Copertina 6 - Retriever Magazine
Copertina 6 - Retriever Magazine Copertina 6 - Retriever Magazine
Retriever Retriever magazine periodico di informazione on-line del RCI - anno 3 - numero 6 NOVA SCOTIA DUCK TOLLING RETRIEVER: L’ALLEGRO RETRIEVER CHE RICHIAMA LE ANATRE
- Page 2 and 3: in questo numero: •Editoriale RCI
- Page 4 and 5: NOVA SCOTIA DUCK TOLLING RETRIEVER:
- Page 6 and 7: sbattono negli oggetti (o nei bambi
- Page 8 and 9: film sulla Volpe Rossa in cui si è
- Page 10 and 11: Retriever Retriever magazine STORIA
- Page 12 and 13: TESTA La testa deve essere in propo
- Page 14 and 15: Ai giorni nostri il Toller non è q
- Page 16 and 17: E questo è ottimo per noi, perché
- Page 18 and 19: sbagliate per fare delle scelte spe
- Page 20 and 21: LA SCELTA DELLO STALLONE Per ogni f
- Page 22 and 23: Swinbrook Tan, un grande riproduttu
- Page 24 and 25: Club Italiano ha introdotto la prov
- Page 26 and 27: vivere quotidiano, la Sezione Labra
- Page 28 and 29: Il fascino di un contatto stretto c
- Page 30 and 31: ha avuto esito più che positivo, i
- Page 32 and 33: Da lunedì 14 giugno 2010 Brad iniz
- Page 34 and 35: Retriever Retriever magazine psicol
- Page 36 and 37: Retriever Retriever magazine mondo
- Page 38 and 39: LA KVALIFIKATIONS-PROVE DANESE Retr
- Page 40 and 41: azza, compresi gravi difetti dental
- Page 42 and 43: piena dei lavori artistici di Steve
- Page 44: DHA può portare a una diminuzione
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
periodico di informazione on-line del RCI - anno 3 - numero 6<br />
NOVA SCOTIA<br />
DUCK TOLLING RETRIEVER:<br />
L’ALLEGRO RETRIEVER<br />
CHE RICHIAMA LE ANATRE
in questo numero:<br />
•Editoriale RCI - di Stefania Sammaruca Roche<br />
•Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong>:<br />
l’allegro retriever che richiama le anatre - di Douglas W. Coldwell e James Jeffrey<br />
•Il “folletto canadese” prende casa in Italia - di Mirko Garutti<br />
•Ci sono tante forze positive all’interno della FCI - di Gabriele Metz<br />
•La scelta dello stallone - di Joy Venturi Rose<br />
•<strong>Retriever</strong>s e pet therapy - di Sabrina Gasparri<br />
•Castellare di Tonda - di Pietro Scelfo<br />
•La storia di Brad - di Federica Luzzana<br />
•Il ruolo delle emozioni - di Cinzia Stefanini<br />
•Scent of the Missing - di Susannah Charleson<br />
•La Kvalifikations-Prove danese - di Alessandra Franchi<br />
•<strong>Retriever</strong> e non solo – libri, tv, regali, attualità, curiosità - a cura di Patty Fellows<br />
Un sentito grazie a quanti hanno collaborato a questo numero,<br />
in particolare a Mirko Garutti, Pietro Scelfo e Federica Luzzana.<br />
Martino Salvo<br />
coordinatore di redazione<br />
Patty Fellows<br />
redattore<br />
Alessandra Franchi<br />
redattore<br />
Leonardo Langiu<br />
Impaginazione/grafica<br />
Ogni articolo esprime in libertà le opinioni del suo autore, il RCI puo' non condividere o sottoscrivere necessariamente quanto viene pubblicato.
l’editoriale<br />
Esistono allevatori ed Allevatori.<br />
Nella prima categoria rientrano tutti coloro che si interessano alla produzione e al commercio degli<br />
animali, di qualsiasi specie e razza, per scopi esclusivamente economici; costoro sono spesso<br />
coadiuvati – nel caso dei cani – dagli importatori da paesi che praticano prezzi più convenienti;<br />
dunque sono allevatori, sì, ma allevano solo per un fine meramente consumistico, numerico e non<br />
qualitativo.<br />
Gli Allevatori sono molto di più: hanno compiti molto più complessi, hanno necessità di<br />
competenze sfaccettate e devono addossarsi responsabilità molteplici non solo nei confronti degli<br />
animali, ma anche della clientela.<br />
Nel caso dell’allevamento cinofilo di oggi, infatti, si è aggiunta una componente socio-psicologica<br />
per cui il cane diventa spesso una forma di “presidio sanitario” fruito da soggetti particolarmente<br />
fragili, quali persone sole, disabili, anziani.<br />
Ecco allora che l’Allevatore deve integrare la sua preparazione per offrire al cliente non solo un<br />
soggetto allevato secondo i canoni di massima sottoscritti con la firma del Codice Etico<br />
dell’Allevatore, ma fornire anche una valida assistenza soprattutto a coloro che per la prima volta<br />
possiedono un cane, aiutandoli anche a difendersi dall’aggressività delle persone che gravitano<br />
intorno al mondo cinofilo, pronte a sfruttare la vulnerabilità di chi ha appena scoperto l’emozione<br />
della nuova e bellissima esperienza di incontrare il proprio cane.<br />
Ed ecco che l'Allevatore deve aiutare i propri clienti a difendersi da quei professionisti senza<br />
scrupoli che propongono loro di eseguire sul loro cucciolo l’intervento “dei cento giorni” per<br />
garantirgli l’esenzione dalla displasia dell’anca (tra l’altro, vera e propria truffa dal punto di vista<br />
della selezione genetica), tanto per segnalare una delle ultime novità.<br />
Scopo delle società specializzate è proprio quello di riunire le esperienze degli Allevatori e dei<br />
proprietari, distillandole, coordinandole e portandole a conoscenza tutti coloro che sono interessati<br />
al Cane: le manifestazioni devono essere occasione di incontro e scambio positivo di acquisizioni<br />
tecniche e conoscitive, e non solo occasione di mera conquista di un cartellino e sfoggio di vanità<br />
personale di personaggi patologicamente affetti da “sindrome di onnipotenza”, unici depositari del<br />
miglior metodo di allevamento in assoluto, permalosi, refrattari ed ostili a qualsiasi dialogo,<br />
confronto o suggerimento.<br />
Questa condivisione che porta arrichimento deve essere uno degli scopi principali<br />
dell’associazione che riunisce gli appassionati delle razze retriever, grazie alla collaborazione<br />
fattiva di tutti i soci.<br />
Stefania Sammaruca Roche, Presidente RCI
NOVA SCOTIA<br />
DUCK TOLLING RETRIEVER:<br />
RETRIEVER:<br />
Il Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong>, comunemente chiamato “Toller” ha le sue origini nel<br />
distretto Little River della Contea Yarmouth County, in Nova Scotia (Canada).<br />
L'origine della razza risale probabilmente al 1860,<br />
quando un abitante della contea di Yarmouth,<br />
James Allen, ricevette dal capitano di una goletta<br />
una femmina di Flat Coated fegato che proveniva<br />
dall'Inghilterra. Allen la accoppiò con un retriever<br />
di pelo corto di tipo Labrador. Le femmine ottenute<br />
da questo accoppiamento furono poi accoppiate<br />
con un cocker spaniel marrone.<br />
Subito dopo, un accoppiamento con un Setter<br />
Irlandese portò il colore rosso che distingue oggi<br />
i Toller. E' possibile che siano stati introdotti<br />
anche Collie o Shetland Sheepdog per ottenere<br />
la coda riccamente piumata e l'istinto a radunare<br />
le greggi che il Toller presenta oggi. E non si<br />
può neppure escludere che in qualche momento<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
di Douglas W. Coldwell and James Jeffrey<br />
traduzione di Alessandra Franchi<br />
razze retriever<br />
L’ALLEGRO RETRIEVER CHE RICHIAMA LE ANATRE<br />
siano stati usati negli accoppiamenti anche il<br />
Brittany Spaniel e il Golden <strong>Retriever</strong>. Il progetto<br />
era quello di sviluppare un cane che assomigliasse<br />
alla volpe rossa; piccolo, amante del gioco e<br />
intelligente con le attitudini al riporto dei retriever<br />
più grossi e tutto l'istinto venatorio caratteristico<br />
dei cani compresi nello “sporting dog group” (per<br />
il Kennel Club Americano questo gruppo comprende<br />
gli spaniel, i setter, i retriever, gli spinoni,<br />
i pointer, i weimaraner).<br />
In origine il Toller era chiamato “Little River Duck<br />
Dog” dal suo luogo di origine, ma grazie a Cyril<br />
Colwell di Halifax, la razza venne registrata<br />
ufficialmente dal Kennel Club Canadese come<br />
4
azze retriever<br />
Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong> nel 1945. La<br />
razza ha recentemente acquistato popolarità, e<br />
ora esistono allevatori in Canada, Stati Uniti e<br />
molti altri paesi del mondo.<br />
Nel 1995 – anno del cinquantesimo anniversario<br />
del riconoscimento della razza dal Canadian<br />
Kennel Club - il Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong><br />
è stato ufficialmente riconosciuto come cane<br />
ufficiale della Nova Scotia. Se la tendenza odierna<br />
continuerà, il Toller potrebbe diventare uno<br />
dei cani più popolari nella storia canadese.<br />
Lo sviluppo dei Toller non è mai stato influenzato<br />
in alcun modo dall'allevamento in altri paesi. Il<br />
Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong> è un cane canadese<br />
al 100%. E' stato sviluppato in Canada,<br />
da canadesi, per le condizioni di caccia canade-<br />
si. Come razza, il Toller è quasi altrettanto<br />
antico delle razze retriever più popolari, come<br />
il Labrador, il Golden e il Chesapeake. Il<br />
Golden, ad esempio, ha iniziato il suo sviluppo<br />
solo un paio d'anni prima del Toller. Il Labrador<br />
è nato solo un poco prima, all'inizio del 1800.<br />
Il Toller non era molto conosciuto nel passato,<br />
perché i primi allevatori non vendevano volentieri<br />
le loro femmine. Infatti i principali allevatori erano<br />
anche appassionati cacciatori che non volevano<br />
certo dei concorrenti sui terreni di caccia.<br />
Caratteristiche<br />
Il Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong> è un cane<br />
eccezionalmente intelligente e molto facile da<br />
addestrare. Sia il padre che la madre di una delle<br />
nostre fattrici sono campioni di Obedience. Red, il<br />
nostro stallone campione, che è stato Top Toller in<br />
Canada nel 1970, ha riportato la sua prima anatra<br />
a 12 settimane. L'anatra era grande quasi quanto<br />
il cane, ma lui è riuscito a trascinarla attraverso un<br />
intero campo scodinzolando vigorosamente.<br />
Noi usiamo i Toller come cani da cerca per beccaccia,<br />
fagiani e pernici, e come Toller e retriever<br />
quando cacciamo anatre. Non crediamo che il<br />
Toller possa aver rivali come cane da caccia<br />
completo, in particolare nelle condizioni di caccia<br />
canadesi. Un Toller può inseguire un'anatra ferita<br />
nel mare agitato e ghiacciato, con un<br />
coraggio e una determinazione che<br />
sono assolutamente stupefacenti.<br />
Un grande vantaggio nell'usare un<br />
Toller come cane da caccia, e in<br />
particolare per il riporto, è la sua<br />
dimensione compatta. Tutti gli altri<br />
retriever pesano più di 30 chili, e sono<br />
alti circa 55 cm al garrese. Il Toller pesa 25 chili<br />
(i maschi) ed è alto 50 cm al garrese. Sono più<br />
agili, più forti, e sono più determinati di ogni altra<br />
razza che noi conosciamo. I Toller sono cani da<br />
caccia con una dimensione ideale per vivere in<br />
appartamento, o per infilarsi in una tana. Possono<br />
essere usati per riportare saltando da una canoa<br />
senza rovesciarla. Non stanno tra i piedi e non<br />
5 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
sbattono negli oggetti (o nei bambini) quando<br />
vivono in appartamento, eppure sono abbastanza<br />
forti e coraggiosi da affrontare il mare agitato o il<br />
ghiaccio per recuperare un'anatra abbattuta.<br />
Naturalmente il Toller non si limita ad essere un<br />
compagno di caccia. Questi cani hanno una tipica<br />
personalità da abitante della Nova Scotia. Sono<br />
estremamente gentili, amichevoli, fedeli compagni<br />
e ottimi cani da guardia. Possono qualche volta<br />
anche essere usati come cani da gregge. Per la<br />
loro natura giocosa e per la poca tendenza ad<br />
andarsene in giro, sono insuperabili compagni<br />
di gioco per i bambini, e benchè siano ottimi ed<br />
attenti cani da guardia non abbiamo mai visto un<br />
Toller arrabbiato o minaccioso.<br />
Una delle caratteristiche dei Toller che troviamo<br />
veramente eccezionali è la loro abilità al riporto.<br />
Praticamente ogni cucciolo a otto - nove<br />
settimane, scelto a caso in una cucciolata,<br />
mostrerà immediatamente un<br />
grande desiderio di riportare qualunque<br />
piccolo oggetto gli venga lanciato.<br />
Abbiamo visto molti Toller bravissimi a<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
razze retriever<br />
riportare, così come ad eseguire comandi come<br />
seduto, resta, a terra, ecc, a dodici - quattordici<br />
settimane di vita. Sembrano possedere una fantastica<br />
capacità di imparare da giovanissimi, e l'addestramento<br />
precoce migliora il comportamento e<br />
il carattere dell'adulto.<br />
Che cosa è il Duck Tolling?<br />
La caratteristica più importante e unica dei Toller<br />
è che chiamano a raccolta le anatre (duck tolling).<br />
Che significa? L'idea di usare un cane per attirare<br />
e richiamare le anatre viene dalla relazione tra le<br />
anatre e la Volpe Rossa: il Toller è stato creato<br />
per assomigliare alla Volpe. L'idea non era<br />
nuova, perché si sono trovati riferimenti a cani - di<br />
nessuna razza in particolare - usati in Europa fin<br />
6
azze retriever<br />
dal 1625, usati per attirare la selvaggina verso le<br />
reti (la parola “tolling” come usata nel nome Nova<br />
Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong>, significa adescare<br />
o richiamare, da una parola in inglese antico, Toll,<br />
che ai nostri giorni indica il rintocco della campana).<br />
Si crede che gli Indiani Acadians o Mic-Mac<br />
usassero già un cane simile ad una volpe per<br />
attirare le anatre verso le reti.<br />
Come lavora un Toller?<br />
Quando le anatre vedono la volpe che gioca sulla<br />
riva di un lago o a bordo acqua, si avvicinano,<br />
proprio come una rondine si avvicina al corvo, o<br />
il corvo si avvicina all'avvoltoio. Non si sa se lo<br />
facciano per stuzzicare o per farla allontanare,<br />
