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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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• Generagizzata ricomparsa o aumento delle presenza ungulati selvatici (camoscio, cervo, capriolo,<br />

cinghiale)<br />

• Sporadica ricomparsa dei predatori (lupo, orso, lince)<br />

Giornata tipo in alpe<br />

Le attività elencate possono distribuirsi in modo differente durante la giornata o assumere maggiore<br />

o minore impostanza in ragione di diversi elementi: carico di bestiame e disponibilità di personale,<br />

presenza di famigliari o personale ausiliario, sistema di governo del pascolo, lavorazione del latte<br />

una o due volte al giorno, tipo e varietà dei latticini prodotti.<br />

Dove la disponibilità di personale lo consente il casaro è sollevato in tutto o in parte da alcune delle<br />

mansioni indicate. All’inizio della stagione è frequente osservare come anche il casaro partecipi alla<br />

mungitura; con l’avanzare della stagione si riduce il numero di vacche in lattazione e il casaro deve<br />

dedicare più tempo alla lavorazione dei latticini (per esempio deve girare e pulire le forme di<br />

formaggio destinato alla stagionatura che si accumulano sulle scalere). Il casaro è normalmente<br />

sollevato dalle incombenze di conduzione al pascolo e recupero della mandria mentre, al termine<br />

della giornata, può aiutare i pastori a predisporre le recinzioni. La carenza di personale può<br />

condizionare anche la lavorazione del latte e la trasformazione in latticini (“vorrei fare anche la<br />

ricotta, ma non ho tempo”).<br />

In passato come si è già avuto modo di osservare molte delle operazioni “ausiliarie” erano svolte dai<br />

pastorelli. La ridotta disponibilità di personale tende ad accentuare gli aspetti negativi di sistemi di<br />

gestione della mandria in alpe già presenti nel passato. Spesso si mantiene la mandria in recinti<br />

presso le casere o comunque nei loro pressi per periodi eccessivi con conseguenze negative sia dal<br />

punto di vista della possibilità di ingestione di foraggio che della distribuzione della fertilità.<br />

Quando presso le casere sono presenti delle recinzioni fisse (spesso ancora realizzate in legno)<br />

come in diverse “malghe” della Valcamonica e Valseriana il problema si presenta in forma<br />

accentuata. Non solo la mandria trascorre la notte entro questi recinti (dove viene rinchiusa alla sera<br />

dopo un breve pascolo serale (“cena”) ma anche durante il giorno il bestiame trascorre molte ore<br />

entro questi recinti con il risultato della distruzione del cotico. Le motivazioni di questo sistema<br />

sono legate al desiderio di evitare le perdite di tempo e la fatica del recupero al mattino della<br />

mandria in caso di pascolo libero notturno.<br />

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