

modo. <strong>Il</strong> Viper è una struttura che è importante<br />

per la comunità in quanto in settimana vengono<br />

svolti dei corsi per i giovani e gli anziani<br />

ed è giusto mantenerla. Non è però tollerabile<br />

avere una discoteca in un centro abitato. Inoltre,<br />

in aggiunta al rumore della discoteca <strong>fi</strong>no alle 4<br />

del mattino, si aggiungono gli schiamazzi dei<br />

ragazzi che rimangono fuori dal locale <strong>fi</strong>no a


lettere<br />

mattina.<br />

Spero che ci possiate aiutare in qualche modo,<br />

grazie,<br />

Mariella<br />

“MANTO DISSESTATO<br />

IN PIAZZA FARDELLA”<br />

Spettabile <strong>Reporter</strong>,<br />

già diverse volte ho sollecitato l’Amministrazione<br />

Comunale di Firenze a provvedere al rifacimento<br />

dell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino,<br />

Campo di Marte. La piazza ha un manto<br />

stradale completamente dissestato e potenzialmente<br />

pericoloso per chi viaggia e attraversa le<br />

strisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequente<br />

transito giornaliero delle linee Ataf che hanno<br />

avvallato non di poco una parte dell’asfalto. In<br />

più, si aggiungono altrettante buche sparse. Mi<br />

domando: perché questa bella piazzetta, non<br />

irrilevante per le funzionalità urbane del suo<br />

intorno, viene considerata cosi “marginale” dal<br />

Comune di Firenze? Come è possibile vedere<br />

frequenti e dubbiosi <strong>lavori</strong> di asfaltatura nelle<br />

invia la tua segnalazione<br />

alla nostra redazione<br />

redazione@ilreporter.it<br />

L’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE”<br />

Gentili amici della Redazione,<br />

da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto per la raccolta differenziata<br />

dei ri<strong>fi</strong>uti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccolta<br />

differenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamente<br />

i ri<strong>fi</strong>uti <strong>fi</strong>no a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativa<br />

dell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste in<br />

tal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi?<br />

Ringraziando per l’attenzione,<br />

Mariateresa Gallo<br />

Gentile Mariateresa,<br />

innanzitutto le faccio i complimenti per il suo impegno e il suo senso civico che, da<br />

quello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scal<strong>fi</strong>re. Quello dei ri<strong>fi</strong>uti<br />

è un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onore<br />

delle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendo<br />

a Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamenti<br />

dei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche vero<br />

che il primo passo per non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – da<br />

tutti noi, i cittadini. Non è dif<strong>fi</strong>cile, né troppo “faticoso”: basta dividere i ri<strong>fi</strong>uti che quotidianamente<br />

produciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezza<br />

di stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di molto<br />

importante per l’ambiente. <strong>Il</strong> secondo passo, poi, è quello di gettare i ri<strong>fi</strong>uti (già differenziati)<br />

nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nel<br />

caso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori per ogni tipo di materiale<br />

(carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante per<br />

incentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario,<br />

la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamente<br />

tutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria<br />

“convinzione”. Nel numero di questo mese de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>” abbiamo fatto,<br />

per ognuno dei cinque quartieri <strong>fi</strong>orentini, il punto della situazione sulla raccolta dei<br />

ri<strong>fi</strong>uti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamo<br />

affrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori è<br />

la volontà di investire in nuove tecnologie per rendere il servizio sempre più ef<strong>fi</strong>ciente,<br />

oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli per il materiale<br />

organico) dove prima non c’erano. Speriamo che tutto questo diventi presto<br />

realtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessario<br />

impegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve essere<br />

vani<strong>fi</strong>cato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamo<br />

fare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo:<br />

con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto per l’ambiente. E in questo<br />

