Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...
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ROBERTO TOMMASINI<br />
I moti del 1831<br />
“Qui l’or<strong>di</strong>ne pubblico è quieto e lo spirito pubblico non patisce veruna alterazione.”<br />
Era la frase con cui il 4 Febbraio 1831 Petronio Vecchi, Priore <strong>di</strong> Crevalcore,<br />
chiudeva il suo settimanale bollettino politico in<strong>di</strong>rizzato alla Polizia Provinciale<br />
<strong>di</strong> Bologna.<br />
Il bollettino era un elenco dei crimini, degli illeciti e dei conseguenti interventi<br />
<strong>di</strong> polizia accaduti in territorio crevalcorese.<br />
I reati in<strong>di</strong>cati erano prevalentemente i furti, le aggressioni e le offese, ma<br />
quella settimana, oltre all’arresto <strong>di</strong> un tale Giuseppe Lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> Caselle, detto il Cristo,<br />
reo <strong>di</strong> insulti e strapazzi verso il Rettore della Chiesa <strong>di</strong> Caselle, il bollettino<br />
trattò anche <strong>di</strong> un dragone modenese venuto a Palata per fare incetta <strong>di</strong> armi da<br />
fuoco e dell’eco <strong>di</strong> cannonate provenienti dal modenese la notte precedente.<br />
Effettivamente, anche a forza <strong>di</strong> cannonate, la notte del 3 Febbraio, Francesco<br />
IV duca <strong>di</strong> Modena stroncò sul nascere l’insurrezione organizzata da Ciro Menotti.<br />
L’insurrezione, repressa a Modena, si propagò comunque nei giorni successivi<br />
alle altre città emiliane e in seguito a quelle romagnole e delle Marche.<br />
A Bologna il rifiuto <strong>di</strong> Polizia e Milizia <strong>di</strong> sparare sul popolo costrinse il prolegato<br />
ad autorizzare la costituzione <strong>di</strong> una Commissione <strong>di</strong> governo provvisoria<br />
formata dai conti Carlo Pepoli, Alessandro Agucchi, Cesare Bianchetti, dal<br />
professor Francesco Orioli, dagli avvocati Antonio Zanolini e Antonio Silvani e<br />
presieduta dal marchese Francesco Bevilacqua.<br />
Il primo atto del nuovo organo <strong>di</strong> governo fu quello <strong>di</strong> istituire una Guar<strong>di</strong>a<br />
Nazionale, seguito poi dalla formalizzazione del Governo Provvisorio della città<br />
e della provincia <strong>di</strong> Bologna.<br />
don Angelo Frabetti, Cappellano nella chiesa <strong>di</strong> San Silvestro <strong>di</strong> Crevalcore,<br />
così descrisse quell’evento, una decina <strong>di</strong> anni dopo, in una sua cronaca manoscritta:<br />
“… e questo fu il giorno cinque Febbraio dove a Bologna furono levati i stemmi del Papa,<br />
e furono inalzate alcune ban<strong>di</strong>ere a tre colori bianco, verde e rosso, e fu comandato che tutti<br />
portassero nel Castello la Cocarda tricolorata e isituirono una guar<strong>di</strong>a nazionale colla montura<br />
a tre colori .<br />
Questo governo Liberale si <strong>di</strong>ramò nei Castelli soggetti alla Città <strong>di</strong> Bologna dove si videro<br />
proclami e Notificazioni detto Governo Liberale. Crevalcore in si fatta circostanza mostrò<br />
gran fanatismo al governo Liberale per essere sud<strong>di</strong>to a Bologna, e ai confini del Modenese<br />
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