ma a volte si avvicinano da grandi distanze fino a<br />
che la volpe è visibile. Arrivano con le teste erette,<br />
sibilando come una vecchia oca in una fattoria. Le<br />
anatre si comportano così qualunque sia il tempo,<br />
splendido o veramente brutto.<br />
La spiegazione logica dell'attrazione delle anatre<br />
per la volpe (o il Toller) è che la volpe è un naturale<br />
nemico dell'anatra, perché ruba le uova e<br />
uccide gli anatroccoli. La volpe sembra consapevole<br />
di questa attrazione e la usa a<br />
suo vantaggio, visto che le anatre<br />
a volte arrivano così vicine da farsi<br />
prendere, fornendo alla volpe un<br />
ottimo pasto. A volte due volpi lavorano<br />
insieme: una gioca sulla spiaggia,<br />
l'altra si nasconde nell'erba<br />
alta. Quando le anatre arrivano, la<br />
volpe nascosta balza fuori e cattura<br />
un'anatra, che poi divide con l'altra<br />
volpe. La Walt Disney ha fatto un<br />
7 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> 8<br />
magazine
film sulla Volpe Rossa in cui si è documentato<br />
questo comportamento.<br />
Quando è in azione il Toller non emette alcun<br />
suono, e, diversamente dalla volpe, non cerca di<br />
acchiappare le anatre e non va nell'acqua. Sono<br />
soltanto la sua presenza e i suoi movimenti giocosi<br />
ad attirare le anatre. Il cacciatore si nasconde<br />
in un capanno o tra l'erba alta. Se le anatre sono<br />
lontane sull'acqua, fuori portata del fucile, il cacciatore<br />
lascia che il suo Toller, che è sempre sotto<br />
controllo, giochi sulla riva, e così facendo attira le<br />
anatre e le porta a tiro. Il cacciatore naturalmente<br />
non spara alle anatre quando sono nell'acqua,<br />
ma quando sono a tiro le fa volar via per meglio<br />
colpirle e ridurre le probabilità di perdere anatre<br />
ferite. Alla fine dell'abbattimento il Toller usa la<br />
sua seconda personalità, quella del retriever, e<br />
quanto è bravo e coraggioso come retriever! Una<br />
volta una femmina di Toller di 25 chili riportò sette<br />
anatre canadesi dal mare agitato, con la<br />
faccia coperta di penne.<br />
Non serve un addestramento speciale.<br />
Non c'è bisogno di alcun addestramento speciale<br />
per insegnare a un Toller a richiamare<br />
le anatre. L'unica cosa da fare è insegnargli<br />
a riportare. E questo si fa in uno dei modi<br />
con i quali si insegna abitualmente il riporto.<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
razze retriever<br />
Tuttavia il Toller è un riportatore naturale, e<br />
normalmente non c'è bisogno di insegnargli<br />
molto. Quando il cacciatore vuole attirare<br />
le anatre, si piazza con il suo Toller dove le<br />
anatre non possano vederli. Poi il cacciatore<br />
lancia al Toller un bastoncino o un piccolo<br />
oggetto da riportare (meglio non sassolini, noi<br />
a volte usiamo le cartucce vuote).<br />
Bisogna lanciare l'oggetto in modo che le<br />
anatre possano vedere il cane che riporta.<br />
Quando il cane va al riporto, può non riportare<br />
subito, ma si metterà a giocare con il bastoncino,<br />
lo lancerà in aria, ci si rotolerà sopra, lo rosicchierà,<br />
e tutto questo in vista delle anatre.<br />
Vedendo tutto questo, le anatre normalmente<br />
inizieranno ad avvicinarsi al cane. Poi il cane<br />
raccoglie il bastoncino e lo riporta al suo<br />
padrone. Il padrone trattiene allora nascosto<br />
il Toller fino a che le anatre non smettono<br />
di avvicinarsi. A questo punto lancia nuovamente<br />
il bastoncino e si ripete l'intero<br />
processo. Si continua così fino a che le<br />
anatre non sono a tiro. A questo punto il<br />
cane viene tenuto nascosto fino a che l'abbattimento<br />
è terminato, e poi lo si fa riportare<br />
le anatre abbattute. L'uso di un Toller evita di<br />
portarsi dietro le dozzine di richiami a forma di<br />
anatra che la maggior parte dei cacciatori usa<br />
normalmente.<br />
Bisogna ricordare che nonostante il Toller sia<br />
un riportatore naturale e abbia una natura<br />
8
azze retriever<br />
giocosa, ha anche un naturale istinto predatorio.<br />
In altre parole, bisogna insegnargli a non<br />
inseguire o cercar di prendere le anatre. Un<br />
metodo usato per insegnare al Toller a ignorare<br />
le anatre è tener legata una corda sottile al suo<br />
collare quando richiama le anatre. La corda<br />
deve essere lunga abbastanza per arrivare fino<br />
a dove è nascosto il cacciatore. Così, quando il<br />
cane è attirato delle anatre, un piccolo strappo<br />
alla corda lo rimette sotto controllo e lui riporta<br />
il suo legnetto come deve fare. Abbiamo visto<br />
dei Toller giocare e riportare i loro legnetti con<br />
le anatre lontane solo pochi metri, senza mai<br />
cercare di catturarle.<br />
Uno degli aspetti più importanti della caccia<br />
con i Toller è che essi si possono usare con<br />
successo quando il tempo è bello. Ciò è molto<br />
importante laddove la maggior parte della<br />
caccia si svolge con il tempo brutto usando<br />
anatre-richiamo. A volte le anatre vengono<br />
attirate dai Toller a più di un miglio di distanza.<br />
E' una esperienza fantastica per un cacciatore<br />
vedere migliaia di anatre che vengono verso il<br />
suo Toller e si portano a tiro di fucile. Con un<br />
Toller si possono attirare oche e la maggior<br />
parte delle anatre (escluse le Ider, Old Squaw<br />
e Scooter). In genere le oche sono più difficili<br />
da attirare delle anatre.<br />
Vorremmo incoraggiare tutti, in particolare chi usa<br />
le razze retriever più grandi, a provare a cacciare<br />
con un Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong> ben<br />
addestrato. Molti di voi hanno usato<br />
solo una delle razze, ed essendosi<br />
trovati bene, non ne hanno provate<br />
altre. Chiedete a chi ha avuto un<br />
Toller e anche cani di altre razze, sia<br />
da caccia che non da caccia. Siamo<br />
sicuri che la maggior parte vi dirà<br />
che ora non vorrebbe più nessuna<br />
altro cane. Il loro cuore è stato catturato<br />
dal loro Toller, sia come razza<br />
che come cane. Gentile, affettuoso<br />
e attento sono gli aggettivi che<br />
descrivono il Toller come cane da<br />
casa. Intelligente, volenteroso, abile<br />
e determinato, sono gli aggettivi che<br />
descrivono il Toller come cane da<br />
caccia. Che volete di più?<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
Douglas Coldwell e<br />
Jim Jeffrey<br />
sono cognati e allevano Toller in Canada<br />
con l'affisso Littleriver da 1969, e i loro cani<br />
si trovano nei pedigree dei Toller in tutto il<br />
mondo. Jim Jeffrey è cresciuto nella contea<br />
di Yarmouth in Nova Scotia, il luogo di origine<br />
della razza, e i Toller fanno parte della sua famiglia<br />
estesa da più di 100 anni. Ha ricevuto<br />
il suo primo Toller da caccia e il suo primo<br />
fucile a 14 anni. Douglas Coldwell è cresciuto<br />
nella zona di Annapolis Valley in Nova Scotia<br />
e lavora insieme a sua moglie Dawn come<br />
insegnante alla scuola elementare. Entrambi<br />
cantano la musica gospel e hanno registrato<br />
un numero di CD che includono anche delle<br />
canzone originali. Doug ha anche scritto<br />
due libri, fra i quali For the Love of Toller,<br />
che racconta la sua vita con i Tollers. Si può<br />
comprarlo in versione E-book sul loro sito<br />
www.littlerivertollers.com/.<br />
9
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
STORIA<br />
Sulla nascita della razza si raccontano tante leggende, ma la più accreditata è che agli inizi<br />
del 1870 nella penisola di Nova Scotia sulla costa orientale del Canada James Allen, avendo<br />
bisogno di un aiutante per la caccia alle anatre e avendo notato che le stesse erano curiose<br />
ed attratte a terra da ciò che si muoveva, cominciò la selezione di un cane che oltre al riporto<br />
avesse la caratteristica di giocare sulla riva stimolato dal cacciatore, che gli lanciava bastoncini<br />
o palline in modo da farlo sparire poi ricomparire dai canneti, allo scopo di incuriosire le<br />
anatre e di farle avvicinare a tiro di fucile.<br />
La storia dice che James Allen partendo da un Flatcoated colore fegato poi incrociato con<br />
un Labrador ed accopppiando i loro figli con Spaniel, Chesapeake Bay <strong>Retriever</strong>, Collie, ed<br />
infine con l’Olandese Koikerhundje, creò una razza che all’inizio era conosciuta con il nome<br />
di Little River Duck Dog fino a che nel 1945 il Canadian Kennel Club riconobbe la razza con<br />
l’attuale nome di Nova Scotia Duck Tolling <strong>Retriever</strong>. Per semplicità nelle zone di origine la<br />
razza è soprannominata Toller cosa che di seguito faremo anche noi.<br />
I primi Toller arrivarono in Europa nel 1982 grazie all’allevatrice Nete Wunsch e precisamente in<br />
Danimarca, ed il loro riconoscimento da parte della FCI risale al 1987.<br />
IMPRESSIONE GENERALE<br />
Il Toller è un cane di medie dimensioni, potente e<br />
compatto, muscoloso e ben equilibrato, con uno<br />
scheletro osseo medio-pesante, estremamente<br />
agile, attento e deciso.<br />
razze retriever<br />
IL “FOLLETTO CANADESE”<br />
PRENDE CASA IN ITALIA<br />
di Mirko Garutti<br />
Quando il cane è in lavoro ed accelera la sua<br />
azione, il portamento della testa si allunga e si<br />
abbassa fino quasi a livello della schiena, la coda<br />
viene tenuta in costante movimento.<br />
10
azze retriever<br />
TEMPERAMENTO<br />
Il Toller è molto intelligente, facile da addestrare e<br />
veloce nell’apprendimento.<br />
Dotato di grande resistenza, il cane è un forte<br />
nuotatore e con un istinto al riporto innato.<br />
Forte attaccamento ai membri della famiglia con<br />
spiccata giocosità.<br />
Con gli sconosciuti può essere riservato, ma<br />
senza essere aggressivo o eccessivamente<br />
timido.<br />
DIMENSIONI<br />
L'altezza ideale per i maschi con età superiore ai<br />
18 mesi è 19-20 pollici (48-51 cm).<br />
Per le femmine con età superiore ai 18 mesi 18-19<br />
pollici (45-48 cm).<br />
La tolleranza rispetto allo standard di altezza è<br />
di 1 pollice (2,5 cm).<br />
Il peso deve essere proporzionato all’altezza:<br />
orientativamente 45-51 lbs (20-23 kg) per i<br />
maschi adulti e 37-43 lbs (17-20 kg) per le<br />
femmine.<br />
MANTELLO<br />
Il Toller è stato selezionato per il recupero da<br />
acque gelide, quindi deve avere un pelo idrorepellente<br />
a doppio strato, di media lunghezza con<br />
morbido e denso sottopelo.<br />
Il pelo superiore può avere una leggera onda<br />
che va dal garrese fino alla groppa compresa, altrimenti<br />
è liscio. Alcuni mantelli invernali possono<br />
formare un lungo e riccioluto collare alla gola.<br />
Il pelo si presenta soffice e piumoso alla gola, dietro<br />
le orecchie e nella parte posteriore delle cosce.<br />
Mentre è frangiato sulla parte superiore delle<br />
orecchie e sulle zampe anteriori.<br />
L’aspetto del mantello deve sempre apparire<br />
naturale.<br />
COLORE<br />
Il colore può essere delle diverse tonalità del<br />
rosso o dell’arancio con zone più chiare nella<br />
parte inferiore della coda e dietro le cosce.<br />
Il mantello può avare marcature di colore<br />
bianco alla PUNTA DELLA CODA, AI PIEDI<br />
(IL BIANCO NON DEVE OLTRPASSARE IN<br />
ALTEZZA IL PASTORALE), AL TORACE, AL<br />
MUSO E SULLA TESTA (IL BIANCO NON<br />
DEVE MAI SCENDERE SULLA NUCA).<br />
Il pigmento del naso, labbra, e del contorno<br />
occhi deve essere del colore della carne o in<br />
alternativa nero.<br />
La mancanza di marcature bianche non può<br />
essere penalizzante.<br />
11 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
TESTA<br />
La testa deve essere in proporzione<br />
alle dimensioni corporee.<br />
Vista dall’ alto è leggermente a forma<br />
di cuneo.<br />
Il cranio è ampio e leggermente arrotondato<br />
con occipite non prominente<br />
e le guance piatte.<br />
Lo stop è moderato.<br />
La proporzione cranio/muso dovrebbe essere 1 a 1.<br />
Il muso è a forma di cono con mascella inferiore<br />
forte ma non prominente.<br />
Le narici sono bene aperte e di colore da fondersi<br />
con il mantelle oppure nere.<br />
La dentatura ha chiusura a forbice con dentizione<br />
completa e forte per il trasporto di uccelli di considerevoli<br />
dimensioni.<br />
Occhi a forma di mandorla ben distanziati di<br />
medie dimensioni di colore marrone ambrato.<br />
Espressione amichevole attenta e intelligente.<br />
Il contorno occhi deve essere dello stesso colore<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
razze retriever<br />
delle labbra.<br />
Orecchie triangolari con punte arrotondate medie<br />
e portate basse, attaccatura alta sul cranio con<br />
l’attaccatura leggermente eretta, pelo mediamente<br />
lungo sulla parte superiore che si ferma prima<br />
della punta lasciandola pulita con pelo corto senza<br />
frangia, pelo morbido e piumoso dietro le orecchie.<br />
CODA<br />
La coda deve seguire la linea naturale della<br />
groppa, leggermente in discesa e larga all'attaccatura<br />
e ben frangiata, la lunghezza deve raggiungere<br />
almeno il garretto; viene portata al di sopra della<br />
linea dorsale ad eccezione di quando il cane è<br />
in attenzione, in questo caso viene portata alta e<br />
ricurva sul dorso ma mai lo deve toccare e formare<br />
un anello chiuso all’estremità.<br />
COLLO<br />
Leggermente ad arco, forte e muscoloso. Portato<br />
eretto (da fermo), di media lunghezza senza<br />
giogaia.<br />
TRONCO<br />
La linea dorsale deve essere dritta, la schiena<br />
corta e dritta, le reni forti e muscolose il torace<br />
deve essere profondo con lo sterno che arriva<br />
fino ai gomiti, il costato ben sviluppato non a<br />
forma di barile né piatto; il ventre è leggermente<br />
ritratto.<br />
12
azze retriever<br />
ARTI<br />
ANTERIORI: devono essere paralleli, dritti e con<br />