senso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio è<br />

da lodare e promuovere.<br />

Matteo Francini<br />

vie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico)<br />

e lasciare invece una piazza in uno stato così<br />

pietoso da tanti anni? Non è il modo in un sito<br />

dove è presente anche e soprattutto una scuola<br />

media, la “Dino Compagni”. Basta poco per<br />

rompersi una caviglia e provocare altri peggiori<br />

inconvenienti. Grazie dell’attenzione.<br />

Un cordiale saluto.<br />

Alessandro Nencioni<br />

SAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTI<br />

Gentile Redazione,<br />

sono un residente del quartiere di <strong>San</strong> Frediano.<br />

Ho letto sul numero di novembre della nascita<br />

della nuova Associazione <strong>San</strong> Frediano che<br />

avrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commercianti<br />

e residenti. L’articolo riporta anche di varie<br />

proposte fatte alla nuova Amministrazione dal<br />

vicepresidente dell’associazione stessa, una delle<br />

quali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Mi<br />

riferisco alla richiesta di spostare la porta telematica<br />

sino all’angolo con Piazza del Carmine “per<br />

evitare la deserti<strong>fi</strong>cazione di certe zone, miglio-<br />

rando il commercio, quindi i problemi dovuti<br />

al degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto che<br />

pur sforzandomi non riesco proprio a capire<br />

che nesso ci possa essere tra la localizzazione<br />

della porta telematica con il degrado e la sicurezza<br />

ma mi pare proprio incredibile che questa<br />

richiesta possa essere auspicata dai residenti.<br />

Questa assurda proposta avrebbe il solo effetto<br />

di estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L.<br />

forse per “migliorare il commercio” non certo<br />

per migliorare la vita dei residenti che già con<br />

la situazione attuale hanno sempre dei grossi<br />

problemi di parcheggio. Ho parlato di questo<br />

con amici e conoscenti residenti nel quartiere<br />

(alcune decine di persone) e tutti erano del mio<br />

stesso parere, anzi appro<strong>fi</strong>tto di questo spazio<br />

per spiegare meglio le vere ragioni dei residenti,<br />

che vorrebbero non solo che la porta telematica<br />

rimanga dov’è ma auspicherebbero anche<br />

un maggior controllo dei molti furbetti che la<br />

aggirano percorrendo in contromano Via dei<br />

Cardatori (passando tra l’altro davanti alla scuola<br />

media Machiavelli) e anche da Via di Cestello<br />

(sempre in contromano). Per quanto riguarda<br />

l’ormai leggendario parcheggio sotterraneo di<br />

Piazza del Carmine i residenti sono assolutamente<br />

a favore a patto però che i posti siano<br />

a loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosa<br />

si riferisca l’assessore Massimo Mattei quando<br />

riferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenire<br />

nelle situazioni più urgenti, mi permetto però di<br />

ricordargli che i residenti sono molti di più degli<br />

artigiani e dei commercianti del quartiere e soprattutto<br />

votano tutti a Firenze.<br />

Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente,<br />

Claudio Nucci<br />

LA SOSTA SENZA I VIGILINI<br />

Spettabile <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,<br />

premesso che sono un automobilista e che in<br />

famiglia abbiamo due auto, vorrei dire la mia<br />

sui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo posso<br />

parlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene,<br />

da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiare<br />

in quella strada è diventato quasi impossibile<br />

anche per i residenti. Tra le strisce blu c’è<br />

sosta senza pagamento di ticket e tra le strisce<br />

bianche sostano tutti fuorché i residenti... tanto<br />

nessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf i<br />

passeggeri salgono e scendono con dif<strong>fi</strong>coltà<br />

poiché la fermata è occupata dalle auto in sosta.<br />

<strong>Il</strong> sindaco disse con enfasi che il compito<br />

che svolgevano i “vigilini” possono anzi devono<br />

svolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra il<br />

dire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutori<br />

dell’ordine non li vediamo mai e se raramente,<br />

molto, molto raramente passano è il classico<br />

“passi e non baci” e così, come dicevo, è dif<strong>fi</strong>cile<br />

per i residenti parcheggiare: le auto sostano sul<br />

marciapiede, sulle strisce pedonali o in curva.<br />

Ora si parla di togliere i <strong>parco</strong>metri; fare strisce<br />

rosa e/o viola (colori non previsti dal codice della<br />

strada) e dare in af<strong>fi</strong>tto porzioni di strada. Ma<br />

non sarebbe meglio tornare con i piedi per terra<br />

e <strong>fi</strong>nirla con la demagogia?<br />

Cordialmente,<br />

Giancarlo Romoli<br />

GLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCI<br />

Carissimi redattori,<br />

ho letto con grande interesse l’articolo di Paola<br />

Ferri e di un altro o un’altra non meglio<br />

identi<strong>fi</strong>cato/a M.F. circa le situazioni di rischio<br />

che due amici del compianto Andrea Pellegrino<br />

hanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare.<br />

Speriamo che la loro preziosa collaborazione<br />

trovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo a<br />

loro per fare questa segnalazione. Voglio parlare<br />

del tratto di Via di Scandicci compreso tra via<br />

Guardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergogna<br />

per un Comune dal sindaco ef<strong>fi</strong>ciente e<br />

rampante all’elezione del quale non mi pento<br />

43<br />

di avere contribuito, mantenere una strada interessante<br />

un complesso ospedaliero così importante,<br />

piena di avvallamenti pericolosi che non<br />

possono non provocare sobbalzi a chi la percorre<br />

anche a velocità moderata e prudenziale.<br />

Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anche<br />

la mala sorte di essere trasportato in ambulanza.<br />

<strong>Il</strong> Comune, alla confluenza di Via di Sof<strong>fi</strong>ano in<br />

