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Rassegna Storica Crevalcorese - Dicembre 2011 - Comune di ...

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Nel carteggio epistolare conservato presso il Museo del Risorgimento <strong>di</strong> Bologna<br />

è possibile trovare le lettere che Clotilde Maccaferri, moglie del crevalcorese<br />

Tommaso Rossi, capitano del Battaglione Basso Reno e poi Unione, e che la<br />

figlia Elisabetta scrissero rispettivamente al marito e al padre 6 .<br />

6 Fondo “ Tommaso Rossi”, MRB<br />

Fig. 3 – Clotilde Maccaferri, ritratto<br />

In esse si può cogliere un’esplicita adesione agli ideali risorgimentali, ma si<br />

racconta anche del sostegno concreto, nelle retrovie, ai combattenti. Le due<br />

donne seguirono il capitano sui luoghi <strong>di</strong> battaglia: gli scontri avvenivano in zone<br />

precise a cui i civili potevano con cautela avvicinarsi, in una sorta <strong>di</strong> surreale<br />

contiguità fra la lotta militare e la vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

L’11 Ottobre 1860 il <strong>Comune</strong> ringraziò sia Elisabetta sia Clotilde Rossi perché<br />

erano riuscite a conservare il tricolore che il Battaglione Unione aveva fatto<br />

sventolare a Vicenza durante gli scontri per l’in<strong>di</strong>pendenza italiana nel 1848.<br />

Elisabetta Rossi avrà nel tempo l’accortezza e l’attenzione <strong>di</strong> conservare anche<br />

la documentazione <strong>di</strong> quei giorni che videro in primo piano il padre, morto nel<br />

1855 a causa <strong>di</strong> un’epidemia <strong>di</strong> colera, e che ci restituiscono uno spaccato delle lotte<br />

risorgimentali attraverso le vicende <strong>di</strong> un crevalcorese. Ora tale documentazione<br />

si trova a Bologna nel già citato Museo del Risorgimento.<br />

dopo l’esito del plebiscito, il 22 Marzo in segno <strong>di</strong> festa il Castello, il centro<br />

del paese, venne illuminato.<br />

Il 25 Marzo, pochi giorni dopo, nel Collegio <strong>di</strong> Crevalcore e Finale i Crevalcoresi<br />

elessero il loro primo deputato al Parlamento sabaudo: il conte Carlo Pepoli .<br />

Per cominciare a conoscere uomini e terre appena annesse, il primo Maggio il<br />

re Vittorio Emanuele II arrivò in visita a Bologna. A riprova del fatto che il paese

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