San Donato: wi-fi e lavori Il parco prende forma - Il Reporter
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<strong>Il</strong> Giornale del tuo Quartiere Q5<br />
L’INCHIESTA<br />
UNA FEBBRE DA CAVALLO<br />
Le puntate sull’ippica attirano meno,<br />
ma il vizio del gioco colpisce ancora.<br />
Intanto gli ippodromi sono a un bivio:<br />
la svolta è in arrivo PAGG.28-29<br />
VITA “DA CANI” NEL Q5<br />
A Novoli e dintorni non manca<br />
lo spazio per Fido. Ma nemmeno<br />
lo sporco sulle strade PAGG.8-9<br />
SPORT<br />
IL PERUVIANO “VOLANTE”<br />
Lo scorso anno un inizio dif<strong>fi</strong> cile,<br />
ora gol e assist a ripetizione: storia<br />
dell’ascesa di Juan Vargas PAG.36<br />
FIORENTINA PATTINAGGIO<br />
A tu per tu con Barbara Nutini,<br />
responsabile di una delle società<br />
più importanti in città PAG.38<br />
CALCIO. Squadre giovanili ormai multietniche. E boom di arbitri extracomunitari<br />
In città si gioca (e si <strong>fi</strong> schia) straniero<br />
hi l’avrebbe mai detto che un<br />
Cgiorno, sui campetti di casa nostra,<br />
non si sarebbero visti solo baby<br />
calciatori di ogni nazionalità, uniti<br />
dall’amore per il pallone e dal sogno<br />
di diventare campioni, ma anche arbitri<br />
provenienti da mezzo mondo. Oggi<br />
quel giorno è arrivato, come confermano<br />
i vertici <strong>fi</strong>orentini dell’associazione<br />
italiana arbitri: “Sì, tra nostri <strong>fi</strong>schietti<br />
ci sono molti stranieri, soprattutto<br />
africani, ma anche rumeni, albanesi e<br />
Periodico d’in<strong>forma</strong>zione locale. Anno IV n.4 del 4 gennaio 2010.<br />
N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di <strong>fi</strong>renze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10<br />
PRIMO PIANO<br />
<strong>San</strong> <strong>Donato</strong>: <strong>wi</strong>-<strong>fi</strong> e <strong>lavori</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>parco</strong> <strong>prende</strong> <strong>forma</strong><br />
Quel nemico chiamato Aids<br />
una responsabilità collettiva, una di<br />
È quelle cose per cui vale la pena fare<br />
un po’ di mea culpa: di Aids non si parla<br />
più. Da tempo, ormai. Come se con la<br />
<strong>fi</strong>ne degli anni ’90 fosse passato il pericolo,<br />
come se lo spettro di questa tremenda<br />
malattia non fosse più di questo mondo.<br />
Eppure il virus c’è ancora, eccome, anche<br />
se ora non fa più notizia. E Firenze è<br />
spagnoli”. Succede che tanti studenti<br />
universitari, una volta arrivati in città,<br />
decidano di tentare questa “carriera”,<br />
spinti dalla passione per il calcio, dal<br />
rimborso riconosciuto ai direttori di<br />
gara e dal passaparola tra compagni di<br />
studi. E se qualcuno pensa che l’essere<br />
di pelle nera possa sottoporli a un<br />
eccessivo rischio di offese razziste, qui<br />
arriva la prima buona notizia: “In tanti<br />
anni c’è stato un solo caso clamoroso:<br />
per fortuna si dimostra più maturità a<br />
di Puliti-Ferri<br />
diventata la terza città in Italia per numero<br />
di malati conclamati (1.159) e sieropositivi<br />
presupposti (circa 2.400). Ma la<br />
vita di chi ne è colpito, complici i preziosi<br />
progressi della medicina, va avanti: come<br />
accade a Casa Vittoria, piccola comunità,<br />
sorta di “grande famiglia”, dove ogni<br />
giorno si lotta assieme contro questa malattia.<br />
PAGG.14-15<br />
livello dilettantistico che professionistico”,<br />
spiegano dall’Aia. La seconda<br />
buona notizia viene da coloro che in<br />
campo scendono per giocare, e non<br />
per <strong>fi</strong>schiare falli o fuorigioco: dai<br />
pulcini agli juniores, ormai non c’è<br />
squadra che non abbia tra le sue <strong>fi</strong>la<br />
almeno qualche straniero, con alcuni<br />
casi “estremi”. E così, allenamento<br />
dopo allenamento, partita dopo partita,<br />
i campioncini in erba imparano (anche)<br />
l’integrazione. PAGG.16-17<br />
EDIZIONE DEL QUARTIERE 5 • 49.572 COPIE DISTRIBUITE DA<br />
Astri<br />
PAG.3<br />
L’oroscopo<br />
della Maga Lula:<br />
le stelle raccontano<br />
il 2010 che ci aspetta<br />
PAGG.30-31<br />
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GENNAIO 2010<br />
Af<strong>fi</strong>liato<br />
Caro Shakespeare,<br />
il problema è un altro ltro<br />
Andrea Muzzi*<br />
o letto sul giornale<br />
Hche lo spettacolo<br />
più rappresentato è Romeo<br />
e Giulietta. Molti<br />
ritengono che Romeo & Giulietta sia la più<br />
bella storia d’amore di tutti i tempi. Stiamo<br />
scherzando! Quella è solo una cotta fra due<br />
adolescenti! Se li lasciavano stare quei due<br />
si sarebbero mollati da soli. Io sono convinto<br />
che alla terza volta che Romeo montava<br />
sul balcone Giulietta gli diceva “Che<br />
noia Romy, sei sempre qui!”. E lo buttava<br />
di sotto. Secondo me le storie d’amore da<br />
raccontare sono quelle che durano una vita.<br />
Dove lui e lei si conoscono da bambini,<br />
crescono assieme, invecchiano assieme<br />
e solo prima di morire lei guarda lui e gli<br />
dice “Ma te chi cacchio sei!?”. Questa è<br />
la storia di una vita! Io quando sento dire<br />
che Shakespeare è un genio mi <strong>prende</strong> il<br />
nervoso! Ha scritto certe cose: essere o non<br />
essere… questo è il problema! Ma come?<br />
Avere o non avere, questo è il problema. La<br />
mattina quando uno si alza non ha il dubbio<br />
se essere o non essere, ma si chiede quale<br />
supermercato conviene di più. Questo è<br />
il problema!! Gli scrittori sono le persone<br />
meno adatte per parlare d’amore. Dante<br />
la conosceva Beatrice? No. Leopardi la<br />
conosceva Silvia? No. Dante scriveva che<br />
Beatrice era dolce e gentile. Ma chi gliel’ ha<br />
detto? Magari Beatrice la mattina si alzava<br />
e faceva dei versi mostruosi! Sarebbe come<br />
se un estraneo parlasse di mia moglie. Lo<br />
saprò io com’è fatta, no? E Manzoni? Si<br />
vede che non ci capisce niente di matrimoni,<br />
nei “Promessi Sposi” ha scritto 300<br />
pagine solo per raccontare i preparativi. Lo<br />
sanno tutti che la cosa più bella del matrimonio<br />
è la cerimonia. Al limite scrivici un<br />
capitolo sulla lista di nozze!<br />
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2 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />
IL CASO. Tante le questioni aperte o in sospeso per la grande area situata dietro via Pistoiese<br />
L’ex Gover in attesa di un futuro<br />
La scorsa primavera la zona era stata messa sotto sequestro,<br />
poi la direzione ambiente del Comune ne ha certi<strong>fi</strong> cato<br />
l’avvenuta boni<strong>fi</strong> ca. Ora i cittadini aspettano di sapere<br />
a quali interventi sarà sottoposto il risanato ex stabilimento<br />
Fannì Beconcini<br />
Gover è una vasta area situata dietro via<br />
Pistoiese lungo la Goricina, all’altezza di<br />
via del Pesciolino: un tempo sede di una<br />
L’Ex<br />
fabbrica di materie plastiche, in quasi dieci<br />
anni di abbandono si è tras<strong>forma</strong>ta in una “zona franca”,<br />
rifugio di senzatetto e discarica abusiva. Intanto, intorno<br />
sono sorti alcuni condomini, due asili comunali, un centro<br />
commerciale, un giardino e una pista pedociclabile<br />
che costeggia l’argine del <strong>fi</strong>ume. Quello che i residenti<br />
continuavano a domandarsi <strong>fi</strong>no a qualche mese fa era<br />
l’ormai pluriennale ritardo nella boni<strong>fi</strong>ca della zona. E<br />
di boni<strong>fi</strong>ca vera e propria si è trattata, visto che all’ex<br />
stabilimento Gover c’era – attualmente non dovrebbe<br />
esserci più, ma il condizionale in questi casi è d’obbligo<br />
– l’amianto, contenuto negli 11.500 mq di copertura in<br />
eternit dei tetti dell’edi<strong>fi</strong>cio. Finalmente, dopo anni di<br />
proteste da parte dei residenti, nella primavera scorsa<br />
il Nucleo operativo ecologico del Comando carabinieri<br />
ha rilevato un “notevole rischio per la salute pubblica<br />
derivante dal protrarsi dell’esposizione agli agenti atmosferici”,<br />
e ha messo sotto sequestro l’area. In realtà<br />
già due anni prima, nel luglio 2007, l’Arpat aveva effettuato<br />
lo stesso tipo di segnalazione, sottolineando la<br />
necessità di una rimozione tempestiva della copertura.<br />
E tornando indietro nel tempo, è del 2004 un provvedimento<br />
dirigenziale che pone la questione della necessità<br />
della boni<strong>fi</strong>ca. Gli abitanti delle Piagge, dal canto loro,<br />
rivendicano da anni il loro diritto alla salute avendo sottoposto<br />
più volte la questione alle istituzioni. Grande è<br />
stata la loro soddisfazione quando, in data 17 marzo,<br />
l’immobile è stato sottoposto a sequestro, e grande è<br />
stata la delusione quando, un mese dopo, c’è stata una<br />
proroga delle attività di boni<strong>fi</strong>ca dell’area. E adesso?<br />
Tra agosto e settembre 2009 la questione è stata riaperta<br />
sia in sede di consiglio comunale che di Quartiere, sulla<br />
scia di alcuni articoli giornalistici che denunciavano una<br />
situazione di stallo. In realtà – spiega il presidente del<br />
quartiere Federico Gianassi – la Direzione ambiente del<br />
Comune ha certi<strong>fi</strong>cato l’avvenuta boni<strong>fi</strong>ca dell’area tra<br />
maggio e giugno 2009: “La boni<strong>fi</strong>ca dall’amianto si è<br />
conclusa in data 27 maggio 2009, e da giugno lo stabilimento<br />
ex Gover è stato dissequestrato. Dalla Direzione<br />
ambiente hanno assicurato che adesso la zona è priva<br />
di rischi per la salute pubblica. Resta indubbiamente la<br />
complessità di una zona non priva di problematiche”.<br />
L’area infatti è ricca di questioni aperte o in sospeso,<br />
così come conferma Lorenzo Fredducci del condominio<br />
di via del Pesciolino, da tempo impegnato nell’ardua<br />
causa della vivibilità della zona: “Stiamo aspettando la<br />
documentazione della Asl relativa all’effettività della<br />
boni<strong>fi</strong>ca dall’amianto, intanto siamo nuovamente vessati<br />
dai fumi irritanti provenienti da un vicino impianto e<br />
aspettiamo notizie sulla situazione di via Piemonte, area<br />
adibita a verde pubblico ma che <strong>fi</strong>no a qualche tempo fa<br />
Adesso l’area è priva di rischi<br />
per la salute pubblica, ma resta<br />
indubbiamente la sua complessità<br />
è stata usata come deposito di terre di scavo provenienti<br />
dal Mugnone”. Ma questa è un’altra storia: sulla questione<br />
sta indagando la magistratura e i cittadini aspettano<br />
<strong>fi</strong>duciosi notizie da parte di Comune e Quartiere,<br />
così come sono in attesa di sapere a quali interventi sarà<br />
sottoposto il <strong>fi</strong>nalmente risanato ex stabilimento Gover.<br />
“Per quando riguarda la piani<strong>fi</strong>cazione urbanistica non<br />
abbiamo ancora dati, tuttavia come Quartiere continueremo<br />
a porre la questione come prioritaria presso le<br />
istituzioni comunali”, si impegna il presidente Gianassi.<br />
Un buon proposito di inizio anno a cui, si augurano i<br />
residenti, seguiranno presto azioni concrete.<br />
L’ALLARME. <strong>Il</strong> quartiere 5 tra le zone “preferite”<br />
Giovani e italiani, il<br />
popolo dei senzatetto<br />
enzatetto” è un’espressione<br />
“Sombrello che ingloba diverse<br />
categorie. E’ un’espressione vaga,<br />
dai con<strong>fi</strong>ni inde<strong>fi</strong>niti: troppo generica<br />
per portare a un reale approfondimento<br />
del problema. Quando non si<br />
conoscono i particolari di una storia,<br />
è sempre bene chiedere a chi questa<br />
storia la conosce meglio di noi. Come<br />
la Caritas, una delle associazioni più<br />
attive in città nell’ambito dell’assistenza<br />
alle persone bisognose. Alessandro<br />
Martini, direttore di Caritas,<br />
spiega che l’immaginario collettivo<br />
di persona senzatetto è molto lontano<br />
dalla realtà. E’ infatti opinione<br />
comune che a non potersi permettere<br />
un alloggio dove vivere siano in<br />
gran parte persone immigrate che<br />
non riescono ad integrarsi. “In realtà<br />
– spiega Martini – gli immigrati che<br />
<strong>fi</strong>niscono per strada rappresentano<br />
una percentuale molto bassa del fenomeno”.<br />
Secondo quanto afferma<br />
il direttore di Caritas, numerosi sono<br />
gli italiani che si trovano a vivere per<br />
strada. Se c’è qualcosa di più allarmante<br />
del dato attuale, è la tendenza<br />
che si è delineata negli ultimi anni e<br />
che non dà segni di arresto: l’aumento<br />
di persone che vivono in strada, di<br />
cui una percentuale sempre maggiore<br />
è costituita da giovani di casa nostra.<br />
E’ questo l’aspetto dimenticato del<br />
problema, ma che al tempo stesso ne<br />
è la radice. E’ forse più facile parlare<br />
di mancanza di strutture di accoglienza,<br />
ma il vero dramma sta nell’assenza<br />
di un’inversione di tendenza del<br />
fenomeno. A fronte di quest’analisi<br />
più generale è comunque doveroso<br />
considerare i servizi offerti in città<br />
per fare in modo che queste persone<br />
possano portare avanti una vita, per<br />
quanto dif<strong>fi</strong>cile. La Caritas, che non<br />
è l’unica ad offrire servizi di assistenza<br />
sul territorio <strong>fi</strong>orentino, mette a<br />
disposizione centri di ascolto, mense<br />
e alloggi. <strong>Il</strong> quartiere 5 risulta essere<br />
una delle zone “preferite” da chi vive<br />
per strada. “Queste persone tendono<br />
a concentrarsi in zone di periferia –<br />
spiega Martini - come la vasta area<br />
tra Peretola e Campi. Altri luoghi di<br />
ritrovo sono la stazione di Rifredi e<br />
la parte semicoperta del mercato di<br />
piazza Dalmazia. Critica è la situazione<br />
di edi<strong>fi</strong>ci abbandonati, come<br />
la scuola occupata in viale Guidoni”.<br />
Nonostante questa numerosa presen-<br />
Molti stanno tra<br />
Peretola e Campi,<br />
la stazione di Rifredi<br />
e piazza Dalmazia<br />
za, l’unico centro di accoglienza per<br />
la notte nel quartiere è quello delle<br />
Missionarie della Carità, in via Corelli,<br />
dove solo le donne vengono accolte.<br />
“Dietro a una persona senzatetto<br />
– sottolinea Martini - si celano una<br />
crisi lavorativa e una crisi sociale. Vivere<br />
per strada non signi<strong>fi</strong>ca solo non<br />
avere un lavoro, ma anche non poter<br />
contare sul sostegno di una persona<br />
amica”.<br />
/E.G.
il giornale del tuo quartiere<br />
AREE VERDI. Vanno avanti i <strong>lavori</strong> per la conclusione del grande <strong>parco</strong> di Novoli<br />
E a <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> è arrivato il Wi-<strong>fi</strong><br />
L’ultima novità<br />
riguarda la possibilità di<br />
connettersi a internet.<br />
Molta attenzione alla<br />
sicurezza, mentre<br />
manca ancora l’area<br />
destinata ai giochi<br />
per i bambini<br />
Paola Barile<br />
<strong>Il</strong> decennale progetto di riquali<strong>fi</strong>cazione<br />
della zona di Novoli sta ormai diventando<br />
realtà. L’università ha <strong>fi</strong>nalmente<br />
ottenuto il suo primo spazio verde,<br />
con una piazzetta prospiciente la biblioteca<br />
e, tra il tribunale in fase di completamento<br />
e il complesso commerciale in itinere, sta<br />
<strong>prende</strong>ndo sempre più <strong>forma</strong> il <strong>parco</strong> di <strong>San</strong><br />
<strong>Donato</strong> in Polverosa, un’area che si dovrà<br />
estendere, una volta terminati i <strong>lavori</strong> (già in<br />
ritardo sulle più pessimistiche prospettive),<br />
su 12 ettari di terreno. “Sono contento che<br />
si stia realizzando e si vadano a concludere<br />
i <strong>lavori</strong> di un <strong>parco</strong> che rappresenta un polmone<br />
verde di grande importanza per la città<br />
e per il quartiere, un <strong>parco</strong> che può essere<br />
fruito anche dal territorio molto popolato<br />
che lo circonda”, afferma il presidente del<br />
Quartiere 5 Federico Gianassi. Infatti, negli<br />
ultimi anni, alcune delle più importanti strutture<br />
economico-sociali della città sono state<br />
trasferite in quest’area, oggetto di un vasto<br />
progetto di riquali<strong>fi</strong>cazione: in quest’ottica,<br />
il <strong>parco</strong> ha rivestito un ruolo fondamentale,<br />
assurgendo a simbolo dell’attenzione verso<br />
le necessità sociali dei cittadini, luogo di<br />
incontri e di socializzazione, nonché polmone<br />
verde in grado di riequilibrare il rapporto<br />
tra l’uomo e gli spazi che lo circondano. È<br />
per questo che il progetto originale prevede<br />
la piantumazione di 500 alberi e di circa<br />
1.500 piante: il tipo, la quantità e la grandezza<br />
degli arbusti impiantati determinerà<br />
diversi livelli di “salubrità” e capacità di<br />
assorbimento degli inquinanti notoriamente<br />
esercitato dalle aree verdi. “Come Quartiere<br />
riteniamo fondamentale che venga a costituirsi<br />
una piantatura importante e che ci sia un<br />
giusto assortimento, compatibilmente con il<br />
tempo necessario per la crescita delle alberature;<br />
la presenza degli alberi è importante<br />
come polmone per l’inquinamento e anche<br />
come riparo naturale dalla calura estiva”. Ad<br />
oggi, l’andamento dei <strong>lavori</strong> e lo stato del<br />
<strong>parco</strong> sono sotto gli occhi di tutti coloro che<br />
decidono di farci una passeggiata: il primo<br />
colpo d’occhio è indubbiamente destinato al<br />
Copia in abbonamento postale<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
è un periodico di 8 edizioni<br />
che mensilmente<br />
viene distribuito da<br />
in 198.200 copie<br />
<strong>Il</strong> <strong>parco</strong> di <strong>San</strong> <strong>Donato</strong><br />
laghetto che sorge in posizione centrale, con<br />
due fontane interne a getto continuo; sopra<br />
il laghetto si innalza un ponte pedonale, un<br />
breve corridoio che collega la fascia di <strong>parco</strong><br />
lato via di Novoli a quella lato viale Guidoni.<br />
Quest’ultima area è completa ormai da mesi,<br />
ed è dominata da un gazebo che si erge in<br />
cima a una collinetta molto curata, recintata<br />
da piccoli cipressi e con un corredo di sassi<br />
che si arrotola lungo tutta la salita. Sono<br />
molti i piccoli particolari che risultano del<br />
FOCUS<br />
otrebbe essere una piccola stradina ri-<br />
Pparata dal grande traf<strong>fi</strong>co, racchiusa tra<br />
qualche tranquillo condominio e un ancor più<br />
quieto torrente. Invece è assai tormentata, via<br />
Malibran (zona piazza Puccini), non solo dalle<br />
buche, ma dal dubbio: a chi spetta la sua<br />
manutenzione? L’asfalto è ormai ridotto a<br />
brandelli e non c’è nessun indizio che faccia<br />
pensare che la strada sia pubblica: nessun passo<br />
carrabile, niente cassonetti, nessun servizio<br />
di raccolta ri<strong>fi</strong>uti. “Questa via è abbandonata a<br />
se stessa – lamentano alcuni condomini della<br />
vicina via Pasquini – non sappiamo neanche<br />
se sia classi<strong>fi</strong>cata interamente come strada pri-<br />
Editore e Concessionaria Pubblicitaria:<br />
Web&Press Edizioni s.r.l.<br />
Direzione ed amministrazione:<br />
via Kassel 17- 50126 Firenze<br />
tel. 848.80.88.68<br />
Direttore Responsabile: Matteo Francini<br />
Service editoriale e gra<strong>fi</strong> co:<br />
Tabloid soc.coop., Firenze (FI)<br />
scrivimi@ilreporter.it<br />
resto già ben curati: panchine di marmo candido<br />
sorgono al margine dei prati, fontanelle<br />
funzionanti, cestini per i ri<strong>fi</strong>uti. Mancano ancora,<br />
invece, l’avveniristica cascata a <strong>forma</strong><br />
di conchiglia rovesciata, l’area destinata ai<br />
giochi per bambini e quella appositamente<br />
individuata per gli amici a quattro zampe. <strong>Il</strong><br />
<strong>parco</strong> di <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> in Polverosa, che aspira<br />
a diventare il terzo giardino <strong>fi</strong>orentino dopo<br />
le Cascine e Boboli, si caratterizza anche per<br />
l’attenzione attribuita all’aspetto della sicu-<br />
vata e a chi sia intestata la proprietà”. Interrogando<br />
l’Uf<strong>fi</strong>cio patrimonio non abitativo si<br />
scopre che nell’elenco delle strade comunali,<br />
datato 1967, via Malibran non compare. In<br />
epoca più recente (<strong>fi</strong>ne 2002) i tecnici di Palazzo<br />
Vecchio hanno fatto degli accertamenti<br />
per veri<strong>fi</strong>care se la strada potesse essere considerata<br />
privata, ma di uso pubblico. Poi, a gennaio<br />
2009, arriva la delibera che stabilisce che<br />
la strada non è soggetta ad uso pubblico, ma<br />
solamente al traf<strong>fi</strong>co dei frontisti o poco più.<br />
Eppure un servizio alla comunità via Malibran<br />
lo offre: quello di rifugio per le auto in cerca di<br />
parcheggio, almeno un sera a settimana, quan-<br />
Stampato da Rotopress International, Loreto (AN)<br />
Periodico d’in<strong>forma</strong>zione locale<br />
N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze.<br />
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art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€<br />
Associato alla Unione Stampa<br />
Periodica Italiana<br />
3<br />
rezza: il giardino, chiuso di notte, è infatti<br />
racchiuso da una recinzione alta due metri e<br />
mezzo, mentre un buon impianto di illuminazione<br />
si snoda lungo tutto il suo percorso.<br />
L’ultima, grande novità che riguarda il <strong>parco</strong><br />
è quella dell’impianto Wi-<strong>fi</strong>: portando con sé<br />
il proprio portatile, è possibile collegarsi ad<br />
internet seduti su un prato o su una panchina,<br />
dopo aver richiesto la password di accesso<br />
telefonando al numero che compare direttamente<br />
sul pc.<br />
La strada, a due passi da piazza Puccini, avrebbe bisogno di qualche intervento<br />
Lo strano caso di via Malibran: a chi spetta la manutenzione?<br />
<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> di Rifredi, Novoli, Brozzi raggiunge<br />
49572 famiglie nel quartiere 5 di Firenze.<br />
Anno IV n.4 del 4 gennaio 2009<br />
SCHEDA<br />
<strong>Il</strong> nuovo volto<br />
dell’ex area Fiat<br />
Dopo la dismissione industriale<br />
dell’area di Novoli da parte della Fiat,<br />
l’idea di recuperare la zona si aff erma<br />
nei primi anni ’80: la riquali<strong>fi</strong> cazione<br />
dello spazio è volta a fare di Novoli<br />
un’area “ponte” tra la periferia e il<br />
centro della città. Viene chiamato a<br />
lavorare sul progetto il paesaggista<br />
statunitense Lawrence Halprin che,<br />
con un’equipe di architetti, studia<br />
per primo quale veste dare all’ex<br />
area Fiat: il <strong>parco</strong> <strong>fi</strong> gura <strong>fi</strong> n da subito<br />
come perno centrale della riquali<strong>fi</strong> -<br />
cazione. Nel 1991 l’amministrazione<br />
comunale <strong>fi</strong> orentina af<strong>fi</strong> da a Leon<br />
Krier, urbanista lussemburghese,<br />
l’obiettivo di redigere un nuovo<br />
piano guida per l’area: Krier decide<br />
di suddividere gli spazi così come li<br />
vediamo oggi, con due parti laterali<br />
destinate ad edi<strong>fi</strong> ci e una centrale<br />
destinata ad un <strong>parco</strong> di 12 ettari.<br />
Successivamente, gli architetti Gabetti<br />
e Isola hanno elaborato il piano<br />
di recupero dell’intera area.<br />
do nelle vie limitrofe c’è il turno di lavaggio.<br />
Poi c’è il cosiddetto “muro del pianto”, lungo<br />
il torrente, su cui vengono periodicamente<br />
abbandonate carcasse di motorini, scheletri di<br />
biciclette e pezzi di auto. Tra le frasche e le<br />
auto parcheggiate, capita spesso che qualche<br />
senzatetto si ricavi un giaciglio di fortuna. Per<br />
cercare di fare chiarezza i cittadini si sono rivolti<br />
anche al consigliere comunale Maurizio<br />
Sguanci, che per loro è prima di tutto un vicino<br />
di casa. “I residenti mi trovano d’accordo<br />
– afferma il consigliere Pd – cercheremo di<br />
far ricadere via Malibran sotto il patrimonio<br />
comunale”.<br />
/F.P.<br />
Dati non raccolti presso l’interessato<br />
Si in<strong>forma</strong> che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs<br />
196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il<br />
consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in<br />
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vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg<br />
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4 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />
MESTIERI DI OGGI E DI IERI. Sembra tramontata l’era delle botteghe artigianali di capi d’abbigliamento<br />
Vita da sarti ai tempi della crisi<br />
Da molti anni le confezioni industriali hanno preso il sopravvento,<br />
ma le dif<strong>fi</strong> coltà economiche hanno fatto riscoprire le riparazioni.<br />
“In 40 anni è totalmente cambiato lo stile del lavoro”<br />
Fannì Beconcini<br />
Un tempo la bottega<br />
del sarto era il<br />
luogo deputato alla<br />
realizzazione degli<br />
abiti e del corredo di tutta la<br />
famiglia: in sartoria si creavano<br />
capi su misura e per la vita,<br />
da lavoro o da sera, economici<br />
o di lusso, classici o stravaganti,<br />
a seconda delle esigenze<br />
del cliente. Oggi sembra de<strong>fi</strong>nitivamente<br />
tramontata l’era<br />
di botteghe e laboratori adibiti<br />
alla confezione artigianale di<br />
capi di abbigliamento: da ormai<br />
qualche decina di anni, infatti,<br />
le confezioni industriali hanno<br />
de<strong>fi</strong>nitivamente sostituito quelle<br />
artigianali nelle preferenze<br />
dei consumatori, sia per i costi<br />
indubbiamente inferiori che per<br />
le tempistiche meno dilatate rispetto<br />
al fatto a mano. Tuttavia,<br />
recentemente - complici la crisi<br />
e una maggiore consapevolezza<br />
da parte di chi acquista - si è<br />
cominciato a familiarizzare con<br />
termini quali “riuso”, “riciclo”,<br />
“consumo sostenibile”, divenuti<br />
pratica estesa a tutti i tipi di<br />
acquisti, abbigliamento compreso:<br />
c’è una maggiore attenzione<br />
alla durata di un capo e si<br />
comincia a preferire riparazioni<br />
o modi<strong>fi</strong>che agli acquisti ex<br />
novo. “Io sono aperta dal 1969<br />
e posso affermare che in quarant’anni<br />
è totalmente cambiato<br />
lo stile del lavoro: adesso si va<br />
avanti con correzioni di diversa<br />
entità, dalle piccole modi<strong>fi</strong>che<br />
alla vera e propria modellatura,<br />
mentre un tempo facevo soprattutto<br />
abiti su misura”, racconta<br />
Mariagrazia Gonnelli dalla sua<br />
bottega di via delle Panche. “E’<br />
la mentalità del cliente che oggi<br />
è cambiata, così come il modo<br />
di realizzare gli abiti”, aggiunge.<br />
Dello stesso parere è la signora<br />
Concetta della camiceria<br />
Fra Marì, che da vent’anni realizza<br />
camicie e abiti su misura:<br />
“<strong>Il</strong> nostro è un lavoro poco riconosciuto<br />
che invece richiede<br />
impegno, manualità e gusto...<br />
per fare dei bei vestiti bisogna<br />
sapere cucire, tagliare, modellare<br />
e avere buon occhio. Oggi<br />
si è persa l’attenzione alla qualità<br />
e io, da artigiana, per poter<br />
lavorare mi devo occupare soprattutto<br />
di modi<strong>fi</strong>che e riparazioni”.<br />
A fronte delle attività di<br />
lunga data, nel quartiere esistono<br />
anche negozi nati soltanto<br />
da qualche anno, che sembrano<br />
soddisfare le esigenze dei nuovi<br />
consumatori e non risentire di<br />
Concetta della camiceria Fra Marì<br />
nessuna crisi: è il caso del negozio<br />
di riparazioni Bif<strong>fi</strong>, nato nel<br />
2000 come semplice attività di<br />
riparazione abiti. Sembra questa<br />
la formula vincente per chi sa<br />
usare ago e <strong>fi</strong>lo e decide di tras<strong>forma</strong>re<br />
le proprie competenze<br />
<strong>Il</strong> negozio di riparazioni Bif<strong>fi</strong> Mariagrazia Gonnelli<br />
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5<br />
L’INTERVISTA. A tu per tu con Giorgio Moretti, da pochi mesi nuovo presidente di Quadrifoglio<br />
“Innovazione per contenere le tariffe”<br />
A Firenze si produce la stessa quantità di spazzatura<br />
di New York: “Vogliamo sfruttare le tecnologie più<br />
avanzate”. Ancora sperimentazioni per “sweepy jet”<br />
Simele Kruklidis<br />
Giorgio Moretti è da pochi mesi il<br />
nuovo presidente di Quadrifoglio,<br />
azienda che da anni si occupa di<br />
mantenere Firenze pulita. Un lavoro<br />
non da poco, considerando che la quantità di ri<strong>fi</strong>uti<br />
che produciamo è pari a quella di una metropoli<br />
come New York. Le innovazioni e i progetti<br />
previsti per i prossimi anni sono tanti, ma<br />
l’obiettivo principale è garantire tariffe basse.<br />
Ci fa un bilancio dell’attività dell’azienda?<br />
Quadrifoglio assicura ai cittadini qualità ed ef<strong>fi</strong>cienza<br />
nei servizi, riuscendo nel contempo a<br />
tenere sotto controllo i costi. Proprio per questa<br />
ragione, credo che siamo di fronte ad una<br />
buona azienda. Rispetto ad altre città italiane,<br />
per Firenze le tariffe sono notevolmente più accessibili:<br />
facendo ad esempio un paragone con<br />
Roma, qui si spende circa la metà. Presto potranno<br />
vederlo anche i cittadini: infatti, per trasparenza,<br />
dalle prossime bollette sarà possibile<br />
mettere a confronto tutte le tariffe. Dunque, se<br />
l quartiere 5, il più popoloso di Firenze con i suoi 100mila<br />
Iabitanti, ha avviato da anni iniziative volte alla riduzione della<br />
produzione di ri<strong>fi</strong>uti e all’incremento della raccolta differenziata.<br />
Sarà forse anche per la vicinanza con il futuro termovalorizzatore<br />
di Case Passerini, che nascerà proprio ai con<strong>fi</strong>ni del Q5, e dunque<br />
per l’esistenza di comitati attenti al problema dei ri<strong>fi</strong>uti e consci<br />
della bontà dei processi di differenziazione (in breve: ciò che vie-<br />
dovessi fare un bilancio complessivo dell’attività<br />
dell’azienda, direi che il mio giudizio è più<br />
che positivo<br />
Ci sono nuovi progetti in cantiere?<br />
Innanzitutto, per contenere le tariffe che purtroppo<br />
tenderanno ad aumentare, vorremmo<br />
sfruttare le tecnologie più avanzate, come il termovalorizzatore.<br />
Ecco perché molti dei nostri<br />
investimenti saranno dedicati all’innovazione.<br />
Nei prossimi mesi, inoltre, continueremo a sperimentare<br />
la pulizia delle strade “sweepy jet”,<br />
che permette di lasciare l’auto in sosta senza alcun<br />
disagio per i residenti. La procedura è qualitativamente<br />
più alta, anche se ancora piuttosto<br />
costosa. Dal 2010 impiegheremo sette nuove<br />
macchine per questo tipo di prestazione, sperando<br />
passo dopo passo di perfezionare il nostro<br />
servizio.<br />
L’ecologia, il riciclo e la raccolta differenziata<br />
sono diventati temi di grande attualità: come<br />
si comportano i <strong>fi</strong>orentini a tal riguardo?<br />
Giorgio Moretti<br />
Non c’è dubbio che la situazione sia cambiata<br />
rispetto a qualche anno fa, ma questo non basta,<br />
è necessario migliorare ancora. Oggi abbiamo<br />
raggiunto, tutti insieme, l’obiettivo del 40% di<br />
ri<strong>fi</strong>uti riciclati e la speranza è di arrivare presto<br />
al 50%. E’ pur vero che, a causa della grande<br />
ne differenziato non viene bruciato), che i cittadini hanno af<strong>fi</strong>nato<br />
buone virtù “differenziatrici”: lo dimostra, ad esempio, la vittoria<br />
per conto del Comune alle Cartoniadi 2006, s<strong>fi</strong>da nazionale<br />
organizzata da Comieco per premiare i maggiori differenziatori<br />
di carta e cartone. La disponibilità dei cittadini a modi<strong>fi</strong>care le<br />
proprie abitudini per contribuire al miglioramento del proprio<br />
territorio è ben esempli<strong>fi</strong>cata dall’“esperimento” di porta a porta<br />
avviato nel 2006 nei borghi di Peretola e Petriolo, realtà ad oggi<br />
funzionante e fruttuosa. In questi ultimi anni, inoltre, sono nate<br />
nel quartiere molte attività improntate alla logica del riutilizzo<br />
e della rimessa in vita di quei prodotti che sempre più gettiamo<br />
senza dar loro una “seconda possibilità”. Presso la Comunità delle<br />
Piagge, nel ‘97, è nata ad esempio l’Isola del Riuso, una struttura<br />
organizzata che, con l’obiettivo di ridurre la produzione di<br />
affluenza di turisti, è molto dif<strong>fi</strong>cile mantenere<br />
pulita Firenze. In media, qui si produce la stessa<br />
quantità di spazzatura di New York: il paragone<br />
dovrebbe rendere l’idea della mole di ri<strong>fi</strong>uti che<br />
dobbiamo gestire, nonostante il grande impegno<br />
che tutti impieghiamo.<br />
IL PUNTO NEL QUARTIERE. I cittadini di Novoli e dintorni hanno vinto, per conto del Comune, le Cartoniadi 2006<br />
Raccolta differenziata, una circoscrizione di “virtuosi”<br />
Nella zona presenti molte attività<br />
improntate alla logica del riutilizzo<br />
e della rimessa in vita dei prodotti<br />
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ri<strong>fi</strong>uti e concorrere alla <strong>forma</strong>zione di una maggiore consapevolezza<br />
ambientale, fornisce agli abitanti del quartiere (e non solo)<br />
laboratori dove riparare oggetti domestici, biciclette e accessori<br />
vari, un mercatino dell’usato e un punto di raccolta per il materiale<br />
destinato al riuso. Quadrifoglio, presso l’ex inceneritore di <strong>San</strong><br />
Donnino, gestisce invece una stazione ecologica dove i cittadini<br />
possono portare prodotti da destinare al riuso. Pantagruel, associazione<br />
di via Tavanti che segue le problematiche del carcere,<br />
tra le altre attività raccoglie anche indumenti per i detenuti. Sul<br />
sito del Q5 è inoltre possibile scaricare una “guida al riuso” che<br />
segnala gli esercizi della zona che riparano oggetti di tutti i tipi,<br />
dai piccoli elettrodomestici agli articoli di bigiotteria. Insomma,<br />
il quartiere 5 fornisce agli oggetti dei suoi cittadini molte alternative,<br />
oltretutto socialmente utili, alla discarica.<br />
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6 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />
POLTRONE. I vertici della maggior parte delle aziende pubbliche <strong>fi</strong>orentine sono cambiati<br />
Le facce nuove delle società partecipate<br />
Angelo Lenosi Allegra. Poche settimane ed è la volta di<br />
questione di merito”.<br />
Poche parole, banali<br />
nella <strong>forma</strong>, rivoluzio-<br />
“Una<br />
narie nella sostanza.<br />
Poche parole per indicare nuovi metodi e<br />
criteri nella nomina dei vertici delle società<br />