Via di Scandicci ha da tempo apposto un cartello<br />

che ricorda un evento funesto accaduto più<br />

di quarant’anni fa, con invito alla prudenza, una<br />

prudenza che va raddoppiata per la presenza<br />

di un manto degno di una “trazzera” o di una<br />

viottola di campagna. Tralascio il rischio di chi la<br />

percorre in moto come il sottoscritto, che non<br />

è più un giovanotto, né ha abitudini di guide<br />

sportive. Anzi, a questo proposito, mi riprometto<br />

di misurare nei prossimi giorni gli avvallamenti<br />

più profondi e, successivamente darne<br />

immediata comunicazione alla Procura della<br />

Repubblica perché, in caso di incidente dovuto<br />

alla negligenza e alla cattiva manutenzione<br />

della carreggiata, si possa più agevolmente incriminare<br />

gli inadempienti per omissione d’atti<br />

d’uf<strong>fi</strong>cio. Certo che la presente venga tenuta<br />

nella debita considerazione, Vi porgo i miei più<br />

cordiali saluti.<br />

Riccardo Tucci<br />

SMENTITA DELL’ARTICOLO<br />

“E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO”<br />

REPORTER OTTOBRE 2009<br />

La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratorio<br />

linguistico/culturale del Q5, presente all’annuale<br />

incontro di programmazione didattica e<br />

delle attività culturali con gli utenti del laboratorio,<br />

avvenuto il 16/09/2009, alla presenza della<br />

giornalista di <strong>Reporter</strong> Francesca Puliti, smentisce<br />

la veridicità dell’articolo in oggetto per i seguenti<br />

motivi:<br />

1)l’articolo appare come un’intervista ad Anna<br />

Micheletti, il suo nome infatti risulta per quattro<br />

volte e le frasi sono virgolettate, non come una<br />

conversazione con gli utenti come è effettivamente<br />

avvenuto<br />

2)gli argomenti esposti nell’articolo non sono<br />

quelli trattati nella suddetta sede<br />

3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta pertanto,<br />

sono fuori luogo, fuori contesto e non<br />

rispondono alla verità.<br />

Nell’articolo compaiono inoltre errori evidenti<br />

quali<br />

1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infatti<br />

la biblioteca non ha mai organizzato corsi<br />

di lingua, tale attività da anni, è prerogativa del<br />

laboratorio linguistico<br />

2)il titolo non risponde a verità perché gli spazi<br />

al DSU erano già stati garantiti dal Presidente<br />

Gianassi come infatti si evince dalla parte <strong>fi</strong>nale<br />

dell’articolo<br />

3)unico errore retti<strong>fi</strong>cato nel numero di novembre<br />

riguarda il pro<strong>fi</strong>lo professionale di Anna<br />

Micheletti come IDC del laboratorio di lingue e<br />

non come operatrice bibliotecaria.<br />

Per i motivi sovraesposti sono pertanto a richiedere<br />

una retti<strong>fi</strong>ca appropriata da pubblicare al<br />

più presto.<br />

Anna Micheletti<br />

Prendo atto delle sue parole e del fatto che tra<br />

noi possa esserci stato un fraintendimento<br />

sul taglio dell’articolo che, comunque, non è<br />

un’intervista. Nell’articolo in questione mi sono<br />

limitata a descrivere la situazione per discutere<br />

della quale ci eravamo incontrate insieme a un<br />

gruppo di utenti del laboratorio linguistico; nel<br />

redigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anche<br />

alcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazione<br />

della situazione. Mi rincresce invece che,<br />

