Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
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Rifornimenti idrici e potabilizzazione<br />
Attrezzature<br />
Tubazioni in plastica. In passato ricavate da tronchi. Fili elettrici paletti in plastica o con anima<br />
metallica rivestita in plastica punta in metallo e .... precedentemente isolatori con vite da legno per<br />
infissione in paletti. Il paletto in legno per quanto economico reperibile sul posto deve essere<br />
conficcato nel terreno con una mazza e la punta deve essere spesso rifatta<br />
Perché ci sono le caane e i fili senò chi e và ancamò su i monti ? La vita ch’em fàa nüm, và ...., ma chi? ... Ci sono le<br />
caane che si và su a prender l’acqua ... prima non c’erano ... adèss ci sono i fili, mettono là le manze e vanno...<br />
Da un intervista a Pietro Vitali Giana di Taleggio, classe 1921, agosto 2001 raccolta dall’autore<br />
La qualità del latte in alpeggio<br />
Cellule somatiche. Questo parametro rappresenta un punto debole della qualità del latte prodotto in<br />
alpeggio; non è difficile rinvenire medie superiori alle a 1.000.000 di cellule/ml 23 . I motivi di tali<br />
valori elevati sono in parte da ricondurre a fattori fisiologici in quanto la lattazione nelle bovine<br />
allevate in montagna è ancora in buona parte stagionalizzata con parti autunno-invernali e messa in<br />
asciutta alla fine dell’estate. Dal momento che in fine lattazione il conteggio delle cellule somatiche<br />
fornisce anche in mammelle in perfette condizioni sanitarie valori più elevati è logico attendersi<br />
valori mediamente più elevati. I valori molto elevati di cellule somatiche riscontrati nel latte<br />
prodotto durante l’alpeggio sono, però, riconducibili a fattori di stress legato alle condizioni<br />
climatiche (sbalzi termici, forte vento, forti precipitazioni), a fattori sociali (formazione della<br />
mandria a partire da gruppi di capi provenienti da diversi allevamenti nelle prime fasi dell’alpeggio),<br />
a fattori alimentari (variabilità della qualità del foraggio, sospensione del pascolamento a seguito di<br />
avversità metereologiche), all’adattamento alle condizioni del pascolamento e ai trasferimenti da<br />
parte di bestiame proveniente dalle stalle e con ridotta attività locomotoria. Lo stato infiammatorio<br />
della mammella si traduce in una modificata permebilità dei vasi sanguigni che, oltre a riflettersi<br />
nell’aumento di cellule nel latte comporta un aumento nel latte si sieroalbumine e sieroglobuline ed<br />
una variazione della composizione in sali. Mentre aumentano i cloruri diminuiscono calcio e<br />
magnesio fondamentali nei processi della coagulazione delle caseine del latte. Nel latte proveniente<br />
da vacche con affezioni mammarie anche in assenza di manifestazioni cliniche evidenti l’alterazione<br />
composizionale è profonda e coinvolge anche gli enzimi con aumento delle proteasi alcaline<br />
(plasmina) che influenza l’idrolisi delle proteine (beta-caseina) anche prima della mungitura e<br />
durante la conservazione del latte con conseguenze sulla qualità del formaggio particolarmente nel<br />
caso di quelli a pasta dura.<br />
Pascolo e caratteristiche organolettiche dei prodotti<br />
Negli ultimi anni sono state intraprese diverse ricerche per mettere in evidenza come<br />
l’alimentazione al pascolo possa influire su alcuni componenti del latte importanti dal punto di vista<br />
organolettico e dietetico. Dal punto di vista delle qualità sensoriali sono state studiate in particolare<br />
le sostanze volatili presenti nel latte e nei formaggi. Nel formaggio come nel vino la maggior parte<br />
delle sostanze aromatiche derivano dai processi di fermentazione durante la trasformazione della<br />
materia prima. Vi sono, però componenti volatili presenti in bassa concentrazione, ma in grado di<br />
caratterizzare il prodotto sotto il profilo organolettico che provengono dalle piante di cui gli animali<br />
23 la legislazione vigente impone valori inferiori alle 400.000 cellule/ml<br />
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