ossatura forte, la spalla deve essere muscolosa<br />
con scapole ben attaccate che formano un garrese<br />
inclinato verso il dorso, il rapporto scapolaomero<br />
è di 1-1, i gomiti ben aderenti non ruotati<br />
né all’interno né all’esterno, i pastorali forti e leggermente<br />
inclinati, i piedi sono palmati, compatti,<br />
di media grandezza con dita unite, arrotondate<br />
e ben arcuate, con cuscini plantari spessi; gli<br />
speroni possono essere asportati.<br />
POSTERIORI: il posteriore è muscoloso largo e<br />
quadrato con angolazione equilibrata, il rapporto<br />
tra osso della coscia e osso della gamba<br />
deve essere di 1-1.<br />
Le cosce sono muscolose, le ginocchia ben<br />
angolate e i garretti ben scesi e non ruotati<br />
né all’interno né all’esterno, gli speroni non<br />
devono essere presenti.<br />
MOVIMENTO<br />
Il movimento del Toller esprime potenza, allegria<br />
e leggerezza, mostrando una buona estensione<br />
in avanti e una buona spinta posteriore. I piedi<br />
devono muoversi secondo una linea retta, nel movimento<br />
veloce il cane deve muoversi su una sola<br />
traccia mantenendo la dorsale dritta e abbassando<br />
la testa fino quasi alla linea dorsale e deve<br />
mantenere la coda in movimento.<br />
DIFETTI<br />
Ogni deviazione dallo standard è da considerarsi<br />
un difetto che va penalizzato a seconda della sua<br />
gravità.<br />
DIFETTI DA SQUALIFICA<br />
Prognatismo e enognatismo superiore ai 3 mm.<br />
Piedi non palmati.<br />
Macchie bianche sulle spalle intorno alle orecchie,<br />
sul dorso, sul collo, che attraversino schiena o i<br />
fianchi.<br />
Mantello argentato grigio o con zone nere .<br />
Mantello di altri colori oltre alle tonalità del rosso<br />
e dell arancio.<br />
Un eccessiva timidezza o aggressività nel soggetto<br />
adulto.<br />
I maschi devono avere due testicoli di aspetto<br />
normale ben discesi nello scroto.<br />
13 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
Ai giorni nostri il Toller non è quasi mai utilizzato per<br />
lo scopo per cui è stato selezionato (cioè la caccia)<br />
pertanto essendo un cane da lavoro bisogna che i suoi<br />
nuovi compagni gli trovino un nuovo passatempo.<br />
Basta poco per renderlo felice: lasciarlo vivere a contatto<br />
con la famiglia, specialmente se con bambini<br />
che giocano con lui, portarlo a passeggio e metterlo<br />
a contatto con situazioni nuove e stimolanti, fare una<br />
corsa all’aperto, tuffarsi in un torrente, vivere la vita<br />
della famiglia. Così facendo si rimarrà stupiti di come<br />
questo cane, così vivace e infaticabile, all’esterno si<br />
spegnerà e si calmerà al rientro in casa .<br />
I Toller per loro natura non sono aggressivi ma sanno<br />
distinguersi per la loro attenta ed energica difesa della<br />
loro famiglia e dei loro beni nei confronti dei male<br />
intenzionati (non dimentichiamo che nelle loro vene<br />
scorre sangue di cani da guardia).<br />
Con gli altri cani sono socievoli ma con la tendenza a<br />
dominarli, cercandone la sottomissione con sguardi<br />
penetranti e con ringhiate molto accentuate (ne rimarrete<br />
stupiti).<br />
L’astuzia lo porta a riconoscere soggetti pericolosi e<br />
a starne alla larga.<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
razze retriever<br />
Il Toller non ha inclinazioni da attaccabrighe<br />
Il Toller viene utilizzato come cane da ricerca<br />
persone disperse o da valanga, ha ottimi<br />
risultati in gare di agility, obbedienza e in tutte<br />
quelle attività dove vengono richieste notevoli<br />
doti atletiche.<br />
Mirko<br />
Garutti<br />
Ha sempre avuto la passione per i cani,<br />
allevava pastori tedeschi ed è stato tra i<br />
primi tesserati SAS (tessera n. 14 ) oltreché<br />
stretto collaboratore del suo fondatore, il<br />
Dott. Gorrieri. Dopo la prematura morte<br />
del suo amico/socio ha abbandonato<br />
l’allevamento, pur avendo sempre la cinofilia<br />
nel cuore.<br />
Successivamente si è dedicato per diversi<br />
anni ai cavalli, possedendo e allevando<br />
cavalli Paint, contribuendo alla fondazione<br />
del Paint Horse Club.<br />
Ha conosciuto i Nova Scotia e la passione<br />
cinofila ha preso il soppravvento, ha venduto<br />
gradatamente tutti i suoi cavalli e adesso<br />
possiede undici Toller.<br />
14
mondo cinofilo/expo<br />
CI SONO TANTE<br />
FORZE POSITIVE<br />
ALL’INTERNO DELLA DELLA FCI<br />
Ringraziamo Mr. Christofer Habig e la Federation Cynologique Internationale per il<br />
permesso di pubblicare questo articolo, apparso nel primo numero 2010 del FCI magazine<br />
(www.fci.be/magazine.aspx).<br />
A Christofer Habig, che lavora a Francoforte nella direzione di una delle banche mondiali, ed<br />
è Senatore Onorario e ex-presidente del German Kennel Club, è universalmente riconosciuto<br />
il merito di aver sempre determinato grandi cambiamenti in ogni posizione da lui occupata.<br />
Habig ha iniziato a viaggiare per il mondo seguendo la sua passione per i cani fin da giovane,<br />
ed ha avuto così la possibilità di apprezzare le diverse tradizioni e culture all’interno di FCI,<br />
KC (Kennel Club Inglese) e AKC (Kennel Club Americano). Da bambino ha avuto un Deutsche<br />
Dogge, e questo lo ha fatto diventare dapprima un vero appassionato e in seguito una<br />
riconosciuta autorità su tutto il gruppo delle razze molossoidi. Habig ha dato inizio alla prima<br />
rivista internazionale sui Molossoidi, e ha giudicato con successo le sue razze in tutti i principali<br />
eventi, compresi tutti i championship show in gran parte dei paesi di origine di queste razze.<br />
E’ appassionato anche di Border Terrier, e fin dalla fine degli anni 70 ha dimostrato un grande<br />
interesse per il mondo dei Terrier. Habig e sua moglie hanno anche due Do Khys. Dopo esser<br />
divenuto giudice VDH-FCI all’età di 21 anni, Habig dalla metà degli anni 80 giudica tutte le razze<br />
dei gruppi 1, 2 e 9 (classificazione FCI).<br />
Come vede il futuro della FCI?<br />
Molto positivo, molto più positivo di alcuni anni fa.<br />
Perché? Molte persone in ambiente cinofilo<br />
non sono così ottimiste.<br />
Posso darle tre buoni motivi: quando ci guardiamo<br />
di Gabriele Metz - traduzione Alessandra Franchi<br />
intorno, sempre più persone nel mondo desiderano<br />
avere un cane, e i cani non sono mai stati così<br />
inseriti nella società come lo sono ora, in molti ruoli<br />
e funzioni. Inoltre ci si aspetta che gli appassionati<br />
cinofili prendano la loro passione seriamente, e<br />
sappiamo che nel passato non è sempre stato così.<br />
15 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
E questo è ottimo per noi, perché noi facciamo<br />
esattamente questo. Qualità, non quantità<br />
è l’approccio della FCI. E, terzo motivo, le<br />
persone intelligenti all’interno dei nostri Club<br />
Nazionali sono tutte d’accordo che otterremo<br />
risultati migliori se uniremo le nostre forze.<br />
Voglio dire che se siamo intelligenti e usiamo il<br />
nostro potenziale, la FCI diventerà un marchio<br />
globale ancora più forte di quanto non sia ora.<br />
La globalizzazione influenzerà la crescita<br />
della FCI?<br />
Se saremo saggi, avrà una influenza positiva.<br />
Nel mondo cinofilo, globalizzazione significa<br />
miglior accesso per sempre più persone a una<br />
grande quantità di informazioni. Così alla FCI<br />
spetta il ruolo di una grande piattaforma di<br />
contatti tra persone che hanno affinità di pensiero<br />
in diversi paesi e culture. Questa possibilità<br />
è veramente affascinante e può contribuire<br />
moltissimo al benessere dei cani. Sarà una<br />
grande prospettiva per la FCI negli anni futuri.<br />
Vede solo cose buone nella globalizzazione?<br />
Avere una organizzazione ad “ombrello” dove<br />
i cinofili si raccolgono attraverso i loro kennel<br />
club nazionali può essere un grande aiuto per<br />
gli impegni che essi condividono o con cui si<br />
confrontano. Gli stati – di qualsiasi forma di<br />
governo- dovrebbero consentire ai club di razza<br />
di far parte di uno scambio di idee globale. Gli<br />
ostacoli autocratici dovrebbero appartenere<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo cinofilo/expo<br />
al passato. Inoltre la globalizzazione non ha<br />
portato le razze più popolari - spesso tedesche<br />
o inglesi- a scavalcare le razze autoctone delle<br />
altre nazioni. C’era questo rischio, ma penso<br />
che siamo riusciti a evitare il pericolo. Guardate<br />
il successo di alcune razze che erano ritenute<br />
rare, è stupefacente e davvero incoraggiante.<br />
La FCI dovrebbe utilizzare la globalizzazione<br />
per raggiungere una maggiore uniformità?<br />
A volte la gente teme che la globalizzazione<br />
applicata alla cinofilia porti a una maggiore<br />
uniformità attraverso le varie nazioni. E alcuni<br />
posso enumerare le ragioni di questo timore. Io<br />
tuttavia non penso che “uniformità” sia l’idea che<br />
sta dietro alla FCI. O almeno non è un’idea che<br />
io appoggerei. Dobbiamo sforzarci di adeguarci<br />
a standard comuni ai diversi paesi membri, ad<br />
esempio per quanto riguarda l’etica<br />
dell’allevamento o le qualifiche dei<br />
giudici. Si tratta di avere valori comuni e<br />
regolamenti comuni pragmatici. Ma non<br />
dobbiamo dimenticare che una diversità<br />
di approccio e concetti è la forza trainante<br />
del nostro mutuo successo.<br />
“Se siamo abili ad usare tutto il nostro<br />
potenziale, la FCI diventerà un marchio<br />
globale ancora più forte di quanto non<br />
sia ora”<br />
Come vede il ruolo dei media oggi?<br />
Come ha detto di recente Jeremy Rifkin<br />
nel suo libro di cui tanto si è discusso (“La<br />
civiltà dell'empatia”), viviamo oggi in una<br />
16
mondo cinofilo/expo<br />
“civiltà empatica”. La gente accetta sempre meno<br />
ciò che pare ingiusto, poco sicuro o dannoso per<br />
la salute, sia che ciò riguardi le persone che gli<br />
animali. E i media – lo sappiamo tutti- calcano su<br />
questo aspetto, anche perché ne beneficiano dal<br />
punto di vista commerciale. Ma non dobbiamo<br />
deprimerci o mettere in atto delle risposte<br />
irresponsabili. Anche qui la nostra sicurezza come<br />
esperti cinofili è importante. Dobbiamo rinnegare<br />
da un giorno all'altro ciò in cui abbiamo sempre<br />
creduto? Spero di no, altrimenti butteremmo una<br />
luce sinistra sul nostro passato. Ma se qualche<br />
stato necessita di un richiamo alla realtà ad<br />
esempio sui problemi di salute e benessere poiché<br />
si è ignorato per anni ciò che altri paesi stavano<br />
facendo, allora bisogna parlare apertamente del<br />
problema invece di cambiare drammaticamente<br />
quello che è stato fatto dai tempi di Adamo e Eva.<br />
Non possiamo credere che essi siano guardiani<br />
del benessere dei cani migliori di noi.<br />
Non le pare che il dibattito pubblico sulla<br />
salute a volte sembri un po' ingiusto?<br />
Certo, a volte si. Ma spesso ci fa vedere che<br />
non abbiamo fatto i nostri compiti. In alcuni casi<br />
dovremmo chiarire bene la nostra posizione.<br />
Prendete il caso delle razze brachicefale, come il<br />
Bulldog Inglese. Guardiamo dal punto di vista dei<br />
giudici: questa razza non è mai stata così sana.<br />
In base alla sua esperienza, che cosa funziona<br />
e che cosa non funziona se in un paese è<br />
necessario un cambiamento in materia di<br />
salute?<br />
Io non credo che possa funzionare nessun<br />
tipo di programma di rieducazione imposto<br />
dall'alto. Non funzionano in nessun kennel club<br />
democratico. In secondo luogo non dovremmo<br />
mai permettere che gli allevatori migliori, che<br />
sono la spina dorsale del nostro sport, siano<br />
confusi con i produttori di cuccioli all'ingrosso.<br />
Se si prende del denaro da entrambi, poi non li<br />
si può separare nel dibattito pubblico. Se invece<br />
rifiutate di registrare le cucciolate prodotte da<br />
allevamenti non controllati, allora potete sentirvi<br />
tranquilli e portare ad esempio il vostro sistema.<br />
In terzo luogo, bisogna dare ai club di razza il<br />
ruolo vitale che spetta ad essi. E' nei club di razza<br />
che stanno gli esperti di una razza. Le persone<br />
che stanno nei comitati centrali sono le persone<br />
17 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
sbagliate per fare delle scelte specifiche per le<br />
varie razze. Ogni cambiamento dovrebbe essere<br />
il risultato di uno sforzo congiunto, basato su una<br />
analisi congiunta dello status quo.<br />
E per quanto riguarda i cambiamenti negli<br />
standard di razza?<br />
Se c'è qualche punto errato o poco chiaro,<br />
dovrebbe esser corretto o chiarito. Ma non<br />
tocchiamo gli standard di razza per cambiare<br />
quanto si è ottenuto con secolo di lavoro. Non<br />
vogliamo esagerazioni. Questo è il nostro punto.<br />
L'Assemblea Generale di Acapulco si è<br />
pronunciata?<br />
Si. Basandosi sulle iniziative di Scandinavia e<br />
Germania, l'Assemblea Generale della FCI ha<br />
confermato che la FCI continuerà ad utilizzare<br />
gli standard Americani e Inglesi per le razze che<br />
hanno avuto origine in America e Regno Unito.<br />
Vediamo però che l'impegno della FCI non è stato<br />
ricambiato, e non vediamo alcuno sviluppo nella<br />
nostra direzione. Per questo dico: è necessario<br />
un chiaro impegno di reciprocità.<br />
Reciprocità, una parola chiave per lei?<br />
Assolutamente si. Noi rispettiamo gli standard<br />
degli altri, e così dovrebbero fare gli altri. La FCI<br />
è tradizionalmente fondata su una filosofia<br />
non coloniale. Rispettiamo le culture nazionali<br />
di ciascuno e per questo anche le razze di<br />
ogni paese. Per me questo è uno dei pilastri<br />
