Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
personale in alpeggio questa figura è quasi scomparsa<br />
pastori/mandriani/malg personale salariato che esegue tutte le operazioni di mungitura, governo pastúr/<br />
hesi/malgari<br />
della mandria, manutenzioni, trasporti, ai più anziani sono risparmiati i malghées<br />
lavori più faticosi<br />
proprietari del bestiame piccoli allevatori che affidano ad altri il loro bestiame e restano a valle per lacèr/<br />
eseguire il taglio del fieno e altri lavori agricoli<br />
casàlin<br />
pastorelli presenti spesso ancor oggi sugli alpeggi hanno l’incarico di spostare il cascìi<br />
bestiame e di eseguire le incombenze più leggere, possono anche<br />
partecipare alla mungitura<br />
capraio giovane o anziano il capraio ha particolare dimestichezza con le capre che caurèr/<br />
riesce a richiamare anche a grande distanza con vocalizzazioni , fischi, cavrée<br />
somministrazione di sale; se giovane ed inesperto il capraio deve svolgere<br />
un lavoro molto faticoso perché le capre tendono a sfuggire verso le cime<br />
(specie verso la fine dell’alpeggio), ad invadere il pascolo delle vacche e a<br />
disperdersi<br />
pecoraio si occupava della custodia del gregge e, soprattutto, di evitare che esso pegurée<br />
invadesse i pascoli destinati alle vacche da latte, spesso utilizzava come<br />
ricovero un baitél posto a quote elevate<br />
addetto alle manze figura oggi scomparsa perché i pastori si occupano al di fuori dei tempi manzulèr<br />
dedicati alla mungitura, allo spostamento della mandria da latte e dalle<br />
altre faccende anche della cura delle manze. Queste spesso sono condotte<br />
a pascolare in zone impervie anche molto distanti dalla casera e la loro<br />
sorveglianza e spostamento richiede di effettuare faticosi trasferimenti a<br />
piedi<br />
Censimento Alpeggi 2001 Regione Lombardia<br />
ADDETTI<br />
Maschi Femmine Età media<br />
BG 1 285 54 43,8<br />
BS 2 321 82 48,1<br />
CO 3 104 33 44,8<br />
LC 4 106 42 50,8<br />
SO 5 567 210 45,2<br />
PV 6 10 0 48,3<br />
VA 7 3 2 45,0<br />
Regione 1396 423 46,6<br />
Fonte: Irealp<br />
Approvvigionamento idrico, potabilizzazione<br />
Gli alpeggi sorgono in zone la pendenza è più limitata (a volte in avvallamenti detti fópe) in<br />
prossimità di sorgenti, laghetti o di impluvi dove l’acqua dei torrenti scorre per tutta l’estate. Nelle<br />
zone dove l’approvvigionamento idrico è più difficoltoso si provvedeva ad addurre l’acqua con<br />
canalette (lés, léc’) realizzate in passato in terra o in legno ed ora sostituite da opere fisse con prese<br />
(pozzetti) e tubazioni interrate o da tubazioni in materiale plastico. Ai fini dell’attività di<br />
trasformazione è importante non solo la disponibilità quantitativa della risorsa idrica ma anche la sua<br />
qualità (potabilità) che può richiedere la realizzazione di nuove opere di captazione e adduzione e la<br />
manutenzione di qualle esistenti. Nelle alpi che sorgono su terreni di natura calcarea si deve disporre<br />
di serbatoi per l’accumulo dell’acqua piovana dal momento che l’infiltrazione in profondità delle<br />
acque meteoriche riduce notevolmente la presenza di acque superficiali e di sorgenti.<br />
Tradizionalmente si è ricorso in queste alpi alla realizzazione di pozze che sfruttano quanto più<br />
possibile la morfologia del terreno e che venivano impermeabilizzate con materiale argilloso o,<br />
76