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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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“montanara” dei bergamì. Essi hanno fornito infatti un determinante apporto imprenditoriale e<br />

commerciale.<br />

Se è vero che i mandriani nomadi si potevano avvantaggiare dell’inserimento nel circuito di rapporti<br />

commerciali delle aziende capitaliste della pianura è anche vero che il loro spirito intraprendente ha<br />

senza dubbio contribuito all’allargamento dei circuiti commerciali stessi dell’economia zootecnica<br />

della bassa. In una differenziazione di ruoli che risale probabilmente a diversi secoli orsono ma che<br />

consentiva entro i gruppi famigliari estesi una certa intercambiabilità in funzione delle condizioni<br />

economiche e delle vicende famigliari. (ancora nel XX secolo il figlio di un furmagiàtt<br />

precocemente scomparso poteva per esempio unirsi allo zio e recarsi in alpeggio)<br />

I bergamini da mandriani nomadi sono divenuti commercianti di formaggio, titolari di aziende<br />

casearie. “Bergamini” sono i mercanti di formaggi che a Milano hanno lasciato il ricordo<br />

nell’omonima via e che disponevano di depositi e di locali di stagionatura fuori delle mura della<br />

città nel Burgh di furmagiàtt (l’attuale Corso S.Gottardo) e a Corsico in località dove che attraverso<br />

la via dei Navigli (Pavese e Grande) i latticini potevano facilmente affluire dalle aree del Pavese e<br />

del Milanese della “valle del Ticino” dove i bergamini tendevano a stabilirsi preferenzialmente<br />

durante l’inverno.<br />

Bergamini erano in origine gli imprenditori caseari che diedero vita ai primi caseifici resisi<br />

autonomi dalle aziende agricole e che poterono svilupparsi grazie alla disponibilità di latte in aree<br />

dove erano presenti numerosi bergamini. I casi più noti di aziende sorte per iniziativa di famiglie di<br />

bergamni sono quelli della Invernizzi e della Locatelli.<br />

Questa differenziazione del ruolo economico dei “bergamini” (un termine utilizzato anche per la<br />

figura del bergamino-salariato-mungitore) ha indotto in tempi non troppo lontani ad utilizzare il<br />

termine di “malghesi” per contraddistinguere i mandriani che continuavano a praticare la<br />

transumanza mantenendo proprietà, residenza, legami famigliari presso le comunità di valle. I<br />

“malghesi” del secolo XX rappresentano quindi quella componente del “popolo dei bergamini” che<br />

ha mantenuto lo stile di vita, i rapporti contrattuali tipici di una tradizione secolare.<br />

Il contributo dei bergamini allo sviluppo storico della “filiera latte” della bassa lombarda non<br />

potrebbe essere compreso senza la considerazione del loro ruolo che ab initio fu legato<br />

all’economia monetaria e all’assunzione del rischi d’impresa. Sappiamo che i bergamini nell’ambito<br />

della comunità di villaggio rappresentavano l’elemento economicamente più dinamico e<br />

“imprenditoriale” tanto da identificarli con una “aristocrazia contadina” (o protoborghesia rurale.).<br />

Tanto più era numerosa la mandria e quanto più l’allevatore si tratteneva al piano con i propri<br />

animali. I mandriani più grossi (ma anche quelli più intraprendenti “rudi e selvaggi” come ebbe a<br />

dire Scheuermeier) lasciavano il piano ai primi di giugno per raggiungere direttamente i pascoli di<br />

montagna utilizzando “alpi” meglio attrezzate e con tipologia di fabbricati che si distingueva da<br />

quella dei piccoli allevatori che trascorrevano l’inverno nelle valli (“casalini”)(Nangeroni, 1958).<br />

Questi ultimi. chiusi all’interno della dimensione di un’economia di sopravvivenza mantenevano<br />

con fatica i loro capi durante l’inverno nverno alimentandoli con foglie, rami di brugo, paglia di<br />

panico e altri miseri “sottoprodotti” e, appena possibile in primavera si spostavano sui maggenghi<br />

(Serpieri, 1907). La differenza non era solo di quantità: i bergamini, in forza del carattere<br />

commerciale della loro economia (e della disponibilità di denaro), fin dal medioevo hanno<br />

esercitato la compravendita di bestiame, foraggi e formaggi. Prima di partire per le valli i malghesi<br />

acquistavano o affittavano bestiame dalla pianura così come lo rivendevano alla discesa dai monti.<br />

Se rispetto alle altre figure della comunità di valle i bergamini potevano certo impostare le<br />

transazioni commerciali da una posizione di forza, la disponibilità di denaro consentiva loro di porsi<br />

in modo non subalterno rispetto ai soggetti con i quali entravano in relazione economica nella<br />

pianura partire dai proprietari dei fondi. Tutti questi aspetti, al di là di indicazioni piuttosto vaghe,<br />

attendono di essere approfonditi così come quelli relativi al rapporto tra bergamini e comunità<br />

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