partecipate dal Comune di Firenze.<br />
Un impegno <strong>forma</strong>lizzato da Matteo Renzi<br />
nel terzo dei famigerati “Cento punti”.<br />
Questione di merito, appunto: “Alla<br />
guida delle aziende pubbliche saranno<br />
nominate professionalità indipendenti, a<br />
prescindere dalla tessera di partito”, così<br />
recitava la promessa elettorale. Una promessa<br />
mantenuta, una piccola rivoluzione<br />
in corso ai vertici di alcune delle principali<br />
società a partecipazione pubblica:<br />
Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi,<br />
Publiacqua. Facce nuove (tanto per utilizzare<br />
lo slang renziano) in questi mesi<br />
hanno preso il posto dei “soliti noti”. Ad<br />
inaugurare il nuovo corso è stato, a poche<br />
settimane dall’insediamento di Renzi<br />
a Palazzo Vecchio, Filippo Bonaccorsi.<br />
Ex dirigente alla mobilità in Provincia, il<br />
trentanovenne avvocato ha preso il posto,<br />
in un colpo solo, della presidente uscente<br />
di Ataf Maria Capezzuoli (ex sindaco<br />
Ds di Impruneta) e del direttore generale<br />
Filippo Allegra, manager sì esperto, ma<br />
anche piuttosto costoso (oltre 250mila<br />
euro l’anno). Ecco quindi la soluzione fatta<br />
(quasi) in casa: un dirigente pubblico<br />
esperto di trasporti, le cui competenze<br />
sono già state saggiate da Renzi in Provincia,<br />
e per di più molto meno caro di<br />
Ataf, Quadrifoglio, Firenze Parcheggi, Publiacqua:<br />
l’anno nuovo si è chiuso con la sostituzione<br />
dei dirigenti, con qualche sorpresa eclatante<br />
come la scelta di Carlo Bevilacqua, pescato<br />
inaspettatamente tra le <strong>fi</strong> la del Pdl<br />
<strong>Il</strong> nuovo presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi con il sindaco Renzi<br />
<br />
ANNO NUOVO = PROBLEMI VECCHI<br />
Anche il 2009 è terminato ed ancora una volta il governo di centro<br />
destra ha posto l’ennesima <strong>fi</strong>ducia per far approvare, in questo<br />
caso, una <strong>fi</strong>nanziaria che non risponde in nessun modo ai<br />
bisogni dei lavoratori e dei pensionati e più in generale, al<br />
nostro paese. E’ una <strong>fi</strong>nanziaria che produce un ulteriore danno<br />
alle condizioni materiali dei lavoratori dipendenti e dei pensionati,<br />
già pesantemente colpiti dalla crisi. Non c’è alcuna visione di lungo<br />
periodo ed alcun investimento nelle misure previste dal governo<br />
che possa rispondere ai problemi dell’occupazione e del lavoro, così<br />
come al sostegno della domanda interna. Sulle politiche <strong>fi</strong>scali non<br />
è stato fatto assolutamente niente, sia per combattere l’evasione<br />
<strong>fi</strong>scale che per ridurne il carico gravante sui lavoratori dipendenti<br />
e pensionati. Invece, signi<strong>fi</strong>cativo e vergognoso è stato prorogare i<br />
termini allo scudo <strong>fi</strong>scale, continuando a premiare chi negli anni<br />
precedenti ha esportato capitali ed ora può tranquillamente riportarli<br />
in Italia pagando solamente una piccola percentuale, garantendosi<br />
l’anonimato. Non solo, ma oltre a premiare i soliti furbi, il messaggio<br />
lanciato dal governo è “se puoi evadi e poi si vedrà”, “tanto c’è chi<br />
le tasse le paga tutti i mesi”.<br />
PEREQUAZIONE AUTOMATICA 2010<br />
Per il 2010 l’indice previsionale per l’adeguamento alle pensioni<br />
viene <strong>fi</strong>ssato nello 0,7%. Mentre per il 2009 l’indice Istat de<strong>fi</strong>nitivo è<br />
stato <strong>fi</strong>ssato nel 3,2% contro il 3,3% applicato. Per ciò con la rata di<br />
gennaio verrà recuperato da parte dell’ente erogatore lo 0,1%.<br />
Facciamo due conti, per il 2009, lo 0,1% su 1.000 € lordi equivale a<br />
13 € lordi (da recuperare), mentre per il 2010 sempre su una pensione<br />
mensile di € 1.000 lorde, l’aumento sarà di € 7 lordi. In virtù di questo<br />
i pensionati riceveranno a gennaio una pensione più bassa che nel<br />
mese di dicembre.<br />
Per qualsiasi in<strong>forma</strong>zioni, nelle nostre sedi potrai avere chiarimenti<br />
in merito.<br />
CONGRESSO CGIL<br />
E’ iniziato il percorso del XVI Congresso della Cgil che si concluderà l’8<br />
maggio a Rimini. Nel frattempo si svolgeranno le assemblee di base e<br />
i congressi di tutte le categorie, compresa la nostra, lo Spi.<br />
La nostra Lega svolgerà 12 assemblee dislocate nel nostro Quartiere.<br />
A tutte le nostre iscritte e ai nostri iscritti, abbiamo spedito una<br />
lettera con tutte le date ed i luoghi delle assemblee. Sarà un grande<br />
lavoro, ma crediamo che nel percorso congressuale, questa sia una<br />
di quelle occasioni importanti per parlare ai nostri iscritti e alle<br />
nostre iscritte, di come la Cgil e lo Spi non intendono arrendersi e di<br />
come vogliono dare continuità all’azione sindacale di questi ultimi<br />
anni, intensi<strong>fi</strong>candola, lottare per modi<strong>fi</strong>care le scelte del governo e<br />
conquistare un modello di società per l’uguaglianza, i diritti, la libertà<br />
e la dignità.<br />
Informiamo i nostri iscritti e non, che da giovedì 14 gennaio<br />
lo Spi-Cgil sarà presente tutti i giovedì dalle 15.00 alle 17.00 presso<br />
la Casa della Cultura - Via Forlanini 164. Pertanto da tale data non<br />
sarà più operativa la nostra presenza, il lunedì, al punto Soci Coop di<br />
Via Carlo del Prete<br />
PER ULTERIORI INFORMAZIONI ENTRA NELLE NOSTRE SEDI E TROVERAI LA RISPOSTA CHE CERCHI<br />
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Giovedì 4 Febbraio ore 10.00 Visita al Museo di Doccia – Sesto Fiorentino<br />
Sabato 20 Febbraio ore 10.00 Visita al Palazzo Medici Riccardi<br />
LEGA QUARTIERE 5 - FIRENZE<br />
Via Cesalpino, 3/B - 50134<br />
Tel. 055.4220440 - 055.417903<br />
Fax 055.4360151<br />
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Pgiole, persino strapuntini,<br />
purché comodi e ben retribuiti.<br />
Questa, nell’immaginario collettivo,<br />
la percezione dell’universo<br />
delle società partecipate:<br />
“Un parcheggio per politicanti<br />
non eletti o a mandato scaduto”<br />
(come recita il sito internet<br />
relativo allo stato di attuazione<br />
dei 100 punti). Una percezione<br />
condivisa e avvalorata dai fatti<br />
se, come è vero, sino ad oggi i<br />
posti di vertice nelle municipalizzate<br />
sono stati occupati sistematicamente<br />
da esponenti di<br />
partiti (di maggioranza), scelti<br />
più secondo criteri di equilibrio<br />
politico che di comprovata<br />
competenza. Un’abitudine certo<br />
non solo <strong>fi</strong>orentina, ma non per<br />
questo non da stigmatizzare. E il<br />
primo a farlo è stato proprio, sin<br />
dalla campagna elettorale delle<br />
primarie, Matteo Renzi. L’ondata<br />
di nuove nomine avviata<br />
a luglio e proseguita in periodo<br />
prenatalizio, pare destinata a<br />
proseguire nei prossimi mesi.<br />
Verso il rinnovo delle cariche<br />
Quadrifoglio: via Marco Maria Samoggia<br />
(uomo di comprovata fede Pd), al suo posto<br />
Giorgio Moretti, imprenditore di successo,<br />
chiamato ad amministrare la “società<br />
pubblica più interessante dal punto<br />
di vista industriale”, come ebbe a dire<br />
Renzi in occasione della presentazione.<br />
Una nomina a sorpresa, e ancor più sor<strong>prende</strong>nte<br />
l’annuncio di Moretti di voler<br />
svolgere il suo ruolo di amministratore di<br />
un’azienda partecipata senza alcun compenso.<br />
Ancora qualche tempo, ed ecco la<br />
mandata di <strong>fi</strong>ne anno dei rinnovi dei Consigli<br />
di amministrazione: su tutte Firenze<br />
Parcheggi e Publiacqua. Con una sorpresa<br />
(l’ennesima, e forse la più eclatante) e<br />
un’eccezione che conferma la regola. Alla<br />
presidenza della partecipata che gestisce<br />
i parcheggi di struttura, il dimissionario<br />
Alessandro Lo Presti (ex consigliere<br />
comunale Ds) cede il passo all’avvocato<br />
tributarista Carlo Bevilacqua. Un professionista<br />
conosciuto e stimato da Renzi<br />
(e sin qui niente di nuovo), nonostante le<br />
diverse appartenenze politiche. Sì perché<br />
Bevilacqua (ecco la sorpresa) sino al giugno<br />
scorso è stato presidente del gruppo<br />
di Forza Italia in consiglio provinciale.<br />
Per una nomina che spiazza, una che ricalca<br />
il clichè tradizionale: al vertice di<br />
Publiacqua (attualmente occupato dall’ex<br />
assessore diessino Amos Cecchi) Renzi<br />
ha infatti indicato il nome di Erasmo<br />
D’Angelis, storico esponente di Legambiente<br />
e consigliere regionale uscente (e<br />
non riconfermato) in quota Pd, unico caso<br />
di “usato garantito” in un <strong>parco</strong> dirigenti<br />
quasi interamente rinnovato.<br />
Nei prossimi mesi attese altre nomine<br />
<strong>Il</strong> valzer di nomi continua<br />
Le novità non sono <strong>fi</strong> nite<br />
societarie vanno anche colossi<br />
come la Centrale del Latte,<br />
enti strategici come Aeroporto<br />
di Firenze e Casa spa (società<br />
di gestione del patrimonio immobiliare<br />
pubblico), e ancora<br />
Sil<strong>fi</strong> (illuminazione) e la Società<br />
servizi alla strada Sas (entrambe<br />
a guida diessina ed entrambe<br />
destinate nel medio periodo<br />
a confluire, assieme a Firenze<br />
Parcheggi, in un’unica società<br />
attiva nella mobilità). Cambierà<br />
sicuramente il numero uno di<br />
Mukky Paolo Bambagioni (ex<br />
primo cittadino di Signa sotto le<br />
insegne del Ppi), con ogni probabilità<br />
futuro consigliere regionale,<br />
ma per sapere il nome del<br />
successore occorrerà attendere<br />
le elezioni di <strong>fi</strong>ne marzo. Ancora<br />
incertezza sugli altri incarichi in<br />
scadenza, ma c’è da scommettere<br />
su qualche altra sorpresa,<br />
destinata a suscitare inevitabilmente<br />
qualche lamentela da parte<br />
degli esclusi e plausi da parte<br />
di chi legge nelle nuove nomine<br />
un rinnovato modo di gestire la<br />
cosa pubblica.<br />
/A.L.
1080536<br />
ISTITUTO del<br />
SACRO CUORE di Firenze<br />
Viale Michelangiolo, 27 - FIRENZE<br />
L'ISTITUTO DEL SACRO CUORE, nella sua secolare attività, nella <strong>forma</strong>zione integrale degli allievi dai tre anni <strong>fi</strong>no al coronamento<br />
degli studi superiori (liceo a indirizzo classico, scienti<strong>fi</strong>co e linguistico) persegue i seguenti obiettivi:<br />
• Educare tutta la persona mediante una solida <strong>forma</strong>zione intellettuale, un'attenta coscienza critica e l'abitudine al ragionamento<br />
Sensibilizzazione ai valori umani e spirituali.<br />
• Risvegliare la capacità di selezionare, ordinare e personalizzare gli stimoli esterni per un giusto orientamento della vita, secondo la propria speci<strong>fi</strong>ca<br />
vocazione.<br />
• Educare alla libertà, alla coerenza, alla responsabilità.<br />
• Aiutare ciascuno a sviluppare la propria originalità<br />
• Studio accurato delle lingue straniere a tutti i livelli.<br />
Per gli studi superiori conoscenza ed usi dei linguaggi speci<strong>fi</strong>ci e dell'in<strong>forma</strong>tica.<br />
Particolare attenzione alle discipline umanistiche, scienti<strong>fi</strong>che ed economico-giuridiche,<br />
• L'ambiente che si apre a tutti gli allievi è sereno e, per la sua stessa posizione naturale, assai privilegiato.<br />
<strong>Il</strong> Convitto che si apre alle allieve dalla scuola primaria al liceo, in un ambiente sereno e familiare favorisce la <strong>forma</strong>zione<br />
personale in un clima di fraternità e di impegno.<br />
Servizi<br />
Gli allievi usufruiscono delle attrezzature di cui la scuola<br />
dispone:<br />
laboratorio di in<strong>forma</strong>tica<br />
laboratorio di scienze e di <strong>fi</strong>sica<br />
laboratorio linguistico<br />
biblioteche<br />
teatro<br />
palestra<br />
strumenti audiovisivi<br />
campi da gioco aperti anche in ore extrascolastiche<br />
servizio di trasporto e di mensa<br />
Ma soprattutto gli allievi, dai più piccoli della Scuola dell'Infanzia<br />
ai più grandi del Liceo usufruiscono della splendida posizione<br />
dell’Istituto; le loro ricreazioni si svolgono abitualmente<br />
nell’ampio <strong>parco</strong> che si offre ai giochi delle differenti età, senza<br />
alcuna preclusione.<br />
Convitto<br />
L'Istituto del Sacro Cuore offre un ambiente<br />
sereno e familiare che favorisce la <strong>forma</strong>zione<br />
spirituale, intellettuale, e personale di ciascuna<br />
ragazza. Ogni singola alunna è presa nella sua<br />
interezza, con i suoi talenti e le sue dif<strong>fi</strong>coltà, ed è<br />
guidata alla piena maturazione e crescita<br />
necessarie per la costruzione della persona, nel<br />
rispetto delle diverse personalità. Ciascuna è<br />
aiutata e sollecitata nel suo impegno scolastico<br />
perché possa mettere a frutto tutte le potenzialità.<br />
Le religiose che sono accanto alle ragazze nei vari<br />
momenti della giornata favoriscono il clima di<br />
famiglia così necessario per creare e ricreare<br />
equilibri in una fascia di età particolarmente<br />
dif<strong>fi</strong>cile. <strong>Il</strong> convitto è aperto alle alunne della<br />
Scuola Primaria, della Scuola Media e del Liceo.<br />
PENSIONATO<br />
UNIVERSITARIO<br />
L' istituto del Sacro<br />
Cuore è lieto di offrire<br />
a un piccolo gruppo di<br />
universitarie un<br />
Pensionato dove si respiri un'atmosfera di<br />
famiglia.<br />
È appunto in questo clima che esse potranno<br />
studiare serenamente e raggiungere i<br />
traguardi della maturità umana e cristiana.
8 Gennaio 2010 Rifredi • Novoli • Brozzi<br />
QUATTRO ZAMPE. Ecco come vivono Fido e Micio nel quartiere<br />
Per i cani lo spazio non manca<br />
Ma per le strade resta lo sporco<br />
Fannì Beconcini<br />
Animali in città: vita da cani... o da gatti.<br />
“<strong>Il</strong> Comune di Firenze promuove<br />
la cura e la presenza nel proprio territorio<br />
degli animali quale elemento<br />
fondamentale e indispensabile dell’ambiente”,<br />
sancisce il Regolamento sulla tutela degli animali:<br />
“La città di Firenze, comunità portatrice di<br />
elevati valori di cultura e civiltà, individua nella<br />
tutela degli animali uno strumento <strong>fi</strong>nalizzato al<br />
rispetto ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi<br />
e in particolare verso le specie più deboli”.<br />
RICCARDO LIBERATORI<br />
Imprenditore, 38 anni<br />
“Penso<br />
che i servizi<br />
ci siano”<br />
“Penso che, tra veterinari, negozi per animali e aree<br />
cani, i servizi ci siano. Tuttavia ho notato che nella<br />
nuova zona per cani di Piazza Valdelsa manca il verde:<br />
è provvista di fontanella e cestini ma il terreno è<br />
quasi tutto sterrato, senza aiuole, e l’area non è ben<br />
segnalata”<br />
Rispetto e tolleranza: sono questi i principi a cui<br />
si ispira il comune di Firenze e che ogni cittadino<br />
è tenuto a rispettare. Ma vediamo come...<br />
Quali sono i provvedimenti presi, gli strumenti<br />
predisposti e le azioni programmate per tutelare<br />
i nostri amici a quattro zampe? Nel quartiere 5<br />
esistono diversi di giardini, parte dei quali con<br />
aree cani, presenti in via Sestese e nei giardini<br />
del Lippi, in viale Corsica e in via Pisacane,<br />
nel giardino delle Piagge 2 e in quello di via del<br />
Pesciolino, in piazza Valdelsa e in piazza delle<br />
Medaglie d’Oro, in via Vittorio Emanuele e in<br />
via Stibbert: si tratta di zone in cui i cani possono<br />
correre senza guinzaglio, mentre nei restan-<br />
MATILDE ROSSI<br />
Studentessa, 14 anni<br />
“Hanno<br />
tutto quello<br />
che serve”<br />
“Penso che nella zona dove abito, in Via Pistoiese,<br />
un cane abbia tutto quello che gli serve. Oltre ai negozi<br />
per animali, ci sono varie zone verdi ed esiste<br />
un’area cani nel giardino di Via del Pesciolino che<br />
hanno costruito da poco... di altre aree non ho notizia”<br />
DOMENICA 24 GENNAIO presso la Misericordia di Rifredi<br />
avrò luogo l’evento più importante nella vita<br />
dell’Associazione: sarà infatti festeggiato <strong>San</strong> Sebastiano, il<br />
martire patrono della Misericordia.<br />
Sin dalle prime luci dellíalba, Fratelli e Sorelle saranno impegnati<br />
nel confezionamento dei tradizionali ‘panellini’ che, una volta<br />
benedetti, durante tutta la giornata saranno distribuiti alla popolazione<br />
presso la Sede di Via delle Panche e la mattina anche<br />
presso le Parrocchie e gli Ospedali del circondario.<br />
La tradizione della distribuzione del pane risale agli albori<br />
della nascita della Confraternita della Misericordia di Rifredi,<br />
come atto caritativo nei confronti dei bisognosi; pane tanto<br />
importante da comparire tutt’oggi nello stemma<br />
dell’Associazione, tagliato da un coltello a simboleggiarne la<br />
condivisione e l’unione con la Pieve di <strong>San</strong>to Stefano.<br />
Sempre la mattina, dalle ore 8 alle ore 11, 30, avrà luogo la<br />
raccolta del sangue organizzata dal Gruppo <strong>Donato</strong>ri <strong>San</strong>gue<br />
Fratres “Bruno Sapori” nei locali del Poliambulatorio (si raccomanda<br />
di presentarsi digiuni). Personale medico ed infermieristico specializzato provvederà ai prelievi ed a fornire in<strong>forma</strong>zioni.<br />
Ai donatori sarà offerta la colazione ed un piccolo gadget.<br />
Alle ore 13 l’appuntamento è presso i locali del Centro Icaro in Via delle Panche n. 212 (Parrocchia S. Pio X al Sodo) per il pranzo<br />
sociale, previa prenotazione presso la Segreteria della Misericordia.<br />
Nel pomeriggio, prima della S. Messa, alla presenza di S.E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Betori, saranno uf<strong>fi</strong>cialmente inaugurati<br />
i locali, appena ristrutturati, dove sarà a breve trasferito il Poliambulatorio della Misericordia di Rifredi; l’immobile, continguo alla<br />
Sede, conosciuto nella zona come ‘<strong>Il</strong> Villino’, ospiterà un numero di specializzazioni e di medici maggiore rispetto all’attuale, nuovi<br />
servizi di diagnostica e di prenotazione, per rispondere in modo ancora più ef<strong>fi</strong>cace alle necessità della popolazione.<br />
Ma il momento culminante e più atteso della Festa sarà la S. Messa, alle ore 18 presso la Pieve di S. Stefano in Pane, presieduta<br />
da S.E. Arcivescovo: qui i Fratelli e Sorelle che, al termine di uno speci<strong>fi</strong>co cammino di preparazione, ne hanno espresso il desiderio,<br />
saranno rivestiti della ‘Cappa’, la Veste storica della Misericordia di Rifredi simbolo di appartenenza alla Confraternita e di anonima<br />
carità di servizio, entrando così uf<strong>fi</strong>cialmente a far parte dell’Associazione.<br />
Per maggiori in<strong>forma</strong>zioni ed il programma dettagliato, consultare il sito Internet www.misericordiarifredi.org.<br />
ti luoghi i cani sono ammessi al guinzaglio ed<br />
eventualmente muniti di museruola... e i padroni<br />
sono tenuti alla raccolta degli escrementi, punto<br />
dolente che divide la cittadinanza. “Lavoro in<br />
un centro diurno per minori in via Ferrarin, una<br />
zona industriale purtroppo usata come gabinetto<br />
pubblico per cani”, afferma Cecilia, educatrice.<br />
Dello stesso parere è la signora Rosa che abita<br />
in viale Guidoni: “Nei giardini vicini c’è un’area<br />
per cani ma continuo a trovare escrementi di<br />
animali sul marciapiede”. La questione è delicata:<br />
come far rispettare le regole della civile<br />
convivenze ai padroni di ignare bestiole che non<br />
hanno altra colpa se non quella di espletare le<br />
CARLOTTA VENNERI<br />
Commessa, 20 anni<br />
“Conto sul<br />
<strong>parco</strong> di<br />
<strong>San</strong> <strong>Donato</strong>”<br />
“Lavoro in un negozio di animali e ho un pincher, Tabata,<br />
che porto abitualmente nei giardini di Piazza delle<br />
Medaglie d’Oro, dove da tempo esiste un’area dedicata<br />
solo a loro. L’unico neo è che d’estate il terreno si<br />
secca. Conto sul nuovo <strong>parco</strong> <strong>San</strong> <strong>Donato</strong> che stanno<br />
<strong>fi</strong>nendo di costruire”<br />
LA MISERICORDIA DI RIFREDI FESTEGGIA IL SUO PATRONO<br />
“IL LABIRINTO” Da poco tempo è nato un centro<br />
di accoglienza per lo sviluppo delle autonomie per<br />
le famiglie e le persone. <strong>Il</strong> progetto è stato chiamato<br />
“<strong>Il</strong> labirinto” per evocare il senso di smarrimento<br />
che pervade chi si trova ad affrontare momenti critici<br />
nella propria vita e non ha ancora trovato un aiuto<br />
adeguato oppure non sa dove rivolgersi. Per rispondere<br />
a queste esigenze la Misericordia di Rifredi,<br />
con il contributo del CESVOT, propone uno sportello<br />
dove un equipe di professionisti, insieme a<br />
volontari <strong>forma</strong>ti, può dare una risposta non tanto in<br />
termine di risoluzione immediata del problema, ma<br />
creando un vero e proprio progetto. L’equipe di professionisti<br />
lavora in rete con i servizi già esistenti sul<br />
nostro territorio, indirizzando e dando una continuità<br />
al percorso intrapreso. <strong>Il</strong> “Labirinto” è operativo<br />
tutti i mercoledì dalla 17,00 alle 18,00 telefonando<br />
al n° 055-4269214 per <strong>prende</strong>re un primo<br />
appuntamento.<br />
Per in<strong>forma</strong>zioni contattare la Segreteria: tel. 055-4269238 in orario di uf<strong>fi</strong>cio<br />
o visitare il sito Internet www.misericordiarifredi.org (sezione Eventi & News).<br />
1063166
il giornale del tuo quartiere<br />
MAXIMILIANO GIGANTE<br />
Operaio, 38 anni<br />
“Considerare<br />
le taglie<br />
dei cani”<br />
“Penso che nella costruzione delle aree attrezzate per<br />
cani si dovrebbe tenere conto che esistono cani di taglie<br />
diverse, grandi e piccoli. A volte sono costretto ad<br />
evitare le aree dove sono presenti cani di grossa taglia<br />
onde evitare alla mia cagnolina incontri spiacevoli o<br />
pericolosi”<br />
Vari giardini hanno un’area ad hoc per i migliori<br />
amici dell’uomo, ma molti residenti si lamentano<br />
per le “tracce” del loro passaggio sui marciapiedi.<br />
Altra questione è quella della tutela dei randagi<br />
loro funzioni biologiche in aree cittadine?<br />
“Magari mettendo distributori di sacchetti<br />
nei giardini e aumentando le zone verdi”,<br />
suggeriscono i padroni. Comune e Quartiere<br />
da tempo sono impegnati in opere di<br />
sensibilizzazione a tal proposito, tuttavia<br />
le ultime campagne risalgono a qualche<br />
anno fa, così come la distribuzione di kit<br />
con tanto di paletta e sacchetti. Altra questione<br />
all’ordine del giorno è la tutela dei<br />
randagi, gatti o cani che siano, raccolti e<br />
vaccinati prima di essere ospitati da strutture<br />
e servizi gestiti dal Comune: il canile<br />
di via Circondaria, il Servizio colonie feline<br />
e la Asl di viale Corsica, convenzionati<br />
con l’Uf<strong>fi</strong>cio diritti animali. <strong>Il</strong> Servizio colonie<br />
feline è attivo da novembre del 1999,<br />
e da allora sono state censite 450 colonie<br />
per un totale di circa 5.000 gatti. Per ogni<br />
colonia felina – gruppo di gatti liberi che<br />
frequentano abitualmente lo stesso luogo<br />
– è individuato un responsabile incaricato<br />
non solo dell’accudimento giornaliero, ma<br />
anche di sterilizzazioni e controlli sanitari.<br />
<strong>Il</strong> servizio è gestito dall’Associazione<br />
amici del mondo animale, garantisce un<br />
pronto soccorso 24 ore su 24 e si <strong>prende</strong><br />
cura delle colonie prive di tutori e dei<br />
gatti abbandonati. Quello dell’abbandono<br />
è un problema ormai noto: a fronte delle<br />
centinaia di animali domestici accuditi e<br />
coccolati dai padroni, infatti, ne esistono<br />
altrettanti che un padrone non ce l’hanno<br />
più o non ce l’hanno mai avuto... e adesso<br />
che sembrano proliferare pensioni deluxe<br />
per cani e saloni di bellezza per gatti, viene<br />
da pensare che amici degli animali lo si è<br />
se ci si impegna a salvaguardare il benessere<br />
di tutti gli esseri viventi, garantendone<br />
innanzitutto una sopravvivenza dignitosa.<br />
EDOARDO AMATO<br />
Studente, 22 anni<br />
“Mettiamo<br />
distributori<br />
di sacchetti”<br />
“Penso che ci sia suf<strong>fi</strong>ciente spazio per far giocare<br />
e correre liberi i cani: l’area di viale Corsica c’è da<br />
tempo e nella zona ne hanno costruite di nuove. Un<br />
suggerimento: nelle aree cani si potrebbero mettere<br />
distributori di sacchetti per favorire la raccolta degli<br />
escrementi”<br />
9<br />
Ecco gli interventi in programma questo<br />
mese sulle strade del quartiere:<br />
VIALE GIOVANNI MILTON<br />
VIA ZOROASTRO DA<br />
PERETOLA<br />
Nel mese di gennaio verrà riasfaltata<br />
la carreggiata di viale Giovanni Milton<br />
nel tratto che va dal Ponte Rosso a<br />
via Angiolo Poliziano. Sarà invece<br />
interamente riasfaltata via Zoroastro da<br />
Peretola.<br />
APPALTI<br />
A questi interventi si aggiungono<br />
due appalti che riguardano <strong>lavori</strong><br />
<strong>fi</strong>nalizzati all’abbattimento della barriere<br />
architettoniche presenti in tutta la città.
10 Gennaio 2010<br />
ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affanno<br />
Ma l’anno nero è davvero <strong>fi</strong> nito?<br />
Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessore<br />
regionale al lavoro avverte: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine”<br />
Benedetta Strappi<br />
che si è appena concluso<br />
si è trascinato dietro un<br />
pesante fardello. Quello della<br />
L’anno<br />
crisi, che per tutti gli ultimi<br />
mesi ha imperato sulle vite della maggior<br />
parte della famiglie, come un’odiosa spada<br />
di Damocle che ha soffocato portafogli<br />
e buonumore. A Firenze, come nella<br />
Toscana tutta e nel resto d’Italia, tanti<br />
nuclei familiari si sono ritrovati con uno<br />
stipendio solo, costretti a fare i conti con<br />
la giostra dell’economia mondiale che nel<br />
2009 ha cominciato a girare impazzita.<br />
I dati Istat rielaborati dall’Osservatorio<br />
regionale del mercato del lavoro insieme<br />
ai dati sugli avviamenti forniti dai centri<br />
per l’impiego parlano chiaro. Nel corso<br />
dei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si è<br />
registrato un calo delle assunzioni del 15<br />
per cento, il che signi<strong>fi</strong>ca, in termini assoluti,<br />
90mila persone in meno al lavoro<br />
rispetto allo stesso periodo del 2008. Una<br />
cifra che, per farsi un’idea, equivale ad<br />
un’intera cittadina rimasta a spasso, senza<br />
un’occupazione e dunque senza stipendio.<br />
Le persone in cerca di lavoro, iscrit-<br />
LA NOVITÀ<br />
a crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoi<br />
Lstrascichi negativi anche l’aumento del pericolo usura.<br />
Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnali<br />
inquietanti, che fanno pensare che questa tremenda pratica<br />
si stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsa<br />
ai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettive<br />
per la lotta allo strozzinaggio. <strong>Il</strong> primo punto prevede nuovi<br />
sportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questi<br />
anni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importante<br />
costituita dai 24 sportelli della Fondazione toscana<br />
te ai centri per l’impiego della Toscana,<br />
a <strong>fi</strong>ne ottobre scorso erano 50.753 (17,2<br />
per cento) in più rispetto a ottobre 2008.<br />
Decisamente in affanno appare l’occupazione<br />
femminile: il 62 per cento dei disoccupati<br />
iscritti al collocamento è composto<br />
da donne. Scendendo nel dettaglio,<br />
la contrazione degli avviamenti al lavoro<br />
risulta particolarmente forte per il settore<br />
dei contratti a tempo indeterminato (-28,3<br />
per cento), anche se pure quelli a tempo<br />
determinato registrano una flessione pari<br />
a -12,8 per cento. Altra spia del malessere<br />
della nostra economia è il ricorso alla<br />
cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria:<br />
rispetto al 2008 è cresciuto del<br />
354 per cento. Per la cassa integrazione<br />
straordinaria in deroga le richieste pervenute<br />
alla Regione (che gestisce in proprio<br />
le procedure di autorizzazione su richiesta<br />
delle aziende e sulla base di accordi<br />
sindacali) sono state, a partire dal 4 maggio<br />
2009, 7.395, per un totale di 18.063<br />
lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600<br />
mila ore. In media sono state richieste<br />
530 ore di cassa integrazione in deroga<br />
La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascolto<br />
a lavoratore. Tra le situazioni più critiche<br />
che si è cercato di tamponare pubblicamente<br />
ci sono quelle dei lavoratori<br />
precari, privi di ammortizzatori sociali:<br />
proprio pensando a loro sono stati estesi<br />
gli incentivi alle aziende che rinnovano<br />
per un anno i contratti a termine in scadenza.<br />
Oltre a questo, grazie ad una serie<br />
di accordi stipulati con le parti sociali, la<br />
cassa integrazione in deroga potrà essere<br />
concessa per un periodo superiore ai sei<br />
mesi e anche gli incentivi della Regione<br />
ai contratti di solidarietà sono stati estesi<br />
e potenziati. In<strong>fi</strong>ne, uno sguardo all’anno<br />
appena cominciato: “<strong>Il</strong> 2010 non sarà un<br />
anno facile – ha spiegato l’assessore regionale<br />
al Lavoro Gianfranco Simoncini –<br />
l’occupazione in Toscana non è ancora al<br />
tracollo ma dobbiamo ricordare che stanno<br />
funzionando in maniera massiccia gli<br />
ammortizzatori sociali che hanno aiutato<br />
a mitigare l’impatto sociale della crisi.<br />
Ma molti problemi devono ancora venire<br />
al pettine e quindi dobbiamo attrezzarci<br />
per integrare e adeguare il pacchetto dei<br />
provvedimenti anticrisi”.<br />
Allarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova legge<br />
per la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente della<br />
Regione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territorio<br />
potrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, con<br />
servizi di primo ascolto af<strong>fi</strong>dati anche agli Uf<strong>fi</strong>ci relazioni per<br />
il pubblico e ad altri uf<strong>fi</strong>ci delle pubbliche amministrazioni,<br />
nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo apposite<br />
convenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevede<br />
nuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, con<br />
la creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sulla<br />
comunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivol-<br />
Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di Firenze<br />
Cari amici e concittadini,<br />
un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornare<br />
in Palazzo Vecchio per continuare a lavorare per la<br />
nostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglie<br />
intraprese per difendere la nostra città dal degrado <strong>fi</strong> sico<br />
e culturale al quale era stata condannata dalla passata<br />
amministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storici<br />
merito di tutti i <strong>fi</strong> orentini che ci hanno creduto:<br />
• La pedonalizzazione di Piazza duomo;<br />
• La revisione del progetto della tramvia;<br />
• La riapertura della discussione sul progetto TAV e<br />
sulla Stazione Foster la cui costruzione sembrava<br />
ormai data per scontata;<br />
• La revisione del “Piano Strutturale” per impedire<br />
la cementi<strong>fi</strong> cazione incontrollata della città.<br />
Dopo la positiva esperienza della lista civica “Firenze<br />
c’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultima<br />
campagna delle elezioni comunali perché non potevo<br />
rinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degli<br />
ultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste del<br />
mio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , era<br />
necessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livello<br />
nazionale per dare forza e respiro alla politica locale.<br />
Era necessario un partito concreto ed in grado di mettere<br />
le sue radici nel territorio.<br />
Ho scelto la Lega Nord perché questo movimento è l’unico<br />
ad avere proprio queste caratteristiche. Un partito:<br />
• vicino a i problemi della gente;<br />
• politicamete trasversale;<br />
• che parla un linguaggio chiaro e comprensibile;<br />
• in difesa della nostra cultura, dei nostri valori e<br />
delle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio di<br />
scendere in Piazza per difendere il Croci<strong>fi</strong> sso;<br />
• unico partito del centro destra, tranne l’UDC, che<br />
partecipò alla raccolta delle <strong>fi</strong> rme per i referendum<br />
sulla tramvia;<br />
• composto da persone entusiaste del proprio lavoro,<br />
attualità<br />
te specialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a un<br />
uso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterli<br />
in guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivanti<br />
dall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. Una lotta a<br />
tutto campo, insomma, per cercare di estirpare quella piaga<br />
odiosa che è lo strozzinaggio. <strong>Il</strong> problema del resto ha dimensioni<br />
colossali, con fatturati degni di una grande azienda: si<br />
stima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiri<br />
intorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 per cento di esso sia<br />
controllato dal crimine organizzato.<br />
/B.S.<br />
con un senso pratico per i problemi<br />
che mi è piaciuto e col quale<br />
mi sono identi<strong>fi</strong> cato;<br />
• che ha detto basta agli sprechi fatti<br />
unicamente per mantenere dei bacini<br />
di voto di scambio;<br />
• che sostiene il federalismo e non solo quello <strong>fi</strong> scale<br />
come soluzione per riportare correttamente l’ Italia<br />
al ruolo che le compete responsabilizzando le zone<br />
del paese che ancora soffrono per colpa di politiche<br />
di tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spesso<br />
spesi unicamente per mantenere i voti e con essi il<br />
potere.<br />
<strong>Il</strong> legame con la Lega Nord è sorto perche la Lega ha<br />
aderito in pieno al programma della lista civica “Firenze<br />
C’è” condividendone contenuti e programmi.<br />
L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento soci<br />
proseguirà liberamente la propria attività. Un caro saluto<br />
a tutti i <strong>fi</strong> orentini ai quali chiedo di appoggiarmi per<br />
far crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenze<br />
e dei <strong>fi</strong> orentini.