fondamentali affinché la piattaforma della<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo cinofilo/expo<br />
FCI possa continuare. E questo è ciò che dà<br />
alla FCI un vantaggio nella competizione del<br />
mondo moderno. Possiamo aver a che fare con<br />
la diversità, anzi, la FCI trae vantaggio dalla<br />
diversità. E contemporaneamente lavoriamo per<br />
armonizzare i livelli di qualità tra i nostri membri.<br />
Le due cose vanno di pari passo.<br />
“Non possiamo lasciare che altri – politici o<br />
media - si proclamino tutori del benessere dei<br />
cani migliori di noi.”<br />
La sua idea di reciprocità potrà avere effetti<br />
sugli associati FCI?<br />
Vediamo. Penso che dovremmo esaminare con<br />
attenzione questo argomento. Io raccomando<br />
di esaminare i nostri contratti per vedere se<br />
riceviamo quanto diamo. Questo sia per quanto<br />
riguarda gli standard di razza che i giudici.<br />
Quando rispettiamo i riconoscimenti di ciascun<br />
paese, dobbiamo rispettarne anche i giudici.<br />
Forse non otterremo tutto quanto vogliamo in<br />
una settimana, ma dovremo mettere questo<br />
punto sul tavolo quando trattiamo con gli amici<br />
che sono fuori dalla FCI.<br />
18
mondo cinofilo/expo<br />
Questo ha a che vedere con la creazione di un<br />
nuovo spirito di corpo all'interno della FCI?<br />
Certamente. La FCI dovrebbe continuare a<br />
rafforzare il suo spirito di comunità. L'associazione<br />
non dovrebbe mai essere una pura formalità.<br />
Prendiamo ad esempio le nostre esposizioni<br />
sezionali in Europa, Asia ed America così<br />
come la Mondiale FCI. Sono rappresentazioni<br />
imponenti e spesso di grande successo di che<br />
cosa siamo nella cinofilia. Io concordo con i<br />
molti che vorrebbero vedere la FCI più coinvolta<br />
nell'organizzazione di queste quattro esposizioni<br />
così importanti. Questo potrebbe riguardare<br />
i criteri della scelta del paese e della località<br />
e anche la selezione dei giudici. Dobbiamo<br />
però essere sicuri che la FCI attraverso i suoi<br />
comitati e la sua direzione possa mantenere<br />
le sue promesse. Non possiamo chiedere più<br />
coinvolgimento se non possiamo dare più valore<br />
ai comitati nazionali responsabili.<br />
E' necessario un maggiore spirito di servizio?<br />
Sicuramente non di meno. Tutto sta nel fare si<br />
che i nostri membri sentano che quanto ricevono<br />
vale l'investimento che fanno. Questo si applica<br />
anche a come comunichiamo. Io raccomando<br />
di muoverci verso un nuovo sistema di media e<br />
strumenti FCI.<br />
Più servizio anche in altre aree?<br />
Prendiamo il nostro sistema “Gruppo FCI”. In<br />
termini generali è molto solido in confronto ad<br />
altri sistemi ed è scientificamente ben fondato.<br />
Ma può essere poco pratico nei paesi più piccoli<br />
o nelle esposizioni più piccole, dove si hanno -ad<br />
esempio- 60 razze popolari, ma non le 250 e più<br />
razze che partecipano ai nostri eventi più grandi.<br />
Così dovremmo provare a pensare di avere in<br />
futuro due sistemi di gruppi, quello completo di<br />
dieci gruppi e un altro sistema di cinque gruppi.<br />
Che cosa significa spirito di servizio quando si<br />
pensa all'educazione e all'addestramento dei<br />
giudici? Vede un ruolo aggiuntivo per la FCI in<br />
questo ambito?<br />
Non abbiamo bisogno di più regole, ma come<br />
service della FCI dovremmo dare più guida per<br />
quanto riguarda l'istruzione dei Giudici di Gruppo e<br />
All Breeds. La commissione giudici si è occupata<br />
a fondo di questo aspetto. I vari paesi possono<br />
imparare l'uno dall'altro. Io penso che in futuro<br />
potremmo avere giudici All-rounder Nazionali e Internazionali.<br />
Questi ultimi dovrebbero essere sotto<br />
la giurisdizione della FCI. Come vede, nella FCI<br />
c'è un fermento di azioni positive in molte aree!<br />
*Secondo il desidero dall'autore, la traduzione dal tedesco è<br />
stata ridotta. La versione completa comparirà nella rivista del<br />
Kennel Club tedesco (VDH).<br />
19 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
LA SCELTA<br />
DELLO STALLONE<br />
Per ogni femmina Labrador c'è una quantità di maschi che potrebbero essere usati come stalloni,<br />
ma in effetti scegliere il maschio giusto è una faccenda più complicata di quello che sembra. Tutti<br />
gli allevatori seri impiegano tanto tempo per cercare e decidere qual è lo stallone più adatto alla<br />
loro femmina.<br />
Per questo articolo faccio l'ipotesi che il proprietario<br />
della femmina abbia già riflettuto sul motivo<br />
per cui desidera una cucciolata e se la cagna sia<br />
adatta alla riproduzione e abbia il corretto buon<br />
temperamento Labrador. Inoltre ipotizzo che la<br />
femmina sia stata controllata per la displasia<br />
dell'anca e possibilmente anche per quella del<br />
gomito secondo i protocolli del Kennel Club e<br />
che sia in possesso del certificato aggiornato per<br />
le patologie oculari. In più, do per sicuro che si<br />
sia già pensato a quale sarà il futuro dei cuccioli,<br />
se la cucciolata sarà prodotta per avere cani da<br />
famiglia, o da lavoro, o da esposizione, o magari<br />
per una combinazione delle tre cose, e che ci<br />
sia già la possibilità che i cuccioli vadano in case<br />
adatte. Deve anche essere considerato il colore<br />
che si vorrebbe avere nella cucciolata.<br />
Se possibile, è sempre una buona idea parlare<br />
con l'allevatore della vostra femmina, poiché è<br />
probabile che sappia quali linee si “mescolano<br />
bene” con i cani che alleva. In questo modo può<br />
essere che vi siano suggeriti stalloni da prendere<br />
in considerazione, o che veniate indirizzati a qualche<br />
altro allevatore che può aiutarvi e consigliarvi.<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
di Joy Venturi Rose<br />
traduzione di A. Franchi<br />
mondo cinofilo/expo<br />
Sandylands Mark, dietro il pedigree di tanti labrador.<br />
La lista che segue è formata dai punti che andrebbero<br />
tenuti in considerazione quando si sceglie<br />
uno stallone e che nel seguito verranno sviscerati<br />
in modo più completo. L'ordine è casuale e non<br />
di preferenza, ma in ogni caso il carattere deve<br />
avere davvero la massima priorità.<br />
Fattori da considerare nella scelta dello stallone.<br />
Carattere.<br />
Pedigree.<br />
Morfologia, punti di forza e di debolezza e confronto<br />
con la morfologia della femmina.<br />
Controlli delle anche.<br />
Controlli dei gomiti.<br />
Risultati dei controlli DNA.<br />
Certificati occhi.<br />
Il suo colore e che colori sono presenti nella sua<br />
genetica.<br />
Successi nel ring, nel lavoro o in altro genere di<br />
competizioni a cui il cane abbia partecipato.<br />
Quanto il proprietario del maschio è disposto ad<br />
aiutare con tutto ciò che può servire per l'accoppiamento.<br />
Come sono i cuccioli già prodotti da quel maschio.<br />
20
mondo cinofilo/expo<br />
Il costo della monta e ogni altra condizione accessoria<br />
legata all'accoppiamento.<br />
Se il padrone dello stallone può passarvi richieste<br />
di cuccioli.<br />
Avete visto il cane di persona?<br />
Temperamento<br />
In modo del tutto normale il temperamento della<br />
vostra femmina può variare dal tranquillo all'agitato<br />
ma deve rimanere sempre nella definizione di<br />
“buon temperamento”. Normalmente è segno di<br />
buon senso cercare che il temperamento del maschio<br />
sia complementare a quello della femmina-<br />
due cani molto tranquilli possono produrre cuccioli<br />
poco intelligenti o timidi. Questo può essere molto<br />
importante se per caso avete intenzione di fare<br />
gare con qualcuno dei cuccioli. In modo analogo,<br />
due adulti che stanno nel campo “agitato” di un<br />
temperamento normale possono dare almeno<br />
alcuni cuccioli che sono troppo difficili da gestire<br />
per dei proprietari normali.<br />
Morfologia e capacità di lavoro<br />
E' importante considerare questi fattori così come<br />
è importante tener conto del temperamento. Se<br />
la vostra femmina ha un difetto di conformazione,<br />
ad esempio un posteriore poco angolato, sarebbe<br />
sciocco scegliere un maschio con lo stesso difetto.<br />
Se pensate di portare in esposizione qualcuno dei<br />
Ch Kupros Mariner, che ha dato alla sua prole qualità<br />
di bellezza e di lavoro.<br />
cuccioli, diventa allora importante la rispondenza<br />
dei riproduttori alla interpretazione dello standard<br />
di razza dal punto di vista “show”. Analogamente,<br />
se la vostra femmina è agitata a caccia (e voi<br />
pensate che questo non sia dovuto ad errori di<br />
addestramento) probabilmente è meglio scegliere<br />
come stallone un cane più steady. Se desiderate<br />
produrre cuccioli che siano competitivi in una particolare<br />
area, ad esempio i field trial, è più probabile<br />
che ci riusciate se uno o entrambi i genitori hanno<br />
avuto buoni risultati nella stessa area.<br />
Pedigree<br />
Alcuni allevatori hanno avuto ottimi successi utilizzando<br />
uno stallone senza alcuna relazione con<br />
la loro femmina, ma che possiede caratteristiche<br />
fisiche o comportamentali simili, con l'intenzione di<br />
potenziare nei cuccioli proprio tali caratteristiche<br />
(accoppiare simile con simile). Naturalmente tutti i<br />
Labrador hanno in comune un certo numero di antenati<br />
comuni e risalgono tutti agli stessi esemplari<br />
fondanti; questo è naturalmente ciò che differenzia<br />
la razza Labrador dalle altre razze e quindi in<br />
genere assicura che i cuccioli assomiglino a dei<br />
Labrador e che si comportino più come Labrador<br />
che come ogni altra razza. Lo svantaggio di<br />
questo tipo di accoppiamenti è che a livello genetico<br />
le caratteristiche “simili” possono aver avuto origine<br />
da geni totalmente differenti e ciò può produrre<br />
cuccioli che in realtà non sono omogenei, che<br />
non si assomigliano tra loro e non hanno<br />
le qualità dei loro genitori. Possono anche<br />
comparire dei difetti inaspettati.<br />
Un metodo alternativo è il “line-breeding”,<br />
che è l'accoppiamento di individui che condividono<br />
alcuni antenati che possedevano le<br />
caratteristiche che si desiderano ritrovare nei<br />
cuccioli. Questo può voler dire che maschio<br />
e femmina sono cugini primi o secondi o di<br />
terzo grado, o con parentele più lontane o più<br />
vicine. Il vantaggio di questi accoppiamenti<br />
è che è maggiore la probabilità che le caratteristiche<br />
positive di maschio e femmina vengano<br />
trasmesse ai cuccioli. E' altrettanto possibile<br />
però che maschio e femmina abbiano geni recessivi<br />
che portano caratteristiche inaspettate<br />
o poco desiderabili.<br />
21 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
Swinbrook Tan, un grande riprodutture di lavoro<br />
L'“inbreeding” si verifica in qualsiasi razza in modo<br />
più o meno marcato, infatti tutti gli individui condividono,<br />
ad un livello maggiore o minore, in qualche<br />
momento della storia della razza, gli stessi -pochi-<br />
antenati. Tuttavia in pratica questo termine è<br />
utilizzato per descrivere accoppiamenti molto più<br />
“vicini” ad esempio padre con figlia o nipote. E'<br />
ovvio che si presentano gli stessi vantaggi e svantaggi<br />
che nel “line-breeding”, ma che è probabile<br />
che con l'”inbreeding” siano presenti nei cuccioli<br />
ad un livello più elevato. Gli accoppiamenti di<br />
individui molto vicini, se mai vengono fatti, è bene<br />
che siano lasciati ad allevatori molto esperti, che<br />
hanno una conoscenza di prima mano della storia<br />
di tutti i cani che compaiono nel pedigree dei<br />
riproduttori , così da poter evitare che compaiano<br />
problemi recessivi (che potrebbero essere malattie<br />
ereditarie).<br />
Credo che sia giusto dire che un line-breeding<br />
non troppo stretto è la pratica più comune nell'allevamento<br />
di animali di razza. Tenendo in mente<br />
che tutti gli individui in una certa razza condividono<br />
antenati comuni, resta ovvio che è fondamentale<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo cinofilo/expo<br />
la precauzione di utilizzare gli schemi proposti<br />
dal Kennel Club e dalla BVA (British Veterinary<br />
Association) come mezzi di screening per ridurre il<br />
rischio di trasmissione delle malattie ereditarie. Se<br />
potete, parlate all'allevatore della vostra femmina<br />
che probabilmente vi darà aiuto e vi guiderà verso<br />
linee che nella sua esperienza si combinano bene<br />
con la vostra e producono il minor numero di<br />
problemi possibile.<br />
Ricordiamoci sempre che l'animale di razza senza<br />
difetti deve ancora nascere e che i Labrador non<br />
fanno eccezione a questa regola. L'allevamento<br />
non è una scienza esatta, e possiamo usare solo<br />
il nostro onesto e miglior giudizio per fare il nostro<br />
meglio e produrre cuccioli sani e di buon temperamento<br />
che crescendo diventeranno lo stesso tipo<br />
di adulti. Non c'è mai garanzia assoluta quando si<br />
producono esseri viventi. Il meglio che possiamo<br />
fare è fare tutto ciò che possiamo per ridurre il<br />
rischio di aver problemi seri con i nostri cuccioli<br />
o con i nostri esemplari adulti. Tenetevi sempre<br />
pronto sul conto in banca l'incasso di almeno un<br />
cucciolo, in caso produciate un problema e siate<br />
eticamente (o legalmente) obbligati a rifondere<br />
un cliente. E' davvero raccomandabile cedere<br />
sempre i cuccioli con un contratto di vendita che<br />
riduca la possibilità di una azione legale: per<br />
questo potete eventualmente chiedere al vostro<br />
club locale o al kennel club se hanno un contrattotipo<br />
che voi potete usare.<br />
Joy Venturi<br />
Rose<br />
alleva Labrador dual<br />
purpose con l'affisso<br />
Leospring nel sud<br />
