08.06.2013 Views

Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Innanzitutto si deve osservare che pur svolgendo delle funzioni per conto dello Stato e delle Regioni il<br />

sistema delle Associazioni allevatoriali ha una natura giuridica privata ed ha alla base delle Associazioni<br />

territoriali e di razza composte da soci allevatori che sono portatori di precisi interessi imprenditoriali e<br />

commerciali. Per motivi legati all’incidenza del proprio prestigio personale, imprenditoriale, politico<br />

nell’ambito di queste Associazioni prevalgono gli allevatori “di punta” in grado di produrre soggetti<br />

d’élite e di partecipare attivamente alle attività selettive e collaterali e in stretto contatto con la struttura<br />

tecnica e organizzativa delle Associazioni stesse e delle strutture commerciali collegate (Consorzi,<br />

Cooperative) con funzione di “braccio operativo” per gli aspetti legati commercializzazione di materiale<br />

genetico e riproduttori. Se in un passato molto lontano la convergenza tra l’interesse pubblico e quello<br />

corporativo di quell’insieme costituito dalla minoranza degli allevatori “di punta” e dai tecnici,<br />

funzionari, dirigenti delle Associazioni e delle strutture ad esse collegate ha sostanzialmente coinciso<br />

con l’interesse sociale oggi questo appare quantomeno dubbio sollevando la questione dell’opportunità<br />

del finanziamento pubblico della struttura tecnica AIA-ANR-APA e di una sua diversa definizione<br />

giuridica.<br />

Il tema della tutela e conservazione delle razze autoctone illustra bene il conflitto di interessi che si sta<br />

determinando tra alcune finalità di carattere sociale (sviluppo rurale integrato, biodiversità,<br />

multifunzionalità) e quello di una parte del mondo allevatoriale e della struttura tecnico-burocratica del<br />

“sistema allevatoriale” che opera in modo incisivo sulla realtà dei sistemi <strong>zootecnici</strong> territoriali grazie al<br />

supporto di strutture largamente finanziate dalle risorse pubbliche, secondo logiche spesso contrarie<br />

agli indirizzi della politica di sviluppo rurale e motivate da una prospettiva comunque settoriale e,<br />

spesso, corporativa. Nell’apparente “neutralità” della funzione di organo tecnico il sistema allevatoriale<br />

attraverso la gestione dei servizi di sviluppo e l’ampia delega di funzioni (che comprende anche la<br />

gestione dei Registri Anagrafici delle popolazioni a limitata diffusione) ha finito assumere un ruolo<br />

molto ampio e tale da influenzare direttamente e indirettamente la politica zootecnica. Ciò è dipeso<br />

dall’assunzione di un monopolio delle competenze tecniche in materia zootecnica che in passato erano<br />

largamente esercitate nell’ambito di organi tecnici della Pubblica Amministrazione (Cattedre Ambulanti,<br />

Ispettorati Agrari in seguito vittime della degenerazione burocratica delle strutture organizzative dei<br />

Governi Regionali e degli Enti locali). L’ampliamento delle funzioni di carattere tecnico svolte per<br />

conto della Pubblica Amministrazione e la deriva burocratica di quest’ultima (che l’hanno privata di una<br />

autonoma e diretta capacità di monitoraggio dell’evoluzione tecnico-economica del mondo zootecnico),<br />

hanno determinato l’assunzione di un ruolo di forte condizionamento del sistema allevatoriale sulle<br />

scelte politico-amministrative in materia zootecnica che va ben al di là di una legittima funzione<br />

consultiva. Si deve aggiungere che, come in altre organizzazioni in cui si intersecano diversi ruoli oltre a<br />

quello di rappresentanza di interessi comuni ad un gruppo sociale, nel sistema allevatoriale l’influenza<br />

sugli organismi politici ai vari livelli territoriali è levata anche al ruolo privilegiato che nell’ambito delle<br />

organizzazioni degli esponenti imprenditoriali di spicco del mondo agricolo sovente legati ad ambiti<br />

sindacali e politici. Ciò non è privo di influenza perché l’efficacia con la quale il sistema allevatoriale<br />

influenza le scelte politico-amministrative ha per contropartita la loro caratterizzazione nel senso più<br />

favorevole agli interessi della struttura tecnico-burocratica e dello strato (spesso elitario) di allevatori in<br />

sintonia con la medesima e in grado di fruire in termini di servizi erogati, valorizzazione commerciale, i<br />

maggiori benefici.<br />

Da un punto di vista del sistema agroterritoriale ciò si traduce in un sostegno selettivo alla componente<br />

della produzione zootecnica più intensiva caratterizzata da forte impatto ambientale e meno in linea<br />

con i criteri dell’adeguamento agli obiettivi di sostenibilità e multifunzionalità.<br />

Diversità genetica<br />

(da spostare sopra) La biodiversità esprime la ricchezza dell’informazione genetica; a livello di specie<br />

l’adattamento nel tempo e nello spazio arricchisce e migliora l’informazione genetica della specie stessa,<br />

la riduzione della diversità genetica la impoversice. Nel caso delle specie di animali <strong>zootecnici</strong> la<br />

diversità genetica è il risultato di processi di adattamento condizionati dalle esigenze umane espresse<br />

nell’allevare gli animali domestici in determinati ambienti spesso molto diversi da quelli di origine delle<br />

161

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!