secondo lei, il titolo possa non aver centrato in<br />

pieno l’argomento trattato e possa contenere<br />

alcune imprecisioni, di cui mi scuso.<br />

Francesca Puliti


Concerti<br />

Luther Blisset<br />

15 Gennaio<br />

Ginger Zone - Scandicci<br />

Luther Blissett è una <strong>forma</strong>zione<br />

bolognese nata nel 2006 come<br />

duo com<strong>prende</strong>nte Antonio<br />

d’Intino (basso elettrico) e Andrea<br />

Grillini (batteria). Nel 2007 sono<br />

entrati nel gruppo Dario Fariello<br />

(sassofoni), Carlo D’Alessandro<br />

(chitarra elettrica) e Lucio Corenzi<br />

(contrabasso) per sperimentare<br />

il nuovo suono a metà via fra<br />

jazzcore, improvvisazione e<br />

composizione. Nel 2008 dopo<br />

aver pubblicato il primo disco<br />

(“Live @ Downbeat Festival”) con<br />

Eclectic Polpo Records ed aver<br />

intrapreso un tour promozionale<br />

in Italia suonano a Chicago nella<br />

“Immediate Sound Series” e<br />

nella “Improvised Music Series”.<br />

Collaborano e registrano con<br />

Ken Vandermark e Jason Stein.<br />

Pertecipano al “Downbeat<br />

Festival” e all’”Iceberg Festival<br />

2009”. Talvolta si avvalgono della<br />

collaborazione e dell’apporto live<br />

di Beppe Scardino (sax baritono)<br />

e Giorgio Simbola (trombone,<br />

violino). Inizio ore 22<br />

Millelemmi e Low ‘n’ Zac<br />

16 Gennaio<br />

Ginger Zone - Scandicci<br />

Francesco Morini alias Millelemmi<br />

e Simone Zaccagnini alias<br />

Low’n’Zak. Uno parla e l’altro<br />

disegna. Ma non è detto che non<br />

possa avvenire il contrario. D’altra<br />

parte la differenza tra un visualizzatore<br />

verbale e un verbalizzatore<br />

visuale è minima, commutativamente<br />

parlando. Ne risulta un<br />

linguaggio forbito e sforbiciato,<br />

diretto e di stomaco, di sogno e<br />

di segno. Un segno kilometrico, di<br />

lettere e <strong>fi</strong> gure invasive, retoriche,<br />

armoniche, semiotiche ed ottiche.<br />

Genere: rap, slam poetry, graf<strong>fi</strong> ti,<br />

spoken words, fumetti, reading,<br />

pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio,<br />

jam session. Inizio ore 22<br />

Stone in the water –<br />

Stefano Bollani Trio<br />

18 Gennaio<br />

Teatro Comunale<br />

Stone in the Water ha come<br />

protagonita il “Danish Trio” del<br />

brillante Stefano Bollani, gruppo<br />

che af<strong>fi</strong> na la propria sensibilità<br />

nel campo dell’improvvisazione<br />

ormai da sei anni. <strong>Il</strong> bassista<br />

Jesper Bodilsen ed il batterista<br />

Morten Lund (entrambi al loro<br />

esordio su ECM) hanno al loro<br />

attivo una collaborazione che<br />

dura da più di quindici anni. I tre<br />

musicisti si muovono con grande<br />

<strong>fi</strong> nezza attraverso un affascinante<br />

programma che include nuovi<br />

brani di Bollani e Bodilsen, ballad<br />

di Caetano Veloso, Antonio Carlos<br />

Jobim, ed un’improvvisazione<br />

su Poulenc “Improvisation 13 en<br />

mineur”, apportando nuovi colori<br />

e sfumature al genere pianistico.<br />

<strong>Il</strong> Mondo di Patty<br />

23 e 24 Gennaio<br />

Mandela Forum<br />

<strong>Il</strong> Mondo di Patty, il Musical più<br />

bello è la versione teatrale del<br />

tele<strong>fi</strong> lm argentino che racconta la<br />

storia di una ragazza di 13 anni<br />

- Patricia Castro detta Patty - e le<br />

sue vicende adolescenziali. Uno<br />

stile fresco e giovane, amori, amicizie,<br />

sogni, ballo, musica, scontri<br />

e disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e<br />

‘’Las Populares’’ sono gli elementi<br />

di successo dello spettacolo che<br />

ha entusiasmato milioni di ragazzi<br />

in tutto il mondo.<br />

Alessandra Amoroso<br />

23 gennaio<br />

Sachall<br />

Con 200.000 copie vendute e<br />

il doppio platino conquistato,<br />

si è confrontata ai primi posti<br />

della classi<strong>fi</strong> ca con grandi star<br />

italiane e internazionali. Nel corso<br />

dell’estate Alessandra ha tenuto<br />

i suoi primi concerti in tutta Italia,<br />

sempre circondata dallo straordinario<br />

calore del pubblico. Dopo<br />

un avvio di carriera folgorante che<br />

l’ha catapultata in un tourbillon di<br />

impegni e di successi, Alessandra<br />

Amoroso è pronta ad annunciare<br />

la pubblicazione del suo primo<br />

album completo di inediti dal<br />

titolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25<br />

settembre e subito primo in classi<strong>fi</strong><br />

ca davanti a star internazionali<br />

del calibro di Madonna.<br />

FFH<br />

29 Gennaio<br />

Ginger Zone - Scandicci<br />

FFH nasce dall’incontro tra<br />

l’artista Nicola Martini e Kilroy<br />

e indaga il suono come massa<br />

<strong>fi</strong> sica, materia tangibile all’interno<br />

dello spazio, piuttosto che le sue<br />

qualità musicali. Insinuando la<br />

massa sonora nelle strutture<br />

ospitanti, si servono di diversi tipi<br />

di apparecchiature a seconda<br />

IL PROGETTO<br />

Ecco il Museo<br />

degli spazi e dei motivi dell’intervento,<br />

come risuonatori al<br />

Terfenol, strumentazione analogica,<br />

computer, generatori, ventole<br />

industriali, strumenti musicali<br />

modi<strong>fi</strong> cati. Al Ginger in occasione<br />

di Borderline, l’appuntamento<br />

dedicata alle nuove frontiere della<br />

musica di ricerca.<br />

Fiorello<br />

29 e 30 gennaio<br />

Mandela Forum<br />

Fiorello torna dal vivo, questa<br />

volta all’interno dei Palasport, per<br />

continuare e allo stesso tempo<br />

iniziare, una nuova avventura<br />

del Fiorello Show. A pochi mesi<br />

dal successo teatrale ottenuto<br />

a Roma, Fiorello porta il suo<br />

spettacolo in alcune delle principali<br />

città italiane, con un tour<br />

che proseguirà anche nel nuovo<br />

anno. <strong>Il</strong> Fiorello Show Tour, regia<br />

di Giampiero Solari, è un fl usso di<br />

storie e di canzoni che, nel corso<br />

delle diverse tappe, si evolve e<br />

cambia ad ogni appuntamento. In<br />

un continuo divenire e in continuo<br />

movimento, Fiorello, accompagnato<br />

sul palco dal maestro<br />

Enrico Cremonesi e la sua band,<br />

tras<strong>forma</strong> ancora una volta i fatti<br />

di attualità e gli elementi del quotidiano<br />

in uno show tutto nuovo.<br />

La scaletta dello show si nutre<br />

molto dell’ispirazione artistica<br />

del momento e Fiorello riesce a<br />

rendere lo spettacolo ogni sera<br />

diverso, con gag, canzoni, battute,<br />

imitazioni, racconti di vita vissuta<br />

ed improvvisazioni.<br />

Mostre<br />

Innocente e calunniato<br />

Fino al 28 febbraio<br />

Gabinetto disegni e<br />

stampe degli Uf<strong>fi</strong> zi<br />

Nel quarto centenario della morte<br />

la mostra Innocente e calunniato.<br />

Federico Zuccari (1539/40 –<br />

1609) e le vendette d’artista<br />

presenta al pubblico i temi di<br />

polemica e di vendetta che alcuni<br />

artisti, e in particolare Federico<br />