ovest dell'Inghilterra<br />
da 30 anni. Lei è<br />
anche giudice di bellezza al livello Champion,<br />
giudice di Field Trial panel "B" e svolge un ruolo<br />
importante presso varie associazioni cinofile in<br />
Gran Bretagna. La signora Venturi-Rose scrive<br />
i breed notes settimanali sul labrador per il giornale<br />
Dog World.<br />
22
mondo lavoro<br />
RETRIEVERS E PET THERAPY<br />
Si è svolta la 1° edizione della Prova Attitudinale per Cani Socialmente Utili<br />
La pet therapy – nata in America negli anni ’60 e riconosciuta in Italia, nel 2003, dal Ministero<br />
della Sanità - è l’interazione tra persone con disturbi psico-fisici (malati psichiatrici, persone<br />
down, autistiche, anziani, persone anoressiche, malati di cuore, malati oncologici…) con<br />
l’animale. Questo rapporto, generalmente sereno e privo di barriere, favorisce le relazioni con<br />
il mondo esterno e con la realtà.<br />
Il cane è considerato uno degli animali più adatti<br />
a svolgere attività di pet therapy, per la sua innata<br />
vicinanza all’uomo. Il rapporto uomo- cane è caratterizzato<br />
da una spontaneità reciproca che evita la<br />
creazione di barriere e favorisce la comunicazione<br />
a tutti i livelli L’incontro con il cane diventa quindi<br />
per il paziente occasione di svago, di contatto<br />
con la realtà, ma anche occasione di movimento,<br />
stimolo a parlare, a confrontarsi, a uscire dal<br />
proprio “guscio”.<br />
Le attività di pet therapy, per una maggiore<br />
riuscita, vengono studiate in equipe che è<br />
composta dall’istruttore/ conduttore dell’animale,<br />
dal veterinario e da figure professionali mediche<br />
riabilitative. Il ruolo del conduttore è sia quello<br />
di garantire che l’animale non rechi involontariamente<br />
danno ai pazienti e viceversa, sia quello di<br />
istruire il cane, che diventa stimolo di interazione<br />
di Sabrina Gasparri<br />
con la persona, in modo da favorire il raggiungimento<br />
degli obiettivi prefissati. Il ruolo delle<br />
figure professionali è quello di indicare come rapportarsi<br />
ai singoli pazienti, dare delle indicazioni<br />
sugli obiettivi che si vogliono raggiungere, sulle<br />
necessità delle singole persone.<br />
Svolgere attività di pet therapy dà molte soddisfazioni<br />
perché si riesce a regalare, tramite i cani,<br />
attimi di felicità a persone che vivono all’interno di<br />
incubi, ma è anche un lavoro molto delicato. Per<br />
questo è necessario che le attività di pet therapy<br />
siano regolamentate con un protocollo unico a<br />
livello nazionale. Ed è per questo che è nata la<br />
Pacsu (Prova attitudinale per cani socialmente<br />
utili) proposta da Francesco Pavone e Sabrina<br />
Gasparri e accolta e portata avanti dal <strong>Retriever</strong>s<br />
club italiano.<br />
In particolare la sezione Lavoro del <strong>Retriever</strong>s<br />
23 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
Club Italiano ha introdotto la prova attitudinale per<br />
testare il potenziale dei soggetti delle razze retrievers<br />
ai fini del loro impiego in attività socialmente<br />
utili, con particolare riguardo alle attività e terapie<br />
assistite con animali e attività di assistenza a<br />
persone diversamente abili.<br />
Tale prova attitudinale ha lo scopo di mettere<br />
in evidenza le qualità dei soggetti retrievers ai<br />
fini della selezione dei riproduttori che abbiano<br />
caratteristiche idonee all’ impiego in tali attività.<br />
Durante la prova si valuta l’attitudine del cane e<br />
la capacità del binomio (conduttore – cane) ad<br />
essere impiegato in attività di utilità sociale.<br />
La prova prevede vari esercizi: prova di equilibrio<br />
(il valutatore si avvicina alla coppia e controlla<br />
l’identità del cane, parla con il conduttore ecc. il<br />
cane deve avere un atteggiamento indifferente,<br />
sicuro di sé, sereno); controllo fisico del cane (il<br />
valutatore si avvicina alla coppia e controlla delicatamente<br />
le orecchie, le zampe, i denti e la coda;<br />
infine lo spazzola e lo accarezza; il cane deve<br />
rimanere sereno); condotta al guinzaglio, condotta<br />
in mezzo al gruppo, seduto resta, terra resta; vieni<br />
a comando, incontro tra due cani, indifferenza ai<br />
rumori improvvisi, carezze dal gruppo, reazione<br />
nell’attendere il conduttore, reazione ad un urto<br />
improvviso, riporto di un oggetto, ricerca di un<br />
oggetto nascosto.<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo lavoro<br />
Gli esercizi simulano le reali situazioni con<br />
soggetti disabili; il cane deve dimostrare di essere<br />
equilibrato e sereno e il binomio conduttore-cane<br />
deve dimostrare intesa.<br />
Solo i soggetti che avranno superato tale prova<br />
saranno inseriti in un elenco con relativo punteggio<br />
che verrà pubblicato sul sito internet e sull’<br />
annuario RCI.<br />
I test sono aperti a tutti i soggetti delle razze retrievers<br />
in possesso di una buona educazione di<br />
base.<br />
La prima edizione di questa prova si è svolta nel<br />
weekend del 10-11 aprile 2010 a Frascarolo (PV),<br />
in occasione del Raduno <strong>Retriever</strong>s.<br />
Hanno partecipato un discreto numero di cani<br />
(sedici binomi cane-conduttore) e molti altri ne<br />
hanno fatto richiesta, infatti è previsto un nuovo<br />
appuntamento in autunno.<br />
Tutte le sezioni (quelle all’aperto e quelle al<br />
chiuso) della prova si sono svolte in un ottimo<br />
clima di serenità ed amicizia; i giudici della prova<br />
hanno messo a loro agio i conduttori spiegando<br />
l’utilità di verificare le attitudini del cane e non<br />
l’addestramento fine a se stesso.<br />
La prova è stata superata da tutti: questo sottolinea<br />
la predisposizione della razza retrievers a tali<br />
attività.<br />
L’importanza di questo primo appuntamento sta<br />
nel fatto che ha dato uno start ad una futura regolamentazione<br />
del settore. Essere stato il primo<br />
club a credere in questa prova ci fa onore e sottolinea<br />
la sensibilita del nostro consiglio direttivo in<br />
questo campo.<br />
24
il mio retriever<br />
CASTELLARE DI TONDA<br />
La nostra esaltante esperienza (mia e di mia moglie) con un labrador ha inizio poco tempo fa,<br />
quando in un noto allevamento del nord viterbese acquistiamo un bellissimo cucciolo di 2<br />
mesi color miele che chiamiamo da subito Vasco...e non in omaggio del nostrano cantautore<br />
bohemien, ma, essendo noi patiti della nautica, a ricordo del più illustre navigatore ed esploratore<br />
vissuto tra il XV e il XVI sec. e cioè Vasco De Gama.<br />
Avevamo sentito parlare spesso delle qualità di<br />
questi cani, particolarmente versatili e adattabilissimi,<br />
ma certo mai ne avremmo immaginato una<br />
dolcezza e bontà così marcate.<br />
Supportati da un entusiasmo via via crescente e<br />
guidati dalle letture dei più autorevoli “dog trainer”<br />
del pianeta, come Graeme Sims e Jan Fennel,<br />
facendo altresì tesoro dei preziosi suggerimenti<br />
della nostra allevatrice, nonchè di quelli contenuti<br />
nei 2 importanti testi sul labrador di Emanuela<br />
Ruggiero, seguiamo con costanza e ogni sorta di<br />
premure l’educazione di Vasco al punto che ne<br />
riusciamo a potenziare l’indole, già di per sè tranquilla<br />
ed equilibrata in virtù di una sapiente opera<br />
di selezione da parte dell’allevatrice stessa....<br />
Finchè non ci si presenta l’occasione di godere<br />
di un evento assolutamente indimenticabile,<br />
di Pietro Scelfo<br />
quando, tra le dolci e amene colline dell’agro fiorentino,<br />
in uno scenario dispensatore di profonda<br />
e bucolica pace, toccasana del nostro nevrotico<br />
25 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
vivere quotidiano, la Sezione Labrador del “Retriver<br />
Club Italia” organizza con cura meticolosa<br />
nei giorni 22-25 aprile 2010 un simpatico e stimolante<br />
corso di educazione e addestramento: ad<br />
esser sinceri con il nostro cucciolone di 5 mesi<br />
ci iscriviamo senza un particolare entusiasmo,<br />
più spinti da mera curiosità che altro, essendo<br />
per giunta alquanto digiuni in materia di raduni cinofili,<br />
lungi veramente dal prevedere il cumulo di<br />
soddisfazioni ed emozioni che invece avremmo<br />
cosi’ intensamente vissuto.<br />
Merito anche della sede sapientemente scelta<br />
dalla presidente Rosa Agostini e da Emanuela<br />
Ruggero e cioè una stupenda azienda agrituristica,<br />
nota come Castellare di Tonda, che oltre ad offrire<br />
spazi verdi e al coperto particolarmente idonei ad<br />
una manifestazione canina, ha altresì dimostrato<br />
uno standard di accoglienza turistica improntato al<br />
massimo comfort e qualità. E se a questo aggiun-<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong><br />
magazine<br />
il mio retriever<br />
giamo la squisita gentilezza e genuina ospitalità<br />
di aristocratica memoria di Stefano e Alessandra<br />
Scotti, anch’essi presenti al corso con i loro 2 amatissimi<br />
cani e proprietari dell’intero complesso, direi<br />
che questo soggiorno toscano presso uno dei suoi<br />
12 pittoreschi casolari ci ha veramente regalato<br />
inaspettati giorni di totale, benefica full immersion<br />
in una atavica dimensione di autentico sapore<br />
rurale, a cui, ai giorni nostri, siamo sempre meno<br />
avvezzi..<br />
A tenere il corso tre insigni istruttori del Regno<br />
Unito, la cui partecipazione fino all’ultimo in dubbio<br />
per il blocco dei voli nel Nord europa provocato<br />
dall’eruzione islandese, aveva suggerito un possibile<br />
rinvio al mese di giugno.<br />
Ma Mr David Coode, Mrs Kate Smith e Mrs Linda<br />
Partridge da Londra sono riusciti ad imbarcarsi<br />
lo stesso e puntualmente giunti a Castellare<br />
di Tonda, hanno animato con autorevolezza e<br />
competenza tutte e quattro le giornate, riuscendo<br />
a suscitare con il loro eccellente stile inglese<br />
attenzione e vivo interesse nei partecipanti. E noi<br />
tutti, indistintamente, privati proprietari o titolari<br />
26
il mio retriever<br />
di rinomati marchi di allevamento,<br />
con al seguito i nostri adorati<br />
labrador, divisi in classi in base al<br />
livello di addestramento, sia pure<br />
in condizioni meteo non sempre<br />
fauste, abbiamo intensamente<br />
assaporato il piacere dello stare<br />
insieme “per imparare e divertirci”,<br />
proprio come recitava lo slogan<br />
della locandina contenente il<br />
programma della manifestazione.<br />
Dopo una lunga giornata di uggioso<br />
grigiore invernale con forti raffiche<br />
di vento e incessanti scrosci<br />
di pioggia che ci costringono a<br />
riparare nella scuderia e dopo il<br />
disagio di un freddo umido misto<br />
alla polvere fine sollevata dai<br />
nostri cani imbrattati di terriccio, il terzo giorno, e<br />
cioè il 24 aprile, finalmente un vivido sole, facente<br />
capolino tra minacciose e plumbee nuvole in<br />
corsa, accompagna il lungo corteo di uomini e<br />
labrador per uno sdrucciolevole ed erto sentiero<br />
boschivo fino a illuminare di una improvvisa,<br />
intensa luce patagonica un selvaggio e pittoresco<br />
laghetto, adagiato ai piedi di un dirupo. Ed<br />
è lungo le sue sponde argillose, in una romantica<br />
cornice di suoni, colori e profumi d’altri<br />
tempi, che si ha il momento più emozionante<br />
dell’intero corso, quando i cani si cimentano<br />
con il “lavoro in acqua”! Che emozione interninabile<br />
assistere a quei tuffi esitanti o decisi,<br />
a quel fremere felice, talora incontenibile,<br />
prima del comando dei conduttori, anch’essi<br />
entusiasti.... Che emozione soprattutto vedere il<br />
nostro Vasco che mai finora era entrato in acqua,<br />
vincere quel primo naturale timore e poi prendere<br />
a nuotare verso il dummy verde lanciatogli da Mr<br />
Coode e quindi riportarlo sulla riva melmosa.<br />
27 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
Il fascino di un contatto stretto con un paesaggio<br />
primordiale di cui i cani sono stati un elemento<br />
basilare di mediazione comunicativa!<br />
Infine un frugale pasto all’aperto a base di pecorino,<br />
prosciutto e buon vino locale e poi tutti sulla<br />
via del ritorno, ciascuno al proprio podere.<br />
A chiusura di questa corroborante giornata la conferenza<br />
sulle patologie scheletriche dei labrador<br />
tenuta dal dott Morlotti che suscita con la sua chiarezza<br />
espositiva e competenza il consenso unanime<br />
degli uditori. Siamo ormai giunti al 4 giorno: in<br />
mattinata i sopracitati istruttori inglesi prodigano<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
il mio retriever<br />
la loro maturata esperienza nell’illustrare il “ring<br />
training”, ossia le modalità e le tecniche di presentazione<br />
di un labrador in esposizione; poi, dopo<br />
l’ennesimo gradito incontro con l’ottima cucina<br />
dell’azienda, l’istruttore, questa volta di italico<br />
sangue, Fabio Nicodemi, conclude il corso dando<br />
una singolare dimostrazione di pratiche varie<br />
finalizzate a migliorare la salute mentale, emotiva<br />
e fisica dei nostri cani, il cosiddetto “Tellington<br />
Touch for Labs”, altro avvincente appuntamento<br />
che catalizza l’attenzione e solletica domande<br />
in molti di noi alle prese con una disciplina così<br />
nuova.<br />
Alla luce delle emozioni vissute giorno dopo giorno<br />
in questa splendida campagna fiorentina, non<br />
ci resta a questo punto che ringraziare di cuore<br />
tutto lo staff del RCI sezione labrador (compreso il<br />
giovanissimo segretario Andrea Di Cerbo) per aver<br />
organizzato così esaustivamente questo corso,<br />
con l’auspicio sincero che in futuro lo si ripeta, e<br />
proprio, qui, a Castellare di Tonda, in comunione<br />
con una natura nella quale è stato bello immergersi<br />
