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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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di professionalità e creatività personali valorizzando i valori e le risorse territoriali e ambientali.<br />

Pare importante aggiungere che la pura valutazione di profittabilità non tiene conto che le aziende<br />

di successo in termini economici (aziende di accumulazione nella terminologia economica agraria<br />

corrente) sono aperte a valutazioni di maggiore redditività degli investimenti che le possono portare<br />

a disinvestire dall’agricoltura (o ad investire in agricoltura, ma in sudamerica o nell’Europa<br />

dell’Est) mente, molto più frequentemente, le risorse accumulate in agricoltura (anche grazie ai<br />

trasferimenti pubblici) favoriscono l’investimento extra-agricolo in capitale umano (i figli, laureati<br />

in discipline non agrarie, vengono avviati a carriere in ambito extra-agricolo).<br />

Valutare la sostenibilità aziendale solo in termini economici è discutibile anche da un altro punto di<br />

vista: il successo dell’impresa agricola non dipende solo dalla vendita di prodotti e servizi sul<br />

mercato, ma anche da trasferimenti pubblici che sono legati alle utilità ecosociali prodotte<br />

dall’azienda. E’ coerente valutare le chance di continuità di un’azienda su un successo economico<br />

attuale che contrasta con parametri ambientali il cui mancato rispetto potrebbe in un futuro vicino<br />

ridurre le entrate dell’azienda? La scelta degli indicatori quindi non è facile e può determinare<br />

l’ottenimento di risultati contradditori. Per esempio il reddito utilizzato come parametro deve essere<br />

al netto o al lordo dei trasferimenti pubblici? E’ bene tenere presente che alcuni indici rischiano di<br />

elidersi a vicenda dal momento che il loro significato sociale ed economico può essere opposto. Dal<br />

punto di vista economico è valutato positivamente il basso livello di Unità lavorative per ha, dal<br />

punto di vista sociale è valutato positivamente al contrario il volume di occupazione generato<br />

dall’azienda agricola. A prescindere da aspetti concettuali la disponibilità di informazioni può<br />

essere limitativa della possibilità di costruire indici in grado di discriminare efficientemente le<br />

aziende. Molte informazioni possono esser acquisite solo con indagini approfondite e costose<br />

(analisi del terreno e delle acque). E’ importante tenerere presente che la valutazione di<br />

sostenibilità a livello operativo aziendale non va considerata tanto a fini di studio o di orientamento<br />

di scelte politiche quanto a quello di orientamento retroattivo delle spelte degli stessi allevatori che<br />

devono essere pertanto in grado, eventualmente con l’aiuto di servizi di consulenza di utilizzare gli<br />

indici per sviluppare una migliore consapevolezza dei problemi e prendere le opportune decisioni<br />

per modificare le pratiche produttive aziendali. Secondo Kristensen e Halberg, (1997) gli indicatori<br />

di sostenibilità dell’azienda zootecnica devono:<br />

• descrivere e tradurre in termini operativi gli aspetti effettivamente rilevanti dell’uso delle<br />

risorse aziendali e degli impatti ambientali in modo utilizzabile in sede di decisioni;<br />

• devono essere calcolati, misurati, registrati dallo stesso allevatore con il supporto di un<br />

tecnico a costi ragionevoli;<br />

• devono poter essere modificati dall’allevator stesso in seguito a modifiche nel management<br />

aziendale<br />

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