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Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

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110<br />

cui furono protagonisti due giovani fratelli, pare crevalcoresi. “ Nel combattimento<br />

a Porta San Pancrazio del 12 Giugno i nostri furono costretti a ritirarsi da una posizione e<br />

i francesi s’inoltrarono: i due tamburini del nostro reggimento, chiamati Zittini <strong>di</strong> Crevalcore,<br />

coraggiosamente dal loro posto battevano la ritirata, quando il maggiore <strong>di</strong> essi fu colpito a<br />

morte. Il minore per nome Cesare d’anni tre<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong>fendeva il corpo del fratello a sassate e, se il<br />

Capitano Francesco Magrini non l’avesse portato fuori del combattimento, sarebbe forse stato<br />

anch’egli vittima del suo coraggio. Il Magrini a Imola tenne poi sempre presso <strong>di</strong> sé il ragazzo<br />

come servitore e vi rimase per molti anni”.<br />

Tali memorie, che si trovano nel Fondo “Tommaso Rossi” del Museo del<br />

Risorgimento, ci appaiono estremamente interessanti. Innanzitutto finora non<br />

si sapeva <strong>di</strong> questo episo<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> questo caduto. Purtroppo non risultano in quel<br />

periodo famiglie con quel nome; d’altra parte è possibile che si trattasse anche <strong>di</strong><br />

un soprannome dato ai giovani o alla loro famiglia o al loro ruolo <strong>di</strong> tamburini. Si<br />

resta comunque toccati dal gesto coraggioso e dalla giovane età del sopravvissuto<br />

che presumibilmente doveva essere <strong>di</strong> origini umili se successivamente andrà a<br />

servizio in casa del Capitano Magrini 11 .<br />

L’impegno <strong>di</strong> chi scrive e <strong>di</strong> chi si accosta curioso agli avvenimenti <strong>di</strong> quegli<br />

anni non deve cadere nel desiderio <strong>di</strong> indagare per trovare e provare l’importanza<br />

<strong>di</strong> Crevalcore e dei Crevalcoresi nelle vicende legate all’unificazione, rimanendo<br />

ancorati ad un piccolo e stretto localismo. E’ importante invece scoprire e<br />

verificare che l’adesione agli ideali unitari era una realtà anche molto popolare,<br />

al <strong>di</strong> là del genere, delle possibilità <strong>di</strong> censo e <strong>di</strong> voto. donne e uomini <strong>di</strong> origini<br />

molto lontane tra <strong>di</strong> loro cominciarono ad unirsi intorno a valori comuni nella<br />

speranza <strong>di</strong> costruire un nuovo e più rappresentativo stato, quello Italiano.<br />

Fig. 4 – Memorie <strong>di</strong> Elisabetta Rossi sulla Repubblica Romana<br />

11 In realtà, grazie a Lucio (Annibale Passarini) sappiamo <strong>di</strong> chi si tratta: è uno degli uomini ricordati<br />

nelle lapi<strong>di</strong> che si trovano in <strong>Comune</strong>. Gaetano Paltrinieri era un giovane crevalcorese, arruolatosi<br />

nel reggimento Unione, come tamburino. Morì a 17 anni e la notizia è giustamente raccontata da<br />

Elisabetta Rossi. Il suo nome si trova inciso in una lapide nel Museo Ossario del Gianicolo insieme<br />

ai caduti per la Repubblica Romana.

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