08.06.2013 Views

Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Definizioni e note sulla storia della prostituzione<br />

Prima <strong>di</strong> addentrarmi nell’esame della documentazione ritengo utili<br />

alcune precisazioni terminologiche e una breve premessa storica, per<br />

comprendere il significato del tema e la sua evoluzione nel tempo.<br />

Nella sua opera “I sette peccati capitali” F. Savater riferisce una frase<br />

<strong>di</strong> A. Goldman: “Qual è la <strong>di</strong>fferenza fra l’uomo e l’animale? Non la<br />

facoltà razionale, semmai il fatto <strong>di</strong> prostituirsi. L’animale non ha questa<br />

capacità, che consiste nell’ottenere attraverso il corpo un beneficio che<br />

non è il piacere sessuale, ma qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dal sesso”.<br />

Che cos’è allora la prostituzione? Essa consiste nell’ abituale o transitoria<br />

prestazione <strong>di</strong> atti sessuali nei confronti <strong>di</strong> un numero indeterminato <strong>di</strong><br />

persone in cambio <strong>di</strong> denaro. Si tratta <strong>di</strong> una definizione corretta ma<br />

del tutto parziale, poiché in concreto la prostituzione è un fenomeno<br />

sociale complesso, <strong>di</strong>ffuso in ogni tempo e in ogni luogo, che le intricate<br />

<strong>di</strong>namiche della società hanno via via ripu<strong>di</strong>ato con scandalo, tollerato<br />

con ipocrisia, favorito con sotterfugi interessati e loschi.<br />

Per essa intervengono almeno due, ma più spesso tre personaggi: chi<br />

presta il servizio, chi lo richiede e ne usufruisce, chi lo organizza e vi<br />

specula. <strong>di</strong>fatti gli uomini che prendono parte al “commercio” e se ne<br />

avvalgono non sono certamente “innocenti” sul piano civile e sanitario e<br />

non sempre gli utili della prostituzione vanno alla persona che la esercita,<br />

poiché comunemente ad essa si accostano interme<strong>di</strong>ari, protettori e<br />

sfruttatori. Tuttavia nelle storie, nei libri, nei documenti, nei resoconti<br />

giornalistici, nei lavori parlamentari e nel linguaggio comune una sola<br />

è l’interprete, la prostituta, colei che è immagine <strong>di</strong> tutto il male per i<br />

benpensanti e <strong>di</strong> tutto il bene nelle fantasie <strong>di</strong> chi a lei ricorre o sogna <strong>di</strong><br />

ricorrervi. E nei documenti consultati solo loro, le “meretrici”, venivano<br />

schedate, controllate, patentate, vessate, schiavizzate, aiutate, protette,<br />

visitate, curate, recluse, ammonite, redente.<br />

Prostituta è la donna che esercita la prostituzione, ossia il “commercio<br />

<strong>di</strong> prestazioni sessuali”; il termine deriva da prostituire, nel senso <strong>di</strong><br />

statuere, mettere, porre, e pro, davanti, cioè “mettere in ven<strong>di</strong>ta”, come<br />

fa il mercante che pone le sue merci davanti a sé, al suo negozio, al suo<br />

banchetto, per venderle. Un altro termine, più usato in passato, era meretrice,<br />

da merere, guadagnare, colei che si fa pagare. E’ stata detta lupa, insaziabile,<br />

da cui il nome del luogo <strong>di</strong> lavoro, lupanare. Più frequentemente, in modo<br />

spregiativo, è usato il termine puttana, derivato dal francese antico putain, a<br />

sua volta tratto da pute, la putta, la prostituta, femminile dell’aggettivo put,<br />

15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!