Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
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Programmazione delle decisioni su base annuale/stagionale<br />
Posto che le decisioni sulla disponibilità di superfici e sugli interventi per migliorarne la produttività<br />
rientrano principalmente in un orizzonte temporale pluriennale, nell’ambito dell’annata o della<br />
stagione l’allevatore per adeguare il proprio potenziale foraggero alle esigenze degli animali allevatti<br />
e all’andamento climatico può adottare decisioni quali: l’acquisto di foraggio extra-aziendale, una<br />
opportuna calendarizzazione delle risorse foraggere (compresa la realizzazione di erbai). Dal lato<br />
del potenziale animale la possibilità di adattamento alle risorse foraggere disponibili può essere<br />
realizzata no solo mediante l’acquisto o la vendita di animali ma anche la programmazione delle<br />
date di parto (dove il ritmo riproduttivo è stagionalizzato) che può essere ottenuta (in funzione della<br />
specie) mediante tecniche di stimolazione, flushing, modifica della durata della lattazione.<br />
Quest’ultima nei sistemi estensivi rappresenta una delle modalità più importanti di adeguamento del<br />
potenziale animale al potenziale foraggero (come nel caso tipico di messa in asciutta precoce in caso<br />
di stagioni siccitose). Le decisioni su base annua o stagionale devono tenere presente delle<br />
conseguenze sul potenziale foraggero dell’andamento climatico; la valutazione della disponibilità<br />
idrica e delle somme termiche in corrispondenza di determinate fasi fenologiche dello sviluppo delle<br />
essenze foraggere sono fondamentali per prevedere la produttività dei pascoli durante la stagione di<br />
utilizzo e operare quelle misure di “correzione” cui si è fatto riferimento salvo poi apportare gli<br />
opportuni aggiustamenti di breve periodo sulla base della stima della produttività al momento<br />
dell’effettivo utilizzo da parte degli animali. Per effettuare queste stime l’allevatore (o il tecnico)<br />
opera un giudizio sintetico in base all’esperienza tenendo presente i fattori fondamentali che<br />
determinano la produttività e le caratteristiche qualitative del pascolo: l’altezza e la densità del<br />
cotico e la composizione botanica del pascolo. Le scelte gestionali in questo ambito dovranno<br />
tenere conto anche delle variazioni di condizione corporea degli animali (BCS).<br />
Programmazione mensile/settimanale<br />
In un ambito temporale così limitato l’aumento della potenzialità foraggera del pascolo non è<br />
realizzabile; è possibile però in caso che la disponibilità foraggera ecceda il fabbisogno degli animali<br />
decidere di affienare parte delle superfici che altrimenti sarebbero state lasciate a pascolo trasferendo<br />
nel tempo questa eccedenza e riducendo l’eventuale ricorso a foraggi conservati di origine extraaziendale.<br />
Escludendo i casi di approvvigionamenti di fieno di soccorso (che assume carattere di<br />
eccezionalità ed esulano dall’ambito delle normali decisioni gestionali) la possibilità di adeguare il<br />
fabbisogno nutritivo degli animali animale a variazioni di breve periodo è legata ad una variazione<br />
della quota di alimenti integrativi (concentrati). Dal punto di vista della disponibilità di foraggio<br />
anche per una valutazione “a breve” del potenziale foraggero si terrà conto dell’altezza del cotico<br />
mentre dal lato dell’animale sarà lo scostamento delle produzioni osservate dagli obiettivi di<br />
produzione a suggerire le decisioni opportune a riportare il sistema in una condizione di equilibrio.<br />
Nel caso di sistemi di pascolo basati sulla suddivisione in grandi settori di pascolo dove gli animali<br />
sostano anche più settimane uno dei fattori da considerare sarà rappresentato anche dall’entità dei<br />
residui.<br />
Programmazione giornaliera<br />
In alcuni sistemi di pascolamento che prevedono il confinamento della mandria/gregge per più<br />
giorni nella stessa area l’unica decisione a questo riguardo può riguardare l’anticipo (posticipo)<br />
dell’utilizzo della parcella successiva. In altri sistemi (pascolo libero, pascolo guidato, pascolo<br />
razionato) la programmazione giornaliera può essere più complessa. Il caso dell’utilizzazione<br />
estensiva di pascoli naturali mediante percorsi di pascolo guidato, tipica del pascolo caprino,<br />
rappresenta un esempio di notevole complessità dei programmi giornalieri di pascolo (vedi cap.).<br />
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