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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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si sono alimentati. Tra le componenti volatili presenti nelle piante una categoria molto importante è<br />

costituita dai terpeni, metaboliti secondari della pianta con funzione di repulsione dei parassiti p di<br />

attrazione degli insetti pronubi. Dal punto di vista chimico i terpeni sono costituiti da due o più<br />

unità isopreniche a 5 atomi di carbonio e appartengono alla compnente insaponificabile dei lipidi. Si<br />

distinguono monoterpeni (β−mircene, (Ε) β −οcimene, limonene, α ε β− pinene, γ−terpinene). I<br />

terpeni sono abbondanti in alcune famiglie quali Pinaceae, Labiate, Mirtaceae, Umbrelliferae,<br />

Asteraceae. l foraggio dei pascoli, ricchi di dicotiledoni, tra cui quelle delle citate famiglie, è molto<br />

più ricco di terpeni rispetto a quello dei prati. La concentrazione in terpeni aumenta con la stagione<br />

dal momento che queste sostanze si concentrano nei fiori e nei frutti. Con un ritmo di sfruttamento<br />

del pascolo intensivo (più cicli di ricaccio) e il mantenimento delle piante allo stadio vegetativo si<br />

avrà meno conventrazione di terpeni nel foraggio mentre con un slo ciclo di utilizzazione, come<br />

avviene in montagna o in altri pascoli seminaturali, la presenzadi fioriture esalterà la componente<br />

terpenica. Il pascolo di montagna, anche a prescindere dal ritmo e dalla fase di utilizzazione, è<br />

comunque più ricco di essenze aromatiche tanto che diversi autori hanno mostrato come sia<br />

possibile discriminare tra pascoli a diverse quote sulla base dell’analisi dei terpeni. Da decenni si<br />

conosce la presenza dei terpeni nei formaggi, ma negli ultimi anni sono stati chiariti i meccanismi di<br />

passaggio dal foraggio al latte che avviene in 48 ore (Viallon et al, 2000). Non tutti i terpeni<br />

presenti nelle piante passano nel latte; alcuni di essi subiscono una trasformazione nel rumine che<br />

porta alla presenza nel latte di terpeni non rinvenibili nel foraggio (Schlichterle-Cerny et al.. 2004).<br />

Anche i fieni di montagna somministrati al bestiame durante il periodo invernale contengono<br />

terpeni anche se in misura inferiore al foragggio raccolto fresco o consumato direttamente al<br />

pascolo durante il perodo estivo; tale presenza consentirebbe di doscriminare anche in inverno i<br />

formaggi di montagna ottenuti con fieni locali da quelli prodotti con latte di vacche alimentati con<br />

foraggi acquistati in pianura (Battelli et al. 2004). Diventa più difficile discriminare tra il latte e i<br />

formaggi di animali alimentati solo con foraggi e quello di animali che ricevono anche alimenti<br />

concentrati. Vi è evidentemente un effetto di diluizione ma, probabilmente, se la quantità di<br />

concentrati somministrata non è elevata l’effetto si confonde con altri fattori di variabilità della<br />

concentrazione di terpeni.<br />

Prodotti ottenuti al pascolo e salute umana<br />

Gli studi sulla specificità dei prodotti animali ottenuti tramite alimentazione al pascolo sono di<br />

grande interesse in relazione alle recenti acquisizioni sulle proprietà biologiche di alcuni acidi grassi<br />

e loro derivati. In aggiunta a quanto noto sull’importanza degli acidi grassi essenziali queste<br />

conoscenze mettono in evidenza come la riduzione del contenuto lipidico degli alimenti (come nei<br />

prodotti “light” ottenuti mediante manipolazioni industriali) comporti anche un minor apporto<br />

dietetico di sostanze con valore protettivo comtro le patologie cardiovascolari e cardiache (Parodi,<br />

1996).<br />

Diversi composti lipidici e non rilevanti ai fini delle patologie umane risultano modificati nel latte<br />

degli animali allevati al pascolo in confronto con quelli alimentati con concentrati, insilati. Nel loro<br />

insieme risultano migliorate le proprietà:<br />

• antiossidanti<br />

• antibatteriche<br />

• antitumorali<br />

• antitrombogeniche<br />

Per quanto riguarda i composti a proprietà antiossidante si osserva come il latte delle bovine<br />

alimentate al pascolo risulti più ricco in carotene e vitamina E (Ferlay et al., 2002). Un effetto<br />

positivo del pascolo si nota anche per alcuni composti ad azione antibatterica quali polifenoli,<br />

lattoferrina e tiocianato (Ferlay et al. 2002). Di grande interesse è la riduzione dell’indice di<br />

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