e ascoltarne gli arcani, dolci suoni della sera come<br />
un canto ammaliante di sirene.....<br />
28
persone e retriever<br />
LA STORIA DI BRAD<br />
di Federica Luzzana<br />
Un’emozione intensa, più forte del previsto è stato<br />
conoscere Brad.<br />
L’ho lasciato circa un’ora fa ed ancora questa<br />
emozione mi accompagna durante il rientro a<br />
casa.<br />
In questi ultimi mesi ho fatto tanto per lui, parlato<br />
tanto di lui a tal punto che sembrava lo conoscessi<br />
già, come se lui fosse il mio compagno a 4<br />
zampe!! Ma vederlo, poterlo accarezzare e coccolarlo<br />
è stato come toccare con mano ciò in cui ho<br />
creduto fin dal momento che ho ricevuto la sua<br />
richiesta di aiuto.<br />
Entro nella sua stanza e lui è steso sul suo lettino<br />
antidecubito, nemmeno ho il tempo di guardarlo<br />
che inizia a piangere e dimenarsi come un pazzo,<br />
fa di tutto per fare in modo che mi avvicini!!! Mi<br />
avvicino e mi chino di fronte a lui, con musate<br />
insistenti mi cerca le braccia, le mani per farsi<br />
coccolare, continua ad agitarsi emettendo un mix<br />
di guaiti e abbai di felicità mentre la sua codona<br />
non si ferma un secondo!!! Questi guaiti di felicità<br />
sembrano dirmi “grazie, grazie a tutti a quelli che<br />
hanno creduto in me!!” Sarà stupido pensarlo, ma<br />
sono convinta che lui ha imparato ad esprimersi,<br />
a comunicare con le persone in questo modo,<br />
essendo purtroppo l’unico modo che ha di farlo<br />
da circa un anno e mezzo a questa parte.<br />
Di lui, oltre la sua bellezza, mi ha colpito molto il<br />
suo splendido carattere, questa enorme voglia di<br />
vivere e di combattere per continuare a donare<br />
amore e riconoscenza verso chi si sta prendendo<br />
cura di lui. Senza questa straordinaria forza, sicuramente<br />
lui ora non sarebbe qui, si sarebbe già<br />
lasciato morire!<br />
Brad è sempre stato un Labrador come tanti<br />
dei nostri compagni a 4 zampe, che ha sempre<br />
dato molte soddisfazioni, anche in Esposizione<br />
fino ad una triste giornata di giugno 2009<br />
quando, durante la passeggiata odierna con il<br />
suo compagno a 2 zampe, viene investito da<br />
un’automobile. La diagnosi è terribile: tetraplegia,<br />
percezione conscia del dolore profondo fino<br />
alla coda, ematoma epidurale esteso tra c5 e c7.<br />
Nonostante il notevole costo dell’operazione,<br />
Andrea (nome di fantasia), il suo compagno a 2<br />
zampe, decide di farlo operare e si intervenire<br />
chirurgicamente (emilaminectomia sinistra in c6<br />
e c7) per rimuovere l’ematoma. L’operazione<br />
29 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
ha avuto esito più che positivo, i veterinari sono<br />
soddisfatti, Brad riprende la sensibilità a 3 arti,<br />
mentre per l’anteriore sinistro purtroppo non c’è<br />
nulla da fare.<br />
Dopo un periodo di convalescenza inizia un lungo<br />
percorso di riabilitazione, una strada impegnativa<br />
sia fisicamente per lui che economicamente per<br />
Andrea. I costi però sono sempre più notevoli e<br />
Andrea non riesce più a sostenere, Brad non potrà<br />
più fare riabilitazione, esegue periodicamente le<br />
visite dal veterianario che lo trova in alcuni periodi<br />
stabile, mentre in altri peggiorato. I muscoli si<br />
atrofizzano ogni giorno di più, il peggioramento è<br />
sempre di più evidente.<br />
Andrea e il suo veterinario cercano aiuto, inviano a<br />
tutti i loro contatti una mail per richiedere qualsiasi<br />
tipo di aiuto per Brad. E così, dopo una serie di<br />
passaggi, quella mail arriva anche nella mia posta.<br />
No, non posso girarmi dall’altra parte, fare finta di<br />
nulla e tramite una studentessa prendo contatti<br />
con il veterinario.<br />
E’ un lunedì di inizio giugno come tanti altri, ma<br />
per Brad potrebbe essere l’ultimo: la telefonata<br />
non è stata molto confortante, il veterinario mi<br />
dice che ha appena visitato Brad lo scorso sabato<br />
e lo ha trovato peggiorato tanto, troppo, ha perso<br />
completamente la tonicità dei muscoli, la zampa<br />
anteriore sinistra se la stanno divorando le larve.<br />
Brad non può più sostenere una vita tale, non è<br />
vita, ha perso tutto………..<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
persone e retriever<br />
Non potevo credere a quello che mi era stato<br />
detto, non credevo che sabato, dopo tanto rimandare<br />
la decisione, avrebbe posto fine alle sue<br />
sofferenze.<br />
Non posso lasciare che si decida di porre fine alla<br />
vita di un cane solo perché non ci sono soldi per<br />
farlo curare, questo è stato il mio primo pensiero!!!<br />
Chiedo al veterinario solo qualche giorno di tempo<br />
per capire cosa posso fare, come posso muovermi<br />
ovviamente il tutto in collaborazione al gruppo di<br />
ragazze con cui collaboro per aiutare i <strong>Retriever</strong>s<br />
in difficoltà con la pagina su Facebook dedicata ai<br />
<strong>Retriever</strong>s in difficoltà e all’associazione <strong>Retriever</strong><br />
Rescue Center.<br />
Decidiamo di chiedere aiuto su Facebook pubblicando<br />
l’appello nella pagina Rescue, chiedendo<br />
donazioni e consigli per cliniche specializzate<br />
che possano ospitare Brad.<br />
Sopra: Brad rilassato con il suo gioco<br />
A sinistra: Federica coccola Brad<br />
30
persone e retriever<br />
Alcune foto che documentano la nuova vita di Brad<br />
Inizio subito a ricevere consigli su molte cliniche,<br />
faccio una serie di telefonate per capire quale<br />
sia la migliore per lui, che non sia nemmeno<br />
troppo lontana dalla sua abitazione per non<br />
stressarlo con il viaggio. Alcune mi chiedono<br />
cifre veramente spropositate, la riabilitazione<br />
di Brad è molto lunga dovuta al fatto che è<br />
stato molto, troppo tempo immobile. Tra queste<br />
cliniche c’è anche quella della Dott.ssa Elena<br />
Villa: Quattro zampe alle terme di Fidenza (Pr)<br />
(www.quattrozampealleterme.it),<br />
la quale mi dimostra fin da subito<br />
molta sensibilità alla storia di Brad<br />
e offrendo anche uno sconto visto<br />
le circostanze della triste storia.<br />
Nel frattempo ricevo una telefonata<br />
quasi surreale: una signora ha visto<br />
l’appello e dice di aver conosciuto<br />
una signora da poco deceduta che<br />
in vita ha sempre fatto del bene per<br />
i cani e anche dopo la sua morte,<br />
la sua richiesta era quella di donare<br />
una parte del suo capitale a cani che<br />
avessero bisogno!! Secondo il suo<br />
parere il cane che in quel momento<br />
aveva maggiore bisogno d’aiuto<br />
era proprio Brad!!!! E così inizio<br />
ad organizzare il trasferimento di<br />
Brad alla clinica della Dott.ssa Villa<br />
Elena, Andrea, dopo aver firmato<br />
tutti i moduli di cessione di Brad, è<br />
disposto a portalo.<br />
31 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
Da lunedì 14 giugno 2010 Brad inizia la sua<br />
nuova vita, fatta da un percorso in salita molto<br />
lungo accompagnato dal suo angelo custode che<br />
ha donato la somma per poter iniziare la sua rinascita!!!<br />
Pian piano iniziano arrivare altre donazioni<br />
fatte direttamente alla clinica di persone che<br />
si sono presi a cuore la sua storia, che<br />
credono in lui come noi tutte abbiamo<br />
creduto fin dall’inizio. La straordinaria<br />
solidarietà che si è creata intorno a questo<br />
Labrador è sorprendente, molti donano<br />
anche pochi euro, altri somme più importanti<br />
ma quello che conta è che tutti lo<br />
fanno con il cuore, perché tutti lo vogliono<br />
vedere felice!!!!!!!!<br />
La diagnosi all’entrata in clinica non<br />
è rosea: persiste monoplegia flaccida<br />
toracica sx, grave ipomiotrofia generaliz-<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
persone e retriever<br />
zata, paresi non deambulatoria dell’anteriore dx<br />
e dei posteriori, piaghe da decubito in regione<br />
ischio trocanterica, sternale e del ginocchio<br />
più gravi a sx, lesioni traumatiche auto inflitte<br />
all’anteriore sx di moderata gravità con perdita di<br />
sostanza dimensioni 5 x 7 cm.<br />
Ma tutti fanno il tifo per lui, crediamo che lui ce<br />
la possa fare nonostante l’enorme periodo in cui<br />
lui è rimasto immobile senza fare alcuna terapia,<br />
se non fosse per questo tutto sarebbe più facile,<br />
il recupero muscolare e psicologico sarebbe più<br />
breve, ma lui ce la farà, la sua enorme voglia di<br />
vivere, la sua forza fisica ed interiore lo aiuteranno<br />
tanto!!<br />
Oggi Brad grazie anche all’appello che abbiamo<br />
fatto per lui ha trovato una nuova famiglia, ancora<br />
una volta sarà seguito da angeli che si prenderanno<br />
cura di lui una volta arrivato a casa.<br />
Avrà bisogno di fare ancora tanta strada per poter<br />
camminare sulle 3 zampe, con molta probabilità<br />
avrà bisogno di una carrellino, ma con la terapia<br />
quotidiana eseguita a casa e con cicli costanti<br />
di terapia in acqua e a terra il suo futuro ora<br />
è felice, all’orizzonte ora vede tanto amore, e<br />
solo chi lo ha conosciuto personalmente sa<br />
che lui è solo questo che vuole: essere amato<br />
per quello che è e per quello che lui sa donare.<br />
I suoi enormi progressi fatti in questi due mesi<br />
e mezzo li possiamo leggere anche nel referto<br />
clinico steso dalla Dott.ssa Elena Villa: paresi<br />
monoplegia flaccida dell’anteriore sx ma sono<br />
guarite le lesioni traumatiche auto inflitte dello<br />
stesso arto, guarigione quasi completa di tutte<br />
32
le piaghe da decubito (residuano piccolissime<br />
aree alopeciche nella regione trocanterica sx),<br />
notevole aumento dei movimenti volontari degli<br />
arti anteriori dx e posteriori con lieve ipomiotrofia,<br />
il recupero della funzionalità non consente ancora<br />
la deambulazione autonoma, persiste condizione<br />
di paresi non deambulatoria dell’anteriore dx e dei<br />
posteriori in quotidiano miglioramento.<br />
Mi è stato chiesto di scrivere la storia di Brad,<br />
pur non essendo una grande scrittrice ma una<br />
semplice appassionata di questa razza (forse un<br />
po’ troppo!!!) ho accettato e l’ho fatto con il cuore<br />
in mano, con la speranza che la sua storia sia<br />
di esempio a molti 4 zampe sfortunati come lui,<br />
chiedendo ai loro compagni di non arrendersi,<br />
di non mollare di fronte a nulla, questa storia mi<br />
ha insegnato che c’è ancora tanta gente in cui<br />
crede alla buona fede e che ama gli animali, che<br />
esistono davvero angeli che ci proteggono da<br />
lassù e che Facebook, usato nel modo corretto<br />
può fare grandi cose!<br />
persone e retriever<br />
Ricordo anche che senza il loro aiuto questo<br />
miracolo non sarebbe potuto accadere, grazie<br />
a Chiara Mancinelli, Giusy Glenx, Erica Gardin,<br />
Mariagrazia Gini e Luisella Favaron con le quali<br />
amministro la pagina di Rescue <strong>Retriever</strong> in difficoltà,<br />
collaborando con l’associazione <strong>Retriever</strong><br />
Rescue Center.<br />
Grazie a questa associazione molti retrievers<br />
ora sono felici nelle nuove famiglie, ma tanti altri<br />
ancora stanno cercando amore. Sosteniamo<br />
questi retriever meno fortunati dei nostri:<br />
IW BANK cc. 110455663 intestato a <strong>Retriever</strong><br />
Rescue Center<br />
IBAN: IT11G0316501600000110455663<br />
www.retrieverrescuecentre.it.<br />
Un ringraziamento particolare a:<br />
- Dott.ssa Villa Elena per la passione e l’amore<br />
che ha dimostrato a Brad durante la degenza,<br />
portandolo in vacanza con lei pur di non fargli<br />
sospendere le terapie.<br />
- Alla nuova famiglia che lo accoglierà a metà settembre<br />
per l’enorme gesto d’amore che ha fatto<br />
verso un cane disabile.<br />
33 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
psicologia Psicologia psicologia e e comportamento<br />
comportamento<br />
IL RUOLO DELLE EMOZIONI<br />
di Dr Cinzia Stefanini<br />
« La domanda non è Possono ragionare?, né Possono parlare?, ma Possono soffrire? »(Jeremy<br />
Bentham, Introduzione ai princìpi della morale e della legislazione).<br />
Nonostante per tutti noi, che viviamo a stretto<br />
contatto con i nostri cani sia assolutamente chiaro<br />
ed evidente che provino emozioni , la scienza si<br />
sta occupando solo recentemente del ruolo delle<br />
emozioni negli animali e soprattutto in animali non<br />
antropomorfi.<br />
Le EMOZIONI sono stati mentali e fisiologici<br />
associati a modificazioni psicofisiologiche date<br />
da stimoli naturali o appresi.<br />
In termini evolutivi la loro principale funzione<br />
consiste nel rendere migliore la reazione<br />
dell’individuo in situazioni in cui per la sopravvivenza<br />
si renda necessaria una risposta immediata,<br />
che non utilizzi dunque processi cognitivi ed<br />
elaborazione cosciente.<br />
Le emozioni rivestono anche una veste relazionale<br />
(comunicare agli altri le proprie reazioni<br />
psicofisiologiche) e una funzione regolativa<br />
(comprensione delle proprie modificazioni psicofisiologiche).<br />
L’animale che prova esperisce uno stimolo emotigeno,<br />
dunque, passa attraverso tre fondamentali<br />
fasi che possiamo qui distinguere in:<br />
Prima fase, in cui l’emozione determina diverse<br />
modificazioni somatiche (variazioni cardiache,<br />
variazioni nel ritmo respiratorio…)<br />
Seconda fase, lo stimolo viene contemporaneamente<br />
inviato dall’amigdala alle cortecce associative,<br />
dove viene elaborato in modo più lento ma<br />
“raffinato”<br />
34
psicologia Psicologia psicologia e e comportamento<br />
comportamento<br />
Terza fase, a seconda della valutazione<br />
della situazione, viene emessa la risposta<br />
considerata più adatta soprattutto in base<br />
all’ecologia dei singoli (per ecologia si<br />