attualità<br />
ECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e futuro della loro impresa<br />
“Questa crisi può offrire delle chances”<br />
L’azienda <strong>fi</strong> orentina<br />
ha appena inaugurato<br />
un avveniristico<br />
stabilimento a Scandicci<br />
ed è riuscita a chiudere<br />
il 2009 con un fatturato<br />
dal segno più<br />
Giulia Righi<br />
All’inizio quelle borse sembravano<br />
quasi un affare di famiglia. Era tanto<br />
tempo fa: correva l’anno 1954 e Carla<br />
Braccialini, oggi presidente onorario<br />
della Braccialini S.r.l, insieme al marito Roberto<br />
aveva scelto di usare ago e <strong>fi</strong>lo per dar <strong>forma</strong> a<br />
quell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Comincia<br />
da quell’esperimento il percorso che negli<br />
anni ha fatto di quest’azienda <strong>fi</strong>orentina una realtà<br />
di fama internazionale, con negozi sparsi in ogni<br />
angolo del pianeta e un fatturato col segno più<br />
anche nell’anno nero dell’economia. Ecco come<br />
Carla Braccialini e suo <strong>fi</strong>glio Lorenzo, direttore<br />
marketing e comunicazione, raccontano la loro<br />
azienda.<br />
Come vi siete mossi per uscire dai venti di crisi<br />
che nell’ultimo anno hanno sof<strong>fi</strong>ato forte?<br />
Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione:<br />
ampliamento in mercati nuovi, con un<br />
presidio comunicativo forte ed un aggiornamento<br />
continuo di prodotto; non ultimo con aperture di<br />
nuovi store in punti strategici come l’aeroporto di<br />
Fiumicino a Roma.<br />
Un settore come il vostro si trova a dover fare<br />
i conti con una competizione feroce e talvolta<br />
sleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventa<br />
per sopravvivere sul mercato?<br />
<strong>Il</strong> problema della competizione feroce e della contraffazione<br />
è sempre esistito nel nostro settore ma<br />
la Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti.<br />
Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni,<br />
non c’è bisogno di reinventarsi per sopravvivere,<br />
ma bensì di fare sempre meglio le cose, con sempre<br />
più entusiasmo ed impegno rispetto ai nostri<br />
contraffattori, investendo in ricerca e difendendo<br />
Carla Braccialini<br />
La Giusta<br />
soluzione per<br />
il lavoro che<br />
stai cercando<br />
il know-how.<br />
Qual è la vostra s<strong>fi</strong>da per il futuro immediato?<br />
Quella di combattere la contrazione dei consumi<br />
mantenendo vivo l’appeal che in questo momento<br />
esiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che in<br />
un momento di crisi come questo, per chi è davvero<br />
bravo, si liberano delle chance importanti per<br />
guadagnare terreno.<br />
E’ appena stato inaugurato lo stabilimento di<br />
Scandicci, come nasce l’idea di un progetto<br />
tanto particolare?<br />
Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspet-<br />
http://www.lalocandina.it<br />
848.80.88.68<br />
per la tua pubblicità<br />
to estetico, etico e di comunicazione in un progetto<br />
in grado di rappresentare la <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a stessa<br />
dell’azienda: basso impatto ambientale, qualità<br />
del lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntato<br />
ai principi del Feng Shui, l’antica arte<br />
geomantica taoista della Cina) con una straordinaria<br />
sensibilità ai servizi interni allo stabilimento<br />
(mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forte<br />
impatto visivo che crea un importante elemento<br />
di comunicazione con l’esterno. La sede doveva<br />
essere qualcosa di unico, originale che rispecchiasse<br />
il mondo Braccialini e le sue borse.<br />
VUOI<br />
APRIRE<br />
IL TUO<br />
NIDO?<br />
ZOOM<br />
11<br />
L’AZIENDA IN CIFRE<br />
<strong>Il</strong> fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 è<br />
cresciuto di otto volte, con una media del<br />
40 per cento annuo, puntando sui propri<br />
marchi e su accordi con maison internazionali.<br />
Ha complessivamente 200 dipendenti<br />
e coinvolge nell’export 40 paesi. Nel<br />
2008 Braccialini e la controllata Dadorosa<br />
Srl (marchio Gherardini) hanno fatturato<br />
70 milioni. <strong>Il</strong> core business dell’azienda è<br />
rappresentato da borse, piccola pelletteria,<br />
cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini,<br />
Tua by Braccialini e quelli in licenza<br />
sono Gherardini, Looney Tunes (Warner<br />
Bros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.<br />
ANNO NUOVO SEDE NUOVA<br />
Proprio poche settimane fa, con una grande<br />
festa, è stata inaugurata la nuova sede di<br />
Braccialini a Scandicci. <strong>Il</strong> progetto – nato e<br />
realizzato dall’architetto <strong>San</strong>dro Cammilli –<br />
riproduce uno stabilimento-giardino ispirato<br />
ai principi del feng shui, su una super<strong>fi</strong> cie<br />
di 10mila metri quadrati, su due piani, ed è<br />
pensato per accogliere, assieme al nuovo<br />
centro logistico di 4mila mq (distante pochi<br />
chilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciata<br />
principale è interamente sovrastata da<br />
un giardino verticale allestito con piante di<br />
edera a pronto eff etto, che funzionerà anche<br />
da stabilizzatore termico consentendo<br />
una riduzione dei consumi energetici.<br />
LA STORIA<br />
La storia di Braccialini comincia nel 1954,<br />
quando Roberto e Carla Braccialini aprono<br />
il primo laboratorio artigianale di borse.<br />
Con lei, dopo la scomparsa del marito, già<br />
dagli anni ’80 cominciano a collaborare i <strong>fi</strong> -<br />
gli. Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze,<br />
nel 2001 il primo negozio monomarca a<br />
Milano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchising<br />
in terra araba e altri due monomarca a<br />
Dubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa,<br />
licenziatario di un altro grande marchio <strong>fi</strong> orentino,<br />
Gherardini e nel 2008 viene inaugurato<br />
il grande showroom milanese. Nel<br />
2009, in<strong>fi</strong> ne, la nomina di Carla Braccialini a<br />
Cavaliere del Lavoro.<br />
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12 Gennaio 2010<br />
LA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”<br />
Anche gli oggetti vanno in albergo<br />
Un po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:<br />
in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più.<br />
Per af<strong>fi</strong> ttare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadrati<br />
Luca Serranò<br />
Un albergo silenzioso che<br />
non risente della crisi. Un<br />
“ricovero” per oggetti di<br />
qualsiasi <strong>forma</strong> e dimensione.<br />
L’Hotel delle cose, il grande<br />
palazzo giallo che s’affaccia su via<br />
Baccio da Montelupo, è un luogo che<br />
non assomiglia a nessun altro. Una<br />
lunga serie di box (da 2 a 300 metri<br />
quadri) che si tras<strong>forma</strong>no all’occorrenza<br />
in garage, librerie, archivi<br />
e semplici “sgabuzzini”. Ogni locale<br />
col suo volto, il suo odore e le sue<br />
storie. Una scelta imprenditoriale che<br />
s’è dimostrata vincente anche in altre<br />
parti d’Italia, e che il gruppo Carcano,<br />
attivo nel settore dei trasporti, sembra<br />
voglia replicare nella zona di Firenze<br />
sud. “Le richieste non mancano”<br />
spiega Filippo Fallai, che insieme a<br />
Mirko Degl’Innocenti porta avanti<br />
la struttura. “C’è chi trasloca e cerca<br />
una sistemazione temporanea per le<br />
proprie cose e chi ha bisogno di uno<br />
spazio ulteriore per la propria professione”.<br />
Poi, continua: “Ci sono i<br />
collezionisti e quelli che tras<strong>forma</strong>no<br />
i box in un archivio. Senza dimenticare<br />
– conclude – che molti ricorrono<br />
ai nostri locali per puro sentimentalismo,<br />
per non staccarsi dagli oggetti<br />
cui sono maggiormente affezionati”.<br />
In alcuni casi, ad ogni modo, il valore<br />
emotivo va di pari passo con quello<br />
economico. Non mancano auto<br />
d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato,<br />
tutti protetti da un avanguardistico<br />
sistema d’allarme. I prezzi<br />
vanno da 50 euro mensili più iva (per<br />
un box di quasi 2 metri quadri) <strong>fi</strong>no a<br />
raggiungere cifre consistenti per i locali<br />
più grandi. Otto metri quadri, per<br />
esempio, arrivano a costare oltre duecento<br />
euro al mese. Per i box di oltre<br />
cento metri quadri si va fuori listino:<br />
“Ma quanto si spende per af<strong>fi</strong>ttare un<br />
magazzino in proprio? - dice Filippo<br />
Fallai - la nostra carta vincente è proprio<br />
questa. A patto che sia legale i<br />
nostri locali sono a disposizione per<br />
qualsiasi attività”. Un luogo singolare,<br />
l’Hotel delle cose, una sorta di<br />
combinazione tra una deposito e un<br />
albergo vero e proprio, dove gli oggetti<br />
si tras<strong>forma</strong>no in ricordi perpetrando<br />
vite e storie passate. A pochi<br />
metri dall’ingresso, dopo una breve<br />
rampa di scale, c’è anche un’esposi-<br />
Non mancano<br />
auto d’epoca<br />
e preziosi oggetti<br />
d’antiquariato,<br />
tutti protetti da<br />
un avanguardistico<br />
usi e costumi<br />
zione di modernariato (periodo 1920-<br />
1980) curata da Giovanni Guerri:<br />
“Vorremmo allargare l’offerta - racconta<br />
ancora Fallai - magari ospitando<br />
vere e proprie botteghe artigianali,<br />
sulla scia di quanto sperimentato nei<br />
nostri centri di Bergamo e Brescia.<br />
<strong>Il</strong> sogno è accompagnare all’attività<br />
di trasloco e deposito quella di opi<strong>fi</strong>cio,<br />
innescando un circolo virtuoso<br />
che si contrapponga alla meccanicità<br />
dell’usa e getta”.<br />
LA DECISIONE<br />
In viale Guidoni<br />
La scuola occupata<br />
diventa un giardino<br />
stato un brutto incendio a<br />
È mettere la parola <strong>fi</strong>ne sulle<br />
sorti di quell’edi<strong>fi</strong>cio di viale<br />
Guidoni che da scuola che fu<br />
(Caterina De’ Medici) si era<br />
tras<strong>forma</strong>to in rifugio per decine<br />
e decine di persone, per la<br />
maggior parte di origine somala.<br />
Dopo quell’episodio (doppio,<br />
per la verità, perché gli incendi<br />
sono stati due) si è deciso<br />
di correre ai ripari e il sindaco<br />
Matteo Renzi ha <strong>fi</strong>rmato in loco<br />
un’ordinanza che cambia radicalmente<br />
la destinazione d’uso<br />
di quell’area.Al posto di quelle<br />
macerie carbonizzate presto ci<br />
sarà un giardino. La palazzina<br />
non era infatti recuperabile, le<br />
<strong>fi</strong>amme avevano compromesso<br />
de<strong>fi</strong>nitivamente una situazione<br />
già assai precaria, e così si è<br />
scelto di demolirla per lasciare<br />
spazio a un nuovo fazzoletto<br />
di verde. Gli occupanti,<br />
rimasti senza casa proprio nei<br />
giorni del gran freddo, sono<br />
stati invece sistemati in altre<br />
strutture. All’avvio dei <strong>lavori</strong><br />
erano presenti il sindaco Matteo<br />
Renzi e gli assessori ai <strong>lavori</strong><br />
pubblici Massimo Mattei<br />
e alle politiche sociosanitarie<br />
Stefania Saccardi. Prima di cominciare<br />
con l’abbattimento è<br />
stata avviata un’operazione di<br />
pulizia e rimozione dei mobili<br />
che affollavano gli interni della<br />
struttura. Quattro ditte hanno<br />
preso parte a questa impegnativa<br />
operazione di sgombero:la<br />
Cooperativa di Rifredi che si è<br />
occupata della rimozione dei<br />
materiali contenuti nella struttura;<br />
il Quadrifoglio invece che<br />
si è occupato del conferimento<br />
degli scarti in discarica; la ditta<br />
Eredi Sabini incaricata di realizzare<br />
la chiusura dell’edi<strong>fi</strong>cio<br />
e la ditta Migliorini Piero che<br />
ha curato la chiusura in rete<br />
metallica delle <strong>fi</strong>nestre al piano<br />
terra. Una volta conclusa la<br />
fase preliminare di sgombero<br />
delle masserizie sono riprese le<br />
operazioni di demolizione e si<br />
è dato avvio alla preparazione<br />
del giardino.<br />
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14 Gennaio 2010<br />
FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia per numero di contagiati conclamati e sieropositivi<br />
In città l’Aids colpisce più che mai<br />
Nessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gli<br />
ammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400.<br />
È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo per<br />
tutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangue<br />
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DIRITTO DEL LAVORO: (lunedi 15-19) Lavoratori - Aziende - Contratti - Licenziamenti - Agenzia - Vertenze<br />
DIRITTO PREVIDENZIALE: (martedì 15-19) Contributi - Pensioni - Invalidità Civile - Malattie professionali<br />
DIRITTO DEGLI STRANIERI: (mercoledì 15-19) Immigrazione - Permessi di soggiorno - Ricongiungimenti -<br />
Cittadinanza - Af<strong>fi</strong>damento Minori - Ricorsi<br />
DIRITTO PENALE: (martedì 15-19)<br />
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ARCHITETTO: (giovedì 9-13) Ristrutturazione - Restauro - Progettazione - Arredamento di interni<br />
GEOMETRA: (martedì 9-13) Catasto - Relazioni tecniche - Valutazioni - Sicurezza - Stime<br />
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Paola Ferri<br />
Solo stime, non esistono dati<br />
precisi attraverso i quali<br />
indagare l’incidenza del<br />
virus Hiv sulla popolazione<br />
<strong>fi</strong>orentina o toscana. Eppure le stime<br />
parlano di una Firenze balzata<br />
L’INTERVISTA<br />
Stefano Corso, Lila Toscana<br />
“Si combatte<br />
su più fronti”<br />
revenzione, assistenza, auto-<br />
Paiuto e tutela legale. L’Aids<br />
si combatte su più fronti, come<br />
spiega Stefano Corso, presidente<br />
della Lila (Lega Italiana Lotta<br />
all’Aids) Toscana.<br />
Quali sono le principali attività<br />
della Lila in ambito di prevenzione?<br />
Facciamo in<strong>forma</strong>zione mirata a<br />
seconda delle fasce di età. Non<br />
si tratta soltanto di fare lezioni<br />
speci<strong>fi</strong>che nelle scuole, ma di<br />
coinvolgere anche gli adulti, alla<br />
luce dei dati che vedono l’età<br />
media dei contagiati in aumento.<br />
Al momento stiamo conducendo<br />
un progetto per fare prevenzione<br />
nelle palestre, sui luoghi di lavoro,<br />
nei centri di aggregazione<br />
giovanile. Ma non solo: cerchiamo<br />
di rendere partecipi i medici<br />
di famiglia, af<strong>fi</strong>nché consiglino<br />
ai pazienti il test per l’Hiv.<br />
Quante persone assistete a Firenze?<br />
Attualmente sono un’ottantina<br />
le persone che seguiamo attraverso<br />
diversi tipi di sostegno,<br />
dall’accompagnamento in ospedale<br />
per coloro che hanno problemi<br />
a spostarsi, all’assistenza<br />
domiciliare, <strong>fi</strong>no ai gruppi di<br />
auto-aiuto e alla tutela giuridica.<br />
Sono molti, infatti, coloro che<br />
perdono il lavoro non appena<br />
rivelano di essere sieropositivi.<br />
E si ritrovano in gravi dif<strong>fi</strong>coltà<br />
economiche, oltre che psicologiche.<br />
Basti pensare che l’assegno<br />
di invalidità corrisponde a 250<br />
euro, una cifra con cui diventa<br />
dif<strong>fi</strong>cile sopravvivere. Inoltre<br />
capita sempre più spesso che si<br />
rivolgano a noi delle coppie miste,<br />
<strong>forma</strong>te da un partner sieropositivo<br />
e uno sieronegativo, in<br />
cerca di consulenze.<br />
In materia di <strong>fi</strong>gli, per esempio?<br />
Sì, con le nuove terapie e <strong>prende</strong>ndo<br />
tutte le precauzioni del<br />
caso, il rischio di trasmettere il<br />
virus al <strong>fi</strong>glio è sceso al di sotto<br />
dell’1 per cento e sono diverse le<br />
coppie che decidono di affrontarlo.<br />
Chi scopre precocemente<br />
di essere sieropositivo ha delle<br />
buone prospettive di vita, sia in<br />
termini di qualità che di durata.<br />
Più tardi lo si scopre e più debilitanti<br />
saranno le cure. /F.P.<br />
salute<br />
improvvisamente dal quinto al terzo<br />
posto in questa amara classi<strong>fi</strong>ca, con<br />
1.159 casi di Aids conclamata (quelli<br />
sì, documentati) e circa 2.400 sieropositivi<br />
presupposti. Cifre che<br />
collocano il capoluogo toscano ben<br />
al di sopra della soglia di incidenza<br />
considerata usuale, attestata sull’1<br />
per mille. Stando a questi dati a Firenze<br />
si supererebbe il 2,7 per mille.<br />
Un universo sommerso quello dei<br />
contagiati, sepolto da una coltre di<br />
pregiudizi e paure sedimentate negli<br />
anni. Dopo l’iniziale ondata mediatica,<br />
gli spot da elettroshock, i <strong>fi</strong>lm<br />
da premio oscar e le iniziative di<br />
sensibilizzazione, è come se l’Aids<br />
fosse sprofondata nell’abisso in cui<br />
gli stessi mass media tendono a relegare<br />
tutto ciò che non fa più notizia.<br />
Primo dicembre a parte (ovvero<br />
durante la giornata mondiale della<br />
lotta all’Aids), se ne parla poco o<br />
punto. Sono rimaste le lezioni nelle<br />
scuole, quelle sì, per fare prevenzione<br />
tra ragazzi e ragazzini sempre<br />
più precoci e sempre meno avvezzi<br />
all’uso delle precauzioni (basti<br />
pensare che secondo alcune recenti<br />
statistiche solo il 40 per cento dei<br />
giovani tra 15 e 25 anni ne fa uso).<br />
Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio,<br />
o meglio dovrebbe ampliare<br />
il target, perché il maggior numero<br />
dei contagiati si colloca nella fascia<br />
compresa tra i 30 e i 45 anni. E<br />
sono più del 60 per cento coloro che<br />
scoprono di essere sieropositivi al<br />
momento del ricovero in ospedale,<br />
quando ormai l’Aids è conclamata.<br />
Un ritardo che li costringe a ricorrere<br />
a cure più pesanti, con forti ripercussioni<br />
sulla futura qualità di vita.<br />
Nonché sulla spesa sanitaria. In media<br />
l’Asl spende 10mila euro l’anno<br />
per ogni malato di Hiv. E il conto<br />
lievita ad ogni giro: in Toscana si<br />
parla di 100 nuovi casi di Aids conclamata<br />
all’anno, che si vanno ad<br />
aggiungere a quelli già riconosciuti,<br />
la cui prospettiva di vita, con le<br />
nuove terapie, si è allungata. Ma la<br />
cura è tanto più ef<strong>fi</strong>cace quanto prima<br />
il virus viene riconosciuto. Da<br />
qui il progetto lanciato dal Comune<br />
di Firenze, in collaborazione con la<br />
Asl 10 e la Lila Toscana, chiamato<br />
“Hiv-Aids, una malattia dimenticata”.<br />
La prima parte dell’iniziativa,<br />
quella che prevede una campagna di<br />
in<strong>forma</strong>zione a tappeto tra scuole,<br />
presidi Asl, autobus e via dicendo,<br />
è già partita. Obiettivo quello di<br />
spingere coloro che si accingono a<br />
fare normali analisi del sangue ad<br />
effettuare, gratuitamente, anche il<br />
test per l’Hiv. “Lo scopo è quello di<br />
arrivare a 10mila test, in modo da<br />
capire la reale incidenza del virus<br />
sulla popolazione <strong>fi</strong>orentina – spiega<br />
l’assessore alle politiche sociali e<br />
presidente della Società della Salute<br />
Stefania Saccardi – e la novità sta<br />
proprio nel coinvolgere la cosiddetta<br />
popolazione normale, non soltanto<br />
le categorie a rischio, in modo da<br />
avere un dato reale e non soltanto<br />
stime basate su dati parziali”.
salute<br />
FOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle persone più fragili che hanno contratto il virus<br />
Ma a Casa Vittoria la vita continua<br />
Francesca Puliti<br />
Casa Vittoria si trova lungo<br />
i viali di circonvallazione,<br />
luogo di passaggio<br />
per molti, ma in cui raramente<br />
ci si ferma a lungo. Gli automobilisti<br />
ci passano davanti tutti i<br />
giorni, augurandosi di arrivare il più<br />
in fretta possibile a destinazione, o<br />
almeno al semaforo successivo, senza<br />
guardarsi troppo intorno. Casa<br />
Vittoria – unica struttura del genere<br />
in Toscana convenzionata con la<br />
Asl - è una palazzina dedicata ai<br />
malati di Aids più fragili. Quelli che<br />
non hanno alle spalle una famiglia<br />
in grado di sostenere le cure, quelli<br />
che hanno perso il lavoro e non<br />
hanno un posto dove andare, quelli<br />
che sono stati gettati nello sconforto<br />
dalla scoperta della malattia quando<br />
era già in stato avanzato. Qui i volontari<br />
della Caritas, loro sì, si fermano<br />
a lungo, ci passano le giornate<br />
e ricostruiscono una sorta di famiglia<br />
allargata. La vita si svolge come<br />
in una vera e propria casa, i ritmi,<br />
segnati dalle terapie, dalle riabilita-<br />
embro della Consulta na-<br />
Mzionale per la lotta all’Aids,<br />
Luisa <strong>San</strong>vito presiede al Coordinamento<br />
italiano delle case<br />
alloggio per chi soffre di questa<br />
sindrome.<br />
Dottoressa, che condizione vivono,<br />
socialmente parlando, i<br />
sieropositivi e i malati di Aids?<br />
Soffrono di una ghettizzazione<br />
sempre più marcata, purtroppo.<br />
Continuiamo a dividere i malati<br />
in buoni e cattivi, a segnare questi<br />
ultimi con un marchio che è dif<strong>fi</strong>cile<br />
cancellare. Basti pensare che<br />
questa discriminazione li segue<br />
anche post mortem. A causa di<br />
una legge vecchissima ormai senza<br />
più senso, coloro che muoiono<br />
di Aids non possono essere esposti,<br />
né tantomeno vestiti come si<br />
deve. Ad amici e parenti viene<br />
negato anche il piccolo conforto<br />
di accomiatarsi in maniera meno<br />
traumatica dal defunto.<br />
Crede che i pregiudizi siano aumentati<br />
nel tempo?<br />
Sì, a causa della crescita<br />
dell’ignoranza. C’è stata una<br />
rimozione collettiva del problema,<br />
ma nascondere la malattia è<br />
zioni, dai riposi forzati, cercano di<br />
assomigliare il più possibile a quelli<br />
di una famiglia normale. E’ una piccola<br />
comunità, 12 i posti letto, di<br />
cui 7 convenzionati con l’Asl 10 e<br />
gli altri a carico della Caritas. Qui<br />
arrivano i casi più gravi, “ma solo<br />
una persona al momento è costretta<br />
a letto – racconta la dottoressa Luisa<br />
<strong>San</strong>vito, responsabile della struttura<br />
– mentre gli altri possono svolgere<br />
attività normali, seppur con qualche<br />
dif<strong>fi</strong>coltà”. E così si cerca di riportarli<br />
alla vita, quella vita in cui hanno<br />
perso la <strong>fi</strong>ducia. Attraverso gite<br />
all’aperto, piccoli lavoretti, attività<br />
riabilitative. “Al centro del progetto<br />
c’è la persona nel suo complesso<br />
– continua la dottoressa <strong>San</strong>vito<br />
– non si tratta soltanto di terapie<br />
farmaceutiche, ma di un percorso<br />
personalizzato, basato soprattutto<br />
sulla relazione umana che si viene a<br />
creare”. Da quando ha aperto, venti<br />
anni fa, Casa Vittoria ha accolto 119<br />
persone, 94 uomini e 25 donne, e<br />
ne ha accompagnate alla morte 62.<br />
È una piccola comunità convenzionata<br />
con la Asl, una sorta di famiglia allargata<br />
che accoglie chi ha bisogno d’aiuto nella<br />
lotta quotidiana contro questa patologia<br />
L’OPINIONE. Luisa <strong>San</strong>vito, Consulta nazionale lotta Aids<br />
“I pregiudizi sono<br />
aumentati nel tempo”<br />
ancora più pericoloso. Lo dimostrano<br />
i dati, che parlano di un<br />
aumento dei contagiati e di un<br />
cambiamento anche nelle modalità<br />
di trasmissione.<br />
In che senso?<br />
E’ aumentata l’età media dei<br />
contagiati, in Toscana si aggira<br />
attorno ai 40 anni. Per quel che<br />
riguarda il contagio è nettamente<br />
diminuita la percentuale della<br />
trasmissione tramite siringa, legata<br />
alla tossicodipendenza (passata<br />
dal 69 per cento del 1988<br />
all’odierno 8,6 per cento), mentre<br />
l’infezione per via sessuale è<br />
salita dal 13,3 per cento dei primi<br />
tempi al 73 per cento. Inoltre si<br />
stima che in Italia, sul totale dei<br />
sieropositivi, un quarto sia ignaro<br />
di esserlo.<br />
Le terapie si sono evolute? A<br />
quando il vaccino?<br />
Le terapie hanno fatto passi da<br />
gigante, ma dall’Aids non si guarisce.<br />
E non credo che ci sia l’interesse<br />
economico ad elaborare il<br />
vaccino: le case farmaceutiche si<br />
arricchiscono sui costosi farmaci<br />
somministrati a sieropositivi e<br />
malati conclamati. /F.P<br />
Solo negli ultimi 12 mesi la “famiglia”<br />
ha perso tre pezzi, due giovani<br />
sulla trentina e un uomo di circa 60<br />
anni. Già, perché i malati che arrivano<br />
ultimamente sono in gran parte<br />
sulla sessantina, un dato che emerge<br />
anche dalle statistiche e che getta<br />
una luce diversa sulla diffusione<br />
della malattia. “Non esistono cate-<br />
1066487<br />
gorie a rischio, ma comportamenti<br />
a rischio – sottolinea la dottoressa<br />
– la percezione del rischio si è abbassata”.<br />
I casi meno gravi (persone<br />
sieropositive, ma non in Aids conclamata)<br />
vengono ospitati invece a<br />
Casa Helios, un’altra struttura gestita<br />
dalla Caritas. Anche qui si respira<br />
il clima di una comunità, in cui<br />
15<br />
ognuno tenta di scon<strong>fi</strong>ggere i propri<br />
demoni, quelli di un marchio, di<br />
un’esclusione sociale, ricominciare<br />
da capo. Non è facile, ma a volte<br />
succede. “Uno di loro si è sposato<br />
proprio pochi giorni fa”, racconta<br />
la <strong>San</strong>vito. E i suoi occhi velati da<br />
un po’ di commozione sono più che<br />
comprensibili.<br />
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16 Gennaio 2010<br />
PALLONE/1. Una nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “<strong>fi</strong>schetti” da tutto il mondo<br />
Se l’arbitro viene da (molto) lontano<br />
Arrivano da Paesi<br />
africani come Camerun<br />
e Senegal, ma non solo.<br />
Molti sono studenti,<br />
che una volta qui si<br />
avvicinano a questo<br />
mondo per passione e<br />
rimborsi. “Razzismo nei<br />
loro confronti? No,<br />
c’è più maturità<br />
a livello dilettantistico<br />
che professionistico”<br />
Matteo Francini<br />
Se è cosa risaputa che tanti giovani<br />
stranieri, a partire dagli africani,<br />
vengano in Italia con il sogno di<br />
diventare famosi calciatori emulando<br />
le gesta dei vari Weah ed Eto’o, meno<br />
noto è invece il fatto che molti di loro, una<br />
volta arrivati qui, decidano di “armarsi” di<br />
casacca nera e <strong>fi</strong>schietto e calcare i campi<br />
non per segnare o evitare gol, bensì per segnalare<br />
fuorigioco e tirare fuori cartellini.<br />
Questo, almeno, è quanto succede a Firenze,<br />
da sempre fucina di grandi arbitri, da<br />
Gino Menicucci ai più “recenti” Rocchi e<br />
Pierpaoli, passando per Cristina Cini, prima<br />
assistente donna nel calcio professionistico<br />
italiano. Sarà forse per quest’aria da grandi<br />
<strong>fi</strong>schietti che si respira in città (e che ha<br />
portato, ai tempi di Menicucci, al record di<br />
sette <strong>fi</strong>orentini ad arbitrare contemporaneamente,<br />
la stessa domenica, altrettante partite<br />
di serie A), fatto sta che, una volta qui,<br />
anche i giovani venuti da fuori decidono di<br />
tentare la carriera arbitrale. Così, capita che<br />
nei campetti di tutta la provincia e non solo<br />
si vedano camerunensi e senegalesi, alba-<br />
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nesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco a<br />
calciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri ci<br />
sono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo:<br />
la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegal<br />
e Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia e<br />
Spagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezione<br />
<strong>fi</strong>orentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sono<br />
circa una ventina, ogni anno, i <strong>fi</strong>schietti stranieri in attività<br />
in città, sui 395 tra arbitri e assistenti af<strong>fi</strong>liati all’Aia di Firenze,<br />
una delle più grandi a livello nazionale (“ma invito<br />
tutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori di<br />
gara, a fare quest’esperienza nuova che li può molto arricchire:<br />
per partecipare al corso servono solo tanta passione<br />
e un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numero<br />
costante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta<br />
“mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su<br />
37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta il<br />
presidente della sezione <strong>fi</strong>orentina dell’Aia – molti di loro<br />
sono studenti universitari che, durante il periodo di permanenza<br />
da noi, un po’ per la passione per il calcio, un po’ perché<br />
spinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventare<br />
arbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i <strong>fi</strong>ssi”. Se<br />
questi sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi al<br />
mondo dei <strong>fi</strong>schietti, al resto ci pensa il passaparola: due<br />
chiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale,<br />
ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta di<br />
Tepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, per loro<br />
diventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. <strong>Il</strong> segreto,<br />
quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una volta<br />
sui campi da gioco? “Possono avere un po’ di dif<strong>fi</strong>coltà con<br />
C’è anche chi continua questa<br />
carriera una volta tornato<br />
nel proprio Paese d’origine<br />
la lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattutto<br />
gli africani – dice il presidente dell’Aia <strong>fi</strong>orentina – c’è chi<br />
è arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoria<br />
o di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continua<br />
una volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensa<br />
che il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possa<br />
sottoporre l’arbitro di turno (<strong>fi</strong>gura spesso già non troppo<br />
amata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo di<br />
insulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia<br />
– fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo un<br />
caso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, a<br />
cui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale<br />
– conclude Tepsich – per il resto non ci sono mai<br />
stati problemi: per fortuna, si dimostra più maturità a livello<br />
dilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serie<br />
A, qualcuno dovrebbe <strong>prende</strong>re esempio.<br />
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PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle <strong>forma</strong>zioni giovanili toscane<br />
Uno straniero per compagno di squadra<br />
Dai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenze<br />
e dintorni, non abbia tra le sue <strong>fi</strong> la marocchini o albanesi, rumeni<br />
o peruviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazione<br />
Ivo Gagliardi<br />
Un rumeno in porta, un marocchino e un<br />
peruviano <strong>fi</strong>anco a <strong>fi</strong>anco a centrocampo,<br />
un albanese come centravanti. Non stiamo<br />
parlando di una selezione “resto del mondo”,<br />
di quelle che giocano nei vari tornei di bene<strong>fi</strong>cenza,<br />
ma di come potrebbe facilmente presentarsi<br />
una qualsiasi squadra giovanile <strong>fi</strong>orentina. Se infatti<br />
in serie A, tanto per fare l’esempio più noto, l’Inter è<br />
da molti considerata un’eccezione (essendo Internazionale<br />
di fatto, oltre che di nome), pur non arrivando<br />
a una percentuale così alta di stranieri in <strong>forma</strong>zione<br />
– anche se qualche caso “estremo” non manca e non<br />
è mancato – nelle baby squadre di casa nostra, dai<br />
pulcini agli juniores, gli stranieri non sono più una<br />
rarità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagati<br />
fatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambini<br />
e ragazzi che l’universale (o quasi) passione per<br />
il calcio unisce nella stessa <strong>forma</strong>zione, su ogni campetto<br />
di centro città e periferia. Dove - e chi conosce<br />
l’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicità<br />
è ormai una realtà, e l’integrazione non una<br />
chimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosa<br />
di concreto costruito allenamento dopo allenamento,<br />
partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana,<br />
il settore giovanile e scolastico della Figc (la<br />
Federazione italiana gioco calcio), quello per intendersi<br />
che com<strong>prende</strong> bambini e ragazzi dai primi calci<br />
agli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono<br />
10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran parte<br />
dei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numero<br />
è in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretario<br />
della delegazione provinciale <strong>fi</strong>orentina – spesso<br />
infatti si veri<strong>fi</strong>ca quasi una ‘corsa allo straniero’ da<br />
parte delle società, e in qualche caso abbiamo dovuto<br />
bloccare i tesseramenti per mancanza di documenti o<br />
per situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimento<br />
tranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemi<br />
di integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalità<br />
più rappresentate sui nostri campetti da calcio, sono<br />
due gli elementi da tenere in considerazione: le comunità<br />
più numerose e la loro “cultura” calcistica. Così,<br />
a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009<br />
tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) e<br />
rumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostra<br />
regione, e la cui passione per il pallone spinge bambini<br />
e ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa,<br />
proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono da<br />
sempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli<br />
– ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualche<br />
esempio, i tesserati peruviani sono 82, i macedoni 50,<br />
i polacchi 38 e i <strong>fi</strong>lippini 21. E ancora: 23 brasiliani,<br />
22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancano<br />
nemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) e<br />
Giappone (1), anche se la minore popolarità del calcio<br />
in quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano meno<br />
coloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali che<br />
siano le nazioni più rappresentate, la strada è ormai<br />
tracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta,<br />
nelle società di casa nostra si impara anche altro.<br />
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Se c’è una cosa che proprio<br />
non va giù quando<br />
si resta a pranzo fuori<br />
è trovarsi di fronte a un<br />
conto salato. Ecco perché in genere<br />
ogni bravo <strong>fi</strong>orentino, dopo<br />
lunghi anni di esperienza, arriva<br />
a formulare una lista di locali e<br />
ristoranti “af<strong>fi</strong>dabili”, in cui mangiar<br />
bene ma ad un prezzo modi-<br />
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Cno. I saldi, evento da sempre<br />
atteso e che in tempi di crisi<br />
come questo profuma più che<br />
mai di buono, sono tornati. Le<br />
vendite promozionali sono ricominciate<br />
e allora vale la pena<br />
di ricordare quella serie di accorgimenti<br />
che le associazioni<br />
di consumatori ci ripetono ogni<br />
anno e che permettono di fare<br />
acquisti in tutta serenità. <strong>Il</strong> regolamento<br />
prevede che possono<br />
essere messe a saldo “tutte<br />
le merci a carattere stagionale<br />
o di moda, suscettibili di notevole<br />
deprezzamento se non<br />
vengono vendute entro un certo<br />
periodo. Le merci a saldo devono<br />
essere separate dalle merci<br />
non a saldo”. Le regole per le<br />
vendite a saldo sono quelle di<br />
sempre: le merci scontate dovranno<br />
indicare il prezzo pieno,<br />
la percentuale di sconto e il<br />
prezzo <strong>fi</strong>nale e si applicano le<br />
norme del codice civile e correlate<br />
che prevedono l’obbligo<br />
