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Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

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sfruttamento e la “tratta”, senza alcuna penalizzazione per la prostituta, e<br />

demandava ad un apposito regolamento le norme per la prevenzione e la<br />

cura delle malattie veneree.<br />

Cenni sulla prostituzione nel bolognese<br />

Con una certa frequenza nei film, nelle rappresentazioni o nei libri<br />

compare, insieme alla “venesiana”, la prostituta “bolognéeesce”, connotata<br />

da un forte accento regionale. Se per Venezia la presenza <strong>di</strong> un numero<br />

elevato <strong>di</strong> prostitute poteva essere spiegata con il suo ruolo <strong>di</strong> porto<br />

internazionale e interculturale, da che cosa può aver avuto origine un tale<br />

stereotipo per Bologna, che Casanova definisce “città del piacere”?<br />

Solitamente la prostituzione, essendo un commercio, si addensa dove<br />

esiste il mercato. E per tale tipo <strong>di</strong> commercio il mercato è rappresentato<br />

dalla presenza <strong>di</strong> un numero elevato <strong>di</strong> uomini, specialmente giovani,<br />

specialmente celibi.<br />

Bologna aveva ed ha una famosa università e numerose testimonianze<br />

in<strong>di</strong>cano una forte espansione delle presenze studentesche nei decenni<br />

fra il XVI e il XVII secolo, <strong>di</strong> giovani vaganti da un’università all’altra,<br />

spesso provenienti dal Nord-Europa e seguiti da compagni e servi.<br />

Un altro serbatoio <strong>di</strong> giovani uomini esuberanti e soli è quello degli<br />

eserciti e delle caserme. Bologna nella sua storia ha molto spesso<br />

alloggiato truppe occupanti o asse<strong>di</strong>anti o <strong>di</strong> passaggio e dopo l’Unità<br />

d’Italia è rimasta a lungo una città fortificata ed ha ospitato fino a pochi<br />

anni fa numerose caserme. Gli eserciti avevano spesso le proprie meretrici<br />

al seguito, ma pare che sia stato Napoleone ad esigere che nei territori<br />

occupati si istituissero case <strong>di</strong> piacere regolamentate, per poter sbarazzare<br />

le sue forze armate dai seguiti femminili, “necessari” ma scomo<strong>di</strong> da<br />

gestire nei suoi rapi<strong>di</strong> spostamenti e per limitare possibilmente le “per<strong>di</strong>te”<br />

temporanee <strong>di</strong> soldati a causa delle infezioni veneree trasmesse dalle<br />

clandestine. Fu con la leva obbligatoria ed in particolare con la prima<br />

Guerra Mon<strong>di</strong>ale che le numerose caserme <strong>di</strong> Bologna ebbero la necessità<br />

<strong>di</strong> trovare mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> “sfogo” per i tanti giovani che vi stazionavano o che<br />

tornavano dal fronte.<br />

Infine Bologna è ed è sempre stata un importantissimo nodo <strong>di</strong> vie<br />

<strong>di</strong> comunicazione, con strade e ferrovie che collegano Nord e Sud,<br />

tanto dell’Italia che dell’Europa, e quin<strong>di</strong> luogo <strong>di</strong> convergenza <strong>di</strong> affari,<br />

commerci e fiere, e sede <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere infrastrutturali, che richiamavano

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