intende in questo caso l’ambiente di vita<br />
complessivo del cane)<br />
Normalmente il singolo che prova<br />
un’emozione diventa cosciente delle proprie<br />
modificazioni somatiche. A queste variazioni<br />
psicofisiologiche noi umani applichiamo un<br />
nome (paura / gioia…).<br />
L’emozione comporta contemporaneamente:<br />
– Una risposta fisiologica<br />
– Una risposta motivazionale<br />
– Una risposta cognitiva<br />
– Una risposta comunicativa<br />
La risposta motivazionale orienta all’azione e<br />
modifica il comportamento in funzione dei desideri<br />
e degli scopi.<br />
La valutazione cognitiva consente di attribuire significato<br />
alle reazioni dell’organismo sia di guidare<br />
e stimolare l’individuo a far fronte all’evento che ha<br />
scatenato l’emozione.<br />
Ogni emozione fondamentale presenta una<br />
sua configurazione comunicativa, proveniente<br />
da espressioni corporee, vocalizzi e posture.<br />
Tale configurazione è universale se considerata<br />
specie-specifica.<br />
Fondamentale è, inoltre, sottolineare la funzione<br />
sociale delle emozioni; sottolineare la dimensio-<br />
ne sociale delle emozioni, significa, dunque,<br />
riconoscere ad esse, persino alle emozioni di<br />
base, che pure hanno precisi substrati biologici<br />
geneticamente determinati, un significato fortemente<br />
contestualizzato e specifico che dipende<br />
dall’ecosistema e dalle relazioni.<br />
Alla luce di questi studi non è dunque più possibile<br />
lavorare, cercare di insegnare nuove strategie di<br />
adattamento ai nostri animali prescindendo dal<br />
ruolo attivo delle emozioni.<br />
I nostri desideri, infatti, sono molto importanti per il<br />
nostro cane, sono ciò che lo nutre emozionalmente.<br />
I cani non solo si orientano verso ciò che noi<br />
desideriamo, i cosiddetto will to please, ma anche<br />
sentono in modo reale ciò che gli altri membri del<br />
gruppo provano ed esperiscono nel momento.<br />
Ecco, dunque, che per insegnare al cane<br />
a gestire una situazione dobbiamo far<br />
emergere in lui gli strumenti che possano<br />
aiutarlo a gestire i flussi emozionali legati<br />
a quella situazione. Governando il sé,<br />
dunque, il cane impara a gestire gli eventi.<br />
Per tale motivo, noi educatori dobbiamo<br />
accettare la sfida solistica: vedere il cane<br />
come un tutto integrato di psiche, soma<br />
ed emozioni e considerare che questo<br />
tutto è maggiore della somma delle sue<br />
parti.<br />
Coloro che raccoglieranno la sfida solistica<br />
integrandola con l’ascolto empatico<br />
e utilizzando direttamente l’arte della maieutica<br />
riusciranno ad ottenere le migliori<br />
armonie fra cane ed uomo.<br />
35 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo lavoro<br />
SCENT OF THE MISSING<br />
Love & Partnership with a SEARCH-AND-RESCUE DOG<br />
di Susannah Charleson<br />
Un breve estratto pubblicato con il gentile permesso di Houghton Mifflin Harcourt Publishing Company,<br />
New York, New York (www.hmhbooks.com).<br />
“Scent of the missing” (la traccia del disperso) è la biografia di Susannah, una volontaria per<br />
la ricerca persone scomparse e del suo Golden <strong>Retriever</strong> Puzzle. Il libro racconta le sfide che<br />
Susanna e Puzzle affrontano a casa e sul campo mano a mano che Puzzle evolve da allegro<br />
cucciolo a volonteroso compagno di lavoro nella ricerca di persone scomparse nel Sudovest<br />
americano. Mentre Puzzle cresce, lei e la sua conduttrice imparano a leggere le tracce nell'ambiente<br />
e le sfumature negli atteggiamenti della propria compagna fino a raggiungere successi<br />
che nessuna delle due avrebbe raggiunto senza l'altra.<br />
In questo estratto Puzzle ha quasi due anni e affronta la parte finale dell'addestramento prima del<br />
suo primo esame, in un periodo felice in cui lei e Susannah raggiungono una profonda intesa nel<br />
lavoro insieme.<br />
Alla fine del lungo corridoio annerito dal fumo,<br />
Puzzle si ferma con il naso su una porta, scodinzolando<br />
piano. Sei stanze, sei porte chiuse, e<br />
dietro una di queste un figurante nascosto sotto<br />
un cumulo di macerie. Siamo nell'area della<br />
simulazione antincendio, oggi Puzzle mi sta<br />
dicendo quale delle porte devo aprire e quali devo<br />
ignorare. Ha ricevuto il comando “Trova!” alcuni<br />
metri fuori dall'edificio, e lei è corsa dentro, sorridendo,<br />
con la lingua che esce da un lato della<br />
bocca. Le sto dietro a pochi passi di distanza,<br />
correndo dalla luce verso la penombra dell'interno.<br />
L'aria qui è spessa di fuliggine e polvere di<br />
fieno bruciato, e alla luce della torcia riesco a percepire<br />
la scia di Puzzle che lambisce i muri come i<br />
vortici delle ali di un aeroplano. Se scomparisse in<br />
un passaggio buio potrei, almeno per un istante,<br />
seguire la sua traccia attraverso l'aria polverosa.<br />
Starnutisco più volte.<br />
Qui l'aria gira in modo ingannevole. Le finestre<br />
dell'edificio bruciato che danno verso l'esterno<br />
sono aperte al venticello che oggi tira da sud,<br />
mentre tutte le porte interne sono chiuse. Qui,<br />
l'emanazione di un essere umano nascosto in<br />
una stanza può facilmente scivolar fuori da sotto<br />
la porta e appoggiarsi ai muri o alla porta chiusa<br />
che sta di fronte, fermandosi poi lì tra l'umido<br />
e la polvere. Queste sono chiamate “trappole<br />
della traccia”, e l'emanazione può essere qui<br />
36
mondo lavoro<br />
ingannevolmente forte, e trarre in errore il cane<br />
che cerca di scoprire il punto di partenza della<br />
traccia. In questo esercizio Puzzle sa meglio di<br />
me che cosa fare, e deve dimostrarmi quanto.<br />
Le esercitazioni con le porte chiuse sono le cose<br />
più difficili e più intuitive che un binomio caneconduttore<br />
può fare. In un palazzo uffici pieno di<br />
porte chiuse, un cane che può indicare la giusta<br />
porta da abbattere per soccorrere qualcuno è<br />
un aiuto miracoloso per i soccorritori. Quando<br />
non sapevo ancora come “leggere” il mio cane,<br />
quando l'emanazione era debole tendevo ad<br />
aprire ogni porta. E Puzzle si divertiva, sorrideva<br />
e nella stanza vuota qualche volta si muoveva<br />
pigramente, qualche altra volta invece rimaneva<br />
ferma, come se fosse incerta di che cosa fare per<br />
farmi piacere. Con le esercitazioni con le porte<br />
chiuse, ho imparato a stare indietro, a smettere di<br />
cercare di fare io il lavoro, a smettere di aprire le<br />
porte come se fosse scontato. Quanto ho iniziato<br />
a innervosire Puzzle con la nostra lentezza, lei<br />
ha iniziato a dare segnali più marcati: poca emanazione<br />
là, MOLTA EMANAZIONE QUI.<br />
Oggi ha il naso contro una porta e si ferma in<br />
attesa. E' chiaro quale porta vuole aprire. L'ultima<br />
porta a sinistra in fondo al corridoio. Mente mi<br />
avvicino, la coda batte più in fretta: dai-si-dai-sidai.<br />
Decido di metter alla prova la sua sicurezza<br />
proprio su quella porta, e all'ultimo minuto metto<br />
la mano sulla maniglia della porta di fronte, una<br />
scelta sbagliata. La coda di Puzzle si ferma, e<br />
quando giro un poco la maniglia la sento fare un<br />
rumore che potrebbe essere un piccolo starnuto<br />
pieno di disgusto. Non si allontana. Sta appiccicata<br />
alla porta che ha scelto.<br />
Mi fermo e mi giro verso la porta dove sta lei. “E'<br />
questa che vuoi Puz?” le chiedo. Mi fa un velocissimo<br />
aggrottar di sopracciglia con una espressione<br />
di incredulità per la mia indecisione (come<br />
se dicesse in “canino” “non sto scherzando!”),<br />
poi scodinzola più forte quando metto la mano<br />
sulla maniglia della porta giusta. Mi incoraggia<br />
con tutte se stessa. Quando spalanco la porta<br />
Puzzle balza dentro con due salti e corre verso<br />
la “vittima” da trovare. Allora si gira e mi sorride<br />
raggiante, e mi da il cinque con tale entusiasmo<br />
che devo mettermi a ridere forte.<br />
E' un momento meraviglioso di perfetta gioiosa<br />
intesa tra noi. Dal profondo del suo essere cane,<br />
Puzzle è soddisfatta e sa che io sono soddisfatta,<br />
e dopo che ho aiutato la vittima a liberarsi dalle<br />
macerie Puzzle gira e salta nel corridoio, coprendosi<br />
generosamente di fuliggine.<br />
Susannah<br />
Charleson<br />
lavora come conduttore<br />
del suo Golden <strong>Retriever</strong><br />
Puzzle per la Metro Area<br />
Rescue K9 unit in Dallas,<br />
Texas, un gruppo di<br />
soccorso per la ricerca di persone che opera sia a<br />
livello locale che nazionale. E' anche la portavoce del<br />
gruppo, fa l'istruttore di volo ed è giornalista televisivo<br />
e radiofonico. Lei e Puzzle condividono la casa con<br />
altri sei cani, quattro gatti e un pesce.<br />
37 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
LA<br />
KVALIFIKATIONS-PROVE<br />
DANESE<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
di Alessandra Franchi<br />
mondo lavoro<br />
Nel marzo 2008 è diventata operativa in Danimarca la “prova di qualificazione”. E' una prova<br />
pensata per mettere in risalto le qualità di base dei retriever: ad esempio un campione di lavoro<br />
può, superando questa prova, fregiarsi del titolo di DKJCh, che certifica che oltre ad essere<br />
bravo ha anche buone caratteristiche morfologiche, oppure un campione di bellezza può , superando<br />
questa prova, fregiarsi del titolo di DKUCh, che certifica che il cane oltre ad aver ottenuto<br />
i risultati richiesti in esposizione ha dato prova di buona attitudine al lavoro di riporto.<br />
I campionati di lavoro e di bellezza si omologano però anche senza questa prova, e in questo<br />
caso il titolo viene siglato come DK(J)Ch per il lavoro e DK(U)Ch per la bellezza.<br />
Superando la Kvalifications-proeve si può inoltre accedere alla classe lavoro in esposizione.<br />
STRUTTURA DELLA PROVA<br />
Il retriever può accedere alla prova al compimento<br />
del 12 mese.<br />
La prova consiste di una parte morfologica e<br />
di una parte pratica ed è valida per le razze<br />
Labrador, Golden, Flatcoated. I Curly coated e<br />
i Chesapeake non devono sottoporsi alla parte<br />
della prova che riguarda la morfologia.<br />
Morfologia<br />
Il retriever viene esaminato da un giudice ufficiale<br />
del Kennel Club Danese, che deve descrivere in<br />
dettaglio il cane e verificare che sia tipico della<br />
razza, anche per quanto riguarda il temperamento.<br />
Vengono usate le valutazioni “eccellente”, “molto<br />
buono “ e “buono”.<br />
Viene utilizzata la usuale terminologia morfologica<br />
per descrivere il cane e viene redatto un giudizio<br />
scritto e una copia di tale giudizio viene consegnata<br />
al proprietario del cane.<br />
38
mondo lavoro<br />
Prova Pratica<br />
La prova pratica viene giudicata da un giudice di<br />
lavoro (field trial judge) ufficiale del Kennel Club<br />
Danese. Per descrivere la prova viene usata la<br />
terminologia ufficiale dei regolamenti dei field<br />
trial.<br />
Viene redatto un giudizio e una copia di tale<br />
giudizio viene consegnata al proprietario del cane.<br />
Svolgimento della prova<br />
1 - Cammino al piede con il guinzaglio: circa<br />
50 metri, con una curva a sinistra ed una curva a<br />
destra.<br />
2 - Camminata al piede senza guinzaglio: circa<br />
50 metri, con una curva a sinistra ed una curva a<br />
destra.<br />
3 - Riporto di selvaggina da penna:<br />
A) a terra: - un marcato singolo con sparo; - una<br />
cerca con riporto di minimo tre capi.<br />
B) dall'acqua: - un marcato singolo con sparo da<br />
un'acqua profonda a sufficienza per nuotare.<br />
Difetti eliminatori<br />
Soggetto non tipico per quanto riguarda la morfologia.<br />
Soggetto non tipico per quanto riguarda il carattere.<br />
Criptorchismo.<br />
Paura dello sparo.<br />
Bocca dura.<br />
Running in.<br />
Rifiuto di riportare.<br />
Rifiuto di entrare in acqua.<br />
Fuori controllo.<br />
Gemere o abbaiare in modo fastidioso.<br />
La prova è ufficiale ed è registrata come un<br />
risultato ufficiale.<br />
LINEE GUIDA PER LO SVOLGIMENTO DELLA<br />
PROVA<br />
Questa prova deve essere superata da Labrador,<br />
Golden e Flat Coated <strong>Retriever</strong>. I Curly Coated<br />
e i Chesapeake dovranno superare solo la parte<br />
pratica della prova.<br />
Morfologia<br />
Se il cane non supera l'esame morfologico sarà<br />
riportato la lettera “D ” (disqualified -squalificato)<br />
sul formulario e non sarà possibile affrontare la<br />
parte pratica.<br />
Diskvalificeret (squalificato): questa valutazione<br />
sarà data ad un cane che non è tipico della<br />
razza, oppure ad un cane che presenta uno o<br />
più difetti eliminatori descritti nello standard di<br />
39 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
azza, compresi gravi difetti dentali o difetti che<br />
possano essere dannosi alla salute del cane.<br />
In modo analogo verrà squalificato il cane che<br />
mostri segni di chirurgia o di interventi medici<br />
atti a nascondere difetti gravi, così come il cane<br />
che mostri segni caratteriali non compatibili con<br />
la razza, ad esempio una timidezza tale che non<br />
consenta al giudice di esaminare denti o testicoli,<br />
oppure che mostri una forte aggressività.<br />
Le motivazioni dalla valutazione “D” (squalificato)<br />
devono apparire sul giudizio che viene consegnato<br />
in copia anche al proprietario. Ad un cane che<br />
è stato squalificato due volte per motivi inerenti<br />
al carattere non viene consentita la riproduzione<br />
e l'accesso alle manifestazioni organizzate<br />
dal Kennel Club Danese o del <strong>Retriever</strong> Club<br />
Danese.<br />
KIP (non può essere giudicato): questa valutazione<br />
viene data ad un cane impossibile da giudicare,<br />
che salta o si muove in continuazione anche<br />