della sostituzione di merci<br />
difettate e la garanzia. Non è<br />
quindi ammissibile la dicitura<br />
“non si cambia la merce a saldo”<br />
se non riferita ai casi in cui<br />
questa facoltà spetta comunque<br />
all’esercente (cioè nei casi in<br />
cui il cambio è determinato da<br />
ripensamenti di chi compra e<br />
non da difetti del prodotto: ad<br />
esempio se è stata sbagliata<br />
la taglia oppure se si cambia<br />
semplicemente idea). Devono<br />
essere accettati i pagamenti<br />
con carte di credito, bancomat<br />
e mezzi simili negli esercizi<br />
che li accettano normalmente,<br />
e dunque non è ammissibile<br />
la dicitura: “sulle merci a saldo<br />
non viene accettata la carta<br />
di credito” e simili. La violazione<br />
da parte degli esercenti<br />
commerciali di tale normativa<br />
comporta sanzioni da 500 a<br />
3.000 euro. D’altro canto, per<br />
chi compra, è indispensabile è<br />
comunque conservare lo scontrino<br />
<strong>fi</strong>scale, vero lasciapassare<br />
per esercitare i propri diritti di<br />
acquirente.<br />
/B.S.<br />
co. Fino a qualche tempo fa, un<br />
valido alleato di questa strategia<br />
era il famoso buono pasto degli<br />
impiegati che forniva copertura<br />
economica per un pranzo ricco e<br />
abbondante. Naturalmente, con<br />
il caro vita degli ultimi anni, anche<br />
su questo fronte le cose sono<br />
cambiate: così, per farla breve,<br />
quel pasto completo che sapeva<br />
saziarci nella pausa dal lavoro si<br />
è presto tras<strong>forma</strong>to in panino e<br />
bottiglietta d’acqua o, in alternativa,<br />
in primo piatto seguito dal<br />
caffè. Consumare un pasto veloce<br />
vuol dire infatti spendere intorno<br />
ai 5 euro, mentre un pranzo<br />
più consistente si aggira intorno<br />
ai 10 o poco più. In base a recenti<br />
studi effettuati dall’Adoc,<br />
l’associazione a difesa ed orientamento<br />
dei consumatori, è infatti<br />
emerso che oggi il valore dei<br />
ticket, circa 5,29 euro, non è neppure<br />
lontanamente equiparabile<br />
al costo della vita. Tale adeguamento<br />
è invece avvenuto in altri<br />
paesi europei, tanto che la Spagna<br />
con i suoi buoni pasto da 9<br />
economia<br />
Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi il<br />
cestino da casa con dentro le “provviste” per la giornata, mentre sulla rete aumentano i<br />
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mensa: se non si tiene d’occhio il<br />
prezzo del menu si corre infatti<br />
il rischio di “sprecare” i buoni,<br />
dato che ne servono almeno due<br />
a coprire la spesa di un unico<br />
pasto. Per questa ragione non ha<br />
tardato ad arrivare in tavola un<br />
sano ed economico rimedio anticrisi:<br />
il buon vecchio cestino da<br />
pranzo riempito a casa con cura e<br />
dedizione. Quanto ai ticket che si<br />
accumulano nel portafogli, una<br />
soluzione a molti gradita è usarli<br />
per fare la spesa. Nella maggior<br />
parte dei supermercati e mercati<br />
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Tre alloggi su cinque senza un regolare<br />
contratto di locazione, residenze di<br />
comodo e permessi ztl falsi. Aumentano<br />
i controlli “per ristabilire la legalità come<br />
principio di convivenza civile”<br />
Francesca Puliti<br />
Settanta indagini in due mesi, 27 contratti di af<strong>fi</strong>tto in nero rilevati e sanzioni<br />
per 131mila euro. “Non si tratta di un’operazione spot – afferma l’assessore<br />
alla casa Claudio Fantoni – intensi<strong>fi</strong>cheremo i controlli grazie alla<br />
collaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organico<br />
del nucleo di polizia tributaria”. <strong>Il</strong> baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossa<br />
con gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sulla<br />
casa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazione<br />
degli af<strong>fi</strong>tti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della polizia<br />
municipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arco<br />
del 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), <strong>fi</strong>no alle residenze di comodo<br />
ottenute solo per avere il permesso di circolare con l’auto nel centro storico (32 i<br />
casi scoperti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto di<br />
locazione, quella degli af<strong>fi</strong>tti in nero rimane comunque la piaga più dif<strong>fi</strong>cile da<br />
estirpare.<br />
Assessore, come intende procedere riguardo alla questione af<strong>fi</strong>tti?<br />
Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito.<br />
L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto,<br />
Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenzia<br />
delle Entrate. Questa attività produce dati su cui operare indagini e a partire da<br />
questi abbiamo deciso di intensi<strong>fi</strong>care i controlli. Non solo per recuperare l’evasione<br />
<strong>fi</strong>scale, ma per contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli af<strong>fi</strong>tti in<br />
Claudio Fantoni<br />
politica<br />
PALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione<br />
“Af<strong>fi</strong> tti in nero, ora si fa sul serio”<br />
onclusa la campagna per le primarie e lasciato alle spal-<br />
Cle qualche strascico di polemica su un’affluenza non<br />
troppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero<br />
40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere),<br />
la squadra dei candidati al consiglio regionale è pronta<br />
a scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuri<br />
consiglieri del Pd eletti nella circoscrizione <strong>fi</strong>orentina.<br />
Ed ecco i “magni<strong>fi</strong>ci sette” che hanno incassato il maggior<br />
numero di preferenze. In ordine di arrivo si classi<strong>fi</strong>ca primo<br />
Vittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,<br />
di cui è stato sindaco per due mandati. Dietro di lui tre ex<br />
margheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede per lui), Paolo<br />
Bambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passato<br />
da sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionale<br />
dal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto a<br />
Firenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovvero<br />
il campione di preferenze alle ultime elezioni comunali,<br />
titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglio<br />
in Palazzo Vecchio. Si classi<strong>fi</strong>ca sesta l’unica donna riuscita<br />
a spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale a<br />
nero contribuiscono a tenere alti quelli<br />
regolari e privano chi accetta il compromesso<br />
di una serie di diritti civili. <strong>Il</strong> nostro<br />
obiettivo dunque non è sanzionare<br />
per sanzionare, ma ristabilire la legalità<br />
come principio di convivenza civile.<br />
A proposito di legalità, come la mettiamo<br />
con le numerose occupazioni<br />
abusive?<br />
Ribadisco che la strada da percorrere<br />
è una soltanto, quella della legalità.<br />
Come amministrazione cittadina abbiamo<br />
il dovere, anche morale, di dare<br />
delle risposte all’emergenza abitativa.<br />
Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo<br />
– aumentando lo stock degli alloggi di<br />
edilizia residenziale pubblica e accelerando<br />
le procedure di assegnazione. In<br />
tal senso va la decisione di effettuare<br />
l’assegnazione tramite planimetria,<br />
che consente un notevole risparmio di<br />
tempo. Stiamo consegnando decine e<br />
decine di appartamenti, via via che si<br />
concludono i <strong>lavori</strong> di manutenzione.<br />
E il famoso fondo di garanzia a carico<br />
del Comune per le 100 giovani<br />
coppie impossibilitate ad accendere<br />
un mutuo, che compariva tra i 100<br />
punti di Renzi, che <strong>fi</strong>ne ha fatto?<br />
La giunta ha già deliberato in proposito<br />
lo scorso ottobre, si tratta adesso solamente<br />
di aspettare che le pratiche burocratiche<br />
facciano il loro corso. <strong>Il</strong> bando<br />
dovrebbe uscire proprio nelle prossime<br />
settimane.<br />
OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la Petraglia<br />
Pronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magni<strong>fi</strong> ci sette”<br />
sport, pari opportunità, gemellaggi e cooperazione internazionale,<br />
due mandati da primo cittadino di <strong>San</strong> Piero a Sieve<br />
alle spalle. Settima posizione per Simone Naldoni, segretario<br />
provinciale del Pd nonché assessore ai servizi sociali<br />
a Scandicci e presidente della Società della salute dell’area<br />
nord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altro<br />
partito che aveva accettato la s<strong>fi</strong>da-primarie, ad arrivare<br />
davanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiato<br />
il secondo in classi<strong>fi</strong>ca, Maurizio De <strong>San</strong>tis. E adesso<br />
comincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.<br />
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politica<br />
PALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune<br />
“Non mollo l’opposizione.<br />
E ora voglio vedere i fatti”<br />
Francesca Puliti<br />
Molla, non molla, resiste. Sono circolate<br />
su tutti i giornali le voci che davano<br />
Giovanni Galli prossimo alla rottura<br />
con il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidato<br />
a sindaco del centrodestra ad abbandonare<br />
il Salone dei Dugento dopo la scon<strong>fi</strong>tta elettorale.<br />
E invece no, l’ex portierone viola non ha nessuna<br />
intenzione di arrendersi. Resta al suo posto e<br />
resta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha preso<br />
nuovamente possesso di un’altra poltrona, quella<br />
degli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionista<br />
di calcio. Pentito della discesa nell’agone<br />
politico forse? “Assolutamente no – afferma Galli<br />
– sono una persona a cui piace conoscere le cose,<br />
affrontarle di persona. Quella in Palazzo Vecchio è<br />
un’esperienza che mi arricchisce moltissimo”.<br />
Da outsider della politica che era, come ha vissuto<br />
questi primi mesi in Consiglio comunale?<br />
In questo periodo ho cercato di capire come funziona<br />
la macchina pubblica e devo ammettere che se per certi<br />
aspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hanno<br />
lasciato perplesso.<br />
A cosa si riferisce?<br />
Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenze<br />
concrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale la<br />
discussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimo<br />
sempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamente<br />
politico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sul<br />
ruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto a<br />
voce alta e sono state travisate dalla stampa.<br />
Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppo<br />
del Pdl?<br />
Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltanto<br />
espresso il mio imbarazzo per alcune situazioni che si<br />
erano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdo<br />
che il Consiglio abbia bocciato la mozione di Ornella<br />
De Zordo che chiedeva di fermare il taglio degli<br />
alberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovuta<br />
nascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento che<br />
era stato deciso che la stazione non sarebbe più stata<br />
costruita là.<br />
A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestita<br />
la vicenda?<br />
Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza.<br />
Al di là della comunicazione del sindaco non c’è<br />
niente a livello progettuale, non ci sono atti uf<strong>fi</strong>ciali da<br />
impugnare. La collocazione della stazione è stata rimessa<br />
in discussione mille volte, senza che si procedesse a<br />
Scuola<br />
"l'eleganza dei<br />
movimenti...<br />
la leggerezza dello<br />
spirito...<br />
tutto questo<br />
è....danza...."<br />
Claudia Morandini<br />
ballerina professionista internazionale<br />
Accademica di Danza<br />
diretta da Laura Checcucci Lisi<br />
Giovanni Galli<br />
mettere niente per iscritto. Ma credo che la gente sia in<br />
grado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacare<br />
dalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Un’operazione<br />
meritevole, ma gestita in modo discutibile.<br />
In che senso?<br />
La chiusura di piazza Duomo al traf<strong>fi</strong>co implicava l’intero<br />
riassetto della viabilità urbana. Invece non c’è stata<br />
nessuna piani<strong>fi</strong>cazione e il caos nelle strade cittadine lo<br />
dimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tanto<br />
è costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel caso<br />
della Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “aria<br />
fritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e su<br />
cui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una serie<br />
di progetti ben diversi.<br />
Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamento<br />
degli Europei del 2016 con lo stadio nuovo?<br />
Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che avere<br />
lo stadio nuovo pronto per allora. La prima scadenza,<br />
infatti, è <strong>fi</strong>ssata per il 10 febbraio, data entro la quale<br />
presentare la candidatura con annesso il progetto della<br />
nuova struttura. <strong>Il</strong> che signi<strong>fi</strong>ca che per allora tutti i problemi<br />
legati Castello dovrebbero essere stati risolti. La<br />
partita del nuovo stadio è una grande opportunità, ma<br />
può rivelarsi un pericoloso boomerang.<br />
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PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio<br />
“Tra me e la Lega Nord<br />
uno sposalizio alla pari”<br />
on ha fatto un ingresso<br />
Ntrionfale dal portone principale,<br />
eppure ci è arrivata lo stesso<br />
nel palazzo del potere, la Lega<br />
Nord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli,<br />
a pochi mesi dalle elezioni<br />
amministrative che lo avevano<br />
visto guadagnarsi nuovamente<br />
uno scranno grazie alla lista civica<br />
Firenze C’è. C’è stato un<br />
(breve) momento, durante la lunga<br />
marcia verso le scorse amministrative,<br />
in cui Razzanelli era<br />
sembrato un plausibile candidato<br />
per il centrodestra. Abbastanza<br />
“civico” da poter essere apprezzato<br />
anche dagli elettori del Pdl<br />
e forte di un referendum (quello<br />
sulla tramvia, ma non ci sarebbe<br />
neanche bisogno di ricordarlo)<br />
che aveva smosso gli equilibri<br />
cittadini. Ma il matrimonio non è<br />
andato in porto. A sposare la causa<br />
di Mario (o viceversa) è stata<br />
invece la Lega, qualche tempo<br />
dopo. A novembre il cambio di<br />
targa e nome del gruppo e la “discesa<br />
della Lega oltre gli Appennini”.<br />
Come ha spiegato questo passaggio<br />
ai suoi elettori?<br />
Dopo il successo della lista civica,<br />
dovevo trovare una “casa”,<br />
un appoggio politico a livello<br />
nazionale. La Lega Nord è stato<br />
l’unico partito che abbia appoggiato<br />
<strong>fi</strong>n dall’inizio la mia battaglia<br />
contro la tramvia, mentre An<br />
osteggiava il referendum e Forza<br />
Italia si è limitato a concedere la<br />
libera scelta ai suoi elettori. Non<br />
solo, la Lega è un partito vicino<br />
ai problemi concreti della gente.<br />
Che poi può condividere o meno<br />
ciò che propone, ma sicuramente<br />
capisce quello a cui si riferisce.<br />
In questo senso posso dire di essere<br />
leghista da sempre, perché<br />
mi sono sempre occupato dei<br />
problemi concreti della gente.<br />
Quindi la sua linea politica non<br />
cambia?<br />
1012618<br />
di Rolando Susini<br />
Mario Razzanelli<br />
21<br />
Assolutamente no, perché il mio<br />
programma si identi<strong>fi</strong>ca in quello<br />
della Lega, anche nello spirito.<br />
Tant’è vero che ho ricevuto più<br />
congratulazioni per questo “matrimonio”<br />
che per la vittoria del<br />
referendum sulla tramvia.<br />
Allora perché non l’ha fatto<br />
prima delle amministrative?<br />
Avevo cominciato un percorso<br />
con un altro partito, l’Udc, ma<br />
mi sono scontrato con gerarchie<br />
e veti. Tra cui, quello più eclatante,<br />
l’appoggio prima proclamato<br />
e poi ritirato alla mia lista civica<br />
alle amministrative di giugno. La<br />
mia candidatura stonava perché<br />
non mi prestavo all’accordo con<br />
il Pd, che il partito voleva sperimentare<br />
a Firenze.<br />
I rumors la accreditano come<br />
candidato alle prossime regionali…<br />
Non ho mai fatto nessuna richiesta<br />
in tal senso alla Lega, si tratta<br />
di uno “sposalizio” alla pari, fatto<br />
per convinzione e non in base alle<br />
rispettive doti. Ma se arrivasse la<br />
proposta lo farei sicuramente.<br />
Con l’intenzione di far crescere<br />
questo movimento. Una cosa è<br />
certa, adesso non devo più guardarmi<br />
dai colpi bassi e dalle coltellate<br />
alla schiena. /F.P.<br />
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22 Gennaio 2010<br />
Anche la Provincia di Firenze ha il<br />
suo Diamante, un vero e proprio<br />
gioiello fotovoltaico. Si tratta di<br />
una centrale energetica di nuova<br />
generazione realizzata da Enel Ingegneria e<br />
Innovazione dalla <strong>forma</strong> appunto di un diamante<br />
che illuminerà le notti del Parco di Villa<br />
Demidoff a Pratolino. Sviluppato dalla Ricerca<br />
Enel in collaborazione con l’Università di<br />
Pisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistema<br />
energetico innovativo che consente, per la prima<br />
volta, di testare la generazione di elettricità<br />
con pannelli fotovoltaici, integrandola con un<br />
sistema in grado di accumularla sotto <strong>forma</strong> di<br />
idrogeno e di renderla disponibile anche quando<br />
il sole non c’è. Con una <strong>forma</strong> architettonica<br />
che lo rende particolarmente adatto per essere<br />
inserito in contesti paesaggistici di pregio<br />
architettonico e naturalistico, il Diamante, che<br />
ha una potenza installata di 11 kWp, fornirà<br />
energia per l’illuminazione notturna del <strong>parco</strong><br />
Mediceo e quindi del colosso dell’Appennino<br />
del Giambologna, della peschiera della maschera,<br />
della grotta di Cupido, del viale degli<br />
zampilli e per l’alimentazione delle biciclette<br />
elettriche messe a disposizione dei frequentatori<br />
della villa. I 38 pannelli fotovoltaici di<br />
ultima generazione installati sulla struttura<br />
permettono di produrre energia elettrica sfruttando<br />
l’irraggiamento del sole. La parte di<br />
energia non utilizzata viene accumulata generando<br />
idrogeno, che è stoccato all’interno<br />
di tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante.<br />
Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile,<br />
la struttura è in grado quindi di produrre energia<br />
elettrica anche durante la notte o in assenza<br />
di sole. “Diamante, in molti sensi, non è solo<br />
un esercizio tecnologico o di design – spiega<br />
Sauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –<br />
ma è una sorta di pre-prototipo industriale. <strong>Il</strong><br />
sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio,<br />
una casa da due o tre famiglie e l’idea<br />
è stata quella di svilupparlo come piccola centrale<br />
di generazione permanente di energia rinnovabile.<br />
Per ora Diamante è un oggetto che<br />
ci è costato un occhio della testa solo per far<br />
tagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaici<br />
e sviluppare il sistema a idrogeno di estrema<br />
so<strong>fi</strong>sticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamento<br />
termico per accumulare ed erogare<br />
energia. Ma con le prossime batterie sarà tutto<br />
diverso, diverrà una vera e propria proposta di<br />
investimento per famiglie, condomini e anche<br />
piccole imprese”. “Come Provincia di Firenze<br />
– ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamo<br />
chiesto che l’installazione del diamante<br />
energetico nel <strong>parco</strong> di Pratolino non resti un<br />
fatto isolato. Abbiano già dato la disponibilità<br />
ad Enel per un nostro impegno concreto che<br />
porti all’installazione di altri impianti di questo<br />
genere anche nel Parco delle cascine e ai<br />
Renai di Signa”.<br />
provincia<br />
FUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaica<br />
Un “gioiello” che illumina un <strong>parco</strong> intero<br />
Alto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppato<br />
dalla Ricerca Enel in collaborazione con<br />
l’Università di Pisa: produce energia sfruttando i<br />
raggi del sole, e tras<strong>forma</strong> in idrogeno quella che<br />
non viene utilizzata<br />
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<strong>Il</strong> presidente Barducci con il direttore<br />
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ARTE E DINTORNI<br />
A Palazzo Medici venti gigantogra<strong>fi</strong>e<br />
Gli scatti di Candida Höfer in una mostra<br />
saltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando però la presenza<br />
Eumana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotogra<strong>fi</strong>e della tedesca<br />
Candida Höfer, artista specializzata in immagini di grande <strong>forma</strong>to. La Galleria di Palazzo<br />
Medici Riccardi espone, <strong>fi</strong>no al 24 gennaio, venti gigantogra<strong>fi</strong>e meticolosamente composte,<br />
che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raf<strong>fi</strong>nata e unica. Le immagini<br />
chiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimore<br />
e palazzi storici. <strong>Il</strong> progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione Palazzo<br />
Strozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degli<br />
innumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezione<br />
preliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008,<br />
documentando accuratamente questi spazi. Alla <strong>fi</strong>ne ha individuato venti luoghi capaci di esprimere<br />
la sua visione su<br />
Firenze: alcuni ambienti<br />
del Museo di <strong>San</strong><br />
Marco, gli Uf<strong>fi</strong>zi e la<br />
loro biblioteca, il Teatro<br />
della Pergola, Palazzo<br />
Pitti, Palazzo Corsini,<br />
la Villa di Poggio a<br />
Caiano, le Biblioteche<br />
Marucelliana e Riccardiana,<br />
l’Accademia con<br />
uno scorcio del David di<br />
Michelangelo, Palazzo<br />
Vecchio e Palazzo Medici<br />
Riccardi. Elemento<br />
comune agli scatti è<br />
l’esplorazione di interni<br />
evocativi e deserti, privi<br />
di presenze umane che<br />
“sono una distrazione<br />
alla visione dello spazio”<br />
come afferma la<br />
fotografa tedesca. L’artista<br />
ha prodotto questi<br />
ritratti di interni senza<br />
ritoccare digitalmente<br />
o alterare le immagini.<br />
Saranno quindi incontri<br />
di luce ravvicinati e<br />
sfolgoranti quelli che<br />
vivranno i visitatori in<br />
transito tra via Cavour<br />
e via Ginori (ingresso<br />
Palazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höfer<br />
gratuito 9-19, chiuso<br />
mercoledì). /G.D.
Le nostre pagine<br />
Quaracchi e il Quartiere<br />
I<br />
più giovani forse sorrideranno<br />
nell’ascoltare il suono<br />
della parola Quaracchi che<br />
rievoca il suono prodotto da<br />
alcuni tipi di volatili, che si possono<br />
vedere per la presenza dei<br />
vicini laghetti della piana. I meno<br />
giovani ricorderanno con un nostalgico<br />
sorriso le battute ed i<br />
lazzi che in uno show della televisione<br />
in bianco e nero degli anni<br />
70 gli italiani potevano vedere un<br />
tal Taracchi di Quaracchi ad opera<br />
di un noto comico.<br />
Quaracchi non è solo un luogo<br />
denso di ricordi e signi<strong>fi</strong>cati storici.<br />
Rappresenta una porzione<br />
strategica del nostro territorio<br />
che pure ha vissuto anche a seguito<br />
delle tras<strong>forma</strong>zioni urbane<br />
alcune dif<strong>fi</strong>coltà. E’ per questo,<br />
che il Consiglio di Quartiere recentemente<br />
insediatosi, è intenzionato<br />
a lavorare per rafforzare<br />
il legame tra amministrazione e<br />
territorio. Con questa ottica in<br />
data 12 dicembre 2009 la Commissione<br />
Cultura del Quartiere 5<br />
ha organizzato presso la Chiesa<br />
di <strong>San</strong> Piero a Quaracchi, grazie<br />
alla disponibilità della Parrocchia,<br />
un Concerto tenuto dalla Scuola<br />
di musica di Fiesole che ha visto<br />
un’alta partecipazione. Tale concerto<br />
si è inserito nelle numerose<br />
attività culturali organizzate laborazione che il Q5 ha realizza- posta solamente alle pur impordente della Commissione servizi lunga, ma la collaborazione che<br />
dalla Commissione presieduta da to, insieme ad altre associazioni tanti materie culturali ed educa- sociali Cristiano Balli hanno più in questi mesi si è instaurata tra<br />
Gloria Innocenti in occasione del del quartiere, con le scuole pretive. Occorre porre attenzione volte effettuato recentemente le associazioni di volontariato<br />
Natale con l’auspicio di portare senti nella zona, come avviene anche ai temi più strettamente sopralluoghi per incontrare ed attive sul territorio, le comunità<br />
lo spirito natalizio in ogni angolo per la Scuola media “Paolo Uc- del territorio. E’ per questo che ascoltare i problemi dei cittadini parrocchiali e le Istituzioni, co-<br />
del nostro Quartiere.<br />
cello.<br />
il Presidente della Commissione e per provare a dare risposta. stituisce il viatico migliore per<br />
In tal senso si dirige anche la col- Ma l’attenzione non deve essere Territorio Fabrizio Ricci e il Presi- La strada da percorrere è ancora affrontare e risolvere i problemi.<br />
SOCIALE<br />
<strong>Il</strong> Progetto “Mediatori di strada”<br />
all’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci”<br />
el Quartiere 5 si segnalano<br />
esperienze di valore in Nmolti<br />
settori. E’ un territorio<br />
ricco di attrazioni e opportunità.<br />
Tuttavia è innegabile che, oltre a<br />
fenomeni positivi, il Quartiere 5 è<br />
interessato pure da fenomeni di disgregazione<br />
e conflittualità sociale<br />
contro i quali è necessario fare<br />
fronte. Tali fenomeni coinvolgono<br />
anche gli adolescenti, compromettendone<br />
talvolta il percorso di<br />
crescita. Non è da escludersi che<br />
tali fenomeni si veri<strong>fi</strong>chino anche<br />
perché il Territorio è stato spesso<br />
pensato a misura di adulto. In<br />
tale contesto i minori non sempre<br />
hanno la possibilità di esercitare<br />
i propri diritti di cittadinanza e di<br />
sperimentare maggiore consapevolezza<br />
dei rapporti sociali e civili,<br />
pre-condizione essenziale per lo<br />
sviluppo di una comunità locale<br />
competente e partecipata.<br />
La molteplicità dei fattori di disagio<br />
- scolastico, socio-ambientale,<br />
familiare - rischia di infrangersi<br />
all’interno dei gruppi giovanili,<br />
generando situazioni e comportamenti<br />
devianti: alcuni adolescenti<br />
adottano infatti modelli relazionali<br />
e di vita che producono frequentemente<br />
condotte critiche autolesioniste<br />
o distruttive.<br />
Per tali ragioni il Consiglio di Quartiere<br />
5 ha da tempo individuato la<br />
necessità di intervenire per opporsi<br />
a tale deriva attivando percorsi<br />
educativi che offrano opprutnità<br />
ai nostri giovani. A tale <strong>fi</strong>ne è stato<br />
attivato un servizio di “Educativa<br />
di strada”, che ha coinvolto, oltre<br />
ai giovani delle zone di Novoli e<br />
Firenze Nova, gli studenti dell’Istituto<br />
Industriale Statale Leonardo<br />
da Vinci.<br />
L’IIS Leonardo da Vinci è una vera e<br />
propria comunità, profondamente<br />
permeata da fenomeni e fermenti<br />
territoriali. Un sistema sociale aperto<br />
alle diverse risorse e problematiche<br />
del Quartiere. Si tratta di una<br />
scuola dove le strutture didattiche,<br />
gli spazi in<strong>forma</strong>li, i giardini creano<br />
la percezione di uno spazio urbano<br />
profondamente integrato con<br />
la realtà esterna. In questo senso,<br />
la scuola nella sua lunga storia ha<br />
“fatto” il “quartiere”, non soltanto<br />
perché ha contribuito a <strong>forma</strong>re<br />
generazioni di lavoratori e cittadini,<br />
ma anche perché incide sul<br />
tessuto socio culturale circostante.<br />
A sua volta è il territorio stesso a<br />
interagire con la realtà scolastica,<br />
anche generando problematiche<br />
e criticità non facilmente risolvibili.<br />
Alla luce di queste considerazioni il<br />
Consiglio di Quartiere 5 ha scelto di<br />
investire su un modello operativo<br />
di intervento, l’educativa di strada,<br />
sperimentandolo nel contesto del-<br />
5<br />
la scuola da Vinci, inteso come spazio<br />
sociale in osmosi con il territorio<br />
circostante, microcosmo aperto<br />
popolato e vissuto da molte tipologie<br />
di soggetti portatori di interessi<br />
e bisogni differenziati.<br />
<strong>Il</strong> lavoro portato avanti in questi<br />
anni all’interno dell’Istituto ha prodotto<br />
ottimi risultati. Tali risultati<br />
sono stati raccolti in una pubblicazione<br />
che verrà discussa e commentata<br />
dagli stessi studenti coinvolti<br />
Martedì 19 gennaio 2010 e poi<br />
presentata ai rappresentanti delle<br />
Istituzioni e agli operatori del settore<br />
Mercoledì 27 gennaio alle ore<br />
17 presso la sede dell’IIS Leonardo<br />
da Vinci.
5<br />
LE PISTE CICLABILI NEL QUARTIERE 5<br />
<strong>Il</strong> Quartiere è dotato di una considerevole rete di piste ciclabili. Tale rete si è in<strong>fi</strong>ttita<br />
nel corso degli anni anche per le richieste dei cittadini di far fronte alla necessità di<br />
una mobilità migliore che prevedesse un’alternativa al mezzo di trasporto tradizionale,<br />
l’auto, che non fosse solo il mezzo pubblico. Le amministrazioni, che si sono succedute,<br />
hanno infatti predisposto un piano di piste ciclabili, che sono state realizzate in<br />
maniera omogenea nel nostro quartiere, per coprire il territorio nel modo più esteso.<br />
Le piste ciclabili principali sono la C4 “ciclopista Novoli”, la C5 “Scandicci-Careggi”, la<br />
C6 “Cascine-Sesto Fiorentino” e l’ultima in ordine di realizzazione, la nuova pista ciclabile<br />
alle Piagge, lungo il canale della Goricina, che porta <strong>fi</strong>no ai Renai di Signa.<br />
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In particolare in merito alla nuova pista della Piagge <strong>Il</strong> Vicepresidente Q5 Federico<br />
Perugini dichiara: “A differenza delle altre, la pista ciclabile delle Piagge rappresenta<br />
anche un itinerario naturalistico, da percorrere a piedi e che può rientrare nel progetto<br />
del “Parco Fluviale dell’Arno”. La pista ciclabile, in generale, non svolge solo una funzione<br />
di mobilità alternativa ma si collega anche all’attività sportiva. L’incentivazione<br />
dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, deve essere inquadrato anche in<br />
questa ottica. E’ utile infatti per migliorare gli stili di vita e combattere la sedentarietà.<br />
La pista ciclabile non è solo un intervento di riquali<strong>fi</strong>cazione della zona delle Piagge,<br />
ma è anche un’importante esempio di infrastruttura eco-sostenibile e di mobilità alternativa.<br />
E’ collegata infatti con il Parco delle Cascine, consentendo quindi di arrivare<br />
in bicicletta nel centro storico. Rappresenta quindi un’arteria di collegamento della<br />
periferia nord-ovest con il centro storico. Consente una valida alternativa a costo zero<br />
all’automobile e all’autobus. Aumenta anche la libertà del cittadino. Da oggi è possibile<br />
andare gratis in piazza Duomo in bicicletta e con il cane, facendo una bellissima passeggiata<br />
all’insegna della natura, del risparmio energetico ed economico del rispetto<br />
e difesa dell’ambiente.”<br />
Obiettivo dell’attuale amministrazione è dunque potenziare il sistema delle piste ciclabili.<br />
Del medesimo tenore il Presidente della Commissione territorio Fabrizio Ricci<br />
il quale tra gli indirizzi programmatici relativi al territorio dell’anno 2010 ha proposto<br />
l’agevolazione dell’utilizzo di biciclette con la creazione, oltre alle piste ciclabili, di un<br />
piano rastrelliere adeguato alle esigenze. In particolare Ricci dichiara: “Saremo molto<br />
sensibili al tema della mobilità sostenibile incentivando l’utilizzo di un mezzo alternativo<br />
all’auto. In tal senso l’uso della bicicletta è un mezzo per noi fondamentale”.<br />
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Le nostre pagine<br />
i nostri contatti<br />
Qualora desideriate inviare segnalazioni o suggerimenti al Consiglio di<br />
Quartiere 5, potrete indirizzare le Vostre comunicazioni alle e-mails istituzionali<br />
del Consiglio di Quartiere.<br />
Presidente Federico Gianassi :<br />
presidenteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Vicepresidente Federico Perugini:<br />
vicepresidenteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Territorio Fabrizio Ricci:<br />
territorioq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Servizi Sociali Cristiano Balli:<br />
socialeq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Ambiente Francesca Paolieri:<br />
ambienteq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Cultura Gloria Innocenti Grisanti:<br />
culturaq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Servizi Educativi Andrea Casucci:<br />
serveducq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Sport Andrea Bencini:<br />
sportq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
Presidente Commissione Lavoro e Sviluppo Benedetta Albanese:<br />
lavoroesviluppoq5@comune.<strong>fi</strong>.it<br />
L’albero di Natale “del riciclo”<br />
I bambini e gli insegnanti<br />
della scuola dell’infanzia<br />
Amendola hanno raccolto<br />
l’invito del Quartiere ed<br />
hanno addobbato un albero<br />
di Natale splendido<br />
nella sua fantasiosa originalità<br />
che fa bella mostra<br />
di se all’ingresso della<br />
sede del Quartiere stesso.<br />
Tutto realizzato con materiali<br />
di riciclo, quest’albero<br />
natalizio dimostra come, il<br />
bello nasca senza sprechi<br />
inutili, ma sfruttando soprattutto<br />
la fantasia, di cui<br />
i più piccoli sono particolarmente<br />
dotati.<br />
Niente sprechi, niente plastiche<br />
e materiali perico-<br />
<strong>Il</strong> 12 Dicembre 2009 si sono<br />
tenuti i festeggiamenti di<br />
Radio Voce della Speranza<br />
per il trentesimo anniversario.<br />
Radio Voce della Speranza<br />
(frequenza è 92.4 FM)<br />
è una emittente evangelica<br />
<strong>fi</strong>orentina, che fa parte di un<br />
network nazionale composto<br />
da 9 emittenti locali che<br />
fanno capo all’Associazione<br />
Media Avventista Italiana<br />
(AMAI). La Radio si trova da<br />
sempre nel territorio del<br />
Quartiere 5, in zona Careggi,<br />
e, collaborando in rete con<br />
varie associazioni locali e<br />
losi sul nostro albero, ma<br />
soprattutto un esempio<br />
concreto di quella che è<br />
un’attenta opera di divulgazione<br />
ecologica.<br />
L’albero di Natale “del riciclo”,<br />
del resto, altro non<br />
è che un tassello prezioso<br />
delle tante iniziative<br />
di questo tipo che<br />
nelle scuole comunali<br />
dell’infanzia del nostro<br />
quartiere sono ricorrenti<br />
e che s’inseriscono in un<br />
progetto più ampio che le<br />
coinvolge da tempo e che<br />
prevede il riutilizzo dei ri<strong>fi</strong>uti<br />
per la realizzazione di<br />
oggettistica di vario genere<br />
e fantasia.<br />
I Festeggiamenti di<br />
Radio Voce della Speranza<br />
nazionali, si occupa di temi<br />
sociali, culturali, di in<strong>forma</strong>zione<br />
medico-sanitaria e religiosi<br />
grazie al lavoro di un<br />
gruppo di volontari.<br />
Sono intervenuti ai festeggiamenti<br />
anche l’Assessore<br />
Claudio Fantoni e il<br />
Presidente del Quartiere 5,<br />
Federico Gianassi, che ha<br />
ringraziato l’emittente per il<br />
servizio svolto in questi anni<br />
e per l’apertura e l’interesse<br />
mostrato nell’interagire con<br />
i rappresentati istituzionali<br />
su tematiche di rilievo per il<br />
nostro territorio.
