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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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zone declivi. Oggi si tendono ad utilizzare per la mungitura a mano le zone più comode, a pendenza<br />

moderata e facilmente raggiungibili con automezzi in grado di trasportare i bidoni di latte.<br />

In questo modo si aumenta il tempo di permanenza delle mandrie nelle aree di riposo determinando<br />

trasferimenti di fertilità che favoriscono la diminuzione di qualità del pascolo. Un addetto è in grado<br />

di mungere 6-9 capi/ora.<br />

La mungitura meccanica quando è eseguita mediante impianti fissi presso la casera impone lunghi<br />

trasferimenti al bestiame, determina l’accumulo di deiezioni all’interno dei ricoveri e in prossimità<br />

dei fabbricati contribuendo allo sviluppo della flora nitrofila e sottraendo fertilità alle aree di pascolo<br />

a maggior distanza dal centro aziendale. Se la mungitura è eseguita alla posta vi sono notevoli<br />

perdite di tempo legate all’entrata e all’uscita degli animali e all’attacco e distacco dalla posta.<br />

L’utilizzo dei vecchi stalloni d’alpeggio si rivela notevolmente gravoso quando vengono adattati per<br />

la mungitura alla posta. E’molto difficile la somministrazione del mangine dal momento che la<br />

mangiatoia cui sono attaccati gli animali corre lungo la parete del fabbricato (non vi è una corsia di<br />

alimentazione laterale). Anche le operazioni di rimozione delle deiezioni sono gravose. In compenso<br />

gli animali sono tranquilli durante le operazioni di mungitura. E’ possibile mungere 10-15 capi/ora.<br />

Questi perditempo sono ridotti in caso dell’utilizzo di una vera sala di mungitura più o meno<br />

rudimentali. A volte una tettoia è attrezzata con una linea del vuoto senza particolari strutture per la<br />

movimentazione e il contenimento delle vacche in mungitura; in altri casi è presente una fossa di<br />

mungitura e dei rudimentali battifianchi in legno. In tutti questi casi si utilizzano mungitrici a<br />

secchio e si può arrivare ad una produttività di 20-40 capi/ora.<br />

In diversi alpeggi (specie in Svizzera, ma anche in Trentino e in Valtellina) sono state realizzate<br />

delle vere e proprie sale di mungitura con impianti a “spina di pesce” o a “tandem”. Questi impianti<br />

hanno un significato economico quando il periodo d’alpeggio è lungo (>90 giorni) e dove le aree di<br />

pascolo non presentano forti dislivelli e risultano dislocate entro una breve distanza dal centro<br />

aziendale che, idelmente è collocato al centro dei pascoli. Trattasi di una condizione molto rara nei<br />

pascoli <strong>alpini</strong>. La Malga Sperimentale “Juribello” della Provincia Autonoma di Trento (gestita dalla<br />

Federazione Allevatori di Trento), che è provvista di una moderna sala di mungitura, a partire dal<br />

2002 introdurrà un sistema di mungitura mobile, scelta effettuata in base alla constatazione che le<br />

aree più lontane dal centro aziendale stanno subendo, nonostante un carico di bestiame più che<br />

adeguato, un degrado progressivo per l’invasione del Rododendro e di altre arbustive mentre le<br />

superfici in prossimità della sala di mungitura (dove si svolge il pascolo notturno) presentano una<br />

forte infestazione da Rumex alpinus nonostante la lotta condotta contro questa essenza negli anni<br />

passati. Un elemento decisivo a favore dell’impianto di nuove sale di mungitura presso le casere è<br />

costituito anche dalla difficoltà di ammortamento degli investimenti (considerata la scarsa<br />

utilizzazione nell’arco dell’anno degli impianti).<br />

I sistemi di mungitura mobile stanno incontrando sempre di più il favore dei tecnici. Le motivazioni<br />

sono da ricercare nei segienti vantaggi:<br />

Possibilità di adozione di sistemi di pascolo turnato o razionato con il mantenimento della<br />

mandria giorno e notte all’interno della medesima parcella e possibilità di regolare<br />

agevolmente il carico istantaneo in funzione delle esigenze di recupero e buon mantenimento<br />

della qualità del pascolo;<br />

Drastica riduzione degli spostamenti della mandria con conseguente limitazione della spesa<br />

energetica per la locomozione e la riduzione dei fenomeni di sentieramento ecc.;<br />

Riduzione dei tempi di sosta presso i dintorni della casera (o dei fabbricati delle stazioni<br />

d’alpeggio o di mungitura) con una conseguente migliore gestione delle restituzioni di<br />

fertilità;<br />

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