per inesperienza del conduttore; viene anche<br />
data al cane che presenti improvvisa zoppia, o<br />
che abbia suture o eruzioni cutanee tali da impedirne<br />
il giudizio. La motivazione del giudizio KIP<br />
deve essere segnata sul giudizio che viene dato<br />
in copia al proprietario.<br />
Prova Pratica<br />
Il retriever viene testato nella condotta al piede con<br />
e senza guinzaglio. Specialmente nella condotta<br />
senza guinzaglio il cane deve essere sotto controllo<br />
e deve lavorare sicuro e fiducioso. Non deve<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
mondo lavoro<br />
abbandonare il conduttore.<br />
E' richiesto che dopo l'abbocco il cane<br />
torni direttamente dal conduttore. Il<br />
cane deve riportare ogni tipo di selvaggina<br />
e consegnare in mano.<br />
Acqua: il cane deve entrare spontaneamente e<br />
senza esitazione in acqua e riportare selvaggina<br />
da penna.<br />
Cerca: la selvaggina deve essere posta nella<br />
zona dove si svolge la cerca senza che il cane<br />
possa vedere, e in modo da non favorire lo<br />
scambio. Il cane deve riportare al minimo 3 capi<br />
da una area che sia approssimativamente 30m<br />
x 40m e in cui siano posti più di 3 capi. La selvaggina<br />
può essere piccioni, anatre e in genere selvaggina<br />
di buona qualità. L'area deve essere un<br />
tipico ambiente di caccia e deve essere possibile<br />
osservare il retriever mentre lavora.<br />
Il cane deve essere testato con un marcato<br />
singolo su terra ed in acqua. Il punto di caduta<br />
della selvaggina deve essere visibile, e la distanza<br />
al massimo 30 metri.<br />
Deve essere data la massima priorità alla valutazione<br />
delle qualità naturali del cane, perciò piccoli<br />
errori nell' esecuzione del test non vanno valutati<br />
troppo severamente. Il cane deve essere portato<br />
alla prova con un grado di addestramento che<br />
consenta di valutare le sue qualità.<br />
La prova dà accesso alla classe lavoro nelle esposizioni.<br />
40
da leggere<br />
<strong>Retriever</strong> e non solo - libri, tv, regali, attualità, curiosità<br />
Una vacanza da cane - un giallo a quattro<br />
zampe di J.F. Englert, Narratori Moderni 2010,<br />
traduzione Sara Caraffini.<br />
Nel suo terzo giallo il giovane artista newyorkese<br />
Harry e il suo Labrador detective Randolph<br />
partono per una nuova avventura alla ricerca<br />
della fidanzata di Harry,<br />
Imogen, a bordo di una<br />
crociera diretta ai Caraibi.<br />
Randolph - un cane un<br />
po’ sovrappeso ma super<br />
intelligente - conduce<br />
l’indagine utilizzando il<br />
suo olfatto e il suo intuito<br />
sugli animali a due e<br />
quattro zampe, trovando<br />
dei modi ingegnosi per<br />
comunicare con il proprio<br />
padrone.<br />
Il libro segue il successo di “Elementare,<br />
Randolph” e “Randolph un cane molto diplomatico”.<br />
Randolph è diventato uno dei personaggi<br />
letterari più amati dei lettori in tutto il mondo, con<br />
il suo carattere buffo, leale e furbo, e un talento<br />
del tutto originale per risolvere misteri.<br />
Scent of the Missing – Partnership with<br />
a Search and Rescue Dog di Susannah<br />
Charleson, Houghton Mifflin 2010 (solo inglese).<br />
“Scent of the Missing” è<br />
la biografia di Susannah,<br />
una volontaria per la ricerca<br />
persone scomparse e<br />
del suo Golden Retreiver<br />
Puzzle. Il libro racconta<br />
le sfide che Susanna e<br />
Puzzle affrontano a casa<br />
e sul campo mano a mano<br />
che Puzzle evolve da<br />
allegro cucciolo a volonte-<br />
a cura di Patty Fellows<br />
roso compagno di lavoro nella ricerca di persone<br />
scomparse nel Sudovest americano. Mentre<br />
Puzzle cresce, lei e la sua conduttrice imparano<br />
a leggere le tracce nell'ambiente e le sfumature<br />
negli atteggiamenti della propria compagna fino<br />
a raggiungere successi che nessuna delle due<br />
avrebbe raggiunto senza l'altra.<br />
Reaching the Animal Mind – Clicker Training<br />
and What it Teaches us about all Animals di<br />
Karen Pryor, Scribner Book Company 2009 (solo<br />
inglese).<br />
Nel suo ultimo libro, Karen Pryor, la comportamentista<br />
che ha inventato la tecnica del clicker<br />
training ci offre iI seguito<br />
e il completamento del<br />
suo famoso libro ”Don't<br />
Shoot the Dog” (Non<br />
Sparate al Cane). Karen<br />
ci racconta 30 anni di<br />
esperienza di lavoro con<br />
il condizionamento operante,<br />
dal suo inizio con<br />
i delfini al parco marino<br />
Sea Life Park negli anni<br />
'60, fino alle esperienze<br />
più recenti con cani,<br />
cavalli, pesci e molti altri animali e perfino esseri<br />
umani. Karen ci racconta di che cosa ha imparato<br />
mentre addestrava gli animali e che cosa essi le<br />
hanno insegnato.<br />
Sally’s Great Balloon Adventure di Stephen<br />
Huneck, Abrams Books for Young Readers, da<br />
3 a 6 anni, 2010 (solo inglese).<br />
Questo bellissimo libro illustrato è l'ultimo sulle<br />
avventure del Labrador Sally, scritto e disegnato<br />
da Stephen Huneck, morto lo scorso gennaio. Stephen<br />
Huneck viveva nel Vermont con sua moglie<br />
Gwen e i loro tre cani, i due labrador neri Sally e<br />
Molly e un Golden <strong>Retriever</strong>. Vicino alla loro casa,<br />
41 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
piena dei lavori artistici di Steve ispirati agli animali,<br />
ci sono la Cappella del Cane e la Montagna del<br />
Cane, dove ciascuno può<br />
celebrare il legame spirituale<br />
con il proprio cane<br />
e godersi la campagna<br />
circostante.<br />
Gli otto libri per bambini<br />
scritti da Stephen Huneck<br />
e ispirati al suo Labrador<br />
Sally sono illustrati con<br />
vibranti e stravaganti xilografie.<br />
Nella sua ultima<br />
avventura, Sally vola su<br />
una mongolfiera per seguire il profumo di un delizioso<br />
pollo fritto, viaggia attraverso la città e vede il<br />
mondo dall'alto, mentre la sua famiglia si imbarca<br />
in progetti cervellotici per riportarla a casa.<br />
Il Golden <strong>Retriever</strong> di Paola Daffunchio e Valeria<br />
Rossi, Ed. Olimpia 2010 (solo in italiano).<br />
da vedere<br />
Un manuale dedicato ai<br />
nostri Golden che comprende<br />
argomenti come<br />
la scelta del cucciolo,<br />
l’approfondimento della<br />
razza e i possibili lavori<br />
per un cane selezionato<br />
per la caccia ma adatto<br />
grazie alla sua intelligenza<br />
e docilità a tanti<br />
altri campi, dall’agility<br />
alla pet therapy.<br />
HBO ha fatto un film per la televisione sulla<br />
vita della famosa scienziata e autrice Temple<br />
Grandin. Diretto da Mick Jackson e con l'attrice<br />
Claire Danes, il film narra la storia della sua straordinaria<br />
vita, da quando ha affrontato l'autismo,<br />
ha lottato contro i pregiudizi nel campo scientifico<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
<strong>Retriever</strong> e non solo - - libri, libri, tv, tv, regali, regali, attualità, curiosità<br />
e ha sviluppato la sua capacità unica di capire<br />
gli animali. Questo film<br />
ha vinto tanti premi<br />
Grammy negli Stati Uniti,<br />
ed è stato recentemente<br />
mandato in onda in Italia<br />
da Sky Cinema1 e sarà<br />
pubblicato presto nel formato<br />
europeo da DVD:<br />
non perdetevelo! (per<br />
un commento sull'ultimo<br />
libro di Temple Grandin<br />
“Gli animali ci rendono umani” vedere la recensione<br />
sul numero 4 della rivista <strong>Retriever</strong> <strong>Magazine</strong>).<br />
idee regalo<br />
a cura di Patty Fellows<br />
Sacchettini biodegradabili bon ton<br />
In seguito a diverse richieste dalla parte di associazioni<br />
ambientaliste, il Ministero dell’Ambiente<br />
ha annunciato recentemente che a partire di<br />
gennaio 2011 i sacchetti di plastica saranno<br />
banditi in Italia come<br />
in diversi altri paesi<br />
europei. Abbiamo<br />
dato un’occhiata ai<br />
prodotti igienici per<br />
cani e abbiamo trovato<br />
che l’azienda<br />
United Pets<br />
(www.unitedpets.it)<br />
produce già dei<br />
sacchettini igienici<br />
biodegradabili. I sacchettini bon ton sono proposti<br />
in colori e dimensioni diversi e sono venduti<br />
come rotoli refill da abbinare a dei simpatici<br />
dispenser. Il più classico la forma di un osso e ci<br />
sono anche delle forme di cuore e di pesciolino.<br />
United Pets produce oggetti per diversi aspetti<br />
della vita domestica con gli animali funzionali<br />
e esteticamente piacevoli per il loro design e i<br />
colori vivaci. Si trovano in negozi per animali in<br />
tutta l'Italia.<br />
42
Kong per cani<br />
Il Kong è il gioco occupazionale per eccellenza<br />
per tutte le razze di cani, lodato dal comportamentalista<br />
Ian Dunbar come un ottimo passatempo<br />
per cani giovani<br />
che permette<br />
loro di masticare<br />
in continuazione<br />
senza distruggere<br />
la casa! Sono<br />
fatti con caucciù<br />
naturale quasi<br />
indistruttibile e<br />
possono essere<br />
riempiti con crocchette<br />
e snack<br />
per renderli ancora più stimolanti. Fra i modelli più<br />
popolari ci sono l’originale Kong classico rosso, il<br />
Puppy Kong più morbido, il Kong Acqua con corda<br />
per lanci e riporti e il divertente Kong Wobbler<br />
Snackball. Si trova un’ampia gamma di prodotti e<br />
snack sul sito www.zooplus.it.<br />
notizie<br />
In dogs we trust<br />
<strong>Retriever</strong> e non solo - libri, tv, regali, attualità, curiosità<br />
Molti studi hanno dimostrato come il cane aiuti il<br />
padrone a stabilire contatti con altre persone, ma<br />
i cani possono<br />
anche aiutare<br />
i loro padroni<br />
nell'ambiente di<br />
lavoro? Christopher<br />
Honts e<br />
i suoi colleghi<br />
a l l ' u n i v e r s i t à<br />
“Central Michigan<br />
University”<br />
a Mount Pleasant hanno deciso di scoprire se<br />
un cane sul posto di lavoro aiuta le persone a<br />
collaborare più efficacemente: nel loro rapporto<br />
presentato a un congresso di Etologia Umana<br />
hanno dimostrato come questo accada davvero.<br />
Per arrivare a questa conclusione hanno impostato<br />
due esperimenti: nel primo, 12 gruppi di 4 persone<br />
ciascuno dovevano inventare una breve pubblicità<br />
per un prodotto inventato. Alcuni dei gruppi<br />
avevano un cane nei loro uffici. In un secondo<br />
momento, a tutti i volontari è stato chiesto come si<br />
erano sentiti nel lavoro con i loro colleghi. Coloro<br />
che avevano lavorato alla presenza di un cane<br />
hanno dato una valutazione più positiva dei propri<br />
colleghi per quanto riguarda fiducia, armonia nel<br />
gruppo e confidenza che non coloro che non avevano<br />
il cane.<br />
Nel secondo esperimento, 13 gruppi hanno fanno<br />
il gioco del “dilemma del prigioniero”, in cui tutti<br />
i quattro membri del gruppo sono accusati di un<br />
crimine, e ognuno di essi deve scegliere se fare<br />
la spia o appoggiare i propri compagni. Ogni decisione<br />
influenza ciò che capita a tutti i membri del<br />
gruppo. Con un cane nella stanza, la probabilità<br />
che i volontari facessero la spia agli altri era del<br />
30% più bassa.<br />
Pesce per il cervello<br />
a cura di Patty Fellows<br />
In un recente articolo sulla rivista del Kennel Club<br />
Americano, l'autrice Caroline Coile illustra come<br />
alimentare i cani<br />
con pesce anche<br />
prima della nascita<br />
può aiutarli a diventare<br />
più intelligenti<br />
e forse anche<br />
più addestrabili.<br />
Più di dieci anni fa<br />
gli scienziati hanno<br />
scoperto un ingrediente<br />
“magico”<br />
del pesce chiamato acido decosaexenoico (DHA),<br />
un tipo di acido grasso omega-3 che è vitale per lo<br />
sviluppo del cervello e della vista di molte specie<br />
di mammiferi. E' stato scoperto che troppo poco<br />
43 <strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine
DHA può portare a una diminuzione della vista e<br />
a una diminuita capacità di apprendere. In modo<br />
analogo, in studi comparativi su bambini alimentati<br />
con diete con e senza DHA, si è visto che i bambini<br />
che avevano assunto DHA avevano maggiori<br />
capacità di risolvere i problemi dei bambini che<br />
non avevano assunto DHA.<br />
Il DHA sembra essere particolarmente importante<br />
nei cuccioli in crescita fino a 12 settimane, quando<br />
il cervello ha il suo massimo sviluppo. I cuccioli<br />
possono assumere il DHA dalla loro mamma attraverso<br />
il latte e dal cibo quando si alimentano da<br />
soli. Le fonti più comuni sono le sardine e il tonno,<br />
e anche le uova e l'olio di pesce.<br />
In uno studio del 2004, i ricercatori hanno<br />
confrontato 28 cucciolate di Beagle, simili<br />
sia geneticamente che per l'ambiente in cui vi-<br />
<strong>Retriever</strong><br />
<strong>Retriever</strong> magazine<br />
<strong>Retriever</strong> e non solo - libri, tv, regali, attualità, curiosità<br />
a cura di Patty Fellows<br />
vevano, a cui è stato supplementato del DHA,<br />
iniziando dal cibo dato alla mamma prima<br />
della gravidanza, e poi attraverso tutta la gravidanza<br />
e l'allattamento e lo svezzamento.<br />
A 9 settimane è stato insegnato ai cuccioli a<br />
seguire dei simboli in due diverse direzioni per<br />
trovare del cibo. I risultati hanno dimostrato<br />
che la percentuale di successi più alta veniva<br />
dalle cucciolate che avevano avuto l'aggiunta<br />
di DHA: la percentuale di successo dei gruppi<br />
a cui era stato dato il DHA era circa il doppio<br />
di quelli che non lo avevano ricevuto.<br />
Caroline Coile conclude che nei cani lo studio<br />
sul legame tra nutrizione e comportamento<br />
merita una crescente attenzione e che il DHA<br />
può non solo migliorare l'intelligenza e l'addestrabilità,<br />
ma anche il carattere e la memoria.<br />
44