Le nostre pagine<br />
INIZIATIVE NEL QUARTIERE 5<br />
VENERDI’ CULTURALI<br />
DI VILLA POZZOLINI<br />
(Sala Archi di Villa Pozzolini – Viale Guidoni,<br />
188 – tel. 055/4378494)<br />
22 gennaio, ore 17,30<br />
Storia dell’arte italiana: il 400 e il primo<br />
Rinascimento<br />
a cura di Armando Caprilli<br />
29 gennaio, ore 15,30<br />
Visita guidata agli Uf<strong>fi</strong>zi<br />
a cura di Armando Caprilli<br />
5 febbraio, ore 17,30<br />
Curtatone e Montanara: per capire oltre<br />
la rtorica<br />
a cura di Ugo Barlozzetti<br />
12 febbraio, ore 17,30<br />
Miasmi e fragranze: alle origini di una disciplina<br />
dell’igiene<br />
a cura di Vespasiano Ramazzini<br />
19 febbraio, ore 17,30<br />
Concerto di spirituals<br />
La Corale di S.Lucia, diretta da Luca Logi<br />
26 febbraio, ore 17,30<br />
<strong>Il</strong> Risorgimento nella pittura dei Macchiaioli<br />
a cura di Sergio Casprini<br />
5 marzo, ore 17,30<br />
Le urne dei forti: la memoria come bisogno<br />
di identità naazionale<br />
a cura di Livio Ghelli<br />
12 marzo, ore 17,30<br />
Proiezione del video: “<strong>Il</strong> corpo delle donne”<br />
a cura dell’Associazione “Libere tutte”<br />
19 marzo, ore 17,30<br />
Patti col diavolo: il mito di Faust<br />
a cura di Elena Blavatsky<br />
26 marzo, ore 17,30<br />
Canti e poesie del nostro Risorgimento<br />
a cura di Adalberto Scarlino<br />
MOSTRE DI FOTOGRAFIA E PITTURA<br />
NEL QUARTIERE 5<br />
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dal 30 gennaio al 5/6 febbraio 2010<br />
“QUATTRO ARTISTE A CONFRONTO”<br />
a cura dell’ Associazione Culturale GA-<br />
DARTE<br />
Orario di apertura tutti i giorni:10,00-12,00/15,00-19,00<br />
Inaugurazione 30 Gennaio 2010 ore<br />
16,30<br />
Espongono:<br />
OLGA BELSITO<br />
DELIA DESSI’<br />
VALERIA PANICHI<br />
ANGELA TARANTINO<br />
Dal 27 febbraio al 2 aprile 2010<br />
ANTONIO ANCAROLA<br />
Dal 27 marzo al 2 aprile 2010<br />
GIUSEPPE TRENTACOSTE<br />
Sala A.n.r.a.c. Centro Coop “Le Piagge”, Via<br />
Lazio 10/7<br />
Come arrivare: Ataf e Linea 56 capolinea “le<br />
Piagge” - F.s. Stazione “Le Piagge”<br />
PALESTRA<br />
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L’importanza dell’ANPIL Terzolle<br />
Inserita alla <strong>fi</strong>ne del 2006 nell’elenco delle<br />
aree protette della Regione Toscana,<br />
l’ANPIL Terzolle (Area Naturale Protetta di<br />
Interesse Locale) è un’area di particolare<br />
pregio ambientale e paesaggistico che<br />
si estende per circa 2000 ettari intorno al<br />
<strong>fi</strong>ume tra i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino<br />
e Vaglia.<br />
<strong>Il</strong> Regolamento di Gestione è stato approvato<br />
con Delibera del Consiglio Comunale<br />
di Firenze n. 30 del 07-04-2008.<br />
Con l’approvazione del Regolamento è<br />
possibile accedere ai fondi regionali per<br />
gli aspetti riguardanti la fruizione del <strong>parco</strong><br />
e la conservazione ambientale degli<br />
habitat. La guida dell’ANPIL Terzolle è<br />
demandata ad un Comitato di Gestione,<br />
composto da 6 membri, che si avvale di<br />
un Comitato Scienti<strong>fi</strong>co, composto da<br />
esperti in materia di aree protette, scienze<br />
naturali e agro forestali<br />
L’obiettivo principale dell’ANPIL Terzolle<br />
è promuovere, in <strong>forma</strong> coordinata, la<br />
conservazione e la valorizzazione del<br />
patrimonio naturale dell’ambiente, del<br />
paesaggio e del patrimonio storico-culturale,<br />
nonché la promozione di attività<br />
economiche compatibili, di attività ricre-<br />
ative, di ricerca scienti<strong>fi</strong>ca e di gestione<br />
faunistica.<br />
<strong>Il</strong> nostro territorio è ricco di aree protette<br />
di grande interesse naturalistico e paesaggistico.<br />
Alcune di queste si trovano<br />
nelle immediate vicinanze della città di<br />
Firenze, altre in ambienti montani, lontani<br />
dal contesto urbano. Caratteristica<br />
speci<strong>fi</strong>ca dell’ANPIL Terzolle è proprio<br />
la sua vicinanza alla città, in particolare,<br />
per quanto riguarda il nostro Quartiere,<br />
alla zona di Rifredi e Careggi. La particolarità<br />
di questa vasta area è quella di<br />
essere, quantomeno per le aree più vicine<br />
al nostro Quartiere, ormai un “<strong>parco</strong><br />
antropizzato”, cioè caratterizzato da un<br />
territorio ampiamente urbanizzato che<br />
mantiene però caratteristiche ambientali,<br />
naturalistiche e paesaggistiche di<br />
grande interesse e quindi da tutelare. In<br />
particolare, il Quartiere 5 vede nell’ANPIL<br />
uno strumento fondamentale per la valorizzazione<br />
del territorio e si attiverà in<br />
accordo con il Comune per realizzare una<br />
idonea documentazione in<strong>forma</strong>tiva con<br />
cartogra<strong>fi</strong>e tematiche, guida naturalistica<br />
e pannelli in<strong>forma</strong>tori.<br />
Nella seduta del Consiglio di Quartiere 5<br />
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<strong>Il</strong> Quartiere 5 organizza CORSI di GINNA-<br />
STICA bisettimanali per adulti e anziani<br />
dal 11 GENNAIO 2010 nelle seguenti<br />
palestre :<br />
- PALESTRA FILPJ<br />
Via Magellano (zona Ponte di mezzo bus 23 )<br />
corsi solo al mattino nei seguenti giorni:<br />
Martedì e Venerdi 9.00-10.00 10.00-<br />
11.00 11.00-12.00 .<br />
- PALESTRA DON MINZONI<br />
P.zza C. d V. Veneto (zona Panche bus 2 e 20)<br />
corsi solo il pomeriggio:<br />
Lunedì-Giovedi 16.30-17.30 17.30-18.30<br />
del 23 dicembre 2009 è stato eletto quale<br />
membro per il Comitato di Gestione<br />
dell’ANPIL Terzolle il Consigliere Fabrizio<br />
Tucci. A proposito della elezione e degli<br />
obiettivi che si intendono perseguire Fabrizio<br />
Tucci dichiara: “Credo che il primo<br />
passo per tutelare e valorizzare un’area<br />
protetta sia quello di conoscerla e per<br />
conoscerla é necessario utilizzarla e renderla<br />
fruibile al più presto, soprattutto<br />
da parte di chi su quel territorio ci vive<br />
e ci lavora quotidianamente. Per “farla<br />
conoscere” sarà opportuno, per esempio,<br />
potenziare le escursioni guidate con<br />
le scuole, come già fatto in passato dal<br />
Quartiere, magari partendo proprio dalle<br />
scuole che insistono nell’ambito dell’AN-<br />
PIL, in quanto i bambini sono spesso il<br />
tramite che permette anche agli adulti<br />
di entrare in contatto con l’ambiente.<br />
L’ANPIL potrebbe essere e diventare un<br />
grande “laboratorio didattico all’aperto”,<br />
che cambia e muta le sue caratteristiche<br />
anche in funzione delle stagioni.<br />
Per quanto riguarda la Conservazione<br />
Ambientale si dovrà attentamente tenere<br />
di conto di tutte le indicazioni del Comitato<br />
Scienti<strong>fi</strong>co e di altri enti preposti<br />
o Martedì-Venerdi 17.30-18.30<br />
- PALESTRA P. VALENTI<br />
Via T. Alderotti (zona Poggetto bus 8 e 20 )<br />
corsi mattina e pomeriggio:<br />
Lunedì-Giovedi 15.00 – 16.00<br />
Martedì-Venerdi 9.15-10.15 10.15-11.15<br />
Mercoledi-Venerdi 14.45-15.45 15.45-<br />
16.45 .<br />
- PALESTRA CADORNA<br />
Via Pontormo, 92 (zona Castello bus 2 e<br />
28)<br />
corsi solo al mattino nei seguenti giorni :<br />
Lunedì-Giovedi 9.00-10.00 10.00-11.00<br />
Le iscrizioni , si effettuano presso la sede<br />
del Quartiere 5 Via Lambruschini ,33. (<br />
Bus n. 4, n. 8, n. 20 e n. 28 ) con orario<br />
8.30-12.30 dal Lunedì al Venerdi<br />
Per in<strong>forma</strong>zioni telefoniche 055 2767005/6<br />
IL PRESIDENTE COMM. SPORT Q.5<br />
Andrea Bencini<br />
IL PRESIDENTE DEL C. di Q. 5<br />
Federico Gianassi<br />
I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE<br />
(Anoressia, bulimia, disturbi atipici)<br />
Mercoledì 27 gennaio, mercoledì 3 febbraio<br />
- ore 21,00<br />
COME PERDERE E MANTENERE IL<br />
PESO PERDUTO<br />
(Gestire l’alimentazione senza perdere la<br />
testa)<br />
Mercoledì 3 marzo, mercoledì 10 marzo<br />
- ore 21,00<br />
Sala del Consiglio del Quartiere 5, Via<br />
Lambruschini, 33<br />
Come arrivare: Bus 4, 20, 28<br />
Ingresso libero<br />
A cura dell’AIDAP Associazione Italiana Disturbi<br />
dell’alimentazione e del peso<br />
come l’ARPAT, programmando un monitoraggio<br />
periodico di tutti i bioindicatori<br />
sulla qualità del <strong>fi</strong>ume. Per migliorare la<br />
consapevolezza di tutti i soggetti sull’importanza<br />
del tema della conservazione<br />
del patrimonio naturalistico ed ambientale,<br />
si potrà valutare anche la promozione,<br />
in accordo con le associazioni<br />
ambientaliste e comunque con tutte le<br />
realtà sociali presenti nella zona, di manifestazioni<br />
dedicate al risparmio energetico,<br />
alla raccolta differenziata, alla<br />
mobilità sostenibile (magari cercando di<br />
potenziare il servizio di trasposto pubblico).<br />
Credo sia inoltre necessario promuovere<br />
lo sviluppo di attività economiche<br />
con particolare riferimento alle attività<br />
agricole, alle attività silvicolturali e a tutte<br />
quelle attività di servizio d’in<strong>forma</strong>zione<br />
e promozione turistica chiaramente di<br />
tipo esclusivamente compatibile con il<br />
prioritario obiettivo di valorizzazione<br />
ambientale. Penso In<strong>fi</strong>ne che sia opportuna<br />
la convocazione al più presto il<br />
Comitato Scienti<strong>fi</strong>co che ricordiamo ha<br />
funzioni consultive e di consiglio, ma che<br />
saprà certamente fornire ottimi indicazioni<br />
su come operare.”<br />
5<br />
Inaugurazione<br />
area giochi<br />
in Via vespucci<br />
In data 30 Dicembre 2009 è stata<br />
inaugurata una nuova area giochi in<br />
Via Vespucci. L’intervento, progettato<br />
da Franco Mugnai,tecnico dell’Uf<strong>fi</strong>cio<br />
Verde Urbano del Quartiere 5, prematuramente<br />
scomparso nella primavera<br />
scorsa, è costato complessivamente<br />
82.000 euro, ha previsto la ristrutturazione<br />
dell’area gioco esistente pari a<br />
600 metri quadrati mediante la sostituzione<br />
delle attrezzature ludiche e<br />
delle panchine esistenti e la realizzazione<br />
di una pavimentazione in gomma.<br />
I giochi sono ispirati ad un design<br />
moderno e realizzati con materiali<br />
che ne assicurano resistenza nel tempo.<br />
Si tratta infatti di legno di robinia<br />
e acciaio. La pavimentazione c.d.<br />
“smorzacadute”, oltre ad essere certamente<br />
funzionale, è dotata di gradevole<br />
effetto estetico per la varietà di<br />
colori utilizzata. Inoltre, l’intera area è<br />
stata completamente delimitata con<br />
una recinzione colorata. Sebbene la<br />
data di scadenza della riquali<strong>fi</strong>cazione<br />
fosse prevista per la <strong>fi</strong>ne del mese<br />
di Marzo, grazie alla apprezzabile<br />
intensità dei <strong>lavori</strong> è stato possibile<br />
completare l’intervento con alcuni<br />
mesi di anticipo. <strong>Il</strong> Quartiere esprime<br />
soddisfazione per l’intervento sia per<br />
la velocità dell’opera che per la qualità<br />
del risultato. Viene infatti messa<br />
a disposizione dei bambini una area<br />
giochi sicura e accogliente. Contemporaneamente<br />
vengono garantiti agli<br />
accompagnatori e ad altri che vogliano<br />
farne uso spazi che consentono<br />
di stare seduti in modo gradevole e<br />
decoroso. Tale intervento si inserisce<br />
nella strategia del Consiglio di Quartiere<br />
di aumentare gli spazi vivibili del<br />
territorio in modo che siano fruibili<br />
dalla popolazione. L’auspicio è pertanto<br />
che di tale area vorranno bene<strong>fi</strong>ciare<br />
il numero più ampio possibile di<br />
persone, le quali si impegnino però ad<br />
assicurare sempre il massimo rispetto<br />
dello Spazio Pubblico che appartiene<br />
alla nostra Comunità tutta.<br />
Un ricordo per<br />
Massimo Giannelli.<br />
<strong>Il</strong> 3 dicembre scorso è improvvisamente<br />
venuto a mancare Massimo<br />
Giannelli, Esecutore Polivalente del<br />
Quartiere 5. Massimo si occupava dei<br />
servizi di collegamento tra le varie sedi<br />
e di quelli necessari alla buona riuscita<br />
delle tante iniziative organizzate dagli<br />
Uf<strong>fi</strong>ci della Circoscrizione. Proprio il<br />
giorno precedente era stato protagonista<br />
nella realizzazione dell’iniziativa<br />
in favore dei lavoratori SEVES tenutasi<br />
in Piazza del Sodo. Grande è il dolore<br />
del Quartiere. Vogliamo però ricordarlo<br />
con affetto e simpatia. La simpatia,<br />
che ha contraddistinto Massimo, ha<br />
reso per tutti noi più piacevole lo stare<br />
insieme qui al Quartiere. Terremo sempre<br />
presente la disponibilità e la generosità<br />
che ha mostrato verso gli amici,<br />
cercando di farne tesoro. A Massimo il<br />
ricordo affettuoso di tutto il Quartiere.
SOVRAPPESO E OBESITÀ:<br />
I SERVIZI PUBBLICI SUL TERRITORIO<br />
<strong>Il</strong> sovrappeso e l’obesità si stanno ponendo sempre più all’attenzione della medicina generale non<br />
solo per il suo aumento di incidenza ma soprattutto per il riconoscimento del loro ruolo come fattore<br />
di rischio per le patologie croniche: basti pensare al crescente numero di diabetici e di ipertesi.<br />
<strong>Il</strong> fenomeno è molto diffuso nel nostro Paese e la sua prevalenza è in costante aumento con una<br />
preoccupante espansione nell’età infantile, attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stili<br />
di vita estremamente sedentari con livelli assai ridotti di attività <strong>fi</strong>sica.<br />
L’attenzione al peso va posta <strong>fi</strong>n dall’infanzia perché il bambino obeso ha molte probabilità di<br />
essere un adulto obeso. L’attenzione all’infanzia comporta chiaramente un coinvolgimento dei<br />
genitori e degli adulti di riferimento per tutti i signi<strong>fi</strong>cati che il cibo assume all’interno delle relazioni<br />
familiari (sociale, culturale, educativo), non solo alimentare.<br />
La correzione del peso deve essere eseguita con cautela, soprattutto nel periodo dell’infanzia e<br />
dell’adolescenza, senza restrizioni alimentari brusche e troppo severe (da evitare il “fai da te”…)<br />
che potrebbero ripercuotersi negativamente sulla salute.<br />
Consigli per tutelare la salute (dalle linee guida nazionali)<br />
Controlla se il tuo peso è giusto<br />
Un peso stabile che rientri nei limiti della norma contribuisce a far vivere meglio e più a lungo.<br />
Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti indicati in tabella, è necessario riportarlo gradatamente<br />
ad un peso ragionevole.<br />
<strong>Il</strong> parametro più utilizzato per valutare lo stato nutrizionale di una persona è l’Indice di Massa Corporea<br />
che si ottiene dividendo il peso corporeo (espresso in Kg) per l’altezza al quadrato (espressa<br />
in metri). Confronta il valore ottenuto con i tuoi dati con i valori della tabella sottostante:<br />
IMC INFERIORE A 18,5 SOTTOPESO<br />
IMC DA 18,5 A 24,9 NORMOPESO<br />
IMC DA 25 A 29,9 SOVRAPPESO<br />
IMC DA 30 A 34,9 OBESITÀ LIEVE<br />
IMC DA 35 A 39,9 OBESITÀ MODERATA<br />
IMC SUPERIORE A 40 OBESITÀ GRAVE<br />
Controlla la tua Circonferenza vita<br />
Altro elemento importante per valutare il tuo stato nutrizionale è la Circonferenza Vita in quanto<br />
rappresenta un valido indice del grasso presente a livello addominale.<br />
Se il valore è superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne, il rischio di malattie cardiovascolari<br />
risulta sensibilmente aumentato.<br />
Segui una dieta variata e bilanciata per mantenere il peso sotto controllo.<br />
• Vale a dire includere tutti gli alimenti in maniera equilibrata:<br />
• Evitare di fare pasti copiosi: meglio frazionare l’alimentazione della giornata in tre pasti principali<br />
(colazione, pranzo e cena) e due piccoli spuntini (ciascuno di circa 100 calorie);<br />
• Ridurre il consumo di alimenti di origine animale ricchi di grassi: latte e derivati, <strong>forma</strong>ggio,<br />
insaccati, il grasso visibile della carne e dolci in genere;<br />
• Privilegiare il consumo di pesce, soprattutto di quello azzurro, in quanto ricco di grassi protettivi<br />
nei confronti del cuore;<br />
• Ridurre il consumo di sale da cucina come condimento, se ne raccomanda il consumo di<br />
5-6 gr. al giorno equivalente a circa un cucchiaino da caffè. Sono da limitare anche estratti di<br />
carne e dadi da brodo, ma anche salse per condimenti tipo maionese, ketchup, senape, salsa<br />
di soia....., si possono invece utilizzare spezie e aceto anche balsamico per insaporire i cibi;<br />
• Consumare almeno 5 porzioni fra frutta e verdura al giorno di stagione per assicurarsi un’<br />
adeguata assunzione di <strong>fi</strong>bra alimentare necessaria per controllare il peso e per ridurre l’as-<br />
1) Saltare la prima colazione o il pranzo aiuta a perdere peso<br />
2) L’olio di semi è più leggero dell’olio di oliva<br />
3) Per scendere di peso basta eliminare la pasta dalla dieta<br />
4) Praticare un'intensa attività <strong>fi</strong>sica è suf<strong>fi</strong>ciente a perdere peso<br />
5) Mangiare frutta, in gran quantità, aiuta a mantenere la linea<br />
6) Tutti gli alimenti di origine alimentare contengono colesterolo<br />
7) Chi ha genitori obesi è destinato inevitabilmente ad essere grasso<br />
sorbimento di grassi e zuccheri introdotti con la dieta;<br />
• Bevi ogni giorno acqua in abbondanza, mediamente 1,5/2 litri, frequentemente e in piccole<br />
quantità, anche quando non avverti lo stimolo della sete. Ricorda che il calcio presente nell’acqua<br />
viene assorbito dall’organismo come il calcio presente nel latte.<br />
• Sono da evitare tutti i superalcolici e gli alcolici in genere in quanto pur non essendo un<br />
nutriente l’etanolo apporta una cospicua quantità di calorie che sommandosi a quelle apportate<br />
dagli alimenti possono contribuire a fare ingrassare;<br />
• Mantenere uno stile di vita attivo attraverso una regolare e quotidiana attività motoria (camminare<br />
o pedalare almeno mezz’ora tutti i giorni).<br />
Cosa fare se la valutazione dello stato nutrizionale non risulta adeguata<br />
Rivolgiti al pediatra o al medico di famiglia per avere i consigli utili su come affrontare le problematiche<br />
relative al peso corporeo i quali decideranno sulla base della storia familiare e personale<br />
l’opportunità di effettuare approfondimenti attraverso l’invio e la collaborazione con i servizi specialistici<br />
pubblici del territorio.<br />
Sul territorio è possibile trovare servizi dedicati e in rete a seconda delle tue caratteristiche<br />
<strong>fi</strong>siche e alle tue esigenze cliniche<br />
Se il tuo peso rientra nel normopeso o nel lieve sovrappeso e sei interessato a recuperare e/o mantenere<br />
un buono stato di salute allora il Counseling Nutrizionale fa al caso tuo. <strong>Il</strong> programma<br />
prevede un percorso di salute attraverso incontri a piccoli gruppi sulle tematiche della corretta<br />
alimentazione e di un salutare stile di vita.<br />
Per in<strong>forma</strong>zioni telefonare nei giorni: mercoledì e giovedì dalle 9 alle 10,30 al n. 055 2496794.<br />
<strong>Il</strong> servizio è prenotabile tramite CUP metropolitano e non è prevista richiesta medica.<br />
Se invece il tuo peso si colloca già nel sovrappeso conclamato e/o obesità puoi rivolgerti a Ambulatorio<br />
di Dietetica Professionale della tua zona.(vedi tabella)<br />
AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO AMBULATORI MATTINA POMERIGGIO<br />
OSPEDALE.<br />
SM.ANNUNZIATA<br />
MERCOLEDÌ/<br />
VENERDÌ<br />
VIA GRAMSCI SESTO<br />
FIORENTINO<br />
LUNEDÌ/MARTEDI //<br />
PRESIDIO P.PALAGI<br />
(EX IOT) -FIRENZE<br />
VENERDÌ //<br />
OSPEDALE DEL<br />
MUGELLO<br />
LUNEDÌ MARTEDÌ<br />
PRESIDIO L.NO<br />
SANTA ROSA<br />
FIRENZE<br />
MERCOLEDÌ/<br />
GIOVEDÌ/VENERDI<br />
//<br />
PRESIDIO VIA<br />
BETTINI-PELAGO<br />
VENERDÌ //<br />
OSPEDALE NUOVO<br />
S.G.DI DIO-FIRENZE<br />
MERCOLEDÌ/<br />
VENERDÌ<br />
MARTEDÌ<br />
OSPEDALE<br />
SERRISTORI FIGLINE<br />
LUNEDÌ-2° E<br />
4°GIOVEDÌ<br />
//<br />
PRESIDIO VIA<br />
DELL’OSTERIA<br />
FIRENZE<br />
MERCOLEDÌ //<br />
PRESIDIO<br />
CAMEREATA<br />
MERCOLEDÌ/<br />
GIOVEDÌ<br />
PRESIDIO V.LE<br />
PRESIDIO VIA<br />
MORGAGNI<br />
LUNEDÌ MARTEDÌ<br />
RIALDOLI-<br />
MARTEDÌ //<br />
FIRENZE<br />
SCANDICCI<br />
PRESIDIO B.GO LUNEDÌ-<br />
PRES.ALFA<br />
OGNISSANTI MERCOLEDÌ-<br />
//<br />
COLUMBUS LASTRA GIOVEDI //<br />
FIRENZE<br />
VENERDI<br />
A SIGNA<br />
La prenotazione va effettuata tramite CUP (telefono da rete <strong>fi</strong>ssa 840003003 e da rete mobile<br />
199175955) metropolitano con richiesta medica.<br />
VALUTA LE TUE CONOSCENZE IN AMBITO NUTRIZIONALE, RISPONDENDO VERO O FALSO AD UN SEMPLICE TEST SUI PREGIUDIZI ALIMENTARI<br />
8) l’ananas fa dimagrire<br />
9) Per condire la pasta è più salutare utilizzare la margarina invece del burro<br />
10)Per dimagrire più facilmente è necessario usare alimenti light<br />
11) L’acqua oligominerale aiuta a perdere di peso<br />
12) Gli ingredienti riportati in etichetta sono elencati in ordine decrescente<br />
13)La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro contenuto nei cibi<br />
Risposte esatte: Da 1 a 5 = Falso (F), 6 =Vero (V), da 7 a 11= F, 12 e 13 = V<br />
La Società della Salute di Firenze, per attuare le linee di indirizzo regionali e nazionali sul tema alimentazione e salute ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare con medici, dietiste, nutrizionisti, psicologi con l’obiettivodi fornire<br />
al cittadino una risposta integrata attraverso interventi di educazione sanitaria, assistenziale e clinica. Per ulteriori approfondimenti relativi ai servizi territoriali sopraindicati è possibile consultare il sito della Società della Salute di Firenze<br />
www.sds.<strong>fi</strong>renze.it e per conoscere le “linee guida per una sana alimentazione italiana” vedere il sito dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione www.inran.it<br />
In<strong>forma</strong>zione a cura della Società della Salute
noi e gli altri<br />
FRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisogno<br />
Un secolo al servizio della città<br />
137 anni al servizio della città e dei <strong>fi</strong>orentini.<br />
La Fratellanza militare di Firenze<br />
nasce nel 1872 ad opera di un gruppo<br />
di reduci di guerra che prestavano soccorso<br />
agli aderenti all’associazione, ma bastano<br />
pochi anni per tras<strong>forma</strong>rla in associazione volontaria<br />
aperta a tutta la cittadinanza, nessuno<br />
escluso. “Si chiama Fratellanza Militare perché<br />
è un retaggio della guerra d’indipendenza ma<br />
oggi di militare non c’è più niente, ci spostiamo<br />
con le ambulanze non coi carri armati”. Sorride<br />
Stefano Naldi, segretario dell’associazione,<br />
che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono,<br />
con tanto impegno, a offrire alla città.<br />
11mila soci reali (ovvero soci che annualmente<br />
versano una quota di 15 euro) di cui circa 700<br />
impegnati in attività di volontariato per un totale<br />
di 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza.<br />
“I volontari sono tanti ma potrebbero<br />
essere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimo<br />
da fare – continua Naldi -. Riusciamo a<br />
soddisfare una buona percentuale delle richieste<br />
che riceviamo, ma quello che facciamo non<br />
è ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgere<br />
di più i giovani”. La domanda è altissima e l’offerta<br />
è differenziata. La fratellanza è in contatto<br />
diretto col 118 e mette a disposizione le ambulanze<br />
e il personale volontario per il primo<br />
soccorso (vengono svolti dei corsi <strong>forma</strong>tivi<br />
per chi svolge attività di questo genere a bordo<br />
delle ambulanze), ma si mette a disposizione<br />
anche per attività di carattere sociale, come<br />
l’accompagnamento degli anziani, l’assistenza<br />
domiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mette<br />
a disposizione per il servizio volontario – continua<br />
Naldi – chiediamo una disponibilità di due<br />
ore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti,<br />
pensionati, l’identikit del volontario è<br />
quantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale,<br />
perché la differenziazione consente di<br />
coprire tutte le necessità”. Tutti questi servizi<br />
sono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciare<br />
un’offerta, ma non è obbligatorio, mentre<br />
per consentire alla Fratellanza di auto<strong>fi</strong>nanziarsi<br />
sono stati intrapresi le cosiddette “attività<br />
commerciali marginali” di onoranze funebri e<br />
di servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio pros-<br />
simo i due locali che la Fratellanza af<strong>fi</strong>ttava alla<br />
Asl (via <strong>San</strong>t’Agostino e cia di <strong>San</strong> Salvi) cesseranno<br />
di esistere e i cittadini potranno rivolgersi<br />
ai nuovi ambulatori che la Asl designerà.<br />
“Siamo consapevoli che certe scelte possono<br />
talvolta arrecare disagio alla cittadinanza – ha<br />
detto il presidente della Fratellanza Filippo Al-<br />
legri - ma come associazione di volontariato<br />
viste le troppe problematiche nate nel continuare<br />
a gestire tale servizio abbiamo preferito<br />
interrompere tale rapporto ed iniziare da subito<br />
a pensare ad un nuovo servizio altrettanto utile<br />
per la popolazione che speriamo a breve di poter<br />
comunicare”.<br />
/L.F.<br />
Undicimila soci sparsi sul territorio <strong>fi</strong> orentino e 700 volontari che prestano attivamente<br />
servizio mettendosi a disposizione di chi è in dif<strong>fi</strong> coltà. <strong>Il</strong> segretario Stefano Naldi:<br />
“Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”<br />
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27<br />
1065704
28 Gennaio 2010<br />
<strong>Il</strong> progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinata<br />
a ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respira<br />
però qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendenti<br />
l’inchiesta<br />
IL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno per subire un cambiamento radicale<br />
Ippodromi, un lungo inverno<br />
in attesa della grande svolta<br />
Luca Serranò<br />
Anno cruciale, il 2010, per l’ippica <strong>fi</strong>orentina.<br />
Nonostante la <strong>fi</strong>rma della convenzione<br />
tra il Comune e l’ente gestore<br />
risalga a un anno fa, infatti, gli impianti<br />
del Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire un<br />
cambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratore<br />
delegato di Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a.,<br />
Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi aveva<br />
presentato a grandi linee il suo piano di rilancio.<br />
Punto quali<strong>fi</strong>cante del progetto è l’accorpamento<br />
delle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura,<br />
il Visarno, destinata ad ospitare anche un mini<br />
casino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto de<br />
Le Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilità<br />
del Comune o essere convertito ad altra destinazione.<br />
“E se invece il trotto scomparisse del tutto?”,<br />
sussurra sibillino un operatore dell’ippodromo. “Ci<br />
vuole poco, basta spostare le corse altrove”. Una<br />
ROLANDO VERSARI<br />
63 anni, barista<br />
“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video poker<br />
e slot machine, una scelta che non condivido e che in<br />
fondo ritengo un po’ pericolosa. Troppa gente si rovina<br />
con quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regole<br />
precise”.<br />
Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestra<br />
“Servono<br />
limiti per le<br />
macchinette”<br />
sensazione diffusa ma senza alcun riscontro, che<br />
ben spiega il clima di incertezza che si respira tra<br />
gli addetti ai <strong>lavori</strong>. Oltre un mese fa, d’altra parte,<br />
Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a. ha aperto le pratiche<br />
di licenziamento per 18 dipendenti (su 48), tra cui<br />
molte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto un<br />
contratto di solidarietà ma non abbiamo accettato -<br />
spiegano dalla r.s.u - perché pagare colpe altrui?”.<br />
Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a. ha motivato la riduzione<br />
di personale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisi<br />
complessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella,<br />
proprietario dell’ippodromo di Siracusa, ha<br />
poi indicato nell’austerity imposta dall’Unire (tagli<br />
ai costi, diminuzione del numero di corse) una delle<br />
cause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18<br />
licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollo<br />
delle scommesse è soprattutto lo storico impianto<br />
di via del Pegaso, <strong>fi</strong>no a pochi anni fa tra i più “remunerativi”<br />
di tutta la penisola. Un declino su cui<br />
molti operatori si dividono, chi <strong>prende</strong>ndosela con<br />
la concorrenza, chi lamentando le condizioni quasi<br />
La MUSICA è niente<br />
se nessuno la può<br />
SENTIRE.<br />
fatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandola<br />
di cessioni di ramo d’azienda che ha interessato<br />
l’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l.<br />
<strong>fi</strong>no all’attuale Ippodromi <strong>fi</strong>orentini s.p.a.) prima e<br />
dopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008),<br />
ha comportato il rinvio di molti <strong>lavori</strong> necessari al<br />
perfetto funzionamento de Le Mulina. La delibera<br />
di giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini,<br />
indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo per ristrutturare<br />
“la palazzina ex biglietteria distrutta da<br />
un incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventi<br />
mai ultimati, ma che un provvedimento dirigenziale<br />
del settembre scorso ha ulteriormente prorogato<br />
all’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione.<br />
“Che almeno si investa sul Visarno”, commenta<br />
sconsolato un vecchio scommettitore, mentre<br />
si passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Poco<br />
distante, un gruppetto di fantini conversa allegramente<br />
e due operai si divertono a fare arrabbiare la<br />
barista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza del<br />
vecchio Le Mulina, luogo di vizio solo per alcuni.<br />
TOMMASO CAVERNI<br />
28 anni, studente<br />
“Molti<br />
giocano<br />
solo per<br />
divertirsi”<br />
“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocano<br />
solo per divertirsi, senza accanimento, e credo siano<br />
pochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Stato<br />
deve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non è<br />
accettabile che lotterie e scommesse invadano la nostra<br />
vita quotidiana.”<br />
Hear the World è un’iniziativa<br />
internazionale ideata da Phonak<br />
per aumentare la consapevolezza<br />
sull’importanza dell’udito, un problema<br />
che colpisce più del 16% della popolazione<br />
mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,<br />
Dionne War<strong>wi</strong>ck, Harry Belafonte,<br />
Laura Pausini e altri artisti di fama<br />
internazionale hanno unito le loro forze<br />
a favore di Hear the World.<br />
Nel contesto di questa iniziativa, Phonak<br />
ha istituito la Hear the World Foundation,<br />
un’entità non-pro<strong>fi</strong>t per supportare<br />
progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto<br />
da de<strong>fi</strong>cit uditivo.<br />
www.hear-the-world.com<br />
GIOVANNI RIGACCI<br />
53 anni, edicolante<br />
“Servirebbe<br />
qualche<br />
regola in più”<br />
“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormai<br />
si può giocare dappertutto, alla stazione come al bar, e<br />
per quanto sia contrario ad ogni <strong>forma</strong> di proibizionismo<br />
credo si debba valutare attentamente la questione. Non<br />
vorrei che le nuove generazioni crescessero col mito<br />
dell’azzardo”.<br />
Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.<br />
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di prevenzione<br />
HEAR the WORLD.<br />
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l’inchiesta<br />
IL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima salute<br />
GIANCARLO PAOLIERI<br />
31 anni, tabaccaio<br />
“<strong>Il</strong> gratta<br />
e vinci? Fa<br />
compagnia<br />
agli anziani”<br />
“Noi siamo attrezzati per scommesse e lotterie, il libero<br />
mercato lo consente e non vedo perché dovremmo rinunciarvi.<br />
Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta e<br />
Vinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle persone<br />
anziane come la radio o la tv”.<br />
Un esercito di persone<br />
“risucchiate” dal vizio<br />
Luca Serranò<br />
Con l’avvento di internet e il boom delle<br />
scommesse sportive le corse dei cavalli<br />
hanno perso centralità nell’immaginario<br />
degli amanti del gioco. Quote troppo basse,<br />
feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi striscianti<br />
sul regolare svolgimento delle gare hanno infatti<br />
relegato l’ippica ad un ruolo marginale. <strong>Il</strong> flusso<br />
di puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariati<br />
milioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il<br />
2008), mentre gli ippodromi hanno perso gran parte<br />
della loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenze<br />
c’era la <strong>fi</strong>la per pagare l’ingresso a Le Mulina, distante<br />
anni luce il periodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormai<br />
negli innumerevoli centri autorizzati alla raccolta<br />
di scommesse è il calcio a farla da padrone, mentre<br />
sono le slot machine (tarate al 75 per cento) a preannunciarsi<br />
come l’affare del secolo. Pochi spiccioli<br />
di manutenzione e un numero altissimo di potenziali<br />
giocatori hanno spinto le principali agenzie come i<br />
semplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine da<br />
pro<strong>fi</strong>tto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giunti<br />
a costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo dei<br />
fumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiere<br />
anche per i vecchi locali di via del Prato. A breve,<br />
grazie ad un so<strong>fi</strong>sticato sistema di collegamento tra<br />
MARCO GIOVANNONI<br />
54 anni, commerciante<br />
“Meno<br />
dannoso<br />
aprire nuovi<br />
casinò”<br />
“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo.<br />
Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capisco<br />
cosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Penso<br />
sarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, la<br />
frammentazione dell’offerta rischia di calamitare anche<br />
le persone più indifese”.<br />
le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di super<br />
enalotto nazionale delle slot machine, con tanto<br />
di montepremi milionario. La necessità di porre un<br />
limite al gioco “selvaggio”, a questo punto, comincia<br />
a farsi largo tra gli stessi addetti ai <strong>lavori</strong>, stanchi<br />
di scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri di<br />
famiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio.<br />
“Sono scene che preferirei non vedere - spiega<br />
il direttore di un noto centro scommesse che vuol<br />
mantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavalli<br />
manca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casi<br />
la clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazione<br />
che mi ricorda il periodo del cambio lira- euro:<br />
quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”.<br />
Davvero complicato arginare un fenomeno in così<br />
rapida espansione, anche alla luce delle frantumazione<br />
dell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altra<br />
parte, bene<strong>fi</strong>cia non poco dell’“azzardo” legalizzato,<br />
accantonando quella vocazione proibizionista tante<br />
volte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 per<br />
cento degli italiani scommetta regolarmente, mentre<br />
sono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato.<br />
Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisi<br />
dell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni del<br />
mondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie,<br />
concorsi a pronostico) segna decisamente il passo.<br />
L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altra<br />
parte, è poco più di uno sbiadito ricordo.<br />
ALESSIO GRANA<br />
29 anni, events manager<br />
“Non ci<br />
vedo niente<br />
di male”<br />
29<br />
“Non ci vedo niente di male, la società non offre altre<br />
valvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel che<br />
fa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni dello<br />
Stato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubbliche<br />
virtù sia la quintessenza della politica italiana”.<br />
1003444
30 Gennaio 2010<br />
Le stelle della Maga Lula<br />
Qualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosi<br />
da guardare dal basso, per altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento.<br />
Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si <strong>fi</strong> nisce<br />
per darla sempre. Scettica oppure convinta, speranzosa oppure rassegnata.<br />
Una ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 per cento degli intervistati<br />
ha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dal<br />
lavoro all’amore. Un altro 31 per cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegato<br />
che questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri.<br />
Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 per cento ha ammesso di basare<br />
le scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vanno<br />
sempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hanno<br />
da raccontarci e che ci promettono per l’anno che è appena iniziato. Se poi<br />
avevano ragione, si vedrà…<br />
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Con il 2010 si annunciano buone nuove in arrivo<br />
per gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza,<br />
perché il trionfo vero arriverà solo questa<br />
primavera e più ancora in estate, stagione speciale<br />
per gli affari di cuore dei nati del segno.<br />
Benissimo andrà in questo periodo ai cuori<br />
solitari, che potrebbero <strong>fi</strong> nalmente trovare<br />
compagnia, mentre le coppie rodate arriveranno<br />
a un banco di prova. Sul fronte lavorativo<br />
i primi mesi dell’anno porteranno una ricca<br />
raccolta di quanto seminato l’anno scorso, con<br />
belle soddisfazioni per chi ha faticato tanto per<br />
guadagnare quello scatto in avanti.<br />
Avete tentennato tanto durante l’anno passato,<br />
e invece il 2010 adesso si presenta come<br />
l’anno della svolta. Quello delle rivoluzioni<br />
nella vostra vita, dei cambiamenti che un<br />
tempo vi spaventavano e che adesso invece<br />
vi sembrano tanto semplici. Anche il portafoglio<br />
bene<strong>fi</strong> cerà di queste tras<strong>forma</strong>zioni e<br />
<strong>fi</strong> nalmente avrete la serenità per pensare alle<br />
questioni lasciate in sospeso. L’importante è<br />
però che voi non vi facciate <strong>prende</strong>re la mano<br />
dalle vostre faccende <strong>fi</strong> nendo per distrarvi e<br />
dimenticare le persone che avete accanto e<br />
che richiedono le vostre attenzioni.<br />
oroscopo<br />
Ariete 20 marzo • 20 aprile Toro 21 aprile • 21 maggio<br />
Per i nati sotto il segno del toro quest’anno non<br />
mancheranno le soddisfazioni, specialmente<br />
sul fronte lavorativo. In questo settore infatti vi<br />
aspettano dodici mesi movimentati, dinamici,<br />
densi di incontri: l’importante è prestare molta<br />
attenzione anche ai minimi dettagli in fase di<br />
piani<strong>fi</strong> cazione, dopo la strada sarà in discesa.<br />
Una buona abitudine sarà quella di contare<br />
<strong>fi</strong> no a dieci prima di dire cose di cui ci si può<br />
pentire. Per i cuori solitari non mancheranno<br />
nuovi e promettenti incontri, mentre chi è già<br />
in compagnia potrebbe trovarsi di fronte a un<br />
bivio e fare quel passo che rimanda da tempo.<br />
Bilancia 23 settembre • 22 ottobre Scorpione 23 ottobre • 22 novembre<br />
Si parte bene e si <strong>fi</strong> nisce meglio, questa volta.<br />
L’anno nuovo farà vedere di che pasta è fatto<br />
<strong>fi</strong> n dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievo<br />
dopo un 2009 tribolato. Lavoro e <strong>fi</strong> nanze<br />
saranno illuminati da una luce nuova, e quella<br />
boccata d’ossigeno che aspettavate da così<br />
tanto tempo <strong>fi</strong> nalmente arriverà regalandovi<br />
<strong>fi</strong> nalmente un po’ di serenità. Importante è non<br />
tirare i remi in barca e continuare a impegnarsi<br />
a fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiuto<br />
e consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno e<br />
senza fare troppo dietrologie quando qualcosa<br />
sembra non andare per il verso giusto.<br />
1037632
2010<br />
Gemelli 22 maggio • 21 giugno Cancro 22 giugno • 22 luglio Leone 23 luglio • 22 agosto Vergine 23 agosto • 22 settebre<br />
Vietato farsi scoraggiare da un inizio anno<br />
poco promettente sul fronte lavorativo e su<br />
quello amoroso, perché nel vostro caso il buongiorno<br />
non si vede dal mattino, ma arriva<br />
comunque. E alla svelta. Fin dai primi mesi<br />
dell’anno la ruota comincerà a girare nel verso<br />
giusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”.<br />
Forti in campo sentimentale, rassicuranti su<br />
quello professionale, vi accompagneranno per<br />
tutto il 2010. Mese d’oro in questo senso sarà<br />
agosto, trionfo di belle novità: l’importante è<br />
tenere a freno certe inclinazioni impulsive, che<br />
se assecondate potrebbero far danni.<br />
Niente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillante<br />
ma questo non vuol dire niente. In breve<br />
tempo infatti le cose cominceranno ad andare<br />
per il verso giusto e ottimismo e buonumore torneranno<br />
ad accompagnare le vostre giornate.<br />
Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questo<br />
vi consentirà di avvicinarvi più serenamente<br />
agli altri: col partner sfumeranno le tensioni e<br />
sul lavoro abbandonerete quell’atteggiamento<br />
ostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. <strong>Il</strong> periodo<br />
migliore un po’ su tutti i fronti sarà quello<br />
estivo, e sarà proprio durante la bella stagione<br />
che arriverà quello che aspettavate da tanto.<br />
Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza,<br />
un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsi<br />
mai una buona dose di prudenza questo<br />
2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchi<br />
di buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodici<br />
mesi propizi per le relazioni sociali e pieni<br />
di energie, e questo potrebbe essere positivo per<br />
chi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questo<br />
è per voi anche l’anno del cuore, e le belle novità<br />
sono in vista sia per chi cerca sia per chi è già in<br />
felice compagnia, e i momenti in cui sarete giù<br />
di corda saranno ampiamente controbilanciati<br />
dall’affetto di chi vi circonda.<br />
<strong>Il</strong> 2010 per i nati sotto il segno del Capricorno<br />
arriva carico di promesse ma un po’ dispettoso:<br />
dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti i<br />
fronti ma i risultati raggiunti saranno sempre<br />
frutto di un impegno costante. Vietato dunque<br />
abbassare la guardia e sedersi sugli allori: è essenziale<br />
investire le proprie energie senza riserve<br />
e la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere,<br />
anzi, lo farà in pompa magna. Bel momento<br />
per chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbe<br />
diventare quello che si aspettava da una<br />
vita intera. Delicatezza con gli amici o si rischia<br />
di ferirli involontariamente.<br />
Questo per il leone sarà l’anno della riscossa,<br />
della rivincita su un 2009 che non è stato molto<br />
clemente. La ruota gira e questa volta ha scelto di<br />
farlo con decisione, senza indugi. Si annuncia un<br />
buon periodo sotto diversi settori: chi vuol cambiare<br />
lavoro e medita da tempo un radicale cambiamento<br />
troverà pane per i suoi denti, chi invece<br />
continuerà un cammino già intrapreso potrà farlo<br />
serenamente. Discorso simile vale per la vita di<br />
coppia: il 2010 promette interessanti novità e una<br />
svolta positiva per chi la sta aspettando, sia che si<br />
tratti di fare un passo col partner, sia che si tratti<br />
di trovare compagnia per un cuore solitario.<br />
Dovete convincervi a sognare un po’ di più, a<br />
vedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridere<br />
anche quando ne avete poca voglia. Fatto questo<br />
la strada sarà più in discesa e arriveranno<br />
le soddisfazioni. L’anno nuovo si preannuncia<br />
positivo e specialmente a partire da febbraio<br />
il buonumore vi guiderà come un Virgilio dei<br />
tempi nostri. Cercherete la spensieratezza e troverete<br />
amici in grado di assecondarvi in questo<br />
vostro desiderio, e la stessa sintonia si registrerà<br />
con il partner, dopo un periodo un po’ travagliato.<br />
Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno,<br />
che potrebbero portare belle sorprese.<br />
Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivo<br />
c’è pure una ottima dose di forza per far fronte<br />
agli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso e<br />
i primi mesi dell’anno saranno propizi per mettere<br />
dei punti e andare a capo senza tanti indugi.<br />
Si tratta di cercare di essere risoluti e di non<br />
farsi trattenere dalla paura del nuovo: un po’ di<br />
audacia non guasterà. In campo sentimentale<br />
l’anno nuovo esordisce con qualche intoppo, ma<br />
regalerà a breve miglioramenti percepibili e cambiamenti<br />
positivi, e con la primavera si aprirà la<br />
stagione del cuore, con picchi di felicità molto alti<br />
e grandi dosi di buonumore.<br />
Sagittario 23 novembre • 21 dicembre Capricorno 22 dicembre • 20 gennaio Acquario 21 gennaio • 19 febbraio Pesci 20 febbraio • 19 marzo<br />
31<br />
Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso di<br />
sparigliarle e fortunatamente può farlo senza<br />
l’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti.<br />
Sul piano professionale si apre la stagione<br />
dei cambiamenti, dei progetti che passano dalla<br />
carta alla realtà e che vi restituiscono quell’energia<br />
che sul <strong>fi</strong> nire dell’anno passato sembrava<br />
essere stata risucchiata. L’importante è mantenere<br />
sempre una profonda lucidità. Anche per le<br />
faccende sentimentali pare arrivato il momento<br />
di fare un passo avanti e di dare concretezza ai<br />
rapporti già avviati, mentre i cuori in cerca di<br />
capanna troveranno di che rallegrarsi.<br />
AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE<br />
L'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo.<br />
Ma anche le soluzioni sono sempre più ef<strong>fi</strong>caci, rapide e sicure.<br />
INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI<br />
GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto pro<strong>fi</strong>lo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi<br />
di responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scienti<strong>fi</strong>che, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. <strong>Il</strong> professore, dirige il centro "Siena<br />
Fertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua esperienza nello studio <strong>fi</strong>orentino di via Lorenzo il Magni<strong>fi</strong>co. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi<br />
decenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono sempli<strong>fi</strong>cati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecogra<strong>fi</strong>e transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche<br />
dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed ef<strong>fi</strong>cace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie".<br />
Qual è la sua <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a di intervento?<br />
"<strong>Il</strong> mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente personalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosi<br />
di farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo".<br />
Cosa pensa della legge 40?<br />
"È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante persone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre con<strong>fi</strong>ne.<br />
DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVI<br />
Membro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo per i quali organizza corsi di <strong>forma</strong>zione, convegni, progetti<br />
scienti<strong>fi</strong>ci e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al <strong>fi</strong>anco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi <strong>fi</strong>nalizzata a<br />
scegliere il trattamento più ef<strong>fi</strong>cace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio per ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". In<br />
quanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi per trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia per la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Io<br />
sono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".<br />
1086784<br />
PROF. PIERALDO INAUDI OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE<br />
Studio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo <strong>Il</strong> Magni<strong>fi</strong>co 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it
32 Gennaio 2010<br />
volta è <strong>fi</strong>nita con una retromarcia<br />
da parte di chi voleva farsi<br />
pubblicità utilizzando l’immagine<br />
L’ultima<br />
di Firenze. La <strong>fi</strong>loso<strong>fi</strong>a del “do ut<br />
des” aveva portato alla copertura del ponte più<br />
famoso del mondo con uno striscione promozionale<br />
di una catena della grande distribuzione<br />
in cambio di <strong>fi</strong>nanziamenti per il restauro<br />
del Corridoio Vasariano. Ma l’operazione ha<br />
rischiato di ritorcersi contro l’inserzionista che<br />
ha ritirato la pubblicità, confermando il sostegno<br />
ai <strong>lavori</strong>. Non è però la prima volta che<br />
una pubblicità in cambio di una sponsorizzazione<br />
fa discutere, né Firenze è l’unica a dover<br />
affrontare questi dilemmi. Non va meglio<br />
a Venezia, dove la facciata della chiesa di <strong>San</strong><br />
Simeon aveva ospitato niente di meno che una<br />
pubblicità di una casa di moda, scatenando le<br />
proteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcuno<br />
aveva pensato di tappezzare il Pantheon. Ma<br />
a parte i casi clamorosi, come si deve regolare<br />
chi vuole fare pubblicità “usando”, con misura,<br />
la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazione<br />
Renzi? “Alcuni provvedimenti<br />
sono già allo studio - spiega l’architetto Gianni<br />
Bordoni, responsabile Pubblicità e Insegne del<br />
Comune di Firenze - il principio è che Firenze<br />
ha un grande potenziale, vista la sua fama in-<br />
ternazionale. Chi vuol fare pubblicità a Firenze<br />
può sfruttare un brand di tutto rispetto, ma ci<br />
deve essere una contropartita per la città. D’ora<br />
in poi non si tratterà di af<strong>fi</strong>ttare uno spazio<br />
a una ditta, in cambio di introiti che vanno a<br />
fare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate per<br />
interventi di restauro di beni monumentali o di<br />
riquali<strong>fi</strong>cazione di aree speci<strong>fi</strong>che. In pratica,<br />
deve essere chiaro il legame fra la concessione<br />
di uno spazio e il vantaggio per la città. Del<br />
resto se i fondi per i restauri non arrivano dal<br />
Governo, è opportuno che la città li trovi in altro<br />
modo”. Per quanto riguarda gli introiti da<br />
pubblicità in generale (dalla pubblica af<strong>fi</strong>ssione<br />
negli spazi gestiti dal Comune agli impianti<br />
pubblicitari <strong>fi</strong>no alle insegne) Firenze guadagna<br />
ogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro.<br />
Ma anche qui si cambierà: “Modi<strong>fi</strong>cheremo le<br />
modalità di assegnazione degli spazi - continua<br />
Bordoni – e al più presto si procederà a gare di<br />
evidenza pubblica per la concessione”. In altre<br />
parole, se prima lo spazio si doveva richiedere,<br />
ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambite<br />
saranno a disposizione, in esclusiva, di chi<br />
offre di più. E non solo, un’altra novità riguarda<br />
le insegne: dal 2010 chi apre un negozio potrà<br />
chiedere l’autorizzazione direttamente con la<br />
dichiarazione di inizio attività.<br />
tempi moderni<br />
ZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” per promuovere la propria immagine<br />
In città una pubblicità tira l’altra<br />
Allo studio del Comune ci sono provvedimenti<br />
per regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazioni<br />
mirate per i restauri e le riquali<strong>fi</strong> cazioni<br />
e gare pubbliche per la concessione di spazi”<br />
Serena Wiedenstritt<br />
987731<br />
ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusive<br />
Ma che cosa è in<br />
regola e che cosa no?<br />
o studente straniero che in<br />
Lvia Calzaioli distribuisce il<br />
volantino con la pubblicità della<br />
pizzeria e la piantina per arrivarci<br />
è un fuorilegge. Così come sono<br />
vietate le “vele” – i grandi camion<br />
che trasportano cartelloni promozionali<br />
– in piazza della Libertà.<br />
Nelle zone centrali la pubblicità<br />
è particolarmente regolamentata,<br />
chiariscono dall’uf<strong>fi</strong>cio del<br />
Comune in piazza Artom, cui<br />
tutti i cittadini sono chiamati a<br />
rivolgersi prima di intra<strong>prende</strong>re<br />
iniziative promozionali. Se su<br />
tutto il territorio la promozione<br />
è contingentata in modo da non<br />
snaturare la città, le regole sono<br />
ancora più severe per quanto riguarda<br />
il centro storico. È infatti<br />
vietata sia la pubblicità fonica<br />
– quella con gli altoparlanti sul<br />
tettuccio della macchina – sia<br />
quella sulle persone: per capirsi,<br />
niente uomini sand<strong>wi</strong>ch in piazza<br />
della Signoria. Fuorilegge anche<br />
la distribuzione “hand to hand”<br />
e tutte le forme di volantinaggio<br />
che insistono su spazi pubblici<br />
(altro discorso, insomma, per la<br />
pubblicità dei concerti di organo<br />
distribuita sul sagrato della chiesa).<br />
Tornando alle vele, ne è permessa<br />
la circolazione ma non la<br />
sosta: spiegano da piazza Artom<br />
che la vela ferma in una piazza<br />
<strong>fi</strong>orentina equivale ad un grande<br />
cartellone pubblicitario <strong>fi</strong>sso,<br />
con la differenza che non viene<br />
pagato lo spazio al Comune. Si<br />
aggira quindi la norma che vieta<br />
una pubblicità così grande in spazi<br />
che non la possono contenere:<br />
“Firenze non è Parigi – chiariscono<br />
dall’uf<strong>fi</strong>cio preposto – qui non<br />
abbiamo i grandi boulevard con<br />
marciapiedi da 12 metri che possono<br />
contenere il dehors dei caffè,<br />
lo spazio per i pedoni e quello<br />
per i 6 metri per 3 pubblicitari”. E<br />
sul rispetto delle regole il Comune<br />
annuncia il pugno duro: “Intendiamo<br />
contrastare non tanto<br />
il singolo inserzionista quanto il<br />
sistema delle vele e procedere in<br />
ogni caso con la veri<strong>fi</strong>ca di compatibilità.<br />
Purtroppo la pubblicità<br />
è legata al codice della strada: si<br />
può rimuovere una insegna se è<br />
pericolosa, altrimenti si deve ricorrere<br />
a procedure ostative che<br />
richiedono più tempo”. /S.W.
1084969
LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico <strong>fi</strong>orentino<br />
L’amore al tempo di Andrea Muzzi<br />
“L’amore è geco” è il testo teatrale scritto<br />
e interpretato dal comico. Due date al Puccini per<br />
assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlare<br />
delle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarle<br />
Caterina Gentileschi<br />
uomo innamorato ha una<br />
forza incredibile, niente lo<br />
può fermare. Un uomo inna- “Un<br />
morato è capace di rovesciare<br />
qualunque potere e disarmare qualunque esercito.<br />
L’Iraq ha perso la guerra perché Saddam<br />
Hussein era circondato solo da uomini. Se gli<br />
facevano vedere due gnocche con il cavolo che<br />
perdeva!”. E’ un Andrea Muzzi nuovo quello<br />
che scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacolo<br />
ideato insieme al giovane autore Marco<br />
Vicari, che approderà sul palcoscenico del teatro<br />
Puccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda data<br />
è riservata ai soci Coop). “I protagonisti della<br />
storia sono due precari – spiega l’autore e protagonista<br />
- e proprio perché sono precari hanno<br />
un sacco di cose da fare. Questi due precari si<br />
improvvisano rivoluzionari e tentano di mettere<br />
su una battaglia per l’amore ma cercano<br />
di coinvolgere il pubblico perché sono troppo<br />
impegnati nei loro mille lavoretti per essere in<br />
prima linea, così invogliano il pubblico a partire<br />
poi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’<br />
una sorta di omaggio all’amore quello che Muzzi<br />
regala al pubblico <strong>fi</strong>orentino e non solo (è in<br />
ociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo,<br />
Sagrigentino di nascita ma <strong>fi</strong>orentino d’adozione,<br />
innamorato della città e “supertifoso” della Fiorentina.<br />
Grande animatore di Facebook, due romanzi<br />
alle spalle (<strong>Il</strong> mio nome è Nedo Ludi e Memo), uno<br />
di prossima uscita e un altro già in cantiere. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong><br />
lo ha incontrato per parlare di Firenze e di libri.<br />
Partiamo da Firenze…<br />
E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato.<br />
Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa,<br />
come se in questa città ci fossi nato. E le tracce di<br />
questo amore sono ben visibili nel mio nuovo romanzo.<br />
Le suggestioni che questa città mi regala<br />
sono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticano<br />
la luce del giorno. Ma anche la sua gente ha<br />
qualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in di-<br />
tour da gennaio in tutta la toscana). “Mi viene<br />
da sorridere perché non avrei mai pensato che<br />
un tema universale come l’amore diventasse<br />
anche argomento di dibattito politico come è<br />
avvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione al<br />
presidente del consiglio e il suo invito a combattere<br />
l’odio con l’amore”. Ma come mai un titolo<br />
così curioso? Perché l’amore è geco? “A parte il<br />
gioco di parole – continua Muzzi – ovviamente<br />
scherzoso, “L’amore è geco” perché il geco<br />
è un animaletto misterioso. Ho scoperto che un<br />
gruppo di scienziati americani hanno cercato di<br />
capire come fa a rimanere attaccato alle super<strong>fi</strong>ci<br />
verticali, senza però riuscire a darsi una valida<br />
risposta. Per l’amore vale lo stesso principio: è<br />
una cosa misteriosa e speciale che non va analizzata<br />
e studiata, va presa come viene”. Sul<br />
palcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice Diletta<br />
Opulista che va in scena nella prima parte dello<br />
spettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautore<br />
italiano a vincere per due volte il premio Tenco<br />
( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore),<br />
che collabora musicalmente con molti artisti, tra<br />
cui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico,<br />
non un <strong>fi</strong>losofo – continua Muzzi – ma penso<br />
scussione” che è al tempo stesso la sua ricchezza e il<br />
suo limite. Anche in città chiudono le piccole librerie<br />
e si rafforzano i giganti della distribuzione.<br />
Riflessi sulla vita culturale e sul mercato?<br />
Una libreria chiusa è una perdita incalcolabile. Tanto<br />
più nel caso delle piccole librerie, così come per i<br />
piccoli negozi di musica. Però vedo anche che delle<br />
piccole librerie continuano a aprire, in questo periodo.<br />
Forse siamo davanti a un periodo di transizione.<br />
Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosa<br />
parla?<br />
<strong>Il</strong> mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, sarà<br />
ancora una volta diverso dai primi due. Un romanzo<br />
sociale, che prova a interpretare l’attuale condizione<br />
umana, soffermandosi su quella che mi pare la<br />
più acuta malattia delle società avanzate: l’ansia di<br />
che la risata sia il modo migliore per trasmettere<br />
alcuni messaggi, come quello che vogliamo far<br />
arrivare con questo spettacolo”. “Un innamorato<br />
è un uomo libero, non lo assoggetti a nessuna<br />
legge – si legge in una nota della piece - Per questo<br />
vogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordatevi<br />
che il matrimonio è un sacramento che unisce<br />
due persone per sempre: la sposa e il ristoratore.<br />
Perché per pagare le rate del pranzo una vita<br />
non basta!”. Un modo di parlare d’amore senza<br />
banalizzare l’argomento. Una risata continua<br />
dall’inizio alla <strong>fi</strong>ne. Fa ridere tutto, tranne la<br />
chiusura, che invita alla riflessione, <strong>prende</strong>ndo<br />
in prestito una citazione del grande Enzo Biagi.<br />
LA RECENSIONE. Un tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della Toscana<br />
Tre americane in viaggio per scoprire la Maremma<br />
hades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scritto<br />
Sdalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’Università internazionale<br />
Fua - Florence University of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondo<br />
la Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è af<strong>fi</strong>ancato dalle<br />
immagini più belle, per un viaggio indimenticabile alla scoperta della regione più selvaggia della Toscana dove<br />
mare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey<br />
- la Maremma è un luogo fantastico, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristici<br />
e vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dalle<br />
caotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gusto<br />
che si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocando<br />
con le opere del Giardino dei Tarocchi”. <strong>Il</strong> libro si trova nelle librerie <strong>fi</strong>orentine Paperback exchange (Via delle<br />
Oche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica).<br />
/L.V.Z.<br />
L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a Firenze<br />
Firenze, i libri e... La memoria dei pesci<br />
costruire un’immagine edi<strong>fi</strong>cante di se stessi. Con<br />
questa realtà si confronta Brando, il protagonista di<br />
una storia ambientata a Firenze nel 2011.<br />
Ma stai anche lavorando al seguito di “<strong>Il</strong> mio<br />
nome è Nedo Ludi”...<br />
Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioni<br />
iniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano a<br />
scrivere un sequel rispondevo che no, per me la storia<br />
<strong>fi</strong>niva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poi<br />
lo scorso luglio, assieme al mio caro amico Michele<br />
Morrocchi ho aperto il “Nedo Ludi fans Club” su<br />
Facebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamo<br />
già quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che<br />
“dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciato<br />
a pensarlo ho scoperto che ce l’avevo già dentro.<br />
/Ciro Becchimanzi<br />
IL PROGRAMMA<br />
Sei mostre per un 2010<br />
a base di arte e cultura<br />
n anno di mostre che portano apre<br />
Uche coniuga opere d’arte e storie da<br />
raccontare, nell’anno in cui si celebrano<br />
alcune importanti ricorrenze. E’ stata<br />
presentata a Roma “Firenze 2010. Un<br />
anno ad arte”, nuova stagione espositiva<br />
del Polo museale <strong>fi</strong>orentino, organizzata<br />
in partnership con l’Ente cassa di risparmio<br />
e Firenze Musei. Si comincia il 25<br />
marzo con “Pregio e bellezza. Cammei e<br />
intagli dei Medici” (<strong>fi</strong>no al 27 giugno) al<br />
Museo degli argenti di Palazzo Pitti, dove<br />
verranno esposte le preziose gemme rinascimentali<br />
che indossava la famiglia che<br />
governava la città. Si prosegue con l’attesissimo<br />
arrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre),<br />
dell’antologica dedicata a Caravaggio<br />
e i caravaggeschi che a quarant’anni<br />
dalla mostra curata dalla storica dell’arte<br />
Evelina Borea, porta alla Galleria degli<br />
Uf<strong>fi</strong>zi e alla Palatina un centinaio di capo<strong>lavori</strong><br />
realizzati dall’artista e dai suoi<br />
seguaci, proprio nell’anno in cui ricorre<br />
il quarto centenario della morte del pittore.<br />
La terza tappa è <strong>fi</strong>ssata alla Galleria<br />
dell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1<br />
novembre, <strong>prende</strong>rà vita “Virtù d’amore.<br />
Pittura nuziale nel Quattrocento <strong>fi</strong>orentino”,<br />
organizzata in collaborazione con il<br />
museo Horne, nella quale verrà esposta<br />
una selezione so<strong>fi</strong>sticatissima dei cassoni<br />
e delle spalliere che arredavano le camere<br />
da letto rinascimentali: da quello realizzato<br />
per la nascita di Lorenzo il Magni<strong>fi</strong>co,<br />
conservato al Metropolitan Museum<br />
di New York, a quelli dipinti da pittori<br />
che hanno fatto la storia, come Botticelli<br />
e Filippo Lippo. La curiosa esposizione<br />
che segue è “Parigi val bene una messa.<br />
L’omaggio dei Medici a Enrico IV re di<br />
Spagna” che dopo aver fatto tappa al Musée<br />
national du château de Pau, porterà<br />
alle Cappelle Medicee le 19 tele che Cosimo<br />
II commissionò a pittori accademici<br />
<strong>fi</strong>orentini per celebrare le esequie del re<br />
di Francia e Navarra il 16 settembre 1610<br />
nella Basilica di <strong>San</strong> Lorenzo. <strong>Il</strong> 20 luglio<br />
sarà la volta di “Vinum nostrum. Arte,<br />
scienza e miti del vino nelle civiltà del<br />
Mediterraneo Antico”, dedicata alla cultura<br />
del vino nell’antichità e organizzata<br />
insieme al Museo Galileo. A chiudere la<br />
stagione ci pensano “I grandi bronzi del<br />
battistero. Rustici e Leonardo” (dal 10<br />
settembre al 10 gennaio 2011) che verranno<br />
esposti al Bargello prima di tornare<br />
al Museo dell’Opera del Duomo.<br />
Uno dei dipinti in mostra
cultura 35<br />
LA MANIFESTAZIONE/1. Di nuovo in città le proposte della <strong>fi</strong>era che inaugura l’anno della moda<br />
Gennaio è sinonimo di Pitti Immagine<br />
Barbara Biondi<br />
Cinquantanovemila metri quadrati<br />
di spazi allestiti, 739 aziende con<br />
più di 800 marchi, più di 20mila<br />
compratori attesi. Sono questi i<br />
numeri della moda in città, olimpo fashion<br />
che a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine.<br />
“Pitti Uomo fa da apripista e dà<br />
una risposta forte alle tras<strong>forma</strong>zioni del<br />
mercato, rivoluzionando la progettazione<br />
del salone – dice Raffaello Napoleone, amministratore<br />
delegato di Pitti Immagine -.<br />
Così a questa edizione il padiglione centrale<br />
si presenta con un nuovo layout, af<strong>fi</strong>dato a<br />
uno dei nomi più interessanti nel panorama<br />
internazionale dell’architettura e del design,<br />
Patricia Urquiola. E cambia di conseguenza<br />
l’aspetto complessivo della <strong>fi</strong>era, che si<br />
afferma de<strong>fi</strong>nitivamente come luogo di ricerca,<br />
sperimentazione e novità oltre che di<br />
incontro e scambio per la Pitti community”.<br />
Nuovo volto dunque per l’evento che inaugura<br />
l’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio).<br />
Tra i progetti speciali, le anteprime e i<br />
lanci internazionali che saranno protagonisti<br />
alla Fortezza da Basso sono da segnalare: lo<br />
speciale allestimento con il quale Everlast<br />
festeggerà i 100 anni del marchio, ideato<br />
dall’architetto Elio Di Franco, l’importan-<br />
te spazio espositivo, all’esterno dell’Arena<br />
Strozzi, con cui il marchio Add presenterà<br />
il suo stile e la nuova collezione, il debutto<br />
a Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswear<br />
contemporaneo, l’olandese Denham,<br />
l’esordio internazionale di Fornarina Sport<br />
Glam, la nuova linea <strong>fi</strong>tness-chic di Fornarina<br />
e in<strong>fi</strong>ne la presentazione world<strong>wi</strong>de della<br />
collezione di un prestigioso marchio heritage<br />
scozzese come Barbour. Ma non solo,<br />
c’è “What’s Fashion About?”, ed è un nuovo<br />
tributo alla community internazionale dei<br />
buyer e dei visitatori della manifestazione<br />
il tema conduttore di questo Pitti Uomo,<br />
legato alle parole, alle idee e al gossip del<br />
mondo della moda. “Ci sarà un <strong>fi</strong>tto montaggio<br />
di interviste realizzate da un gruppo<br />
di blogger itineranti” spiega Agostino Poletto,<br />
vice-direttore generale di Pitti Immagine<br />
“ancora una volta saranno protagonisti i Pitti<br />
People, la variegata community di buyer,<br />
stampa e visitatori che con il loro stile e le<br />
loro idee contribuiscono a rendere unico il<br />
Pitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza da<br />
Basso ci sarà un’installazione fatta da un<br />
imponente nastro su cui si accumuleranno<br />
parole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcuni<br />
dei protagonisti di Pitti Uomo. Grande<br />
embrano rincorrersi. Dopo le novità per<br />
Si grandi, seguono a ruota i suggerimenti<br />
per le tendenze dei bambini più modaioli.<br />
Tra le importanti novità di questo Pitti<br />
Bimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza)<br />
ci sono le presentazioni speciali di griffe<br />
come Junior Jean-Paul Gaultier e Paul<br />
Smith Kids, il rientro di Diesel Kids, che<br />
l’azienda presenterà in uno spazio dedicato<br />
assieme a Diesel Footwear e alla nuova<br />
collezione di John Galliano, e poi i nuovi<br />
ingressi delle collezioni bambino di grandi<br />
nomi internazionali come Adidas, Custo<br />
Barcelona, Desigual e Notify. Insomma<br />
attesa per gli ospiti vip, che come ogni edizione,<br />
animano le serate <strong>fi</strong>orentine di Pitti.<br />
Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon,<br />
designer britannico che presenterà la sua<br />
collezione in un maxi-evento alla manifat-<br />
sempre di più la moda dei più piccini fa<br />
invidia alle griffe dei grandi. Addio tutine<br />
e felpe da strascicare dovunque, benvenuta<br />
attenzione ai marchi, ai colori più trendy e<br />
alle novità in fatto di gusti e abbinamenti.<br />
<strong>Il</strong> successo di Pitti Bimbo è legato anche<br />
agli importanti momenti di comunicazione,<br />
s<strong>fi</strong>late e iniziative legate al mondo dei<br />
più piccoli che a ogni edizione af<strong>fi</strong>ancano<br />
la manifestazione. Sempre più seguite le<br />
s<strong>fi</strong>late, da cui partono non soltanto le tendenze<br />
di collezione ma anche preziose indicazioni<br />
di styling e di abbinamento tra<br />
abiti e accessori. E Pitti non è Pitti senza<br />
tura Richard Ginori e Corneliani, storico<br />
brand legato all’abbigliamento maschile. Da<br />
non perdere anche il <strong>fi</strong>ume di appuntamenti<br />
di Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pour<br />
elle”.<br />
LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autore<br />
Bimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorni<br />
l’immancabile appuntamento con i Filati<br />
(dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà come<br />
di consueto la stagione invernale del calendario<br />
della moda <strong>fi</strong>orentina. “La forza di<br />
Pitti Filati è nel suo essere un vero laboratorio<br />
di ricerca – dice Agostino Poletto,<br />
vice-direttore generale di Pitti Immagine<br />
– l’osservatorio privilegiato delle tendenze<br />
della moda del futuro. <strong>Il</strong> nostro pubblico<br />
provenienti da tutto il mondo viene a Firenze<br />
per vedere l’eccellenza della <strong>fi</strong>latura<br />
internazionale, a caccia di suggestioni<br />
creative sempre nuove”. Che la festa abbia<br />
inizio.<br />
/B.B.<br />
1069345
IL PERSONAGGIO. Un inizio (molto) dif<strong>fi</strong>cile in viola, ora farne a meno è quasi impossibile<br />
Goleador e talismano, la rinascita di Vargas<br />
<strong>Il</strong> peruviano non è solo la principale fonte di assist per l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadra<br />
non perde. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”<br />
Cristina Guerri<br />
Se non fosse stato per il suo stratosferico inizio di stagione<br />
(e in parte per il <strong>fi</strong>nale della precedente), Juan<br />
Vargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitori<br />
del “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola Felipe<br />
Melo. E invece il peruviano, 27 anni il prossimo ottobre, è la<br />
rivelazione di questa Fiorentina. A detta degli esperti il vero Vargas<br />
è sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciato<br />
a Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sono<br />
riconducibili al dif<strong>fi</strong>cile periodo di adattamento che il giocatore<br />
stava attraversando. Un periodo durato quasi tutto il campionato<br />
e coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che,<br />
per lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative)<br />
del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiarato<br />
l’esterno - però non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,<br />
...Entra, siedi e cuci!<br />
Cucilandia Firenze e’ un club del cucito a macchina<br />
dove cortesia ed accoglienza rendono l’ambiente<br />
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da tutti i paesi del mondo soddisferanno<br />
anche le clienti piu’ esigenti.<br />
sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto che<br />
