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PDF, 3.53MB - Fiamme Cremisi

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20<br />

pROvINCETRIESTE<br />

3 noVemBre 2012<br />

Anche quest’anno la sezione di Trieste ha organizzato la cerimonia<br />

per ricordare il 94°anniversario dello storico sbarco dei Bersaglieri il<br />

3 novembre 1918. Questa importante manifestazione è organizzata<br />

dalla sezione provinciale di Trieste “E.ToTI” dal 1975 per dare una<br />

maggiore visibilità allo storico avvenimento che in precedenza era<br />

effettuato in maniera non particolarmente significativa. Il lavoro organizzativo<br />

è stato particolarmente complicato poiché si sono dovuti<br />

cambiare sia il percorso sia la meta finale poiché era presente alla<br />

stazione marittima, sede naturale delle precedenti edizioni, di una<br />

nave da crociera che ne impediva l’accesso. Questo non ha impedito<br />

al “Vulcanico Presidente “Paolo Trizio che, con un non facile lavoro<br />

organizzativo, di portare a termine la manifestazione in modo egregio.<br />

Grande la partecipazione di bersaglieri da varie parti della regione e<br />

dell’Italia settentrionale con labari e striscioni, grazie alla sezione di<br />

Verdello, i partecipanti hanno potuto ammirare la fanfara<br />

“Gen.A.Scattini” di Bergamo che assieme alle fanfare<br />

dell’undicesimo Rgt. e della fanfara “ToTI” di Trieste ha allietato<br />

la manifestazione. Al completo la rappresentanza delle<br />

autorità civili e militari che hanno deposto una corona di<br />

alloro in ricordo Dello Storico avvenimento al monumento al” Bersagliere<br />

ed elle Ragazze di Trieste”, che sorge ai lati della Scala<br />

Reale prospicente la piazza unità d’Italia. La manifestazione ha preso<br />

l’avvio da piazza oberdan e proseguendo per le vie del centro,<br />

contornata da una folla curiosa e partecipe, è giunta al monumento,<br />

dove è avvenuta, da parte delle autorità presenti, la deposizione di<br />

corone di alloro alla memoria dei nostri eroi. La musica d’ordinanza<br />

è stata eseguita dalla fanfara dell’undicesimo Regimento sotto<br />

la sicura guida del Luogotenente Miele. Fra le autorità non poteva<br />

mancare il Presidente Regionale Pio Langella, accompagnato dal<br />

conFerimento cittadinanza onoraria<br />

citta’ di trieste all’8° reGGimento BersaGlieri<br />

i bersaglieri del Friuli Venezia Giulia<br />

uniti ai bersaglieri<br />

in servizio e in congedo<br />

del Grande ottavo propongono!<br />

Dal Diario del Grande Ufficiale Bianchi dott. Antonio<br />

Gen. B. ( r )<br />

presentiamo le prime note al solo scopo di calarci<br />

nell’atmosfera … e nel clima dell’epoca dei fatti. Ringraziamo<br />

il Generale per la cortese concessione e<br />

chiediamo venia per la “violenza” fatta al testo per<br />

esigenze di sintesi. Rimandiamo i gentili lettori ad apprezzare<br />

la lettura integrale del diario, corredata da<br />

molti contributi fotografici, pubblicato nel profilo di<br />

face book del Nostro amatissimo e brillantissimo “reduce<br />

del ‘54”.<br />

“L’anno 1954 è stato notevole in quanto ad attività politica del nostro<br />

Paese in relazione alla delicata situazione di Trieste e delle adiacenti<br />

vIvI BERSAGLIERI<br />

Gen. Bidin e dal presidente della provincia di Pordenone Gen. Iacca,<br />

quello di Udine Borean di San Giorgio di Nogaro. Presenti altresì<br />

numerose sezioni comunali con i propri Labari da varie parti del Italia<br />

settentrionale, in particolare quelle giunte dal vicino Veneto che<br />

in gran numero ha partecipato alla manifestazione. A conclusione<br />

della giornata si è svolto un applauditissimo concerto con le fanfare<br />

di Bergamo e Trieste che hanno dato luogo a un appassionante “duello”<br />

musicale con le più note marce bersaglieresche e pezzi musicali<br />

che grande impatto.<br />

Roberto Savadori<br />

zone A e B. Tale attività non poteva non destare notevole interesse in<br />

ambito militare e segnatamente, nelle caserme dislocate in prossimità<br />

della linea di demarcazione, interesse che poi era in funzione proprio di<br />

quanto trapelava dagli ambienti politici per cui, anche alla luce di eventi<br />

relativi all’anno precedente, le FF.AA. più di una volta sono state allarmate<br />

(anche in libera uscita si vestiva l’uniforme SAI2 con baionetta, pronti<br />

ove il caso l’avesse richiesto, all’immediato rientro). Tra l’altro, l’esigenza<br />

Trieste aveva comportato il richiamo in servizio di circa 300 ufficiali, 500<br />

sottufficiali e 12.000 militari di truppa. I fatti poi sono noti in quanto regolati<br />

dal famoso “Memorandum d’ Intesa”, che personalmente ho sempre<br />

ritenuto molto penalizzante per il nostro Paese. In ogni caso, in previsione<br />

di possibile impiego in modo più o meno pacifico (si andava delineando<br />

tra Italia e Jugoslavia una soluzione ragionevole anche per la “copertura”<br />

americana), anche nella caserma “Martelli”, sede dell’8° Reggimento<br />

Bersaglieri, l’attività addestrativa e il completamento degli organici costituivano<br />

un impegno costante.<br />

Non appena condiviso e sottoscritto il famoso Memorandum, l’ 8° Bersaglieri<br />

venne subito indicato come reparto destinato ad entrare in Trieste<br />

nella data concordata tra le forze alleate e il nostro Paese, fatto che<br />

avvenne il 26 ottobre 1954 come tutti sanno, giorno singolare sotto vari<br />

profili: politico, meteorologico e, per i militari, altamente emozionante.

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