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Sistemi zootecnici e pastorali alpini Prof. Michele Corti ... - Ruralpini

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capra). Le temperature elevate influenzano negativamente non solo la secrezione lattea ma anche il<br />

tenore in grasso. Le basse temperature influenzano negativamente la digetribilità delle proteine e della<br />

sostanza secca della razione mentre quelle elevate deprimono l’ingestione. L’effetto della temperatura<br />

sugli animali è condizionato dalle caratteristiche dell’animale (massa, caratteristiche anatomiche e<br />

fisiologiche, livello alimentare) e dagli altri parametri climatici (vento, radiazione, umidità relativa,<br />

precipitazioni, variazione di temperatura).<br />

Per comprendere i meccanismi di adattamento degli animali alle alte e basse temperature (e quindi la<br />

capacità di utilizzare ambienti differenti da parte di diverse specie e razze di animali domestici) è<br />

opportuno richiamare i meccanismi mediante i quali l’animale scambia calore con l’ambiente.<br />

Tabella. Mezzi di dispersione del calore corporeo<br />

Non evaporativi Evaporativi<br />

Radiazione Respirazione<br />

Convezione Sudorazione<br />

Conduzione Diffusione attraverso l’epidermide<br />

La perdita per radiazione può essere influenzata dal colore del mantello dell’animale. Il colore chiaro<br />

riflette in parte la radiazione solare incidente ed è quindi più vantaggioso in un clima caldo rispetto ad<br />

un mantello scuro.<br />

Le perdite per convezione dipendono dalla differenza tra la temperatura corporea e la temperatura<br />

dell’aria, nonchè dalla velocità dell’aria e dal contenuto di acqua della stessa. Gli animali possono<br />

adattarsi al clima modificando il gradiente tra la temperatura corporea e quella dell’aria in vari modi.<br />

Dal punto di vista fisiologico l’animale può depositare uno strato di grasso sottocutaneo con potere<br />

termoisolante e possono ridurre la temperatura della pelle attraverso la vaso-costrizione. Dal punto di<br />

vista anatomico possono modificare le strutture tegumentarie (peli, lana) per intrappolare l’aria negli<br />

strati più vicini all’epidermide e determinarne l’aumento di temperatura rispetto a quella esterna.<br />

Per quanto riguarda le perdite per conduzione l’animale può modificare il proprio comportamento<br />

posturale. In condizioni di freddo l’animale evita il decubito per non disperdere calore attraverso il<br />

contatto con il terreno. Per difendersi dal freddo, dalla pioggia battente e dal vento gli animali restano<br />

preferibilmente in piedi a contatto gli uni degli altri spesso ponendosi a cerchio in modo da riparare gli<br />

animali i giovani che restano al centro del gruppo.<br />

Per difendersi dal freddo gli animali, oltre a ridurre le perdite di calore corporeo, tendono anche ad<br />

aumentare la produzione di calore. Ciò è possibile attraverso l’aumento dell’ingestione al di sopra del<br />

livello basale e con lo sviluppo dell’ extra calore legato ai processi di assorbimento e digestione<br />

dell’alimento, attraverso l’accelerazione del metabolismo e la mobilizzazione delle riserve energetiche,<br />

(sotto l’azione degli ormoni), l’attività muscolare (movimento volontario ma anche “brividi” determinati<br />

da un riflesso incontrollato).<br />

Meccanismi di reazione all’esposizione al freddo<br />

Livello Risposta<br />

Nervoso Lo stimolo termico è recepito dai recettori periferici (nell’epidermide) e dal<br />

sistema nervoso centrale<br />

Endocrino Aumentano i livelli sanguinei di adrenalina, noradrenalina, tiroxina e cortisolo<br />

Biochimico Mobilizzazione e ossidazione di glucosio e grassi (trigliceridi e acidi grassi liberi)<br />

Fisiologico Aumento del ritmo cardiaco , diminuisce la frequenza respiratoria, brividi,<br />

vasocostrizione periferica<br />

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