Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini
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intervento a totale carico dello stato. Da qui il divieto di utilizzare riproduttori non iscritti ai “libri<br />
genealogici”. Nel settore dell’allevamento ovi-caprino in considerazione della ridottissima quota del<br />
patrimonio allevato iscritto al L.G. delle specie ovina e caprina la legge 31/91 stabilisce una deroga.<br />
Non si deve dimenticare che al di fuori della disciplina sulla riproduzione animale gli organi responsabili<br />
della politica agraria hanno inciso in modo determinante sulla sorte di molte razze autoctone attraverso<br />
una politica dirigistica volta alla erogazione di sussidi per la sostituzione del bestiame locale con<br />
“soggetti migliorati”. La dichiarata volontà di eliminazione delle razze bovine autoctone dell’arco alpino<br />
a favore della Razza Bruna Alpina 39 nel corso degli anni ’30 non ha fortunatamente avuto che un<br />
limitato successo. Tra le razze che hanno ricevuto un colpo mortale dalla politica , fortunatamente gli<br />
Ispettorati Agrari non applicarono con lo stesso zelo le direttive.<br />
La politica degli incentivi all’acquisto di riproduttori di razze selezionate è però proseguita<br />
ininterrotamente sino ad oggi quando, grazie alle misure agroambientali della Ue le razze locali hanno<br />
potuto ottenere un riconoscimento (R.A. Programma di applicazione) che ha consentito l’erogazione di<br />
premi di allevamento in grado di controbilanciare gli svantaggi. Da diversi punti di vista, però, il<br />
cambiamento politico è risultato parziale in quanto ha comportato l’estensione delle ... previste in<br />
precedenza per i soggetti iscritti ai L.G. Acquisto greggi.<br />
Registri anagrafici<br />
L’istituzione dei registri anagrafici (iter !?) è derivata dalla necessità di tutelare le popolazioni locali a<br />
limitata diffusione per le quali l’istituzione dei L.G. risulterebbe non solo onerosa ma di difficilissima<br />
applicazione. L’esperienza dei L.G. della specie caprina (vedi caso della Capra Sarda) indica<br />
l’improponibilità dell’applicazione della logica che sottende l’istituzione dei L.G. nel caso di popolazioni<br />
allevate in condizioni estensive nelle quali il controllo della riproduzione (e quindi della paternità) risulta<br />
improponibile in termini di costi economici. A differenza tra L.G. e R.A. deve essere valutata anche alla<br />
luce della natura del L.G. stesso in quanto strumento di un programma selettivo basato sulla<br />
conoscenza del pedigree dei singoli soggetti, sulla determinazione di indici genetici, programmazione<br />
degli accoppiamenti. La funzione dei R.A. appare limitata, specie nelle razze a immediato rischio di<br />
estinzione al monitoraggio della popolazione ed, eventualmente (in presenza di ascendenze certe) ad<br />
una programmazione degli accoppiamenti in grado di limitare l’aumento dell’indice di consanguineità.<br />
• nuove esigenze del mercato in connessione con l’evoluzione della domanda di beni e servizi legati a<br />
produzioni zootecniche non alimentari (allevamenti hobbistici, utilizzo di animali per attività<br />
sportive;<br />
• cambiamenti ambientali (mutamenti del clima);<br />
• nuove e non prevedibili malattie (sfruttando le caratteristiche di resistenza di particolari tipi genetici);<br />
Oltre all’aspetto di “assicurazione” per il futuro la variabilità genetica di una specie domestica<br />
rappresenta un valore anche nelle circostanze presenti in relazione a:<br />
• adattamento a forme di allevamento diverse da quelle commerciali ed intensive (allevamenti “rurali”,<br />
agrituristici;<br />
• motivi economici: possibilità di valorizzazione di produzioni tipiche di nicchia legate a determinate<br />
razze (strategia di differenziazione e non riproducibilità di produzioni artigianali);<br />
• necessità della ricerca scientifica (lo studio delle particolarità di alcune razze in particolare dal punto<br />
di vista della resistenza alle malattie e ai fattori climatici consente la comprensione di meccanismi<br />
fisiologici implicati, la disponibilità di tipi genetici fortemente differenziati consente di verificare gli<br />
effetti di determinati fattori).<br />
39 denominazione sostituita ufficialmente nel 1981 con quella di Bruna Italiana<br />
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