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pROvINCECATANIA
a catania…la corsa
riPrende
14 LUGLIo, Ricorre l’anniversario della
“Presa della Bastiglia”; il neo presidente
Francois Hollande, affacciato sui Champs
Elysèes segue – giustamente fremente
– l’annuale (incontestata) parata militare
che celebra l’importante avvenimento.
A qualche chilometro di distanza, un
altro presidente freme per la cerimonia
che si sta svolgendo sul campo di calcio
dell’oratorio “San Filippo Neri” di Catania.
Il suo nome è Vincenzo Tedesco e in un
lontano/vicino passato, ha ricoperto il
grado di Sottotenente del glorioso 1°
Reggimento Bersaglieri; la cerimonia è
quella relativa alla benedizione del Labaro
della (ri)nata Sezione ANB di Catania, di
cui egli è il Presidente, appunto. Freme
perchè l’apprensione per la buona riuscita
della festa è pesante da sopportare e,
adesso che tutto è in svolgimento, si
rende conto di quanto azzardata sia stata
la sua idea: la benedizione del Labaro
sezionale! Forse una cerimonia unica nel suo genere che si differisce
da quelle canoniche e dotate di un protocollo collaudato. Un’idea tutta
sua, dicevo; un’idea per la realizzazione della quale, il buon “Enzo”
si è calato nei panni dell’organizzatore, del regista, dello scenografo,
del macchinista e del....protagonista. Visto il risultato, non ho alcun
tentennamento nell’affermare che quei panni gli cadono a pennello.
E’ stata una vicenda splendida: la manifestazione ha avuto il pregio di
unire in un solo – grande – abbraccio, realtà diverse tra loro, ricordi
di un tempo andato, sentimento religioso, fratellanza. Accompagnati
dalle squillanti note della Fanfara di Caltanissetta e, tra gli applausi
di circa duecento fedeli, il Tricolore ha fatto il suo ingresso, portato a
vIvI BERSAGLIERI
mano da due coppie di “animatori” del Grest locale e scortato da un
bersagliere; a seguire, una valanga di multicolori bambini – i cosiddetti
Grestini - che agitavano dei nastri tricolore, appositamente assemblati
da un bersagliere, sporadico collaboratore. Subito dopo, sulle note
del Flick-Flock, sono entrati i Labari con questa sequenza: Catania,
Caltanissetta, Belpasso, Militello V.C., Palagonia e Zafferana; seguivano
tre decine – almeno - di scalpitanti bersaglieri.
Dopo la benedizione, la nuovissima Bandiera è stata issata al suono
e al canto dell’Inno nazionale alla fine del quale, Don Gianni Mazzali,
Ispettore dei Salesiani di Sicilia, con un prologo di straordinaria
emotività, ha celebrato la Santa Messa. Durante il rito, i punti salienti
sono eseguiti dai bersaglieri e dalle bersagliere (una) presenti.La
benedizione del Labaro, officiata dal Sacerdote
con appropriate e significative parole, la lettura
della preghiera alla Madonna odigitria e quella del
Bersagliere hanno sancito la fine della cerimonia
sacra. Il Bers. Cap. Pappalardo, Presidente
dell’ANB provinciale, ha letto il messaggio
augurale pervenuto da parte del Col. Giacomo
Alfano, Presidente regionale impossibilitato a
partecipare, ha ringraziato tutti i convenuti, i
bambini del Grest, la Fanfara di Caltanissetta che,
generosamente, ha saputo accogliere l’accorato
appello dei Bersaglieri catanesi, l’organizzazione
Salesiana che ha permesso la manifestazione nei
propri locali, Suor Anna Maria delle Suore di Carità
(e Simpatizzante ANB), i rappresentanti dell’Arma
dei Carabinieri, quelli dell’Ass. Naz. Alpini e i
Paracadutisti di Catania, anch’essi presenti. Un
sonoro e meritatissimo triplice “Hip, hip, hurrà” è
andato ad un sudato ma raggiante Bers. S.Ten.
Vincenzo Tedesco, tenace ispiratore della festa.
Bers. Achille Preda