se oggi, in un periodo così positivo, dovessi tornare a correre<br />
sulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccio<br />
in fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degli<br />
assist per l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador.<br />
<strong>Il</strong> perché? Basta analizzare le partite in cui il mancino<br />
ha segnato. <strong>Il</strong> primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto,<br />
Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante per<br />
il passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino contro<br />
la Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro il<br />
Lione (1-0) decisiva per il passaggio agli ottavi. Finita qui? No,<br />
anche con l’Atalanta (2-0) il peruviano è andato a segno con un<br />
bellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo signi<strong>fi</strong>ca che<br />
quando “El Loco” segna, la Fiorentina non perde. Con le sue super-prestazioni,<br />
l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori più<br />
conosciuti secondo la classi<strong>fi</strong>ca Iffhs, l’Istituto di storia e statistica<br />
calcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club più<br />
forti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona.<br />
Queste le big interessate del giocatore, che dovranno però<br />
sborsare tra i 20 e i 25 milioni per acquistarlo. Interesse che non<br />
tocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quello<br />
di fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non mi<br />
riguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momento<br />
opportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina.<br />
Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola in<br />
alto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So bene<br />
che circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come tali<br />
vanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare del<br />
domani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agente<br />
del giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensare<br />
solo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate a<br />
lui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie.<br />
Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juan<br />
non ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”.<br />
Ti aspettiamo… E <strong>fi</strong>no a <strong>fi</strong>ne mese se ti iscriverai ai nostri corsi<br />
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sport<br />
IL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare per i viola. Soprattutto oltre i con<strong>fi</strong>ni nazionali<br />
E la Fiorentina diventò a misura d’Europa<br />
È stata l’unica italiana a vincere il proprio girone di<br />
Champions e la seconda in assoluto, dietro al Real<br />
Madrid, per gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie A<br />
Cristina Guerri<br />
I<br />
risultati parlano chiaro: si è chiuso<br />
un 2009 da incorniciare per la<br />
Fiorentina. Dopo il quarto posto<br />
raggiunto la scorsa stagione, i viola<br />
terminano l’anno con la storica quali<strong>fi</strong>cazione<br />
agli ottavi di Champions League.<br />
Anche se le partite - tra preliminari,<br />
Champions e campionato - giocate dai<br />
viola sono state veramente tante, il 2009<br />
non è l’anno solare con più gare disputate<br />
nell’era dei Della Valle. Quello con<br />
più partite rimane il 2008 (58), mentre il<br />
2009 resta fermo a 47 (potevano essere<br />
48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandata<br />
causa neve). Confrontando i numeri<br />
del campionato con quelli europei,<br />
sembra che la Fiorentina viaggi molto<br />
più in Europa che nella serie A italiana.<br />
Anche non dimenticando la sfortunata<br />
apparizione in Coppa Uefa dell’anno<br />
scorso (quando i viola furono eliminati<br />
dall’Ajax nei sedicesimi di <strong>fi</strong>nale),<br />
la Fiorentina chiude la fase a gironi di<br />
Champions League con una sola scon<strong>fi</strong>tta<br />
(quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non è<br />
<strong>fi</strong>nita qui. Perché la squadra di Prandelli<br />
è stata l’unica italiana su quattro a vincere<br />
il proprio girone di quali<strong>fi</strong>cazione, e<br />
con le 14 reti fatte è la seconda squadra in<br />
assoluto (dietro al Real Madrid) per il nu-<br />
mero dei gol realizzati. Anche per Cesare<br />
Prandelli è stato un 2009 da incorniciare.<br />
Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti,<br />
il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardini<br />
in testa alla classi<strong>fi</strong>ca degli allenatori<br />
più vincenti della storia viola, a quota 99<br />
successi. Poco tempo dopo, nel turno che<br />
ha visto la Fiorentina di scena a Livorno<br />
(0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesima<br />
vittoria in 197 partite (record assoluto)<br />
alla guida della squadra gigliata.<br />
La 101esima vittoria però, siamo sicuri,<br />
resterà quella più bella per il tecnico di<br />
Orzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpool<br />
del 29 settembre. Un record lo ha<br />
raggiunto anche Alberto Gilardino. Con<br />
la rete del 2-1 ad An<strong>fi</strong>eld, l’attaccante<br />
ex Milan ha raggiunto Gabriel Batistuta<br />
in vetta alla classi<strong>fi</strong>ca dei marcatori europei<br />
della Fiorentina. Dopo i 6 centri<br />
della stagione scorsa (preliminare con lo<br />
Slavia Praga compreso), infatti, la punta<br />
dei viola ha già toccato quota 4 reti dopo<br />
la prima fase dell’edizione di quest’anno.<br />
In campionato, invece, la Fiorentina<br />
viaggia a velocità più moderata. I viola<br />
terminano l’anno solare al sesto posto<br />
con 60 punti (comanda l’Inter con 81),<br />
mentre nel 2008 si erano piazzati quarti<br />
con 70 lunghezze.<br />
VERSO GLI OTTAVI<br />
Ancora i tedeschi sul cammino della squadra di Prandelli<br />
C’è il Bayern Monaco, missione rivincita<br />
ra sicuramente l’avversaria da evitare.<br />
EMa la mano di Emilio Butragueño - ex<br />
attaccante del Real Madrid e della nazionale<br />
spagnola - ha voluto far incontrare nuovamente<br />
Fiorentina e Bayern Monaco. Oltre<br />
ai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos e<br />
Cska Mosca erano tra le possibili avversarie<br />
per gli ottavi di Champions League. <strong>Il</strong> destino<br />
è stato ancora una volta crudele con la<br />
Fiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool,<br />
a una nuova impresa per raggiungere un<br />
risultato storico: i quarti di <strong>fi</strong>nale della più<br />
prestigiosa competizione europea per club.<br />
L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocherà<br />
il 17 febbraio nello strepitoso Allianz<br />
Arena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0<br />
a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzo<br />
al Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”,<br />
aveva commentato a caldo lo spoglia-<br />
37<br />
toio viola. Diverso il pensiero di Sebastien<br />
Frey, voglioso di rivincita nei confronti del<br />
club tedesco. “Vorrei - aveva espresso subito<br />
dopo la vittoria ad An<strong>fi</strong>eld - incontrare subito<br />
i tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”.<br />
Un conto in sospeso ce l’avrà anche Manuel<br />
Vargas, autore della sua peggiore prestazione<br />
in maglia viola (per lui, lo scorso anno,<br />
90 minuti di errori e orrori). Più moderato<br />
il commento di Karl Heinz Rummenigge,<br />
presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio,<br />
ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”.<br />
Tutt’altro che positivo, infatti, il percorso intrapreso<br />
<strong>fi</strong>n qui dal club tedesco. Dopo un<br />
modestissimo inizio, il Bayern è ora terzo in<br />
campionato e ha ottenuto il secondo posto<br />
nel girone europeo dietro al Bordeaux. E per<br />
la Fiorentina - Lione insegna - la vendetta è<br />
un piatto che va servito freddo. /C.G.<br />
1014264
38 Gennaio 2010<br />
L’INTERVISTA. Barbara Nutini illustra il successo della Fiorentina Pattinaggio<br />
Novoli, l’eccellenza è sui pattini<br />
Carlo Marrone<br />
Parlare con Barbara Nutini (al centro nella<br />
foto) è come ripercorrere la storia del pattinaggio<br />
<strong>fi</strong>orentino. Una storia ambientata<br />
a Rifredi. Iniziata nella pista all’aperto<br />
di via Allori dove a 10 anni, tornando da scuola,<br />
Barbara ha cominciato a pattinare. Oggi quella<br />
bambina è la responsabile di una delle società più<br />
importanti di Firenze, la Fiorentina Pattinaggio,<br />
che ha sede nell’invidiatissimo Palarotelle in via<br />
dell’Olmatello. Di conseguenza, questa intervista<br />
non poteva che essere il racconto di una storia,<br />
lunga una vita, di amore per il pattinaggio.<br />
Qual è la sua storia sportiva?<br />
Ho pattinato dai 10 ai 18 anni, poi mi sono subito<br />
dedicata ad allenare. L’ho fatto per una decina di<br />
anni, <strong>fi</strong>no a quando non ho dovuto smettere per<br />
problemi personali. Ho ripreso nel 2003, quando<br />
è nata una nuova disciplina: i gruppi spettacolo.<br />
Avete raggiunto qualche traguardo importante?<br />
Sì, nel 2004 siamo arrivati secondi ai campionati<br />
europei di Firenze e l’anno successivo siamo arrivati<br />
quarti a quelli di Copenaghen.<br />
Come è diventata responsabile della Fiorentina<br />
Pattinaggio?<br />
Nel 2004 c’è stato il bando per la gestione del Palarotelle.<br />
Così, visti i buoni risultati, io e il mio<br />
staff abbiamo deciso di partecipare. Vinta la gara,<br />
nel 2005 abbiamo preso in mano la società e abbiamo<br />
deciso di puntare tutto sui giovani.<br />
<strong>Il</strong> pattinaggio è radicato a Firenze?<br />
Anche se non ci sono molti spazi, è uno sport<br />
molto diffuso e con un discreto seguito.<br />
Avete molte atlete?<br />
Nel giro di pochi anni abbiamo triplicato le iscrizioni.<br />
Oggi contiamo più di 60 atlete, che compe-<br />
Passione nell’allenare e amore per questa disciplina: così, la responsabile di una<br />
delle più importanti società cittadine è riuscita a portare il club in cima a tutte<br />
le classi<strong>fi</strong> che. E al Palarotelle continua la sua missione: puntare tutto sui giovani<br />
Barbara Nutini<br />
sport nel quartiere<br />
tono a livello agonistico.<br />
Come spiega questo boom?<br />
<strong>Il</strong> nostro successo in termini di adesioni e di risultati<br />
sportivi è da ricollegare a due fattori: primo,<br />
l’indiscussa qualità dello staff tecnico che è composto<br />
da me, Marco Pecchioli (Gruppi e Obbligatori)<br />
e Luca Dallai (quattro volte campione del<br />
mondo dal 1999 al 2002, ndr); secondo, la possibilità<br />
di disporre di uno spazio coperto.<br />
Ci sono atlete che hanno raggiunto livelli importanti?<br />
Asia Massai (a sinistra nella foto) è stata convocata<br />
nella nazionale giovanile, e Rachele nel 2001<br />
ha vinto il campionato italiano.<br />
Speranze per il futuro?<br />
Speriamo che Asia venga riconvocata in nazionale,<br />
e in generale <strong>lavori</strong>amo perché tutte le nostre<br />
atlete possano sviluppare al massimo le proprie<br />
potenzialità.<br />
Quindi siete una delle società di punta del panorama<br />
<strong>fi</strong>orentino?<br />
Direi che siamo la prima società a livello provinciale,<br />
una delle più forti a livello toscano e fra le<br />
prime a livello italiano.<br />
Perché consiglierebbe di iniziare a pattinare?<br />
Perché è uno sport che unisce l’aspetto artistico a<br />
quello puramente atletico, e poi perché è un ambiente<br />
estremamente coinvolgente. Infatti, pur essendo<br />
una disciplina individuale, si crea un bello<br />
spirito di gruppo che unisce non soltanto le atlete,<br />
ma anche le famiglie. Siamo una grande famiglia,<br />
questa è la nostra forza.<br />
930736
40 Gennaio 2010<br />
L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1<br />
<strong>Il</strong> baseball può tornare a volare<br />
Lorenzo Mossani<br />
Serie A. Finalmente una bella<br />
notizia per il baseball “made<br />
in Florence”. Troppi anni<br />
sono passati da quando Faso<br />
di Elio e Le Storie Tese esclamò in un<br />
concerto: “Fiorentini, avete una squadra<br />
di A1, dovete essere felici, è un<br />
bellissimo sport!”. Da allora ci sono<br />
stati solo problemi e tante delusioni.<br />
Nella prossima stagione la Fiorentina<br />
Baseball giocherà insieme all’Arezzo<br />
Baseball, detentore del titolo attuale<br />
della A2. La società aretina, per voce<br />
del proprio presidente Fabrizio Casalini,<br />
ha convinto uno scettico Pier<br />
Cesare Vita, presidente del glorioso<br />
sodalizio biancorosso, titubante soprattutto<br />
per i costi. Ma Firenze ha<br />
bisogno di lottare ancora per qualcosa<br />
d’importante ed è una piazza ambiziosa,<br />
quindi l’unione delle forze era<br />
necessaria per far tornare pubblico<br />
e sponsor al diamante del Campo di<br />
Marte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzo<br />
vuol dire spese dimezzate: questo<br />
assume un valore ancora maggiore<br />
se si pensa che, da sola, la Fiorentina<br />
avrebbe dovuto giocare il campionato<br />
di B. Segnali positivi arrivano anche<br />
dallo sponsor, Banca Etruria, che si<br />
è detta pronta per un campionato di<br />
vertice, aumentando il budget per la<br />
prossima stagione sportiva. La squadra<br />
sarà composta da una “fusione” di<br />
circa 10 giocatori dell’attuale Arezzo<br />
Baseball insieme a un’altra decina di<br />
appartenenti attualmente alla Fiorentina<br />
Baseball. Le magliette porteranno<br />
Pinto in azione<br />
i due loghi. Ovvia la soddisfazione<br />
delle due società, le parole di Fabrizio<br />
Casalini sono chiare: “Lo spirito di<br />
questa nuova collaborazione nasce da<br />
una serie di esigenze e necessità oggettive.<br />
L’unione delle due forze, sia<br />
societarie che sportive, porterà ad affrontare<br />
la prossima importantissima<br />
stagione con più motivi di interesse,<br />
sia tecnici che economici”. Per la Fiorentina<br />
Baseball, alla quale purtroppo<br />
il campo non aveva regalato la promozione,<br />
questa è davvero un’occasione<br />
irripetibile. Così il “nove” che uscirà<br />
dalla fusione potrebbe direttamente<br />
competere con le migliori squadre<br />
della categoria. Un’ipotetica squadra<br />
con: Pinto in terza, Bindi interbase,<br />
Cappuccini e/o Parri in prima, Pipo<br />
Ristori in seconda, un <strong>parco</strong> lanciatori<br />
unito da far invidia a qualsiasi squadra.<br />
Soddisfatte le due società che hanno<br />
raggiunto un accordo di collaborazione<br />
in vista delle prossime stagioni<br />
sportive. L’accordo avrà durata di un<br />
anno, ma i due club si propongono di<br />
attuare una progettualità che miri alla<br />
prosecuzione dell’accordo anche per<br />
le annate sportive 2011 e 2012, per affrontare<br />
al meglio il nuovo campionato<br />
di Serie A. <strong>Il</strong> sogno sarebbe quello<br />
di raggiungere il Grosseto in Serie A1.<br />
IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle Cascine<br />
Dall’equitazione alla danza,<br />
al “Filo” c’è spazio per tutti<br />
mmerso nel verde del <strong>parco</strong> del-<br />
<strong>Il</strong>e Cascine, il circolo ricreativo “<strong>Il</strong><br />
Filo” sta diventando uno dei centri<br />
culturali più attivi in città. Tante le<br />
discipline che rendono questa associazione<br />
unica nel suo genere. Ogni socio<br />
fondatore è responsabile di un settore.<br />
L’idea di avere un responsabile per<br />
ogni disciplina è venuta al momento<br />
della fondazione del circolo, per evitare<br />
di creare quelle chiusure, caratteristiche<br />
di molte associazioni monodisciplinari<br />
che aumentano la coesione<br />
del gruppo, ma ne diminuiscono la<br />
forza. L’idea di apertura all’esterno si<br />
riscontra anche nelle attività: sempre<br />
aperte a tutti, soci e non. Un nuovo<br />
socio perciò non è considerato solo<br />
un numero, ma avrà buone possibilità<br />
di diventare responsabile di un nuovo<br />
settore, allargando ulteriormente il<br />
Ogni socio<br />
fondatore<br />
è responsabile<br />
di un settore<br />
raggio di azione del club. Le discipline<br />
in cui il circolo ricreativo “<strong>Il</strong> Filo”<br />
è specializzato sono veramente tante,<br />
molte delle quali de<strong>fi</strong>nite, ingiustamente,<br />
di nicchia: fattore che porta le<br />
persone a non <strong>prende</strong>rle neanche in<br />
considerazione. <strong>Il</strong> caso del polo può<br />
essere preso ad esempio. Vista la fortuna<br />
della scuola di equitazione e la<br />
possibilità di avere a disposizione un<br />
sport<br />
ippodromo come quello del Visarno,<br />
provare a organizzare una squadra di<br />
polo è stato il passaggio successivo:<br />
molto soddisfatti dell’operazione si<br />
sono detti il presidente Ceccherelli e<br />
il responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietà<br />
anche nella diffusione della<br />
cultura. Sono attivi corsi di moda,<br />
arte, spettacolo e cucina, e negli ultimi<br />
tempi è stata data molta importanza<br />
al risparmio energetico. Gli sport più<br />
seguiti dai soci sono il bridge, la vela<br />
e la danza, ma come dice la denominazione<br />
del circolo, “Filo”, tutto può<br />
cambiare ed essere aggiunto a questo<br />
panorama di discipline. La solidarietà<br />
e le attività sociali sono sempre<br />
presenti, e le collaborazioni con enti<br />
bene<strong>fi</strong>ci sono molteplici. <strong>Il</strong> tempo libero<br />
è poco, ma per chi ha voglia di<br />
non perdere più il “<strong>fi</strong>lo”, vagando di<br />
club in club, questo è il luogo adatto:<br />
e, se qualcuno ha un’idea, il “<strong>fi</strong>lo” si<br />
potrebbe allungare.<br />
/L.M.
sport<br />
FOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2<br />
I “primi” dieci anni dei Guel<strong>fi</strong> Firenze<br />
Simone Spadaro<br />
Solo a primavera tornerà il campionato<br />
di football americano, con i Guel<strong>fi</strong><br />
Firenze in serie A2. Nella passata<br />
stagione, la squadra del presidente<br />
Alessandro Dallai, dopo un ottimo campionato,<br />
si è dovuta inchinare, in semi<strong>fi</strong>nale, agli<br />
Shark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere lo<br />
scudetto di serie A2 rimane immutato anche<br />
per la stagione che avrà inizio il prossimo 14<br />
marzo per concludersi, come sempre, a luglio.<br />
“<strong>Il</strong> mondo del football americano italiano è<br />
diviso in due federazioni – spiega il presidente<br />
Dallai – noi siamo af<strong>fi</strong>liati alla Fidaf, che è<br />
l’unica riconosciuta e che sta per entrare, di<br />
diritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che è<br />
una federazione in cui alcune società si sono<br />
staccate perché volevano creare squadre con<br />
gli stranieri. Una scelta ideologica che noi non<br />
abbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprio<br />
per far crescere questo sport, giocare senza gli<br />
stranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatori<br />
americani e italiani. La scelta di allestire<br />
squadre composte da soli italiani può essere<br />
molto utile a tutto il movimento”. E i risultati<br />
si vedono. “Abbiamo due squadre, l’Under 21<br />
e l’Under 18, che si sono comportate molto<br />
bene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionale<br />
under 21, i Guel<strong>fi</strong> sono stati scon<strong>fi</strong>tti<br />
solo nei quarti di <strong>fi</strong>nale, a Bolzano dai Giants<br />
per 13 a 6, al termine di una battaglia durissima<br />
e avvincente. L’Under 18 ha ricevuto<br />
innumerevoli complimenti per il campionato<br />
disputato. <strong>Il</strong> football americano – aggiunge<br />
Dallai – sta incuriosendo e interessando moltissimi<br />
giovani. La prima squadra, anche se<br />
è ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ di<br />
IL CORSO. Più sicurezza per le donne<br />
bbiamo dato il nostro pa-<br />
“A trocinio a questa prima<br />
fase sperimentale del corso, perché<br />
lo riteniamo un importante<br />
servizio, peraltro gratuito, fornito<br />
alla cittadinanza. Ben vengano<br />
altre iniziative come questa, che<br />
aiutino noi donne a sentirci più<br />
sicure”. Parole semplici quelle<br />
di Barbara Cavandoli, assessore<br />
allo sport del Comune di Firenze,<br />
sempre più occupata ad affrontare<br />
problemi sociali attraverso le discipline<br />
sportive. Sono purtroppo<br />
in un aumento aggressioni, stupri,<br />
borseggi e rapine ai danni delle<br />
donne, che da oggi avranno un<br />
aiuto in più per la propria difesa.<br />
Da sabato 23 gennaio a sabato 20<br />
febbraio, dalle 14.30 alle 16.30,<br />
alla palestra Body Line Center di<br />
via dello Steccuto 5r inizierà, infatti,<br />
il percorso del tutto gratuito<br />
di “Self Defence e antiaggressione<br />
femminile”, dedicato principalmente<br />
a donne di tutte le età del<br />
quartiere 5, per poi essere esteso a<br />
tutti gli altri quartieri <strong>fi</strong>orentini. I<br />
tecnici federali Toni Enrico e Paolo<br />
Pinzauti, fondatori dell’associazione<br />
no-pro<strong>fi</strong>t Asd Florence<br />
Self Dence Academy, proporranno<br />
10 ore di lezione: prevenzione,<br />
argomenti giuridici per non cade-<br />
SCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei <strong>fi</strong>orentini”: ecco gli eventi principali<br />
Appuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonista<br />
arrivata la neve in Appennino. E gli im-<br />
È pianti dell’Abetone, la “montagna dei<br />
<strong>fi</strong>orentini”, sono in funzione a ritmo continuo.<br />
Non solo la possibilità di sciare per tanti<br />
appassionati, sono molti gli appuntamenti<br />
agonistici previsti nel corso dell’inverno, tra<br />
cui gare Fis e Master, i circuiti per le categorie<br />
giovanili, e poi importanti manifestazioni<br />
nazionali e internazionali. In particolare, il<br />
“Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e i<br />
Campionati italiani allievi e ragazzi, dal 29<br />
al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile,<br />
la 51esima edizione dei Campionati italiani<br />
Uisp (Unione italiana sport per tutti), che<br />
Imparare a difendersi. Gratis<br />
re in eccesso di difesa, psicologia<br />
applicata e tecniche e tattiche di<br />
autodifesa, principalmente studiate<br />
su situazioni reali che potrebbero<br />
accadere sulla strada; difesa<br />
da aggressioni o minacce da armi<br />
bianche come coltello e bastone;<br />
difesa da aggressioni o coercizione<br />
a mano nuda; difesa da pistola,<br />
antistupro, antitaccheggio<br />
e antirapina sia su mezzi privati<br />
che pubblici e a piedi. Le allieve<br />
impareranno quindi a sviluppare<br />
una mentalità difensiva che porteranno<br />
con sé per tutto il resto della<br />
vita. In<strong>forma</strong>zioni e iscrizioni<br />
al Body Line Center in via dello<br />
Steccuto 5r.<br />
/L.M.<br />
giocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani.<br />
Sono tanti i <strong>fi</strong>orentini che si stanno avvicinando ai Guel<strong>fi</strong> Firenze e si appassionano<br />
a questo sport”. La disciplina principe degli Stati Uniti potrebbe,<br />
addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai molte<br />
le società che allestiscono squadre Under 15 e, qualcuna, anche l’Under 13,<br />
questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica.<br />
Proprio gli Under 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove il<br />
contatto <strong>fi</strong>sico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierina<br />
attaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina.<br />
Ecco perché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. <strong>Il</strong> contatto<br />
<strong>fi</strong>sico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possono<br />
cimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono i<br />
dieci anni di fondazione dei Guel<strong>fi</strong>. “E stiamo preparando la Coppa Toscana<br />
allo stadio Ridol<strong>fi</strong>, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio<br />
– annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa per tutti i <strong>fi</strong>orentini<br />
con partite tra i Guel<strong>fi</strong> e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. Un modo per<br />
far conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.<br />
porteranno 400 persone nella stazione pistoiese.<br />
Una stagione anche ricca di ricorrenze,<br />
a partire dai 90 anni della campionessa Celina<br />
Seghi, che saranno festeggiati nel mese<br />
di marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60<br />
anni dalla vittoria in discesa libera di Zeno<br />
Colò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni dello<br />
Sci club Abetone – Val di Lima. Come di<br />
consueto, anche quest’anno saranno molte le<br />
occasioni per iniziative di valorizzazione dei<br />
legami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sci<br />
club <strong>fi</strong>orentini e occasioni per manifestazioni<br />
di festa e d’amicizia tra il capoluogo toscano<br />
e la “sua” montagna.<br />
/Sim.Spa.<br />
DUBBIO, CONTROLLO, RIPETIZIONE... “E’ più forte di<br />
me...Non posso fare a meno di controllare di aver chiuso bene la<br />
porta e poi tornare indietro, e indietro, e poi ancora indietro...”; “In<br />
quel momento è come se esistesse solo quel pensiero, non riesco<br />
a distogliere la mente da esso nel modo più assoluto, e così devo<br />
contare, e ripetere...”; “Penso e faccio azioni così assurde...credo<br />
di essere solo al mondo!” “Sento che non sono sicura di aver letto<br />
bene e così rileggo, e rileggo, e mi rendo conto che il tempo passa<br />
ed io sono sempre alla stessa pagina...”; “Temo che mi possa<br />
accadere qualcosa di terribile e così sono costretto a dover fare<br />
tutta una serie di movimenti...solo così mi tranquillizzo, ma poi è<br />
peggio.”<br />
A chiunque sarà capitato di non essere certo di aver chiuso l’auto<br />
o spento il gas, di credere in qualche azione scaramantica che ci<br />
NON SEI SOLO...<br />
chiedi aiuto ad un professionista<br />
RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA<br />
DR.SSA DEBORA GILARDI<br />
Approccio cognitivo - Comportamentale<br />
Master in Disturbi dell'Alimentazione e Obesità<br />
Iscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388<br />
possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenere<br />
in un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, ma<br />
quando si inizia a percepire disagio, la sensazione che non dipenda<br />
più da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopra<br />
descritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontare<br />
la problematica ossessivo-complusiva. È un problema molto<br />
diffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, che<br />
può interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poiché<br />
invade la quotidianità e limita il raggio di azione della persona<br />
che ne soffre. La persona è aiutata dal professionista ad uscire<br />
dal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e delle<br />
compulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportune<br />
tecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propria<br />
qualità di vita.<br />
Ricorda<br />
“Nessun uomo è un’isola”<br />
(J. Donne)<br />
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CONTATTARE Cell. 347 22 68 806 E-mail: debo.gilardi@alice.it<br />
41<br />
1070809
42 Gennaio 2010<br />
Inviaci le tue lettere a<br />
redazione@<br />
ilreporter.it<br />
Lettere e segnalazioni:<br />
tutto su www.ilreporter.it<br />
Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche<br />
veri e propri articoli scritti dai lettori.<br />
Tutto questo ed altro ancora sul portale<br />
www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non<br />
trovano spazio in queste pagine saranno<br />
pubblicate sul sito. E poi spazio ai<br />
commenti e alle vostre opinioni<br />
“CICLODROMO DI SAN BARTOLO A<br />
CINTOIA, LA MIA RISPOSTA”<br />
L’intervento di realizzazione del ciclodromo<br />
“Graziella Cenni” di <strong>San</strong> Bartolo a Cintoia è stato<br />
<strong>forma</strong>lmente ultimato il 16 marzo 2009, in<br />
data 8 gennaio 2009 sono state consegnate le<br />
chiavi dell’impianto alla Commissione Sport del<br />
Q4, af<strong>fi</strong>nché si potessero svolgere i preparativi<br />
dell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio<br />
2009. <strong>Il</strong> Q4 ha provvisoriamente af<strong>fi</strong>dato le chiavi<br />
della pista alla Società sportiva Itala Ciclismo<br />
che gestisce con merito e in via transitoria, il<br />
plesso. <strong>Il</strong> 16 novembre 2009 sono iniziati i <strong>lavori</strong><br />
di completamento dell’appalto per l’installazione<br />
dell’impianto di illuminazione, al <strong>fi</strong>ne di<br />
consentire il pieno utilizzo della pista in orari<br />
notturni e nel periodo invernale, <strong>lavori</strong> dunque<br />
che termineranno entro i primi mesi del<br />
2010. Successivamente l’Uf<strong>fi</strong>cio Tecnico Sport<br />
redigerà il Certi<strong>fi</strong>cato di Regolare Esecuzione<br />
dell’appalto di realizzazione della pista. Ecco,<br />
questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservato<br />
ed eseguito per portare a termine la struttura<br />
del ciclodromo “Graziella Cenni” di <strong>San</strong> Bartolo<br />
a Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) e<br />
Fanelli (del Q4) rilevano su “<strong>Reporter</strong>” del mese<br />
di dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzo<br />
dell’impianto in discussione, raccontata così,<br />
sembrerebbe anche vera; i fatti però sono<br />
riportati in testa a questo articolo, aggiungo<br />
inoltre che, non essendo del tutto ultimato e<br />
non avendo ancora le dovute certi<strong>fi</strong>cazioni per<br />
il pieno utilizzo della struttura, diventa assai<br />
dif<strong>fi</strong>cile oltre che rischioso, pensare di aprire un<br />
complesso dove l’Amministrazione ne risponderebbe<br />
in primis (e con essa tutti noi) a causa<br />
di problemi eventuali che potrebbero sorgere,<br />
con infortuni piccoli o grandi agli atleti o persone<br />
della società civile, causati dalla noncuranza<br />
e soprattutto dalla mancanza dei protocolli<br />
questi sì imposti dai termini di legge. Vorrei<br />
inoltre ricordare al consigliere Fanelli, componente<br />
per la PdL della Commissione Sport del<br />
Q4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasi<br />
momento sullo stato degli impianti, e comunque<br />
sarebbe bastato partecipare con più frequenza<br />
(sia detto fuori da ogni polemica) alle<br />
riunioni della Commissione per essere tenuti al<br />
corrente ed in<strong>forma</strong>ti dunque dello stato d’arte.<br />
<strong>Il</strong> ciclodromo era all’ordine del giorno della seduta<br />
di commissione del 10 dicembre scorso,<br />
da aggiungere inoltre che per gli orari di apertura<br />
sono di interesse primario dell’Amministrazione,<br />
cui preme siano resi noti a tutti i cittadini<br />
in maniera tempestiva, ma non prima di poter<br />
offrire un impianto in totale messa in sicurezza<br />
per gli utenti, che curiosamente bisogna rilevare<br />
siamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli<br />
(del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordare<br />
a tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” è<br />
il primo tassello di un polo sportivo nell’area di<br />
<strong>San</strong> Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordare<br />
qui, che nei primi mesi del 2010 sarà af<strong>fi</strong>data<br />
la realizzazione del prossimo campo di football<br />
americano del quale è appena <strong>fi</strong>nito il bando di<br />
gara. Af<strong>fi</strong>do allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelli<br />
per memoria storica e futura che, le polemiche<br />
strumentali servono solo a loro, a noi resta di<br />
concludere per tutti gli utenti un’avventura di<br />
impianto sportivo, che rimane in testa ai nostri<br />
pensieri e doveri non solo come cittadini ma<br />
sopratutto come amministratori. Non rimaniamo<br />
certo insensibili alle critiche, doverose e talvolta<br />
anche giuste, quando queste però nascono<br />
dall’intento di costruire per il bene comune,<br />
e non di polemizzare inutilmente. Dice infatti<br />
l’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lo<br />
stolto guarda il dito”.<br />
Donatella Villani<br />
Presidente della Commissione Sport del Q4<br />
“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO”<br />
Spettabile “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”,<br />
ho 78 anni e sono un “<strong>fi</strong>glio” purosangue del<br />
quartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggetta<br />
e vissuto sempre tra Campo di Marte,<br />
Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia era<br />
povera, ma io, appassionato di cartoni animati,<br />
cominciando da ragazzo, con le mie sole forze<br />
e la mia tenacia, riuscii alla <strong>fi</strong>ne ad entrare da<br />
professionista in questo fantastico mondo. Tutto<br />
questo partendo da semplice autodidatta,<br />
realizzando chilometri e chilometri di pellicole<br />
in disegni animati, arrivando addirittura a produrre<br />
(come autore) negli anni dal 1966 al 1971,<br />
il <strong>fi</strong>lm lungometraggio “Un burattino di nome<br />
Pinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano in<br />
via Domenico Maria Manni) con una équipe<br />
di circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc.<br />
Questo <strong>fi</strong>lm che fu apprezzato ed esaltato da<br />
tutti i media di allora nonché dalla critica, costò<br />
poco meno di mezzo miliardo di lire (degli<br />
anni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro di<br />
oggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederlo<br />
proiettare nelle sale cinematogra<strong>fi</strong>che di mezzo<br />
mondo! Dico la mia in questo senso: è mai<br />
possibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa<br />
(anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni volta<br />
che si parla di <strong>fi</strong>lm su “Pinocchio”, solo quelli<br />
prodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni,<br />
ecc. compreso per<strong>fi</strong>no quello che D’Alò<br />
avrebbe intenzione di fare? Nessuno infatti<br />
cita mai quel mio <strong>fi</strong>lm che secondo gli esperti<br />
del settore rimane una delle pietre miliari del<br />
cinema di animazione italiano; tanto per fare<br />
un esempio, questo è accaduto abbastanza<br />
recentemente su articoli pubblicati da <strong>Il</strong> Tirreno<br />
e La Stampa, ma ciò vale anche per tantissime<br />
altre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità,<br />
faccio la mia sommessa protesta non sulla Gazzetta<br />
Uf<strong>fi</strong>ciale, bensì solo sul giornale del mio<br />
quartiere, quindi quasi sottovoce, mica sono<br />
in cerca dell’assegnazione del “<strong>fi</strong>orino d’oro”<br />
né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia,<br />
come autore, confesso che mi piacerebbe che<br />
qualche giornalista e (perché no?) anche qualche<br />
autorevole amministratore menzionassero,<br />
almeno quando si parla di lungometraggi su<br />
Pinocchio, i meriti di un <strong>fi</strong>orentino che, anziano<br />
sì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbe<br />
di vedere pubblicamente riconosciuta<br />
una vita intera spesa nell’immenso lavoro che<br />
richiede l’arte di quei disegni animati che hanno<br />
fatto e fanno sorridere tanti bambini, ma<br />
anche tantissimi adulti.<br />
Grazie per l’attenzione e l’ospitalità.<br />
Giuliano Cenci<br />
“TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLA<br />
SCUOLA”<br />
La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITT<br />
Marco Polo si trova in tratto percorso a forte<br />
velocità lontano dagli autovelox e l’attraversamento<br />
pedonale non è rialzato a banda larga<br />
come tutti quelli della zona (via Aretina , lungarno<br />
Colombo, ecc.); non solo, le righe bianche<br />
sono consunte e su metà della carreggiata<br />
cancellate da una toppa di asfalto recente. E’<br />
perciò necessario un intervento immediato che<br />
evidenzi l’attraversamento e moderi la velocità<br />
programmando l’adeguamento con apposito<br />
rialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagente<br />
centrale per poter attraversare in due fasi. Sono<br />
due mesi che avevo fatto questa segnalazione<br />
al Sindaco e alla Polizia Municipale senza che si<br />
sia visto il minimo intervento; noto con dispiacere<br />
che la nuova Amministrazione ha portato<br />
novità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia,<br />
Tav) ma sulle piccole cose imperversa ancora<br />
trascuratezza e scaricabarile fra i vari uf<strong>fi</strong>ci. Che<br />
facciamo, aspettiamo il morto?<br />
Maurizio Landi<br />
VIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTA<br />
Gentile redazione, ho letto con grande attenzione,<br />
sull’ultimo numero del Vs. giornale, le<br />
lettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungere<br />