Zuccari, usarono per dichiararsi<br />

innocenti a fronte di calunnie e<br />

ingiustizie vere o presunte.<br />

Sub Pop Story<br />

Fino al 25 Gennaio<br />

Ginger Zone<br />

Una grande mostra dedicata ai<br />

venti anni di Sub Pop, storica etichetta<br />

di Seattle a cui va il merito<br />

di aver scoperto, e fatto scoprire<br />

Archeologico che verrà<br />

uello che fu il Museo Centrale<br />

Qdell’Etruria, costituitosi con l’unità<br />

d’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvione<br />

del novembre 1966 e oggi prova a risorgere.<br />

L’allora soprintendente Guglielmo<br />

Maetzke, con le lacrime agli occhi, indicò<br />

in 25 anni il tempo necessario per il suo<br />

restauro e la sua piena riattivazione: molti<br />

lo tacciarono di pessimismo. <strong>Il</strong> progetto<br />

“Archeologico 2010”, che si è avvalso di<br />

un contributo dell’Ente Cassa di Risparmio<br />

di Firenze, redatto dalla Soprintendenza,<br />

affronta il corpo museale che affaccia su<br />

Piazza SS. Annunziata, confermandone<br />

l’ingresso principale sull’angolo con via<br />

Capponi. Com’è noto, il museo archeologico<br />

interessa l’intero isolato fra via Laura,<br />

via della Pergola, via della Colonna, e<br />

via Gino Capponi. L’intervento previsto<br />

riguarda il volume ex-Innocenti che affaccia<br />

su piazza SS. Annunziata. La novità<br />

che <strong>prende</strong>ranno vita saranno un uditorium<br />

con a complemento un quali<strong>fi</strong>cato spazio<br />

espositivo, i servizi di libreria e di archeoshopping<br />

faranno da “attrattore urbano” per<br />

grandi e piccoli, così da superare la tradizionale<br />

resistenza del grande pubblico verso<br />

l’archeologia. I facili collegamenti interni,<br />

il libero accesso “senza biglietto” all’intero<br />

piano terra, il servizio di bar (aperto anche<br />

sul giardino monumentale), le attività espositive<br />

temporanee, <strong>fi</strong>niranno per costituire<br />

un “nuovo avvertibile polo di aggregazione”<br />

per la vita di relazione della città , in uno dei<br />

suoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentale<br />

piazza dell’Annunziata.<br />

a tutti noi, gruppi come Nirvana,<br />

Soundgarden, Mudhoney, Afghan<br />

Whigs, L7 e tanti altri. Venti<br />

magni<strong>fi</strong> ci pannelli ripercorrono,<br />

dal 1998 al 2008, la storia di<br />

questa piccola grande etichetta.<br />

I pannelli, ricchi di immagini e<br />

testi d’accompagnamento, sono<br />

inoltre introdotti da una strepitosa<br />

ed accorata lettera del boss della<br />

label, Jonathan Poneman.<br />

Artefatti preziosi<br />

Fino al 31 gennaio<br />

Museo degli argenti -<br />

Palazzo Pitti<br />

A 45 anni dalla vittoria a Firenze<br />

del primo premio al Concorso<br />

Nazionale di Ore<strong>fi</strong> ceria del 1964,<br />

Fausto Maria Franchi torna nel<br />

capoluogo toscano con una mostra<br />

monogra<strong>fi</strong> ca al Museo degli<br />

Argenti di Palazzo Pitti. Già nel<br />

2007 l’orafo romano aveva voluto<br />

legare il suo nome al Museo degli<br />

Argenti, donando l’anello Triangoli<br />

segreti, la spilla Af<strong>fi</strong> nità elettive<br />

e l’anello Ore perdute, opere<br />

entrate a far parte della collezione<br />

permanente del Gioiello Contemporaneo<br />

del museo.<br />

Le porcellane di Betty<br />

Woodmann<br />

Fino al 15 Febbraio<br />

Museo delle porcellane –<br />

Palazzo Pitti<br />