anche la mia indignazione a quella<br />
dei precedenti lettori, precisando anche qualche<br />
altro aspetto del problema. Io abito in via<br />
Baracca e i pullman, oltre a sostare col motore<br />
acceso davanti ad un grande albergo, spesso<br />
rimangono parcheggiati, occupando l’intero<br />
spazio del marciapiede di fronte all’albergo, per<br />
tutta la notte. Quando mi capita di rientrare a<br />
casa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco prima<br />
di cena sono costretta a scendere sul piano<br />
stradale, con grossi rischi per l’incolumità mia e<br />
dei due bambini che devo tenere per mano.<br />
Inutile ricordare che in Via Baracca il traf<strong>fi</strong>co non<br />
solo è intenso, ma la maggior parte delle auto<br />
non rispetta assolutamente il limite di velocità,<br />
i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto e<br />
non c’è nessun attraversamento pedonale “a<br />
dosso”, come quelli che hanno collocato negli<br />
ultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman,<br />
inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenza<br />
del muro di cinta del deposito Anas, un<br />
paio di autotreni i cui autisti vanno a cena e a<br />
pranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada e<br />
forse si fermano anche a dormire nella cuccetta<br />
del loro mezzo, perché anche a notte fonda i<br />
mezzi sono ancora lì. Come già hanno fatto<br />
presente gli altri lettori, i vigili, da me varie volte<br />
interpellati, quando rarissimamente passano a<br />
piedi per questa disgraziata strada, sostengono<br />
di non poter fare nulla, perché nelle ore serali<br />
non sono più in servizio e se, talvolta, di giorno,<br />
hanno elevato qualche multa, queste non sono<br />
state pagate, perché i pullman erano stranieri e<br />
dunque... Dunque, come in tante altre situazioni,<br />
i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi,<br />
senza sperare che nessuna delle autorità competenti<br />
prenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessore<br />
competente farsi un giretto da queste<br />
parti, magari con la macchia di servizio, in orario<br />
notturno, per rendersi conto di persona del problema?<br />
Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda:<br />
perché in questo tratto di Via Baracca (all’altezza<br />
di Via don L. Perosi) non si sostituiscono<br />
alle normali strisce pedonali i dossi? Che cosa<br />
non lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato,<br />
perché ancora non c’è stato il morto? Posso<br />
sperare in una risposta da chi istituzionalmente<br />
deve occuparsi di questi problemi? Grazie per<br />
l’ospitalità e cordiali saluti.<br />
Carla Veronese<br />
AUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLE<br />
Spett.le redazione il <strong>Reporter</strong>,<br />
sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochi<br />
lettere<br />
giorni fa è stato multato sull’autobus per aver<br />
convalidato in ritardo il biglietto. <strong>Il</strong> solito furbastro<br />
si dirà. Mio <strong>fi</strong>glio, al contrario di me, non<br />
utilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Si<br />
è ritrovato in autobus solo a causa di un dito<br />
rotto che al momento gli impedisce di guidare.<br />
Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi:<br />
proprio per evitare che vadano spesi in altro<br />
modo). Salito sull’autobus, complice una certa<br />
svagatezza e l’impedimento della mano rotta,<br />
ha impiegato del tempo per trovare il biglietto<br />
e convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cui<br />
l’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevano<br />
i controllori. Quando sono saliti a bordo,<br />
Mattia ha già timbrato il biglietto, ma non<br />
importa, uno dei due, forse appassionato di tele<strong>fi</strong>lm<br />
polizieschi, da terra ha visto i movimenti<br />
del passeggero, attribuendogli una preveggenza<br />
che mio <strong>fi</strong>glio è lungi dal possedere. Data la<br />
giovane età e un carattere remissivo, lo zelante<br />
funzionario ha avuto buon gioco nell’elevare la<br />
multa che io ho pagato, esattamente come il<br />
biglietto, pur consapevole dell’illegittimità del<br />
verbale, laddove afferma, distorcendo la realtà<br />
dei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopo<br />
l’inizio della veri<strong>fi</strong>ca, a meno che l’attività di veri<strong>fi</strong>ca<br />
non s’intenda già iniziata sul marciapiede,<br />
ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non è<br />
per lamentare l’illegittimità dell’accertamento<br />
che scrivo: se mio <strong>fi</strong>glio si fosse premurato per<br />
tempo di trovare il biglietto, il problema non<br />
si sarebbe posto e anche una multa può insegnare<br />
a preparasi per tempo: oggi a timbrare<br />
un biglietto, domani a cose ben più importanti.<br />
Scrivo per lamentare quanto avvenuto in seguito,<br />
quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenza<br />
mostrata con Mattia, è stato invece<br />
molto più “comprensivo” nei confronti di un altro<br />
passeggero, questo sì sprovvisto di biglietto.<br />
<strong>Il</strong> passeggero, di nazionalità straniera (lo preciso<br />
solo per amor di verità), non è stato arrendevole<br />
come mio <strong>fi</strong>glio, al contrario. Risultato: lui ha<br />
continuato paci<strong>fi</strong>co il suo viaggio senza biglietto<br />
e Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insistere<br />
con i <strong>fi</strong>gli sul valore della legalità quando poi, il<br />
primo controllore che passa impone un rispetto<br />
delle regole per<strong>fi</strong>no eccessivo a qualcuno e le<br />
infrange clamorosamente un attimo dopo con<br />
qualcun altro. Quale insegnamento può trarre<br />
un ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio?<br />
Non <strong>fi</strong>nirà per convincersi che le<br />
regole si possono infrangere impunemente, a<br />
patto di essere determinati nel farlo? Vorrei poter<br />
dire che casi come questo sono l’eccezione,<br />
ma la mia quotidiana esperienza di viaggiatore<br />
testimonia il contrario.<br />
Cordiali saluti,<br />
Fabio Daddi<br />
LE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGE<br />
Buongiorno,<br />
scrivo per fare presente un problema che affligge<br />
chi come me abita alle Piagge di fronte<br />
al Viper Theatre. <strong>Il</strong> venerdì e il sabato notte è<br />
impossibile dormire e riposare in quanto il rumore<br />
è talmente forte da non permetterlo. La<br />
polizia municipale ha già realizzato delle rilevazioni<br />
fonometriche che hanno constatato che<br />
il rumore prodotto dal Viper è oltre il limite di<br />
tollerabilità. Ha quindi presentato un esposto al<br />
Viper per porvi rimedio ma i pannelli che hanno<br />
applicato per attutire il rumore non hanno<br />
migliorato la situazione. E da allora non è stato<br />
fatto più niente. Vi scrivo per chiedere il vostro<br />
aiuto, per sensibilizzare le istituzioni in qualche<br />
modo. <strong>Il</strong> Viper è una struttura che è importante<br />
per la comunità in quanto in settimana vengono<br />
svolti dei corsi per i giovani e gli anziani<br />
ed è giusto mantenerla. Non è però tollerabile<br />
avere una discoteca in un centro abitato. Inoltre,<br />
in aggiunta al rumore della discoteca <strong>fi</strong>no alle 4<br />
del mattino, si aggiungono gli schiamazzi dei<br />
ragazzi che rimangono fuori dal locale <strong>fi</strong>no a
lettere<br />
mattina.<br />
Spero che ci possiate aiutare in qualche modo,<br />
grazie,<br />
Mariella<br />
“MANTO DISSESTATO<br />
IN PIAZZA FARDELLA”<br />
Spettabile <strong>Reporter</strong>,<br />
già diverse volte ho sollecitato l’Amministrazione<br />
Comunale di Firenze a provvedere al rifacimento<br />
dell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino,<br />
Campo di Marte. La piazza ha un manto<br />
stradale completamente dissestato e potenzialmente<br />
pericoloso per chi viaggia e attraversa le<br />
strisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequente<br />
transito giornaliero delle linee Ataf che hanno<br />
avvallato non di poco una parte dell’asfalto. In<br />
più, si aggiungono altrettante buche sparse. Mi<br />
domando: perché questa bella piazzetta, non<br />
irrilevante per le funzionalità urbane del suo<br />
intorno, viene considerata cosi “marginale” dal<br />
Comune di Firenze? Come è possibile vedere<br />
frequenti e dubbiosi <strong>lavori</strong> di asfaltatura nelle<br />
invia la tua segnalazione<br />
alla nostra redazione<br />
redazione@ilreporter.it<br />
L’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE”<br />
Gentili amici della Redazione,<br />
da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto per la raccolta differenziata<br />
dei ri<strong>fi</strong>uti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccolta<br />
differenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamente<br />
i ri<strong>fi</strong>uti <strong>fi</strong>no a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativa<br />
dell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste in<br />
tal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi?<br />
Ringraziando per l’attenzione,<br />
Mariateresa Gallo<br />
Gentile Mariateresa,<br />
innanzitutto le faccio i complimenti per il suo impegno e il suo senso civico che, da<br />
quello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scal<strong>fi</strong>re. Quello dei ri<strong>fi</strong>uti<br />
è un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onore<br />
delle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendo<br />
a Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamenti<br />
dei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche vero<br />
che il primo passo per non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – da<br />
tutti noi, i cittadini. Non è dif<strong>fi</strong>cile, né troppo “faticoso”: basta dividere i ri<strong>fi</strong>uti che quotidianamente<br />
produciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezza<br />
di stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di molto<br />
importante per l’ambiente. <strong>Il</strong> secondo passo, poi, è quello di gettare i ri<strong>fi</strong>uti (già differenziati)<br />
nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nel<br />
caso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori per ogni tipo di materiale<br />
(carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante per<br />
incentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario,<br />
la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamente<br />
tutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria<br />
“convinzione”. Nel numero di questo mese de “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>” abbiamo fatto,<br />
per ognuno dei cinque quartieri <strong>fi</strong>orentini, il punto della situazione sulla raccolta dei<br />
ri<strong>fi</strong>uti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamo<br />
affrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori è<br />
la volontà di investire in nuove tecnologie per rendere il servizio sempre più ef<strong>fi</strong>ciente,<br />
oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli per il materiale<br />
organico) dove prima non c’erano. Speriamo che tutto questo diventi presto<br />
realtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessario<br />
impegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve essere<br />
vani<strong>fi</strong>cato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamo<br />
fare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo:<br />
con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto per l’ambiente. E in questo<br />
senso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio è<br />
da lodare e promuovere.<br />
Matteo Francini<br />
vie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico)<br />
e lasciare invece una piazza in uno stato così<br />
pietoso da tanti anni? Non è il modo in un sito<br />
dove è presente anche e soprattutto una scuola<br />
media, la “Dino Compagni”. Basta poco per<br />
rompersi una caviglia e provocare altri peggiori<br />
inconvenienti. Grazie dell’attenzione.<br />
Un cordiale saluto.<br />
Alessandro Nencioni<br />
SAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTI<br />
Gentile Redazione,<br />
sono un residente del quartiere di <strong>San</strong> Frediano.<br />
Ho letto sul numero di novembre della nascita<br />
della nuova Associazione <strong>San</strong> Frediano che<br />
avrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commercianti<br />
e residenti. L’articolo riporta anche di varie<br />
proposte fatte alla nuova Amministrazione dal<br />
vicepresidente dell’associazione stessa, una delle<br />
quali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Mi<br />
riferisco alla richiesta di spostare la porta telematica<br />
sino all’angolo con Piazza del Carmine “per<br />
evitare la deserti<strong>fi</strong>cazione di certe zone, miglio-<br />
rando il commercio, quindi i problemi dovuti<br />
al degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto che<br />
pur sforzandomi non riesco proprio a capire<br />
che nesso ci possa essere tra la localizzazione<br />
della porta telematica con il degrado e la sicurezza<br />
ma mi pare proprio incredibile che questa<br />
richiesta possa essere auspicata dai residenti.<br />
Questa assurda proposta avrebbe il solo effetto<br />
di estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L.<br />
forse per “migliorare il commercio” non certo<br />
per migliorare la vita dei residenti che già con<br />
la situazione attuale hanno sempre dei grossi<br />
problemi di parcheggio. Ho parlato di questo<br />
con amici e conoscenti residenti nel quartiere<br />
(alcune decine di persone) e tutti erano del mio<br />
stesso parere, anzi appro<strong>fi</strong>tto di questo spazio<br />
per spiegare meglio le vere ragioni dei residenti,<br />
che vorrebbero non solo che la porta telematica<br />
rimanga dov’è ma auspicherebbero anche<br />
un maggior controllo dei molti furbetti che la<br />
aggirano percorrendo in contromano Via dei<br />
Cardatori (passando tra l’altro davanti alla scuola<br />
media Machiavelli) e anche da Via di Cestello<br />
(sempre in contromano). Per quanto riguarda<br />
l’ormai leggendario parcheggio sotterraneo di<br />
Piazza del Carmine i residenti sono assolutamente<br />
a favore a patto però che i posti siano<br />
a loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosa<br />
si riferisca l’assessore Massimo Mattei quando<br />
riferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenire<br />
nelle situazioni più urgenti, mi permetto però di<br />
ricordargli che i residenti sono molti di più degli<br />
artigiani e dei commercianti del quartiere e soprattutto<br />
votano tutti a Firenze.<br />
Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente,<br />
Claudio Nucci<br />
LA SOSTA SENZA I VIGILINI<br />
Spettabile <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>,<br />
premesso che sono un automobilista e che in<br />
famiglia abbiamo due auto, vorrei dire la mia<br />
sui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo posso<br />
parlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene,<br />
da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiare<br />
in quella strada è diventato quasi impossibile<br />
anche per i residenti. Tra le strisce blu c’è<br />
sosta senza pagamento di ticket e tra le strisce<br />
bianche sostano tutti fuorché i residenti... tanto<br />
nessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf i<br />
passeggeri salgono e scendono con dif<strong>fi</strong>coltà<br />
poiché la fermata è occupata dalle auto in sosta.<br />
<strong>Il</strong> sindaco disse con enfasi che il compito<br />
che svolgevano i “vigilini” possono anzi devono<br />
svolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra il<br />
dire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutori<br />
dell’ordine non li vediamo mai e se raramente,<br />
molto, molto raramente passano è il classico<br />
“passi e non baci” e così, come dicevo, è dif<strong>fi</strong>cile<br />
per i residenti parcheggiare: le auto sostano sul<br />
marciapiede, sulle strisce pedonali o in curva.<br />
Ora si parla di togliere i <strong>parco</strong>metri; fare strisce<br />
rosa e/o viola (colori non previsti dal codice della<br />
strada) e dare in af<strong>fi</strong>tto porzioni di strada. Ma<br />
non sarebbe meglio tornare con i piedi per terra<br />
e <strong>fi</strong>nirla con la demagogia?<br />
Cordialmente,<br />
Giancarlo Romoli<br />
GLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCI<br />
Carissimi redattori,<br />
ho letto con grande interesse l’articolo di Paola<br />
Ferri e di un altro o un’altra non meglio<br />
identi<strong>fi</strong>cato/a M.F. circa le situazioni di rischio<br />
che due amici del compianto Andrea Pellegrino<br />
hanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare.<br />
Speriamo che la loro preziosa collaborazione<br />
trovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo a<br />
loro per fare questa segnalazione. Voglio parlare<br />
del tratto di Via di Scandicci compreso tra via<br />
Guardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergogna<br />
per un Comune dal sindaco ef<strong>fi</strong>ciente e<br />
rampante all’elezione del quale non mi pento<br />
43<br />
di avere contribuito, mantenere una strada interessante<br />
un complesso ospedaliero così importante,<br />
piena di avvallamenti pericolosi che non<br />
possono non provocare sobbalzi a chi la percorre<br />
anche a velocità moderata e prudenziale.<br />
Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anche<br />
la mala sorte di essere trasportato in ambulanza.<br />
<strong>Il</strong> Comune, alla confluenza di Via di Sof<strong>fi</strong>ano in<br />
Via di Scandicci ha da tempo apposto un cartello<br />
che ricorda un evento funesto accaduto più<br />
di quarant’anni fa, con invito alla prudenza, una<br />
prudenza che va raddoppiata per la presenza<br />
di un manto degno di una “trazzera” o di una<br />
viottola di campagna. Tralascio il rischio di chi la<br />
percorre in moto come il sottoscritto, che non<br />
è più un giovanotto, né ha abitudini di guide<br />
sportive. Anzi, a questo proposito, mi riprometto<br />
di misurare nei prossimi giorni gli avvallamenti<br />
più profondi e, successivamente darne<br />
immediata comunicazione alla Procura della<br />
Repubblica perché, in caso di incidente dovuto<br />
alla negligenza e alla cattiva manutenzione<br />
della carreggiata, si possa più agevolmente incriminare<br />
gli inadempienti per omissione d’atti<br />
d’uf<strong>fi</strong>cio. Certo che la presente venga tenuta<br />
nella debita considerazione, Vi porgo i miei più<br />
cordiali saluti.<br />
Riccardo Tucci<br />
SMENTITA DELL’ARTICOLO<br />
“E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO”<br />
REPORTER OTTOBRE 2009<br />
La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratorio<br />
linguistico/culturale del Q5, presente all’annuale<br />
incontro di programmazione didattica e<br />
delle attività culturali con gli utenti del laboratorio,<br />
avvenuto il 16/09/2009, alla presenza della<br />
giornalista di <strong>Reporter</strong> Francesca Puliti, smentisce<br />
la veridicità dell’articolo in oggetto per i seguenti<br />
motivi:<br />
1)l’articolo appare come un’intervista ad Anna<br />
Micheletti, il suo nome infatti risulta per quattro<br />
volte e le frasi sono virgolettate, non come una<br />
conversazione con gli utenti come è effettivamente<br />
avvenuto<br />
2)gli argomenti esposti nell’articolo non sono<br />
quelli trattati nella suddetta sede<br />
3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta pertanto,<br />
sono fuori luogo, fuori contesto e non<br />
rispondono alla verità.<br />
Nell’articolo compaiono inoltre errori evidenti<br />
quali<br />
1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infatti<br />
la biblioteca non ha mai organizzato corsi<br />
di lingua, tale attività da anni, è prerogativa del<br />
laboratorio linguistico<br />
2)il titolo non risponde a verità perché gli spazi<br />
al DSU erano già stati garantiti dal Presidente<br />
Gianassi come infatti si evince dalla parte <strong>fi</strong>nale<br />
dell’articolo<br />
3)unico errore retti<strong>fi</strong>cato nel numero di novembre<br />
riguarda il pro<strong>fi</strong>lo professionale di Anna<br />
Micheletti come IDC del laboratorio di lingue e<br />
non come operatrice bibliotecaria.<br />
Per i motivi sovraesposti sono pertanto a richiedere<br />
una retti<strong>fi</strong>ca appropriata da pubblicare al<br />
più presto.<br />
Anna Micheletti<br />
Prendo atto delle sue parole e del fatto che tra<br />
noi possa esserci stato un fraintendimento<br />
sul taglio dell’articolo che, comunque, non è<br />
un’intervista. Nell’articolo in questione mi sono<br />
limitata a descrivere la situazione per discutere<br />
della quale ci eravamo incontrate insieme a un<br />
gruppo di utenti del laboratorio linguistico; nel<br />
redigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anche<br />
alcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazione<br />
della situazione. Mi rincresce invece che,<br />
secondo lei, il titolo possa non aver centrato in<br />
pieno l’argomento trattato e possa contenere<br />
alcune imprecisioni, di cui mi scuso.<br />
Francesca Puliti
Concerti<br />
Luther Blisset<br />
15 Gennaio<br />
Ginger Zone - Scandicci<br />
Luther Blissett è una <strong>forma</strong>zione<br />
bolognese nata nel 2006 come<br />
duo com<strong>prende</strong>nte Antonio<br />
d’Intino (basso elettrico) e Andrea<br />
Grillini (batteria). Nel 2007 sono<br />
entrati nel gruppo Dario Fariello<br />
(sassofoni), Carlo D’Alessandro<br />
(chitarra elettrica) e Lucio Corenzi<br />
(contrabasso) per sperimentare<br />
il nuovo suono a metà via fra<br />
jazzcore, improvvisazione e<br />
composizione. Nel 2008 dopo<br />
aver pubblicato il primo disco<br />
(“Live @ Downbeat Festival”) con<br />
Eclectic Polpo Records ed aver<br />
intrapreso un tour promozionale<br />
in Italia suonano a Chicago nella<br />
“Immediate Sound Series” e<br />
nella “Improvised Music Series”.<br />
Collaborano e registrano con<br />
Ken Vandermark e Jason Stein.<br />
Pertecipano al “Downbeat<br />
Festival” e all’”Iceberg Festival<br />
2009”. Talvolta si avvalgono della<br />
collaborazione e dell’apporto live<br />
di Beppe Scardino (sax baritono)<br />
e Giorgio Simbola (trombone,<br />
violino). Inizio ore 22<br />
Millelemmi e Low ‘n’ Zac<br />
16 Gennaio<br />
Ginger Zone - Scandicci<br />
Francesco Morini alias Millelemmi<br />
e Simone Zaccagnini alias<br />
Low’n’Zak. Uno parla e l’altro<br />
disegna. Ma non è detto che non<br />
possa avvenire il contrario. D’altra<br />
parte la differenza tra un visualizzatore<br />
verbale e un verbalizzatore<br />
visuale è minima, commutativamente<br />
parlando. Ne risulta un<br />
linguaggio forbito e sforbiciato,<br />
diretto e di stomaco, di sogno e<br />
di segno. Un segno kilometrico, di<br />
lettere e <strong>fi</strong> gure invasive, retoriche,<br />
armoniche, semiotiche ed ottiche.<br />
Genere: rap, slam poetry, graf<strong>fi</strong> ti,<br />
spoken words, fumetti, reading,<br />
pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio,<br />
jam session. Inizio ore 22<br />
Stone in the water –<br />
Stefano Bollani Trio<br />
18 Gennaio<br />
Teatro Comunale<br />
Stone in the Water ha come<br />
protagonita il “Danish Trio” del<br />
brillante Stefano Bollani, gruppo<br />
che af<strong>fi</strong> na la propria sensibilità<br />
nel campo dell’improvvisazione<br />
ormai da sei anni. <strong>Il</strong> bassista<br />
Jesper Bodilsen ed il batterista<br />
Morten Lund (entrambi al loro<br />
esordio su ECM) hanno al loro<br />
attivo una collaborazione che<br />
dura da più di quindici anni. I tre<br />
musicisti si muovono con grande<br />
<strong>fi</strong> nezza attraverso un affascinante<br />
programma che include nuovi<br />
brani di Bollani e Bodilsen, ballad<br />
di Caetano Veloso, Antonio Carlos<br />
Jobim, ed un’improvvisazione<br />
su Poulenc “Improvisation 13 en<br />
mineur”, apportando nuovi colori<br />
e sfumature al genere pianistico.<br />
<strong>Il</strong> Mondo di Patty<br />
23 e 24 Gennaio<br />
Mandela Forum<br />
<strong>Il</strong> Mondo di Patty, il Musical più<br />
bello è la versione teatrale del<br />
tele<strong>fi</strong> lm argentino che racconta la<br />
storia di una ragazza di 13 anni<br />
- Patricia Castro detta Patty - e le<br />
sue vicende adolescenziali. Uno<br />
stile fresco e giovane, amori, amicizie,<br />
sogni, ballo, musica, scontri<br />
e disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e<br />
‘’Las Populares’’ sono gli elementi<br />
di successo dello spettacolo che<br />
ha entusiasmato milioni di ragazzi<br />
in tutto il mondo.<br />
Alessandra Amoroso<br />
23 gennaio<br />
Sachall<br />
Con 200.000 copie vendute e<br />
il doppio platino conquistato,<br />
si è confrontata ai primi posti<br />
della classi<strong>fi</strong> ca con grandi star<br />
italiane e internazionali. Nel corso<br />
dell’estate Alessandra ha tenuto<br />
i suoi primi concerti in tutta Italia,<br />
sempre circondata dallo straordinario<br />
calore del pubblico. Dopo<br />
un avvio di carriera folgorante che<br />
l’ha catapultata in un tourbillon di<br />
impegni e di successi, Alessandra<br />
Amoroso è pronta ad annunciare<br />
la pubblicazione del suo primo<br />
album completo di inediti dal<br />
titolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25<br />
settembre e subito primo in classi<strong>fi</strong><br />
ca davanti a star internazionali<br />
del calibro di Madonna.<br />
FFH<br />
29 Gennaio<br />
Ginger Zone - Scandicci<br />
FFH nasce dall’incontro tra<br />
l’artista Nicola Martini e Kilroy<br />
e indaga il suono come massa<br />
<strong>fi</strong> sica, materia tangibile all’interno<br />
dello spazio, piuttosto che le sue<br />
qualità musicali. Insinuando la<br />
massa sonora nelle strutture<br />
ospitanti, si servono di diversi tipi<br />
di apparecchiature a seconda<br />
IL PROGETTO<br />
Ecco il Museo<br />
degli spazi e dei motivi dell’intervento,<br />
come risuonatori al<br />
Terfenol, strumentazione analogica,<br />
computer, generatori, ventole<br />
industriali, strumenti musicali<br />
modi<strong>fi</strong> cati. Al Ginger in occasione<br />
di Borderline, l’appuntamento<br />
dedicata alle nuove frontiere della<br />
musica di ricerca.<br />
Fiorello<br />
29 e 30 gennaio<br />
Mandela Forum<br />
Fiorello torna dal vivo, questa<br />
volta all’interno dei Palasport, per<br />
continuare e allo stesso tempo<br />
iniziare, una nuova avventura<br />
del Fiorello Show. A pochi mesi<br />
dal successo teatrale ottenuto<br />
a Roma, Fiorello porta il suo<br />
spettacolo in alcune delle principali<br />
città italiane, con un tour<br />
che proseguirà anche nel nuovo<br />
anno. <strong>Il</strong> Fiorello Show Tour, regia<br />
di Giampiero Solari, è un fl usso di<br />
storie e di canzoni che, nel corso<br />
delle diverse tappe, si evolve e<br />
cambia ad ogni appuntamento. In<br />
un continuo divenire e in continuo<br />
movimento, Fiorello, accompagnato<br />
sul palco dal maestro<br />
Enrico Cremonesi e la sua band,<br />
tras<strong>forma</strong> ancora una volta i fatti<br />
di attualità e gli elementi del quotidiano<br />
in uno show tutto nuovo.<br />
La scaletta dello show si nutre<br />
molto dell’ispirazione artistica<br />
del momento e Fiorello riesce a<br />
rendere lo spettacolo ogni sera<br />
diverso, con gag, canzoni, battute,<br />
imitazioni, racconti di vita vissuta<br />
ed improvvisazioni.<br />
Mostre<br />
Innocente e calunniato<br />
Fino al 28 febbraio<br />
Gabinetto disegni e<br />
stampe degli Uf<strong>fi</strong> zi<br />
Nel quarto centenario della morte<br />
la mostra Innocente e calunniato.<br />
Federico Zuccari (1539/40 –<br />
1609) e le vendette d’artista<br />
presenta al pubblico i temi di<br />
polemica e di vendetta che alcuni<br />
artisti, e in particolare Federico<br />
Zuccari, usarono per dichiararsi<br />
innocenti a fronte di calunnie e<br />
ingiustizie vere o presunte.<br />
Sub Pop Story<br />
Fino al 25 Gennaio<br />
Ginger Zone<br />
Una grande mostra dedicata ai<br />
venti anni di Sub Pop, storica etichetta<br />
di Seattle a cui va il merito<br />
di aver scoperto, e fatto scoprire<br />
Archeologico che verrà<br />
uello che fu il Museo Centrale<br />
Qdell’Etruria, costituitosi con l’unità<br />
d’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvione<br />
del novembre 1966 e oggi prova a risorgere.<br />
L’allora soprintendente Guglielmo<br />
Maetzke, con le lacrime agli occhi, indicò<br />
in 25 anni il tempo necessario per il suo<br />
restauro e la sua piena riattivazione: molti<br />
lo tacciarono di pessimismo. <strong>Il</strong> progetto<br />
“Archeologico 2010”, che si è avvalso di<br />
un contributo dell’Ente Cassa di Risparmio<br />
di Firenze, redatto dalla Soprintendenza,<br />
affronta il corpo museale che affaccia su<br />
Piazza SS. Annunziata, confermandone<br />
l’ingresso principale sull’angolo con via<br />
Capponi. Com’è noto, il museo archeologico<br />
interessa l’intero isolato fra via Laura,<br />
via della Pergola, via della Colonna, e<br />
via Gino Capponi. L’intervento previsto<br />
riguarda il volume ex-Innocenti che affaccia<br />
su piazza SS. Annunziata. La novità<br />
che <strong>prende</strong>ranno vita saranno un uditorium<br />
con a complemento un quali<strong>fi</strong>cato spazio<br />
espositivo, i servizi di libreria e di archeoshopping<br />
faranno da “attrattore urbano” per<br />
grandi e piccoli, così da superare la tradizionale<br />
resistenza del grande pubblico verso<br />
l’archeologia. I facili collegamenti interni,<br />
il libero accesso “senza biglietto” all’intero<br />
piano terra, il servizio di bar (aperto anche<br />
sul giardino monumentale), le attività espositive<br />
temporanee, <strong>fi</strong>niranno per costituire<br />
un “nuovo avvertibile polo di aggregazione”<br />
per la vita di relazione della città , in uno dei<br />
suoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentale<br />
piazza dell’Annunziata.<br />
a tutti noi, gruppi come Nirvana,<br />
Soundgarden, Mudhoney, Afghan<br />
Whigs, L7 e tanti altri. Venti<br />
magni<strong>fi</strong> ci pannelli ripercorrono,<br />
dal 1998 al 2008, la storia di<br />
questa piccola grande etichetta.<br />
I pannelli, ricchi di immagini e<br />
testi d’accompagnamento, sono<br />
inoltre introdotti da una strepitosa<br />
ed accorata lettera del boss della<br />
label, Jonathan Poneman.<br />
Artefatti preziosi<br />
Fino al 31 gennaio<br />
Museo degli argenti -<br />
Palazzo Pitti<br />
A 45 anni dalla vittoria a Firenze<br />
del primo premio al Concorso<br />
Nazionale di Ore<strong>fi</strong> ceria del 1964,<br />
Fausto Maria Franchi torna nel<br />
capoluogo toscano con una mostra<br />
monogra<strong>fi</strong> ca al Museo degli<br />
Argenti di Palazzo Pitti. Già nel<br />
2007 l’orafo romano aveva voluto<br />
legare il suo nome al Museo degli<br />
Argenti, donando l’anello Triangoli<br />
segreti, la spilla Af<strong>fi</strong> nità elettive<br />
e l’anello Ore perdute, opere<br />
entrate a far parte della collezione<br />
permanente del Gioiello Contemporaneo<br />
del museo.<br />
Le porcellane di Betty<br />
Woodmann<br />
Fino al 15 Febbraio<br />
Museo delle porcellane –<br />
Palazzo Pitti<br />
Tra le prestigiose porcellane<br />
conservate alla Palazzina del<br />
Cavaliere trovano una appropriata<br />
collocazione le creazioni colte e<br />
fantasiose di Betty Woodman, in<br />
vetrine appositamente integrate<br />
con l’allestimento del Museo.<br />
Le insolite porcellane di Sèvres<br />
realizzate dall’artista, sconvolgono<br />
l’idea tradizionale di<br />
“corredo da tavola apprezzato”<br />
con le loro forme imprevedibili e<br />
l’intensità e brillantezza dei colori,<br />
senza tralasciare il bon ton ormai<br />
consolidato dei prestigiosi serviti<br />
amati dai regnanti.<br />
Christian Balzano. Luci del<br />
destino<br />
Fino al 14 Febbraio<br />
Lu.C.C.A. - Lucca Center<br />
of Contemporary Art<br />
<strong>Il</strong> Lu.C.C.A. - Lucca Center of<br />
Contemporary Art, propone la<br />
mostra Christian Balzano. Luci del<br />
destino a cura di Luca Beatrice<br />
(co-curatore del Padiglione<br />
Italia alla Biennale di Venezia<br />
2009), frutto del primo progetto<br />
di collaborazione e partnership<br />
internazionale del Lu.C.C.A. con<br />
il Pabellón de las Bellas Artes<br />
dell’U.C.A. - Ponti<strong>fi</strong> cia Universidad<br />
Catolica Argentina di Buenos<br />
Aires, il CEC - Centro de Expresiones<br />
Contemporáneas di Rosario e<br />
il Museo Provincial de Bellas Artes<br />
Franklin Rawson di <strong>San</strong> Juan.<br />
L’esposizione, dopo il tour nei<br />
musei argentini iniziato a maggio<br />
2009, sbarca al Lu.C.C.A. sotto<br />
<strong>forma</strong> di una grande installazione<br />
che coinvolgerà i due piani espositivi<br />
principali del museo con 32<br />
<strong>lavori</strong> su tela, pelle e carta, alcune<br />
grandi sculture, alcune particolari<br />
opere concepite site-speci<strong>fi</strong> c<br />
e uno spazio completamente<br />
interattivo che si omologherà, e<br />
quindi modi<strong>fi</strong> cherà, a seconda<br />
delle scelte dello spettatoreutente.<br />
<strong>San</strong>ti poeti navigatori<br />
Fino al 31 gennaio<br />
Sala Reali Poste –<br />
Galleria degli Uf<strong>fi</strong> zi<br />
Da nove anni alla Galleria più<br />
importante della città riscuotono<br />
un grande successo le meditate<br />
mostre gratuite che hanno per<br />
principale oggetto opere poco<br />
note o sconosciute conservate nei<br />
depositi. Quest’anno, l’opera ‘mai<br />
vista’ non proviene dai magazzini<br />
del museo: si presenta infatti la<br />
donazione da parte dell’Associazione<br />
di un magni<strong>fi</strong> co ritratto di<br />
Amico Aspertini (Bologna, 1474<br />
circa – 1552) datato ante 1521,<br />
che raf<strong>fi</strong> gura Alessandro Achillini<br />
(medico e <strong>fi</strong> losofo bolognese<br />
1463 – 1512), già appartenuto<br />
alle raccolte di ritratti di uomini<br />
illustri di Paolo Giovio a Como.<br />
Teatro<br />
L’anatra all’arancia<br />
Dal 12 al 17 gennaio<br />
Teatro della Pergola<br />
Corrado Tedeschi e Debora<br />
Caprioglio ne “L’anatra all’arancia”,<br />
di Douglas Home e Marc<br />
Gilbert Sauvajon, per la regia di<br />
Ennio Coltorti, che ne ha curato<br />
la traduzione e l’adattamento<br />
insieme a Nino Marino. Prodotto<br />
da Rosario Coppolino e Antonia<br />
Piccolo per Molise Spettacoli,<br />
questo capolavoro del cosiddetto<br />
teatro “leggero”, costruito<br />
su un meccanismo comico di<br />
straordinaria ef<strong>fi</strong> cacia, dà vita a<br />
un intreccio spassoso e frizzante<br />
segnalazioni a redazione@ilreporter.it<br />
che da un trentennio riscuote<br />
continui successi. Nel cast, oltre<br />
a Debora Caprioglio e Corrado<br />
Tedeschi, nei panni di Gilberto e<br />
Lisa Ferrari, i coniugi annoiati che<br />
il sospetto del tradimento risveglia<br />
da una vita di coppia forse un<br />
po’ troppo tranquilla, anche Mino<br />
Manni, interprete dell’affascinate<br />
Leopoldo Augusto Serravalle-<br />
Scrivia, in grado di far tremare<br />
le fondamenta del matrimonio<br />
Ferrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia<br />
1998), nel ruolo della sexy Patrizia<br />
Bertini, la segretaria ingenua e<br />
bellissima di Gilberto Ferrari, e la<br />
spumeggiante Gioietta Gentile, nel<br />
ruolo di Teresa, la colf di famiglia,<br />
impicciona e ironica.<br />
Enrico IV<br />
Dal 19 al 24 Gennaio<br />
Teatro della Pergola<br />
Vent’anni dopo la tragica<br />
cavalcata in costume nella quale<br />
il protagonista si è “<strong>fi</strong> ssato” nel<br />
personaggio di Enrico IV che<br />
interpretava, Matilde Spina (la<br />
donna di cui era innamorato),<br />
Belcredi (il suo vecchio rivale in<br />
amore), la <strong>fi</strong> glia di lei Frida e il<br />
suo <strong>fi</strong> danzato marchese Di Nolli<br />
(nipote dello stesso) vanno da<br />
Enrico accompagnati dal dottor<br />
Genoni (molto interessato al caso<br />
della sua pazzia) con l’intenzione<br />
di farlo rinsavire. Naturalmente<br />
l’arrivo di questi ospiti nella villa<br />
dove da vent’anni Enrico vive<br />
il suo personaggio - nei primi<br />
dodici realmente pazzo, negli<br />
ultimi otto per dolorosa necessità<br />
- con i suoi quattro <strong>fi</strong> nti consiglieri<br />
segreti ed il fedele maggiordomo<br />
travestito da umile fraticello, crea<br />
uno sconvolgimento emotivo in<br />
tutti i personaggi della vicenda<br />
che, ognuno a suo modo, rivive le<br />
emozioni del passato e lo stridente<br />
contrasto con il presente.<br />
L’italiana in Algeri<br />
Dal 22 al 29 Gennaio<br />
Teatro Comunale<br />
Un esordio molto atteso è quello<br />
del gruppo teatrale catalano Els<br />
Comediants che curerà il nuovo<br />
allestimento della popolare opera<br />
di Gioachino Rossini realizzato in<br />
coproduzione con il Teatro Real<br />
di Madrid, l’Opéra National de<br />
Bordeaux e la Houston Grand<br />
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