Tra le prestigiose porcellane<br />

conservate alla Palazzina del<br />

Cavaliere trovano una appropriata<br />

collocazione le creazioni colte e<br />

fantasiose di Betty Woodman, in<br />

vetrine appositamente integrate<br />

con l’allestimento del Museo.<br />

Le insolite porcellane di Sèvres<br />

realizzate dall’artista, sconvolgono<br />

l’idea tradizionale di<br />

“corredo da tavola apprezzato”<br />

con le loro forme imprevedibili e<br />

l’intensità e brillantezza dei colori,<br />

senza tralasciare il bon ton ormai<br />

consolidato dei prestigiosi serviti<br />

amati dai regnanti.<br />

Christian Balzano. Luci del<br />

destino<br />

Fino al 14 Febbraio<br />

Lu.C.C.A. - Lucca Center<br />

of Contemporary Art<br />

<strong>Il</strong> Lu.C.C.A. - Lucca Center of<br />

Contemporary Art, propone la<br />

mostra Christian Balzano. Luci del<br />

destino a cura di Luca Beatrice<br />

(co-curatore del Padiglione<br />

Italia alla Biennale di Venezia<br />

2009), frutto del primo progetto<br />

di collaborazione e partnership<br />

internazionale del Lu.C.C.A. con<br />

il Pabellón de las Bellas Artes<br />

dell’U.C.A. - Ponti<strong>fi</strong> cia Universidad<br />

Catolica Argentina di Buenos<br />

Aires, il CEC - Centro de Expresiones<br />

Contemporáneas di Rosario e<br />

il Museo Provincial de Bellas Artes<br />

Franklin Rawson di <strong>San</strong> Juan.<br />

L’esposizione, dopo il tour nei<br />

musei argentini iniziato a maggio<br />

2009, sbarca al Lu.C.C.A. sotto<br />

<strong>forma</strong> di una grande installazione<br />

che coinvolgerà i due piani espositivi<br />

principali del museo con 32<br />

<strong>lavori</strong> su tela, pelle e carta, alcune<br />

grandi sculture, alcune particolari<br />

opere concepite site-speci<strong>fi</strong> c<br />

e uno spazio completamente<br />

interattivo che si omologherà, e<br />

quindi modi<strong>fi</strong> cherà, a seconda<br />

delle scelte dello spettatoreutente.<br />

<strong>San</strong>ti poeti navigatori<br />

Fino al 31 gennaio<br />

Sala Reali Poste –<br />

Galleria degli Uf<strong>fi</strong> zi<br />

Da nove anni alla Galleria più<br />

importante della città riscuotono<br />

un grande successo le meditate<br />

mostre gratuite che hanno per<br />

principale oggetto opere poco<br />

note o sconosciute conservate nei<br />

depositi. Quest’anno, l’opera ‘mai<br />

vista’ non proviene dai magazzini<br />

del museo: si presenta infatti la<br />

donazione da parte dell’Associazione<br />

di un magni<strong>fi</strong> co ritratto di<br />

Amico Aspertini (Bologna, 1474<br />

circa – 1552) datato ante 1521,<br />

che raf<strong>fi</strong> gura Alessandro Achillini<br />

(medico e <strong>fi</strong> losofo bolognese<br />

1463 – 1512), già appartenuto<br />

alle raccolte di ritratti di uomini<br />

illustri di Paolo Giovio a Como.<br />

Teatro<br />

L’anatra all’arancia<br />

Dal 12 al 17 gennaio<br />

Teatro della Pergola<br />

Corrado Tedeschi e Debora<br />

Caprioglio ne “L’anatra all’arancia”,<br />

di Douglas Home e Marc<br />

Gilbert Sauvajon, per la regia di<br />

Ennio Coltorti, che ne ha curato<br />

la traduzione e l’adattamento<br />

insieme a Nino Marino. Prodotto<br />

da Rosario Coppolino e Antonia<br />

Piccolo per Molise Spettacoli,<br />

questo capolavoro del cosiddetto<br />

teatro “leggero”, costruito<br />

su un meccanismo comico di<br />

straordinaria ef<strong>fi</strong> cacia, dà vita a<br />

un intreccio spassoso e frizzante<br />

segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />

che da un trentennio riscuote<br />

continui successi. Nel cast, oltre<br />

a Debora Caprioglio e Corrado<br />

Tedeschi, nei panni di Gilberto e<br />

Lisa Ferrari, i coniugi annoiati che<br />

il sospetto del tradimento risveglia<br />

da una vita di coppia forse un<br />

po’ troppo tranquilla, anche Mino<br />

Manni, interprete dell’affascinate<br />

Leopoldo Augusto Serravalle-<br />

Scrivia, in grado di far tremare<br />

le fondamenta del matrimonio<br />

Ferrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia<br />

1998), nel ruolo della sexy Patrizia<br />

Bertini, la segretaria ingenua e<br />

bellissima di Gilberto Ferrari, e la<br />

spumeggiante Gioietta Gentile, nel<br />

ruolo di Teresa, la colf di famiglia,<br />

impicciona e ironica.<br />

Enrico IV<br />

Dal 19 al 24 Gennaio<br />

Teatro della Pergola<br />

Vent’anni dopo la tragica<br />

cavalcata in costume nella quale<br />

il protagonista si è “<strong>fi</strong> ssato” nel<br />

personaggio di Enrico IV che<br />

interpretava, Matilde Spina (la<br />

donna di cui era innamorato),<br />

Belcredi (il suo vecchio rivale in<br />

amore), la <strong>fi</strong> glia di lei Frida e il<br />

suo <strong>fi</strong> danzato marchese Di Nolli<br />

(nipote dello stesso) vanno da<br />

Enrico accompagnati dal dottor<br />

Genoni (molto interessato al caso<br />

della sua pazzia) con l’intenzione<br />

di farlo rinsavire. Naturalmente<br />

l’arrivo di questi ospiti nella villa<br />

dove da vent’anni Enrico vive<br />

il suo personaggio - nei primi<br />

dodici realmente pazzo, negli<br />

ultimi otto per dolorosa necessità<br />

- con i suoi quattro <strong>fi</strong> nti consiglieri<br />

segreti ed il fedele maggiordomo<br />

travestito da umile fraticello, crea<br />

uno sconvolgimento emotivo in<br />

tutti i personaggi della vicenda<br />

che, ognuno a suo modo, rivive le<br />

emozioni del passato e lo stridente<br />

contrasto con il presente.<br />

L’italiana in Algeri<br />

Dal 22 al 29 Gennaio<br />

Teatro Comunale<br />

Un esordio molto atteso è quello<br />

del gruppo teatrale catalano Els<br />

Comediants che curerà il nuovo<br />

allestimento della popolare opera<br />

di Gioachino Rossini realizzato in<br />

coproduzione con il Teatro Real<br />

di Madrid, l’Opéra National de<br />

Bordeaux e la Houston Grand<br />

Opera. Enrique Mazzola dirige<br />

un cast <strong>forma</strong>to da alcuni dei<br />

migliori cantanti rossiniani dei<br />

nostri tempi.


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cottura, due camere matrimoniali,<br />

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cucina, due camere matrimoniali,<br />

ripostiglio, servizio, tre balconi<br />

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Buono stato. € 275.000 rif. A84<br />

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soggiorno, due matrimoniali, servizio,<br />

ripostiglio, balcone. € 170.000 rif.<br />

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SCARPERIA luminoso ampio 4 vani, cucina,<br />

soggiorno, due matrimoniali, servizio,<br />

ripostiglio, balcone. Buono stato.<br />

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5 VANI<br />

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doppio due camere matrimoniali cucina<br />

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mq.8 e garage mq.17 ideale anche<br />

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